Guida utile alla prevenzione dei tumori

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1 AZIENDA SANITARIA LOCALE Centralino 0342/ Ufficio Relazioni con il Pubblico 0342/ Numero Verde Screening Medicina Preventiva di Comunità 0342/ Laboratorio di Sanità Pubblica 0342/ Distretto Bormio 0342/ Distretto Tirano 0342/ Distretto Sondrio 0342/ Distretto Morbegno 0342/ Distretto Chiavenna 0343/67268 Se lo conosci.. ASSOCIAZIONI Associazione Amazzoni 0342/ Lega Italiana per la Lotta ai Tumori Sondrio 0342/ Univale 0342/ Ail 0342/ puoi arrivare prima!!! Servizio Medicina Preventiva di Comunità Responsabile D.ssa Lorella Cecconami Vignette di Enrico Vitalini Realizzazione grafica Lorella Cecconami Gianmaria Dell Oca Guida utile alla prevenzione dei tumori Pag. 32

2 INDICE I tumori in Provincia di Sondrio pag. 4 Il tumore del seno pag. 6 Il tumore della cervice uterina pag. 11 Il tumore del colonretto pag. 16 Il tumore del polmone pag. 22 Il tumore della prostata pag. 27 Codice Europeo contro il cancro pag. 30 Se diagnosticati in tempo molti tumori sono curabili Rivolgiti ad un Medico se noti la presenza di: una tumefazione, una ferita che non guarisce anche nella bocca; un neo che cambia forma, dimensioni o colore; ogni sanguinamento anomalo; la persistenza di alcuni sintomi quali tosse, raucedine, acidità di stomaco, difficoltà a deglutire; cambiamenti inspiegabili come perdita di peso, modifiche delle abitudini intestinali o urinarie. Esistono programmi di salute pubblica che possono prevenire lo sviluppo di neoplasie o aumentare la probabilità che una neoplasia possa essere curata Le donne a partire dai 25 anni devono effettuare periodicamente il PAPTEST per la prevenzione del tumore della cervice uterina. Le donne sopra i 50 anni devono essere coinvolte in programmi di screening per il tumore al seno con la possibilità di sottoporsi periodicamente a MAMMOGRAFIA. Tutte le persone con più di 50 anni devono essere coinvolte in programmi di screening per il tumore colonrettale. (Liberamente tratto dal Codice Europeo contro il cancro) Pag. 2 Pag. 31

3 Adottando uno stile di vita più salutare è possibile evitare alcuni tumori e migliorare lo stato di salute Non fumare; se fumi, cerca di smettere. Se non riesci a smettere, non fumare in presenza di non-fumatori. Controlla il tuo peso ed evita l obesità. Fai ogni giorno attività fisica. Mangia ogni giorno frutta e verdura: almeno cinque porzioni. Limita il consumo di alimenti contenenti grassi di origine animale. Se bevi alcolici, che siano birra, vino o liquori, modera il loro consumo a due bicchieri al giorno se sei uomo, ad uno se sei donna. PRESENTAZIONE La mortalità per tumore, pur rappresentando ancora oggi, nei paesi industrializzati, la seconda causa di morte, per la prima volta in questi ultimi anni ha cominciato a diminuire. A questo risultato ha contribuito sicuramente il miglioramento delle tecniche di diagnosi e di terapia, ma un ruolo di primo piano spetta alla prevenzione. Il nostro stile di vita, infatti, attraverso l adozione di determinati comportamenti e/o la partecipazione ai programmi di screening, può influenzare sia l insorgenza dei tumori sia la loro curabilità. Questa ASL è da anni fortemente impegnata ad incentivare lo sviluppo di una cultura della prevenzione in tutte le fasce di età della popolazione Valtellinese. Anche se oggi l informazione viaggia veloce e viviamo in un periodo in cui ne siamo costantemente circondati, l ASL ha ritenuto utile fornire ai cittadini un piccolo strumento per richiamare, in maniera sintetica, quanto ognuno di noi può fare per il mantenimento della propria salute. Affrontare il tema del cancro non è facile: è una malattia che fa paura e sulla quale esistono ancora molti pregiudizi; riteniamo, tuttavia, che una informazione corretta, capillare e aggiornata possa mettere ognuno di noi nella condizione di imparare a giocare d anticipo. Prevenire alcuni tipi di tumore è oggi un obiettivo possibile sapendo come può essere evitato e soprattutto come può essere scoperto in anticipo, mediante lo screening. La partecipazione agli screening costituisce un diritto e un dovere dei cittadini: la salute è infatti un bene comune. La lettura di questo opuscolo permette di aumentare la capacità di fare scelte attive e consapevoli a favore della propria salute. Presta attenzione all eccessiva esposizione al sole. E di importanza fondamentale proteggere soprattutto i bambini e gli adolescenti. Sondrio, febbraio 2011 Il Direttore Sanitario dell ASL Il Direttore Generale dell ASL Pag. 30 Pag. 3

