Giunta Regionale. 27 dicembre (a cura del Settore affari istituzionali e delle autonomie locali)

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1 Giunta Regionale Relazione sull attuazione della legge regionale 27 luglio 2004, n. 39, concernente norme a favore di comuni montani e di piccoli comuni in situazione di disagio, a norma dell articolo 17, comma 1, della legge medesima. 27 dicembre 2005 (a cura del Settore affari istituzionali e delle autonomie locali) 1

2 Relazione sull attuazione della legge regionale 27 luglio 2004, n. 39, concernente norme a favore di comuni montani e di piccoli comuni in situazione di disagio, a norma dell articolo 17, comma 1, della legge medesima. Con la presente relazione, effettuata ai sensi dell articolo 17, comma 1, della legge regionale n. 39 del 2004, la Giunta regionale dà conto dei provvedimenti che ha adottato per l attuazione della legge medesima, attinenti alla concessione dei contributi annuali di cui al Capo II e all anticipazione delle spese progettuali di cui all articolo 15. La presente relazione è trasmessa alla fine del 2005 per dare conto dell applicazione della legge sia nel 2004 sia nel Premessa: le politiche regionali di sostegno ai piccoli comuni nella legge regionale n. 39 del Nel luglio 2004 il Consiglio regionale ha approvato la legge n. 39. E una legge molto innovativa, che orienta le politiche pubbliche regionali in settori decisivi per il miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro nelle realtà minori e stabilisce prime concrete misure di sostegno finanziario dei comuni in situazioni di disagio (contributo annuale, fondo di rotazione per spese progettuali). La legge rappresenta uno dei primi casi in Italia di organico intervento legislativo regionale, e ha molte ambizioni. Per la prima volta, è individuato un indicatore unitario del disagio che interessa i piccoli comuni, disagio che è individuato nella sussistenza di fattori demografici, geomorfologici, sociali ed economici; questi fattori vengono anche dettagliati, con qualche tratto di originalità (articolo 2 della legge): maggiore montanità, riferita all asperità morfologica; particolare svantaggio derivante dall insularità; minore dimensione demografica; minore densità demografica; 2

3 maggiore spopolamento nel corso del cinquantennio e nel quinquennio ; maggiore incidenza della popolazione anziana; minore reddito disponibile e minore gettito per tributi locali; minore incidenza del gettito derivante dall IRAP; minore diffusione delle unità produttive locali. Definiti l indicatore unitario del disagio e la graduatoria dei comuni con maggiore disagio, la legge stabilisce che la Regione operi in tre principali direzioni convergenti: orientare le proprie politiche pubbliche tenendo conto dei territori nei quali sono compresi comuni in situazione di maggiore disagio; azioni prioritarie e misure di sostegno saranno stabilite nei seguenti campi di attività regionale: servizi educativi per l infanzia, servizi sociali, servizi di emergenza sanitaria, servizi di trasporto pubblico locale, viabilità rurale, attività artigianali, commerciali e turistiche; le singole politiche pubbliche stabiliranno il grado di disagio da considerare rilevante e gli ulteriori requisiti di cui tenere conto in relazione alle caratteristiche specifiche di dette politiche. Con questa impostazione si tende dunque a concentrare interventi ordinari in ambiti territoriali ritenuti meritevoli di particolare attenzione, per esigenze di equità e di perequazione, e ciò non in via generale ma proprio per rafforzare servizi e attività che risultano, sulla base delle più aggiornate analisi regionali, ancora insufficienti. assegnare ai comuni che sono in condizione di maggiore disagio contributi annuali con un meccanismo pressoché automatico, ma a condizione che i comuni interessati abbiano sviluppato un certo numero di gestioni associate. In sostanza, il sostegno finanziario della Regione opera in favore di quei comuni disagiati che hanno assunto l ottica del miglioramento dell efficienza e dello sviluppo dei servizi alla cittadinanza. Anche in questo caso, però, i contributi dovranno essere utilizzati dai comuni destinatari proprio per quelle iniziative che le più aggiornate analisi hanno individuato come significative per affrontare le criticità dei piccoli comuni: progettazione e realizzazione di opere pubbliche; redazione di strumenti urbanistici e di piani in materia ambientale; interventi a favore dei residenti; iniziative per lo sviluppo della vita civile e sociale; interventi per la mobilità; interventi per il miglioramento della pubblica amministrazione. In una prima fase, la Regione non 3

