ADOLESCENTI E COMPORTAMENTI A RISCHIO. A cura di Marina Giampietro Università Cattolica del Sacro Cuore Milano
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- Pio Mura
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1 ADOLESCENTI E COMPORTAMENTI A RISCHIO A cura di Marina Giampietro Università Cattolica del Sacro Cuore Milano
2 Una nuova rappresentazione dell adolescenza Furia di ormoni? Condizione di disagio e sofferenza? Percorso univoco? Periodo di instabilità? OGGI Fase attiva dello sviluppo Lo sviluppo riguarda tutta l esistenza!
3 Aspetto importante!!! Valenza positiva al concetto di crisi Momento di riorganizzazione nel processo di crescita dell individuo Lo sviluppo avviene attraverso percorsi possibili (individualizzati e differenziati, risultato dell interazione complessa tra individuo e contesto di vita)
4 L importanza del contesto Ruolo della famiglia I pari La scuola Mezzi di comunicazione di massa Cruciale l interazione tra questi aspetti Possono essere fattori di protezione e di rischio
5 Quanto dura e cosa caratterizza questa fase? I nuovi adolescenti Periodo lungo Fonte di opportunità (oggi più che in passato) Tempo di sfide e di comportamenti a rischio (più libertà, maggiori risorse sociali..insieme a rapida modificazione di modelli, valori, stili di vita, ruoli familiari e professionali)
6 Fase di continuità e discontinuità: tra rischio e benessere Quelli di discontinuità attraggono di più, destano maggiore attenzione e i media insegnano!!!! Enfasi sui comportamenti a rischio fa pensare che essi siano molto numerosi e diffusi. Invece gli adolescenti sono tutt uno con ciò che sta intorno anche se la società sembra spesso considerarli come elemento estraneo e malato
7 Adolescenza oggi nella società occidentale Corpo adulto capace di procreare ma con ancora davanti a sé molti anni prima di poter realizzare una relazione stabile e generativa, che si presenta per altro come una meta spesso confusa, ambigua e conflittuale in una società caratterizzata da modelli di comportamento molto vari e contradditori periodo di sospensione!!! Oggi richieste diverse e diverse opportunità
8 I compiti di sviluppo Quelli in rapporto con l esperienza della pubertà e della maturazione sessuale Allargamento degli interessi personali e sociali acquisizione del pensiero ipoteticodeduttivo Quelli in rapporto con la problematica dell identità e della riorganizzazione del concetto di sé così da porsi nei confronti del mondo in modo autonomo, coerente e responsabile (caratteristiche riconosciute all adulto!!...ma prosegue per tutto l arco della vita)
9 I comportamenti a rischio Diete pericolose Curiosità per le sostanze psicoattive Guida pericolosa Attività sessuale precoce e non protetta Vandalismo e furto
10 Così fan tutti? Se i comportamenti a rischio sono diffusi..si può parlare di patologia? NO Non possono essere spiegati come il risultato della meccanica ripetizione di modelli ambientali offerti dai pari o anche dagli adulti
11 Le funzioni dei comportamenti a rischio? Le azioni degli adolescenti, siano esse pericolose o salutari, svolgono per l adolescente delle precise funzioni, in quanto servono a raggiungere obiettivi di crescita personalmente e socialmente dotati di senso. (realizzare autonomia dagli adulti, essere in sintonia con le norme del gruppo, accrescere l autostima.)
12 Funzioni dei vari comportamenti adolescenziali soprattutto rispetto allo sviluppo dell identità: Comportamenti a rischio Comportamenti non a rischio Adultità sigaretta, alcool, sessualità assumersi delle responsabilitàvolontariato Acquisizione e affermazione di autonomia Identificazione e differenziazione Affermazione e sperimentazione di sè Trasgressione e superamento dei limiti Esplorazione di sensazioni uso sostanze, devianza, alimentazione distorta Violazione di norme, fumare in gruppo Prove pericolose Devianza, uso sostanze illegali Sostanze, comportamento sessuale, guida e azioni pericolose sostenere una propria opinione, elaborare dei valori personali, prendere decisioni per il proprio futuro Idee originali, abbigliamento particolare, partecipare ad un concerto Sport, vita scolastica Oltre le regole della famiglia (vacanze, festività) Attività sportive, emozioni della musica, sensazioni da un viaggio, vacanza Adattamento e fuga Uso sostanze, alcool Uso di strategie per risolvere i problemi
13 Funzioni dei vari comportamenti adolescenziali rispetto alla ridefinizione delle relazioni sociali (adulti, coetanei) Comportamenti a rischio Comportamenti non a rischio Comunicazione Uso sostanze, alcol, tabacco Stabilire legami significativi Condivisione di azioni e emozioni uso sostanze, devianza.. Fare attività apprezzate dalla comunità Rito di legame e di passaggio Uso sostanze, alcol, attività sessuali Passaggi legati all attività sportiva o religiosa Emulazione e superamento Uso sostanze, prove pericolose gareggiare nell attività scolastica Esplorazione delle reazioni e dei limiti (saggiare comportamenti degli adulti) comportamenti devianti, uso sostanze, alimentazione distorta Abbigliamento anticonformista
14 L uso di sostanze psicoattive Sostanze naturali o di sintesi, capaci di incidere sul sistema nervoso, alterandone l assetto biochimico, e di provocare modificazioni dell umore, nella percezione, nell attività mentale e nel comportamento di una persona (tabacco, alcol, marijuana) Effetti diversi /esperienze soggettive/vissuti differenti/considerazioni diverse (legalitàillegalità)/ per tutte la nocività dimostrata.
