IL CITTADINO, L ACCESSIBILITÀ, L INTEGRAZIONE E LA SOSTENIBILITÀ

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1 IL CITTADINO, L ACCESSIBILITÀ, L INTEGRAZIONE E LA SOSTENIBILITÀ Gli indirizzi prioritari e le logiche strategiche per il welfare marchigiano Deliberazione della Giunta regionale n. 81 del 28 gennaio 2019

2 IL CITTADINO, L ACCESSIBILITÀ, L INTEGRAZIONE E LA SOSTENIBILITÀ Gli indirizzi prioritari e le logiche strategiche per il welfare marchigiano IL PIANO SSR DELLA SI ISPIRA AL MODELLO COMUNE DI POLITICA SALUTE 2020, CHE I 53 STATI MEMBRI DELLA REGIONE EUROPEA DELL OMS HANNO CONCORDATO. Migliorare in modo significativo la salute e il benessere delle popolazioni, ridurre le diseguaglianze di salute, rafforzare la sanità pubblica e garantire sistemi sanitari che pongano al centro la persona e che siano universali, equi, sostenibili e di alta qualità.

3 QUALITÀ RESPONSABILITÀ EQUITÀ DI GENERE PARTECIPAZIONE DIGNITÀ EQUITÀ CONTROLLO SOSTENIBILITÀ TRASPARENZA PAROLE CHIAVE

4 COMPETENZE INDIVIDUALI E DELLA COMUNITÀ SCUOLA LAVORO PROTEZIONE SOCIALE SALUTE COESIONE SOCIALE RESILIENZA ALIMENTAZIONE AMBIENTE PROMUOVERE STILI DI VITA ORIENTATI AL BENESSERE, AL MANTENIMENTO DELLA SALUTE

5 LA REALIZZAZIONE DEL PSSR CAMPAGNA DI ASCOLTO E INTERLOCUZIONE CON GLI STAKEHOLDER RACCOLTA DELLE PROPOSTE, OSSERVAZIONI E SUGGERIMENTI PER LA REDAZIONE DEL DOCUMENTO PREDISPOSIZIONE DEL PIANO SSR: MIRATA, COMPLETA E CONDIVISA DEFINIZIONE DELLE STRATEGIE E DEGLI STRUMENTI DA IMPIEGARE FASE DI MONITORAGGIO, CON IL COINVOLGIMENTO DI ATTORI, FORMAZIONI SOCIALI E CITTADINANZA VALUTAZIONE DEL PIANO SSR Prima fase Seconda fase

6 CONTENUTI DEL PSSR Descrizione del quadro socio economico, della struttura e dinamica della popolazione, dello stato di salute della popolazione e dei principali eventi che impattano sulla salute dei cittadini IL CONTESTO SOCIO DEMOGRAFICO ED ECONOMICO E LO STATO DI SALUTE DELLA POPOLAZIONE MARCHIGIANA IL QUADRO NORMATIVO Descrizione sintetica delle principali disposizioni che caratterizzano il quadro normativo di riferimento a livello nazionale e regionale: Piano Sanitario Nazionale, Patto per la salute, Accordi Stato-Regioni, DEF,...; i nuovi LEA; il Piano Nazionale Prevenzione... Individuazione delle direttrici trasversali di sviluppo per consentire la traduzione degli obiettivi strategici da raggiungere in obiettivi specifici nelle diverse aree di intervento LE DIRETTRICI TRASVERSALI DI SVILUPPO GLI OBIETTIVI STRATEGICI DELLA PROGRAMMAZIONE Descrizione degli obiettivi strategici della Regione per i prossimi tre/cinque anni, in coerenza con le indicazioni del livello centrale con le esigenze emergenti, necessari per rispondere ai bisogni dei cittadini

7 IMPIANTO METODOLOGICO PIANO SOCIO SANITARIO REGIONALE Documento snello che contiene un inquadramento della situazione regionale e la definizione delle logiche strategiche e degli indirizzi prioritari che dovranno rappresentare lo scenario della sanità dei prossimi tre anni Definiscono cosa la Regione vuole realizzare per garantire la migliore sanità per i suoi cittadini e soddisfare i loro bisogni OBIETTIVI STRATEGICI DIRETTRICI DI SVILUPPO Individuano invece come la Regione intende raggiungere gli obiettivi, cioè attraverso quali modalità, strumenti, azioni, investimenti

8 IL NUOVO PSSR: OBIETTIVI STRATEGICI GLI OBIETTIVI STRATEGICI DELLA PROGRAMMAZIONE fragilità e cronicità dal neonato all anziano qualità e appropriatezza dei servizi e dei trattamenti accessibilità e prossimità equità del sistema sostenibilità del sistema

9 IL NUOVO PSSR: DIRETTRICI DI SVILUPPO qualificazione scientifica e professionale Innovazione e info-telematica adeguamento strutturale e tecnologico integrazione organizzativa consolidamento dell assetto istituzionale partecipazione responsabilità trasparenza LE DIRETTRICI TRASVERSALI DI SVILUPPO

10 IL NUOVO PSSR E L EVOLUZIONE DEL S.S.R. GLI OBIETTIVI STRATEGICI DELLA PROGRAMMAZIONE sostenibilità del sistema equità del sistema accessibilità e prossimità fragilità e cronicità dal neonato all anziano qualità e appropriatezza dei servizi e dei trattamenti ASSISTENZA PRIMARIA SERVIZI PER LA PREVENZIONE SERVIZI TERRITORIALI adeguamento strutturale e tecnologico SERVIZI OSPEDALIERI qualificazione scientifica e professionale Innovazione e info-telematica Attività ordinaria e programmata Attività in emergenza urgenza integrazione organizzativa consolidamento dell assetto istituzionale partecipazione responsabilità trasparenza LE DIRETTRICI TRASVERSALI DI SVILUPPO

