REGOLAZIONE PER LE ACQUE DI CANTINA IN VALPOLICELLA

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1 REGOLAZIONE PER LE ACQUE DI CANTINA IN VALPOLICELLA Ing. Luciano Franchini direttore Rimini, 7 novembre 2013

2 L A G G L O M E R A T O

3 L AGGLOMERATO URBANO DELLA VALPOLICELLA San Pietro in Cariano Carico residente Carico fluttuante Carico industriale Totale carico generato Depuratore di San Pietro Incariano: fanghi attivi con pre-denitrificazione, potenzialità autorizzata AE Agglomerato S. Pietro in Cariano ( AE) Comune Popolazione residente 2009 Popolazione residente servita % popolazione residente servita Fumane ,.9% S.Pietro in Cariano ,.0% Marano di Valpolicella ,.9% Totale ,9%

4 CRITICITA DA SUPERARE Inquinamento da ferti-irrigazione: la Provincia mira a ridurre lo spandimento di liquami su terreno agricolo; Scarichi anomali in fognatura: Forti picchi di carico organico (le cantine hanno uno scarico stagionale ed a volte discontinuo); Presenza di metalli pesanti (rame); Disfunzioni del depuratore consortile, adeguato solo in apparenza; Incertezza sui dati dell agglomerato.

5 VINCOLI NORMATIVI PTA regione Veneto: art. 34 I reflui delle cantine sono assimilabili al refluo domestico: piccole aziende agroalimentari appartenenti ai settori lattierocaseario, vitivinicolo e ortofrutticolo, che producano quantitativi di acque reflue non superiori a mc/anno e quantitativi di azoto, contenuti in dette acque a monte della fase di stoccaggio, non superiori a kg/anno; (PTA RV: articolo 34, comma 1, lettera e), punto 17) QUINDI SE ASSIMILABILI AI DOMESTICI, NON NECESSITANO PIU DI AUTORIZZAZIONE!

6 VINCOLI NORMATIVI 2 PTA regione Veneto: art. 39 Gli scarichi industriali in reti fognarie miste devono rispettare i limiti delle tabelle del d. lgs. 152/2006, e non possono essere concesse deroghe meno restrittive per nessun parametro. Quindi la cantina, se non assimilabile, deve rispettare il limite di 500 mg/l di COD! (e, quindi, diluire il refluo prima di immetterlo in rete, contravvenendo al divieto di diluizione, ed aumentando la portata idraulica immessa in rete )

7 DEFINIZIONE DEL PROBLEMA La Provincia vuole ridurre il carico inquinante cosparso sul terreno, riducendo la ferti-irrigazione; I produttori di vino vorrebbero continuare a fare il loro mestiere senza doversi preoccupare di dove scaricare i propri reflui liquidi; Gli scarichi delle cantine sono classificati come assimilabili ai domestici, e l interpretazione prevalente è la non necessità di autorizzazione e la mancanza di limiti allo scarico, oltre i limiti quantitativi di mc/d e di KgN/a; Il gestore non accetta volentieri gli scarichi delle cantine perché il depuratore consortile è in difficoltà, e teme che gli scarichi anomali continuino a presentarsi; La situazione dei carichi generati all interno dell agglomerato è dubbia, e non è dato conoscere nel dettaglio il livello di produzione di inquinanti di origine diversa dalla domestica residenziale; Non si riesce ad avere la certezza della necessità di potenziamento della capacità di trattamento del depuratore del 50%, come richiesta dal Gestore, che vorrebbe aumentare la potenzialità a AE, anche perché non si riesce a capire quale sia la reale capacità di trattamento massima dell impianto, e quali siano le effettive necessità di trattamento richieste.

8 SOLUZIONE:? COLLABORARE! Protocollo di intesa tra: PROVINCIA DI VERONA COMUNI INTERESSATI AATO VERONESE ACQUE VERONESI SCARL PRODUTTORI DELLA VALPOLICELLA (associati tra loro) Obiettivo: LA REGOLAMENTAZIONE SOSTENIBILE DELLE ACQUE REFLUE DELLE AZIENDE DEL TERRITORIO DELLA VALPOLICELLA

9 PATTO CONTRATTUALE TRA PRODUTTORI E SOCIETA DI GESTIONE Lo strumento utilizzato: un nuovo e specifico contratto d utenza: Durata lunga (pari alla concessione idrica: 31 gennaio 2031); Caratterizzazione dello scarico, come quantità (portata, singoli carichi inquinanti) e qualità; Quantificazione delle reali necessità di scarico, sia come quantità che come qualità, durata e frequenza dello scarico; misure sistematiche e controlli periodici; Reciproci obblighi e diritti tra i contraenti, penalizzazioni, sospensioni dello scarico, etc;

10 PATTO CONTRATTUALE TRA PRODUTTORI E SOCIETA DI GESTIONE Caratterizzazione dello scarico: portata massima giornaliera: mc/d portata di punta oraria: mc/h carico organico medio giornaliero come BOD 5 ; carico organico medio giornaliero COD; carico azotato medio giornaliero, come azoto totale (kg Ntot /d).

11 VANTAGGI Per il produttore: Certezza di poter fare il proprio lavoro, in quanto il contratto è commisurato alle sue reali necessità; Garanzia di continuità nel tempo, se rispetta i patti contrattuali; Per il Gestore: Maggiore certezza dei reali flussi inquinanti in arrivo al depuratore; Possibilità di maggior controllo in caso di avaria del depuratore, con contestuale regolazione degli scarichi maggiormente inquinanti

12 VANTAGGI Per l AATOVR: conoscere meglio le reali necessità derivanti dai carichi inquinanti, e garantire investimenti adeguati a tali necessità; Per la Provincia: riduzione della ferti-irrigazione, maggior garanzia di controllo dei carichi inquinanti, riduzione complessiva dell inquinamento ambientale locale, e capire meglio le reali capacità di trattamento dell impianto di depurazione finale.

13 RISULTATI A distanza di 18 mesi dalla stipula del protocollo d intesa, 30 produttori di vino della Valpolicella hanno sottoscritto il nuovo contratto di servizio, adeguando i propri manufatti di scarico con l installazione di misuratore di portata, di vasca di accumulo e di predisposizione per il campionamento automatico; Il depuratore consortile è in fase di adeguamento, e si prevede che i lavori vengano completati in ulteriori 12 mesi; L investimento, per il momento sarà solo di adeguamento delle strutture esistenti, per circa euro; Con il monitoraggio periodico sarà possibile avere maggior certezza dei carichi effettivamente generati all interno dell agglomerato.

14 SEDE OPERATIVA: Via Ca di Cozzi, VERONA Telefono: Telefax: Web:

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