Presidenza del Consiglio dei Ministri Ufficio Nazionale per il Servizio Civile
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- Cesarina Di Lorenzo
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1 Presidenza del Consiglio dei Ministri Ufficio Nazionale per il Servizio Civile PROGETTO PER L IMPIEGO DI VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE IN ITALIA DELL ASSOCIAZIONE UN ALA DI RISERVA GARANZIA GIOVANI TITOLO DEL PROGETTO LUX IN ARTE
2 SCHEDA PROGETTO PER L IMPIEGO DI VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE IN ITALIA 1) Ente proponente il progetto: ASSOCIAZIONE UN ALA DI RISERVA - L etica come ragionamento per l interesse pubblico, la responsabilità come stile di vita personale e collettivo, la partecipazione attiva come capacità di poter incidere sulle scelte, la formazione come crescita culturale e acquisizione di strumenti e modelli innovativi sono i principi forti e condivisi che costituiscono la mission dell associazione Un Ala di riserva. In particolare essa si propone di tradurre questi principi in una serie di azioni rivolte al settore pubblico e privato che consentano di valorizzare le potenzialità di un territorio facendo rete tra le varie componenti ambientali, socio-culturali, economiche ed amministrative, coniugando lo sviluppo locale con il rispetto e la tutela dell ambiente. Rispetto ai giovani essa intende favorire l apertura al territorio di origine coinvolgendoli in progetti che permettano loro di conoscere e sentire il proprio territorio, stabilendo con esso un senso di appartenenza radicato e concreto. Attraverso questa consapevolezza si diffonde il senso di responsabilità delle scelte di sviluppo e del proprio stile di vita. L Associazione attualmente opera in diverse aree del disagio ed attualmente può vantare un buon numero di iscritti; soprattutto giovani che una volta finito il Servizio Civile cercano una loro propria identità associativa tesa al volontariato. Fulcro fondamentale intorno a cui ruota ogni iniziativa dell associazione ALA DI RISERVA è l'attività pedagogica e la formazione. Oltre che ai propri volontari la formazione-sensibilizzazione è rivolta anche alla cittadinanza, soprattutto per quel che riguarda la SENSIBILIZZAZIONE VERSO LE FASCE PIU DEBOLI. L Ente presso il quale devono essere indirizzate le domande è: NOME ENTE:ASSOCIAZIONE UN ALA DI RISERVA Via Annecchino, 85 cap città Pozzuoli (Na) Tel.Fax 081/ segreteria@associazioneunaladiriserva.org Persona di riferimento: DE MARTINO PAOLO 2) Codice di accreditamento: NZ ) Albo e classe di iscrizione: ALBO NAZIONALE ENTE DI 1 CLASSE CARATTERISTICHE PROGETTO 4) Titolo del progetto: LUX IN ARTE 5) Settore ed area di intervento del progetto con relativa codifica (vedi allegato 3): Settore: EDUCAZIONE E PROMOZIONE CULTURALE Area di intervento: EDUCAZIONE AI DIRITTI DEL CITTADINO LUX IN ARTE 2
3 Codice: E 06 6) Descrizione dell area di intervento e del contesto territoriale entro il quale si realizza il progetto con riferimento a situazioni definite, rappresentate mediante indicatori misurabili; identificazione dei destinatari e dei beneficiari del progetto: PREMESSA: Il progetto LUX IN ARTE nasce e si sviluppa all interno dei Campi Flegrei grazie all opera culturale creata dall Associazione Lux in Fabula, che da 30 anni lavora sul territorio puteolano e flegreo. Intento è : - Creare nuovi percorsi archeologici e compensare le mancanze di informazioni sull accesso al patrimonio artistico e culturale dei Campi flegrei partendo dalle educazioni ai diritti del cittadino attraverso percorsi di sensibilizzazione scolastica e tramite le attività di sportelli informativi dislocati sul territorio flegreo. AREA DI INTERVENTO: EDUCAZIONE E PROMOZIONE CULTURALE IL CONTESTO TERRITORIALE - LA SITUAZIONE IN CAMPANIA (fonti: demo.istat.it Regione Campania Associazioni Territoriali) La regione ha operato una classificazione del patrimonio considerato di interesse culturale per tipologia di bene. La tabella sottostante riporta la consistenza del patrimonio per provincia, si tratta di beni statali e non statali, i siti di interesse sono in totale 454. La Provincia di Napoli si distingue per numerosità in tutte le categorie di beni, in particolare il patrimonio museale, risulta, con i suoi 83 istituti assai consistente. Si riportano di seguito i dati prodotti dall Ufficio di Statistica del MiBAC relativi ai visitatori complessivi e agli introiti generati nel 2009 nei Musei, Monumenti e Aree Archeologiche statali. I dati relativi ai visitatori evidenziano una netta prevalenza della provincia di Napoli sul totale regionale, del resto più di 2 milioni sono i visitatori della sola area archeologica di Pompei. LUX IN ARTE 3
4 La classifica top 30 dei siti italiani più visitati evidenzia le ottime performance del turismo culturale regionale, il sito archeologico di Pompei si colloca al secondo posto nella classifica nazionale, dopo il complesso Colosseo-Palatino-Foro Romano, al settimo posto della graduatoria troviamo il circuito museale della Reggia di Caserta. Il Museo Archeologico di Napoli, i siti di Ercolano, la Grotta Azzurra e l area archeologica di Paestum si confermano a pieno titolo attrattori di rilievo nazionale. ANALISI SWOT REGIONE CAMPANIA SU RISORSE TURISTICHE ED OFFERTA TURISTICA CONDOTTA DALLA REGIONE CAMPANIA NEL Punti Di Forza Punti Di Debolezza RISORSE TURISTICHE - Presenza di 5 siti inseriti nella WHL dell Unesco e ampia dotazione di attrattori turistici d interesse culturale. - Offerta turistica diversificata (cultura, mare, enogastronomia, terme, religione, ecc.). - Presenza di risorse d eccellenza di forte appeal sul mercato estero (es. Capri, Pompei, ecc.). - Organizzazione di eventi e festival di fama consolidata. - Presenza di un polo fieristico internazionale a Napoli. - Patrimonio enogastronomico noto e rinomato. - Condizioni climatiche favorevoli. - Eccessivo congestionamento di alcuni siti turistici. - Incuria nel mantenimento del patrimonio culturale e delle risorse turistiche più in generale. - Stato di balneazione delle acque inferiore alla media nazionale specialmente nella provincia di Caserta. OFFERTA TURISTICA - Buon livello qualitativo dell offerta alberghiera nelle aree napoletana e salernitana - Presenza di rapporti commerciali consolidati con tour operator internazionali. - Strutture ricettive con buone dotazioni per il settore MICE. - Concentrazione dell offerta nelle province di Napoli e Salerno. - Rapporto qualità-prezzo non sempre adeguato. LUX IN ARTE 4
5 Opportunita Minacce - Livello elevato di antropizzazione e congestione ambientale. - Scarsa valorizzazione delle aree interne. - Presenza di fenomeni di micro-criminalità diffusa. - Scarsa igiene urbana. - Insufficienti collegamenti tra le risorse. - Disponibilità di Fondi strutturali per la realizzazione di progetti, anche in rete con altre regioni meridionali, volti al rafforzamento del comparto turistico. - Presenza di porzioni di territorio interno non ancora adeguatamente valorizzate sotto il profilo turistico. - Porta d ingresso per molti dei viaggiatori che si dirigono verso le regioni del Mezzogiorno. - Politiche di promozione poste in essere dall Unesco. - Fenomeni negativi, come nel caso dell emergenza spazzatura, con forte impatto mediatico sia in Italia che all estero. - Deperimento del patrimonio culturale antico. - Degrado ambientale anche nelle aree protette - Flussi di visitatori non pernottanti in aree dove sono presenti beni d eccellenza (Pompei). - Disponibilità di Fondi strutturali per la realizzazione di progetti, anche in rete con altre regioni meridionali, volti al rafforzamento dell offerta turistica. - Possibilità di ampliare la dotazione di posti letto extralberghieri nelle aree rurali. - Adozione di marchi ambientali e di qualità certificati. - Infiltrazioni criminose che possono compromettere lo stato di salute delle aziende del settore. - Fenomeni negativi, come nel caso dell emergenza I CAMPI FLEGREI Come si nota dalle tabelle sopra, il territorio dei Campi Flegrei non è menzionato in termini di visite ed accesso ai siti, dato che si ferma intorno alle nulla in confronto ai circa di visitatori dell Area Pompei Ercolano. Anche se comunque i Campi Flegrei non hanno nulla da invidiari a Pompei. Infatti il territorio dei Campi Flegrei costituisce una delle aree regionali a più alta valenza ambientale e storico-archeologica e si presenta come un sistema territoriale fortemente integrato, costituito dai Comuni di Quarto, Bacoli, Pozzuoli, Monte di Procida e l area occidentale di Napoli. Nel 1992 la Giunta Regionale approva il Progetto Integrato Territoriale Campi Flegrei promosso dall Assessorato ai Beni Culturali per la valorizzazione del sistema dei beni culturali archeologici ed ambientali flegrei, con un finanziamento di circa 200 MLN di Euro afferenti all Asse II del POR, coordinato. I Campi Flegrei occupano l area costiera che si estende dal nord di Napoli al Monte di Procida e che dal 2003 è divenuta Parco Regionale. Terra di vulcani e dei fenomeni geomorfologici ad essi collegati, è caratterizzata dalla presenza di pianure di origine vulcanica, banchi di tufo e pozzolana, laghi vulcanici e lagunari, sorgenti idrotermali e dalla Solfatara. Le testimonianze archeologiche mostrano l occupazione in epoca preistorica, il passaggio di micenei ed egei, le presenze proto villanoviane. Cuma, fondata nella seconda metà dell VIII sec. a. C., è uno dei siti archeologici più suggestivi dell area: da notare l Antro della Sibilla, l acropoli greca e i posteriori edifici romani, quali la Crypta Romana e le strutture del foro. Dal 340 a. C.. infatti, ebbe inizio la dominazione dei Romani che fondarono sulla costa dei campi Flegrei Puteoli, così denominata per la presenza di pozzi di acqua termale e dove sono visitabili il Macellum, detto Serapeo, il tempio di Apollo, l anfiteatro e il porto. A partire dal II secolo a.c. l area divenne sede di ville marittime, corredate di imponenti impianti termali. Da rilevare nell area il Parco archeologico sommerso e il Museo Archeologico dei Campi Flegrei. LUX IN ARTE 5
