METODOLOGIE PER LA MAPPATURA DELLE AREE SOGGETTE A RISCHIO DI INONDAZIONE

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1 AUTORITÀ DI BACINO DI RILIEVO REGIONALE COMITATO TECNICO REGIONALE CRITERI PER L ELABORAZIONE DEI PIANI DI BACINO METODOLOGIE PER LA MAPPATURA DELLE AREE SOGGETTE A RISCHIO DI INONDAZIONE RACCOMANDAZIONE numero 1 La raccomandazione, individuando tra i maggiori squilibri esistenti nella Regione Liguria il rischio di inondazione delle aree urbane, si pone l obiettivo di individuare le azioni conoscitive necessarie al fine di quantificare il rischio di inondazione e di fornire corrette metodologie per la determinazione dell estensione delle aree urbane soggette ad inondazione e delle cause di tale fenomeno. 7

2 1. PREMESSA Obiettivo della pianificazione di bacino è l individuazione dei maggiori squilibri presenti nei bacini idrografici e la conseguente pianificazione degli interventi atti a ridurne l impatto fino a configurare un ambiente sostenibile. L Autorità di Bacino dei bacini regionali liguri individua tra i maggiori squilibri esistenti il rischio di inondazione delle aree urbane e determina di conseguenza che le azioni conoscitive devono essere innanzi tutto indirizzate alla quantificazione del rischio intesa come: determinazione dell estensione delle aree urbane soggette ad inondazione determinazione delle cause dei fenomeni. Il quadro conoscitivo emergente, con dettaglio informativo omogeneo per tutta l area di competenza dell Autorità, consente: di pianificare gli interventi in una scala di priorità ordinata alla rimozione dei rischi maggiori di pianificare altresì, anche se non propri dell AdB, gli interventi di protezione civile La mappatura delle aree soggette a rischio di inondazione consiste in una procedura che riconosce innanzi tutto i maggiori eventi che si sono dati sul territorio interessato e pone a disposizione tutta l informazione necessaria a ricostruire le cause, naturali ed antropiche, degli eventi dannosi, quantificandone gli effetti; valuta successivamente, sulla base della struttura morfoclimatica degli eventi di precipitazione storici, regionalizzati in relazione alle diverse aree regionali e caratterizzati, ove possibile, in termini di probabilità di evenienza, quali possano essere gli effetti idrologici anche in bacini ove, per l aleatorietà degli eventi stessi, non si abbia memoria recente di fatti estremi e determina quindi idraulicamente le aree potenzialmente soggette a rischio di inondazione. 2. MAPPATURA DELLE AREE INONDATE Per ognuno degli eventi di inondazione urbana di cui esiste memoria documentata è prodotto un rapporto nel quale sono individuate le relazioni di causa ed effetto tra i fatti naturali ed antropici che hanno prodotto gli eventi dannosi. Il rapporto è distinto in diverse sezioni compilate da specialisti, secondo le tecniche di rappresentazione e di valutazione più avanzate disponibili. I dati di base sono raccolti e conservati in forma accessibile e resi disponibili per le successive attività di pianificazione e progettazione Meteorologia Ogni rapporto è corredato da una sezione in cui è descritta la meteorologia dell evento e sono raccolte le carte meteorologiche sinottiche a scala mediterranea insieme alle immagini da satellite meteorologico METEOSAT. La cartografia su supporto cartaceo ha scale comprese tra 1: e 1:10 6. La risoluzione della cartografia digitale è a ciò coerente. 8

3 2. 2 Condizioni pre-evento La sezione raccoglie l informazione disponibile sulle condizioni morfologiche, pedologiche e vegetazionali dei versanti e delle aste nel periodo immediatamente precedente l evento, sia attraverso osservazioni dirette, che attraverso la ricostruzione modellistica basata su osservazioni scarse o su rilievi da satellite. La cartografia su supporto cartaceo ha scale comprese tra 1: e 1:10 6. La risoluzione della cartografia digitale è a ciò coerente. L informazione, ove possibile, è riprodotta su supporto digitale georeferenziato, in modo che l informazione originale non sia degradata e la risoluzione originale mantenuta PIuviometria deil evento La sezione raccoglie l informazione sulle altezze di pioggia orarie osservate nella rete pluviometrica del Servizio Idrografico, nonché in tutti gli altri strumenti di cui si abbia comunque notizia, e la organizza su supporto digitale georeferenziato. Ove necessario l informazione pluviometrica alle stesse scale è raccolta anche per quegli strumenti che sono rilevanti per la comprensione dei fenomeni e che sono gestiti dal Servizio Francese, dalla Regione Piemonte e dal Magistrato per il Po. L informazione originale non deve essere degradata e la risoluzione originale mantenuta. La cartografia su supporto cartaceo, ove prodotta, avrà scale comprese tra 1:10 6 e 1: Idrologia dell evento Per i bacini oggetto dell evento sono valutati attraverso gli strumenti modellistici più propri, e in particolare attraverso modelli numerici distribuiti basati sull informazione di quote del terreno e uso del suolo disponibile nella regione, gli idrogrammi d evento conseguenti ai pluviogrammi di cui al punto 2.3 ed alle condizioni pre-evento dei versanti, se determinati al punto 2.2. I risultati sono corredati da una sezione che quantifica l incertezza delle valutazioni. Le valutazioni idrologiche sono condotte anche per i bacini contigui a quelli in cui sono stati osservati fenomeni di inondazione. Gli idrogrammi sono ricostruiti per tutte le sezioni di interesse Dinamica di versante e d asta Per i bacini oggetto degli eventi di inondazione e per i bacini ad essi contigui sono raccolte tutte le osservazioni, anche mediante fotografie e filmati, purché riferiti ad apposita cartografia, relative a frane e scoscendimenti di versante, erosioni o alluvionamenti d asta. Le osservazioni sono, ove possibile, quantitativamente espresse mediante cartografia di dettaglio e con rilievi longitudinali e trasversali delle aste alle scale specifiche, ai fini di una stima quanto più fondata possibile dell entità del trasporto solido e dei volumi dei materiali fluitati dall idrogramma di piena Idraulica dell evento Sulla base delle valutazioni idrologiche di cui al punto 2.4 e delle informazioni, ove esistenti, di cui al punto precedente, sarà ricostruito l andamento dei tiranti idrici al colmo di 9

