RENDICONTO GENERALE N O O IDATO ESERCIZIO 2013

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1 RENDICONTO GENERALE CONSOLIDATO ESERCIZIO 2013

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5 RELAZIONE AL CONTO CONSUNTIVO CONSOLIDATO 2013 Introduzione La Croce Rossa Italiana fa parte del Movimento Internazionale della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa, istituzionalizzato nel 1928 dalla XIII Conferenza Internazionale dell Aja. Il Movimento è costituito dal Comitato Internazionale della Croce Rossa (CICR), organizzazione privata, neutrale e indipendente creata nel 1863, che assicura aiuto umanitario e protezione alle vittime dei conflitti armati, e dalla Federazione Internazionale delle Società Nazionali della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa (FICR). La Federazione Internazionale delle Società Nazionali della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa è stata fondata nel 1919 e coordina a livello internazionale l azione umanitaria delle 189 Società Nazionali. Dal 2009 la Croce Rossa Italiana siede nel Governing Board della Federazione Internazionale; dal 2013 il Presidente Nazionale CRI è Vice Presidente per l Europa dell organizzazione. La CRI inoltre siede nella Commissione Permanente della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa. La struttura organizzativa Presente in modo capillare su tutto il territorio italiano, nell anno 2013 l Associazione è stata strutturata come segue: un Comitato Centrale, 19 Comitati regionali, 2 Comitati relativi alle province autonome di Trento e Bolzano, 103 Comitati provinciali, 536 Comitati locali. Il Comitato Centrale, con sede a Roma, esercita funzioni di indirizzo, promozione e coordinamento delle attività in ambito nazionale e internazionale. Al 31 dicembre 2013 i collaboratori della CRI erano 3972 cosi ripartiti: Situazione personale civile di ruolo e militari in servizio continuativo al Regione Maschi Femmine Totale ABRUZZO BASILICATA CALABRIA CAMPANIA EMILIA ROMAGNA FRIULI LAZIO LIGURIA LOMBARDIA MARCHE

6 MOLISE PIEMONTE PUGLIA SARDEGNA SICILIA TOSCANA TRENTINO UMBRIA VALLE D'AOSTA VENETO Totale Generale Situazione personale civile a tempo determinato e militari in servizio temporaneo al Regione Maschi Femmine Totale ABRUZZO BASILICATA 0 CALABRIA CAMPANIA EMILIA ROMAGNA FRIULI LAZIO LIGURIA LOMBARDIA MARCHE MOLISE 0 PIEMONTE PUGLIA SARDEGNA 8 8 SICILIA 7 7 2

7 TOSCANA TRENTINO UMBRIA VALLE D'AOSTA VENETO Totale Generale Il riordino legislativo (D.Lgs. 178/2012) L attuale natura di Ente Pubblico non economico dell Associazione Italiana della Croce Rossa, è stata reintrodotta dall articolo 7 del decreto-legge 20 settembre 1995 n. 390, convertito, con modificazioni, dalla legge 20 novembre 1995, n. 490, dopo che, a seguito della complessa riforma del sistema sanitario nazionale, l articolo 1 del D.P.R. n. 613 del 1980, ne aveva connotato l ibrida figura di Ente privato di interesse pubblico. Tale impostazione organizzativo-giuridica è stato oggetto di delega legislativa conferita dal Parlamento al Governo con l art. 1, comma 1 della legge 4 novembre 2010, n. 183, finalizzata ad un riordino della Croce Rossa Italiana. Il termine del riordino inizialmente fissato al 30 giugno 2012 è stato successivamente differito al 30 settembre Il Decreto Legislativo di riordino dell Associazione Italiana della Croce Rossa, D.Lgs. 28 settembre 2012 n. 178, è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 19 Ottobre 2012 ed entrato in vigore il 3 novembre I concetti fondamentali della riforma legislativa sono stati: valorizzazione dell attività delle risorse volontaristiche; un assetto giuridico più conforme al principio di indipendenza del Movimento Internazionale della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa; il risanamento della gestione con i necessari strumenti normativi (come era stato anche evidenziato dalla relazione della Corte dei conti sulla gestione CRI per il ); la riduzione nel tempo del contributo pubblico alla Croce Rossa Italiana e ricollocamento del personale in esubero presso altre pubbliche amministrazioni. Il Decreto prevede una graduale privatizzazione dell Ente CRI, distinta quattro fasi. Tale calendario, come spiegato in dettaglio successivamente, ha subito variazioni per effetto delle modifiche al D.Lgs 178/2012 approvate dal Parlamento con Legge 125/2013 in sede di conversione del Decreto Legge 101/2013: - una prima fase, che si è conclusa il 27 gennaio 2013, in cui la CRI ha assunto, centralmente e sul territorio, un ordinamento democratico provvisorio; - una seconda fase, dal 1 gennaio 2014, che prevedeva originariamente la costituzione di un associazione privata di interesse pubblico della Croce Rossa Italiana, da qualificarsi come 3

8 associazione di promozione sociale, alla quale avrebbero dovuto essere trasferiti tutti i compiti svolti prevalentemente da volontari; l Ente Croce Rossa, cambiando denominazione, avrebbe dovuto dalla stessa data svolgere funzioni di supporto tecnico-logistico dell attività dell Associazione, operando altresì come intestatario di beni e personale, da porre a disposizione dell Associazione temporaneamente e a titolo gratuito. Durante questa fase il nuovo Ente avrebbe dovuto gestire il patrimonio per ripianare i debiti e provvedere a ricollocare il personale in eccedenza (salvo quello assunto con contratti di diritto privato dall Associazione). Tale seconda fase è stata modificata con Legge 30 ottobre 2013, n. 125 di conversione con modifiche del Decreto Legge 31 agosto 2013, n. 101, recante disposizioni urgenti per il perseguimento di obiettivi di razionalizzazione nelle pubbliche amministrazioni. La seconda fase, nella nuova formulazione prevede ora che: l attuale Ente Pubblico Croce Rossa Italiana mantenga l attuale status di Ente Pubblico senza modificarsi in Ente Strumentale alla Croce Rossa - per ulteriori 12 mesi, fino al 31 dicembre 2014; la CRI abbia una struttura territoriale a gestione diversificata: i livelli Centrale/Regionale permangono nel perimetro dell Ente Pubblico mentre i livelli provinciale/locale accedano alla gestione privatizza pur permanendo nel quadro dell Associazione (e non dell Ente Pubblico); I Comitati Locali e Provinciali, (salvo i Comitati delle Province Autonome di Trento e Bolzano) dal 1 gennaio 2014 si trasformino in Associazioni di Diritto Privato, anziché in un unica Associazione di Diritto Privato come originariamente previsto dal Dlgs 178/2012; Entro venti giorni dalla data di entrata della Legge di conversione del Decreto Legge 101/2013 i predetti Comitati Locali e Provinciali, con istanza motivata con riferimento a ragioni di carattere organizzativo, chiedano al Presidente Nazionale della CRI il differimento, comunque non oltre il 30 giugno 2014, del termine di assunzione della personalità giuridica di diritto privato. Sulla base delle istanze pervenute, il Presidente, nei successivi dieci giorni, trasmette, ai fini della successiva autorizzazione, al Ministero dell'economia e delle finanze una relazione da cui risulti l'assenza di oneri per la finanza pubblica derivanti dal predetto differimento. Le istanze non autorizzate entro il 20 dicembre 2013 si intendono respinte. Si segnala che tutte le istanze pervenute al Comitato Centrale non presentavano i requisiti fissati dalla norma e che, conseguentemente, nessuna istanza di differimento ha ricevuto la necessaria autorizzazione. Con decreto di natura non regolamentare del Ministro della salute, di concerto con i Ministri dell'economia e delle finanze e per la pubblica amministrazione e la semplificazione, nonché, per quanto di competenza, con il Ministro della difesa, sono disciplinate le modalità organizzative e funzionali dell'associazione anche con riferimento alla sua base associativa privatizzata. - una terza fase decorrente dal 1 gennaio 2015 data alla quale la CRI Pubblica si trasforma in Ente Strumentale alla Croce Rossa Italiana e le singole Associazioni di Promozione Sociale, unitamente al Comitato Centrale e ai Comitati Regionali (nonché ai Comitati Provinciali di Trento e Bolzano) danno vita ad un unica Associazione di Diritto Privato (di cui all art.1 del Dlgs 178/2012 e smi) 4