6 I Campi Flegrei costituiscono un unicum inscindibile in cui i valori sopra citati interagiscono strettamente. Ciò determinò negli anni 50 la scelta di vincolare ai fini della tutela paesaggistica l intero territorio dei comuni di Bacoli, Monte di Procida e Pozzuoli. Al fine di semplificare l individuazione del contesto operativo e dell identificazione il patrimonio archeologico, architettonico e paesistico flegreo, in prima analisi si fa riferimento all elenco degli oggetti contenuto nel Piano Territoriale Paesistico dei Campi Flegrei. Per la identificazione del principale patrimonio naturalistico occorre fare riferimento al documento del Parco naturale dei Campi Flegrei e all elenco dei SIC istituiti con Decreto del Ministero dell Ambiente. In sintesi, e solo per semplificare, il complesso sistema può essere così rappresentato: Il paradosso dei Campi Flegrei è avere bellezze paradisiache in un luogo quasi demoniaco. Campi Flegrei significa "Campi Ardenti" ed è il nome che gli antichi diedero alla zona che oggi ingloba i comuni di Pozzuoli, Quarto, Bacoli e Monte di Procida, e che si trova a pochi chilometri da Napoli. In queste terre la natura ha dato il meglio di sé, affiancando le bellezze del mare al fascino inquietante dei vulcani. Ma anche l'uomo sembra essere stato invogliato a rendere i Campi Flegrei una terra unica e superba. I romani hanno costruito acquedotti, anfiteatri e ville di una bellezza nettamente percebile ancora oggi, senza dimenticare il mito dell'eneide, ambientato da Virgilio proprio nei Campi Flegrei. E fu sempre da queste parti che Ercole uccise a mani nude Caco il gigante, durante l'espiazione del sue fatiche. Oggi i comuni dei Campi Flegrei cercano di custodire nel migliore dei modi le bellezze della "Terra del Mito" che nel corso degli anni, per l'incuria di coloro che hanno gestito queste città, ha rischiato di diventare un semplice e lontano ricordo. Ma i Campi Flegrei non sono soltanto legati al passato: alberghi, ristoranti e locali di ogni genere sono a disposizione di chi, al fascino della storia, vuole unire anche tanto divertimento. PRINCIPALI SITI ARCHEOLOGICI CAMPI FLEGREI Città Sommersa di Baia nei Campi Flegrei Nel mare dei Campi Flegrei riposa un'antica città sommersa fatta di importanti ville patrizie, strade larghe e stupendi ornamenti. La Città Sommersa di Baia si trova a pochi chilometri dalla costa, ed è davvero impressionante notare come la struttura della città sia perfettamente visibile, come le anfore e i vasi siano rimasti al loro posto, dopo tanti secoli. Nel corso degli anni ci sono stati molti sub che hanno pensato bene di abbellire le loro case con oggetti trafugati dalla Città Sommersa, ma ciò nonostante il fondale di Baia è ancora estremamente ricco. Grazie ad un'imbarcazione con il fondo trasparente è possibile visitare sulla Città Sommersa per ammirare gli antichi resti, ma per chi è un po' più esperto, è possibile svolgere vere e proprie escursioni subacquee in mezzo al passato. La Città Sommersa di Baia è uno spettacolo imperdibile per chi si trova a visitare i Campi Flegrei. Quando: visita con battello: per i gruppi tutti i giorni con partenza ogni ora, per i singoli sabato e domenica alle 10:00 alle 12:00 e alle 15:00. Castello Aragonese di Baia nei Campi Flegrei Il Castello Aragonese fu costruito in un luogo strategicamente fondamentale per la tutela dell'intero golfo di Pozzuoli. Eretto sulla parte alta della depressione creata dai vulcani noti come "Fondi di Baia", il Castello è stato per anni una fortezza assolutamente inespugnabile. L'attuale forma a stella del Castello di Baia è dovuta alla ristrutturazione voluta dal Viceré spagnolo Pedro Álvarez LUX IN ARTE 6
7 de Toledo in seguito alla spaventosa eruzione che portò alla nascita del vulcano Montenuovo. La terrazza che si affaccia sul mare è uno dei migliori punti di osservazione di tutti i Campi Flegrei, perché offre la possibilità di abbracciare con lo sguardo un panorama tanto vasto quanto stupendo. Nel corso dei secoli il Castello è stato adibito a vari usi, da carcere militare a orfanotrofio a rifugio per gli sfollati del terremoto del A causa dei diversi utilizzi, il Castello ha subito moltissime modifiche, perdendo quasi definitivamente l'impostazione originale degli interni. Oggi il Castello è sede del Museo Archeologico dei Campi Flegrei in cui sono raccolti i magnifici reperti trovati nel Golfo di Pozzuoli. Quando: dalle ore fino ad un'ora prima del tramonto. Nei giorni festivi la chiusura è alle ore Cento Camerelle e Piscina Mirabilis nei Campi Flegrei La costruzione romana conosciuta nei Campi Flegrei con il nome di "Cento camerelle" è uno dei reperti romani più affascinanti dell'intera zona. Stretti cunicoli scavati nel tufo si inseguono e si intrecciano in un lungo sentiero e, quando la luce è quella giusta, sembrano davvero essere parte di un diabolico labirinto. In passato le "Cento camerelle" erano conosciute come le "Prigioni di Nerone", proprio per la forma intricata della costruzione. In realtà le "Cento camerelle" sarebbero la porzione di una delle immense ville patrizie che sorgevano dalle parti di Baia. Un'altra struttura romana che lascia davvero senza parole per la grandiosità dell'opera è la "Piscina Mirabilis". L'immensa vasca costruita sottoterra e composta da altissime navate, ed aveva la funzione di cisterna per l'acqua potabile. E' la più grande cisterna romana mai scoperta, e i suoi numeri lasciano davvero senza parole: la Piscina Mirabilis è lunga 72 metri, larga 25, alta 15 e ha un capacità di metri cubi. L'acquedotto aveva la funzione di portare l'acqua dal fiume Serino fino a Napoli e ai Campi Flegrei, per un percorso di oltre cento chilometri. Parco Monumentale di Baia nei Campi Flegrei Il Parco Monumentale di Baia raccoglie i tantissimi resti romani disseminati nella zona. Al tempo dell'egemonia di Cuma, Baia divenne uno dei luoghi di villeggiatura più amati dai ricchi patrizi romani, che fecero costruire ville monumentali. Baia era la Porto Cervo dei romani e gli antichi "Briatore" fecero di questo luogo la terra della dissolutezza e del divertimento senza regole. La visita al Parco Monumentale di Baia è un itinerario nello splendore del passato, che attraversa l'antica zona termale del Parco Archeologico, fino ad arrivare ai resti delle abitazioni che si trovano nella zona alta del parco. L'incontrollata proliferazione edilizia ha rischiato di cancellare per sempre la storia antica di Baia: basti pensare che nella zona superiore del Parco Monumentale, nei pressi del cellaio, si trova una casa nella quale, fino alla metà degli anni novanta, ha vissuto una suora solitaria, che la leggenda vuole impazzita a causa del demonio che la perseguitava. Tomba di Agrippina nei Campi Flegrei La famiglia dell'imperatore Nerone era l'esatto opposto di quella della Mulino Bianco o dei Cesaroni. Agrippina, madre di Nerone, fu uccisa su ordine del figlio nel 59 d.c. dopo che l'imperatore capì che stava progettando il suo omicidio. Nerone ordinò di far affondare la nave sulla quale viaggiava la madre che tornava ad Anzio da Baia, dopo aver partecipato ai festeggiamenti della Quinquatrie. Agrippina riuscì a salvarsi dal naufragio, e si rifugiò nella sua villa di Lucrino, dove il figlio mandò un plotone d'esecuzione per completare l'opera. La leggenda vuole che Agrippina fosse stata sepolta in un mausoleo che si trova difronte al porto di Baia. La struttura LUX IN ARTE 7
8 conosciuta come "Tomba di Agrippina", è in realtà un piccolo teatro, di cui oggi è visibile solo una parte. I pescatori della zona sostengono che in alcune notti di luna piena, sul pelo dell'acqua del molo di Baia, si veda passeggiare il fantasma di Agrippina, vestita con una lunga tunica bianca. Casina Vanvitelliana nei Campi Flegrei La Casina Vanvitelliana è una piccola villetta che sorge nel bel mezzo del lago Fusaro a Bacoli. Fu voluta dai Borboni che, nella zona del Fusaro, avevano la loro area di caccia, ed necessitavano di un villino dove ristorarsi durante le uscite. La costruzione della Casina fu iniziata da Luigi Vanvitelli e finita dal figlio Carlo, ed è un bell'esempio dell'architettura settecentesca. Oggi non è possibile visitare l'interno della struttura che in passato è stata utilizzata per ospitare personaggi illustri come Mozart e l'ex Presidente Luigi Einaudi. Si dice che nella Casina Vanvitelliana sia stata ricostruita l'abitazione della fata turchina per il film "Le avventure di Pinocchio" di Comencini. La credenza popolare questa volta sbaglia, ma la Casina può vantare un'apparizione televisiva di tutto rispetto: appare nel film "Ferdinando e Carolina" di Lina Wertmüller, che racconta la storia del "Re nasone" dei Borboni. Tempio di Venere e Tempio di Diana nei Campi Flegrei Il ritrovamento di una statua della dea Venere all'interno dei resti della piscina romana, ha dato origine al nome con il quale ancora oggi questa struttura viene chiamata. I romani, però, questa piscina termale non hanno mai pensato di usarla come un tempio, e c'è da scommetterci che mentre si rilassavano nelle acque calde, di certo non pensavano a come gratificare gli dei. La piscina ha una struttura a cupola all'interno della quale si possono ancora vedere degli affreschi di abbellimento. A pochi metri di distanza dal Tempio di Venere, si trova un altro Tempio, dedicato alla dea della caccia Diana. Anche in questo caso, la struttura non è affatto un tempio, ma una parte della grandiosa villa con stagno che l'imperatore Alessandro Severo fece costruire per Giulia Mamea, sua madre. Oggi il Tempio di Diana si trova all'interno di un podere privato e se, durante la visita al Tempio di Venere alzerete appena appena la testa verso la parete rocciosa, lo troverete lì, adagiato tra le sterpaglie. CRITICITA CAMPI FLEGREI Nell area Flegrea si concentrano gran parte delle tipologie di problemi, ma anche delle opportunità, che si riscontrano nel perseguimento di politiche di sviluppo sostenibile in Campania. Intorno al grande giacimento archeologico di età greco-romana, ancora non sufficientemente conosciuto, tutelato e valorizzato, potenziale grande attrattore di flussi turistici nazionali ed internazionali, si concentrano: - importanti valori architettonici, storici, letterari, paesaggistici, naturalistici, ma anche - grandi problematiche come il delicato equilibrio idrogeologico, la presenza di un sistema vulcanico ancora attivo, un importante apparato industriale in forte crisi, un devastante abusivismo edilizio. Problematiche quindi sono ad esempio: - la gestione del fenomeno bradisismico nelle sue varie fasi evolutive, ma anche, per altro verso, - importanti opportunità come, ad esempio, quella del termalismo, non sufficientemente valorizzato ma capace, anche da solo, di attivare importanti processi di sviluppo. All interno di questo quadro di criticità/opportunità, va sottolineato il crescente aumento della disoccupazione, soprattutto giovanile, e la collegata presenza di lavoro nero in un quadro di diffuso disagio sociale. I grandi Valori inespressi; la particolare inscindibilità di problemi ed opportunità di LUX IN ARTE 8
9 sviluppo da raccordare intorno al grande tema dei Beni culturali flegrei; la forte unitarietà territoriale; la riconoscibilità nazionale ed internazionale dei luoghi, rendono quindi necessario ed opportuno disegnare ed avviare una tipologia progettuale di tipo: partecipato, che integri il rapporto con il territorio ed il rapporto con i giovani, partendo dalle scuole possibile sostenibile, attraverso la formazione, con particolare riferimento allo straordinario patrimonio archeologico, architettonico e paesistico. Il territorio di riferimento: POZZUOLI Struttura della popolazione e indicatori demografici di Pozzuoli negli ultimi anni. Elaborazioni su dati ISTAT. Struttura della popolazione dal 2002 al 2013 L'analisi della struttura per età di una popolazione considera tre fasce di età: giovani 0-14 anni, adulti anni e anziani 65 anni ed oltre. In base alle diverse proporzioni fra tali fasce di età, la struttura di una popolazione viene definita di tipo progressiva, stazionaria o regressivaa seconda che la popolazione giovane sia maggiore, equivalente o minore di quella anziana. Anno 1 gennaio 0-14 anni anni 65+ anni Totale residenti Età media , , , , , , , , , , , ,6 LUX IN ARTE 9
