PROCESSI VERBALI DELLE RIUNIONI DEL COMITATO REGIONALE PER LE COMUNICAZIONI. Definizione della controversia XXXcontro Tiscali Italia XXX

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1 PROCESSI VERBALI DELLE RIUNIONI DEL COMITATO REGIONALE PER LE COMUNICAZIONI DELIBERAZIONE N. del 5 novembre 2018 OGGETTO Definizione della controversia XXXcontro Tiscali Italia XXX Pres. Ass. Presidente: Marco Mazzoni X Membro: Maria Mazzoli X Membro: Stefania Severi X Presidente: Marco Mazzoni Estensore: Beatrice Cairoli Il Verbalizzante: Monica Cappelli

2 Definizione della controversia XXX contro Tiscali Italia XXX (GU14 N. 15/2018) IL CORECOM DELLA REGIONE UMBRIA nella riunione del 18 dicembre 2018, VISTA la legge 14 novembre 1995, n. 481 Norme per la concorrenza e la regolazione dei servizi di pubblica utilità. Istituzione delle Autorità di regolazione dei servizi di pubblica utilità ; VISTA la legge 31 luglio 1997, n. 249 Istituzione dell'autorità per le garanzie nelle comunicazioni e norme sui sistemi delle Telecomunicazioni e radiotelevisivo e, in particolare, l'art. 1, comma 6, lett. a), n. 14 e il comma 13 dello stesso art. 1; VISTO il decreto legislativo 1 agosto 2003, n. 259, recante Codice delle comunicazioni elettroniche ; VISTE la legge regionale 11 gennaio 2000 n. 3 recante Norme in materia di comunicazione e di emittenza radiotelevisiva locale e istituzione del Comitato regionale per le comunicazioni e la legge regionale 29 dicembre 2014, n. 28, recante Istituzione, organizzazione e funzionamento del Comitato regionale per le comunicazioni (Co.Re.Com.). Ulteriori modificazioni alla legge regionale 11 gennaio 2000 n.3 ; VISTA la deliberazione del Co.Re.Com. Dell'Umbria n. 7 dell'11 giugno 2015, concernente l'approvazione del Regolamento interno e codice etico del Comitato regionale per le comunicazioni (Co.Re.Com.), di cui all'articolo 9 della l.r. n. 28/2015; VISTO l Accordo Quadro del 28 novembre 2017 tra l Autorità, la Conferenza delle Regioni e delle Province autonome e la Conferenza dei Presidenti delle Assemblee legislative delle Regioni e delle Province autonome, di seguito denominato Accordo Quadro 2018, conforme al testo approvato dall Autorità con delibera n. 395/17/CONS; VISTA la Convenzione per l'esercizio delle funzioni delegate in tema di comunicazioni di cui all'articolo 3 dell'accordo quadro tra l'autorità per le garanzie nelle comunicazioni e il Comitato regionale per le comunicazioni Umbria, in vigore dal 1 gennaio 2018; VISTA la Delibera dell'autorità per le garanzie nelle comunicazioni n. 173/07/CONS e successive modificazioni e integrazioni recante Regolamento sulle procedure di risoluzione delle controversie tra operatori di comunicazioni elettroniche ed utenti (di seguito Regolamento);

3 VISTA la Delibera dell'autorità per le garanzie nelle comunicazioni n.276/13/cons recante Approvazione delle linee guida relative all'attribuzione delle deleghe ai Co.Re.Com in materia di risoluzione delle controversie tra utenti ed operatori di comunicazioni elettroniche ; VISTA la Delibera dell'autorità per le garanzie nelle comunicazioni n. 179/03/CSP recante Approvazione della direttiva generale in materia di qualità e carte dei servizi di telecomunicazioni ai sensi dell'art. 1, comma 6, lettera b), numero 2, della L. 31 luglio 1997, n. 249 ; VISTA la Delibera n. 73/11/CONS recante Approvazione del regolamento in materia di indennizzi applicabili nella definizione delle controversie tra utenti e operatori ed individuazione delle fattispecie di indennizzo automatico ai sensi dell'articolo 2, comma 12, lett. g) della legge 14 novembre 1995 n.481 (di seguito Regolamento Indennizzi); VISTE l'istanza e la documentazione alla medesima allegata del 10 gennaio 2018 (prot. n. XXX/2018) con cui il Sig. XXX, residente in via XXX, ha chiesto l'intervento del Comitato regionale per le comunicazioni dell'umbria (di seguito CORECOM) per la definizione della controversia in essere con l'operatore Tiscali Italia XXX, VISTI gli atti del procedimento inerente l'espletato tentativo obbligatorio di conciliazione; VISTI gli atti del presente procedimento; VISTA la relazione del responsabile del procedimento; VISTA la proposta del Dirigente; UDITA la relazione del Consigliere Delegato; CONSIDERATO quanto segue: 1. La posizione dell istante L istante, in relazione alla numerazione privata XXX, rappresenta, in sintesi, quanto segue: a) era titolare della numerazione XXX, in relazione alla quale aveva un contratto con Tiscali per il servizio ADSL 7 mega, per un canone di euro 40,22; b) le fatture venivano inviate alla casella di posta elettronica; c) il 16 ottobre 2012 il servizio ADSL è migrato in Telecom; d) nel febbraio 2018 si avvedeva che i prelievi dal proprio conto corrente, da parte di Tiscali, sono continuati, nonostante il rientro in Telecom; e) solo dall analisi delle fatture Tiscali, è emerso che è stata attivata la numerazione XXX e che è stato attivato il canone Addon, oltre il canone 7 mega; f) il 16 maggio 2017 ha trasmesso reclamo al gestore e chiesto il rimborso delle somme prelevate;

