SCHEMA DI NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE P.U.A. C2/38

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2 N.T.A P.U.A. C2/38 PAGINA N. 1 DI 9 SCHEMA DI NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE P.U.A. C2/38 INDICE Articolo 1 AMBITO DI APPLICAZIONE... pag. 2 Articolo 2 ELABORATI DEL PIANO... pag. 2 Articolo 3 DATI COMPLESSIVI DEL PIANO... pag. 3 Articolo 4 MODALITA DI ATTUAZIONE DEL PIANO... pag. 3 Articolo 5 INTERVENTI PREVISTI... pag. 4 Articolo 6 SUDDIVISIONE IN LOTTI... pag. 4 Articolo 7 NORME PER L EDIFICAZIONE NEI SINGOLI LOTTI... pag. 4 Articolo 8 ELEMENTI PRESCRITTIVI ED INDICATIVI... pag. 6 Articolo 9 STANDARD URBANISTICI... pag Standard Residenziali... pag Standard Commerciale... pag Standard Direzionale... pag Standard totali... pag. 8 Articolo 10 RECINZIONI ED ACCESSI CARRAI... pag. 8 Articolo 11 - DEFINIZIONE DEI MATERIALI... pag. 9

3 N.T.A P.U.A. C2/38 PAGINA N. 2 DI 9 bbbbbbb = parti aggiunte bbbbbbb = parti stralciate Articolo 1 AMBITO DI APPLICAZIONE Le presenti norme, conformi al vigente Regolamento P.U.A. approvato con Delibera di Consiglio Comunale n. 72 del , disciplinano gli interventi del Piano di Lottizzazione denominato C2/38 la cui area è classificata dal vigente P.R.G. come zona territoriale omogenea C2/38 residenziale di espansione e da piccole porzioni della zona territoriale omogenea B/140, meglio identificata nell elaborato Tavola N. 01 Inquadramento Urbanistico e N. 03 Piano di zona su mappa catastale Articolo 2 ELABORATI DEL PIANO Il Piano di Lottizzazione / di Recupero è composto dai seguenti elaborati previsti dal vigente Regolamento P.U.A., che riportano gli elementi di analisi territoriale e di progettazione urbanistica prescritti dall art. 19 della L.R. 11/2004. Progr. n. tavola n. descrizione Cartografia di analisi: Inquadramento urbanistico Stato di fatto: Planimetria catastale Elenco proprietà Progetto : Piano di zona su mappa catastale Stato di fatto: rilievo topografico dell area, restituzione planimetrica A Stato di fatto: rilievo topografico dell area, restituzione planimetrica B Stato di fatto: rilievo topografico dell area, restituzione planimetrica C Stato di fatto: rilievo topografico dell area, restituzione altimetrica Stato di fatto: rilievo topografico dell area, libretto delle misure Stato di fatto: rilievo topografico dell area, restituzione planimetrica, impianti tecnologici, manufatti, viabilità, toponomastica, alberature e colture in atto Stato di fatto: Reti tecnologiche esistenti- rete acque bianche, nere, rete Enel e rete Telecom; Stato di fatto: Reti tecnologiche esistenti - rete acquedotto e gas metano e illuminazione pubblica; Stato di fatto : Documentazione fotografica Progetto: Rappresentazione delle previsioni di P.R.G. e di progetto su rilievo topografico Progetto: calcolo e verifica degli standard urbanistici Progetto: Progetto viabilità e disciplina edilizia e sezione stradale tipo Progetto: Profili regolatori Progetto: Elaborato di cui alla L. 13/89 ( DPR 503/1996) Progetto: Ipotesi planivolumetrica Progetto delle reti tecnologiche: rete acque bianche Progetto delle reti tecnologiche: rete acque bianche particolari costruttivi Progetto delle reti tecnologiche: rete acque nere Progetto delle reti tecnologiche: rete acque nere particolari costruttivi Progetto delle reti tecnologiche: rete elettrica Progetto delle reti tecnologiche: rete elettrica particolari costruttivi

