MODELLO DI PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE

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1 MODELLO DI PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE ISTITUTO IIS SILVIO CECCATO ANNO SCOLASTICO 2017/18 INDIRIZZO ITE CLASSE 5^ SEZIONE B RIM DISCIPLINA RELAZIONI INTERNAZIONALI DOCENTE MARIAROSARIA NUZZI QUADRO ORARIO (N. ore settimanali nella classe) 3 1. FINALITA La disciplina pone in rilievo l acquisizione della consapevolezza non solo delle norme di funzionamento della società come sistema complesso, ma anche dei comportamenti dei soggetti giuridici ed economici. Operando per lo sviluppo delle singole capacità, valorizzandole e accrescendole con nuove conoscenze, gli alunni dovranno dovranno imparare ad introdurre, illustrare e quotidianamente approfondire le connessioni esistenti tra le conoscenze pregresse e i nuovi saperi complessi, affinché maturino una coscienza civica e critica; apprendere come saper stabilire rapporti di causa/effetto con chiarezza e completezza della comunicazione 2. ANALISI DELLA SITUAZIONE DI PARTENZA PROFILO GENERALE DELLA CLASSE (caratteristiche cognitive, comportamentali, atteggiamento verso la materia, interessi, partecipazione..) La classe si è presentata attenta e reattiva agli approcci metodologici della disciplina. La vivacità intellettuale è più manifesta, così come la curiosità agli eventi internazionali. Sono più autonomi nella 1

2 ricerca di informazioni e più sicuri nei collegamenti tra eventi e quanto appreso, rispetto agli anni precedenti. Le difficoltà di comprensione ed interpretazione dei contenuti, da parte di alcuni, dovranno essere superate con l acquisizione di una terminologia specifica e dettagliata anche in altre lingue europee, che devono favorire l acquisizione dei contenuti. Il primo approccio da parte degli alunni si manifesta serio e anche i più fragili dimostrano di voler superare l ostacolo dello studio affrettato e superficiale, finalizzato alle verifiche. Corretto il comportamento di attenzione e partecipazione al dialogo educativo. Buono il livello di comportamento sia verso il docente che fra alunni. N.B. per meglio favorire l apprendimento dei contenuti, sono stati ripresi temi relativi agli organi costituzionali affrontati nel secondo biennio e un approfondimento delle relazioni e problemi internazionali contemporanei (Associazione Diplomatici). LIVELLI DI PROFITTO DISCIPLINA D INSEGNAMENTO RELAZIONI INTERNAZIONALI LIVELLO BASSO (voti inferiori alla sufficienza) N. Alunni (%) # LIVELLO MEDIO (voti 6-7) N. Alunni (%) # LIVELLO ALTO ( voti ) N. Alunni (%) # PROVE UTILIZZATE PER LA RILEVAZIONE DEI REQUISITI INIZIALI: E stata effettuata una sola prova e pertanto si preferisce non compilare il riquadro soprastante nel rispetto della programmazione e progettazione delle attività didattiche e non della previsione. 3. QUADRO DEGLI OBIETTIVI DI COMPETENZA ASSE CULTURALE: LINGUISTICO STORICO - GIURIDICO Competenze disciplinari Obiettivi generali di competenza della disciplina definiti all interno dei Gruppi Disciplinari 1) analizzare situazioni complesse di carattere giuridico/economico; 2) cogliere analogie e differenze dei fenomeni giuridici ed economici e saperle ricomporre in schemi/modelli da confrontare; 3) cogliere il nesso causa/effetto tra fenomeni anche lontani nel tempo e nello spazio; 4) formulare ipotesi risolutive di un problema sulla base di abilità acquisite e dalla rielaborazione personale delle informazioni apprese; 5) trasferire i concetti appresi applicandoli a soluzioni diverse; 6) reperire autonomamente le norme nel sistema civilistico nazionale e internazionale; 7) distinguere le macrostrasformazioni dei sistemi economici contemporanei; 8) individuare il comportamento dei consumatori e dei concorrenti in un dato contesto internazionale. 2

3 ARTICOLAZIONE DELLE COMPETENZE IN ABILITA E CONOSCENZE COMPETENZE ABILITA /CAPACITA CONOSCENZE 1.a. Delineare le macrotrasformazioni dei sistemi economici contemporanei 1.b Valutare fatti e orientare i propri 2. a. Valutare fatti e orientare i propri 2.b. Applicare a casi concreti gli strumenti previsti dall ordinamento giuridico. 3. a. Individuare e accedere alla normativa specifica, con particolare riferimento alle attività aziendali; 3.b. Valutare fatti e orientare i propri 3.c. Applicare a casi concreti gli strumenti previsti dall ordinamento giuridico. 4.a. Confrontare il sistema di bilancio italiano con quello di altri Paesi comunitari 4.b. Valutare fatti e orientare i propri 4.c. Applicare a casi concreti gli strumenti di tutela previsti dall ordinamento giuridico. 1.a. Distinguere tipologie e ruoli dei soggetti pubblici e privati che operano nel commercio internazionale; 1.b. Distinguere i principali problemi che caratterizzano la politica economica internazionale 2. a. Individuare e applicare la politica specifica alle operazioni di commercio; 2.b. Mettere in relazione la politica monetaria e la politica valutaria 2.c. Saper valutare vincoli e opportunità dei diversi sistemi di pagamento nell ambito delle valute internazionali. 3.a.Confrontare le diverse concezioni del ruolo della finanza pubblica; 3.b. Riconoscere gli obiettivi della finanza pubblica come strumento di politica economica. 4.a. Riconoscere le politiche di bilancio e i rapporti con l UE; 4.b. Comparare le diverse tipologie di bilancio dello Stato; 4.c Comparare il processo di formazione del bilancio e il ciclo della programmazione finanziaria 1. a. I caratteri della politica economica contemporanea; 1.b. Le principali politiche economiche comunitarie; 1.c. I soggetti pubblici che operano nel sistema commerciale internazionale; 1.d. Le organizzazioni internazionali. 2. a. I caratteri dell Unione doganale e le operazioni doganali con l estero ; 2.b. Disciplina e adempimenti doganali; 2.c. Le diverse tipologie di politiche monetarie comunitarie; 2.d. I caratteri della disciplina valutaria nel quadro europeo. 3. a. Il ruolo dei soggetti pubblici; 3.b.L attività finanziaria pubblica. 4.a. Contenuto e funzioni del bilancio dello Stato; 4.b. La finanza pubblica italiana ed europea. 3

