DOCUMENTO PRELIMINARE ALLA PROGETTAZIONE

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1 DOCUMENTO PRELIMINARE ALLA PROGETTAZIONE Intervento: Opere di sistemazione idrogeologica Rio Bau e Porcos Località: Comune di Villagrande Strisaili prov. Ogliastra Importo Complessivo Finanziamento: ,00 Copertura Finanziaria: mutuo quindicennale acceso dall Amministrazione regionale con la Cassa Depositi e Prestiti A. PREMESSA Premesso che: - in seguito agli eccezionali eventi alluvionali accaduti nei giorni 6 dicembre 2004 e seguenti, che hanno interessato vaste aree del territorio regionale ed in particolare l Ogliastra e il Comune di Villagrande Strisaili, sono stati emanati, tra l altro, i seguenti provvedimenti: a. Decreto Presidente Consiglio dei Ministri 14 dicembre 2004 recante Dichiarazione dello stato di emergenza in relazione agli eccezionali eventi alluvionali che hanno colpito il territorio delle province di Cagliari, Nuoro e Sassari a partire dal giorno 6 dicembre 2004 con il quale è stato dichiarato lo stato di emergenza. b. Ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n del 14 dicembre 2004 recante Primi interventi urgenti di protezione civile, diretti a fronteggiare i danni conseguenti agli eccezionali eventi alluvionali che hanno colpito il territorio delle province di Cagliari, Nuoro e Sassari a partire dal giorno 6 dicembre 2004 con la quale il Presidente della Regione Sardegna è stato nominato Commissario delegato per il superamento dell emergenza. c. Delibera Giunta Regionale n. 54/79 del con la quale sono stati individuati i comuni colpiti dall alluvione ed è stata stabilita la predisposizione di un Piano di Coordinamento degli interventi necessari al riassetto idrogeologico nelle aree colpite dagli eventi alluvionali ; - al fine di individuare gli interventi atti al riassetto idrogeologico nei territori colpiti dall alluvione veniva conferito all Università di Cagliari Centro Interdipartimentale di Ingegneria e Scienze Ambientali apposito incarico di Approfondimento e studio di dettaglio del quadro conoscitivo dei fenomeni di dissesto idrogeologico nei Sub Bacini Posada-Cedrino e Sud Orientale. Piano di coordinamento degli interventi necessari al riassetto idrogeologico nelle aree colpite dagli eventi alluvionali del dicembre 2004 ; - nell ambito del suddetto studio, considerata la necessità di intervenire prioritariamente nel territorio di Villagrande in quanto maggiormente colpito dall alluvione del Dicembre 2004, è stato presentato lo 1

2 studio Approfondimento e studio di dettaglio del quadro conoscitivo dei fenomeni di dissesto idrogeologico nei Sub Bacini Posada-Cedrino e Sud Orientale. Piano di coordinamento degli interventi necessari al riassetto idrogeologico nelle aree colpite dagli eventi alluvionali del dicembre Stralcio Villagrande ; - con Delibera n. 1del 11 giugno 2007 il Comitato Istituzionale dell Autorità di bacino regionale ha deliberato di: 1. adottare, ai sensi dell art. 31 della L.R. 19/2006, la variante al P.A.I. relativa al comune di Villagrande, conseguente a studi di maggiore dettaglio, ai sensi dell art. 37, c. 3, lett. c delle N.A. del P.A.I., così come definita dallo studio redatto dal CINSA Studio di dettaglio del quadro conoscitivo dei fenomeni di dissesto idrogeologico nei sub-bacini Posada Cedrino e Sud Orientale. Piano di Coordinamento degli interventi necessari al riassetto idrogeologico nelle aree colpite dagli eventi alluvinali del dicembre 2004 Stralcio Comune di Villagrande Strisaili 2. dare mandato al Servizio del Genio Civile di Nuoro di attivare le successive procedure necessarie all approvazione dello studio succitato che costituisce variante al Piano Stralcio di Bacino attualmente vigente, ai sensi degli articoli 1 e 37 delle Norme di Attuazione del P.A.I., come indicate nella Delibera del Comitato Istituzionale dell Autorità di Bacino n. 2 del 26/04/ proporre al Commissario per l Emergenza Alluvione in Sardegna del l emanazione di apposita ordinanza finalizzata: - all individuazione degli enti attuatori e degli interventi da attuare prioritariamente fra quelli ricompresi nel Piano di Coordinamento-Stralcio Villagrande, riportato nella Tabella A, secondo quanto proposto nello stralcio della tabella B sottoriportata; - all inserimento nel Programma del Commissario Delegato per l emergenza alluvione in Sardegna del degli interventi indicati nella Tab.B; - all attuazione degli interventi prioritari di cui alla Tab.B inseriti nel Programma del Commissario Delegato per l emergenza alluvione prima della complessiva approvazione della variante al PAI- Stralcio Villagrande Strisaili- ambito urbano. Tab. B Delibera n. del N rischio aree Intervento priorità indicatepiano importo complessivo finanziamenti necessari osservazioni comune Villagrande interventi prioritari Ente attuatore importo al netto dei finanziamenti già assegnati 1 2 R.I. Rio Figu Niedda -VLG4 alta ,00 Rio Bau Porcos -VLG3 alta ,00 finanziamento Ministero Ambiente ,00 (in fase progettazione) x x LL.PP ,00 LL.PP ,00 2

