Cenni di Nutrizione Artificiale (N.A.) LINEE GUIDA NUTRIZIONALI IN AMBITO CHIRURGICO SERVIZIO DIETETICO
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- Niccolina Napolitano
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1 Cenni di Nutrizione Artificiale (N.A.) LINEE GUIDA NUTRIZIONALI IN AMBITO CHIRURGICO SERVIZIO DIETETICO
2 NUTRIZIONE ARTIFICIALE E una procedura terapeutica mediante la quale è possibile soddisfare i bisogni nutrizionali degli assistiti non in grado di alimentarsi sufficientemente per via naturale. La NA si differenzia in : Nutrizione Parenterale (NP) Nutrizione Enterale (NE).
3 NUTRIZIONE ARTIFICIALE PERCHE? PAZIENTI CHE NON POSSONO MANGIARE (Ileo meccanico, stenosi esofagee, coma di varia natura, sindromi da intestino corto) PAZIENTI CHE NON DEBBONO MANGIARE (Fistole digestive, pancreatiti croniche recidivanti, periodi postoperatori) PAZIENTI CHE NON VOGLIONO MANGIARE (Anoressia nervosa, cachessia grave) PAZIENTI CHE NON MANGIANO ABBASTANZA (Cardiopatie acute, traumatismi gravi, ustioni, Morbo di Crohn)
4 Indicazioni alla NA Pazienti a rischio di malnutrizione, cioè pazienti ben nutriti, ma che già da 5 gg. non riescono a soddisfare le proprie richieste energetiche attraverso l alimentazione orale e che anche nei prossimi 5 gg. non potranno soddisfarle. - Recente ictus cerebri - Grossi traumatismi - Immediato decorso post-operatorio negli interventi sul tratto digestivo prossimale - Nei pazienti da sottoporre a chirurgia elettiva, malnutriti o a rischio di malnutrizione come trattamento pre-operatorio
5 Scelta della via di somministrazione della NA Indicazione NA Funzione intestinale Adeguata Via enterale Quanto tempo è previsto? Insufficiente Via parenterale totale Quanto tempo è previsto? Meno 30 gg Oltre 30 gg Meno 15 gg Oltre 15 gg SNG PEG PEJ via periferica via centrale La copertura dei fabbisogni è assicurata? CVP CVC PICC SI NO PORT-A-CATH Nutrizione totale Integrazione con nutrizione parenterale Linee Guida S.I.N.P.E. 2002
6 NUTRIZIONE ENTERALE COME? SNG GASTROSTOMIA CHIRURGICA PEG - (tramite endoscopia) DIGIUNOSTOMIA CHIRURGICA (Nella prima o seconda ansa dell intestino) PEJ (tramite endoscopia)
7 LA NUTRIZIONE ENTERALE (NE) VANTAGGI La natura più fisiologica di tale trattamento Il minor rischio di complicanze Facile posizionamento - maggiore semplicità gestionale I minori costi rispetto alla NP VANTAGGI Stimola la funzionalità digestiva dell apparato gastrointestinale Ha un effetto protettivo sulla mucosa enterica Mantiene l integrità strutturale dei villi intestinali e stimola la loro attività assorbente
8 Indicazioni della N.E. Impossibilità o controindicazioni all alimentazione per via orale conseguente a: Disfagia ostruttiva: Patologie neoplastiche in fase terapeutica e non(tumori capocollo,esofago stomaco) Disfagia funzionale: Patologie neurologiche o alterazioni della motilità delle prime vie digestive(demenze,alzheimer,parkinson,sla) Necessità di integrazione all alimentazione per via orale conseguente a: Controindicazioni della N.E. Occlusione e/o Sub-occlusione intestinale Vomito intrattabile Ileo paralitico e/o diarrea severa Fistole enterocutanee prossimale(alte) e ad elevata portata Ischemia intestinale cronica Anoressia o iporessia di qualsiasi causa Patologie croniche catabolizzanti Postumi di gravi patologie (es: malattia di Crohn)
9 Modalità di somministrazione per SNG - PEG CON NUTRIPOMPA: Nutrizione regolare e programmabile A BOLO : Somministrazione di un volume da 250 a 350 ml con l aiuto di una siringa da 60 c.c. (schizzettone) per 4/6 volte al giorno Modalità di somministrazione per DIGIUNOSTOMIA CON NUTRIPOMPA Velocità di somministrazione moderata valutando la tollerabilità del paziente A GRAVITA : La nutrizione scende per forza di gravità
10 Modalità di somministrazione PER POMPA A GRAVITÀ Nutrizione regolare Velocità non regolare programmabile e non programmabile Nutripompe sicure, pratiche, dotate di sistemi di allarme. Possibilità di impostare il volume da somministrare. Velocità Nutripompa 1500 ml in 24 /h = 65 ml/h VELOCITA MASSIMA CONSIGLIATA 80 ml./h IN CONTINUO Nell arco delle 24 ore CICLICO INTERMITTENTE Somministrazione frazionata nella giornata con periodi di sospensione PER BOLO Si simula il pasto fisiologico : con ml x 4-6 volte al giorno
11 POSIZIONE DEL PAZIENTE DURANTE LA SOMMINISTRAZIONE ENTERALE Nel paziente allettato busto sollevato da un minimo di 30 meglio se 45 Al termine della somministrazione mantenere la posizione per almeno 1 ora al fine di prevenire rigurgiti gastro-esofagei
12 ACQUA Nutrizione Enterale Modalità Corretta di Somministrazione BOLI MEDIANTE SIRINGONE SI SOMMINISTRAZIONE CONTINUA NO PER GARANTIRE : UNA MIGLIORE IDRATAZIONE DEL PAZIENTE IL LAVAGGIO DELLA SONDA PER GARANTIRNE LA PERVIETA Quantita consigliata 25ml.-30ml. /Kg. Peso Ideale/die Es. paziente adulto di 65 Kg. Altezza m. 1, ml. Acqua/die Si può arrivare anche a 50 ml/kg./die in caso di fabbisogni elevati(fistole,febbri etc.)