4 N.T.A P.U.A. C2/38 PAGINA N. 3 DI 9 Progr. n. tavola n. descrizione Progetto delle reti tecnologiche: rete telefonica Progetto delle reti tecnologiche: rete telefonica particolari costruttivi Progetto delle reti tecnologiche: rete acquedotto Progetto delle reti tecnologiche: rete gas metano Progetto delle reti tecnologiche: rete fibra ottica Progetto delle reti tecnologiche: rete pubblica illuminazione e particolari Progetto delle reti tecnologiche: rete pubblica illuminazione calcoli illuminotecnici Progetto: Sistemazione dell area a verde pubblico Progetto: Aree da cedere e da vincolare Progetto: Segnaletica stradale 35 RI.01 Progetto: Relazione idraulica 36 RI.02 Progetto: Planimetria con calcolo invasi 37 RI.03 Progetto: Planimetria con calcolo permeabilità 38 RE.01 Progetto: Relazione illustrativa dell intervento 39 NTA.01 Progetto: Norme tecniche di attuazione 40 CO.01 Progetto: Schema di convenzione 41 CM.01 Progetto: Stima sommaria dei costi. 42 DT.01 Progetto: Disciplinare tecnico. 43 ST.01 Progetto: Scheda sintetica standard. 44 MA.01 Progetto: Prontuario per la mitigazione ambientale. 45 PG.01 Progetto: Verifica di compatibilità geologica, geomorfologica e idrogeologica. 46 PA.01 Progetto: Documentazione previsionale di clima e impatto acustico Progetto: rendering 48 VAS.01 Progetto: Valutazione ambientale strategica ai sensi del D.Lgs 152/2006 e della Direttiva 2001/142CE. Articolo 3 DATI COMPLESSIVI DEL PIANO L attuazione del Piano di Lottizzazione avviene nel rispetto dei seguenti parametri urbanistici come da articolo 30 N.T.A. del vigente P.R.G.: Superficie territoriale: Area di espansione C2/38 mq (di cui mq generante volume urbanistico) + Z.T.O. B/140 mq 600 mq Volumetria residenziale: Volume di espansione C2/38 mc volume Z.T.O. B/140 mc 900 mc Superficie destinata a verde pubblico mq Superficie destinata a parcheggio pubblico mq Altezza massima edifici ml 9.00 Articolo 4 MODALITA DI ATTUAZIONE DEL PIANO L attuazione del Piano di Lottizzazione è subordinata a : - presentazione del progetto esecutivo delle opere di urbanizzazione; - rilascio del Permesso di Costruire per la realizzazione delle opere di urbanizzazione, conformemente agli elaborati di approvazione del P.U.A. e del progetto esecutivo; - Permesso di Costruire / presentazione della Denuncia di Inizio Attività per la realizzazione degli interventi edilizi; - autorizzazione per gli accessi carrai, ai sensi dell articolo 22 del Codice della strada. (ove previsto nel caso di demolizione di edifici esistenti) Presentazione dell istanza di demolizione degli edifici esistenti, così come evidenziati nella tav..;

