Spesso si ignora il rapporto tra i sessi e si confonde il genere con una delle sue parti: le donne
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- Concetta Borrelli
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3 Il significato sociale assunto dalle differenze sessuali. Il termine designa la costellazione di caratteristiche e di comportamenti che finiscono per essere rispettivamente associati ai maschi e alle femmine e per ciò da loro attesi all interno di una particolare società (Vivien Burr) Un elemento naturale (il sesso) diventa l'ancora sulla quale creare una categoria culturale (il genere); Il concetto si diffonde negli anni 70 (in particolare con il lavoro della studiosa americana Gayle Rubin del 1975 The Traffic in Women) per analizzare l asimmetria di potere esistente tra uomini e donne ed evidenziarne la natura socialmente e culturalmente costruita e quindi modificabile (Scott, 1986; Picone Stella, Saraceno, 1996).
4 Spesso si ignora il rapporto tra i sessi e si confonde il genere con una delle sue parti: le donne
5 Il Bilancio di Genere è un documento di bilancio che analizza e valuta in un ottica di genere gli impegni economici-finanziari e dunque le scelte politiche di un Amministrazione (piuttosto che di un azienda). Il Bilancio di Genere si configura come azione per l applicazione del principio di gender mainstreaming (GM), inteso come principio per attribuire adeguata considerazione alle differenze esistenti tra situazioni di vita, esigenze ed interessi rispettivamente di uomini e donne, in tutti i programmi e gli interventi economici e sociali.
6 Comprendere le ricadute su donne e uomini delle attività svolte, tenendo fermo il valore della parità, costituzionalmente garantito, ma anche promuovendo l esigenza di valorizzare le differenze di genere. Analizzare e valutare in termini di impatto le politiche che agendo apparentemente in maniera neutra, in realtà producono effetti diversi su uomini e donne. Integrare una prospettiva di genere nella definizione delle priorità e delle strategie. Diffondere la cultura delle pari opportunità. Promuovere rigore, trasparenza, efficacia ed efficienza della spesa pubblica e dell assegnazione delle risorse. Scambiare buone pratiche. Creare o consolidare reti.
7 produrre bilanci delle donne o specificamente rivolti alle donne ma di intervenire sui bilanci pubblici che non sono neutrali in termini di genere, in quanto hanno un impatto diverso sulle condizioni di vita e sulle opportunità (personali, lavorative e sociali) di donne e uomini, sia a livello di entrate che di uscite.
8 EQUITA - contribuire a ridurre le diseguaglianze di genere attraverso una distribuzione più equa delle risorse finanziarie (le politiche pubbliche non sono neutre!) EFFICACIA ED EFFICIENZA - verificare l efficacia e l efficienza delle politiche e dei servizi rispetto alle specifiche esigenze connesse alla diversità dei generi (in termini di coerenza tra la domanda espressa dal territorio e dalla popolazione di riferimento e l offerta di servizi) TRASPARENZA - migliorare la trasparenza dei documenti di bilancio tramite una comunicazione chiara, semplice ed efficace che permetta di rendere più evidenti le aree di intervento interessate da disparità CONSAPEVOLEZZA - promuovere la consapevolezza degli amministratori pubblici sull impatto di genere delle politiche adottate rispetto a progettualità dell ente, erogazione dei servizi, costi affrontati, capacità di rispondere alle esigenze ACCOUNTABILITY E VALUTAZIONE - ampliare l informazione e la partecipazione della cittadinanza.
9 1984: l Australia è il primo paese a sperimentare il Bilancio di Genere allargandosi poi ad altri paesi 1995: la Quarta Conferenza Mondiale sulle donne di Pechino (piattaforma delle Nazioni Unite) individua la necessità di integrare la prospettiva di genere nel processo decisionale di costruzione del bilancio e nel Bilancio di Genere una delle azioni volte ad affermare il principio del GM 2002: in Italia da parte delle Province di Modena, Siena e Genova viene siglato un protocollo d intesa per la diffusione del Bilancio di Genere, costruendo reti di buone pratiche 2004: il Parlamento europeo adotta Bilancio di Genere riconoscendolo come conseguente applicazione del GM 2006: la Road map per le PP.OO indica le strategie di programmazione 2007/2013 e il Bilancio di Genere come strumento per migliorare la governance sulla parità tra i generi. 2006: approvazione della Carta europea dell uguaglianza di donne e uomini nella vita locale e regionale ad oggi: più di sessanta enti (Comuni, Province, Regioni) hanno adottato il Bilancio di Genere.