9 - una quarta fase, decorrente dal 1 gennaio 2017 (originariamente con decorrenza dal 1 gennaio 2016 differita di 12 mesi per effetto del citato provvedimento legislativo di conversione del Decreto Legge 101/2013), in cui l Ente Strumentale verrà soppresso e posto in liquidazione e tutte le funzioni attualmente esercitate dalla CRI ente pubblico verranno trasferite all Associazione di diritto privato. Come detto, con Legge 30 ottobre 2013, n. 125 è stato modificato il Dlgs 178/2012 con l inserimento dell art. 1 bis che al comma 3 prevede: con decreto di natura non regolamentare del Ministro della salute, di concerto con i Ministri dell'economia e delle finanze e per la pubblica amministrazione e la semplificazione nonché, per quanto di competenza, con il Ministro della difesa, sono disciplinate le modalità organizzative e funzionali dell'associazione anche con riferimento alla sua base associativa privatizzata. Relativamente alla prima fase, si ricorda che si sono svolte le elezioni per il rinnovo dei vertici politici di tutte le Unità della CRI, ad ogni livello territoriale, secondo il seguente calendario: 16 dicembre 2012 Elezioni dei Presidenti Locali e Provinciali 13 gennaio 2013 Elezioni dei Presidenti Regionali gennaio 2013 Elezione del Presidente e dei Vice Presidenti Nazionali (Assemblea straordinaria in 1a e 2a convocazione) Nel corso dell anno 2013 dunque sono stati eletti i Presidenti Regionali e, in sede di Assemblea Straordinaria ai sensi del D.Lgs. 28 settembre 2012 n. 178, sono stati eletti il Presidente Nazionale e i due Vice Presidenti Nazionali. Con Legge 125/2013 il mandato di tutti i vertici politi della CRI, sia territoriali che nazionali, la cui scadenza era inizialmente fissata al , è stato esteso fino al 31 dicembre Differimenti termini della Riforma della CRI (art.1 bis del D.Lgs. 178/2012) L emendamento 1 bis al D.Lgs. 28 settembre 2012, n.178, introdotto con D.L. 31 agosto 2013, n.101 convertito dalla Legge 30 ottobre 2013, n.125, trae origine dalle mutate condizioni del quadro gestionale vigente al momento dell approvazione del D.Lgs. n.178/2012 comportando uno slittamento del processo di privatizzazione delle sole strutture centrali (sede nazionale e sedi regionali) lasciando inalterato il programma di privatizzazione della struttura periferica. Le motivazioni di tale parziale rinvio sono state sostanzialmente due: processo di stabilizzazione del personale a tempo determinato a seguito dei pronunciamenti delle Autorità giurisdizionali civili; mancato adempimento nel compimento di atti previsti dal D.Lgs. n.178/2012, tutti necessari al processo di privatizzazione previsto dallo stesso decreto. Per quanto attiene il primo aspetto è necessario sottolineare che, a seguito delle sentenze dei giudici di merito passate in giudicato e al pronunciamento delle Sezioni Unite della Corte di Cassazione, si è consolidato un certo orientamento giurisprudenziale sfavorevole alla Croce Rossa Italiana che ha comportato soccombenze in sede giudiziaria con conseguenti rilevanti stabilizzazioni. In prospettiva, essendosi raddoppiato il numero dei lavoratori pubblici a tempo indeterminato da collocarsi presso altre Pubbliche amministrazioni ovvero da avviare alla risoluzione del rapporto di lavoro al termine del periodo di disponibilità di 24 mesi, il quadro nel quale sono maturate le disposizioni del D.Lgs. 178/2012 ed espresse le competenti Commissioni Parlamentari in sede consultiva è risultato sostanzialmente modificato. 5

10 Relativamente alla seconda motivazione pur avendo la Croce Rossa Italiana fatto fronte alle incombenze poste a suo carico in termini di : - ricostituzione degli organi elettivi centrali e territoriali in quasi 600 sedi periferiche con la mobilitazione di oltre volontari elettori; - modifica dell organizzazione delle Componenti Volontaristiche con riduzione del loro numero e razionalizzazione della disciplina interna; - approvazione dello Statuto e dell Atto Costitutivo della nuova Associazione privata; - elezione dei 3 Rappresentanti CRI che affiancheranno il Presidente Nazionale in seno all Ente Strumentale alla Croce Rossa previsto dal D.Lgs. n.178/2012; - costituzione (con DM Salute del ) e convocazione del Comitato per la predisposizione degli atti di gestione del Patrimonio della CRI; - collaborazione con il Ministero della Difesa per la definizione del Decreto Interministeriale di cui all art. 5 comma 6 del D.Lgs. 178/2012 ai fini della selezione dei 300 operatori di supporto alle due Componenti Ausiliarie delle Forze Armate. vi sono adempimenti propedeutici alla privatizzazione integrale dell Ente ancora non compiuti in materia di personale civile, personale militare e gestione del patrimonio che hanno richiesto un nuovo intervento legislativo per differire, per lo meno parzialmente, la seconda e la terza fase del cammino di privatizzazione segnato dal D.Lgs. 178/012. I miglioramenti organizzativi Nel 2013 questa gestione amministrativa ha complessivamente perseguito gli obiettivi prefissati in programmazione, assicurando la gestione ordinaria delle attività e quella straordinaria derivante dal riordino dell Ente, garantendo le necessità afferenti il Comitato Centrale, le unità territoriali, le Componenti Volontaristiche, le Attività d emergenza nazionali ed internazionali. Quanto sopra è stato realizzato nel pieno rispetto della normativa vigente e nel quadro complesso di una riorganizzazione globale della struttura, di rilancio dei servizi relativamente alla gestione economico, finanziaria e patrimoniale delle attività sopra dette. Si sono consolidati i processi avviati in precedenza nell ottica di una migliore razionalizzazione e ottimizzazione delle spese e dei costi di funzionamento, così come previsto dall articolo 2 della legge 4 novembre 2010, n.183 secondo i principi di efficacia, efficienza, economicità, pubblicità e trasparenza cui è improntata la pubblica amministrazione L anno 2013 è stato caratterizzato da notevoli peculiarità inerenti gli adempimenti derivanti dal decreto di riordino e da attività organizzative propedeutiche coinvolgenti la struttura del volontariato da proiettarsi in un ottica di imminente privatizzazione. In tal senso, nelle more dell emanazione del decreto non regolamentare interministeriale previsto ai sensi dell art. 1, comma 4 del D.Lgs. 178/2012 e successive modifiche e integrazioni, diretto a disciplinare le modalità organizzative e di funzionamento dell Ente e della base associativa, in totale assenza di disposizioni legislative a riguardo onde evitare la paralisi delle attività e dei servizi socio-sanitari e di assistenza di pubblico interesse, questa Amministrazione ha diramato delle direttive di carattere economicofinanziario e di disciplina dei rapporti di lavoro alle unità territoriali secondo i principi di buona amministrazione e buon senso giuridico, rientrando nelle prerogative dei vertici dell Ente assicurare idoneo supporto alla struttura in questo processo di transizione pubblico/privato, tra l altro, senza precedenti. Le prime indicazioni per l attuazione dell art. 1 bis del D.Lgs. n.178/2012 e smi relative alla privatizzazione dei Comitati Locali e Provinciali della CRI sono state concordate nei vari tavoli 6