4 g) dalle fatture emesse, emerge che il servizio è stato attivato successivamente al rientro in Telecom; h) non si comprende la tesi di Tiscali che avrebbe proposto, in fase di conciliazione, lo storno ed il rimborso delle fatture pagate dal 23 dicembre 2017, essendo la conciliazione avvenuta in data 17 ottobre In base a tali premesse, l istante chiede: I) il rimborso delle fatture pagate e non dovute; II) ristoro per la mancata comunicazione dell attivazione di un nuovo numero; III) ristoro per l attivazione del canone Addon; IV) ristoro per prelievo improprio su RID bancario per servizi non autorizzati; V) spese di procedura. 2. La posizione dell'operatore L'operatore nei propri scritti difensivi, rappresenta, in sintesi, quanto segue: 1) l istante era cliente Tiscali, sin dal 2006, per il servizio di connettività ADSL denominato ADSL Mega 4 WS sulla numerazione, nativa Telecom, XXX; 2) il 23 agosto 2012 Tiscali iniziava a fatturare il costo della linea dati, in relazione alla cessazione della linea fisica da parte di Telecom, già notificata a Tiscali dal 8 giugno 2010; 3) il canone Addon, erroneamente, è stato addebitato solo due anni dopo l effettiva cessazione della numerazione; 4) in tali casi, Telecom trasforma la linea da attiva a solo dati e chiede a Tiscali il canone per linea dedicata; detta trasformazione comporta l addebito al cliente dei costi che Telecom chiede a Tiscali, il c.d. canone Addon Linea Dati ; 5) non avendo l Istante espresso la volontà di cessare contestualmente anche il Servizio adsl che utilizzava con Tiscali, e su cui si appoggiava la linea fisica nativa Telecom, per garantire la continuità del Servizio, Tiscali provvedeva a identificare la linea dedicata, sulla quale si attestava l adsl, con la numerazione XXX: quest ultima, non era una numerazione fisica ma una linea virtuale sulla quale poggiava il Servizio internet. Non è stata, quindi, attivata alcuna nuova numerazione; 6) a seguito della trasformazione della linea in Linea Dati il Cliente ha regolarmente fruito della connettività adsl sino al 22/12/2017; 7) in data 9/02/2017, l Istante inviava una formale richiesta di disdetta del contratto, ed il contratto veniva cessato il 13/3/2017; 8) in data 18/05/2017, il Cliente inviava un reclamo con il quale chiedeva la restituzione del canone AddON dall anno 2012 in poi, reclamo riscontrato negativamente;

5 9) circa la contestazione di addebito del canone Addon per linea dedicata, l art. 4.2 delle Condizioni Generali di Contratto prevede espressamente: Il Cliente prende atto che in caso di trasformazione del Servizio dalla versione tradizionale a quella Solo Dati (ovvero con attivazione di linea dati ad hoc a seguito del recesso da parte del Cliente dal contratto con Telecom Italia per il servizio telefonico di base), sarà dovuto un corrispettivo maggiore rispetto alle condizioni economiche previste per il Servizio Tradizionale. La maggiorazione corrisponderà all'importo aggiuntivo che Tiscali dovrà corrispondere a Telecom Italia quale canone aggiuntivo per le linee Solo Dati ; 10) i log adsl mostrano regolari connessioni sino alla data del 22/12/2017, pertanto il servizio è stato regolarmente fruito. 11) prima del 9/02/17 (data della disdetta), non è pervenuta alcuna segnalazione/reclamo; 12) i canoni successivi alla cessazione, avvenuta il 13/3/2017, sono già stati stornati; 13) in sede di udienza di conciliazione era stato proposto all Istante lo storno e il rimborso delle fatture pagate dal 23/12/2017 in poi, ma la proposta è stata rifiutata. 3. Risultanze istruttorie e motivi della decisione. In via preliminare, va dichiarata l inammissibilità delle richieste di cui ai punti II) e IV), non essendo le stesse riconducibili ad ipotesi contemplate nel Regolamento indennizzi, né ricollegabili, neanche in via analogica, alle fattispecie ivi espressamente disciplinate. Passando al merito, le richieste dell istante vanno accolte nei limiti e nei termini di seguito specificati. Dalla documentazione versata in atti dall istante, risulta che il medesimo, in relazione alla numerazione XXX, contrattualizzata con Tiscali, ha inoltrato all operatore Telecom richiesta di rientro nel settembre 2012, richiesta che Telecom provvedeva ad evadere nell ottobre seguente, come da Welcome Letter. In relazione a tanto, l operatore nulla adduce in ordine ad eventuali problemi occorsi nel passaggio all altro operatore ma dichiara che ha provveduto ad attestare il servizio dati su una nuova numerazione, e ciò in conseguenza del verificarsi di situazioni interne, relative al rapporto tra Tiscali e Telecom. In proposito, si evidenzia che che l operatore non ha in alcun modo comunicato la situazione che si è venuta a creare successivamente alla proprie vicende interne con Telecom, né risulta che l istante sia mai stato notiziato del fatto che il servizio, da una certa data in poi, si attestava su una nuova numerazione. Pertanto, anche ai sensi di quanto disposto dall articolo 7, comma 5 della delibera Agcom n. 179/03/CSP, l istante ha diritto allo storno/rimborso delle somme