4 stabilisce priorità di intervento nell utilizzazione dei contributi, e dunque i comuni decidono autonomamente queste priorità; anche in questo senso, la Regione costruisce una politica di sostegno evitando di attivare una pluralità di microprocedimenti discrezionali, gravosi per i comuni e per la Regione stessa, e puntando decisamente sull autonomia e sulla sussidiarietà. attivare anche un fondo di rotazione specificamente destinato alle spese progettuali dei comuni più disagiati. L impegno finanziario della Regione è quantomai significativo: complessivamente, e a parte gli interventi che risulteranno attivati tramite le risorse ordinarie, si tratta di: - complessivi 2 milioni di euro per il fondo di rotazione; - 2 milioni di euro (anno 2004) e 2,2 milioni di euro (anno 2005) per i contributi annuali. L impostazione della legge regionale è molto innovativa: dà credito alle migliori analisi socio economiche sul disagio territoriale; contribuisce concretamente al dibattito locale e nazionale sui piccoli comuni; punta sulla sussidiarietà e sulla combinazione di diversi interventi, ordinari e straordinari; tenta di costruire un circolo virtuoso per promuovere il miglioramento delle pubbliche amministrazioni locali, legando gli interventi straordinari a quelli di sostegno alle gestioni associate. 2. L attuazione del Capo II e dell articolo 15 della legge regionale n. 39 del 2004 negli anni 2004 e 2005 da parte della Giunta regionale. La legge regionale n. 39 del 2004 è stata tempestivamente attuata con quattro provvedimenti della Giunta regionale: - deliberazione 18 ottobre 2004, n. 1049, con la quale sono stati stabiliti termini e modalità per la concessione dei contributi annuali ai comuni montani e ai comuni di minore dimensione demografica in situazioni di maggiore disagio; - deliberazione 18 ottobre 2004, n. 1050, con la quale sono stati definiti criteri e modalità per la concessione, l erogazione, il rimborso e il recupero dei finanziamenti a valere sul fondo di rotazione per le spese progettuali; 4

5 - deliberazione 22 novembre 2004, n. 1159, con la quale è stato definito l'indicatore unitario del disagio dei comuni montani e dei comuni di minore dimensione demografica; - deliberazione 22 novembre 2004, n. 1189, con la quale è stata approvata la graduatoria generale del disagio dei comuni montani e dei comuni di minore dimensione demografica. 3. I provvedimenti di concessione dei contributi di cui al Capo II della legge regionale n. 39 del 2004 (contributi annuali). Definita nel novembre 2004 la graduatoria del disagio, questa è stata utilizzata per l assegnazione dei contributi previsti dall articolo 4 della L.R. 39/04. Anno Il Settore affari istituzionali e delle autonomie locali, con decreto n del 16 dicembre 2004, ha impegnato tutte le risorse disponibili, pari a ,00 di euro, in relazione ai primi 82 comuni della graduatoria che risultavano potenzialmente destinatari dei contributi in base all articolo 4, comma 2, lettera a), della legge; con il medesimo decreto è stato attribuito un anticipo del contributo, pari a ,24 euro, a ciascuno dei 72 comuni che possedevano entrambi i requisiti richiesti (essere tra i primi 82 comuni della graduatoria e partecipare a gestioni associate ai sensi della legge regionale n. 40 del 2001). Per i restanti 10 comuni si è atteso il termine del per ricevere la documentazione attestante l attivazione delle gestioni associate. La liquidazione dell importo definitivo del contributo è avvenuta con decreto n. 913 del 18 febbraio Con tale atto, il Settore affari istituzionali e delle autonomie locali ha verificato che i dieci comuni per i quali non si era ancora provveduto non avevano attivato gestioni associate e ha, pertanto, concesso e liquidato un ulteriore somma di 3.387,53 euro a favore dei comuni già beneficiari dell anticipo, portando così il contributo definitivo del 2004 a ,77 euro per ciascuno dei seguenti 72 comuni: Arcidosso Caprese Michelangelo Castelnuovo di Val di Cecina Badia Tedalda Careggine Castiglione di Garfagnana Bagnone Casola in Lunigiana Castiglione d'orcia Camporgiano Castel San Niccolo' Cetona Cantagallo Castell'Azzara Chianni 5