11 tecnici e nelle riunioni di coordinamento con i rappresentanti di tutti i ministeri vigilanti, trasmesse al Ministero della Salute, al Direttore dell Ufficio legislativo ed al Direttore Generale delle ricerca sanitaria e biomedica e della vigilanza sugli enti, alla Presidenza del Consiglio dei Ministri - Funzione Pubblica-, al Ministero dell Economia e Finanze- Dipartimento Ragioneria Generale dello Stato-, al Ministero della Difesa -al capo Ufficio Legislativo. Il confronto tra CRI e i rappresentanti degli organismi vigilanti ha permesso di sviscerare i diversi temi che necessitavano di urgenti linee operative in assenza del decreto attuativo e, comunque, in piena sintonia con quanto previsto nell emanando schema di decreto interministeriale, recepite nelle note inoltrate in via preventiva e/o successiva al Ministero della Salute di seguito riportate: - prot.64802/13 del prot 73246/13 del prot /13 del prot.74940/13 del prot /13 del prot /13 del prot /13 del prot /13 del prot /13 del Inoltre, nel 2013 è' stata realizzata per quasi tutti gli ambiti un'unica Tesoreria ed è stato previsto il progressivo completamento della stessa per le unità provinciali e parte dei locali. Le risultanze della Cassa hanno manifestato i primi effetti positivi a seguito dell'ingresso dei comitati regionali e provinciali in Tesoreria unica tab. b). Nel corso del 2013, nell ambito della prosecuzione delle attività amministrative in linea con le norme secondarie ai fini della semplificazione amministrativa, ha ulteriormente intensificato le attività tese a regolamentare sistemi e struttura dell Associazione, in coerenza con l organizzazione centrale e periferica in previsione anche del riordino dell Ente, adottando nuovi regolamenti e linee guida. Fra questi particolare rilievo assume il Regolamento di Organizzazione e Funzionamento approvato con O.P. n. 134 del con il quale si è configurata una diversa articolazione di alcune Direzioni Regionali della Croce Rossa Italiana. Nell ambito della nuova organizzazione si è tenuto conto delle attività, della complessità delle unità territoriali e non dell estensione sul territorio. In tale contesto è nata la fusione delle Direzioni Regionali Calabria e Sicilia determinata da una progressiva diminuzione in quei territori delle attività istituzionali, comprovata dai dati del bilancio previsionale e degli aggregati regionali. A tale motivazione si è aggiunta la riduzione del personale con qualifica dirigenziale che ha determinato l accorpamento delle due regioni. Diversa la posizione della Direzione Regionale Toscana e Umbria che è stata scissa in due direzioni per la significativa quantità di attività svolta nei territori come emerge sia dai dati di bilancio che dal numero di soci. A tali Direzioni sono stati preposti due dirigenti ad interim per individuare le problematiche territoriali contestualmente contenendo i costi delle trasferte dalla Sede Centrale. Nell ambito della valorizzazione delle risorse volontaristiche, perno fondamentale del decreto di riordino della Croce Rossa Italiana, sono state create delle aree di settore e sono stati nominati i delegati tecnici nazionali. La nuova conformazione delle energie del volontariato è stata disciplinata mediante l adozione di svariati Regolamenti concernenti le Attività del Settore Emergenze (O.P. n.135 del ), i Corsi di Formazione del Settore Emergenze (O.P. n.136 del ) i Formatori ed Istruttori Manovre Salvavita CRI (O.P. n.138 del ) Soccorsi Speciali CRI (O.P. n.230 del ) la Gestione Emergenze eventi terroristici (O.P. n. 250 del ). Tale itinerario si è concluso con l Ordinanza Presidenziale n.411 del che ha modificato 7

12 alcuni articoli del Regolamento dei Volontari CRI approvato con O.P. 567/2012 per il superamento di alcune criticità nell applicazione delle disposizioni. Anticipazione di liquidità Il D.L. 21 giugno 2013 n.69 convertito dalla L. 98/2013 all art.49 quater ha consentito all Associazione della Croce Rossa di poter avanzare la richiesta di un anticipazione di liquidità nel limite massimo di 150 milioni per il pagamento dei debiti certi, liquidi e esigibili maturati alla data del La ricognizione dei debiti risultata di ,92 ha comportato la richiesta di anticipazione fino al limite massimo previsto dal decreto ed è stata sottoposta al Ministero dell Economia e delle Finanze - Dipartimento del Tesoro mediante l istituzione di un tavolo tecnico, deputato all analisi e all esame dei dati contabili presentati. L esito dei lavori è stato reso noto nel mese di febbraio 2014, essendo intervenuta la comunicazione del dicastero economico concernente la concessione di un anticipazione di ,72 pari alla nuova ricognizione effettuata dall Ente in data di concerto con il tavolo tecnico. Comitato per la predisposizione degli atti di gestione del Patrimonio (art. 4 del Dlgs 178/2012) Il Ministro della Salute, con proprio Decreto del 13 marzo 2013, ha proceduto alla nomina dei componenti del Comitato per la predisposizione degli atti di gestione del Patrimonio dell Associazione italiana della Croce Rossa di cui all art. 4 del D.Lgs. 28 settembre 2012 n Il Comitato ha già iniziato i propri lavori con il sostegno del Dipartimento Economico Finanziario e Patrimoniale e del Servizio Procurement Patrimonio della Croce Rossa Italiana. Secondo le previsioni di cui all art. 4,comma 1, lettera a) del decreto legislativo 28 settembre 2012, n. 178, il Commissario e successivamente il Presidente nazionale entro il 31 dicembre 2014 con il parere conforme di un Comitato ministeriale, redigono e di seguito aggiornano lo stato di consistenza patrimoniale e l'inventario dei beni immobili di proprietà o comunque in uso della CRI, elaborano e aggiornano un piano di valorizzazione degli immobili per recuperare le risorse economiche e finanziarie per il ripiano degli eventuali debiti accumulati anche a carico di singoli comitati, con riferimento all'ultimo conto consuntivo consolidato approvato e alle esigenze di bilancio di previsione a decorrere dall'anno Patrimonio La consistenza del Patrimonio immobiliare della CRI è stata definita e certificata con O.P. n del 12 luglio 2013, redatta ai sensi dell art. 4 D.Lgs. 178/2012 art. 4, c. 1 con il supporto del predetto Comitato per la predisposizione degli atti di gestione del Patrimonio. Si riportano di seguito i dati salienti relativi al Patrimonio immobiliare della Croce Rossa Italiana: TERRENI 2013 Descrizione n. Terreni agricoli 262 Terreni diversi dall uso agricolo 54 Terreni agricoli in comproprietà 93 8