3 DDS 1863/2004 finanziamento di ,00 "Lavori ripristino funzionalità idraulica " parte iniziale canale (parere positivo G.C. n 423 del 19/10/06) X LL.PP. 3 Rio Bau Argili -VLG2 alta , ,00 Rio S'Arrescottu - X LL.PP 4 VLG1 media , ,00 Rio Serra e X 5 Scova -VLG5 alta ,00 LL.PP ,00 Villanova :Rio Baccu Artacci X LL.PP. 5/V -(VLG6) media , ,00 totale interv. mitigazione rischio IDRAULICO , ,00 - a seguito della Delibera succitata il Commissario Delegato per l emergenza alluvionale in Sardegna del ha emanato l Ordinanza n 19 del Tutto ciò premesso il presente documento preliminare alla progettazione è riferito all intervento contraddistinto in tabella B dal N 2. B. DESCRIZIONE SITUAZIONE INIZIALE E PROBLEMATICHE Il presente intervento è destinato alla riduzione delle criticità presenti nel corso d acqua denominato Rio Bau Porcos ( tronco critico VLG3), corso d acqua che attraversa il centro urbano del Comune di Villagrande Strisaili e confluisce nel corso d acqua denominato Rio Figu Niedda. Si riporta la descrizione sintetica della situazione attuale e delle criticità del centro abitato di Villagrande tratte dallo studio menzionato in premessa Approfondimento e studio di dettaglio del quadro conoscitivo dei fenomeni di dissesto idrogeologico nei Sub Bacini Posada-Cedrino e Sud Orientale. Piano di coordinamento degli interventi necessari al riassetto idrogeologico nelle aree colpite dagli eventi alluvionali del dicembre Stralcio Comune di Villagrande Strisaili predisposto dall Università di Cagliari- Centro Interdipartimentale di Ingegneria e Scienze Ambientali (Cinsa). Il comune di Villagrande è attraversato dai torrenti Rio S Arrescottu, Bau Argili, Bau Porcus, Figu Niedda che nel Dicembre del 2004 hanno dato luogo a violenti processi di colata detritica in conseguenza di precipitazioni eccezionali. I bacini imbriferi, seppur di estensione modesta, sono caratterizzati da una risposta idrologica rapida generando piene repentine con portate animate da velocità elevate. La superficie dei versanti è costituita da coltri detritiche potenti di sabbie granitiche intercalate da clasti e blocchi anche di notevoli dimensioni; la vegetazione è costituita da bosco di latifoglie con rado sottobosco. 3