10 I primi 18 enti della rete Le circa 60 esperienze ad oggi
11 LIVELLO EUROPEO 2003 Relazione al Parlamento Europeo sul Gender Budgeting di Fiorella Ghilardotti (Commissione per i Diritti della Donna) adottata dal Parlamento Europeo strategia per la parità tra donne e uomini. LIVELLO NAZIONALE 2007 Direttiva Misure per attuare parità e pari Opportunità tra uomini e donne nelle amministrazioni pubbliche (Pollastrini-Nicolais) D.L. 150 del 2009 (Decreto Brunetta) di riforma della Pubblica Amministrazione (art. 10) per valorizzare il Bilancio di Genere come effettivo strumento di miglioramento della governance e di efficacia della spesa pubblica Legge 183 art. 21 istituzione Comitati unici di garanzia per le pari opportunità (CUG). LIVELLO REGIONALE TOSCANO 2009 L.R. 16 del 2009 Cittadinanza di genere (art. 13).
12 Fase 1 - analisi del contesto (disaggregazione dei dati per genere, secondo variabili demografiche, lavorative e reddituali) Fase 2 - analisi delle politiche e dei programmi Fase 3 - analisi del bilancio e riclassificazione del bilancio secondo il genere Fase 4 - analisi del personale amministrativo e politico Fase 5 - analisi delle attività Fase 6 laboratorio partecipato sui tempi e gli spazi della città
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14 I DECISORI POLITICI - Per conoscere le caratteristiche e le esigenze della popolazione e definire obiettivi e strategie IL PERSONALE DIPENDENTE - Per rafforzare il senso di appartenenza, responsabilità e consapevolezza sulle ricadute dei servizi erogati GLI ATTORI SOCIALI DEL TERRITORIO Per facilitare e rendere più efficace la loro interazione LE DONNE DI PIOMBINO Per restituire la propria esperienza e percezione dei tempi e degli spazi della città I CITTADINI Per informarsi sull utilizzo delle risorse pubbliche e sulle strategie perseguite
15 Fase 1 - analisi del contesto (disaggregazione dei dati per genere, secondo variabili demografiche, lavorative e reddituali) Fase 2 - analisi delle politiche e dei programmi Fase 3 - analisi del bilancio e riclassificazione del bilancio secondo il genere Fase 4 - analisi delle attività e dei servizi Fase 5 - analisi del personale amministrativo e politico Fase 6 approfondimento qualitativo con gli strumenti della partecipazione
16 Caratteristiche demografiche della popolazione: Distribuzione della popolazione per aree di cura Focus on la popolazione immigrata La struttura delle famiglie Analisi del lavoro dal punto di vista del genere: Occupati e disoccupati Imprenditoria femminile
17 Il principio delle Pari Opportunità compare espressamente nello Statuto comunale del Comune di Piombino* dove si legge: 1. Al fine di attuare condizioni di Pari Opportunità tra uomo e donna nell'esercizio delle funzioni istituzionali e nelle responsabilità di gestione dei pubblici servizi, ciascuno dei due sessi deve essere adeguatamente rappresentato nella nomina dei componenti la Giunta, nella composizione delle Commissioni consiliari e degli altri organi collegiali del Comune, nelle designazioni e rappresentanze del Comune nelle istituzioni, aziende ed enti da esso dipendenti. 2. Il Comune è altresì impegnato a creare condizioni di Pari Opportunità nello svolgimento della vita sociale e lavorativa in tutti i suoi aspetti. 3. Al fine di promuovere e valorizzare il ruolo della donna nella società è istituita la Commissione comunale per le Pari Opportunità composta dalle donne elette nel Consiglio comunale e nella Consulta dei cittadini stranieri e apolidi, dalle donne componenti la Giunta comunale e dalle rappresentanti dei gruppi e delle associazioni femminili costituiti sul territorio, nominate con le modalità stabilite dal regolamento della Commissione comunale per le Pari Opportunità. * Articolo 75 del capo V disposizioni comuni
18 Per favorire una lettura per priorità di genere il bilancio* è stato riclassificato riaggregando le voci di spesa in tre macroaree: Area della conciliazione - comprende tutte quelle attività destinate ad alcune tipologie di cittadini (bambini,anziani, fasce deboli) che comportano un forte impatto indiretto sulle differenze di genere. Area della qualità della vita - comprende i servizi (sicurezza, criminalità, trasporti, mobilità, aree verdi, cultura, sport e tempo libero) prestati dall Ente che non sono destinati direttamente alla persona ma incidono su aspetti della qualità della vita e delle scelte di vita delle persone in misura significativa. Area del mercato del lavoro - comprende l attività di promozione condotta dal Comune per sostenere e sviluppare le attività produttive del territorio e il mercato del lavoro (servizi per la promozione delle attività produttive e del commercio, sportelli informativi). * Bilancio consuntivo 2010