10 Anno Indicatori demografici Principali indici demografici calcolati sulla popolazione residente a Pozzuoli. Indice di vecchiaia Indice di dipendenza strutturale Indice di ricambio della popolazione attiva Indice di struttura della popolazione attiva Indice di carico di figli per donna feconda Indice di natalità (x ab.) Indice di mortalità (x ab.) 1 gennaio 1 gennaio 1 gennaio 1 gennaio 1 gennaio 1 gen-31 dic 1 gen-31 dic ,5 43,0 64,2 76,5 26,9 12,1 5, ,9 43,3 67,1 79,0 26,2 12,8 6, ,8 43,1 68,0 80,2 25,9 12,8 6, ,8 43,2 65,4 82,7 25,7 11,5 6, ,7 43,8 71,1 87,5 25,6 11,9 6, ,9 43,8 76,0 91,5 25,9 11,1 6, ,5 43,7 77,9 94,9 26,2 10,3 6, ,9 44,2 82,5 97,2 26,2 11,1 6, ,0 44,4 89,3 102,8 25,9 10,1 6, ,6 44,9 89,4 103,5 25,8 9,6 6, ,3 45,2 93,5 105,5 25,3 9,9 8, ,9 45,5 95,9 107,6 24,4 0,0 0,0 Scuole di Pozzuoli per tipologia Scuole dell'infanzia, Primarie e Secondarie di I grado Scuola dell'infanzia (43) Scuola primaria (31) Scuola secondaria di I grado (10) Scuole Secondarie di II grado La classificazione della tipologia degli Istituti è quella adottata dal Ministero dell'istruzione. Istituto Magistrale (1) Istituto Professionale Industria e Artigianato (1) Istituto Professionale per i Servizi Alberghieri e Ristorazione (1) Istituto Professionale per i Servizi Commerciali (1) Istituto Professionale per i Servizi Commerciali e Turistici (1) Istituto Professionale per l'agricoltura e l'ambiente (1) Istituto Tecnico Commerciale (3) Istituto Tecnico Commerciale e per Geometri (1) Istituto Tecnico Industriale (2) Liceo Artistico (1) Liceo Scientifico (4) Altri Istituti Circolo didattico (8) Istituto di istruzione superiore (3) Centro territoriale permanente (1) LUX IN ARTE 10
11 PRINCIPALI SITI ARCHEOLOGICI E SITI AMBIENTALI: POZZUOLI ARCHEOLOGIA RELIGIONE E CULTURA AMBIENTE E PAESAGGI AREE TERMALI 1. Anfiteatro Cumano 1. Rione Terra; 1 Promontorio di Capo Miseno 1 Terme Puteolane 2. Anfiteatro Flavio 2. Chiesa Cattedrale di 2 Lago di Miseno 2 Stufe di Nerone Pozzuoli (San Procolo); 3. Anfiteatro minore 3. Torre Toledo; 3 Lago del Fusaro 3 Baia Terme 4. Arco Felice 4. Villa Avellino; 4 Oasi Naturalistica di Monte Nuovo 5. Cisterne di Villa 5. Chiesa delle 5 Oasi Terra Mare di Avellino Purificazione; Cuma 6. Città sommersa 6. Chiesa dell Arcangelo Raffaele; 6 Parco Monumentale di Baia (OASI WWF) 7. Grotta della Sibilla 7. Chiesa dell Assunta; 7 Riserva Naturale Cratere degli Astroni (OASI WWF) 8. Grotta di Cocceio 8. Chiesa del Purgatorio; 8 Osservatorio Ambientale dei Campi Flegrei 9. Navale di Agrippa 9. Chiesa di San Gennaro; 9 Vulcano Solfatara 10. Necropoli di S. Vito 10. Chiesa di S. Giuseppe; 11. Necropoli puteolana 11. Chiesa di S. Antonio; 12. Parco archeologico 12. Chiesa di S. Vincenzo di Cuma Ferreri; 13. Tempio di Apollo 13. Chiesa di S. Maria delle Grazie. 14. Tempio di Augusto 15. Tempio di Serapide 16. Tempio di Nettuno 17. Via Campana LE PRINCIPALI CRITICITÀ EMERSE NEL SETTORE DI INTERVENTO NEL COMUNE DI POZZUOLI I Campi Flegrei sono senza dubbio uno dei più straordinari territori d Europa. Un insieme unico ed inscindibile di valori materiali - geologici, naturalistici, archeologici, agricoli, architettonici, e quindi paesaggistici - che ha ispirato nei secoli la creazione e la sedimentazione di prodotti artistici e culturali che costituiscono un ancora più straordinario, patrimonio immateriale. Storia e miti, poemi e letteratura, poesie e dipinti, sono stati concepiti in questa terra in modo così strettamente legato al suo paesaggio ed alle sue atmosfere, da rendere palese l inscindibilità tra la creazione artistica e i luoghi che l hanno generata. Molti popoli si sono alternati nei millenni, nel vivere e nel trasformare questo particolare territorio, plasmato, giorno dopo giorno, da un sistema vulcanico ancora attivo, dall erosione del mare che ne ha violato i crateri, dalla azione creatrice quasi impercettibile delle acque e del vento, dall opera quotidiana dell uomo. Cacciatori ed agricoltori, muratori e pescatori e, successivamente, urbanisti ed architetti, si sono confrontati continuamente nel loro operare, con una Natura possente: spesso amica, qualche volta matrigna; ma coltivando sempre quella profonda armonia tra uomo e ambiente; tra architetture, forme e materiali; tra agricoltura e tecniche rurali, che ha di fatto continuato a disegnare nei millenni l armonia dinamica che contraddistingue questo Paesaggio, LUX IN ARTE 11
12 unico al mondo e che ammiriamo, in questa splendida mostra, rappresentato in una delle diverse fasi auree della sua incredibile storia. Ma, in seguito al boom demografico ed ad errati modelli di sviluppo scelti per l area nel dopoguerra, si è rischiato di perdere per sempre questo irripetibile patrimonio dell umanità, inglobato com è nell indistinta, tumultuosa, magmatica, espansione dell area metropolitana napoletana, cresciuta negli ultimi 50 anni a dismisura e senza controllo. POZZUOLI COME ATTRATTORE TURISTICO Il numero dei visitatori dei Campi Flegrei è rappresentato da una cifra considerevole (circa ingressi) ma se considerato ai visitatori degli scavi di Pompei ed Ercolano ( visite nel 2013) pone alla luce quelli che sono i limiti organizzativi del territorio flegreo. Infatti, come si evince dalle tabelle regionali, i Siti flegrei non sono nemmeno menzionati, superati da Pestum e Capaccio. Infatti fino a pochi anni fa lo straordinario patrimonio culturale dell area flegrea non è stato considerato una vera opportunità di sviluppo. Infatti, la caratterizzazione fortemente industriale dell area negli anni 50, 60 e 70, (con la piena occupazione) ha portato la collettività flegrea a percepire le preesistenze naturali ed archeologiche più come vincolo che non come una reale occasione di sviluppo. Ciò ha determinato che: 1. Il sistema complessivo dei beni culturali è ancora frammentario e scarsamente promosso e valorizzato sia a livello pubblico che privato; non si registrano fenomeni significativi di sviluppo di attività di servizio connesse al settore culturale ed ambientale. 2. La fruizione dei beni culturali è scarsamente organizzata: si registrano esempi di siti significativi (Piscina Mirabilis, teatro di Miseno, Grotta della Dragonara, necropoli di Pozzuoli, ecc.) non ancora visitabili in maniera adeguata. Negli ultimi anni va però evidenziato, come segnale positivo, la crescita e la diffusione, di un attivo sistema associativo, fortemente basato su fattori di identità culturale e territoriale. 3. L offerta turistica e ricettiva, (fatti salvi alcuni episodi che confermano la possibilità di evoluzione positiva) si è scarsamente strutturata, quantitativamente e qualitativamente, sia in termini di ricettività alberghiera che per quanto attiene l aspetto dei servizi. Ciò trova la sua conseguenza nell andamento dei flussi turistici stranieriinfatti, si sono avute circa il 70% di arrivi di turisti nazionali e solo di stranieri. Il dato delle presenze medie degli italiani (1,7 giorni), sta inoltre a dimostrare che il fenomeno turistico si caratterizza prioritariamente come offerta integrativa a basso costo dell area napoletana. Tutto ciò alimenta l obiettivo prioritario: creare le condizioni culturali ed economiche per il recupero dell antico patto di armoniosa convivenza tra Uomo e Natura e quindi, di conseguenza, creare le condizioni fondamentali per la ri-costruzione condivisa e partecipata del paesaggio. ANALISI SWOT SITI ARCHEOLOGICI POZZUOLI OPPORTUNITA -Disponibilità di risorse diffuse nel territorio flegreo, con siti e beni culturali, storici, archeologici e paesistici di rilievo internazionale. - Esistenza di alcuni primi episodi di integrazione fra beni culturali ed attività RISCHI -Stato di relativo abbandono di ampi segmenti del patrimonio storico culturale di alcuni centri storici anche di particolare pregio (Pozzuoli). - Scarsa dotazione di servizi per la fruizione dei beni culturali e dei siti esistenti. LUX IN ARTE 12
13 economiche collegate alla valorizzazione dei beni. - Presenza nel territorio di un importante Know nel campo della cultura d impresa determinato dalla permanenza, di alcune grandi aziende ( Omnitel, Pirelli, Alenia, Sofer ecc.) e delle aziende dell indotto. - Presenza nel territorio di importanti centri di ricerca e formazione ( CNR, Formez, Olivetti ricerca, CISI, Technapoli, ecc) FORZA -Trend positivo a livello internazionale, regionale e provinciale, del turismo culturale. -Crescente inserimento della realtà napoletana nei circuiti internazionali del turismo. - Crescente impiego, anche se non strutturato, delle tecnologie dell informazione come strumento a supporto dei processi di sviluppo ed internazionalizzazione del settore. - Disponibilità di notevoli risorse economiche per lo sviluppo dell asse e per il sostegno alle iniziative. - Esistenza nel territorio, di altre grandi importanti risorse naturali, termali, marine, agricole, da valorizzare e sviluppare in sinergia con i beni culturali. - Insufficienza dei sistemi di fruizione e promozione dei sistemi di beni culturali. - Inadeguatezza delle reti di accesso e trasporto. - Scarsa capacità della PA nel sostenere lo sviluppo dei Beni culturali. - Scarso impiego delle tecnologie dell information & comunication tecnology nel settore DEBOLEZZA -Presenza di monumenti e siti archeologici isolati e non adeguatamente pubblicizzati. -Assenza di itinerari di visita strutturati. - Permanenza di situazioni di degrado e di abusivismo edilizio e di conseguente perdita di porzioni del patrimonio. - Inadeguata risposta della PA rispetto allo sviluppo di politiche innovative nella gestione dei Beni Culturali. - Non adeguata convinzione da parte delle popolazioni delle importanti opportunità di sviluppo e di lavoro. - Scarsa ricettività nel settore della ospitalità di gruppi e della gestione di convegni. I BISOGNI SU CUI INTERVENIRE Se si guarda ai visitatori dei beni culturali ed ambientali, se ne ricava un quadro significativo con quasi presenze complessive nel 2009 fra l Anfiteatro Flavio, gli Scavi di Cuma e le Terme di Baia ed oltre visitatori nella Solfatara. Questi dati, raffrontati con quelli delle presenze turistiche, confermano la convinzione, che le presenze siano prevalentemente locali (turismo domenicale e scolastico). Queste sintetiche considerazioni, dimostrano, ancora una volta, l esistenza di una forte potenzialità di sviluppo che potrebbe dare un rilevante contributo alla crescita economica e sociale di queste aree. La valorizzazione di tale risorse, offrendo occasioni di riqualificazione e di espansione alle imprese locali di settore e posti di lavoro, potrà diventare, indirettamente, anche una grande ragione per il rafforzamento della tutela dei Beni culturali che verranno difesi in quanto volani di sviluppo. Il problema centrale nella strategia di valorizzazione dei beni culturali flegrei si rivela quindi non tanto il cosa fare - visto il superamento delle politiche industriali e di quelle legate alla edilizia residenziale di nuova costruzione, non più sostenibili, e la generale condivisione dell obiettivo della valorizzazione del patrimonio dei beni culturali - quanto il come fare per trasformare il ricco patrimonio esistente in una effettiva risorsa, rendendolo un reale fattore di sviluppo economico e sociale. LUX IN ARTE 13