13 Terreni concessi con diritto di superficie 21 TOTALE 430 di cui locati 41 FABBRICATI 2013 Descrizione n. Fabbricati 936 Fabbricati in comproprietà 84 TOTALE 1020 di cui locati 164 di cui in nuda proprietà 17 La consistenza del patrimonio immobiliare, per tipologia di utilizzo attuale, evidenzia che il 67,06% dei fabbricati è utilizzata direttamente dalla CRI ad uso uffici e/o deposito (patrimonio strumentale), il 16,07% è posto in locazione attiva ed il 17,25% non è attualmente utilizzato per fini istituzionali. Il 12,15% circa del patrimonio è pervenuto con vincoli di utilizzo. Per quanto riguarda i terreni, solo una percentuale del 66,51%, circa, consente la messa a reddito. La distribuzione geografica dei beni è la seguente: Il 75,00% circa del totale dei cespiti immobiliari riferiti ai fabbricati è distribuito in Toscana, Lombardia, Liguria, Piemonte, Emilia Romagna e Friuli Venezia Giulia, Liguria, Lombardia, Piemonte e Toscana. L 8 % dei cespiti immobiliari riferito ai terreni è distribuito nel Lazio, Liguria, Lombardia, Piemonte, Toscana e Sicilia Obiettivi strategici ed attività In linea con la Strategia 2020 della Federazione Internazionale, nel corso dell anno 2013 la C.R.I. ha definito i sei Obiettivi Strategici che identificano le priorità umanitarie dell Associazione, oltre agli obblighi già previsti dalle Convenzioni di Ginevra del 1949 e dei relativi Protocolli Aggiuntivi, e sono articolati in aree di attività: Obiettivo strategico 1: Tuteliamo e proteggiamo la salute e la vita Lo sviluppo dell'individuo passa necessariamente anche attraverso la promozione della salute, intesa come "uno stato di completo benessere fisico, mentale e sociale" (OMS), che richiede quindi un approccio globale ed integrato all'individuo, basato sulla persona nel suo intero e nei diversi aspetti della sua vita. Ecco perché la Croce Rossa Italiana pianifica e implementa attività e progetti 9

14 di assistenza sanitaria e di tutela e promozione della salute volti alla prevenzione e alla riduzione della vulnerabilità individuale e della comunità, incoraggiando l'adozione di misure sociali, comportamentali che determinino un buono stato di salute. Obiettivi specifici: Migliorare lo stato di salute delle persone e delle comunità Proteggere la vita e fornire supporto socio-sanitario alle comunità Costruire comunità più sicure attraverso la promozione della salute Assicurare l'acquisizione di competenze da parte della comunità per proteggere la propria vita e quella degli altri Costituiscono attività quadro di quest'area: 1. la promozione della donazione volontaria del sangue; 2. la diffusione del Primo Soccorso; 3. l'educazione alla salute e la promozione di stili di vita sani; 4. il servizio ambulanza ed i servizi assimilabili; 5. i servizi in ausilio al Servizio Sanitario delle Forze Armate, come previsti dalle Convenzioni di Ginevra; 6. la diffusione del BLS, del BLSD, del PBLS del PBLDS; 7. le manovre di disostruzione pediatrica; 8. il trucco e la simulazione. Obiettivo strategico 2: Favoriamo il supporto e l'inclusione sociale La Croce Rossa Italiana realizza un intervento volto a promuovere lo "sviluppo" dell'individuo, inteso come "la possibilità per ciascuno di raggiungere il massimo delle proprie potenzialità, di vivere con dignità una vita produttiva e creativa, sulla base delle proprie necessità e scelte, pur adempiendo i propri obblighi e realizzando i propri diritti" (Strategia 2020). Perseguiamo quest'obiettivo mediante la pianificazione e implementazione di attività e progetti volti a prevenire, mitigare e rispondere ai differenti meccanismi di esclusione sociale che, in quanto tali, precludono e/o ostacolano il pieno sviluppo degli individui e della comunità nel suo complesso. Attraverso il suo intervento, la Croce Rossa Italiana contribuisce quindi alla costruzione di comunità più forti e inclusive. Obiettivi specifici: Ridurre le cause di vulnerabilità individuali e ambientali Contribuire alla costruzione di comunità più inclusive Promuovere e facilitare il pieno sviluppo dell'individuo Costituiscono attività quadro di quest'area: 1. le attività di supporto sociale volte a favorire l'accesso della persona alle risorse della comunità (ivi compreso il soddisfacimento dei bisogni primari) e le politiche di supporto alla comunità (anche mediante sportelli di ascolto-aiuto per analisi dei bisogni risposte alle necessità del territorio); 2. le attività rivolte alle persone senza dimora; 3. le attività rivolte alle persone diversamente abili; 10