5 N.T.A P.U.A. C2/38 PAGINA N. 4 DI 9 Presentazione di istanza di Permesso di Costruire per la realizzazione delle Opere di Urbanizzazione, conformemente agli elaborati grafici di approvazione del P.d.R., il cui inizio dei lavori è condizionato alla comprova dell avvenuta demolizione degli edifici esistenti che ricadono sull area destinata ad Opere di Urbanizzazione; Permesso di Costruire / presentazione della Denuncia di Inizio Attività per la realizzazione degli interventi edilizi; Autorizzazione ai sensi dell articolo 22 del Codice della strada, per gli accessi carrai. Articolo 5 INTERVENTI PREVISTI Nell ambito del Piano di Lottizzazione sono previsti i seguenti interventi: (descrizione sintetica degli interventi previsti distinti per categorie di opere ) - realizzazione di viabilità di piano, completa di accessi carrai ai lotti e alle aree a parcheggio pubblico comprensiva di: - sede stradale della larghezza di ml 7.00 completa di aiuole laterali e pista ciclabile e marciapiede per la viabilità principale; - sede stradale della larghezza di ml 7.00 completa di marciapiedi per la viabilità secondaria; - n. 10 aree a parcheggio per una superficie di mq 3.267, opportunamente distribuite sulla superficie dell intera lottizzazione in funzione della prevedibile richiesta e dotate di aree a verde; - n. 2 aree a verde pubblico arredato per una superficie complessiva di mq rete acque bianche completa di n. 2 vasche volano; - rete acque nere con collegamento alla rete esistente; - rete illuminazione pubblica, distribuzione energia elettrica; - rete gas e acquedotto; - rete telefonica e per trasmissione dati. 5.1 Prescrizioni particolari di P.R.G. Come da punto articolo.. N.T.A. del vigente P.R.G. nel presente Piano di Lottizzazione / di Recupero sono previsti i seguenti interventi: (riportare prescrizione particolare P.R.G.). (descrizione sintetica a riguardo della proposta progettuale). Articolo 6 SUDDIVISIONE IN LOTTI L area interessata dal Piano di Lottizzazione è suddivisa in n. 26 lotti, di cui due destinati a verde privato, secondo lo schema riportato nella tav. 18 Non è ammessa variazione della suddivisione, né accorpamento di singoli lotti. I parametri urbanistici che disciplinano l edificabilità dei singoli lotti sono quelli riportati nelle tav. 15, 16 e 18 ed indicati nell articolo seguente. Articolo 7 NORME PER L EDIFICAZIONE NEI SINGOLI LOTTI L edificazione è ammessa solo con i seguenti parametri:

6 N.T.A P.U.A. C2/38 PAGINA N. 5 DI 9

7 N.T.A P.U.A. C2/38 PAGINA N. 6 DI 9 Per tutti i lotti edificabili, per quanto non precisato nella precedente tabella, vale quanto indicato nelle Tavole n. 15 e 16 di progetto. In particolare per quanto riguarda: - distanza dai confini = ml 5.00 dal più sfavorevole tra confine catastale e reale - distanza dalle strade = ml distanza tra fabbricati = ml con le precisazioni riportate nella tavola n. 15 in relazione a quanto previsto dall art delle N.T.A. del P.R.G. Le altezze massime dei fabbricati sono quelle consentite dalle N.T.A. del P.R.G. vigente (9,00 ml), con la precisazione che detta altezza massima, per tutti i lotti ad esclusione dei lotti n. 03, 04, 05 e 06, può essere raggiunta solo nel caso in cui l ultimo piano del fabbricato sia mansardato, intendendo con tale dicitura un piano abitabile il cui soffitto sia costituito dal solaio, orizzontale o inclinato, di copertura del fabbricato. Su detto piano mansardato potranno coesistere sia locali abitabili che non abitabili (sottotetto) ma praticabili. Nel caso in cui l ultimo piano del fabbricato non sia mansardato, l altezza massima consentita viene ridotta a ml 7,50 per tutti i lotti (ad esclusione dei lotti 03, 04, 05 e 06) e a ml 8,00 per il lotto n. 01. La destinazione d uso prevista è residenziale. LOTTO n. 1 Superficie fondiaria mq... Indice di fabbricabilità fondiaria mc/mq.. Volume totale mc... di cui: Volume residenziale mc... Volume commerciale mc... Volume direzionale mc... Superficie commerciale (SLC) mq (specificare la singola tipologia di attività) Superficie direzionale (SLP) mq Superficie ricettiva (SLP) mq Superficie destinata all istruzione mq. Superficie destinata ad attrezzature di interesse comune mq. Altezza massima ml. Distanze : Distanze dai confini ml. Distanze dalle strade ml. Distanze dai fabbricati ml. Tipologie:.. LOTTO n..... Articolo 8 ELEMENTI PRESCRITTIVI ED INDICATIVI Si fa riferimento ai contenuti di cui all articolo 11.2 del vigente Regolamento P.U.A. meglio specificati nell allegato Elenco elaborati progetto definitivo. Sono elementi prescrittivi i seguenti parametri: - Il perimetro di massimo inviluppo planimetrico degli edifici, quotato e così come identificato nella Tavola 15 Progetto: Progetto Viabilità e disciplina edilizia sezioni stradali tipo e 16 Progetto: Profili regolatori entro il quale devono essere collocate le parti fuori terra; - Il volume urbanistico massimo realizzabile; - L altezza massima ed il numero dei piani fuori terra; - La tipologia edilizia come indicato nella Tavola 18 Progetto: planivolumetrico