14 La strada che può essere intrapresa è quella della sensibilizzazione e messa in rete delle informazioni a tutti i livelli, collegano istituzioni, scuole, associazioni, biblioteche, eventi culturali ed enogastronomici, valorizzando così il proprio territorio. DESCRIZIONE DEI SERVIZI OFFERTI A LIVELLO TERRITORIALE IN RELAZIONE ALLE CRITICITA EVIDENZIATE E DEI BISOGNI NON SODDISFATTI. All interno dei Campi Flegrei molte sono le associazioni che direzionano il proprio raggio d azione nella promozione e salvaguardia del patrimonio artistico flegreo. Spesso tale apporto vive con il solo sforzo associativo. Infatti le istituzioni, a causa dei gravi disagi economici e della conseguente impossibilità di investimento nel patrimonio culturale ed artistico, demanda agli enti di Terzo Settore e privati la manutenzione, la visita, le escursioni e la fruibilità dei siti archeologici e monumentali destinati all utenza. Tra le varie associazioni ed enti che operano nei Campi Fòegrei per la salvaguardia del patrimonio artistico e per la fruibilità ed accesso ai sisit archeologici in qualità di promozione territoriale troviamo: - Associazione Nemea: cura la realizzazione di percorsi formativi e di itinerari turistici nel settore della valorizzazione del patrimonio culturale, soprattutto per la riscoperta del Rione Terra a Pozzuoli, dove da ottobre del 2004, ha una propria sede operativa, curando la promozione della Chiesa del Corpo di Cristo, con visite guidate (ogni domenica dell anno, dalle ore alle ore 12,30 e il sabato su prenotazione). - Associazione Le ali di dedalo: L Associazione culturale Le Ali di Dedalo opera da anni per la salvaguardia e la promozione del patrimonio ambientale e culturale dei Campi Flegrei. Tra le attività promosse l Associazione propone programmi di educazione allo sviluppo sostenibile sul territorio flegreo. - Associazione Flegreando: Flegreando è un associazione culturale che si occupa di promuovere il territorio flegreo attraverso l organizzazione di eventi e manifestazioni culturali. L associazione vuole far conoscere la storia, le tradizioni e i luoghi flegrei per rendere la popolazione consapevole dell appartenenza ad una terra ricca di miti, che offre scenari unici e suggestivi. INDIVIDUAZIONE AREE DI BISOGNO AREA 1: Il sistema complessivo dei beni culturali è ancora frammentario e scarsamente promosso e valorizzato nelle scuole ed alla cittadinanza. INDICATORE 1.1 partecipazione di studenti ad attività di sensibilizzazione circa il patrimonio culturale; AREA 2: La fruizione dei beni culturali è scarsamente organizzata. INDICATORE 2.1 corsi di formazione sui beni culturali dei campi flegrei; INDICATORE 2.2 incontri con le associazioni di settore, gli enti privati e le Istituzioni. LUX IN ARTE 14
15 DESCRIZIONE DEI SERVIZI OFFERTI NELLA SEDE DEL PROGETTO DI SERVIZIO CIVILE. NOME SEDE COMUNE INDIRIZZO COD. HELIOS Associazione Lux In Fabule Pozzuoli Via Rampe di Cappuccini Lux in Fabula è oggi un Associazione culturale nata nel 1993 dalla più antica esperienza del Laboratorio Lux in Fabula. Dal 1981, il Laboratorio svolge attività di ricerca e di produzione sul tema dell arte, della favola, del teatro e della multimedialità. L attività si è sviluppata parallelamente nelle scuole, nelle università, nei centri sociali e nei luoghi di attività culturale. Negli anni 89, 90 e 91 ha partecipato alla rassegna Futuro Remoto, un viaggio tra scienza e fantascienza, nel 91 e nel 92 alla mostra libraria Galassia Gutenberg, ambedue svoltesi a Napoli, ed anche ad altre iniziative culturali in varie città italiane ed europee. Il lavoro di sperimentazione didattica ha mirato all analisi, dalle origini, dei mezzi di comunicazione visiva, alla divulgazione dei rudimenti dell ottica e delle tecniche della fotografia, alla decodifica dei messaggi visivi, all espressione corporea e alla recitazione e alla costruzione di immagini e di audiovisivi, con relativa scelta e realizzazione dei testi letterari e musicali, favorendo l interdisciplinarietà nella scoperta e padronanza di questo canale espressivo. L Associazione non ha scopi di lucro, ma culturali, artistici e sociali, con la finalità di promuovere e sviluppare l evoluzione culturale e civile, la solidarietà e la fratellanza tra i popoli. Laboratori didattici su come leggere le immagini, educazione visiva e come realizzare audiovisivi vengono tenuti dal 1984 nelle scuole di Napoli. L Associazione ha curato scambi d esperienze pedagogiche con il Cortile della Gioventù di Vlotho e di altri centri legati al Ministero della Gioventù Tedesco. Conferenze sulla comunicazione visiva e sulle attività per i giovani sono state tenute, oltre che in corsi di aggiornamento a Napoli (scuole e università), ad Arezzo, Bari, Lecce, Potenza e Milano, in Germania a Bonn, Monaco, Francoforte, Stralsund, in Spagna a Pamplona e in Grecia all Università di Patrasso. AREA LABORATORI All interno della sua opera di Sensibilizzazione sul territorio, l Associazione Lux in Fabula, ormai da anni organizza laboratori itineranti, ludici, didattici, espressivi al fi ne di integrare i minori, i giovani e gli adulti alla fruizione consapevole e libera del territorio cittadino e del patrimonio culturalearcheologico esistente. LUX in FABULA si propone di creare laboratori capaci di offrire e sviluppare soluzioni originali e peculiari ai problemi urgenti dell'infanzia, dell'adolescenza e degli adulti. L'importanza del gioco per lo sviluppo dei processi del pensiero, per l'apprendimento, per favorire la socializzazione, per l'espressione del sé, sono stati studiati nel nostro secolo da molti psicologi, sociologi, filosofi. Ad esempio Piaget, il principale studioso di psicologia dell'età evolutiva del nostro tempo, ha evidenziato come il gioco costituisca la via principale che il bambino ha a disposizione per conoscersi, sperimentare i propri limiti, confrontarsi con il mondo esterno, favorire i processi del pensiero (concreto e astratto). Sulla stessa linea interpretativa è intervenuto Vygotsky, mentre Heidegger ha evidenziato che il gioco (anche per gli adulti) favorisce la crescita interiore, l'espressione creativa, il contatto con l'essere. Infine molti operatori del settore educativo, quali insegnanti e pedagoghi hanno valorizzato la metodologia del fare, che risulta essere più adeguata, alla luce dei risultati sul piano educativo e didattico, sia allo sviluppo cognitivo che all'interazione affettiva del bambino. LUX IN ARTE 15
16 Giocare è l'esperienza più comune che ci possa capitare, ma spesso usiamo la parola gioco senza darle il giusto valore etico, perché la releghiamo ad attività di svago o di tempo libero. Occorre, dunque, sottolineare che il gioco anche per gli adulti è una cosa molto seria, perché non significa distanziarsi dalla realtà quotidiana, semmai vuol dire essere capaci di guadagnare uno spazio per sé, che permette di aprirsi e di vedere, nella dimensione del gioco e della gioia che ne consegue, altre possibilità e altre soluzioni relative ai problemi che ci pone la difficile realtà che tutti viviamo. LUX in FABULA si propone di operare come anello di congiunzione tra la scuola e la famiglia, offrendo ai genitori sia attività ludiche in cui siano anche loro attori di gioco, che occasioni di confronto e di dialogo con gli operatori su questioni relative alle scelte educative più adeguate per i loro figli. LABORATORI: RICOMINCIAMO A GIOCARE! favorire la capacità di formulare ipotesi e di fornire soluzioni valide rispetto ad un problema dare la possibilità di scegliere il proprio percorso operativo codificare e decodificare messaggi iconici, grafici, plastici potenziare la capacità di trasmettere messaggi attraverso la rappresentazione grafica di situazioni reali e fantastiche sviluppare il coordinamento oculo-manuale e lo sviluppo della creatività e del senso critico creare una traccia in una prospettiva di formazione continua del processo educativo creare un documento fotografico e video come testimonianza del percorso svolto riflettere sulle coordinate: identità e senso della vita favorire e stimolare il lavoro di gruppo e lo stare bene insieme. LABORATORIO LUDUS in FABULA organizza laboratori, corsi di aggiornamento e seminari su temi come l educazione all immagine, l animazione; come esprimere le emozioni. Il training autogeno e l equilibrio psicofisico. Giochi ed esercizi rivolti alla creazione di un nucleo collettivo. Appropriazione dello spazio come luogo dei rapporti possibili. Consapevolezza del proprio corpo, della sua gestualità ed espressività. L improvvisazione come espressione d autenticità. La comunicazione non violenta e incontri di meditazione. Vuol favorire inoltre un rapporto con il mercato del giocattolo: uno spazio intermedio tra quello del consumismo fine a se stesso e quello del risparmio considerando l'opportunità di fare e non di comprare, di riparare e non di buttare, di re-inventare e non di sprecare. LUX in FOLIO vuole essere un lucente/libero progetto giornalistico fondato sul lavoro di quanti (anche esterni al progetto stesso) vorranno contribuire. LUX in ARTE Con questo laboratorio, si intende dare valore al patrimonio culturale artistico dei Campi Flegrei organizzando itinerari, sensibilizzando le scuole ed operando nelle strade con stan informativi circa l utilizzo di mezzi per raggiungere i principali siti di interesse LUDOPOLIS è una Associazione di volontariato nata da giovani che frequentano da tempo LUX in FABULA; non ha scopo di lucro e persegue esclusivamente finalità di solidarietà sociale a favore delle fasce deboli con particolare attenzione ai minori e ai giovani a rischio nonché attività d integrazione e partecipazione a favore di migranti. Per quanto riguarda le attività svolte, l associazione nel 2010: LUX IN ARTE 16
17 - Ha visto la partecipazione di 110 studenti ad attività di sensibilizzazione circa il patrimonio culturale; - Ha svolto n. 1 corsi di formazione sui beni culturali dei campi flegrei; - Ha svolto 4 incontri con le associazioni di settore, gli enti privati e le Istituzioni. CONCLUSIONI E SINTESI DEGLI INDICATORI NUMERICI DEI BISOGNI INDIVIDUATI TERRITORIALMENTE E NELLA SEDE DI ATTUAZIONE. L intento del progetto LUX IN ARTE è quello di creare una rete territoriale e morale che operi a supporto ed in apporto alle difficoltà istituzionali di poter valorizzare al meglio il proprio territorio. L attività progettuale avrà come raggio d azione gli studenti e le possibili utenze che sarebbero interessate a visitare le bellezze artistiche, architettoniche e culturali presenti nel territorio. Pertanto: DESTINATARI DIRETTI Saranno gli studenti di ogni ordine e grado che, attraverso le proprie istituzioni scolastiche, vorranno partecipare ad incontri informativi e materiali audio-visivi. Inoltre destinatari saranno anche i giovani, gli abitanti dei comuni limitrofi, i turisti, che potranno usufruire del materiale prodotto, e degli spazi associativi e di sportelli per informarsi al meglio sugli eventi e sugli orari. BENEFICIARI INDIRETTI Saranno le Istituzioni sia scolastiche che pubbliche, che verranno in questo modo supportate nell intento di salvaguardia dei valori e dei principi legati al patrimonio artistico culturale. Le altre associazioni al fine di ampliare la rete di supporto territoriale. La cittadinanza tutta. NOME SEDE COMUNE INDIRIZZO COD. HELIOS Associazione Lux In Fabule Pozzuoli Via Rampe di Cappuccini CRITICITA BISOGNI AREA 1: Il sistema complessivo dei beni culturali è ancora frammentario e scarsamente promosso e valorizzato nelle scuole ed alla cittadinanza. AREA 2: La fruizione dei beni culturali è scarsamente organizzata. SITUAZIONE DI PARTENZA DEGLI INDICATORI - partecipazione di n. 110 studenti ad attività di sensibilizzazione circa il patrimonio culturale; - Ha svolto n. 1 corsi di formazione sui beni culturali dei campi flegrei; - Ha svolto n. 4 incontri con le associazioni di settore, gli enti privati e le Istituzioni. LUX IN ARTE 17