15 4. le attività rivolte alle persone con dipendenza da sostanze; 5. le attività rivolte alle persone migranti; 6. le attività volte a favorire l'inclusione sociale di persone marginalizzate; 7. le attività psico-sociali (ivi compresa la clownerie) rivolte a persone ospedalizzate, ospiti di case di riposo, ecc.; 8. le attività volte a favorire un invecchiamento attivo della popolazione. Obiettivo strategico 3: Prepariamo le comunità e diamo risposta a emergenze e disastri La Croce Rossa Italiana si adopera per garantire un'efficace e tempestiva risposta alle emergenze nazionali ed internazionali, attraverso la formazione delle comunità e lo sviluppo di un meccanismo di risposta ai disastri altrettanto efficace e tempestivo. La gestione sistematica delle emergenze e dei disastri inizia con la preparazione ad un'azione condotta da volontari e staff organizzati ed addestrati, nonché con la pianificazione ed implementazione di attività volte a ridurre il rischio di disastri ed emergenze, anche incoraggiando l'adozione di misure comportamentali ed ambientali, ed a prevenire e ridurre la vulnerabilità delle comunità. Gli effetti di un disastro possono essere ridotti se la situazione viene stabilizzata il prima possibile, consentendo quindi alle persone di iniziare a ricostruire le proprie vite e la propria comunità. L'intervento a seguito di un disastro mira a facilitare il ristabilimento dei meccanismi interni della comunità colpita, promuovendo la ricostruzione di una società più inclusiva e riducendo il rischio di vulnerabilità in caso di disastri futuri. Obiettivi specifici: Salvare vite e fornire assistenza immediata alle comunità colpite dal disastro Ridurre il livello di vulnerabilità delle comunità di fronte ai disastri Assicurare una risposta efficace e tempestiva ai disastri ed alle emergenze nazionali ed internazionali Ristabilire e migliorare il funzionamento delle comunità a seguito di disastri Costituiscono attività quadro di quest'area: 1. le attività di prevenzione e preparazione delle comunità ai disastri; 2. le attività di risposta alle emergenze nazionali; 3. la risposta ai disastri internazionali; 4. le attività psico-sociali in emergenza; 5. il recupero a seguito di disastri e crisi; 6. l'assistenza sanitaria in occasione di grandi eventi; 7. i soccorsi speciali (soccorsi con mezzi e tecniche speciali, operatori polivalenti di salvataggio in acqua, unità cinofile, soccorsi su piste da sci); 8. il settore NBCR; 9. le attività di mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici. Obiettivo strategico 4: Disseminiamo il Diritto Internazionale Umanitario, i Principi Fondamentali ed i Valori Umanitari e cooperiamo con gli altri membri del Movimento Internazionale 11

16 La Croce Rossa Italiana condivide con gli altri membri del Movimento Internazionale di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa il mandato istituzionale della disseminazione del Diritto Internazionale Umanitario, dei Principi Fondamentali e dei Valori Umanitari. La Croce Rossa Italiana, in quanto membro del Movimento Internazionale di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa, gode del vantaggio comparativo di poter lavorare in rete con le altre Società Nazionali di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa, nonché con gli altri membri del Movimento Internazionale, al fine di migliorare l'intervento in favore dei vulnerabili. Coerentemente con il Principio Fondamentale di Universalità, la Croce Rossa Italiana condivide le conoscenze, le esperienze e le risorse con altre Società Nazionali. Obiettivi specifici: Adempiere il mandato istituzionale della diffusione del Diritto Internazionale Umanitario, dei Principi Fondamentali e dei Valori Umanitari Sviluppare opportunità di collaborazione all'interno del Movimento Internazionale, coerentemente con il Principio Fondamentale di Universalità Costituiscono attività quadro di quest'area: 1. la disseminazione del Diritto Internazionale Umanitario; 2. la disseminazione dei Principi Fondamentali e dei Valori Umanitari del Movimento Internazionale; 3. i progetti di cooperazione (bilaterali e/o multilaterali) con le altre Società Nazionale sia a livello nazionale che decentrato; 4. le attività volte alla promozione della tutela dell'emblema; 5. l'idrl (International Disaster Response Laws, Rules and Principles, promosso dalla Federazione Internazionale). Obiettivo strategico 5: Promuoviamo attivamente lo sviluppo dei giovani e una cultura della cittadinanza attiva La Croce Rossa Italiana, in linea con le indicazioni della Federazione Internazionale delle Società di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa (Youth Policy, Strategia 2020), realizza un intervento volto a promuovere lo "sviluppo" del giovane. Contribuisce a sviluppare le capacità dei giovani affinché possano agire come agenti di cambiamento all'interno delle comunità, promuovendo una cultura della cittadinanza attiva. Nel quadro della strategia complessiva della Croce Rossa Italiana, i giovani volontari coordinano in prima persona i processi di pianificazione e gestione di attività e progetti che si caratterizzano per la metodologia della peer-education, basata su un approccio tra pari. Nel perseguire quest'obiettivo la Croce Rossa Italiana promuove una cultura della partecipazione, favorendo quindi la partecipazione attiva dei giovani volontari ai processi decisionali. Riconoscendo il valore del dialogo e della collaborazione intergenerazionale nel raggiungimento della sua mission, la Croce Rossa Italiana favorisce la partecipazione dei giovani volontari a tutte le attività dell'associazione. La Croce Rossa Italiana riconosce il valore dello specifico contributo che la collaborazione tra giovani di differenti Società Nazionali apporta alla sua azione volta all'empowerment dei giovani. Obietti specifici: Promuovere lo sviluppo della fascia giovane della popolazione e favorirne l'empowerment Promuovere ed Educare alla cultura della cittadinanza attiva 12

17 Costituiscono attività quadro di quest'area: 1. la prevenzione, mitigazione e recupero della devianza giovanile; 2. b. la promozione della donazione volontaria del sangue ai più giovani (Club 25); 3. l'educazione alla salute e la promozione di stili di vita sani fra giovani (MST, HIV, Progetto "IDEA: Igiene, Dieta, Educazione Alimentare", ecc.); 4. l'educazione alla sicurezza stradale; 5. la promozione dei Principi Fondamentali e di una cultura della non-violenza e della pace ("YABC", bullismo, educazione alla pace, "Youth on the run", ecc.); 6. le attività educative rivolte a bambini ed adolescenti. Rimangono ferme le disposizioni di cui all'ordinanza Commissariale 28 marzo 2012, n. 146/12; 7. il progetto "Climate in action"; 8. le attività di cooperazione e gli scambi internazionali giovanili Obiettivo strategico 6: Agiamo con una struttura capillare, efficace e trasparente, facendo tesoro dell'opera del Volontariato Essere una Società Nazionale forte significa essere capace di prevenire e affrontare in modo efficace le vulnerabilità delle comunità. La costruzione di una Società Nazionale forte passa attraverso una crescita sostenibile, volta a garantire livelli sempre più elevati di efficacia, efficienza e integrità delle attività operative e dei processi di gestione, accountability nei confronti dei beneficiari e di chi sostiene le nostre attività, nonché il rafforzamento e lo sviluppo della nostra rete di volontari. In questo contesto, la Croce Rossa Italiana riconosce il valore strategico della comunicazione, che permetta di catalizzare l'attenzione pubblica sui bisogni delle persone vulnerabili, favorisca la riduzione delle cause della vulnerabilità, ne prevenga quelle future, e mobiliti maggiori risorse per un'azione efficace. Le attività che la Croce Rossa Italiana svolge quotidianamente rappresentano un terreno sicuro per azioni costanti di diplomazia umanitaria volte a mantenere in primo piano i bisogni umanitari delle persone che "non hanno voce". Obiettivi specifici: Aumentare la capacità sostenibile della Croce Rossa Italiana a livello locale e nazionale, di prevenire ed affrontare in modo efficace le vulnerabilità delle comunità Rafforzare la cultura del servizio volontario e della partecipazione attiva Assicurare una cultura di responsabilità trasparente nei confronti dei nostri stakeholder Mantenere gli statuti, regolamenti e piani d'azione in linea con le raccomandazioni e decisioni internazionali Adattare ogni nostra azione all'evoluzione dei bisogni delle persone vulnerabili Costituiscono attività quadro di quest'area: 1. lo sviluppo organizzativo; 2. la comunicazione (esterna, interna, documentazione); 3. la promozione e le politiche del volontariato; 4. la promozione-reclutamento-fidelizzazione dei soci attivi e dei sostenitori; 5. lo sviluppo dei partenariati strategici; 6. la pianificazione e la progettazione dei servizi; 7. la trasparenza; 8. l'advocacy; 9. il fundraising; 10. la gestione delle risorse umane; 13

