Città di Caselle Torinese
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- Martina Gianni
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1 Città di Caselle Torinese Regolamento per l'erogazione di contributi a titolo di prestito d'onore a sostegno del reddito di sopraggiunto licenziamento o CIGS o mobilità. in caso Approvato con deliberazione C.C. n. 8/2010
2 Città di Caselle Torinese... 1 ART OGGETTO... 3 ART SOGGETTI BENEFICIARI E REQUISITI DI AMMISSIBILITA'... 3 ART DOCUMENTAZIONE DA PRESENTARE... 4 ART ENTITA DEL CONTRIBUTO... 5 ART MODALITA' DI PAGAMENTO DEL CONTRIBUTO... 5 ART RESTITUZIONE DEL CONTRIBUTO... 5 ART CONTROLLI ED ACCERTAMENTI... 6 ART FINANZIAMENTO DEL CONTRIBUTO... 6
3 ART. 1 OGGETTO Il Comune di Caselle Torinese stanzia, sulla base delle disponibilità del bilancio di ciascun anno, un apposito fondo per l anticipazione di somme destinate a politiche di sostegno al reddito di famiglie con difficoltà economiche per fronteggiare le conseguenze sociali della crisi economica che investe il territorio ed il sistema produttivo casellese. Il presente regolamento disciplina la concessione e la gestione dei contributi erogati, a titolo di prestito d onore dalla Città di Caselle Torinese, a favore delle lavoratrici e dei lavoratori che, disoccupati o sospesi privi di trattamenti previdenziali, a causa dell involontaria interruzione, definitiva o temporanea, del contratto di lavoro con imprese localizzate in Piemonte, si trovano in una situazione economica pari o inferiore alla soglia minima di cui all art.3 del presente regolamento. ART. 2 SOGGETTI BENEFICIARI E REQUISITI DI AMMISSIBILITA' Sono da considerarsi possibili beneficiari del contributo economico erogato a titolo di prestito d onore le lavoratrici e i lavoratori residenti nella Città di Caselle Torinese in temporanea difficoltà economica e in possesso di tutti i seguenti requisiti: 1. Avere la residenza anagrafica nella città di Caselle Torinese. 2. Possedere un Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE) in corso di validità, relativo ai redditi dell anno precedente, ricalcolato sulla base della situazione reale, con un importo minore o uguale ad ,00. Il ricalcolo potrà essere effettuato, in fase di istruttoria delle domande, su richiesta della Città di Caselle Torinese. 3. Non essere occupati al momento della presentazione della domanda, ad eccezione delle persone poste in Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria (CIGS). 4. Aver reso al Centro per l Impiego, ai sensi dell art. 3 del D.Lgs. 181/2000 e successive modifiche, la dichiarazione di immediata disponibilità allo svolgimento di attività lavorativa o di servizi di politica attiva del lavoro.
4 Inoltre i soggetti beneficiari devono obbligatoriamente rientrare in una delle seguenti condizioni: A. Lavoratori a tempo indeterminato licenziati a partire dal 1 gennaio dell anno precedente, avendo maturato un anzianità lavorativa presso la stessa azienda di almeno 90 giorni. Da tale condizione si esclude il licenziamento per giusta causa, per giustificato motivo soggettivo, per mancato superamento del periodo di prova, per superamento del periodo di comporto e le dimissioni volontarie non connesse a causa di crisi aziendale. B. Titolari di contratto di collaborazione a progetto (D.Lgs. 276/2003) o di collaborazione coordinata continuativa, giunto a scadenza naturale o interrotto dal committente in seguito a crisi aziendale nel periodo decorrente a partire dal 1 gennaio dell anno precedente avendo maturato un anzianità lavorativa di almeno 90 giorni, anche con più committenti (tutti ubicati in Piemonte). Da tale condizione si escludono le dimissioni volontarie non connesse a causa di crisi aziendale. C. Lavoratori con contratto a tempo determinato subordinato (compresi i contratti di somministrazione), giunto a scadenza naturale o interrotto prima della scadenza naturale dal datore di lavoro in seguito a crisi aziendale nel periodo decorrente a partire dal 1 gennaio dell anno precedente, avendo maturato un anzianità lavorativa di almeno 90 giorni e non superiore ai 12 mesi, anche con più datori di lavoro. Da tale condizione si esclude il licenziamento per giusta causa, per giustificato motivo soggettivo, per mancato superamento del periodo di prova, per superamento del periodo di comporto e le dimissioni volontarie non connesse a causa di crisi aziendale. D. Nuclei familiari monoreddito in CIGS o mobilità indennizzata, con figli a carico minori e/o disabili. ART. 3 DOCUMENTAZIONE DA PRESENTARE Il richiedente il contributo erogato a titolo di prestito d onore dovrà presentare la seguente documentazione: 1. Copia della lettera di licenziamento o documentazione relativa alla CIGS o mobilità indennizzata. 2. Copia del contratto di lavoro.
