Ambasciata d Italia Oslo
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- Fabriciano Forti
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1 Ambasciata d Italia Oslo Gli uomini italiani in Islanda Dati e statistiche Rilevazione dati 1 : 16 novembre 2018 Numero di cittadini italiani iscritti 2 : A cura di Marta Valsania, Università degli Studi di Torino, marta.valsania@edu.unito.it 2 Fonte: database A.I.R.E. / Ambasciata d Italia a Oslo
2 Indice 1. Età 3 2. Paese di nascita 5 3. Anno di arrivo 7 4. Regione italiana di provenienza 8 5. Regione di residenza Titolo di studio Professione 14 2
3 1. Età Numero di osservazioni: 214 (copertura 100%) < >50 31 Con riferimento all età, circa la metà dei cittadini italiani di sesso maschile residenti in Islanda risultano essere quelli di età lavorativa compresa tra i 31 e i 50 anni, con il 46% del totale. Segue la fascia dei minori di 18 anni, con il 23% del totale. E, infine, le due fasce di età per numerosità sono rappresentate dalle categorie tra i 18 e i 30 anni (16%), e dei maggiori di 50 anni (15%). Confrontando questi valori con quelli delle statistiche prive della distinzione di genere, si conclude che la differenza maggiore tra uomini a donne è l elevata numerosità maschile della fascia tra i 31 e i 50 anni: la percentuale per le donne era di dieci punti inferiore (36%). 3
4 Età >50 15% <18 23% % % 4
5 2. Paese di nascita Numero di osservazioni: 214 (copertura 100%) Italia 130 Islanda 54 Altri paesi UE 8 Europa non UE 2 Africa 2 America centrale e meridionale 15 America settentrionale 2 Oceania 1 I due principali Stati di nascita sono l Islanda (25%) e l Italia (61%), in netta superiorità rispetto a tutte le altre nazioni. Rispetto alle statistiche per le sole donne, il numero di nati in Islanda è minore sia in valore assoluto (71 donne e 54 uomini), sia in valore relativo (il 40% delle cittadine italiane residenti in Islanda sono nate in Islanda). Dopo aver effettuato un raggruppamento per regioni geografiche, la terza zona per numerosità risulta essere l America centrale e meridionale (7%). A seguire si trovano i paesi europei parte dell Unione Europea (4%), nello specifico Svezia, Regno Unito, Danimarca, Spagna e Francia. Entrambi gli uomini nati in un paese non parte dell Unione Europea sono nati in Svizzera, mentre entrambi gli uomini nati in America settentrionale sono Statunitensi. I due uomini nati in Africa sono nello specifico nati in Etiopia e Tunisia, e l uomo nato in Oceania è nato in Australia. Rispetto alle statistiche prive della distinzione di genere, si perdono i dati relativi all Asia (India). 5
6 Paese di nascita America centrale e meridionale 7% America settentrionale 1% Oceania 0% Europa non UE 1% Altri paesi UE 4% Africa 1% Islanda 25% Italia 61% 6
7 3. Anno di arrivo Numero di osservazioni dal 1972: 131 (copertura 61%) Rispetto all anno di arrivo in Islanda, il grafico con linea rossa continua mostra che il numero di arrivi annui è rimasto piuttosto limitato fino agli inizi degli anni In particolare nel si sono registrati 7 arrivi, scesi nel 2005 a un solo arrivo, poi risaliti a 7 nel Dal 2007 al 2010 gli arrivi di uomini si sono assestati tra i 2-3 e da allora il numero è stato sempre uguale o superiore a 4. Il numero massimo di arrivi è avvenuto nel 2016 (22). Nel 2017 il numero di arrivi è sceso a 12. Simulazione: Laddove il dato sull anno di arrivo in Islanda fosse mancante, si è deciso di usare come proxy l anno di inserimento nel database. Il risultato è visibile nella linea tratteggiata del grafico sovrastante. La copertura è in questo caso del 100%, con un numero di osservazioni pari a 214. L andamento delle due serie è piuttosto simile. Il distacco tra le due è visibile dal 1995, anno in cui la raccolta di questi dati ha avuto inizio, con il trasferimento delle cartelle dal solo formato cartaceo al formato digitale. 7