4 In occasione dell evento intenso succitato, il deflusso si è rapidamente canalizzato nei compluvi dando luogo ad un intenso processo di erosione di fondo e conseguente destabilizzazione dei fianchi per mancanza di appoggio al piede. I tratti in attraversamento dell abitato sono canalizzati con condotti scatolari in calcestruzzo armato, chiusi, gradonati e si sviluppano per alcuni tratti al di sotto delle abitazioni. Le colate detritiche hanno completamente occluso gli imbocchi per cui il deflusso è avvenuto completamente in superficie lungo le strade interessando anche violentemente numerosissime abitazioni. Allo stato attuale i condotti sono stati liberati dai detriti, sono in corso di realizzazione alcune opere di stabilizzazione dei versanti e il rifacimento dei ponti stradali interni lesionati durante l evento. Nella frazione di Villanova il torrente Baccu Artacci in piena ha causato il collasso del ponte della strada Nuoro-Lanusei; il crollo è avvenuto per cedimento delle spalle e delle fondazioni, in quanto la velocità della corrente in piene ha causato fenomeni di profonde escavazioni intorno ai manufatti e subsidenze del detrito alluvionale su cui poggiano le fondazioni e le spalle Ed ancora: Il sistema idrografico del territorio di Villagrande è stato intensamente vulnerato dagli eventi calamitosi del dicembre 2004 e seguito del quale si sono verificati intensi processi di colata detritica che hanno interessato l abitato causando ingentissimi danni a due vittime. Il reticolo idrografico è costitituito da quattro compluvi convergenti nell abitato e un ulteriore corso d acqua interessante la frazione di Villanova. I compluvi sono caratterizzati da essere di lunghezza piuttosto modesta ( compresa fra 700 e 1200 m) ma con acclività medie dell ordine del 20% compresa la quota fra 500 e quota 1200m s.l.m.m...omissis. L evento che ha colpito l abitato nel 2004 ha fatto registrare 520 mm in 6 ore. Gli alvei presentano le seguenti caratteristiche: la parte sommitale, pari a circa il 50% della loro lunghezza a monte dell abitato, non è risultata inalterata dall evento del 2004; la sezione è poco incisa, su matrice mista di terra ed elementi lapidei anche di grande dimensione, fra versanti boscati; la parte residua, sino all ingresso nell abitato, ha fondo roccioso, granitico compatto anche se localmente fratturato; lungo il percorso sono distribuiti blocchi e massi di dimensioni anche notevoli; nello stesso tratto le sponde presentano una forte incise sub-verticale causata dall erosione del flusso di piena; la matrice solida delle sponde è costituita da pietrame di varia pezzatura, sino a grandi massi, distribuito entro matrice terrosa poco coesiva costituita principalmente da sabbione granitico; il tratto di attraversamento dell abitato è canalizzato entro condotti chiusi, con numerosi salti di fondo, entro manufatti in calcestruzzo di sezione rettangolare; in alcuni tratti i condotti scorrono sotto edifici e strade; 4

5 il tratto i uscita dell abitato sino alla confluenza. I versanti prospicienti l abitato, per una fascia di circa 100 m, sono terrazzati con muri a secco, con scarsa manutenzione, parziale e limitati crolli. Le criticità dei compluvi, indicati secondo la denominazione locale, è la seguente:..omissis. Riu Bau Porcos: instabilità delle sponde con possibilità di frana al piede del versante e conseguente colata detritica; insufficienza idraulica della sezione nel tratto urbano anche per la portata cinquantenaria. Il tratto in abitato è interamente tombato e confluisce sul rio Figu Niedda dopo circa 150 m. C. TIPOLOGIA INTERVENTI PREVISTI E OBIETTIVI DA PERSEGUIRE Si riportano, nel seguito, le tipologie di intervento e le portate al colmo ad assegnato periodo di ritorno, relative al Rio Bau Porcus, proposte negli elaborati costituenti lo studio succitato: Rio Bau Porcos -Opere Briglia a pettine Consolidamento della base del versante con tecniche di ingegneria naturalistica Briglia frangicolata e di trattenuta (selettiva) Demolizione del canale tombato esistente e sistemazione a gradinata con soglie ad arco in pietrame; rinaturazione delle sponde Demolizione del canale tombato e ricostruzione a cunettone. Tipologie di intervento: Briglia a pettine: la briglia a pettine presenta una serie di elementi verticali in acciaio o in calcestruzzo. Viene utilizzata per arrestare il materiale vegetale. Consolidamento al piede: struttura in tronchi costituita da una incastellatura di tronchi a formare camere nelle quali vengono inserite fascine e talee di salici. L opera, posta alla base della sponda, è completata dal riempimento con materiale terroso inerte e pietrame. Briglia frangicolata con controbriglia: briglia a fessura con barre trasversali posizionata in maniera da costituire uno sbarramento e creare a monte della stessa un ampia piazza di deposito per l accumulo del detrito. Sistemazione a gradoni: realizzazione di sistemazione a gradoni costituita da briglie a corda molle poste in successione e ad altezza variabile compresa tra 1 2m. Le briglie sono realizzate in calcestruzzo con rivestimento in sommità e sul paramento di valle con materiale lapideo. 5

