La convergenza tra regolamentazione e autoregolamentazione (tutela dei minori e product placement)

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1 La convergenza tra regolamentazione e autoregolamentazione (tutela dei minori e product placement) Avv. Giulio Votano V i c e d i r e t t o r e A f f a r i g e n e r a l i, C o n t r a t t i, S i s t e m i I n f o r m a t i v i A G C O M A u t o r i t à p e r l e g a r a n z i e n e l l e C o m u n i c a z i o n i O s s e r v a t o r i o A N F O V B a k e r & M c K e n z i e R o m a, 5 m a g g i o 2015

2 1. La tutela dei minori tra regolamentazione e autoregolamentazione

3 AGCOM garanzie dei minori-telespettatori Autorità per le garanzie nelle comunicazioni: istituita con Legge 31 luglio 1997, n. 249 (art. 1, co. 6, l. 249/97): la Commissione per i servizi e i prodotti dell Autorità ha, tra le altre, competenze di vigilanza su «il rispetto nel settore radiotelevisivo delle norme in materia di tutela dei minori anche tenendo conto dei codici di autoregolamentazione relativi al rapporto tra televisione e minori e degli indirizzi della Commissione parlamentare per l indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi» (lett. b), n. 6)

4 Tutela dei minori: Fonti normative e regolamentari Decreto legislativo 31 luglio 2005, n. 177, come successivamente modificato e integrato in particolare dal decreto legislativo 15 marzo 2010, n. 44: Testo unico dei servizi di media audiovisivi e radiofonici (TUSMAR): articolo 34 Codice di Autoregolamentazione Media e Minori (CMM).

5 Codice media e minori: a chi si applica? Art. 34, commi 6 e 7 TUSMAV: Il Codice Media e Minori, e in particolare la fascia protetta 16-19, si applica a tutte le emittenti, comprese le analogiche, ossia a tutti i servizi di media audiovisivi lineari, indipendentemente dalla piattaforma di trasmissione e dal carattere, gratuito o a pagamento, della fornitura di programmi

6 PREVISIONI DEL CODICE MEDIA E MINORI 1. Partecipazione dei minori alle trasmissioni televisive: rispetto della persona, della sensibilità, della privacy 2. Tv per tutti ( ): segnaletica e avvertenze, cautele particolari per l informazione e l intrattenimento, controprogrammazione

7 SEGUE: Previsioni Codice Media e Minori 3. Fascia protetta: controllo specifico, in particolare su promo, trailer, pubblicità. Divieto del bollino rosso. 4. Pubblicità: protezione generale (pericolo, alcool, giocattoli), rafforzata (7-16, ), specifica (16-19: divieti merceologici)

8 Norme a tutela dei minori contenuti adult Art. 34, commi 1 e 3 e 5, TUSMAV: Le trasmissioni gravemente pregiudizievoli per lo sviluppo fisico, psichico o morale dei minori, con scene pornografiche o violente, come film senza nulla osta o vietati ai minori di anni 18, ovvero altri contenuti classificabili come a visione per soli adulti sono vietate, salvo per i media audiovisivi a richiesta che, per poterle offrire nel proprio catalogo, adottino un sistema di classificazione (rating) e un controllo specifico e selettivo dell accesso ai programmi (parental control).

9 Norme a tutela dei minori contenuti adult -Il sistema di rating è adottato dai fornitori di servizi media audiovisivi a pagamento, lineari e no, sulla base dei criteri elaborati da Agcom (art e 5, TUSMAV); -Le caratteristiche del parental control e dei sistemi di filtraggio sono definite da un Regolamento Agcom (art e 11 TUSMAV).

10 CLASSIFICAZIONE contenuti adult (delibera n. 52/13/CSP) I criteri derivano dalla combinazione di tre categorie tematiche (violenza, sesso, diritti fondamentali e incolumità della persona) con le modalità rappresentative (livello di verosimiglianza, durata, frequenza, tonalità emotiva, scena e sviluppo della trama)

11 Contenuti adult - CONTROLLO DELL ACCESSO Agcom ha adottato un regolamento, mediante una procedura di autoregolazione, che contiene le specificazioni tecniche riguardanti il sistema di controllo dell accesso al servizio con un blocco specifico, un sistema di filtraggio e codici di identificazione personali (DELIBERA n. 51/13/CSP)

12 Norme a tutela dei minori Art. 34, comma 2, TUSMAV: I contenuti pregiudizievoli (in maniera non grave) per lo sviluppo fisico, psichico o morale dei minori e i film vietati ai minori di 14 anni possono essere trasmessi, previa avvertenza o utilizzo di apposita iconografia segnaletica: in chiaro, solo nella fascia oraria notturna (23-6); al di fuori della fascia oraria notturna con il parental control, sistema tecnico idoneo a escludere che i minori presenti nell area di diffusione fruiscano di tali contenuti.

