LA RELAZIONE l area della relazionalità
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- Giorgio Napolitano
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1 PROGETTO MENTOR
2 LA RELAZIONE Una serie di funzioni e di figure professionali occupano l area della relazionalità tra persone diretta a diversi scopi: facilitativi, orientativi, formativi, di soluzione di problemi Tutte le diverse tipologie ( mentoring, counseling, tutoring, case managing, coaching.) riportano l attenzione sul valore della persona e del suo sviluppo personale
3 LA RELAZIONE Obiettivi, contenuti, metodologie strumenti cambiano tra una tipologia e l altra. Rimane però un punto comune: l utilizzo della relazione (umana, professionale, tecnica ) destinata a creare un valore aggiunto per la persona e la sua esperienza di vita
4 MENTORING una relazione di sostegno dato volontariamente da una persona a un altra, in un processo che porta ad un arricchimento reciproco (Felice, Delai, De Vincentis, Iraldo, 2004).
5 MENTORING Relazione formale o informale UNO A UNO tra un soggetto con più esperienza ( mentor) e uno con meno esperienza ( mentee) al fine di sviluppare in quest ultimo COMPETENZE in ambito formativo, educativo, lavorativo, sociale.
6 MENTORING Si attua attraverso la costruzione di un rapporto di medio-lungo termine, che si prefigura come un percorso di apprendimento guidato, in cui il Mentor (guida, sostegno, modello di ruolo, facilitatore di cambiamento) offre volontariamente sapere e competenze acquisite e le condivide sotto forma di insegnamento e trasmissione di esperienza,
7 MENTORING Una relazione in cui il mentore funge da guida esperta per trasmettere esperienza e cultura, Il mentore non condiziona la crescita del mentee ma al contrario LO TUTELA affinchè diventi AUTONOMO NELLE SCELTE E CAPACE DI ASSUMERE LE PROPRIE RESPONSABILITA
8 DOVE NASCE.. Nasce dall Odissea: MENTORE era l amico fidato e consigliere di Ulisse, il quale prima di partire per Troia e preoccupato per l educazione del figlio Telemaco, gliene affidò la cura.
9 DI COSA SI TRATTA Relazione di sostegno di un individuo ad un altro per compiere cambiamenti significativi Supporto, assistenza o guida da una persona all altra per raggiungere obiettivi definiti in un determinato arco di tempo Utilizzo della propria esperienza di vita per incoraggiare il mentee a muoversi con sicurezza in esperienze diverse.
10 DI COSA SI TRATTA Consiglio da parte di una persona rispettata a chi ne ha bisogno Relazione non costrittiva e basata sul potere che porta benefici ad entrambe le persone Incontro tra due persone che condividono volontariamente esperienze diverse in un processo di crescita
11 La VOLONTARIETA contraddistingue il rapporto di mentoring e non è presente nelle IL MENTORING Una relazione di sostegno Data VOLONTARIAMENTE da una persona all altra In un processo che porta ad un arricchimento reciproco
12 MENTORING E una relazione che va in profondità e che accompagna la persona in un processo di conoscenza e scoperta di sé di tipo socioemotivo Non a caso per indicare l esperienza del mentoring viene utilizzata la metafora del viaggio ad indicare un cammino di grande partecipazione e coinvolgimento emotivo
13 IL MENTORE Una persona che aiuta il mentee a realizzare il proprio potenziale anche nella sfere relazionale/affettiva Una persona che aiuta, in un rapporto uno a uno, una persona più giovane in un periodo di transizione importante per la sua vita Un modello positivo, un amico ricco di
14 IL MENTORE IN AMBITO SOCIALE: Rende consapevole il mentee delle proprie scelte e delle loro conseguenze È il ponte tra il mentee e la comunità in termini di crescente fiducia reciproca Non modella il mentee secondo i propri valori ma lo guida alla consapevolezza dell impatto delle proprie azioni sulla comunità e sulla sua vita futura
15 IL MENTORE Ha con il mentee un rapporto di solidarietà critica uno a uno Incontra il mentee frequentemente: inizialmente almeno una volta alla settimana L impegno reciproco dura almeno un anno
16 ATTENZIONE! Spesso il mentore agisce all interno di un gruppo, di una equipe che definisce il progetto della persona MA Va sempre salvaguardata la specificità e l individualità del rapporto!! ATTENZIONE ALLE SOVRAPPOSIZIONI
17 REQUISITI PER ESSERE UN BUON MENTORE E NECESSARIO: Essere positivo: ciò controbilancia la sovente mancanza di autostima e sicurezza del mentee Essere affidabile: stabilire le regole degli incontri e della relazione, rispettarle e farle rispettare Saper ascoltare:dà in senso di essere
18 REQUISITI Avere e mostrare sincero interesse: deve ricordare le conversazioni precedenti, gli impegni presi. Essere disponibile:rilassato, amichevole Non applicare i propri standart o esperienze come modello per la relazione: il mentee ha esperienze di vita diverse Essere realistico:anche se gli obiettivi e le regole sono stabiliti e percepiti
19 DIFFERENZE CHE COSA E UN MENTORE CHE COSA NON E UNA GUIDA UN AMICO UNA PERSONA CHE SA ASCOLTARE UN ESPERTO CHE SA RISPONDERE UN PUNTO DI RIFERIMENTO UN SALVATORE UN GENITORE ADOTTIVO UN TERAPISTA UN FUNZIONARIO UN COACH