18 7) Obiettivi del progetto: OBIETTIVI GENERALI I beni culturali sono il prodotto della cultura di un popolo, sono la testimonianza materiale e immateriale alla quale si riconosce un valore di civiltà, specificando che il patrimonio immateriale o intangibile è definito dall UNESCO come l insieme delle manifestazioni culturali, tradizionale e popolari, e cioè le creazioni collettive provenienti da una comunità, basate sulla tradizione». La Convenzione Internazionale per la Salvaguardia del Patrimonio Culturale Immateriale prevede ampie categorie di beni all interno delle quali individuare singoli beni culturali inerenti a questo Patrimonio culturale, che siano nello stesso tempo sia tradizionali sia viventi. Nella sua articolazione, il Patrimonio Culturale Immateriale da salvaguardare si caratterizza per: essere trasmesso da generazione in generazione; costantemente ricreato dalle comunità e dai gruppi in stretta correlazione con l ambiente circostante e con la sua storia; permette alle comunità, ai gruppi nonchè alle singole persone di elaborare dinamicamente il senso di appartenenza sociale e culturale; promuove il rispetto per le diversità culturali e per la creatività umana; Queste testimonianze quindi sono un bene irrinunciabile per le comunità, in quanto trasmettono valori legati alla cultura dei popoli. Sono la memoria storica di ognuno di noi e rispondono ad un bisogno di conoscenza dell origine di ciò che è parte integrante di noi stessi. Sono i custodi dell inconscio collettivo la fonte del nostro benessere psichico e come tali, la loro distruzione porta alla perdita dell io e del noi. Proprio perché è impossibile per chiunque rinunciare a sé, ai valori fondanti della società e alla propria storia diventa indispensabile la conservazione di questi beni. La conservazione, quindi, intesa non come manutenzione, ma come finalità alla quale tendere per tramandare ai posteri i beni espressione di civiltà; un azione compiuta nel presente, ma finalizzata al futuro, che mira a valorizzare, ad utilizzare cioè senza consumo il patrimonio culturale, riconoscendo il valore di ciò che è arrivato ai nostri giorni senza distinzioni temporali. L Obiettivo generale del progetto è quello di favorire una presa di coscienza da parte dei residenti del valore del patrimonio locale e delle potenzialità di sviluppo dello stesso attraverso la fruizione delle risorse culturali locali, riscoprendo la propria identità locale. Il potenziamento delle qualità positive, proprie di una cultura del territorio e delle risorse che lo rappresentano, consente di consolidare nella gente il senso di appartenenza insito nel concetto di cittadinanza attiva, unica vera risorsa per la realizzazione di un riscatto delle piccole realtà locali. A partire dalla riscoperta dell educazione della cittadinanza attiva, infatti, sarà possibile promuovere nuove sensibilità educative e formative, far crescere la rete sociale (attivandone risorse e potenzialità), migliorare le forme di comunicazione e la comunicazione stessa nel territorio. OBIETTIVI SPECIFICI NOME SEDE COMUNE INDIRIZZO COD. HELIOS Associazione Lux In Pozzuoli Fabule SITUAZIONE DI PARTENZA degli indicatori di bisogno Via Rampe di Cappuccini 5 OBIETTIVI SPECIFICI (Situazione di arrivo) Obiettivo 1: Supporto all interno del circuito scolastico di immissione di nozioni, studi e ricerche circa il patrimonio culturale flegreo. LUX IN ARTE 18
19 N.studenti che hanno partecipato all attività didattico culturale nel 2011: N 110 N.studenti che hanno partecipato all attività didattico culturale nel 2011: N 200 Obiettivo 2: Implementazione dei corsi didattico formativi rivolti alla cittadinanza sulla fruibilità dei beni patrimoniali territoriali. N. corsi di formazione sui beni flegrei: N 1 N. corsi di formazione sui beni flegrei: N 5 Obiettivo 3: Aumento della sensibilizzazione e degli incontri con la rete territoriale al fine di aumentare la memoria storica flegrea. N. incontri con rete territoriale: N 4 N. incontri con rete territoriale: N 8 8) Descrizione del progetto e tipologia dell intervento che definisca in modo puntuale le attività previste dal progetto con particolare riferimento a quelle dei volontari in servizio civile nazionale, nonché le risorse umane dal punto di vista sia qualitativo che quantitativo: La Fase di ideazione, preparazione e costruzione del progetto è stata elaborata insieme dai responsabili e dalle equipe di Lux in Fabula coordinati dall Ufficio centrale dell Associazione Un Ala di Riserva perché simili sono le operatività delle tre sedi. In fase di progettazione è stata così raggiunta un idea comune sugli obiettivi e sull impiego dei giovani in servizio civile nelle singole sedi. Di conseguenza la tabella 8.1 che riguarda le azioni e le attività del progetto è simile nelle prime due sedi per poi diversificarsi per quanto riguarda le attività della Pro Loco che, oltre ad inserirsi nel fine comune progettuale, svolge attività diversificate dagli altri due centri COMPLESSO DELLE ATTIVITA PREVISTE PER IL RAGGIUNGIMENTO DEGLI OBIETTIVI NOME SEDE COMUNE INDIRIZZO COD. HELIOS Associazione Lux In Fabula Pozzuoli Via Rampe di Cappuccini Obiettivo 1: Supporto all interno del circuito scolastico di immissione di nozioni, studi e ricerche circa il patrimonio culturale flegreo. Azione generale 1: SCUOLA E TERRITORIO Attività 1.1: MAPPATURA SCOLASTICA Attività 1.2 INCONTRI CON I DIRIGENTI In questa fase le strutture si metteranno in contatto con gli istituti scolastici, via telefonica, di persona per segnare appuntamenti con i dirigenti scolastici al fine di presentare gli obiettivi del progetto. Grazie agli incontri con i dirigenti scolastici che esprimeranno parere favorevole all iter progettuale, verraanno delineati in ogni singola struttura il numero di classi od il numero di studenti che parteciperanno ai laboratori ed agli incontri informativi. LUX IN ARTE 19
20 Attività 1.3 INCONTRI INFORMATIVI E LABORATORI Con gli incontri informativi ed i laboratori ludico didattici manuali si chiude il primo step progettuale. Gli studenti che parteciperanno agli incontri saranno inseriti in percorsi di gruppo con visite e proiezione dei dati e delle immagini che provengono dai siti annoverati tra quelli dei beni culturali del territorio flegreo. Tutto il lavoro informativo confluirà in laboratori di manipolazioni e di costruzione e riproduzioni con materiali ( terracotta, polistirolo, argilla)dei principali siti archeologici come il Rione Terra, l Anfiteatro Flavio, il Tempio di Serapide, partendo dalle proposte che pervenir anno dai singoli gruppi. Obiettivo 2: Implementazione dei corsi didattico formativi rivolti alla cittadinanza sulla fruibilità dei beni patrimoniali territoriali. Azione generale 2: CORSI DIDATTICO FORMATIVI Attività 2.1: PUBBLICIZZAZIONE E FORMULAZIONE DI LAVORO IN GRUPPI Attività 2.2: L AREA FLEGREA: DAI GRECI AD OGGI Tale attività consiste nella fase di promozione dei corsi formativo-informativi compreso il reperimento e l iscrizione (telefonica, via fax, via mail, di persona) di coloro i quali, interessati alla salvaguardia dei beni artistici territoriali, vorranno partecipare a tali corsi. L attività prettamente formativa ed informativa coinvolgerà i partecipanti in un tour virtuale e fisico dei maggiori siti archeologici e di fruizione dei beni patrimoniali territoriali. Il tutto sarà avvalorato dall utilizzo di video proiezioni,dossier e documentari, utilizzo di libri. Tale attività ha il mero scopo di incentivare la memoria storica territoriale. Obiettivo 3: Aumento della sensibilizzazione e degli incontri con la rete territoriale al fine di aumentare la memoria storica flegrea. LUX IN ARTE 20
21 Azione generale 3: RETE TERRITORIALE Attività 3.1: MESSA IN RETE TELEFONICA ED APPUNTAMENTI CON ASSOCIAZIONI ED ISTITUZIONI Attività 3.2: NET WORK L attività di rete consiste nella messa in rete coordinata di quelle che potrebbero essere le possibili risoluzioni in seno all aumento di fruibilità dei beni territoriali e di come meglio valorizzare e sponsorizzare la ropria terra. In questa fase verranno svolte telefonate, scritte e fax al fine di creare un agenda comune entro la quale siano inserite tutte le date degli incontri, alcuni dei quali aperti anche alla cittadinanza La fase successiva consiste negli incontri, formali ed informali, che avranno la tipologia di tavoli di lavoro i quali confluiranno in convegni e seminari e che avranno come fine ultimo quello di creare un programma partecipato da distribuire e presentare alla cittadinanza al fine di meglio vivere e veder realizzati veri e propri interventi di salvaguardia, promozione e sensibilizzazione territoriale. DIAGRAMMA DI GANNT ATTIVITA Obiettivo specifico 1 Attività 1.1: Attività 1.2: Attività 1.3: Obiettivo specifico 2 Attività 2.1: PERIODO DI REALIZZAZIONE Attività 2.2: Obiettivo specifico 3 Attività 3.1: Attività 3.2: Nell ultimo mese di servizio, in collaborazione con l Ente ISTITUTO SUPERIORE DI SCIENZE RELIGIOSE IPPOLITO GALANTINI collegato alla FACOLTA TEOLOGICA DELL ITALIA CENTRALE sarà attuata un azione di raccolta e monitoraggio dei dati per la realizzazione di un rapporto statistico che favorisca la conoscenza degli ambiti di intervento dell Associazione Un Ala di Riserva. La pubblicazione del rapporto sarà diffusa tra gli studenti dell ISTITUTO SUPERIORE DI SCIENZE RELIGIOSE della FACOLTA TEOLOGICA DELL ITALIA CENTRALE. Questa specifica e peculiare attività riguarderà tutti i soggetti coinvolti nel progetto: gli operatori, i volontari, il personale in possesso di specifica qualifica, i giovani del servizio civile. LUX IN ARTE 21
22 8.2 RISORSE UMANE COMPLESSIVE NECESSARIE PER L ESPLETAMENTO DELLE ATTIVITÀ PREVISTE, CON LA SPECIFICA DELLE PROFESSIONALITÀ IMPEGNATE E LA LORO ATTINENZA CON LE PREDETTE ATTIVITÀ. NOME SEDE COMUNE INDIRIZZO COD. HELIOS Associazione Lux In Fabula Ruolo 1 Responsabile Centro Volontario 6operatori volontari Pozzuoli Via Rampe di Cappuccini Attività Il responsabile si occupa del: - coordinamento di tutte le attività e i laboratori attivi presso il centro; - cura le relazioni con le istituzioni, i servizi presenti sul territorio, le agenzie socializzanti (Comuni, scuole, associazioni, cooperative) e si occupa di attivare le reti sociali; - mediatore delle relazioni tra istituzioni ed associazioni Attività 1.1, 1.2, 1.3, 2.1, 2.2, 3.1, 3,2, Gli operatori si occuperanno: - di organizzare gli incontri con i dirigenti scolastici; - di organizzare i materiali da proiettare e le pubblicazioni da presentare; - di coordinare le attività laboratoriali; - di partecipare alle attività di rete; - di coordinare i laboratori informativi e formativi aperti alla cittadinanza. Attività 1.1, 1.2, 1.3, 2.1, 2.2, 3.1, 3,2, 8.3 RUOLO ED ATTIVITÀ PREVISTE PER I VOLONTARI NELL AMBITO DEL PROGETTO. NOME SEDE COMUNE INDIRIZZO COD. HELIOS Associazione Lux In Fabula Pozzuoli Via Rampe di Cappuccini Obiettivo 1: Supporto all interno del circuito scolastico di immissione di nozioni, studi e ricerche circa il patrimonio culturale flegreo. Piano di attuazione Descrizione delle attività dei Volontari in Servizio Civile Attività 1.1: MAPPATURA SCOLASTICA Attività 1.2 INCONTRI CON I DIRIGENTI Descrizione: In questa fase i volontari in servizio civile affiancheranno gli operatori nella ricerca delle possibili scuole che vorranno aderire al progetto. Inoltre contatteranno i dirigenti scolastici per gli appuntamenti da prendere per pianificare le attività. Descrizione: in questa fase i volontari appunteranno le richieste pervenute dai LUX IN ARTE 22