5 3. Dichiarazione ISEE (Indicatore Situazione Economica Equivalente) in corso di validità, relativo ai redditi dell anno precedente e ricalcolato sulla base della situazione reale. Per il calcolo ISEE si fa riferimento a quanto stabilito dal decreto lgs 109/98, e s.m.i. ART. 4 ENTITA DEL CONTRIBUTO Previa verifica della sussistenza dei requisiti da parte dell Ufficio competente, il contributo erogato a titolo di prestito d onore verrà accordato per un importo pari a un tetto massimo di 2.000,00 per nucleo familiare. Per l istruttoria della pratica verrà acquisita anche eventuale relazione dei Servizi Sociali operanti sul territorio. Il contributo verrà erogato, a conclusione dell istruttoria e previo direttiva favorevole della Giunta Comunale, a seguito di determinazione del Responsabile del Settore Servizi alla Persona, in conformità a quanto previsto al comma 3, punto d), dell' art. 107 del DLgs. 267/2000, nei limiti dello stanziamento nell'apposita risorsa di bilancio. ART. 5 MODALITA' DI PAGAMENTO DEL CONTRIBUTO 1. All'interessato verrà data comunicazione scritta, anche in caso di parere negativo, entro 30 giorni dalla presentazione della domanda. 2. Il beneficiario del contributo s'impegna alla restituzione della somma ricevuta senza interessi, sottoscrivendo il piano di rimborso rateale nel quale è indicata la frequenza con la quale provvederà a versare le rate di rimborso. Sarà cura del beneficiario stesso trasmettere all ufficio comunale competente copia delle ricevute dei singoli versamenti non appena effettuati. 3. L' erogazione del contributo avverrà attraverso mandato di pagamento presso la Tesoreria Comunale, direttamente al richiedente, o nel caso di impossibilità fisica del richiedente, ad un suo delegato. ART. 6 RESTITUZIONE DEL CONTRIBUTO 1. Il contributo erogato dovrà essere restituito con versamenti mensili nel periodo limite di 36 mesi, secondo le modalità che saranno concordate caso per caso, prima dell erogazione del contributo stesso, in base alle esigenze e alle possibilità del beneficiario sulla base del piano personalizzato.
6 2. Il periodo per la restituzione avrà come decorrenza il giorno 10 del terzo mese successivo alla data di erogazione. 3. Il contributo non prevede nessun tipo di interesse, è a tasso zero, senza alcuna spesa od onere a carico del beneficiario. 4. Le rate di rimborso devono essere versate entro il giorno 10 del mese tramite bollettino postale sul c/c del Comune o presso la Tesoreria senza necessità di preavviso. I ritardi nei versamenti devono essere comunicati in forma scritta al Settore Servizi alla Persona. E' considerato ritardo il mancato versamento alla data fissata. 5. In caso di mancato versamento delle rate di rimborso per un periodo superiore a 60 giorni, si darà avvio alla procedura per la riscossione coattiva, con i relativi interessi legali, decorrenti dalla data di scadenza delle singole rate. ART. 7 CONTROLLI ED ACCERTAMENTI La Città di Caselle Torinese si riserva la facoltà di effettuare in qualsiasi momento controlli e verifiche per accertare la veridicità delle dichiarazioni e della documentazione presentata dai soggetti richiedenti il contributo economico. ART. 8 FINANZIAMENTO DEL CONTRIBUTO Il contributo viene concesso dalla Città di Caselle Torinese nell ambito delle disponibilità finanziarie messe annualmente a bilancio. Le somme restituite dai beneficiari del contributo vengono destinate ad incrementare la disponibilità del fondo e rese quindi immediatamente disponibili per lo stesso scopo.