20 FASI DI SVILUPPO DELLA RELAZIONE Dal punto di vista del rapporto interpersonale che si viene creare gli stadi sono: FASE INIZIALE: costruire la fiducia, mostrare rispetto, rispettare i limiti definiti, saper ascoltare FASE DI SEDIMENTAZIONE: amicizia reciproca, empatia, apertura di sé, lavoro di squadra
21 FATTORI CHE INFLUENZANO Il cuore di ogni relazione di mentoring è il tipo di rapporto che si instaura e che dipende da diversi fattori sia interni alla relazione stessa come ad esempio la personalità il genere e lo stile degli individui, sia esterni come ad esempio gli obiettivi e le condizioni del contesto/territorio in cui si realizza lo stesso processo
22 EFFICACIA DELLA RELAZIONE DI MENTORING Aspettative dei mentor e dei mentee: chiare, realistiche e condivise Tempo e regolarità dei contatti Stili comunicativi dei mentor: ascolto attivo, empatia Buon abbinamento tra mentor e mentee Fiducia reciproca
23 QUANDO E EFFICACE? Agisce positivamente: -sulle convinzioni più resistenti al cambiamento (autostima, e immagine di sé) -sulle abilità scolastiche/lavorative e relazionali -sulla partecipazione alla comunità -sull autostima dei mentor
24 COME PROCEDERE.. Reperimento e formazione mentor Individuazione dei mentee Abbinamento tra mentor e mentee: aspetto cruciale del percorso di mentoring Definizione del progetto di sviluppo personale Definizione del contratto tra mentor e mentee Verifica in itinere
25 ABBINAMENTO Abbinamento tra mentor e mentee: aspetto cruciale del percorso di mentoring L abbinamento è auspicabile dopo un periodo di conoscenza e di frequentazione Vanno considerati gli interessi di entrambi, caratteristiche culturali, etniche e verificate le affinità Aspetti di differenza o similarità influenzano l apprendimento di entrambi: deve esserci compatibilità tra i bisogni del mentee e l esperienza del mentore
26 ABBINAMENTO Il mentore non deve essere una persona che occupa una posizione di potere o di superiorità gerarchica rispetto al mentee Solitamente l abbinamento viene guidato dagli operatori ma è fondamentale far attenzione alla scelta del mentee il meglio sarebbe che fosse lui a scegliere
27 CONTRATTO Il punto di partenza nel rapporto di Mentoring è il contratto nel quale il Mentor e il Mentee espongono con chiarezza le proprie aspettative reciproche. Oggetto del contratto è la definizione della relazione stessa, il mentore deve definire chiaramente il suo ruolo in modo che il mentee lo capisca bene e possa fidarsi di lui. Infatti l aspetto peculiare di questo
28 CONTRATTO Gli obiettivi devono essere SMART ovvero specifici, misurabili, accessibili, realistici e definiti nel tempo. Tali obiettivi vanno condivisi e devono essere legati alla relazione: in che cosa ti posso essere utile, a che tipo di bisogno posso rispondere
29 CARATTERISTICHE DURATA: Il percorso di Mentoring dura solitamente 1 anno, MODALITA : incontri individuali tra mentor e mentee per i primi mesi rigorosamente almeno una volta alla settimana oltre a contatti telefonici, , skype, facebook E molto importante che il mentore si dimostri disponibile e flessibile fornendo
30 TUTOR In ogni organizzazione è necessario che sia individuato un Tutor responsabile della : Individuazione dei mentor Individuazione dei mentee Abbinamenti mentor/mentee Verifica in itinere del percorso di mentoring Valutazione finale e conclusione percorso Le prime tre azioni sono solitamente definite
31 TUTOR La verifica in itinere prevede: Momenti di verifica alla presenza del mentor e del mentee Colloqui di verifica/ chiarificazione/ sostegno con il mentor Gestione di un GRUPPO con i mentor coinvolti nel progetto di mentoring. N.B. dalla nostra esperienza il gruppo è estremamente importante per il successo di
32 ALCUNI ASPETTI FONDAMENTALI Il fuoco dell attenzione deve essere mantenuta sul mentee perché sono i suoi bisogni che determinano il contenuto e la sequenza degli incontri. Approfondire: interesse sincero del mentor a comprendere pienamente facilitando la comunicazione attraverso l uso di domande aperte
33 ALCUNI ASPETTI FONDAMENTALI La promozione dei feed-back: strumento per evidenziare la verifica dei punti di forza, di quelli deboli e del potenziale di cambiamento. Il feed-back è fondamentale per l apprendimento perché aiuta il mentee a valutare a che punto si trova nel suo percorso e a capire cosa è necessario fare per progredire Attenzione ai feed-back negativi : a volte è necessario darli ma è estremamente importante saperli dare Il mentore riceve fedd-back all interno del gruppo ed
34 ALCUNI ASPETTI FONDAMENTALI Come dare feed-back:riferirsi a fatti concreti, a comportamenti, descrivere senza criticare, descrivere ciò che si è osservato in modo concreto, dare suggerimenti o esprimere le proprie opinioni ma non pretendere che il mentee debba necessariamente ascoltarli Il perfetto feed-back è: spontaneo, utile,tempestivo,chiarificante, preciso, concreto, pertinente.
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