8 N.T.A P.U.A. C2/38 PAGINA N. 7 DI 9 Le linee di massimo inviluppo di cui alla tavola n. 15 devono ritenersi vincolanti nella misura in cui in cui non contrastano con il rispetto delle distanze di 10,00 ml tra fabbricati e di 5,00 dai confini di proprietà. Nel caso in cui siano dimostrate incongruenze tra dette linee e situazioni di fatto l edificazione deve comunque rispettare le suddette distanze tra fabbricati e dai confini di proprietà. la sagoma d inviluppo edilizio limite quotato, così come identificato nella tav. n.. entro la quale devono essere collocate le parti fuori terra ed interrati; All interno dei lotti devono considerarsi indicativi: - Le sagome della superficie coperta degli edifici indicate nella Tavola 18 Progetto: planivolumetrico - Le sistemazioni degli spazi scoperti, pur nel rispetto del coefficiente medio di permeabilità previsto nei calcoli idraulici per il lotto edificato. Le sagome del planivolumetrico indicate nella tav. n. Articolo 9 STANDARD URBANISTICI Le aree a standard devono essere dimensionate secondo le disposizioni delle leggi nazionali e regionali attualmente in vigore e delle N.T.A. del vigente P.R.G., nonché nel rispetto degli articoli 15 e 17 del vigente Regolamento P.U.A. 9.1 Standard Residenziali Standard primari per gli insediamenti di tipo residenziale, da repertorio normativo: verde pubblico / uso pubblico: mq parcheggi pubblici / uso pubblico: mq (ove previsto) Standard secondari: istruzione in cessione / asservimento: mq. attrezzature di interesse comune in cessione / asservimento: mq. verde pubblico / uso pubblico: mq. 9.2 Standard Commerciale (specificare il tipo di attività) Standard primari per gli insediamenti di tipo commerciale: verde pubblico / uso pubblico: mq. parcheggi pubblici / uso pubblico: mq. (ove previsto) Standard secondari: 9.3 Standard Direzionale Standard primari per gli insediamenti di tipo direzionale: verde pubblico / uso pubblico: mq. parcheggi pubblici / uso pubblico: mq. (ove previsto) Standard secondari:. 9._ Standard. (specificare altra destinazione d uso) Standard primari per gli insediamenti di tipo..: verde pubblico / uso pubblico: mq.