13 SOMMINISTRAZIONE: FARMACI I FARMACI NON VANNO DISPERSI NELLE MISCELE NUTRIZIONALI PERCHE POSSONO PROVOCARE LA PRECIPITAZIONE DEI NUTRIENTI DELLE STESSE CHE DEI SINGOLI FARMACI. LA TERAPIA VA APPLICATA SOSPENDENDO IL FLUSSO DEL PRODOTTO, LAVANDOLA SONDA SIA PRIMA CHE DOPO, LA SOMMINISTRAZIONE DEL FARMACO. NON ASSOCIARE PIU FARMACI CONTEMPORANEAMENTE
14 Nutrizione artificiale MISCELE ARTIFICIALI VANTAGGI Certezze dell apporto di nutrienti Prodotti specifici per specifiche patologie(diabete, insufficienza renale,insufficienza respiratoria) Prodotti con o senza fibra, ipercaloriche, iperproteiche Minori costi Facile gestione Sicurezza igienicità
15 Nutrizione artificiale FRULLATI DI ALIMENTI NATURALI SVANTAGGI ELEVATA QUOTA DI GRASSI E SODIO PRESENZA DI LATTOSIO ED OLIGOSACCARIDI COMPOSIZIONE BROMATOLOGICA VARIABILE SCARSA OMOGENEIZZAZIONE ELEVATI VOLUMI DIARREA OSMOTICA OSTRUZIONE DEI SONDINI PREPARAZIONI ARTIGIANALI NON STERILI
16 LA NUTRIZIONE PARENTERALE (N.P.) PUO ESSERE TOTALE SODDISFA COMPLETAMENTE IL FABBISOGNO CALORICO PUO ESSERE INTEGRATIVA PER LA NUTRIZIONE ORALE O ENTERALE UTILIZZATA PER INTEGRARE ALTRE FONTI DI INTROITO CALORICO NUTRIZIONE PARENTERALE COME? I nutrienti vengono somministrati direttamente nella circolazione sanguigna attraverso: una vena periferica (es. cefalica, basilica) una vena centrale di grosso calibro (giugulare, succlavia). mediante l impiego di aghi o cateteri venosi.
17 La Nutrizione Periferica(NPP) tramite MIDLINE o VEFLON è indicata: Per periodi di tempo brevi Quando si sia programmata una NP ipocalorica, oppure una NP di supporto ad una nutrizione per os o enterale NON permette la somministrazione di sostanze nutritive più concentrate ad alta osmolarità OLTRE GLI 850 mosm/l.) (l uso di soluzioni con ALTA osmolarità si associa ad un rischio elevato di flebite chimica) LA Nutrizione Parenterale Totale (NPT) tramite accesso Venoso Centrale(CVC) e PICC Permette la somministrazione di sostanze nutritive più concentrate ad alta osmolarità OLTRE GLI 850 mosm/l.) e volumi di liquidi maggiori rispetto a quanto sarebbe possibile attraverso un vaso periferico Consente la somministrazione per lunghi periodi (mesi e/o anni) Maggiore stabilità dell accesso
18 Indicazioni della N.P. Per Pazienti che non possono soddisfare le proprie richieste energetiche attraverso l alimentazione orale o enterale Indicazioni assolute: Nel caso di un intestino non utilizzabile oppure in cui si preveda una difficile tolleranza della NE Indicazioni relative: Sono quelle in cui la sua utilizzazione, sempre fatta salva la non praticabilità della nutrizione enterale, si basa su valutazioni di rischio nutrizionale: - Soggetti gravemente malnutriti nel pre-operatorio di interventi di chirurgia maggiore - Soggetti malnutriti o a rischio di malnutrizione, nel postoperatorio di interventi in cui si preveda una ripresa adeguata dell alimentazione orale dopo 7 10 gg.
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21 PROSPETTO COMPARATIVO SACCHE PRONTE NPT 05/05/14
22 Composizione Unità di misura Periven 1440 Fresenius Oli-Clinomel N4-550E 2000 Olimel N5E Kabiven 2566ml Fresenius Glucosio Gr AA Gr N Gr Lipidi Gr Sodio MEq Potassio MEq Calcio MEq Magnesio MEq Cloro MEq Fosfato MEq Acetato MEq KcalNP/gN Kcal/g Osmolarità MOsm/l Calorie NP. Kcal Calorie tot. Kcal Volume tot. ml /05/14
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25 ALLA DIMISSIONE DEL PAZIENTE LA SCHEDA DI VALUTAZIONE E FABBISOGNI IN NUTRIZIONE ENTERALE O PARENTERALE VIENE INVIATA SE DIMESSO AL PROPRIO DOMICILIO INVIO AL PROPRIO DISTRETTO DI RESIDENZA (DISTRETTO NORD O SUD) AL FAX CURE PRIMARIE O PALLIATIVE (A.D.I.) SE DIMESSO IN CASA DI RIPOSO O RSA INVIO AL FAX DELLA STRUTTURA CHE ACCOGLIERA IL PAZIENTE
26 ALLA DIMISSIONE DEL PAZIENTE IN NUTRIZIONE ENTERALE AL PROPRIO DOMICILIO SI ESEGUE TRAINING CON FAMIGLIARI E BADANTI PER LA GESTIONE DELLA NUTRIZIONE
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