IN SINTESI. Nel mondo pag.2 In Italia pag.5 IN EVIDENZA. IV TRIMESTRE 2012 numero 1/13 1 febbraio 2012

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1 IV TRIMESTRE 2012 numero 1/13 1 febbraio 2012 IN SINTESI Nel mondo pag.2 In Italia pag.5 Le ultime stime IGC per la campagna di Gli ultimi aggiornamenti Istat evidenziano per il commercializzazione 2012/13 confermano la 2012 un incremento degli investimenti e dei contrazione dell offerta mondiale che, dopo il raccolti sia di frumento duro che di frumento livello record del 2011, dovrebbe subire nel 2012 tenero. un calo prossimo al 6% rispetto all anno I primi nove mesi dell anno mostrano la precedente. La domanda mondiale dovrebbe registrare una lieve flessione attestandosi comunque su livelli superiori ai raccolti. Anche gli stock vengono stimati in calo, ma rimarrebbero su livelli di sicurezza. Nel periodo in esame, i prezzi mondiali della granella di frumento tenero si sono lievemente contrazione del deficit strutturale della bilancia commerciale della granella di frumento dovuta alla flessione dei volumi importati cui è corrisposta una più contenuta flessione dei valori medi all import. Per la pasta di semola si è registrato una progressione del surplus di bilancio, da imputare, nonostante la stabilità dei volumi, all aumento dei prezzi all export. rivalutati su base congiunturale; la quotazione In linea con i prezzi mondiali, le quotazioni medie FOB dell Hard Red Winter statunitense, infatti, è aumentata solo dell 1% rispetto al trimestre precedente e il prezzo FOB del prodotto francese di poco meno del 2%. all origine del frumento nel trimestre in esame evidenziano una progressione congiunturale, più consistente per il frumento tenero. Nel 2012 si è registrata una lieve ripresa annua dei consumi domestici dei derivati del frumento. IN EVIDENZA Nel mondo In Italia Stima 1 del bilancio mondiale del frumento per la campagna 2012/13 (mln t) Evoluzione del prezzo all origine del frumento (euro/t) mar-10 giu-10 set-10 dic-10 mar-11 giu-11 set-11 dic-11 mar-12 giu-12 set-12 dic-12 frumento duro frumento tenero 1) aggiornata al 17 gennaio Fonte: elaborazione Ismea su dati IGC 1

2 1. Nel mondo 1.1 La produzione Tab. 1.1 La produzione mondiale 1 (mln t) var.% Frumento Tenero 658,9 620,8-5,8 Ue ,2 122,6-5,1 USA 53,0 59,6 12,5 Canada 21,1 22,6 7,1 Russia 56,2 38,0-32,4 Ucraina 22,3 15,8-29,1 Kazakistan 19,7 8,9-54,8 Cina 117,9 120,6 2,3 India 86,9 93,9 8,1 Pakistan 24,2 23,3-3,7 Turchia 18,8 17,5-6,9 Australia 29,9 22,0-26,4 Argentina 14,1 10,5-25,5 Altri Paesi 65,6 65,5-0,2 Frumento Duro 36,7 35,3-3,8 Ue-27 8,2 8,0-2,4 Canada 4,2 4,6 9,5 Turchia 3,0 3,0 0,0 Kazakistan 3,0 1,6-46,7 Algeria 2,5 3,0 20,0 USA 1,4 2,2 57,1 Messico 2,2 2,1-4,5 Altri Paesi 12,2 10,8-11,5 Totale 695,6 656,1-5,7 1) aggiornata al 17 gennaio Fonte: elaborazione Ismea su dati IGC L aggiornamento dell International Grains Council del mese di gennaio conferma per il 2012 la flessione annua dei raccolti sia di frumento tenero (- 5,8%) sia del frumento duro (-3,8%); nel complesso, l offerta di frumento si porta a 656 milioni di tonnellate (-39,5 mln t sul 2011). A contribuire in misura determinante a tale risultato sono stati i paesi ex-urss, fortemente penalizzati, dalla siccità. Complessivamente, Russia, Ucraina e Kazakistan hanno ridotto la propria offerta di oltre 35 milioni di tonnellate, portandosi a 63 milioni di tonnellate