6 Chitignano Chiusdino Chiusi della Verna Cinigiano Comano Cutigliano Fabbriche di Vallico Filattiera Fosciandora Gaiole in Chianti Giuncugnano Lajatico Londa Marliana Marradi Minucciano Molazzana Montecatini Val di Cecina Montemignaio Monterotondo Marittimo Monteverdi Marittimo Monticiano Montieri Mulazzo Murlo Ortignano Raggiolo Palazzuolo sul Senio Piazza al Serchio Pieve Fosciana Pieve Santo Stefano Piteglio Podenzana Radicofani Radicondoli Rio nell'elba Roccalbegna Sambuca Pistoiese San Casciano dei Bagni San Giovanni d'asso San Godenzo San Romano in Garfagnana Santa Fiora Sassetta Scansano Seggiano Semproniano Sestino Sillano Sorano Stia Talla Trequanda Tresana Vagli Sotto Vergemoli Villa Collemandina Zeri I 10 comuni che, non partecipando a gestioni associate di cui alla legge regionale n. 40 del 2001, non hanno conseguito il contributo sono i seguenti: Campagnatico Capraia Isola Castellina Marittima Civitella Paganico Guardistallo Magliano in Toscana Pescaglia Riparbella Santa Luce Stazzema Anno Nell anno 2005 le risorse destinate ai contributi dell articolo 4 della LR 39 del 2004 sono state incrementate (e seguito di espressa indicazione del Consiglio regionale) e portate a ,00 euro. A seguito di tale incremento, i comuni potenzialmente destinatari del contributo sono risultati i primi 91 della graduatoria. Il Settore affari istituzionali e delle autonomie locali, con decreto n del , ha attribuito l anticipo del contributo, pari a ,82 euro agli 80 comuni che possiedono entrambi i requisiti richiesti (essere tra i primi 91 comuni della graduatoria e partecipare 6

7 a gestioni associate ai sensi della legge regionale n. 40 del 2001); trattasi dei comuni già beneficiari del contributo dell anno 2004 e in più dei seguenti: Capraia Isola Coreglia Antelminelli Dicomano Firenzuola Fosdinovo Gallicano Licciana Nardi Monterchi Gli 11 comuni che, non partecipando a gestioni associate di cui alla legge regionale n. 40 del 2001, non hanno, ad oggi, conseguito il contributo sono i seguenti: Bagni Di Lucca Campagnatico Castellina Marittima Civitella Paganico Guardistallo Lorenzana Magliano in Toscana Pescaglia Riparbella Santa Luce Stazzema Per questi comuni si attenderà il termine del (il termine è stato così fissato con deliberazione della Giunta regionale n del ), per ricevere la documentazione attestante l attivazione delle gestioni associate. Entro il 28 febbraio 2006 si provvederà a concedere il contributo definitivo. Peraltro, alla data del 27 dicembre 2005, hanno presentato la documentazione comprovante l avvenuta attivazione delle gestioni associate i comuni di Castellina Marittima, Guardistallo, Riparbella e Santa Luce. Dall elenco dei primi 91 comuni più disagiati collocati in graduatoria, si evince che ben 79 sono comuni montani; 74 comuni hanno meno di abitanti, 4 tra e 3.500, 5 tra e 4.000, 8 oltre i 4.000; la Lunigiana, la Garfagnana e l Amiata Grossetano sono le realtà territoriali in situazione di maggior disagio, ma queste sono diffuse anche nel Casentino e in Valtiberina; uno o più comuni in situazione di maggior disagio si trovano poi in tutte le altre 15 comunità montane della regione. Allo stato attuale, non è possibile dare conto dell utilizzazione dei contributi concessi. Tale dato risulterà dalle relazioni che i comuni beneficiari devono presentare, a termini di legge, entro 60 giorni dalla chiusura dell esercizio finanziario del 2005 (entro il 1 marzo 2006). Di ciò potrà darsi atto, invece, con la relazione che la Giunta presenterà al Consiglio nel 2006, ai sensi dell articolo 17, comma 2, della legge regionale n. 39 del