11 IL MONITORAGGIO E LA VALUTAZIONE DEL PIANO RAPPRESENTANTI DEGLI STAKEHOLDER COINVOLTI NELLA FASE INIZIALE DI CONSULTAZIONE E STRUTTURA TECNICA REGIONALE Nel corso dell attività di monitoraggio e a seguito della valutazione dello stato di attuazione del Piano, il Comitato può evidenziare situazioni che richiedono un aggiornamento delle schede esistenti o eventuali integrazioni che, coerenti con le linee strategiche, completano o attualizzano le azioni di intervento VALUTAZIONE COMITATO DI VALUTAZIONE MONITORAGGIO Nel Comitato di valutazione, costituito con deliberazione della Giunta regionale, partecipano il Dirigente del Servizio regionale competente in materia, il Direttore dell Agenzia regionale sanitaria, referenti degli Enti del SSR, degli Enti locali, delle Organizzazioni sindacali, dei Comitati di partecipazione dei cittadini, e altri soggetti che si ritiene utile coinvolgere, in relazione alle specifiche competenze, per mantenere attivo il sistema di partecipazione e condivisione Verifica periodica dello stato di attuazione degli interventi e degli eventuali impatti sul sistema, attraverso l analisi e la valutazione dei parametri definiti nel documento di attuazione.

12 LE AREE DI INTERVENTO 1 PREVENZIONE COLLETTIVA, VETERINARIA E SICUREZZA ALIMENTARE 2 ASSISTENZA TERRITORIALE ED INTEGRAZIONE SOCIO SANITARIA 3 4 AREE DI INTERVENTO TRASVERSALI 5 AREE DI INTERESSE REGIONALE: MAXI EMERGENZE E AREE INTERNE ASSISTENZA OSPEDALIERA ED EMERGENZA URGENZA

13 1 PREVENZIONE COLLETTIVA, VETERINARIA E SICUREZZA ALIMENTARE Miglioramento delle coperture vaccinali e rafforzamento dei servizi vaccinali Aumento della copertura vaccinale per antinfluenzale nei soggetti anziani Tutela della sicurezza dei lavoratori addetti a comparti produttivi con alto indice di Infortuni mortali * Tutela della Salute e della Sicurezza dei lavoratori addetti ai cantieri di ricostruzione post sisma Promozione di stili di vita corretti nella popolazione * Riduzione dei rischi ambientali per la salute dei cittadini Prevenzione dell osteoporosi e del rischio di frattura correlato Promozione della pratica dell esercizio fisico in persone con patologie croniche o a rischio aumentato * Contrasto all antimicrobico resistenza Il benessere e la salute degli animali, la sicurezza alimentare e la tutela della salute pubblica *

14 2 ASSISTENZA TERRITORIALE ED INTEGRAZIONE SOCIO SANITARIA Accompagnamento delle persone fragili nel sistema dei servizi * Presa in carico post-dimissione * Regolamentazione e sviluppo delle Case della Salute * Regole per la corretta prescrizione protesica * Miglioramento dell accesso i servizi territoriali: PUA, UVI, PAI Infermiere di famiglia e di comunità * Ambulatori Avanzati di Medicina Generale * Promozione e tutela della salute dell Infanzia Valorizzazione e stabilizzazione del Consultorio Familiare * Costruzione di una rete integrata di dietetica regionale Percorso nascita: lotta alla depressione post-partum Miglioramento della presa in carico dei pazienti con malattie rare: consolidamento della rete regionale Miglioramento della presa in carico dei malati in fase terminale Medicina di genere * Diritto alla salute e immigrazione Attivazione di interventi di family learning socio sanitario Costruzione della rete riabilitativa di comunità Miglioramento della presa in carico delle persone affette da demenza

15 3 ASSISTENZA OSPEDALIERA ED EMERGENZA URGENZA Riorganizzazione e riqualificazione della rete ospedaliera * Contenimento dei tempi di attesa per le prestazioni di specialistica ambulatoriale * Contenimento dei tempi di attesa per le prestazioni di ricovero Percorso nascita: Implementazione delle procedure di partoanalgesia Percorso nascita: Strutturazione rete regionale di presa in carico della gravidanza a vari livelli di rischio Percorso nascita: Riduzione dei tagli cesarei Miglioramento dello standard di cura per i tumori dell apparato genitale femminile Rischio Clinico: sviluppo di strategie regionali di risk management Miglioramento dei tempi di intervento attraverso la Rete Territoriale di Soccorso (RTS) * Attivazione CUR NUE Realizzazione di nuove elisuperfici e adeguamento di quelle esistenti per il servizio H24 *

16 4 AREE DI INTERVENTO TRASVERSALI Migliorare l uso razionale dei farmaci * Consolidamento del Centro Regionale di farmacovigilanza Diffusione sul territorio della capacità di defibrillazione Realizzazione della Rete Regionale di Health Technology Assessment (HTA) * Realizzazione sistema unico regionale per la Tecnoassistenza nei diversi setting assistenziali Realizzazione rete regionale di Teleconsulto Specialistico per i percorsi di emergenza urgenza * Sviluppo del nuovo Sistema Informativo Sanitario di governo regionale Evoluzione funzionale del fascicolo sanitario elettronico (FSE) della Regione Marche Consolidamento sistema di indicatori sanitari e socio sanitari * Costituzione del registro di mortalità regionale Accreditamento del Registro Tumori Regionale (RTR)

17 5 AREE DI INTERESSE REGIONALE: MAXI EMERGENZE E AREE INTERNE Gestione Efficace dell intervento sanitario in occasione delle grandi emergenze Lo sviluppo delle Aree Interne

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