nello scorso anno (-36% sul 2011). Anche le Ue-27 ha mostrato una flessione dell offerta da imputare soprattutto a Germania, Polonia, Romania, Spagna; in controtendenza Francia e Italia. In linea con la contrazione mondiale dell offerta di frumento è la domanda (-2,2%) che si dovrebbe attestare ad un livello più elevato dell offerta (678 milioni di tonnellate) determinando la riduzione delle scorte di materia prima che scendono in questo modo a 174 milioni di tonnellate (-11%). Con riferimento ai principali paesi esportatori, le scorte a fine campagna vengono stimate al livello più basso degli ultimi cinque anni; è da evidenziare in particolare il calo dei paesi ex-urss le cui riserve, in ragione della flessione dell offerta, si sono erose del 50% scendendo complessivamente a circa 12 milioni di tonnellate. Tab. 1.2 Le principali variabili di mercato del frumento 1 (mln t) 2010/ / /13 var.% / Produzione 653,4 695,6 656,1-5,7 Scambi 125,6 144,5 136,6-5,5 Consumi 658,9 693,5 678,2-2,2 Stock finali, di cui 2 : 194,1 196,3 174,2-11,3 USA 23,5 20,2 19,2-5,0 Ue-27 10,7 11,1 9,9-10,8 Russia 14,0 11,0 5,7-48,2 Canada 7,5 5,9 5,2-11,9 Australia 9,2 8,2 4,0-51,2 Ucraina 3,5 6,6 3,9-40,9 Kazakistan 1,5 6,1 2,5-59,0 Argentina 3,7 1,1 0,9-18,2 1) aggiornato al 17 gennaio ) i principali paesi esportatori. Fonte: elaborazione Ismea su dati IGC 2

3 1.2 Gli scambi Fig. 1.1 Import di frumento dell UE (000t) Fig. 1.2 Export di frumento dell UE (000t) Fonte: elaborazione Ismea su dati Eurostat Nel III trimestre 2012 si è registrata una significativa progressione congiunturale delle importazioni comunitarie di frumento tenero dai paesi terzi (+15%) che, comunque, si collocano su livelli dimezzati se confrontate con lo stesso trimestre La dinamica congiunturale è da attribuire in larga misura all Ucraina che, nonostante il calo dei raccolti, ha incrementato significativamente il proprio export. Al contrario, l import di frumento duro è risultato in leggera flessione su base congiunturale (-2%); il paese fornitore che ha ridotto le proprie forniture è stato il Kazakistan (-53% a tonnellate), mentre in netta ripresa è stato l import da Canada e USA. L export dell Ue di entrambi i prodotti è risultato in aumento congiunturale. Nel caso del frumento tenero, è da evidenziare che l incremento dei volumi di materia prima si è indirizzato verso l Algeria (+78%) che ha assorbito nel trimestre in esame poco meno del 40% dell export totale. 1.3 Il mercato I prezzi mondiali della granella di frumento si sono lievemente rivalutati nel IV trimestre dell anno. Con riferimento ai prezzi FOB del frumento tenero francese, il trimestre in esame ha fatto registrare un aumento congiunturale dell 1,8%, portandosi ad un valore medio trimestrale pari a 262,44 /t; la rivalutazione dei listini del prodotto statunitense è proseguita ad un tasso di crescita più contenuto. Dal confronto tendenziale, inoltre, i prezzi risultano nettamente più elevati di quelli registrati nel IV trimestre 2011, ciò vale sia per il frumento francese (+42%) sia per i due frumenti USA (in media +30%). Fig. 1.3 Prezzi FOB del frumento francese ( /t) Fig. 1.4 Prezzi FOB del frumento USA ($/t) Fonte: elaborazione Ismea su dati HGCA 3