4 I DATI DEL REGISTRO TUMORI Dal 2001 l ASL ha attivato il Registro tumori che rappresenta per la Sanità provinciale un importante opportunità di sviluppo della lotta al cancro. Infatti, esso contribuisce, attraverso la registrazione di tutti i casi che si verificano nella nostra Provincia, alla valutazione sia del rischio per sede e per tipologia di tumore sia dell efficacia degli interventi di diagnosi precoce e delle terapie attuate. Nel periodo il Registro di Sondrio ha accertato diagnosi di tumori maligni nei maschi e 4681 nelle femmine. Le sedi tumorali più frequenti sono risultate per i maschi la prostata (958 casi), seguite dai tumori del polmone (828), della pelle non melanomi (791), dello stomaco (306) e del fegato (305); per le femmine le sedi più frequenti sono state la mammella (1.313 casi), seguite dai tumori della pelle non melanomi (827), del colon (320), dello stomaco (192) e del polmone (188). Il quadro che emerge in provincia di Sondrio è molto simile a quello degli altri Registri del Nord Italia (Varese, Biella, Bolzano,Trentino) in cui i tassi dei tumori sono più alti della media italiana: ad esempio nella nostra provincia, rispetto alla media italiana, si trovano tassi più elevati per i tumori presi nel loro complesso in entrambi i sessi. Nei maschi sono più elevati anche i tassi dei tumori delle alte vie respiratorie e del polmone, quelli del fegato e del pancreas, ma sono più bassi quelli del colon e dei melanomi della cute; nelle donne sono superiori quelli dei tumori della vescica e dei linfomi non Hodgkin, mentre sono nella media quasi tutti gli altri tipi di tumore. In provincia il rischio di ammalarsi di tumore maligno entro i 74 anni di vita è di 1 caso ogni 3 uomini e di 1 caso ogni 4 donne; quello di morire entro 74 anni per tumore è di 1 ogni 5 uomini e di 1 ogni 11 donne. In provincia la mortalità complessiva raggiunge il 51% nei maschi e il 42% nelle femmine sul totale dei casi incidenti. Nei maschi la mortalità per tumori ha superato quella per malattie PREVENZIONE La maggior parte dei tumori della prostata viene scoperta attraverso l esplorazione rettale che permette di accertare la grandezza della ghiandola o mediante il dosaggio nel sangue del PSA (antigene prostatico specifico) che è legato alla funzionalità del tessuto prostatico. Ancora oggi è oggetto di discussione l opportunità di effettuare una misurazione del PSA a tutti gli uomini di età superiore a 50 anni, in assenza di sintomi. La linea di condotta attuale è quella di non effettuare uno screening di massa su tutta la popolazione maschile: infatti data la particolarità del tumore prostatico che evolve molto lentamente e spesso non dà segno di sé, il dosaggio del PSA a tutti porterebbe ad identificare anche delle forme tumorali che non si sarebbero manifestate clinicamente nel corso della vita. In pratica il dosaggio del PSA in assenza di sintomi non è, oggi, in grado di discriminare tra i tumori veri e quelli che non daranno mai segni clinici. Il tumore della prostata, molto comune negli uomini anziani, ha una crescita lenta. Nella maggior parte dei casi questi soggetti muoiono per cause totalmente diverse. Lo screening di massa comporterebbe un numero eccessivo di diagnosi tumorali senza la certezza che i benefici che ne derivano superino i rischi dovuti ad esami diagnostici successivi e al trattamento antitumorale, pertanto è opportuno effettuare i controlli a partire dall età di anni su indicazione del proprio Medico di fiducia. Pag. 4 Pag. 29