19 Si è poi provveduto a considerare aree di spesa corrente e straordinaria per ciascuna delle tre macroaree, non solo relativamente alle funzioni aggregate ma anche ai settori interni a ciascuna funzione: Ambito spese correnti % sul totale spese in conto capitale % sul totale Funzione 01 Gestione comune ,00 29, ,00 26,3 Funzione 02 Giustizia ,00 0, ,00 0,2 Funzione 03 Polizia locale ,00 7, ,00 0,4 Funzione 04 Istruzione pubblica ,00 8, ,00 1 Funzione 05 Cultura e beni culturali ,00 4, ,00 29,4 Funzione 06 Sportivo e ricreativo ,00 3, ,00 2,6 Funzione 07 Turistico ,00 1,5-0 Funzione 08 Viabilità e trasporti ,00 12, ,00 11 Funzione 09 Territorio e ambiente ,00 15, ,00 12,9 Funzione 10 Sociale ,00 15, ,00 2,2 Funzione 11 Sviluppo economico ,00 0, ,00 14 Funzione 12 Servizi produttivi Totale , ,00 100
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21 I servizi: Area della conciliazione - L Amministrazione ha concentrato la propria attenzione alla qualità dell offerta formativa ed educativa, sia in termini di ampliamento dell offerta esistente (pubblica, privata e del terzo settore), sia attraverso l introduzione di nuove esperienze che promuovano il diritto di cittadinanza nei differenti percorsi di vita (tra cui la promozione di percorsi di progettazione o consultazione partecipata e il bilancio di genere) Area della qualità della vita Il piano di lavoro della Giunta comunale indica come fondamentale la tutela ambientale in una città come Piombino che ha già pagato in termini di sofferenza ambientale così come una migliore gestione dello spazio pubblico in risposta alla concrete esigenze di qualità della vita delle sue cittadine e dei suoi cittadini. Area del mercato del lavoro - Lo sviluppo locale costituisce un campo cruciale per realizzare azioni efficaci per superare le disparità tra uomini e donne, coinvolgendo attori diversi a livello economico e sociale, promuovendo saperi, sperimentando progetti ed esperienze. Emergono però delle difficoltà a sviluppare un efficace intervento in questa area in un ottica di genere, in parte per una questione di competenze del Comune e in parte per un oggettiva difficoltà di iniziativa dovuta alla carenza di risorse economiche.
22 La Commissione Pari Opportunità è composta da 15 donne rappresentanti dell Amministrazione comunale (consiglio e giunta), dell associazionismo locale, del Centro antiviolenza e della Consulta degli stranieri. Si riunisce con cadenza pressoché mensile e nel corso del 2010/11 ha organizzato: dibattiti per sostenere la presenza delle donne nel mondo del lavoro anche attraverso la conciliazione tra vita personale, familiare e professionale; attività per le politiche sociali, sanitarie e per la cittadinanza di genere con particolare attenzione alla violenza di genere; dibattiti per promuovere e favorire la partecipazione attiva delle donne alla vita politica e istituzionale.
23 La giunta attualmente in carica è composta da 10 membri compreso il sindaco e, di questi, otto sono uomini e due sono donne. Se dal punto di vista quantitativo la presenza femminile è indubbiamente sottorappresentata si deve rilevare che le deleghe loro attribuite escono dal tradizionale alveo delle deleghe femminili (anche se gli assessorati con maggior voce di spesa in conto capitale - cultura e bilancio - sono affidati entrambi a due uomini). Si rileva un significativo miglioramento della presenza femminile sotto il profilo della rappresentanza politica nella comparazione della serie storia dei dati relativi alle giunte precedenti. Per la prima volta dal 1960, infatti, vi sono due donne assessore mentre fino ad oggi in sole quattro legislature era stata presente una donna in Giunta. Per quanto riguarda il consiglio, le consigliere sono 5 su 31 membri (meno di 1/6 dei membri dell organo comunale) e sono tutte rappresentanti della maggioranza. In questo caso il trend è negativo rispetto al Consiglio comunale precedente che vedeva una presenza femminile pari a 11 su un totale di 31.
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25 Dalle fotografie raccolte e discusse sono emersi alcuni temi comuni effettivamente connessi alla dimensione temporale e spaziale della donna al di fuori dello spazio privato: il lavoro e in particolare l interfaccia femminile del commercio di vicinato piombinese; i momenti e gli spazi di aggregazione; l estetica della città.
26 Grazie per l attenzione
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