18 11. il monitoraggio delle attività e dei progetti in corso di implementazione, nonché la valutazione del loro impatto Con propria Ordinanza Presidenziale, il Presidente Nazionale ha nominato i Delegati Nazionali per ciascun obiettivo: Area I Tutela e protezione della Salute e della vita Dr. Maurizio Menarini Area II Supporto ed inclusione sociale Dr.ssa Clotilde Goria Area III Preparazione della comunità e risposta ad emergenze e disastri Sig. Roberto Antonini (Vicario Sig.ra Anna Matteoni) Area IV Disseminazione del Diritto Internazionale Umanitario e dei Principi Fondamentali Col. Piero Ridolfi Area V Gioventù Sig. Salvatore Coppola Area VI Sviluppo, comunicazione e promozione del volontariato Sig. Flavio Ronzi Le attività ausiliarie delle Forze Armate I Corpi della Croce Rossa Italiana Ausiliari delle Forze Armate sono il Corpo Militare ed il Corpo delle Infermiere Volontarie. La loro storia corre a fianco della storia d'italia: sempre in prima linea, intervengono nelle situazioni nazionali ed internazionali sia in tempo di guerra che in tempo di pace. Dipendono direttamente dal Presidente Nazionale della Croce Rossa Italiana e sono sottoposti alla vigilanza del Ministero della Difesa. 1. CORPO MILITARE DELLA CROCE ROSSA ITALIANA Il Corpo Militare è composto da personale in servizio e da personale in congedo, arruolato su base volontaria ed altamente specializzato: medici, psicologi, chimici farmacisti, commissari, contabili, infermieri e soccorritori. In aderenza ai propri compiti istituzionali, il Corpo Militare della CRI, oltre al mantenimento della propria struttura organizzativa e delle proprie risorse in termini di materiali e mezzi, svolge le seguenti attività addestrative ed operative: formazione e addestramento del personale militare CRI; attività di mantenimento della capacità operativa del Corpo Militare CRI per l impiego delle proprie risorse, in termini di formazioni organiche e di assetti minori, per fronteggiare situazioni di emergenza; formazione a favore del personale delle Forze Armate o di altri Corpi Armati dello Stato, in ambito sanitario e di Diritto Internazionale Umanitario; concorsi alle Forze Armate, mediante la fornitura di assetti sanitari vari; attività operative a favore dell Associazione CRI. Nell anno 2013, oltre ai 251 militari CRI in servizio continuativo, che svolgono attività ordinaria e di mantenimento, sono stati richiamati in servizio temporaneo e impiegati complessivamente n militari della CRI, con la seguente ripartizione nelle varie attività: 14

19 Attività di Formazione e addestramento Attività operative Altre attività personale militare CRI impiegato valori percentuali su totale numero attività svolte Corsi vari livelli per personale , ,16 militare CRI Convegni e Seminari 490 3, ,72 personale militare CRI 54,10 Addestramento , ,93 Corsi a favore enti militari 719 5, Corsi a favore altri enti 365 2, ,82 valori percentuali su totale 22,11 Concorsi per enti militari , Impieghi operativi in ambito CRI 520 4,00 33, , Concorsi per altri enti 223 1, ,92 Impieghi non operat. in , ,16 ambito CRI 12,84 Attività di rappresentanza e 635 4, ,32 promoz. 8,49 Totale Dall analisi dei dati si riscontra che il 69% circa delle attività svolte nel 2013 sono state destinate ad attività in supporto al altri Enti militari; il 22% circa delle attività sono state svolte per la formazione e l addestramento; la restante quota, pari all 8,37% è rappresentata da attività varie a favore dell Associazione CRI o per la promozione del Corpo. Nel corso degli anni i concorsi a favore di enti militari hanno registrato, per vari motivi, un incremento costante e nell anno 2013 sono stati assicurati complessivamente concorsi a titolo gratuito, con il conseguente impiego di militari CRI. Le attività operative e di supporto a favore dell Associazione, hanno registrato l impiego complessivo di 520 militari CRI. Sul dato complessivo hanno inciso prevalentemente le emergenze meteo che negli anni hanno interessato diverse regioni del Paese. Altrettanto importanti sono stati i diversi supporti all Associazione CRI forniti a vario titolo per i quali nel 2013 è stato registrato un impiego di uomini del Corpo militare. 2. CORPO DELLE INFERMIERE VOLONTARIE DELLA CROCE ROSSA ITALIANA. Le Infermiere Volontarie, oltre a portare aiuto e conforto in caso di guerra, di emergenze nazionali ed internazionali, prestano servizio di assistenza e conforto agli infermi e soccorrono le popolazioni in caso di epidemie e pubbliche calamità e in occasione di particolari prestazioni di assistenza della CRI a carattere temporaneo ed eccezionale. In ambito igienico-sanitario, svolgono operazioni di profilassi contro le malattie infettive, di assistenza sanitaria e di educazione igienica a favore delle popolazioni, là dove siano intraprese dalla CRI o da altri enti assistenziali ai quali l Associazione presti il proprio concorso. Le Crocerossine conseguono un diploma dopo un corso teorico-pratico della durata di due anni e prestano la loro opera negli ospedali militari, in quelli 15

20 civili, nelle postazioni di pronto soccorso, negli ambulatori, nei centri di assistenza e in qualsiasi posto sia necessaria la loro presenza. Tra le varie attività svolte dal Corpo delle Infermiere Volontarie a favore delle Forze Armate attraverso i propri Ispettorati IIVV dislocati sul territorio nazionale è possibile schematizzarli come di seguito riportato: 16