4 2. In Italia Fig. 2.1 Il settore in sintesi Var.% frumento duro produzione (mln t) 3,80 4,27 12,4 import granella (mln t) 1 2,26 1,53-32,5 export pasta di semola (mln t) 1 1,60 1,62 1,8 indice prezzi alla produzione (2000=100) 188,1 182,6-2,9 indice prezzi mezzi di produz. (2000=100) 131,9 135,8 2,9 frumento tenero produzione (mln t) 2,85 3,50 22,9 import granella (mln t) 1 5,11 4,63-9,4 export prod. panett. e pasticceria (mln t) 1 0,41 0,42 3,8 indice prezzi alla produzione (2000=100) 160,6 159,5-0,7 indice prezzi mezzi di produz. (2000=100) 131,9 135,8 2,9 1) stima I dati relativi all offerta nazionale di frumento nel 2012 indicano una significativa progressione annua sia del frumento duro che del frumento tenero. Tale incremento si ripercuote sulla disponibilità interna di granella determinando una flessione delle importazioni di materia prima. Questa situazione dovrebbe portare al miglioramento del grado di autoapprovvigionamento e, quindi, ad una riduzione del deficit strutturale della bilancia commerciale della granella di frumento. L effetto atteso dell incremento produttivo sull approvvigionamento all estero si spiega ammettendo consumi interni in lieve ripresa e esportazioni che potrebbero avere nel 2012 incrementi piuttosto contenuti. Sul fronte del mercato, è da evidenziare che i prezzi medi della granella hanno subito nel complesso dello scorso anno una flessione, più consistente per il frumento duro, mentre i costi dei mezzi di produzione sono risultati in aumento, determinando quindi un calo della reddiftività agricola. 2.1 La produzione La produzione agricola Tab. 2.1 Superfici e produzioni di frumento in Italia (t) Var.% frumento duro - superficie (ha) ,3 - produzione (t) ,4 - resa (t/ha) 3,17 3,32 4,8 frumento tenero - superficie (ha) ,2 - produzione (t) ,9 - resa (t/ha) 5,33 5,89 10,6 Fonte: elaborazione ismea su dati Istat Gli ultimi dati disponibili pubblicati dall Istat evidenziano una netta progressione dei raccolti nazionali di frumento nell anno in corso in ragione sia dell aumento degli investimenti sia del miglioramento delle rese ad ettaro. In particolare, il raccolto di frumento duro dovrebbe attestarsi a 4,3 milioni di tonnellate (+12% sul 2011) ottenuti dalla coltivazione di circa 1,3 milioni di ettari (+7%). Nel caso del frumento tenero, l aumento produttivo ammonta al 23%, con volumi pari a circa 3,5 milioni di tonnellate. Per tale coltivazione gli investimenti riguardano circa 600 mila ettari nel 2012 (+11% sul 2011). E da evidenziare che l aumento quantitativo dei raccolti è stato accompagnato dal miglioramento qualitativo della granella di frumento duro, sia in termini di contenuto proteico sia di peso specifico; nel caso del frumento tenero, invece, si è registrata una lieve flessione di entrambe le variabili che comunque si sono attestate su livelli soddisfacenti. Nel dettaglio, il controllo della qualità effettuato dal CRA_QCE presso i centri di stoccaggio evidenzia che il contenuto proteico del frumento duro è salito a 12,44% (proteine sulla s.s.) contro 12,13% del 2011, il peso specifico ha raggiunto 83,47 kg/hl contro 81,46 kg/hl dello scorso anno. Le proteine presenti mediamente nella granella di frumento tenero si sono stabilizzate al 12,80% (-0,9% sul 2011) ed il peso specifico a 82,89 kg/hl (-0,3% sul 2011) La produzione industriale L indice Ismea del clima di fiducia dell industria molitoria ha evidenziato nel un peggioramento, passando da -3,7 del III trimestre 2012 a -6,3 nel periodo in esame. E da osservare che il 4