23 dirigenti, i nominativi delle classi e degli studenti che parteciperanno alle attività progettuali Attività 1.3 INCONTRI INFORMATIVI E LABORATORI Descrizione: Durante questi incontri i volontari saranno il motore dei laboratori artistico espressivi, organizzando il lavoro con gli studenti ed affiancandoli nella costruzione delle opere. Inoltre coordineranno le attività di informazione e formazione studentesca dei beni culturali presenti sul territorio tramite materiali audiovisivi. Obiettivo 2: Implementazione dei corsi didattico formativi rivolti alla cittadinanza sulla fruibilità dei beni patrimoniali territoriali. Attività 2.1: PUBBLICIZZAZIONE E FORMULAZIONE DI LAVORO IN GRUPPI Attività 2.2: L AREA FLEGREA: DAI GRECI AD OGGI Descrizione: I volontari saranno impiegati nella preparazione dei file multimediali e delle dispense da consegnare ai partecipanti ai corsi. Questa attività di raccolta partirà da tutto ciò che è stato prodotto dagli enti appartenenti alla rete. Descrizione: in questa fase i volontari affiancheranno gli operatori volontari docenti ed i responsabili delle varie associazioni del territorio nella formulazione del corso di informazione e formazione sulla fruibilità dei beni territoriali. Obiettivo 3: Aumento della sensibilizzazione e degli incontri con la rete territoriale al fine di aumentare la memoria storica flegrea. Attività 3.1: MESSA IN RETE TELEFONICA ED APPUNTAMENTI CON ASSOCIAZIONI ED ISTITUZIONI Attività 3.2: NET WORK Descrizione: In questa fase i volontari, preventivamente formati, contatteranno le associazioni ed i responsabili nella creazione di un diario di bordo entro il quale inserire le date utili per gli incontri con la rete territoriale Descrizione: Nella fase di networking i volontari affiancheranno gli operatori culturali nella redazione dei verbali e di quanto prodotto durante questi incontri di rete. Inoltre saranno parte attiva nella pubblicazione finale di quelle che sono le risorse patrimoniali ed artistiche del territorio. 9) Numero dei volontari da impiegare nel progetto: 6 10) Numero posti con vitto e alloggio: LUX IN ARTE 23
24 0 11) Numero posti senza vitto e alloggio: 6 12) Numero posti con solo vitto: 0 13) Numero ore di servizio settimanali dei volontari, ovvero monte ore annuo: 30 ore settimanali 14) Giorni di servizio a settimana dei volontari (minimo 5, massimo 6) : 6 15) Eventuali particolari obblighi dei volontari durante il periodo di servizio: DISPONIBILITA AL TRASFERIMENTO DALLA SEDE IN CASO DI FORMAZIONE, AGGIORNAMENTO E SENSIBILIZZAZIONE. LUX IN ARTE 24
25 CARATTERISTICHE ORGANIZZATIVE 16) Sede/i di attuazione del progetto, Operatori Locali di Progetto e Responsabili Locali di Ente Accreditato N. Sede di attuazione del progetto Comune Indirizzo Cod. ident. sede N. vol. per sede Nominativi degli Operatori Locali di Progetto Cognome e nome Data di nascita C.F. Nominativi dei Responsabili Locali di Ente Accreditato Cognome e nome Data di nascita C.F. 1 ASSOCIAZIO NE LUX IN FABULE POZZUO LI VIA RAMPE DI CAPPUC CINI Conte Moreno CNTMRN87R30F839 V IANNUC CI FRANCE SCO 07/07/ 1955 NNCFNC55L0 7E224U LUX IN ARTE 25
26 17) Eventuali attività di promozione e sensibilizzazione del servizio civile nazionale: ATTIVITA PERMANENTI DI PROMOZIONE E SENSIBILIZZAZIONE A LIVELLO NAZIONALE Le attività di promozione e sensibilizzazione del servizio civile nazionale e del progetto saranno attivate a partire dall ente di I classe Associazione Onlus UN ALA DI RISERVA che ha messo in atto una campagna permanente di promozione del servizio civile con l obiettivo di sensibilizzare l opinione pubblica ai valori della solidarietà, della pace, della nonviolenza e della mondialità e in particolare alle possibilità offerte dal servizio civile e/o altre forme di impegno civile dei giovani. A tal fine sono state elaborate le seguenti attività di promozione e sensibilizzazione del servizio civile nazionale: - predisposizione e organizzazione di un percorso di Cittadinanza attiva e volontariato che prevede una serie di incontri di orientamento nelle scuole del territorio progettuale e nazionale. - stampa di pieghevoli, poster e segnalibro sul Servizio Civile Nazionale - costante aggiornamento del sito internet dell associazione, a cui vengono inviati i giovani che chiedono informazioni sul Servizio Civile Nazionale - accoglienza permanente, presso le sedi locali, in orario di apertura per i giovani che chiedono informazioni sia direttamente che tramite telefono o posta elettronica - utilizzo di trasmissioni radiofoniche su emittenti locali in occasione dell uscita dei bandi, per la loro pubblicizzazione. - Incontro nazionale dei giovani in servizio civile in occasione di San Massimiliano martire (12 marzo) e partecipazione alla Giornata Mondiale della Gioventù del 2010 con la partecipazione di alcuni giovani in servizio civile. ATTIVITA DI PROMOZIONE E SENSIBILIZZAZIONE A LIVELLO LOCALE SVOLTE PRIMA DELL AVVIO DEL PROGETTO Prima dell avvio del progetto sarà effettuata una capillare e adeguata campagna di promozione sul servizio Civile volontario e sulle attività da svolgere nel progetto attraverso: Scuole, TV Locali, Radio Locali, Stampa Locale, Avvisi, Manifesti, Brochure, diffusione attraverso gli uffici preposti. Totale ore dedicate prima dell avvio del progetto: 18 ore ATTIVITA DI PROMOZIONE E SENSIBILIZZAZIONE A LIVELLO LOCALE SVOLTE DURANTE LO SVOLGIMENTO DEL PROGETTO Durante il servizio civile alle attività di sensibilizzazione della comunità locale saranno dedicate 60 ore. Saranno organizzate 4 Giornate di sensibilizzazione, con la partecipazione di autorevoli personalità politiche locali e del mondo del sociale sui temi della pace, non violenza, educazione alla solidarietà ed al valore del volontariato in occasione di festività locali e nazionali. La promozione e sensibilizzazione del territorio prevede un coinvolgimento nelle attività delle sedi operative e più in generale alle tematiche connesse ai diritti delle persone in stato di svantaggio. Far conoscere al territorio l esperienza positiva del servizio civile connesso al progetto. Realizzare eventi e manifestazione per l attività di promozione e sensibilizzazione del servizio civile nazionale per un numero minimo di 40 ore. Attraverso l organizzazione di interventi e attività di animazione e promozione, realizzazione di incontri di sensibilizzazione con la comunità locale. Totale ore dedicate durante il servizio civile: 60 ore Totale complessivo ore di promozione e sensibilizzazione: 78 ore LUX IN ARTE 26
27 18) Criteri e modalità di selezione dei volontari: 19) Ricorso a sistemi di selezione verificati in sede di accreditamento (eventuale indicazione dell Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio): 20) Piano di monitoraggio interno per la valutazione dell andamento delle attività del progetto: Si rinvia al sistema di monitoraggio verificato dall Unsc in sede di accreditamento 21) Ricorso a sistemi di monitoraggio verificati in sede di accreditamento (eventuale indicazione dell Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio): SI 22) Eventuali requisiti richiesti ai canditati per la partecipazione al progetto oltre quelli richiesti dalla legge 6 marzo 2001, n. 64: NESSUNO 23) Eventuali risorse finanziarie aggiuntive destinate in modo specifico alla realizzazione del progetto: Il progetto non prevede l impiego di risorse finanziarie aggiuntive destinate: TOTALE RISORSE FINANZIARIE AGGIUNTIVE: euro 0,00 24) Eventuali reti a sostegno del progetto (copromotori e/o partners): ENTE NO PROFIT L Associazione SIRIUS C.F s impegna a mettere a disposizione il proprio Know- How nell ambito della sensibilizzazione dei giovani sulle tematiche di promozione culturale e sociale e di difesa e promozione del territorio che in un area come quella campana sono di attualità e di primaria necessità. Educare i giovani al rispetto ed alla conoscenza dei luoghi in cui si vive, rappresenta uno degli obiettivi più importanti perseguiti. Nel progetto in oggetto l Associazione, in particolare, si propone di mettere a disposizione il proprio team di operatori volontario esperto nell ambito dei beni culturali per le visite guidate sul territorio e la realizzazione di una guida informativa sui campi flegrei. ENTE PROFIT L Ente GRAFICA MONTESE P.IVA L Ente si impegna a fornire il seguente apporto: stampa delle brochure e dei depliant che verranno prodotti all interno del progetto per la sensibilizzazione ed informazione territoriale dei risultati progettuali. UNIVERSITÀ LUX IN ARTE 27
28 FACOLTA TEOLOGICA DELL ITALIA CENTRALE C.F./P.IVA In relazione alle attività elencate al punto 8.1 del progetto, l ente ISTITUTO SUPERIORE DI SCIENZE RELIGIOSE della FACOLTA TEOLOGICA DELL ITALIA CENTRALE collabora al buon esito del progetto attraverso la messa a disposizione dei propri spazi per la realizzazione di eventi, mostre, dibattiti che coinvolgano i soggetti inseriti nelle attività di ciascun progetto, con particolare attenzione a soggetti svantaggiati ed in situazione di disagio, nonché la pubblicazione, a termine del progetto stesso, di un rapporto statistico da diffondere tra gli studenti dell ISTITUTO SUPERIORE DI SCIENZE RELIGIOSE della FACOLTA TEOLOGICA DELL ITALIA CENTRALE, che favorisca la conoscenza degli ambiti di intervento dell Associazione Un Ala di Riserva. Come da allegato 4. 25) Risorse tecniche e strumentali necessarie per l attuazione del progetto: Attività Attività 1.1: MAPPATURA SCOLASTICA Attività 1.2 INCONTRI CON I DIRIGENTI Attività 1.3 INCONTRI INFORMATIVI E LABORATORI Attività 2.1: PUBBLICIZZAZIONE E FORMULAZIONE DI LAVORO IN GRUPPI Attività 2.2: L AREA FLEGREA: DAI GRECI AD OGGI Attività 3.1: MESSA IN RETE TELEFONICA ED APPUNTAMENTI CON ASSOCIAZIONI ED ISTITUZIONI Attività 3.2: NET WORK Risorse tecniche e strumentali necessarie Stanza adibita ufficio pc stampante fotocopiatrice videoproiettore impianto audio video risme carte penne fogli toner stampante linea internet telefono carburante per spostamenti Stanza per incontri di gruppo (locazione) Impianto video Audio 2 Pc Programmi in 3d Stanza adibita per front office pc stampante fotocopiatrice risme carte penne fogli toner stampante linea internet telefono - brochure - Stanza per riunioni organizzative CARATTERISTICHE DELLE CONOSCENZE ACQUISIBILI 26) Eventuali crediti formativi riconosciuti: NESSUNO 27) Eventuali tirocini riconosciuti : NESSUNO LUX IN ARTE 28