21 Il presente schema riporta esclusivamente le attività a favore delle 4 Forze Armate nell'anno 2013 Regioni impiegate Abruzzo - Calabria - Campania - Emilia Romagna - Friuli Venezia Giulia - Lazio - Liguria - Lombardia - Marche - Piemonte - Puglia - Sardegna - Sicilia - Toscana - Trento - Umbria - Valle d'aosta - Veneto Tipologia del servizio CORSI Assistenza ai voli - BLS - BLSD - COCIM - Combat trauma - Convegno Psicologia Militare - Convegno sui 9 martiri Corso esecutori MDPED - Corso per Consigliere Qualificato - DIU - Educazione Sanitaria - Giornata Informativa Autosoccorso e Primo Intervento - Istruttore BLS - Istruttore BLSD - Istruttore DIU - Medicina del lavoro - Primo Soccorso) DATI DELL'ENTE A CUI VIENE PRESTATO IL SERVIZIO NOMINATIVO (brigata/battaglione/ Compagnia ecc) 1 RETRA - 1 Rgt Aves Antare - 11 Rgt Trasmissioni Deposito Sussidiario A.M Squadriglia Radar Remota Reggimento Artiglieria - 13 Regg.to Carabinieri Rgt CARRI Rgt Carri - 19 Rgt Cavalleggeri Guide - 2 Reggimento Artiglieria "Vicenza" - 2 Comando delle Forze di Difesa (2 FOD) - 2 Rgt. Alpini - 21 Rgt Artiglieria Terrestre trieste - 21 Rgt. Genio Guastatori RAV PICENO - 24 Rgt. Manovre Alpine - 3 Art. Montagna JULIA - 3 Stormo - 32 Btg. Trasmissioni Caserma Morelli di Popolo - 36 Stormo - 41 Rgt. Cordenons - 46 Regg. TRASMISSIONI- Aeroporto Militare Campania - 5 Rgt Artiglieria Terrestre "SUPERGA" - 52 Rgt. Artiglieria Terrestre Torino - 6 Rgt. Bersaglieri - 6 Stormo - 7 Rgt Alpini - 7 Rgt Aviazione dell' Esercito Vega - 7 Rgt NBCR "Cremona" - 7 Rgt Trasmissioni - 8 Rgt. Trasporti - 82 Rgt. Torino - 9 Rgt Fanteria BARI - Aeroporto Militare " F. Baracca" - Associazione Nazionale Artiglieria d Italia - Base Logistica addestrative Esercito - Battaglione Logistico Caserma Ceccaroni di Rivoli - Bg.ta Pozzuolo del Friuli - Brigata Garibaldi - Brigata Meccanizzata Pinerolo - Brigata Paracadutisti Folgore - Capitaneria di Porto - Carabinieri - CASD - Caserma "Granatieri di Sardegna" - Caserma Gonzaga - Caserma Picca - Centro Addestramento Alpino - Centro Militare Equitazione - COINT - Collegio Militare "F. MOROSINI" - Comando Brigata Alpina JULIA - Comando Forze Operative Terrestri - Comando Logistico Esercito Dipartimento TRAMAT - Comando logistico esercito Reparto Sanità - Comando Militare Esercito "ABRUZZO" - Comando Militare Esercito PUGLIA - Comando Squadra Aerea - CSRNE - Direzione Marittima - Genio Pontieri - Granatieri - Guardia Costiera - Istituto Studi Marittimi M.M. - Istituto Superiore Stato Maggiore Interforze - Lancieri Montebello - Multinational CIMIC Group - Nato Rapid Deployable Corps - Nave Bergamini - Quartier Generale Scuole 3^ R.A. - Rgt Lagunari "SERENISSIMA" - Rgt Genio Ferrovieri - Scuola Allievi Carabinieri Cernaia - Scuola Lingue Estere Esercito - Scuola Marescialli Aeronautica Militare - Scuola Sottufficiali Esercito - Scuola Ufficiali FF.AA. - Stato Maggiore Esercito Numero di ore di Servizio effettuate nell'anno

22 Abruzzo - Calabria - Campania - Emilia Romagna - Friuli Venezia Giulia - Lazio - Liguria - Lombardia Marche - Piemonte - Puglia Sardegna - Sicilia - Toscana - Trento - Umbria - Veneto Abruzzo - Calabria - Emilia Romagna - Friuli Venezia Giulia - Liguria - Lombardia - Marche - Piemonte - Puglia - Umbria - Valle d'aosta - Veneto Campania - Lazio ASSISTENZA INFERMIERISTICA In ambulatori, esercitazioni, assistenza ai concorsi ASSISTENZA SANITARIA POLIGONO DI TIRO Le II.VV. prestano assistenza durante le esercitazioni al tiro nei poligoni. Le Sorelle medico sono impiegate come tali 11 Rgt Trasmissioni - 17 RGT Artiglieria - 2 Reggimento Artiglieria "Vicenza" - 2 Reggimento Genio Gua. "C.Battisti" RAV Ascoli Piceno - 3 Rgt Alpini - 31 Stormo "Carmelo Raiti" A.M Gruppo Squadroni AVES Venaria - 46 Brigata Aerea - 5 Rgt. Artiglieria Contraerei "PESCARA" - 61 Stormo - 7 RGT Aviazione VEGA - 85 RAV. "VERONA" - Accademia Militare Modena - Aeronautica Militare Istituto Medico Legale "A.Mosso" - Ambulatori Comando Generale Carabinieri - Ambulatori e Prelievi e Carabinieri Caserma Palidoro - Ambulatorio Aeronautica Militare - Ambulatorio Caserma Granatieri Sardegna - Ambulatorio Militare Guardia Costiera - Base Logistica Addestrativa dell Esercito - Base Marina Militare - Brigata Marina Militare San Marco - Brigata Paracadutisti Folgore - Capitaneria di Porto - Caserma Piemonte Cavalleria - Centro Prelievi Carabinieri Caserma Podgora - Comando Brigata Alpina Taurinense - Comando Legione Carabinieri Toscana - Comando Militare della Capitale - Comando Militare Esercito PUGLIA - Comando Militare Esercito Friuli Venezia Giulia - Comando Scuola Marescialli e Brigadieri dei Carabinieri - Comando Subacquei e Incursori Marina Militare - CSRNE - D.M.M. L. - Dipartimento Policlinico Militare Lungodegenza Anzio - Divisione Unità Brigate Mobili Carabinieri - Istituto di Medicina Aereospaziale - Istituto Medico Legale Aereospaziale - Legione Carabinieri Umbria - Maricentro M.M. La Spezia - Maridist Servizio Sanitario - Marina Lega Navale - Ospedale Militare Anzio - Policlinico Militare Celio - Scuola Allievi Carabinieri - Scuola Sottufficiali Esercito - Comando Militare Marittimo della Capitale - Stazione Elicotteristi MARISTAELI 1 RETRA - 13 Rgt Carabinieri - 2 Rgt.Alpini - 32 Rgt Alpini Guastatori - 36 Stormo A.M. - 5 Reggimento Carabinieri - 52 Rgt.A.Ter. Torino - 6 Stormo - 66 Reggimento di Fanteria Aeromobile - 8 Rgt Lancieri Montebello - 9 COL MOSCHIN - ANC - Battaglione Logistico Caserma Ceccaroni di Rivoli - Carabinieri CoESPU - Caserma Piemonte Cavalleria - Caserma Provinciale Carabinieri Poligono di Tiro - Comando Brigata Alpina Taurinense - Comando Legione Carabinieri "Emilia Romagna" - Comando Legione Carabinieri "PIEMONTE VALLE D'AOSTA " - Compagnia Varie Carabinieri - Genio Pontieri - Marina Militare - Nucleo Comando Carabinieri Aosta - Polo Mantenimento Armi Leggere Esercito - Reparto della Brigata Friuli con sede a Bologna - RGT Lagunari "SERENISSIMA" - Scuola Allievi Carabinieri - U.T.T.A.T A causa riduzione attività SAR da parte dell'aeronautica Militare, il servizio delle II.VV. si è SAR limitato al mantenimento di qualifica SERVIZIO IN INFERMERIA 1 Rgt Scuola Allievi Marescialli e Brigadieri Carabinieri - Centro di Selezione VFP - Durante le visite di CE.SI.VA reclutamento