5 pessimismo registrato tra gli operatori del segmento produttivo delle farine risente di quello rilevato presso gli operatori del comparto dei prodotti da forno. Anche il clima di fiducia tra gli operatori dell industria pastaria è peggiorato, peraltro, in misura molto marcata passando da +5,5 nel III trimestre 2012 a -9,2 nel trimestre in osservazione. In questo caso, è possibile correlare il pessimismo congiunturale con la sostanziale stabilità sia dell export di pasta registrato durante i primi nove mesi del 2012 sia dei consumi interni. Fig. 2.3 Indice del clima di fiducia per l industria molitoria 1 Fig. 2.4 Andamento delle componenti del clima di fiducia per l industria pastaria 1) escluso riso. Legenda : III trimestre 2012; Dall analisi delle componenti che concorrono al calcolo di tale indice, si evidenzia che il peggioramento registrato per l industria molitoria è da attribuire essenzialmente al peggioramento delle scorte. Nel caso dell industria pastaria, invece, il pessimismo mostrato dagli operatori è da ricondurre al peggioramento degli ordini e della produzione attesa, nonostante la flessione delle scorte. Fig. 2.5 Andamento delle componenti del clima di fiducia per l industria molitoria 1 Fig. 2.6 Andamento delle componenti del clima di fiducia per l industria pastaria 1) escluso riso. 2.2 Gli scambi Le stime Ismea relative alle importazioni di frumento nel 2012 sono per una significativa contrazione di entrambe le tipologie di prodotto in esame. In particolare, la dimanica evidenzia per il frumento tenero una flessione delle richieste all estero pari al 9% sul Medesimo andamento, ma molto più marcato, viene stimato per il frumento duro, con una flessione delle importazoni pari a circa il 33% nei confronti del precedente anno. La contrazione dell import di frumento è da imputare verosimilmente alla consistente progressione dell offerta interna. Riguardo alle esportazioni dei derivati del frumento, nel 2012 si stima solo una leggera progressione per la pasta di semola (+2%) e per i prodotti della panetteria e biscotteria (+3%). 5

6 Fig. 2.7 Dinamica dell import nazionale della granella di frumento (000 t) Fig. 2.8 Dinamica dell export nazionale dei derivati del frumento (000 t) Stima Ismea per il IV trimestre. Stima Ismea per il IV trimestre. I dati Istat relativi ai primi nove mesi dell anno in corso, rilevano, rispetto allo stesso periodo 2011, una flessione del deficit strutturale della bilancia commerciale della granella di frumento da imputare alla flessione del valore complessivo dell import, cui è corrisposta sostanzialmente una analoga tendenza dei volumi di frumento importati. Anche l attivo di bilancio del settore pastario è risultato, nello stesso periodo, in crescita in ragione esclusivamente dell aumento dei valori unitari all export, mentre i quantitativi esportati sono risultati stabili. Tab. 2.2 La bilancia commerciale del frumento gen-set 2012 Var.% gen-set 2012/gen-set 11 mln. quant. valore val.un. export tot ,8-62,7 0,1 - UE 25-27,7-27,9-0,2 - Paesi terzi 21-75,7-76,3-2,6 import tot ,0-19,7-0,9 - UE 785-4,8-10,4-5,9 - Paesi terzi ,5-33,8 11,2 saldo ,0-15,8 - Tab. 2.3 La bilancia commerciale della pasta 1 gen-set 2012 Var.