8 4. I provvedimenti di concessione delle anticipazioni di cui all articolo 15 della legge regionale n. 39 del 2004 (fondo di rotazione per spese progettuali). L articolo 15 della L.R. 39/04 ha istituito un fondo di rotazione per l anticipazione delle spese progettuali dei comuni che fanno parte della graduatoria di disagio. Per espressa disposizione di legge (articolo 15, comma 5), negli anni 2004 e 2005 potevano accedere a questa forma di contributo solo i comuni potenzialmente destinatari anche dei contributi dell articolo 4: i primi 82 comuni nel 2004; i primi 91 comuni nel Anno Alla data di scadenza della presentazione delle domande (1 dicembre 2004) hanno presentato domanda di contributo i comuni di Montescudaio e di San Casciano dei Bagni. Il comune di Montescudaio, tuttavia, è stato escluso dal contributo poiché non risultava collocato tra i primi 82 comuni della graduatoria. Con decreto n del 20 dicembre 2004, il Settore affari istituzionali e delle autonomie locali ha accolto la richiesta del Comune di San Casciano dei Bagni cui ha liquidato euro ,00 da utilizzare secondo quanto dichiarato dall ente stesso nella domanda. Anno Nell anno 2005 sono stati attivati due procedimenti di concessione dei contributi per spese di progettazione. Nel primo procedimento (scadenza 30 giugno 2005) hanno presentato domanda di contributo i comuni di Riparbella e di Cinigiano. Entrambe le domande sono state accolte; con decreto n del 7 luglio 2005, si è provveduto a liquidare l anticipazione richiesta, per un totale di euro ,00, di cui ,00 euro a Riparbella e ,00 euro a Cinigiano. Nel secondo procedimento (scadenza 30 novembre 2005) hanno presentato domanda di contributo i comuni di Chiusi della Verna e Chianni. Anche queste domande sono state accolte ed è stato adottato il provvedimento di concessione e di impegno delle risorse richieste, per un totale di ,00 euro, di cui ,00 euro al comune di Chiusi della Verna e ,00 euro al comune di Chianni. 8

9 Allo stato attuale, non sono ancora maturati i termini per la restituzione dei fondi concessi. Il primo comune a dover provvedere a tale restituzione è San Casciano dei Bagni. Circa l utilizzazione di tale anticipazione, le richieste di accesso al fondo sono state motivate principalmente per la realizzazione di opere di viabilità, arredo pubblico, ristrutturazione e consolidamento di edifici pubblici, e per la costruzione di nuovi plessi da destinare a scuole o a strutture sanitarie. 5. Primi elementi sull attuazione della legge regionale n. 39 del 2004 in relazione allo sviluppo dell associazionismo fra piccoli comuni. Si anticipano di seguito alcuni elementi, che potranno meglio essere valutati con la relazione del 2006 sull attuazione della legge regionale n. 40 del 2001, sul processo di sviluppo delle gestioni associate cui partecipano i comuni in situazione di maggiore disagio interessati agli interventi della legge regionale n. 39 del Come si è detto, la legge regionale n. 39 del 2004 prevede interventi in favore dei piccoli comuni in situazione di disagio che hanno attivato gestioni associate. In particolare, l articolo 4, comma 1, richiede, come condizione necessaria per l erogazione del contributo annuale, che l ente disagiato abbia attivato un processo virtuoso di associazionismo comunale, e dunque partecipi a gestioni associate aventi i requisiti di cui alla legge regionale n. 40 del 2001 e del programma di riordino territoriale. Si ricorda che il programma di riordino territoriale, approvato con deliberazione del Consiglio regionale n. 225 del 2003, ha individuato, recependo le scelte fatte dai comuni stessi, 49 livelli ottimali (cioè aggregazioni di comuni) da considerare ai fini dell incentivazione delle gestioni associate; 28 di questi livelli ottimali comprendono comuni montani o piccoli comuni disagiati destinatari dei contributi annuali previsti dal Capo II della legge regionale n. 39 del