13 I minori nel contesto convergente: l Europa ERGA Gruppo di lavoro su tutela dei minori nel contesto convergente Tutela dei minori core mission dei regolatori molteplicità di schermi fruizione contenuti incrociata fra piattaforme diverse difficoltà di enforcement EVOLUZIONE DEL QUADRO REGOLATORIO

14 ERGA: protection of minors 1. Distinzione di criteri media lineari non lineari 2. Armonizzazione definizioni e nozioni 3. Misure di protezione 4. Enforcement, responsabilità condivisa, co- e auto-regolamentazione 5. Alfabetizzazione mediatica

15 2. Comunicazione commerciale e autoregolamentazione: il product placement

16 AGCOM garanzie degli utenti-consumatori Autorità per le garanzie nelle comunicazioni: istituita con Legge 31 luglio 1997, n. 249 (art. 1, co. 6, l. 249/97): la Commissione per i servizi e i prodotti dell Autorità ha, tra le altre, competenze di garanzia degli utenti in materia di: Vigilanza sulle modalità di distribuzione dei servizi e prodotti compresa la pubblicità (lett. b), n. 3) Adozione dei regolamenti attuativi delle disposizioni di legge in materia di «pubblicità e televendite» (lett. b), n. 5)

17 Comunicazione commerciale: Fonti normative e regolamentari Decreto legislativo 31 luglio 2005, n. 177, come successivamente modificato e integrato in particolare dal decreto legislativo 15 marzo 2010, n. 44: Testo unico dei servizi di media audiovisivi e radiofonici (TUSMAR); Delibera n. 538/01/CSP del 26 luglio 2001, e successive modifiche e integrazioni di cui alle delibere nn. 250/04/CSP, 34/05/CSP, 105/05/CSP, 132/06/CSP, 162/07/CSP, 12/08/CSP: Regolamento in materia di pubblicità radiotelevisiva e televendite (REG.PUB.); Decreto del Ministro delle Poste e delle Telecomunicazioni 9 dicembre 1993, n. 581: Regolamento in materia di sponsorizzazioni di programmi radiotelevisivi e offerte al pubblico (REG.SPONS.) Codice di Autoregolamentazione Media e Minori (CMM).

18 Comunicazione commerciale: competenze AGCOM 1. Competenza regolamentare (art. 1, co. 6, lett. b), n. 5), l. 249/97) delibera 538/01/CSP (Regolamento Pubblicità) 2. Vigilanza sulle norme di legge e sanzione: Comunicazione commerciale Art. 36-bis TUSMAR Interruzioni pubblicitarie Art. 37 TUSMAR Limiti di affollamento pubblicitario Art. 38 TUSMAR Sponsorizzazioni Art. 39 TUSMAR e D.M. 581/1993 Televendite Art. 40 TUSMAR Product placement Art. 40 bis TUSMAR

19 CONTENUTI AUDIOVISIVI vs. COMMERCIALS Definizioni Art. 2, comma 1, lett. A), TUSMAR: SERVIZIO DI MEDIA AUDIOVISIVO 1) Contenuto editoriale: informazione, intrattenimento, istruzione 2) Comunicazione commerciale: contenuti audiovisivi distinti da quelli tipicamente editoriali riconducibili alla responsabilità del fornitore di servizi di media dal fine promozionale di servizi e prodotti (art. 36 bis TUSMAR)

20 Definizioni Genus COMUNICAZIONE COMMERCIALE Immagini, sonore o non, destinate a promuovere, direttamente o indirettamente, le merci, i servizi o l'immagine di una persona fisica o giuridica che esercita un'attività economica e che accompagnano o sono inserite in un programma dietro pagamento o altro compenso o a fini di autopromozione

21 Definizioni Species Pubblicità televisiva Sponsorizzazione Televendita INSERIMENTO DI PRODOTTI

22 (segue) Definizioni Inserimento di prodotti Inserimento di prodotti Comunicazione commerciale audiovisiva che consiste nell inserire o nel fare riferimento a un prodotto, a un servizio o a un marchio così che appaia all interno di un programma dietro pagamento o altro compenso

23 Comunicazione commerciale: principi generali 1. Riconoscibilità Art. 36 bis TUSMAR Trasparenza; divieto di comunicazioni occulte e tecniche subliminali Art. 3 Reg. Pub. Sistemi di riconoscibilità della comunicazione commerciale

24 Comunicazione commerciale: principi generali 2. Divieti Art. 36 bis TUSMAR comunicazioni commerciali occulte; utilizzazione di tecniche subliminali; pregiudizio al rispetto della dignità umana; discriminazioni fondate su sesso, razza o origine etnica, nazionalità, religione o convinzioni personali, disabilità, età o orientamento sessuale; incentivo a comportamenti pregiudizievoli per la salute o la sicurezza o per la protezione dell ambiente; comunicazioni commerciali per le sigarette e gli altri prodotti a base di tabacco, anche in forma indiretta; comunicazioni commerciali audiovisive dei medicinali e delle cure mediche che si possono ottenere esclusivamente su prescrizione medica

25 Comunicazione commerciale: principi generali 3. Prescrizioni Art. 36 bis TUSMAR le comunicazioni commerciali audiovisive per le bevande alcoliche non si rivolgono specificatamente ai minori né incoraggiano il consumo smodato di tali bevande; le comunicazioni commerciali audiovisive non arrecano pregiudizio fisico o morale ai minori e quindi non abusano della naturale credulità di questi

26 Inserimento di prodotti: disciplina Art. 40 bis TUSMAR Opere cinematografiche Film e serie prodotti per i servizi di media audiovisivi Programmi sportivi Programmi di intrattenimento leggero Esclusione dei programmi per bambini

27 Inserimento di prodotti: disciplina Requisiti di ammissibilità: a) Divieto di influenza sul contenuto e la programmazione dei programmi a garanzia della responsabilità e l indipendenza editoriale del fornitore di servizi di media; b) Divieto di invito diretto all acquisto o alla locazione di beni o servizi, con specifici riferimenti promozionali; c) Divieto di indebito rilievo ai prodotti inseriti.