6 Cunettone: realizzato con muri di sponda e fondo in calcestruzzo rivestiti in pietrame. Il pietrame, oltre a migliorare l impatto visivo dell opera, ha la funzione di proteggere il calcestruzzo dall abrasione e dagli urti dovuti al materiale, anche di grosse dimensioni, in carico alla corrente. Le opere dovranno essere dimensionate per consentire il controllo della piena con tempo di ritorno di almeno 200 anni (salvo richieste più restrittive da parte dell autorità idraulica) e l eventuale ulteriore colata detritica conseguente. Dal punto di vista tipologico, dovranno essere adottate tecniche di ingegneria naturalistica e adeguatamente valorizzato l inserimento urbanistico delle opere nel contesto cittadino TABELLA RIASSUNTIVA DELLE PORTATE (Mc/S) Area Tr = 50 Tr = 100 Tr = 200 Tr = 500 Rio Bau Porcos 0,747 8,29 10,02 11,78 14,14 Si precisa che lo studio summenzionato è stato adottato in via preliminare dal Comitato Istituzionale dell Autorità di Bacino, pertanto potrà subire modificazioni in sede di eventuale recepimento delle osservazioni presentate nel corso delle conferenze programmatiche così come le soluzioni su illustrate potranno subire modifiche a seguito di osservazioni, condizioni, ecc. formulate dagli enti competenti al rilascio di autorizzazioni, nulla-osta ecc. previsti dalle leggi vigenti. Si precisa altresì che le soluzioni e le portate su indicate sono da ritenersi come linee generali di riferimento e pertanto oggetto di verifica ed approfondimento nell ambito degli studi di dettaglio da realizzarsi nel contesto della progettazione. In tale ambito dovranno essere individuate diverse soluzioni alternative atte alla riduzione della pericolosità conseguente agli eventi di piena ed alle eventuali colate detritiche e dovranno essere illustrate le ragioni della soluzione prescelta sotto il profilo della messa in sicurezza dell abitato nonché delle problematiche connesse alla prefattibilità ambientale e al contesto in cui ricade l area interessata. Si dovrà inoltre procedere alla verifica idraulica e statica delle opere d arte presenti lungo il corso d acqua. La progettazione delle opere dovrà essere armonizzata con quanto previsto dalla Deliberazione di Giunta Regionale n 17/6 del 28/04/2006 e pertanto si dovrà prevedere l utilizzo di tecniche di ingegneria naturalistica a basso impatto ambientale, alternative alle tecniche tradizionali, atte comunque a garantire sia il requisito tecnico-funzionale di messa in sicurezza sia le esigenze di ricostituzione e mantenimento degli ecosistemi, di protezione della biodiversità e di tutela degli aspetti paesaggistici. Tale finalità va perseguita attraverso un approccio multidisciplinare basato su analisi e indagini specialistiche, quali studi pedologici, geomorfologici, geotecnici, idraulici. Tecniche tradizionali saranno ammesse solo nei casi in cui la finalità di mitigazione del rischio non possa essere garantita attraverso l applicazione delle sole tecniche di ingegneria naturalistica. 6