29 28) Competenze e professionalità acquisibili dai volontari durante l espletamento del servizio, certificabili e validi ai fini del curriculum vitae: Per tutti coloro che concludono il Servizio Civile è previsto il rilascio di un attestato da parte dell Associazione Un Ala di Riserva in cui vengono riportate la tipologia del servizio svolto e le competenze che vengono conseguite durante il servizio. Inoltre il Singolo Ente locale rilascia su richiesta dell interessato e per gli usi consentiti dalla legge- ulteriore documentazione più dettagliata e particolareggiata. Le stesse competenze sono riconosciute e certificate mediate il rilascio di un attestato da parte dell Ente terzo Adlm ente di Formazione e di certificazione delle competenze accreditato presso la Regione Campania ai sensi del DGR n 226/06 al codice 329 con sede legale in Via Mazzini 21 San Rufo (SA), come da convenzione allegata. Il progetto consente l'acquisizione delle seguenti competenze riconosciute e certificate: COMPETENZE DI BASE E TRASVERSALI - Capacità di integrazione con altre figure/ruoli professionali e non - Lavorare in team per produrre risultati collettivi - Tecniche di gestione dei conflitti in modo nonviolento - Elementi teorici e pratici di base sulla relazione d aiuto - Capacità di collaborare a identificare metodologie di intervento e alla costruzione della rete relazionale con servizi ed istituzioni competenti per territorio - Capacità di applicazione di tecniche di animazione, socializzazione e di gioco per favorire l integrazione dei singoli e dei gruppi. - Collaborare con il Personale dell Ente e con i colleghi coinvolti nei progetti, in relazione ai propri compiti e ai risultati da raggiungere. - Integrarsi con altre figure/ruoli professionali e non. - Adeguarsi al contesto: linguaggio e atteggiamenti, rispetto delle regole e orari. - Gestire la propria attività con la dovuta riservatezza ed eticità. - Lavorare in team per produrre risultati collettivi. - Saper leggere le risorse dal territorio attraverso un attenta analisi e farne bene comune. - Essere in grado di mantenere ed esercitare il proprio ruolo educante nei confronti dell utenza. - Conoscere le metodologie per la salvaguardia della privacy - Conoscere le metodologie di rilevazione e classificazione di dati. - Conoscere le metodologie di osservazione. - Capacità di instaurare relazioni empatiche. COMPETENZE SPECIFICHE PER SETTORI E AREE DI INTERVENTO - Fronteggiare situazioni impreviste / organizzare l intervento d aiuto con l utente/ gestire l agenda sotto il profilo dei tempi, mezzi e risorse. - Applicare tecniche di animazione, socializzazione e di gioco per favorire l integrazione dei singoli e dei gruppi. - Distinguere le figure professionali operanti nel settore beni culturali riconoscendone ruoli e competenze specifiche. - Attivare laboratori specifici - Conoscere le risorse presenti nel territorio - Collaborare alla progettazione, organizzazione di attività di promozione, di ricostruzione della rete territoriale. LUX IN ARTE 29
30 Formazione generale dei volontari 29) Sede di realizzazione: Sede dell Associazione Un Ala Di riserva sita in Pozzuoli (NA) Via R. Annecchino n ) Modalità di attuazione: La formazione è effettuata in proprio, presso l Ente, con formatori dell Ente. 31) Ricorso a sistemi di formazione verificati in sede di accreditamento ed eventuale indicazione dell Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio: SI 32) Tecniche e metodologie di realizzazione previste: Il percorso di formazione generale si attua con seguenti tecniche e metodologie in linea con i contenuti previsti per la formazione generale nella circolare Linee guida per la formazione generale dei volontari, ed il sistema di formazione verificato in sede di accreditamento. Metodologia Lezioni frontali tenute dai formatori dell Associazione Un Ala di Riserva ed integrati da interventi di esperti di volta in volta individuati e dinamiche non formali incentrate sulle esperienze. L associazione ha sviluppato nel corso degli anni un percorso didattico - pedagogico basato su dinamiche di gruppo ed individuali volte al problem solving, che prevedono esercitazioni e simulazioni di gruppo, riflessioni meta cognitive, focus group e tecniche di partecipazione attiva. La formazione si svolgerà alternando fasi di apprendimento strutturate e formali (60%) e fasi di apprendimento non convenzionale (40%), la metodologia didattica consentirà di trasmettere informazioni e conoscenze, successivamente, di partecipare a momenti di confronto e di dibattito sulle tematiche trattate. Gli argomenti delle lezioni, oltre ad essere supportati da filmati audio visivi o da slide, sono accompagnati da dispense didattiche contenenti la sintesi dei temi affrontati. Nella fase iniziale i volontari ricevono le informazioni e le conoscenze necessarie per il consolidamento dell identità del Servizio Civile e per la conoscenza delle attività previste dal progetto a cui partecipano. Nelle fasi intermedie i partecipanti svolgono un ruolo più attivo poiché sono previsti dei momenti di confronto sia in termini di presa di coscienza e di rielaborazione delle informazioni acquisite, sia in termini di nuove proposte per corretto svolgimento delle attività progettuali. Nella fase finale, l attività formativa è orientata ad accompagnare i volontari in un processo di analisi delle competenze e delle capacità acquisite e per consentire un reinvestimento professionale dell esperienza di Servizio Civile vissuta. 33) Contenuti della formazione: La formazione generale dei volontari verterà sui seguenti argomenti, divisi in macroaree e moduli formativi: 1) VALORI E IDENTITA DEL SERVIZIO CIVILE NAZIONALE 1.1 Si tratta di un modulo/laboratorio nel quale il formatore, utilizzando tecniche formative appropriate, lavorerà alla definizione di un identità di gruppo dei volontari in servizio civile che esprimeranno le loro idee sul servizio civile, le proprie aspettative, le motivazioni e gli obiettivi LUX IN ARTE 30
31 individuali. Il formatore, partendo dai concetti di patria, difesa senza armi, difesa nonviolenta, ecc., avrà come obiettivo non la condivisione e/o accettazione del significato che le istituzioni attribuiscono a tali parole, bensì quello di creare nel volontario la consapevolezza che questo è il contesto che legittima lo Stato a sviluppare l esperienza di servizio civile. 1.2 Dall obiezione di coscienza al servizio civile nazionale: evoluzione storica, affinità e differenze tra le due realtà. Partendo dalla presentazione della legge n.64/01, si evidenzieranno i fondamenti istituzionali e culturali del servizio civile nazionale, sottolineando gli elementi di continuità e di discontinuità fra l obiezione di coscienza e il nuovo servizio civile volontario, con ampi riferimenti alla storia del fenomeno dell obiezione di coscienza in Italia, partendo dalle leggi 772/72 e 230/98 fino a giungere alla sua attuale definizione, così come delineata dal D.lgs del 2001, come difesa civile della Patria con mezzi e attività non militari. 1.3 Il dovere di difesa della Patria difesa civile non armata e non violenta. La Costituzione assume il ruolo di testo base da offrire ai volontari come riferimento indispensabile per costruire il loro percorso di cittadini attivi e consapevoli. Si approfondirà il concetto di Patria e di difesa civile a partire dal principi costituzionali della solidarietà ( art.2) dell uguaglianza sostanziale (art.3), del progresso materiale a spirituale della società (art.4), della promozione dello sviluppo della cultura, della tutela del paesaggio e del patrimonio storico ed artistico della Nazione (art.9) e della pace tra i popoli (art.11). A partire dal dettato costituzionale, e se ne approfondirà la sua attuazione anche alla luce della recente normativa e della giurisprudenza costituzionale. In particolare, si illustreranno i contenuti delle sentenze della Corte Costituzionale nn.164/85, 228/04, 229/04 e 431/05, in cui si dà contenuto al concetto di difesa civile o difesa non armata. 1.3 b Muovendo da alcuni cenni storici di difesa popolare nonviolenta, si presenteranno le forme attuali di realizzazione della difesa alternativa sul piano istituzionale, di movimento e della società civile. Nell ambito di riferimenti di diritto internazionale si possono inoltre approfondire le tematiche relative alla gestione e trasformazione non violenta dei conflitti, alla peacekeeping, peace - enforcing e peacebuilding. Saranno esaminate tematiche concernenti delle Nazioni Unite. 1.4 La normativa vigente e la Carta di impegno etico. Verranno illustrate le norme previste dal legislatore, nonché quelle di applicazione che regolano il sistema del servizio civile nazionale nel rispetto dei valori posti alla base della cultura e dell identità del servizio civile nazionale. 2. LA CITTADINANZA ATTIVA 2.1 La Formazione civica Verrà seguito un percorso che lega l educazione civica alla cittadinanza attiva ricollegando i principi teorici ad azione pratiche, insegnando ai volontari come tradurre in comportamenti ed azioni concrete le idee e i valori sanciti dalla Carta Costituzionale. Verranno illustrate a Dichiarazione Universale dei Diritti umani e il dettato della Carta Costituzionale, analizzando l insieme dei principi, dei valori, delle regole, dei diritti e dei doveri in esse contenuti, che costituiscono la base della civile convivenza e il quadro di riferimento indispensabile affinché i giovani volontari possano diventare cittadini attivi e consapevoli. 2.2 Le forme di cittadinanza Saranno illustrate le varie forme di partecipazione, individuali e collettive, che possono essere agite dal cittadino, sempre nell ottica di una cittadinanza attiva. La partecipazione alle formazioni sociali del volontario, della cooperazione sociale, della promozione sociale, la democrazia partecipata, le azioni non violente, l educazione alla pace, la partecipazione democratica alle elezioni e ai referendum, i bilanci partecipati, quali esempi concreti da analizzare e sui quali discutere, anche al fine di invitare i volontari a proporre ed elaborare un percorso di azione 2.3 La protezione civile LUX IN ARTE 31
