Corso per l uso sostenibile dei prodotti fitosanitari PROTEZIONE DELL AMBIENTE
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- Rosalinda Parente
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1 Corso per l uso sostenibile dei prodotti fitosanitari PROTEZIONE DELL AMBIENTE
2 DOTAZIONI DI SICUREZZA PER I LOCALI DESTINATI ALLA VENDITA E AL DEPOSITO - D.G.R del 5/8/2003 PROTEZIONE DELL AMBIENTE Qualora prescritte dai vigili del fuoco, vi devono essere soglie di contenimento dei reflui, adeguate alle caratteristiche dei locali. Qualora invece non siano prescritte soglie di contenimento, i pavimenti devono avere pendenza sufficiente per avviare rapidamente i liquidi versati e le acque di lavaggio in apposito punto di raccolta (cisterna o bacino di contenimento di capacità adeguata) per impedire il convogliamento delle acque contaminate da residui di prodotti fitosanitari e dei relativi coadiuvanti nella rete fognaria.
3 In caso di versamenti conseguenti a rotture di confezioni è necessario provvedere immediatamente alla bonifica del settore interessato. Se il prodotto versato è in granuli o in polvere la bonifica va effettuata con apparecchio aspiratore Se allo stato liquido, questo va prima assorbito con apposito materiale (segatura identificata mediante colorante, farina fossile, bentonite) Lo stoccaggio e lo smaltimento dei residui della bonifica deve essere effettuato nel rispetto della normativa vigente
4 GESTIONE DEI RIFUTI (D.Lgs. 152/2006 Codice dell Ambiente Parte IV I rifiuti sono gestiti senza pericolo per la salute dell'uomo e senza usare procedimenti o metodi che potrebbero recare pregiudizio all'ambiente e, in particolare: a) senza determinare rischi per l'acqua, l'aria, il suolo, nonché per la fauna e la flora;... La gestione dei rifiuti è effettuata conformemente ai principi di precauzione, di prevenzione, di sostenibilità, di proporzionalità, di responsabilizzazione e di cooperazione di tutti i soggetti coinvolti nella produzione, nella distribuzione, nell'utilizzo e nel consumo di beni da cui originano i rifiuti, nonché del principio chi inquina paga.
5 «RIFIUTO» qualsiasi sostanza od oggetto di cui il detentore si disfi o abbia l inten-zione o abbia l'obbligo di disfarsi «DETENTORE» il produttore dei rifiuti o la persona fisica o giuridica che ne è in possesso «DEPOSITO TEMPORANEO» il raggruppamento dei rifiuti effettuato, prima della raccolta, nel luogo in cui gli stessi sono prodotti, a particolari condizioni
6 DEPOSITO TEMPORANEO Il produttore di rifiuti, può scegliere di avviarli alle operazioni di recupero o di smaltimento secondo una delle seguenti modalità alternative con cadenza almeno trimestrale, indipendentemente dalle quantità in deposito quando il quantitativo di rifiuti in deposito raggiunga complessivamente i 30 metri cubi di cui al massimo 10 metri cubi di rifiuti pericolosi non può avere durata superiore ad un anno
7 DEPOSITO TEMPORANEO deve essere effettuato per categorie omogenee di rifiuti e nel rispetto delle relative norme tecniche, nonché, per i rifiuti pericolosi, nel rispetto delle norme che disciplinano il deposito delle sostanze pericolose in essi contenute devono essere rispettate le norme che disciplinano l'imballaggio e l'etichettatura delle sostanze pericolose
8 Identificare all interno del cantiere un area idonea per il deposito temporaneo, attrezzarla con contenitori adeguati alla tipologia e alla quantità di rifiuto, provvedere all etichettatura dei contenitori e adottare un criterio per la conduzione del deposito (temporale o quantitativo). I rifiuti non pericolosi devono essere tenuti separati dai rifiuti pericolosi. I rifiuti pericolosi devono inoltre essere separati per tipologie omogenee (e depositati in uno specifico contenitore con un etichetta riportante il simbolo R di pericolosità ed un etichetta riportante il CER e la descrizione del rifiuto contenuto)
9 CLASSIFICAZIONE DEI RIFIUTI RIFIUTI URBANI SPECIALI NON PERICOLOSI PERICOLOSI I RIFIUTI DA ATTIVITÀ AGRICOLE E AGRO-INDUSTRIALI I RIFIUTI DA ATTIVITÀ COMMERCIALI
10 CLASSIFICAZIONE DEI RIFIUTI La classificazione dei rifiuti è effettuata dal produttore assegnando ad essi il competente Codice Cer, prima che il rifiuto sia allontanato dal luogo di produzione rifiuti caratterizzati da un codice CER con asterisco, senza riferimento al contenuto di sostanze pericolose e senza che esista un corrispondente analogo codice ( a specchio ) privo di asterisco. Questi rifiuti denominati pericolosi in assoluto vanno considerati sempre come pericolosi, a prescindere dalla concentrazione di sostanze pericolose che contengono.
11 i rifiuti caratterizzati da un codice CER privo di asterisco, senza che esista un corrispondente analogo codice ( a specchio ) con asterisco. Questi rifiuti denominati non pericolosi in assoluto vanno considerati sempre come non pericolosi, a prescindere dalla concentrazione di sostanze pericolose che contengono i rifiuti caratterizzati da codici CER speculari ( a specchio ), uno pericoloso ed uno non pericoloso. In questo caso, per stabilire se il rifiuto è pericoloso o non pericoloso debbono essere determinate le proprietà di pericolo che esso possiede
12 * imballaggi contenenti residui di sostanze pericolose o contaminati da tali sostanze * assorbenti, materiali filtranti (inclusi filtri dell'olio non specificati altrimenti), stracci e indumenti protettivi, contaminati da sostanze pericolose Non c è CER speculare rifiuti della produzione, formulazione, fornitura ed uso di prodotti fitosanitari (tranne e ), agenti conservativi del legno (tranne 03 02) ed altri biocidi, organici
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