7 La proposta di progettazione dovrà tenere conto di eventuali ulteriori interventi di difesa del suolo finanziati, al fine di ottenere una complessiva riduzione del rischio. Oltre a ciò si dovranno considerare opere la cui finalità è diversa dalla difesa del suolo ma che, insistendo nell area in oggetto, possono interagire con gli interventi di difesa del suolo. Pertanto le opere del presente progetto dovranno essere coordinate con tutti gli interventi inerenti l area sia dal punto di vista tecnico funzionale che temporale. Si dovrà pertanto preliminarmente realizzare una indagine conoscitiva presso gli uffici competenti, tesa a verificare la tipologia e la finalità degli interventi il cui iter risulti già attivato o in fase di attivazione. D. VINCOLI DI LEGGE L intervento dovrà essere progettato nel pieno rispetto della normativa comunitaria, nazionale e regionale vigente in materia di Lavori Pubblici, Ambiente e Sicurezza. Tra gli altri si citano, R.D. 25 luglio 1904, n. 523 Testo unico delle disposizioni di legge intorno alle opere idrauliche delle diverse categorie, il Regolamento D.P.R. 554/99, il Codice Contratti L. 163/2006, il Codice dell Ambiente D. Lgs. n 152/2006, D.Lgs. 494/96, il D. Lgs. 528/99 e la L.R. 24/87, L.R. n. 10/04. Inoltre, nella progettazione delle opere, si dovrà tenere conto dei vincoli posti dalla normativa comunitaria, nazionale, regionale e comunale vigente, tra cui si citano il Piano Paesaggistico Regionale, il Piano Assetto Idrogeologico, il Piano Urbanistico Comunale o relativo atto in vigore, eventuale presenza di Siti di Interesse Comunitario ecc.. E. NOMINA DEL PROFESSIONISTA La progettazione si svilupperà nei livelli Preliminare, Definitiva ed Esecutiva e verrà affidata, ai sensi dell art comma 6 - della L. 163/06 a soggetto esterno alla stazione appaltante. La procedura di affidamento dell incarico sarà realizzata nel rispetto degli art. 65 e seguenti del D.P.R. 554/99 oltre che della Parte II - Capo IV della Legge 163/2006. Tenuto conto degli aspetti idraulici, geologici, naturalistici ecc. si ritiene opportuno l affidamento della progettazione ad un idoneo gruppo multidisciplinare e riguarderà le seguenti principali attività: - Progettazione preliminare, definitiva, esecutiva - Coordinamento della sicurezza in fase di progettazione - Direzione lavori, misura e contabilità - Coordinamento della sicurezza in fase di esecuzione - Relazione e indagini geologiche - Rilievi e accertamenti tecnici - Studio di compatibilità idraulica e geologico-geotecnica; - Procedura di verifica (screening) ed eventuale procedura in materia di valutazione di impatto ambientale 7

8 L amministrazione si riserva di non procedere all affidamento delle attività di Direzione lavori, misura e contabilità dei lavori e di Coordinamento della sicurezza in fase di esecuzione. L importo complessivo netto dei lavori ammonta presuntivamente a ,00 comprensivo degli oneri per la sicurezza. Le opere di cui al presente documento rientrano prevalentemente nella categoria VII a. F. ELABORATI GRAFICI E DESCRITTIVI DA REDIGERE Il progetto preliminare dovrà essere costituito almeno dai seguenti elaborati: a) relazione illustrativa; b) relazione tecnica; c) studio di prefattibilità ambientale; d) indagini geologiche, idrogeologiche e preliminari; e) planimetria generale e schemi grafici; f) prime indicazioni e disposizioni per la stesura dei piani di sicurezza; g) calcolo sommario della spesa; h) studio di compatibilità idraulica e geologica-geotecnica (articoli 24 e 25 delle Norme Attuazione del PAI di cui ai contenuti degli allegati E ed F) corredato da relazione sulla mitigazione del rischio idrogeologico e relativi elaborati grafici sulle nuove perimetrazioni del pericolo e del rischio conseguenti alla realizzazione dell intervento di mitigazione. La relazione di mitigazione dovrà motivare il grado di mitigazione raggiunto a seguito delle diverse scelte progettuali proposte. Tale grado di mitigazione dovrà essere il massimo ottenibile. La relazione di mitigazione dovrà essere corredata da elaborati grafici riportanti la perimetrazione della pericolosità e del rischio ante e post interventi proposti e da schede di intervento di mitigazione dell eventuale rischio residuo. i) elaborato contenente la descrizioni degli edifici e dei terreni di cui è prevista l eventuale espropriazione con l indicazione dei confini, dei dati catastali, e dati anagrafici dei proprietari finalizzato all apposizione del vincolo preordinato all esproprio; il progetto preliminare dovrà essere corredato, inoltre, da tutti gli elaborati descrittivi e grafici necessari al rilascio dei pareri, delle autorizzazioni e dei nulla osta, da parte delle Autorità competenti, previsti dalla normativa nazionale e regionale vigente (Valutazione d Impatto Ambientale, Piano Paesaggistico Regionale, etc.); 8