7 Se non ci sono interventi, su questo prego, Zappia. CONSIGLIERE ZAPPIA ANTONIO (Indipendente) Perché prestito d onore? È un onore avere persone che hanno condizioni è un prestito economico Sì, ma è un patto d onore perché verrà restituito; quindi onore nel senso che la persona che riceverà questo contributo CONSIGLIERE ZAPPIA ANTONIO (Indipendente) Ma non c è onore in una società in cui la gente muore di fame è un prestito economico Che cosa vuol dire che non avete mai sentito parlare di questo? Sto parlando della terminologia: prestito d onore che onore è? È un prestito economico Grazie. Allora se non ci sono altre domande Prego, Cretier. CONSIGLIERE CRETIER SERGIO (Coalizione Rifondazione Comunista, Comunisti Italiani, Solidarietà e Ambiente) Assolutamente d accordo sull iniziativa, ne abbiamo discusso in conferenza capigruppo quindi se c è un osservazione da fare è che la somma messa a bilancio non è stratosferica, da questo punto di vista. Poi il Sindaco prima ci ha fatto la premessa che in questo momento non stiamo viaggiando in acque favolose, per cui ne prendiamo atto. Dicevamo che se la somma (intanto noto che manca l assessore di riferimento, Pippo Elia dov è?) se la somma di riferimento sono euro, a euro a prestito sostanzialmente ne abbiamo per dieci famiglie, se sono ne abbiamo per 15. L unica osservazione che mi sentirei di fare leggendo attentamente questo regolamento è che si va a caricare la responsabile degli uffici alla persona di una grossa responsabilità, da questo punto di vista; sarebbe importante che l amministrazione prevedesse nel prossimo futuro una commissione che vada a stabilire questi prestiti, perché se lo fa la Giunta è comunque un qualcosa che non funziona perché potreste essere tacciati di dare prestiti agli amici degli amici, e quindi bisogna istituire una commissione che preveda una graduatoria per assegnare questi prestiti, cosa che non è
8 prevista all interno di questo regolamento. Secondo me l amministrazione si deve dotare di questo, grazie. Grazie. Prego assessore Elia. ASSESSORE ELIA FILIPPO (Partito Democratico) Mi scuso per l assenza di prima (era una pausa sigaretta). Rispetto alla domanda che faceva il consigliere Cretier, è vero, si poteva anche fare una commissione per istruire le domande che arriveranno, ma ci è sembrato troppo macchinoso; abbiamo cercato di rendere questo strumento utile e immediato, nel senso che l istruttoria la fa il funzionario del Comune; nel momento in cui il regolamento prevede la consegna di una serie di documenti che attestano il bisogno di questo contributo, va da sé che non c è bisogno di mettere in piedi una commissione che valuti, istruisca: diventerebbe troppo macchinoso e lungo e alla fine non faremmo il bene dei cittadini. Ci è sembrato più utile rendere la procedura più snella possibile per rispondere nel modo più rapido possibile alle esigenze e ai bisogni dei cittadini che versano in condizioni difficili. Prego consigliere Cretier CONSIGLIERE CRETIER SERGIO (Coalizione Rifondazione Comunista, Comunisti Italiani, Solidarietà e Ambiente) Io ribadisco perché ultimamente a forza di snellire le cose Protezione Civile ci insegna che snelliamo, facciamo in fretta ma poi facciamo disastri, da questo punto di vista. Per chi ha grossi reati per i piccoli reati ti cuccano ma devi essere un pesce grosso a parte le polemiche io ribadisco il concetto di prima, secondo me varrebbe la pena di pensarci su, magari investendo una commissione che già avete, senza andare a crearne di nuove non so, la commissione casa, per esempio, che c è già, è stata nominata dal Consiglio oppure istituire una nuova commissione purchè sia gratuita, purchè non si sia il compenso per la riunione della commissione. L importante è che ci siano le regole trasparenti, ma solo evitare problemi che possono sempre insorgere su questa tematica. Grazie, consigliere Cretier Mettiamo in votazione, per alzata di mano, chi è favorevole 13 Contrari 3
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