5 FATTORI DI RISCHIO ETA : tumore raro nei soggetti giovani, insorge a partire dai anni; attualmente l età media di insorgenza si colloca intorno ai 60 anni. Se a 40 anni la probabilità di sviluppare un tumore della prostata è di 1 caso su 10000, tra i 60 e gli 80 anni diventa di 1 caso su 8. FAMILIARITA : la presenza in famiglia di altri casi raddoppia il rischio di tumore prostatico rispetto alla popolazione generale. FATTORI GENETICI: il rischio di un tumore prostatico aumenta da 2 a 5 volte negli uomini portatori di una mutazione sui geni BRCA1 BRCA2 (gli stessi geni implicati nel tumore al seno). FATTORI ORMONALI: un alto livello di ormoni come il testosterone e di IGF-I (fattore di crescita insulino-simile I) sembra correlato con un aumento del rischio. FATTORI COMPORTAMENTALI: Dieta ricca di grassi saturi soprattutto di origine animale. SINTOMI La maggior parte dei disturbi si verificano durante l emissione di urina, ma non sono specifici del tumore prostatico. In ogni caso è sempre opportuno consultare il Medico in caso di comparsa di: Difficoltà ad iniziare ad urinare Bisogno di urinare spesso Dolore mentre si urina Sensazione di urinare in modo incompleto Tutti questi disturbi sono da attribuire ad un ingrossamento della ghiandola prostatica. cardiovascolari, divenendo la prima causa di morte, mentre nelle femmine è ancora la seconda causa, dopo quella per malattie cardiovascolari. Tenuti presenti i limiti di una valutazione della tendenza nel tempo in provincia, su un periodo limitato di 8 anni, l incidenza è in crescita in entrambi i sessi (come avviene nel resto d Italia) e stabile la mortalità (in Italia è in riduzione). Le età più colpite sono quelle degli anziani. n medio di casi media annua di casi e dei decessi 5-9 casi maschi casi femmine decessi maschi decessi femmine Il numero di persone che ha, o ha avuto in passato, un tumore è in continua crescita: nel 2006 ha superato il 3% della popolazione provinciale impegnando oltre il 14% delle risorse sanitarie (al secondo posto dopo quelle per la cura degli ipertesi), di cui il 54% per cure ospedaliere, il 13% per cure ambulatoriali e il 33% per cure farmacologiche Pag. 28 Pag. 5

6 DIFFUSIONE IL TUMORE DEL SENO Il tumore al seno è il tumore più frequente nel sesso femminile e rappresenta la prima causa di morte per tumore nella donna. Ogni anno in Italia si verificano circa nuovi casi e morti. 1 donna su 9 nel corso della vita sviluppa un tumore al seno. IL TUMORE DELLA PROSTATA La prostata è una ghiandola, presente solo negli uomini, situata intorno all uretra ( il condotto deputato al trasporto dell urina), che fa parte dell apparato riproduttivo maschile Il tumore deriva dalla proliferazione delle cellule situate all interno della ghiandola. All inizio queste cellule tumorali rimangono confinate all interno della capsula che riveste la ghiandola (tumore prostatico LOCALIZZATO), ma col tempo possono diffondersi ad altri organi, come la vescica, posti nelle immediate vicinanze (tumore prostatico localmente AVANZATO) o raggiungere sedi e organi più distanti come ossa, linfonodi, polmoni (tumore prostatico AVANZATO). Un ingrossamento della ghiandola è molto frequente, ma non sempre è sinonimo di tumore maligno. DIFFUSIONE In Provincia di Sondrio si verificano in media 133 nuovi casi all anno e 33 morti. 1 donna su 10 nel corso della vita sviluppa un tumore al seno. Ogni anno in Italia si verificano circa nuovi casi di tumore della prostata, con una sopravvivenza molto elevata, che supera mediamente il 70% dei casi a 5 anni dalla diagnosi. In più della metà dei casi il tumore compare nel quadrante superiore esterno della mammella. Sia pure molto raramente, il tumore al seno può colpire anche gli uomini. In Provincia di Sondrio è il tumore più frequente nei maschi con circa 107 nuovi casi e 24 morti all anno. Pag. 6 Pag. 27

7 COME VALUTARE IL PROPRIO LIVELLO DI DIPENDENZA (la dipendenza è dovuta alla NICOTINA contenuta nelle sigarette) 1) Dopo quanto tempo dal risveglio accendo la prima sigaretta?. Entro 5 minuti 3 Entro 6-30 minuti 2 Entro minuti 1 Dopo 60 minuti 0 2) Faccio fatica a non fumare in luoghi in cui è vietato?. SI 1 NO 0 3) Quale tra tutte le sigarette che fumo in un giorno trovo più gratificante?. La prima del mattino 1 Qualsiasi 0 4) Quante sigarette fumo al giorno? Più di ) Fumo di più al mattino che nel pomeriggio?. SI 1 NO 0 6) Fumo anche se sono così malato da passare a letto la maggior parte del giorno?. SI 1 NO 0 Totale punteggio Interpretazione del risultato Da 0 a 2 = dipendenza LIEVE 3 o 4 = dipendenza MEDIA 5 o 6 = dipendenza FORTE Da 7 a 10 = dipendenza MOLTO FORTE FATTORI DI RISCHIO Vi sono diversi fattori di rischio, di cui solo alcuni modificabili, che possono favorire lo sviluppo del tumore al seno: ETA : il tumore al seno nella maggior parte dei casi colpisce le donne di età superiore ai 50 anni. FAMILIARITA : la presenza di un tumore in parenti di 1 grado (madre, figlia, sorella) raddoppia il rischio di sviluppare un tumore al seno. STORIA PERSONALE: avere avuto già un tumore al seno aumenta la probabilità (stimabile intorno all 1%) di un secondo tumore della mammella. FATTORI GENETICI: in una piccola percentuale di casi (5-10%) il tumore al seno è legato ad una mutazione a carico di alcuni geni noti come BRCA1 e BRCA2. FATTORI ORMONALI: Mestruazioni precoci (< 12 anni) e menopausa tardiva (>55 anni) Età avanzata della prima gravidanza (> 30 anni) Non avere avuto figli Non avere allattato al seno Terapia ormonale post-menopausale in rapporto a durata, dose e tipo di trattamento FATTORI COMPORTAMENTALI: Sovrappeso (soprattutto dopo la menopausa) Dieta ricca di grassi (soprattutto di origine animale) e povera di verdura e frutta Scarsa attività fisica Eccessivo consumo di alcol Fumo Pag. 26 Pag. 7