9 Il progetto definitivo dovrà essere costituito almeno dai seguenti elaborati: a) relazione descrittiva; b) relazioni geologica, geotecnica, idrologica, idraulica ed eventuali altre relazioni tecniche specialistiche; c) rilievi planoaltimetrici e studio di inserimento urbanistico; d) elaborati grafici; e) studio di impatto ambientale ove richiesto dall Autorità competente; f) calcoli preliminari delle strutture e degli impianti; g) disciplinare descrittivo e prestazionale degli elementi tecnici; h) piano particellare di esproprio; i) computo metrico estimativo; l) quadro economico; il progetto definitivo dovrà essere corredato da tutti gli elaborati descrittivi e grafici necessari al rilascio di tutti i pareri, autorizzazioni, nulla osta etc., da parte delle Autorità competenti, previsti dalla normativa nazionale e regionale vigente. Il progetto esecutivo dovrà essere costituito almeno dai seguenti elaborati: a) relazione generale; b) relazioni specialistiche che illustrano puntualmente, sulla base del progetto definitivo, le soluzioni adottate; c) elaborati grafici comprensivi anche di quelli delle strutture, dei particolari costruttivi dei manufatti, delle opere d arte maggiori e minori, delle strutture sia provvisionali che definitive, dei sottoservizi, degli impianti e di ripristino delle aree e miglioramento ambientale; d) calcoli esecutivi delle strutture; e) piani di manutenzione dell opera e delle sue parti; f) piani di sicurezza e di coordinamento; g) computo metrico estimativo definitivo e quadro economico; h) cronoprogramma; i) elenco dei prezzi unitari ed analisi dei prezzi; j) quadro dell incidenza percentuale della quantità di manodopera per le diverse categorie di cui si compone l opera o il lavoro; k) schema di contratto e capitolato speciale di appalto; l) documentazione fotografica; m) relazione di mitigazione del rischio idrogeologico, relativi elaborati grafici e predisposizione delle schede di intervento di mitigazione dell eventuale rischio idrogeologico residuo; 9

10 n) Studio di accantieramento ex art. 15, comma 7, del D.P.R. 554/99. Gli elaborati grafici, dovranno essere realizzati in scala adeguata tale da consentire all esecutore una sicura interpretazione ed esecuzione dei lavori in ogni loro elemento. Gli elaborati dovranno essere redatti in conformità al D.P.R. 554/99 e alle Norme di Attuazione del P.A.I. ed alla normativa nazionale e regionale di settore. Il progetto dovrà essere redatto in modo da assicurare il massimo rispetto e la piena compatibilità con le caratteristiche del contesto territoriale e ambientale. Ai sensi dell articolo 11 della L.R. 24/87 comma 1 lettere a) e b), così come modificato dal D.P.G.R. n 53 del 30/04/2003, il progetto verrà approvato dall Amministrazione. Per tutte le fasi di progettazione l Amministrazione si riserva la facoltà di richiedere la presentazione di ulteriori elaborati, qualora ritenuti necessari per una maggiore definizione tecnica e funzionale dell opera in oggetto. G. COPERTURA FINANZIARIA Mutuo quindicennale acceso dall Amministrazione regionale con la Cassa Depositi e Prestiti H. AFFIDAMENTO DEI LAVORI La procedura di affidamento dell esecuzione lavori sarà attuata nel rispetto della Parte II - Capo II e Capo III - della Legge 163/2006 e Titoli V e VI del D.P.R. 554/99 e della normativa vigente al momento delle varie fasi d affidamento. I. TEMPISTICA PROGETTUALE - Progetto Preliminare: 90 gg. dalla data di approvazione della convenzione di incarico - Progetto Definitivo: 120 gg. dal N. O. dell Amministrazione Regionale - Progetto Esecutivo: 60 gg. dall approvazione dell Amministrazione Regionale Cagliari lì Il Responsabile del Procedimento i.r.m./sett.pianif i.c.m../resp.sett.piani 10

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