% gen-set 2012/gen-set 11 mln. quant. valore val.un. export tot ,0 7,4 7,3 - UE 689 0,3 6,8 6,4 - Paesi terzi 427-0,5 8,3 8,8 import tot. 31 0,2 12,8 12,5 - UE 25 4,4 14,0 9,2 - Paesi terzi 6-16,9 7,9 29,8 saldo ,0 7, La destinazione e l origine degli scambi Nei primi nove mesi dello scorso anno si è registrata una flessione tendenziale delle importazioni di granella sia di frumento duro sia di frumento tenero. Nel dettaglio, dal confronto con il medesimo periodo 2011, il calo delle forniture italiane di frumento duro è da imputare in larga parte al Canada, Grecia e Stati Uniti, al contrario, risulta in aumento il prodotto proveniente dalla Francia e soprattutto dall Australia. Quanto al frumento tenero, la flessione delle richieste all estero è da imputare in larga misura alla Francia, che tuttavia si conferma come il principale paese fornitore soddisfacendo oltre il 30% delle richieste italiane all estero, e ai paesi ex-urss in ragione della flessione dei loro raccolti. Le esportazioni nazionali di pasta di semola sono risultate ferme sugli stessi livelli dell analogo periodo del I principali paesi acquirenti hanno mostrato un andamento contrapposto; sono aumentate le richieste di Germania, USA e Russia mente sono risultate in calo quelle di Francia e Regno Unito. In aumento sono risultate anche le esportazioni dei prodotti della panetteria e biscotteria dovuto alla maggior parte dei principali paesi acquirenti fatta eccezione della Francia, Regno Unito e Paesi Bassi. 6

7 Tab. 2.4 Paesi di origine dell import di granella di frumento (000 t) Tab. 2.5 Paesi di destinazione dell export dei derivati del frumento 1 (000 t) gen-set 2011 gen-set 2012 var.% Frumento duro Totale ,8 - Australia Francia ,2 - Canada ,6 - Grecia ,1 - Stati Uniti ,4 - Spagna ,2 - Ungheria ,2 - altri paesi ,5 Frumento tenero Totale ,0 - Francia ,6 - Austria ,5 - Bulgaria ,0 - Germania ,6 - Ungheria ,3 - Romania Russia ,0 - Ucraina ,3 - kazakistan ,6 - altri paesi ,4 1) quantità non coefficientate. gen-set 2011 gen-set 2012 Pasta di semola var.% Totale ,0 - Germania ,4 - Francia ,5 - Regno Unito ,3 - Stati Uniti ,4 - Giappone ,2 - Paesi Bassi ,8 - Russia ,2 - altri paesi ,8 Prod. Panett. e Biscott. Totale ,3 - Germania ,2 - Francia ,8 - Regno Unito ,7 - Spagna ,6 - Stati Uniti ,1 - Austria ,6 - Paesi Bassi ,2 - Svizzera 9 9-0,3 - Russia ,4 - altri paesi ,2 2.3 La domanda La domanda delle famiglie I dati a consuntivo per il 2012 hanno evidenziato una lieve ripresa annua dei consumi domestici in quantità dei derivati del frumento, cui è corrisposta una leggera flessione del valore. Dal dettaglio per tipologia di prodotto la situazione appare piuttosto uniforme. Seppur con un tasso di crescita più contenuto rispetto all intero aggregato derivati del frumento, ad incidere in maggior misura sulla crescita dei consumi complessivi in volume è stata la progressione registrata dalla pasta di semola (+0,2%) che rappresenta una quota prossima al 50% in volume e al 25% in valore del totale. E da sottolineare, inoltre, che il trend positivo dei volumi è stato favorito dalla flessione dei valori medi unitari d acquisto. Allo stesso modo, per i prodotti a maggior contenuto di servizi come i primi piatti pronti, si è evidenziata una significativa progressione del consumo domestico, cui è corrisposta una analoga tendenza della spesa proceduta, però, ad un tasso più contenuto in ragione della flessione dei prezzi medi unitari. Anche i volumi acquistati dalle famiglie italiane di sostituti del pane hanno evidenziato una lieve ripresa a fronte della sostanziale stabilità del prezzo medio al consumo. In controtendenza i biscotti della prima colazione che hanno mostrato, seppur