4 piena in prossimità dei tratti soggetti ad esondazione o ad importanti erosioni spondali, con particolare riguardo a tutte le sezioni interessate da attraversamenti o coperture. Ove non disponibili sono effettuati i rilievi longitudinali e trasversali dei tratti d asta di interesse, restituendoli alle scale specifiche. I rilievi utilizzati per le valutazioni idrauliche sono conservati nel rapporto. Per tutte le sezioni in cui il tirante idrico non abbia capienza nel letto naturale, è valutato il volume di acqua che ha presumibilmente recapito nell area urbana e stimato, ove possibile: in relazione ai sistemi di drenaggio e all evento idrologico, il tempo di permanenza delle acque nella zona urbana in relazione alla morfologia dei manufatti inondati, la velocità di deflusso e i tiranti massimi. Tali elementi sono indicati sulla cartografia specifica che è redatta in scala 1:5000 e, se opportuno, a scala catastale. Ove possibile l informazione sarà riportata su supporto digitale senza perdita di risoluzione Aree inondate Nelle aree urbane di cui si ha memoria di fatti di inondazione è ricostruita, mediante valutazione della topologia della struttura urbana, utilizzando altresì la tradizione orale dei fatti, l estensione areale dell inondazione conseguente a ciascuno specifico evento. Sono indicati sulla cartografia, che è redatta in scala 1:5000 e, se opportuno, a scala catastale, i tiranti massimi di inondazione, le strutture poste sotto il livello del suolo e accessibili alle acque, nonché l uso cui esse sono od erano destinate. Sono altresì valutati i volumi complessivi di inondazione. Ove possibile l informazione è riportata su supporto digitale senza perdita di risoluzione. 3. MAPPATURA DELLE AREE INONDABILI Per tutte le aree urbane che siano contigue ai corsi d acqua si provvederà a valutare, in base alle portate al colmo di piena ed agli idrogrammi di piena determinati dal settore Difesa del Suolo della Regione per i periodi di ritorno compresi tra 50 e 250 anni, l andamento dei tiranti idrici al colmo di piena in prossimità dei tratti temibilmente soggetti ad esondazione o ad importanti erosioni spondali, con particolare riguardo a tutte le sezioni interessate da attraversamenti o coperture. Ove non disponibili, sono effettuati i rilievi longitudinali e trasversali dei tratti d asta di interesse, restituendoli alle scale specifiche. I rilievi utilizzati per le valutazioni idrauliche saranno conservati nel rapporto. Per tutte le sezioni in cui il tirante idrico non abbia capienza certa nel letto naturale, anche in conseguenza di una possibile dinamica dei versanti e d asta, come valutato al punto 2.5, é valutato il volume di acqua che ha presumibilmente recapito nell area urbana ed è ricostruita, mediante valutazione della topologia della struttura urbana, l estensione areale della possibile inondazione. E inoltre stimato, ove possibile: in relazione ai sistemi di drenaggio e all evento idrologico il tempo di permanenza delle acque nella zona urbana in relazione alla morfologia dei manufatti inondati la velocità di deflusso e i tiranti massimi 10

5 Le aree di possibile inondazione sono cartografate in scala 1:5000 e, se opportuno, a scala catastale, sono indicati sulla cartografia, in modo che tali elementi siano rappresentabili sugli edifici ed i manufatti esistenti nelle aree a rischio, i tiranti massimi di inondazione al di sopra del livello del suolo, nonché tutte le strutture poste sotto il livello del suolo e accessibili alle acque, insieme all uso cui sono destinate. Ove possibile l informazione sarà riportata su supporto digitale senza perdita di risoluzione. I risultati sono corredati da una sezione che qualifica l incertezza delle valutazioni. 11

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