23 IN TUTTE LE REGIONI AD ECCEZIONE DEL MOLISE CERIMONIE E RAPPRESENTANZE Esercitazioni (ANAT - Esercitazione Campale Infermeria - GRIFONE2-2 Comando delle Forze di Difesa (2 FOD) - Aeroporto Militare "G. PIEROZZI" - Abruzzo - Humanitarian Force - Comando Aviazione Esercito - Comando Brigata Meccanizzata PINEROLO - Comando Campania - Lazio PROFUMO DI AGRUMI - Operazioni Aeree Ufficio - Rescue Coordination Center - Rgt S. Marco Marina Militare - - Puglia - Sicilia Stupor Mundi II Lux Ignis - Btg. Scuole Marina Militare TWIST - PRICIV - Guardia Costiera) SUPPORTO DELLE II.VV. PER Assistenze Sanitarie Varie ed Attività varie (61 Raduno Nazionale Bersaglieri - Affiancamento e pattugliamento con mezzi - Assistenza alla perete di Roccia - Assistenza Sanitaria Abruzzo - Parata Militare - CASTA - 19 Rgt Cavalleggeri Guide - 2 Reggimento AV.ES SIRIO - 61 Raduno Nazionale Calabria - Corso Velico - Disinnesco Bersaglieri - 9 Rgt. Alpini - Artificieri - Battaglione Artiglieria a Cavallo - Capitaneria di Campania - ordigni - Ippoterapia - Lido Porto - Carabinieri Caserma Palidoro - Comando Aviazione Esercito - Comando Marina Emilia Romagna Aeronautica - Lido Militare - Comando Militare Esercito "ABRUZZO" - Genio Pontieri - NATO - Scuola - Lazio - Carabinieri - Medevac - Sottufficiali Esercito di Viterbo - Sezione Velica-Guardia Costiera Lombardia Motonauta - Prove di efficienza operativa - Raccolta latte pro-tanzania - Raccolta Sangue - Scorta Nazionale Antidoti - Servizio Ambulanza - Trucco per primo soccorso - Udienza Santo Padre - Vari cambi Comandanti (assistenze sanitarie) - Voli Notturni ) Campania - Lazio Impiego Operativo operazione Marina Militare

24 - Piemonte "Mare Nostrum" Campania - Calabria - Lazio - Liguria - Lombardia - Marche - Piemonte - Puglia - Sardegna - Sicilia - Toscana - Veneto Impiego Operativo operazione "Campagna Navale Gruppo Cavour 2013/2014" Marina Militare TOTALE

25 Attività di diffusione del diritto internazionale umanitario Nel corso del 2013 la CRI ha svolto le seguenti attività nel settore della diffusione del Diritto Internazionale Umanitario (D.I.U.): A) Formazione a Livello Nazionale La formazione a carattere nazionale in materia di D.I.U. è stata realizzata attraverso le seguenti attività: 1) XXXIII Corso Nazionale di Formazione Istruttori D.I.U. (05 18 Luglio 2013, Centro Addestrativo CRI di Marina di Massa). ( Tot. ore: 74) Il Corso è stato frequentato da n. 45 partecipanti volontari della Croce Rossa Italiana individuati a seguito di selezione a livello nazionale mediante esame a colloqui di 2 Commissioni effettuati nel mese di aprile Il Corso, articolato in 14 giorni, ha visto l impiego di docenti, di cui molti professori Universitari, 10 membri dello staff organizzativo (direttore, docenti, istruttori, assistenti di gruppo e addetti alla segreteria). Tale mandato rientra nel quadro della formazione qualificata ai fini della diffusione del diritto internazionale umanitario facente parte delle strategie del Movimento Internazionale di Croce Rossa e degli impegni assunti dalla CRI (Pledges) in ambito della XXXI Conferenza Internazionale di Ginevra del 2011, ratificata anche dai rappresentanti del Governo Italiano. 2) Giornate Nazionali di Studio Istruttori DIU (Bologna, settembre 2013) In collaborazione con l Università ROMA TRE e con il Comune di Bologna, si sono svolte il Settembre 2013 presso il ol Campus Living Bonanina a Bologna le giornate nazionali di studio per gli Istruttori DIU sulle seguenti tematiche: A) Azione Umanitaria ( principi) B) Protezione della popolazione civile C) Presa diretta alle ostilità; alle giornate di studio si sono iscritti oltre 150 partecipanti tra Istruttori DIU della CRI e cultori della materia. 3) XXVII XXVIII XXIX Corso per Consigliere Qualificato per Ufficiali delle FF.AA. Nell assolvimento dei suoi compiti istituzionali di diffusione del Diritto Internazionale Umanitario la CRI, in quanto Società Nazionale, ai sensi dell articolo 6 del I Protocollo Addizionale alle Convenzioni di Ginevra, ha facoltà di formare personale qualificato nel Diritto Internazionale Umanitario. Detti Corsi di Qualificazione sono istituiti quali corsi propedeutici ai fini dell accesso al Corso per Consigliere Giuridico delle FF.AA. che è annualmente organizzato dall Istituto Superiore di Stato Maggiore Interforze (ISSMI) del Centro Alti Studi per la Difesa (CASD): a) Il XXVII Corso per Consigliere Qualificato nelle FF.AA. dei Comandi Militari della Regione Toscana, si è svolto a Firenze dal 11 al 22 marzo 2013 ed ha visto la partecipazione di 28 Ufficiali delle FF.AA e 5 Istruttori Volontari CRI. b) Il XXVIII Corso per Consigliere Qualificato nelle FF.AA., che si è tenuto dal 5 al 18 giugno 2013 presso il Centro Formazione e Addestramento CRI di Marina di Massa coinvolgendo 20 Ufficiali delle FF.AA e 6 Istruttori Volontari CRI. c) Il XXIX Corso per Consigliere Qualificato nelle FF.AA. si è svolto presso la Brigata Bersaglieri Garibaldi a Caserta dal 14 al 25 ottobre 2013 ed ha visto la partecipazione di 41 unità appartenenti alle FF.AA e 5 Istruttori Volontari CRI. 4) XII - XIII XIV XV XVI XVII - XVIII Corso DIU per Operatori Internazionali a) XII Corso DIU per Operatori Internazionali che si è svolto a Ciampino - Roma nei giorni 02 e 04 gennaio 2013 e ha visto la partecipazione di 20 frequentatori della CRI; 21

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