lievemente, un segno negativo in ragione dell aumento dei prezzi medi unitari. La dinamica degli acquisti di pasta di semola per aree territoriali evidenzia nel 2012 aumenti nelle regioni del Nord e del Meridione mentre nelle regioni del Centro sono risultati in calo. Sul fronte della spesa, inolte, si è registrato una flessione in tutte le aree in esame. Per quanto riguarda i canali distributivi, l aumento degli acquisti di pasta di semola continua ad interessare esclusivamente i punti vendita della GDO (super+iper rappresentano più del 70% del totale Italia); prosegue invece la perdita di quota di mercato del dettaglio tradizionale, dei discount e dei liberi servizi. 7

8 Tab. 2.6 Dinamica degli acquisti domestici e della spesa per i derivati del frumento 1 (var.%) q.tà 2012/2011 val. val. unitario Derivati del frumento, di cui: 0,5-0,6-1,0 - pasta di semola 0,2-3,2-3,4 - primi piatti pronti 4,1 2,1-2,0 - sostituti del pane 1,9 1,7-0,2 - biscotti I colaz. e dolciumi -0,2 0,5 0,7 Tab Dinamica degli acquisti domestici di pasta per area e canale di vendita (var.%) 2012/2011 q.tà val. Totale Italia 0,2-3,2 Nord Ovest 0,5-0,8 Nord Est 0,6-4,1 Centro+Sardegna -1,6-3,5 Sud+Isole 1,0-4,4 Super + Iper 2,9-1,9 Discount -4,9 0,5 Liberi servizi -8,1-12,7 Dettaglio tradizionale -34,9-33,6 1) il totale dei derivati del frumento non include i consumi di pane sfuso., panel famiglie Gfk-Eurisko 1) ambulanti, aree di servizio stradali, porta a porta, vendita diretta, internet, vendita per corrispondenza, dettaglio specializzato, ecc., panel famiglie Gfk-Eurisko 2.4 Il mercato I prezzi alla produzione Nel quarto trimestre 2012 il mercato all origine della granella di frumento, pur mostrando una fisiologica volatilità, non ha mostrato evidenti fenomeni tensivi. Fig. 2.9 Volatilità del mercato dei prodotti guida nel 2012 Nota: la bolla indica il prezzo effettivamente rilevato sul mercato, mentre l area grigia indica l intervallo atteso in base all andamento di mercato. Quando il prezzo rilevato è compreso nell'intervallo atteso, nel mercato non si evidenziano tensioni; viceversa se il prezzo rilevato è esterno all intervallo atteso, nel mercato sussistono tensioni al rialzo o al ribasso. 8

9 Fig Indice dei prezzi alla produzione del frumento (2000=100) In linea con l andamento del prezzo mondiale del frumento tenero, anche quello nazionale ha mostrato nel una lieve rivalutazione su base congiunturale. I prezzi medi del trimestre in esame, inoltre, si mantengono su livelli nettamente più elevati di quelli registrati nell analogo periodo del Nel caso del frumento duro si è registrata una rivalutazione congiunturale più contenuta che ha portato il prezzo medio nel periodo in esame sugli stessi livelli dello stesso periodo del Nel dettaglio, il valore medio nazionale del frumento tenero nel quarto trimestre dell anno si è attestato a 274,23 euro/t, ovvero il 6% in più del prezzo medio del trimestre precedente. Più consistente è la rivalutazione del prezzo su base tendenziale (+25%): nel IV trimestre 2011, infatti, il prezzo medio era pari a 219,17 euro/t. Il prezzo medio del frumento duro si è attestato, nel periodo in esame, a 279,46 euro/t, in aumento del 4% su base congiunturale. Nel corrispondente periodo del 2011, invece, la quotazione media si era attestata a 276,43 euro/t, ovvero l 1% più alta del valore medio rilevato nel trimestre in esame. Tab. 2.8 Prezzi medi all origine del frumento ( /t) Var.