15 Circostanze del consumo Aspetti legati alla sostanza Struttura chimica Meccanismi di azione Via di somministrazione Qualità e quantità Occasionalità/sistemati cità del consumo Consumatore Caratteristiche fisiche Conoscenze Aspettative Attribuzione di significati. Effetti percepiti Eccitazione Tranquillità interiore Calma Euforia Disinibizione Allucinazioni.. Considerazione sociale Legalità/illegalità Diffusione e tolleranza..
16 Il fumo di sigarette - Considerato meno grave - Età di inzio: anni - ¼ adolescenti fumatori abituali - Non ci sono grandi differenze tra M e F - > diffuso nelle classi sociali medio-basse
17 Assunzione alcolici Differenza tra consumo basso e alto Aumento consumo di superalcolici (46%) e birra (70%) Maschi sembrano più numerosi Età (14-19) Aumento numero ubriacature con aumento età L adolescente non beve da solo
18 Il fumo di spinelli Considerati droghe leggere ma come tutte le sostanze sono tossiche e nocive Consumo 11% Meno ragazze e adolescenti giovani Considerare differenze tra chi prova e poi non continua a farne uso e chi invece diventa consumatore abituale Al 2003 le indagini mettevano in evidenza > consumo negli istituti professionali (comunque scuole che immettono più precocemente nel mondo del lavoro)
19 Le nuove droghe Sono questioni che riguardano il gruppo Stile di consumo (più diffuso) Affiancamento di sostanze diverse Cambiata la figura dello spacciatore Mercato più aggressivo
20 Inizi anni 90: Diffusione di nuovi sistemi culturali e di stili di vita: - Maggiore accettabilità del rischio - Minore capacità di prendere decisioni e assumersi responsabilità nelle scelte quotidiane di breve e di lungo periodo - Adattamento pragmatista ai contesti a prescindere da valori di fondo - Cultura della massima prestazione
21 Motivazioni per uso: Sperimentale (ricerca nuovi stati del Sé, diversi da quelli abituali) Strumentale ( per affrontare meglio o per evitare un problema) Ricreativo ( avere buon umore, ottenere maggiori piaceri, rapportarsi più facilmente con gli altri)
22 OGG Il nuovo uso di droghe è più legato a motivi ricreazionali ( sostanze di contesto ) Fenomeno antichissimo Difficile tracciare un identikit preciso di coloro che consumano droghe Esistenza oggi di poliassuntori (più sostanze + alcol) Nuovi consumatori sono soggetti normali I
23 Funzioni sostanze psicoattive Sono grande! (alcol e tabacco per avvicinarsi agli adulti /le sostanze per andare contro ) Trasgressione > nei maschi Sperimentare nuove sensazioni (prova dei propri limiti ed esplorazione delle proprie possibilità) Cin cin! La funzione rituale (riti di passaggio) La fuga nello sballo (leggi pag.97)
24 Precocità, contesti di consumo e rischio Relazione tra precocità e consumo abituale Ruolo educativo degli adulti Valori trasmessi (per bere= convivialità, allegria condivisa, distensione fisica ed emotiva ) Non consapevolezza dei rischi
25 Fattori di protezione Insieme delle variabili e delle caratteristiche della persona e del suo contesto in grado di limitare il coinvolgimento degli adolescenti a rischio - Le conoscenze utili (consapevolezza dei rischi meglio per ripercussioni qui ed ora: puzza d alito, denti gialli, alito pesante ma più importante ciò che compromette loro identità, relazioni)- meglio non dipendere! - L esperienza scolastica - L uso del tempo libero (rivalutazione della noia) - Luogo di controllo interno - Sostegno e supervisione genitoriale (no stile autoritario-no stile permissivo)
26 - I VALORI: non si va contro la legge!! - Non nascondere la fragilità l uomo ha dei limiti - Rinunciare ai miti della forza e del potere Meglio una società umanistica L uomo è limite e fragilità
27 .. io credo che l uso della droga non possa essere in alcun modo un affare privato e che dunque non possa essere visto come qualcosa che riguarda solo chi la usa gli psicostimolanti aiutano a risolvere i problemi mentali superficiali, ma non quelli profondi Odio il potere, solo il potere ha bisogno di droghe e solo la droga è al servizio dei poteri (Andreoli, 2009)
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