6 addebitate successivamente alla data del 16 ottobre 2012, con obbligo di ricalcolo e di regolarizzazione della situazione contabile ed amministrativa dell istante. Per quanto concerne la determinazione dell indennizzo per attivazione di servizi non richiesti, vanno fatte le seguenti considerazioni. Nel caso che ci occupa, infatti, in sostanza, l operatore ha continuato a fatturare un servizio successivamente al passaggio del cliente ad altro operatore, non provvedendo, nei fatti, a gestire correttamente il recesso dal contratto. In tal caso, per costante orientamento dell Autorità, non sussistono gli estremi per l erogazione di un indennizzo, trovando l istante la propria soddisfazione nello storno/rimborso delle somme pagate successivamente alla cessazione del contratto. Oltre a ciò, deve essere preso in considerazione anche il comportamento dell utente, ai sensi e per gli effetti dell articolo 1175 c.c. Ora, non può non avere rilevanza, nel caso che ci occupa, che il Sig. XXX si sia attivato nei confronti di Tiscali dopo anni dall inizio della problematica. Tale inerzia ha contribuito a determinare il protrarsi della situazione ed è pertanto valutabile ai sensi della normativa sopra richiamata. In ordine agli addebiti relativi al canone Addon, stante l espressa previsione dell articolo 4.2 delle Condizioni generali di contratto, depositate dall operatore, lo stesso risulta dovuto sino alla data del 16 ottobre 2012, giorno in cui è avvenuto il rientro in Telecom, con obbligo di rimborso/storno degli addebiti successivi, di ricalcolo e di regolarizzazione della situazione contabile ed amministrativa dell istante. Poiché le somme riconosciute da questa Autorità devono soddisfare, ai sensi dell'art. 84 del codice delle comunicazioni elettroniche, il requisito dell'equità e, quindi, devono tenere indenne l'istante dal decorso del tempo necessario alla definizione della procedura di risoluzione della controversia, le somme come sopra determinate devono essere maggiorate dell'importo corrispondente agli interessi legali da calcolarsi dalla data di presentazione dell'istanza di definizione fino al saldo effettivo. Infine, per quanto riguarda le spese di procedura, tenuto conto che l'istante ha partecipato al procedimento con l'assistenza di un consulente, appare equo liquidare in favore del medesimo, ai sensi dell articolo 19, comma 6 del Regolamento, l importo di euro 100,00. Udita la relazione DELIBERA in parziale accoglimento dell'istanza presentata dal Sig. XXX, residente in via XXX, per i motivi sopra indicati, A) l'operatore Tiscali Italia XXX, in persona del legale rappresentante pro-tempore, è tenuto a:

7 - stornare/rimborsare all istante le somme addebitate nei termini di cui in motivazione, con obbligo di ricalcolo e di regolarizzazione della situazione contabile ed amministrativa del medesimo. Le somme di cui ai punti precedenti dovranno essere maggiorate della misura corrispondente all'importo degli interessi legali, calcolati a decorrere dalla data di presentazione della domanda sino al saldo; - versare all istante la somma di euro 100,00 (cento) a titolo di spese di procedura. B) il rigetto della altre domande. E' fatta salva la facoltà per l'utente di richiedere in sede giurisdizionale il risarcimento dell eventuale ulteriore danno subito, come previsto dall'art 19 comma 5 del Regolamento. L'operatore sopraindicato è tenuto ad effettuare i suddetti pagamenti e a comunicare a questo CO.RE.COM l avvenuto adempimento della presente deliberazione entro il termine di sessanta giorni dalla notifica della medesima. Il presente provvedimento costituisce un ordine dell'autorità ai sensi e per gli effetti dell articolo 98, comma 11, del D.Lgs. 1 agosto 2003, n Il presente atto può essere impugnato davanti al Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio, in sede di giurisdizione esclusiva, entro sessanta giorni dalla notifica dello medesimo. La presente delibera è notificata alle parti e pubblicata sui siti web del CO.RE.COM e dell Autorità ( IL PRESIDENTE IL RELATORE per attestazione di conformità a quanto deliberato Il Dirigente (Avv. Rosalba Iannucci)