4 LA POLITCA DELLA SPESA E LA FINANZA PUBBLICA LA POLITICA DOGANALE MONETARIA - VALUTARIA LINEAMENTI DI POLITICA ECONOMICA E RELAZIONI INTERNAZIONALI 4. CONTENUTI DEL PROGRAMMA (E possibile esporli anche per moduli ed unità didattiche, indicando i rispettivi tempi di realizzazione. Specificare eventuali approfondimenti) Unità didattiche modulo Tempi Modelli variabili attori della politica economica La politica economica comunitaria La politica economica internazionale SETT./ MAG. Le operazioni doganali e la politica commerciale comunitaria La politica monetaria comunitaria La politica valutaria OTT. L attività finanziaria pubblica La spesa pubblica Le entrate pubbliche NOV./ DIC. 4

5 I SISTEMI TRIBUTARI ITALIANO ED ESTERO IL BILANCIO DELLO STATO Il bilancio dell amm.ne statale Le politiche di bilancio e i rapporti con l UE in tema di finanza pubblica La formazione di bilancio e il ciclo della programmazione finanziaria Le procedure di bilancio e l attività finanziaria in ambito comunitario GEN./ FEB./ MAR. L imposizione fiscale in Italia L imposizione fiscale in alcuni Paesi europei ed extraeuropei APR./ MAG. 5. MODULI INTERIDISCIPLINARI (Tra discipline dello stesso asse o di assi diversi) - Descrizione dell architettura didattica - Con Diritto: Il ruolo dei soggetti del commercio internazionale, le relazioni e le politiche tra gli Stati. I contenuti sono stati sviluppati contemporaneamente, sia dal punto di vista giuridico che geopolitico. Ciò ha favorito la comprensione della stretta relazione delle u.d. e l acquisizione di abilità. Si confida nell individuazione specifica di moduli di Storia e di Lingua straniera per completare il consolidamento di quanto acquisito. 6. ATTIVITA PROGRAMMATE PER GLI STUDENTI Incontri con esperti Associazione UNDICI09 5

6 7. METODOLOGIE a) lezione frontale b) esercitazione in classe c) richiesta di interventi dal posto d) proposte di problemi concreti e ricerca di soluzioni non codificate e) verifica della comprensione degli argomenti trattatati, prima di procedere con il programma 8. MEZZI DIDATTICI a) Testi adottati: Relazioni Internazionali AA:VV. Le Monnier Scuola b) Eventuali sussidi didattici o testi di approfondimento: testi economici fonti normative c) Attrezzature e spazi didattici utilizzati: aula- LIM d) Altro: quotidiani tg 9. MODALITA DI VALUTAZIONE E DI RECUPERO TIPOLOGIA DI PROVE DI VERIFICA Prove scritte : correlazioni risposte multiple simulazione terza prova Prove orali.. Prove pratiche problem solving; redazione documenti MODALITÀ DI RECUPERO SCANSIONE TEMPORALE N. verifiche sommative previste per il trimestre ed il pentamestre: Almeno due nel trimestre Almeno tre nel pentamestre MODALITÀ DI APPROFONDIMENTO Recupero curricolare: esercitazione in classe schemi analisi articoli di giornali richiesta di interventi dal posto Attività previste per la valorizzazione delle eccellenze Proposte di problemi concreti e ricerca di soluzioni non codificate 6

7 10. COMPETENZE TRASVERSALI DI CITTADINANZA Quale specifico contributo può offrire la disciplina per lo sviluppo delle competenze chiave di cittadinanza individuate dal Consiglio di classe. Formulare delle ipotesi operative, indicando attività e metodologie didattiche per alcune o tutte le competenze qui elencate. Non è pervenuta nessuna indicazione dal Consiglio e dal coordinatore, pertanto si attueranno tutte quelle strategie coerenti con la progettazione della disciplina. A) COMPETENZE DI CARATTERE METODOLOGICO E STRUMENTALE 1. IMPARARE AD IMPARARE: 2. PROGETTARE: 3. RISOLVERE PROBLEMI: 4. INDIVIDUARE COLLEGAMENTI E RELAZIONI: 5. ACQUISIRE ED INTERPRETARE LE INFORMAZIONI: B) COMPETENZE DI RELAZIONE E INTERAZIONE 6. COMUNICARE: 7. COLLABORARE E PARTECIPARE: C) COMPETENZE LEGATE ALLO SVILUPPO DELLA PERSONA, NELLA COSTRUZIONE DEL SÉ 8. AGIRE IN MODO AUTONOMO E RESPONSABILE: Data Firma Mariarosaria Nuzzi 7