9 N.T.A P.U.A. C2/38 PAGINA N. 8 DI 9 parcheggi pubblici / uso pubblico: mq. (ove previsto) Standard secondari:. 9.4 Standard totali Complessivamente le dotazioni minime di aree destinate a servizi pubblici del Piano di Lottizzazione / di Recupero risultano essere le seguenti: Standard primari: - verde pubblico / uso pubblico mq parcheggi pubblici / uso pubblico mq Standard secondari: - istruzione in cessione / asservimento: mq. - attrezzature di interesse comune in cessione / asservimento: mq. - verde pubblico / uso pubblico: mq. Pertanto la proposta progettuale del Piano di Lottizzazione / di Recupero rispetta la dotazione minima di standard urbanistici richiesta, prevedendo la realizzazione delle seguenti aree pubbliche e/o a destinazione pubblica: Standard primari: - verde pubblico / uso pubblico mq parcheggi pubblici / uso pubblico mq (ove previsto) Standard secondari: - istruzione in cessione/asservimento: mq. - attrezzature di interesse comune in cessione / asservimento: mq. - verde pubblico / uso pubblico: mq. Il regime giuridico delle aree da cedere o da asservire all uso pubblico è precisata nella tav. n. 33 Aree da cedere e/o da asservire all uso pubblico" e nell articolo 4 della Convenzione. Articolo 10 RECINZIONI ED ACCESSI CARRAI Articolo 10.1 Accessi carrai La posizione degli accessi carrai all insediamento è indicata con apposita simbologia nelle tavole 15 e 18. L eventuale modifica della posizione degli stessi dovrà essere valutata ed approvata dall Ufficio Tecnico Comunale al fine di garantire la sicurezza pedonale e ciclabile all interno del Piano come indicato all'art. 4. Articolo 10.2 Recinzioni Le recinzioni prospettanti il suolo pubblico compresi gli elementi di entrata e uscita, devono essere progettate - sulla base di ricorrenze formali coordinando sia i materiali che i colori; - in maniera tale da non costituire alcun pericolo per le persone. Lungo i confini stradali saranno del tipo trasparente, con zoccolo in calcestruzzo o laterizio fino a ml 0.50 dalla quota del marciapiede e in ringhiera metallica per la parte sovrastante. La scelta delle tipologia delle recinzioni deve essere preventivamente concordata in sede di Permesso di Costruire con l Ufficio Tecnico Comunale in modo da garantire uniformità di dimensioni e materiali per l intero P.U.A.; Lungo i confini interni dei lotti dovranno essere realizzate con stanti in ferro e rete metallica, su eventuale zoccolo in calcestruzzo,eventualmente, mascherate da siepi di essenze autoctone;

10 N.T.A P.U.A. C2/38 PAGINA N. 9 DI 9 Gli elementi strutturali destinati ad ospitare vani contatori ed altri elementi tecnologici tipici degli ingressi agli alloggi potranno raggiungere l altezza di m 1.50 prevista del vigente Regolamento edilizio. Sono ammesse recinzioni diverse solo se previste come elementi strutturali che concorrono a qualificare l architettura degli edifici, degli spazi scoperti e dei percorsi. (Specificare se lo schema degli accessi carrai e pedonali è da considerarsi prescrittivo o indicativo, purché nel rispetto della legislazione vigente e del Regolamento P.U.A.). Articolo 11 - DEFINIZIONE DEI MATERIALI (necessario in sede di D.I.A.) Nella realizzazione delle opere di urbanizzazione e degli edifici di progetto si dovrà prestare la massima attenzione alla qualità dell'ambiente urbano. Al fine di armonizzare le costruzioni edilizie con l'ambiente circostante i materiali e le finiture dovranno essere studiati in maniera tale da rispettare il decoro edilizio e inserirsi armonicamente nel contesto urbano esistente rispettando i valori culturali di interesse storico, architettonico ed ambientale. Dovranno essere privilegiati i materiali naturali quali laterizio (a vista o intonacato) pietre naturali, legno e materiali assimilabili in maniera tale da massimizzare la traspirazione, l'isolamento termico, l'omogeneità e la salubrità dell'involucro edilizio. Inoltre dovrà essere prestata particolare attenzione alla permeabilità dell'area alle precipitazioni ed in particolare le aree di sosta pubbliche e private e i percorsi carrai delle aree private devono essere realizzati in maniera tale da garantire un coefficiente di permeabilità pari almeno a 0,60, coefficiente minimo prescritto dal DGRV 1322/2006 per le aree semi permeabili ( grigliati drenanti con sottostante materasso ghiaioso, strade in terra battuta o stabilizzato) e assunto nel calcolo del bacino di laminazione, come da tavola n. 37. Albignasego,

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