10 Nel 2004, tra questi 28 livelli ottimali, 21 avevano attivato un numero sufficiente di gestioni associate per poter essere incentivati ai sensi della legge regionale n. 40 del 2001 e, conseguentemente, i relativi piccoli comuni hanno ricevuto il contributo previsto dalla legge regionale n. 39 del Sono rimasti esclusi dal contributo annuale della legge regionale n. 39 del piccoli comuni appartenenti ai seguenti livelli ottimali, che invece non avevano attivato gestioni associate: Alta Versilia, Area Lucchese, Area Pisana centro, Bassa Val di Cecina, Area Livornese, Area Grossetana, Area Grossetana sud e Isola del Giglio. I 21 livelli ottimali nei quali si trovano i 72 comuni beneficiari del contributo annuale avevano attivato in media circa 17 gestioni associate, rispetto ad una media regionale di 14 gestioni associate. Così, ad esempio, nel 2004 sono state attivate ben 30 gestioni associate nel livello ottimale della Garfagnana sud (13 tra tutti i comuni del livello e 17 tra alcuni di essi). Altri livelli ottimali in cui è alta la concentrazione di piccoli comuni sono la Garfagnana nord, interamente costituita da enti con popolazione inferiore ai abitanti, la Lunigiana, l Amiata Grossetano, il Casentino e la Valtiberina: ed anche per essi la media di gestioni attivate è circa di 17. Nel 2005, altri tre livelli ottimali con piccoli comuni in situazione di disagio hanno iniziato l esperienza delle gestioni associate; si tratta della Bassa Val di Cecina (che è passata da 4 a 8 gestioni associate, rientrando quindi nei criteri della legge 40), l Area Grossetana, e l Area Livornese. Alla data della presente relazione, dunque, su 28 livelli ottimali che comprendono piccoli comuni o comuni montani in situazione di maggior disagio ben 24 sono operativi, e la media delle gestioni associate di questi 24 livelli ottimali si è innalzata a 19 gestioni associate (rispetto ad una media regionale che ne frattempo ha raggiunto 15). Ciò dà conto di quanto il fenomeno associativo sia radicato e possa svilupparsi anno dopo anno in realtà territoriali in cui sono compresi piccoli comuni. Dà altresì una prima indicazione sulla coerenza, convergenza e reciproca positiva influenza delle misure 10

11 predisposte dalle leggi n. 40 del 2001 (promozione dell associazionismo) e 39 del 2004 (sostegno ai piccoli comuni). 6. Quadro riassuntivo delle risorse complessivamente attribuite (LR 39/2004 e LR 40/2001). Infine, si rileva che, per effetto delle leggi regionali n. 40 del 2001 e 39 del 2004, nei territori (livelli ottimali) in cui sono presenti piccoli comuni in situazione di disagio sono affluite negli anni 2004 e 2005 risorse regionali per complessivi ,62 euro, così suddivise: - risorse derivanti dalla legge regionale n. 40 del 2001: ,62 - risorse derivanti dalla legge regionale n. 39 del 2004 (art.4) : ,00 - risorse derivanti dalla legge regionale n. 39 del 2004 (art.15): ,00 11

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