28 Inserimento di prodotti: disciplina Previsioni specifiche Obbligo di informazione della presenza dei prodotti all inizio e alla ripresa dalle interruzione in caso di programmi prodotti dal fornitore di servizi media. Divieto di inserimento di prodotti derivati dal tabacco e di medicinali.

29 Inserimento di prodotti: autoregolamentazione e osservatorio Procedure di autoregolamentazione che dettaglino i principi generali di legge complessità della materia attinente all autoregolamentazione; evoluzione e diversificazione delle forme e dei formati di inserimento di prodotto, anche in considerazione dei diversi media (audiovisivi e radiofonici) impiegati. istituzione presso AGCOM (delibera n. 19/11/CSP) di un OSSERVATORIO IN MATERIA DI INSERIMENTO DI PRODOTTI sede ufficiale di dialogo fra operatori e Autorità sulla applicazione pratica e la compliance delle diverse forme di product placement; tavolo tecnico di supporto ad AGCOM nell esercizio delle sue competenze in materia di product placement

30 Inserimento di prodotti: osservatorio Un caso pratico INDEBITO RILIEVO Con riferimento al divieto imposto dall art. 40bis, comma 2 lett. c) del TUSMAR, il rilievo all inserimento del prodotto deve considerarsi indebito quando: influenzi i contenuti editoriali, valutati con riguardo: alla coerenza della presentazione, alla frequenza della citazione o della ripresa, alle informazioni fornite sul prodotto o il produttore, all assenza di oggettività nella descrizione, e il prodotto sia presentato con enfasi eccessiva e non giustificata, misurata in relazione alla durata e all insistenza dell inquadratura.

31 Inserimento di prodotti: osservatorio Un caso pratico RAPPORTI TRA PRODUCT PLACEMENT E SPONSORIZZAZIONE In un programma è ammesso l inserimento di prodotto di un azienda che sia sponsor del programma medesimo, nel rispetto di ciascuna disciplina applicabile alle due distinte fattispecie

32 Inserimento di prodotti: osservatorio Un caso pratico Branded content (rappresentazione, dietro compenso, di un marchio o prodotto all interno di un contenuto editoriale) Il branded content è product placement quando il contenuto editoriale è realizzato, dal fornitore di servizi media o anche da terzi, dietro pagamento o altro compenso, per rappresentare un marchio o un prodotto le norme sulla comunicazione commerciale e quelle specifiche relative al product placement si applicano anche al branded content, nel rispetto dell'autonomia editoriale dei fornitori di servizi media e delle condizioni e delle modalità di realizzazione di cui alle regole autodisciplinare

33 Inserimento di prodotti: osservatorio Un caso pratico Rapporti fra branded content e autonomia editoriale Nel branded content, i fornitori di servizi media tutelano la propria autonomia editoriale mediante la valutazione dei contenuti, la scelta delle modalità e delle tempistiche di messa in onda e, ove possibile e necessario, il presidio dell attività produttiva, e chiedono le modifiche necessarie a rendere il contenuto conforme ai requisiti editoriali necessari per la messa in onda.

34 Inserimento di prodotti: osservatorio Un caso pratico Branded content come naming (rappresentazione, dietro compenso, di un marchio o prodotto all interno di un contenuto editoriale) «II naming è considerato branded content quando consiste nell inserimento di un marchio all'interno di un programma, o quando vi sia coincidenza letterale fra il marchio e il titolo stesso del programma. È consentito ai fornitori di servizi media l'utilizzo del naming nel rispetyo dell'indipendenza editoriale e delle regole in tema di inserimento di prodotti di cui all'art. 40 bis tusmar. È lecito il naming, purché non riproduca tutte le caratteristiche, anche grafiche, del marchio e con trasparenza permetta di collegare immediatamente il programma al marchio presente nel titolo.»

35 Monografia e-book su esperienza Osservatorio La regolazione delle nuove forme di comunicazione commerciale televisiva: Product Placement e Branded Content

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DISPOSIZIONI GENERALI

DISPOSIZIONI GENERALI Allegato A alla delibera n. 52/13/CSP del 3 maggio 2013 REGOLAMENTO SUI CRITERI DI CLASSIFICAZIONE DELLE TRASMISSIONI TELEVISIVE CHE POSSONO NUOCERE GRAVEMENTE ALLO SVILUPPO FISICO, MENTALE O MORALE DEI

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