8 4. Regione italiana di provenienza Numero di osservazioni: 202 (copertura 94,4%) Lombardia 26 Emilia-Romagna 17 Toscana 17 Sicilia 16 Campania 15 Lazio 15 Marche 15 Liguria 14 Piemonte 10 Friuli-Venezia Giulia 9 Trentino-Alto Adige 9 Veneto 9 Calabria 7 Abruzzo 6 Sardegna 6 Umbria 5 Puglia 3 Basilicata 2 Molise 1 La Lombardia risulta essere la prima regione di provenienza dei cittadini italiani residenti in Islanda (13%), e Milano la prima provincia in assoluto (11 osservazioni), seguita da Roma, Genova e Torino, tutte con 9 osservazioni. Come per le statistiche prive della distinzione di genere, la seconda regione di provenienza è l Emilia-Romagna (11%), a pari merito con la Toscana, e la Sicilia è terza (sempre con l 8% ma con una osservazione in meno). A seguire si trovano Campania, Lazio e Marche con il 7% e 15 osservazioni, e la Liguria, sempre con il 7% ma con 14 osservazioni. Con il 5% si trova il Piemonte, e con il 4% il Friuli-Venezia Giulia, il Trentino-Alto-Adige e il Veneto. Rispetto alle statistiche delle donne italiane residenti in Islanda, la Calabria slitta dal 9% al 3%, insieme ad Abruzzo e Sardegna. Umbria, Puglia, Basilicata e Molise chiudono la classifica con 1-2%, e nessun italiano di sesso maschile residente in Islanda proviene dalla Valle d Aosta. 8
9 Regione italiana di provenienza Abruzzo 3% Sardegna 3% Umbria 2% Puglia 1% Basilicata 1% Molise 0% Lombardia 13% Calabria 3% Veneto 4% Emilia- Romagna 8% Trentino- Alto Adige 4% Friuli- Venezia Giulia 4% Toscana 8% Piemonte 5% Sicilia 8% Liguria 7% Marche 7% Lazio 7% Campania 7% 9
10 5. Regione di residenza Numero di osservazioni: 214 (copertura 100%) Reykjavík 136 Suðurnes e periferia di Reykjavík 43 Regione nord-occidentale e Westfjords 11 Regione nord-orientale e orientale 14 Regione meridionale 10 L 84% degli uomini italiani residenti in Islanda risiede nella capitale, Reykjavík, e nei suoi dintorni. Il 6% risiede nella regione nord-orientale e orientale. Il 5% nella regione nordoccidentale, compreso il Westfjords, e nella regione meridionale. 10
11 Regione di residenza Regione nord-orientale e orientale 6% Regione meridionale 5% Regione nordoccidentale e Westfjords 5% Suðurnes e periferia di Reykjavík 20% Reykjavík 64% 11
12 6. Titolo di studio Numero di osservazioni: 102 (copertura 60%) Laurea 49 Diploma 40 Licenza media 12 Licenza elementare 1 Per questa statistica sono stati presi in considerazione solo i cittadini italiani maggiori di 16 anni. Il 54% di chi indica il titolo di studio, dichiara di possedere una laurea, il 37% dichiara il possesso di un diploma, l 8% della licenza media e l 1% della licenza elementare. 12
13 Titolo di studio Licenza media 8% Licenza elementare 1% Diploma 37% Laurea 54% 13
14 7. Professione Numero di osservazioni: 31 (copertura 33,7%) Libero professionista 13 Operaio qualificato/ non qualificato 10 Altra professione 9 Addetto settore alberghiero/ristorazione 8 Impiegato 6 Professione intellettuale 4 Professione nelle attività commerciali 2 Funzionario/dirigente 2 Disoccupato 1 Anche in questa statistica non sono stati considerati i minori in età scolare e prescolare e i pensionati. Il maggior numero di uomini italiani residenti in Islanda, svolge un attività da libero professionista (24%), seguita da quella di operaio (18%). Dopo un generica altra professione (16%), si trovano gli addetti nel settore alberghiero e della ristorazione (14%), gli impiegati (11%), la professione intellettuale (7%), in cui qui si sono considerati docenti, professori universitari ma anche personale non docente, le professioni nelle attività commerciali (4%), e i funzionari e dirigenti (4%). Solo il 2% dichiara di non avere un occupazione. Questa statistica è soggetta a errori dovuti a cambi di professione non dichiarati. 14
15 Professione Professione nelle attività commerciali 4% Funzionario/ dirigente 4% Disoccupato 2% Professione intellettuale 7% Libero professionista 24% Impiegato 11% Addetto settore alberghiero/ ristorazione 14% Operaio qualificato/ non qualificato 18% Altra professione 16% 15
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