32 In questo modulo verranno forniti elementi di protezione civile intesa come collegamento tra difesa della Patria e difesa dell ambiente, del territorio e delle popolazioni. Partendo dall importanza della tutela e della valorizzazione dell ambiente e del territorio, visti come il necessario ed essere colpito da eventi naturali, in gradi di pregiudicare l esistenza. Si evidenzieranno le problematiche legate alla previsione e alla prevenzione dei rischi, ai concetti di responsabilità individuale e collettiva, agli interventi di emergenza e post emergenza, al rapporto tra prevenzione/tutela ambientale e legalità, tra ricostruzione e legalità, nonché quelle relative agli interventi di soccorso 2.4 La rappresentanza dei volontari nel servizio civile nazionale. Sarà illustrata la possibilità offerta ai volontari durante il loro impegno, di partecipare e di candidarsi alle elezioni per i rappresentanti regionali e nazionali dei volontari di Servizio civile, quale presa in carico di un comportamento responsabile di partecipazione. 3. IL GIOVANE VOLONTARIO NEL SISTEMA DEL SERVIZIO CIVILE 3.1 Presentazione dell Ente In questo modulo, per fornire ai volontari gli elementi di conoscenza del contesto in cui si troveranno a prestare l anno di servizio civile, verranno presentate la storia, le caratteristiche specifiche e le modalità organizzative ed operative dell Ente accreditato. 3.2 Il lavoro per progetti. Il lavorare per progetti è un metodo nato e sviluppato per consentire la governabilità dei processi complessi, nel rispetto degli obiettivi prefissati e dei vincoli temporali. Sarà ampiamente evidenziato il ruolo dei volontari nello sviluppo del progetto ed esaminata ed efficienza del progetto e la valutazione della crescita umana dei volontari in servizio civile 3.4 Diritti e doveri del volontario del servizio civile. In tale modulo, strettamente collegato al precedente, occorrerà mentre in evidenza il ruolo e la funzione del volontario r illustrare il tutti i suoi punti il DPCM 4 febbraio 2009 e successive modifiche, concernente la disciplina dei rapporti tra enti e volontari del servizio civile nazionale. 3.5 Comunicazione interpersonale e gestione dei conflitti. La comunicazione ed i suoi elementi costruttivi ( il contesto, l emittente, il messaggio, il canale comunicativo, il destinatario, la ricezione del messaggio) sarà presentata come elemento essenziale dell esperienza quotidiana, sia nei rapporti tra i singoli individui, sia a livello di gruppo. L analisi della comunicazione all interno del gruppo condurrà all esame delle dinamiche che ogni nuovo inserimento sviluppa all interno di un gruppo di lavoro. Verranno, pertanto, considerate anche le cause che spesso determinano conflitti ed analizzate le fasi che conducono alla loro risoluzione (capacità di lettura della situazione, interazione funzionale/disfunzionale, alleanza/mediazione/consulenza). 34) Durata: Il progetto prevede un percorso formativo generale di 72 ore da espletarsi entro il 180 giorno dall avvio del servizio. Formazione specifica (relativa al singolo progetto) dei volontari 35) Sede di realizzazione: Sedi di attuazione del progetto. 36) Modalità di attuazione: LUX IN ARTE 32
33 La formazione specifica è effettuata in proprio, presso l Ente, con formatori dell Ente 37) Nominativo/i e dati anagrafici del/i formatore/i: Nome e Cognome Data di Nascita/CF Titolo di studio Aniello Pirozzi 01/01/1969 CF PRZNLL69A01E054L Alfonso De Martino 10/12/1972 CF DMR LNS 72T10 F839 D Claudio Correale Giuseppe Del Pennino 27/06/1956 c.f CRR CLD 56H27 F839M 29/09/72 DLP GPP 72P 29F 839I Laurea in Sociologia Diploma di Istituto tecnico Commerciale Diploma di perito tecnico in Telecomunicazioni Laurea in Scienze Politiche 8 anni 18 anni 25 anni 15 anni Anni di esperienza 38) Competenze specifiche del/i formatore/i: Nome e Cognome Aniello Pirozzi Competenze esperienza nelle attività di accompagnamento a persone in grave disagio sociale attinenti a quelle previste dai progetti dell Associazione Un Ala di Riserva; esperienze di primo ascolto, reinserimento sociale, coordinamento e animazione strutture di accoglienza dell Associazione AGORA ; competenza specifica nell ambito delle politiche giovanili, come coordinatore dei progetti dell Associazione Un Ala di Riserva onlus. Claudio Correale competenza specifica nell ambito dei servizi alla persone in qualità di coordinatore dei servizi di reinserimento lavorativo per soggetti svantaggiati per l Associazione Un Ala di Riserva onlus. esperienza nelle attività di accompagnamento a persone in grave disagio sociale attinenti a quelle previste dai progetti dell Associazione Un Ala di Riserva; esperienze di primo ascolto, reinserimento sociale, coordinamento e animazione strutture di accoglienza della associazione Lux In Fabula competenza specifica nell ambito delle politiche giovanili, per associazione Lux In Fabula competenza specifica nell ambito formativo per l AGESCI - SCOUT della Campania. Alfonso De Martino esperienza professionale di oltre tre anni in ambito formativo presso : l ente Associazione Un ala di riserva dall anno 2010 all anno 2012 con lo svolgimento dei seguenti corsi di formazione nell ambito del progetto Campo estivo re-estate con noi : LUX IN ARTE 33
34 corso 1 per un totale di 70 giornate formative; l ente Associazione Un ala di riserva nell anno 2011 con lo svolgimento dei seguenti corsi di formazione nell ambito del progetto Bell e buono nessuno escluso : corso 1 per un totale di 60 giornate formative; l ente Associazione Il Sentiero dall anno 2010 all anno 2011 con lo svolgimento dei seguenti corsi di formazione nell ambito del progetto Presidio di prossimità - Vallo di Diano educazione alla legalità : corso 1 per un totale di 50 giornate formative. Consulente esterno progetto del Servizio Civile Riciclando Avviso pubblico G.U. IV serie n 46 del 12 giugno 2007 Responsabile del sistema formativo generale rivolto a 12 volontari del servizio Civile incentrato su: La ricerca di senso del proprio pensare, progettare, agire solidale L apertura all altro: il valore della differenza, la gratuità come valori strutturati una personalità armonica Il sapersi orientare: opportunità, occasioni, scegliere bene per sé, per la comunità, per il futuro Totale della formazione 72 ore totali. Gestione di attività di laboratorio ludico \ ricreativi espressivi e di supporto per Minori in collaborazione con il 6 Circolo didattico di Pozzuoli ed in sinergia con La Caritas Diocesana di Pozzuoli. All interno del progetto è stata attivata una Collaborazione anche con la società S.C.E.P. (Soggetto partner del Consorzio Lecole) nell ambito di azioni e di comunicazione sensibilizzazione e diffusione Circa i valori dell Europa e le opportunità del F.S.E. inerenti i minori ed i temi del disagio sociale. Giuseppe Del Pennino o di aver svolto attività di formazione, di docenza, di imprenditoria sociale, in riferimento alle attività previste dal progetto: Dal 15 Febbraio 2008 al 23 Febbraio 2008 formatore per Corso di formazione A Scuola D Amore Corso di formazione sull associazionismo - organizzato nell ambito dell attività di formazione del Centro Servizi Volontariato di Napoli 2006 Presidente Consorzio MEDINA Consorzio di Cooperative sociali Costituito nel febbraio del 2006 e operante nell area dei servizi socio assistenziali sanitari educativi inserimento lavorativo progettazione innovazione formazione accompagnamento e tutoraggio creazione d impresa Coordinatore tecnico amministrativo Progetto Piccolo Principe Comune di Casalnuovo prevenzione dipendenze legge 45/99 Ente gestore Cooperativa Parsifal LUX IN ARTE 34
35 Docente Consulente c/o Elabora Campania e Consul Service incarico di formatore per Corsi finanziati dalla Regione Campania IFTS ed altri corsi. Dal 2003 Responsabile FORMAZIONE per Volontari in Servizio Civile Incarico accreditato c/o Federsolidarietà Consorzio AMISTADE 2003/2004 Coordinatore Generale del Progetto Cittadinanza Attiva e Sviluppo locale Progetto presentato dal CONSORZIO SIS di Milano per il bando 2002 e finanziato da Fondazione Cariplo. Incarico conferito dal Consorzio AMISTADE 2003/2004 Coordinatore Generale Progetto Amistade Progetto presentato per il finanziato dal Bando Fertilità del Ministero del lavoro. Incarico conferito dal Consorzio SOL.CO Camunia 39) Tecniche e metodologie di realizzazione previste: Lezioni frontali tenute dai formatori dell Associazione ed integrate da interventi di esperti di volta in volta individuati. Durante il corso le lezioni frontali saranno intervallate da esercitazioni di gruppo e da valutazioni dei partecipanti sui contenuti 40) Contenuti della formazione: Parte integrante del progetto sarà la riqualificazione e l aggiornamento permanente degli operatori volontari con relativa realizzazione e divulgazione di sussidi operativi specifici. Il processo formativo comprenderà minicorsi, stages, incontri di approfondimento, e non riguarderà solo l aspetto tecnico, ma soprattutto l aspetto relazionale ed educativo. I diversi segmenti si traducono in giornate formative che si dividono in due PERCORSI di 39 ore l uno: 1-UN PERCORSO DI ORIENTAMENTO AL SERVIZIO ED AL LAVORO COMUNITARIO COMUNE A TUTTE LE REALTA OPERATIVE INDIPENDENTEMENTE DAI TERRITORI DI APPARTENENZA: La creazione di un Laboratorio formativo permetterà di far acquisire ai giovani volontari delle competenze nell ambito della progettazione sociale e di favorire il loro processo di crescita per mezzo della peer education individuata come la strategia educativa efficace per creare la comunità educante ; stimolare la possibilità di attivare nuove dinamiche relazionali e nuove forme di partecipazione e di coinvolgimento. DESCRIZIONE DEI MODULI 1-Formazione ed informazione sui rischi connessi allo Svolgimento del Servizio Civile Nazionale (8 ore) 2- Un profilo etico del volontario di servizio civile (4 ore) 1-Volontario, dove sei? 2- La carta etica 3- Significato e ruolo del volontariato nell operatività quotidiana 4-Visione filmato LUX IN ARTE 35
36 5-Laboratorio: ruolo del volontariato 3- Giovani e cittadinanza partecipata ( 8 ore ) 1 Urgenza di interrogarsi sulla funzione e l efficacia delle politiche sociali territoriali 2 Il ruolo dell associazionismo giovanile 3 Servizio civile e progettazione sociale: un problema formativo 4 Testimonial 5 Laboratorio: progettare il volontariato. 4- Dalla teoria alla pratica ( 4 ore ) Modulo dedicato alle attività laboratoriali per promuovere il servizio civile nel territorio di appartenenza progettuale. 5-Volontariati per un mondo migliore ( 8 ore) 1. Il lavoro per progetti: esperienze e pratiche di costruzione di un'alternativa progettuale. 2. Elementi di progettazione sociale per favorire l inclusione. 3. Analisi e discussione dei casi. 6- La relazione d aiuto ( 7 ore ) 1. La competenza emotiva: comprensione e valutazione di variabili socio-relazionali ed affettive. 2. Come strutturare la relazione d aiuto e fondamenti relazionali nel colloquio di prima accoglienza. 3. L'azione come comunicazione 4. La relazione con i gruppi di informazione, di formazione e socializzazione 2-UN PERCORSO SPECIFICO RELATIVO ALL AREA DI RIFERIMENTO PROGETTUALE in cui verranno alcuni argomenti specifici: ARGOMENTO ORE CONTENUTI MODULI FORMATIVI I Campi Flegrei Storia 1 8 a) La storia dei campi flegrei partendo dalla grecia al Primo Medioevo b) Cultura greca e romana a confronto: il Rione Terra I Campi Flegrei Storia 2 8 a) La storia dei Campi Flegrei dal medioevo ai giorni Nostri b) L urbanizzazione flegrea c) La natura vulcanica del territorio. I Beni archeologici 8 a) Analisi dei beni archeologici e monumentali presenti sul territorio flegreo I Beni Naturalistici 6 a) Analisi dei beni Naturalistici (oasi, laghi) presenti sul territorio Le informazioni all esterno 6 a) Uno sviluppo sostenibile e sostenuto nel territorio Flegreo b) l importanza di una rete ben consolidata sul territorio c) Metodologie per lo svolgimento di corsi nelle scuole ed alla cittadinanza. Autoimprenditorialita 3 a) La leadership LUX IN ARTE 36
37 b) Il brainstroming c) Volontario imprenditore di se stesso 41) Durata: Il progetto prevede un percorso formativo specifico di 78 ore che si attuerà nei primi 90 giorni di servizio Altri elementi della formazione 42) Modalità di monitoraggio del piano di formazione (generale e specifica) predisposto: Si rinvia al sistema di monitoraggio verificato dall UNSC in sede di accreditamento Data 25 luglio 2014 Il Responsabile legale dell ente ASSOCIAZIONE UN ALA DI RISERVA Aniello Pirozzi LUX IN ARTE 37
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