% IV trim 12/ I trim 12 II trim 12 III trim 12 IV trim 12 III trim 12 IV trim 11 Frumento tenero 227,89 234,69 258,92 274,23 5,9 25,1 - Bologna 229,41 235,30 263,03 276,15 5,0 23,1 - Milano 249,31 252,84 273,09 287,96 5,4 17,5 Frumento duro 271,42 263,66 269,01 279,46 3,9 1,1 - Foggia 273,65 267,38 275,67 284,17 3,1 0,9 - Milano 290,69 282,80 292,68 303,33 3,6 2, I prezzi dei mezzi di produzione Tab Indice dei prezzi dei mezzi di produzione del frumento (2000=100) Tab Indice dei prezzi dei mezzi di produzione per voce di costo (2000=100) L indice Ismea dei prezzi dei mezzi correnti di produzione risulta sostanzialmente stabile nel quarto trimestre 2012; tale andamento risulta disallineato rispetto a quello rilevato per i costi di produzione dell intera branca 9

10 agricoltura che nel periodo in esame continua a progredire su base congiunturale (+1%). Nonostante l arresto delle tendenza alla crescita dei costi di produzione del frumento nel trimestre in esame, questi si mantengono su livelli superiori del 2% circa se confrontati con il medesimo periodo del 2011 e del 6% se confrontati con il quarto trimestre La stabilità dei costi di produzione del frumento nel periodo in esame è da attribuire a tutte le principali voci di costo, fanno eccezione solo i prodotti energetici che aumentano congiunturalmente dello 0,5% in ragione esclusivamente della crescita dei costi dell energia elettrica La ragione di scambio Fig Indice della ragione di scambio della fase agricola 1 (2000=100) L indice della ragione di scambio è ottenuto dal confronto tra l indice dei prezzi all origine della granella con quello dei costi di produzione e sta ad indicare l andamento della redditività della fase agricola. Nel trimestre in esame, si rileva un miglioramento congiunturale dell indice della ragione di scambio, più consistente per il frumento tenero (+6%) rispetto a quello emerso per il frumento duro (+3,4%). La progressione dell indice della ragione di scambio riflette l aumento dell indice dei prezzi della granella più consistente per quello del frumento tenero cui è corrisposta la stabilità dei costi dei mezzi correnti di produzione. 1) rapporto tra l indice dei prezzi alla produzione e l indice dei prezzi dei mezzi correnti di produzione I prezzi al consumo Il trimestre in esame mostra una contrazione congiunturale per gran parte dei prodotti monitorati. Il valore medio unitario al consumo della pasta di semola ha evidenziato la flessione più marcata, sia su base congiunturale (-4,5%) sia tendenziale (- 3,1%). In controtendenza sono risultati solo i biscotti della prima colazione (frollini) che hanno subito una lieve progressione rispetto al periodo precedente, mentre dal confronto tendenziale risultano in flessione. Tab. 2.9 Valori medi unitari al consumo ( /kg), panel famiglie Gfk-Eurisko var.% IV trim12/ I trim 12 II trim 12 III trim 12 IV trim 12 III trim 12 IV trim 11 Pasta di semola secca 1,23 1,14 1,20 1,15-4,5-3,1 Primi piatti pronti - pasta surgelata 5,37 5,75 5,96 5,78-3,1 5,6 Sostituti del pane-crackers 2,97 3,02 3,10 3,06-1,3-0,7 Sostituti del pane-pan carrè 2,32 2,33 2,39 2,34-2,2-1,1 Biscoti I colaz.-frollini 3,21 3,29 3,23 3,26 1,0-1,4 Area Mercati Responsabile di redazione: Francesca Carbonari Redazione a cura di: Cosimo Montanaro, Giovanna Ferrari c.montanaro@ismea.it 10

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