8 SINTOMI Il tumore al seno almeno nelle forme iniziali di solito non provoca dolore. Ci sono, però alcuni segni che, se compaiono, non devono essere trascurati: Alterazioni del capezzolo (in dentro o in fuori) Secrezione di liquido dal capezzolo Noduli di qualsiasi dimensione o indurimento della mammella Cambiamenti di forma e dimensione della mammella Retrazione della cute (aspetto a buccia d arancia) Il fumo, di qualunque tipo esso sia, è la causa principale del tumore polmonare pertanto, ad oggi, l unica prevenzione efficace per questo tumore è non fumare. PREVENZIONE Oggi è possibile prevenire il tumore al seno sia adottando stili di vita sani sia sottoponendosi a pochi esami di controllo. E bene fare una regolare attività fisica, seguire un regime alimentare ricco di frutta e verdura e con pochi grassi, non fumare e non eccedere nel consumo di alcool. Anche l allattamento al seno aiuta a prevenire l insorgenza del tumore mammario. Ma è soprattutto la DIAGNOSI PRECOCE che permette di scoprire il tumore in fase iniziale offrendo così una maggiore probabilità di successo. In questi casi la percentuale di guarigione può arrivare anche all 80-90%. La MAMMOGRAFIA è attualmente l esame più indicato per effettuare una diagnosi precoce. Che cos è la mammografia E una radiografia che impiega dosi bassissime di radiazioni che si esegue, a seno nudo, appoggiando una mammella per volta su di un piano. Dai un colpo al fumo Smettere di fumare è il regalo più bello che puoi fare a te stesso Pag. 8 Pag. 25

9 SINTOMI I sintomi iniziali sono spesso vaghi e comuni ad altre malattie polmonari. E opportuno consultare il Medico in caso di: Tosse persistente Perdita di peso e dimagrimento Tracce di sangue nell espettorato o con i colpi di tosse Difficoltà respiratoria (fame d aria) Dolore toracico persistente acuito dai colpi di tosse PREVENZIONE Nella maggior parte dei casi (95%) il tumore origina dalla trasformazione neoplastica delle cellule che rivestono i bronchi. Il fumo di sigaretta contiene numerose sostanze che agiscono a livello dei bronchi: di queste alcune sono sicuramente cancerogene come gli idrocarburi aromatici policiclici (derivati dalla combustione) e le nitrosammine (derivate dall ammoniaca usata per la lavorazione delle sigarette). Nei soggetti che smettono di fumare il rischio di cancro polmonare si riduce progressivamente e dopo circa anni torna uguale a quello dei non fumatori. Ad oggi non esiste ancora un accordo sull opportunità di sottoporre a programmi di screening i fumatori ad alto rischio, in quanto i risultati dei programmi sperimentali non hanno ancora dimostrato un efficacia sufficiente per un attuazione di massa. Mediante una piccola compressione, che a volte può risultare fastidiosa, vengono eseguite due radiografie: una orizzontale e una verticale. L esame non è né doloroso né pericoloso e dura circa minuti. E opportuno non applicare sulla cute prima dell esame creme, olio, deodorante, profumi e soprattutto talco. L esito della mammografia non è condizionato dalla fase del ciclo mestruale: in ogni caso è preferibile evitare il periodo premestruale se vi è un eccessiva tensione mammaria. Chi deve fare la mammografia Tutte le donne di età superiore a 50 anni con cadenza biennale. La fascia di età a maggior rischio per l insorgenza del tumore è quella compresa tra 50 e 69 anni e proprio per questo l ASL ha attivato lo screening mammografico, cioè l invio sistematico di una lettera con l invito a presentarsi presso la radiologia più vicina per eseguire l esame. L esecuzione dell esame con il programma di screening è GRATUITA e non necessita di impegnativa del Medico curante. Prima dei 50 anni la mammografia da sola non è sufficiente e spesso deve essere completata con la visita senologica e/o con un esame ecografico. Al di fuori dello screening, l indicazione è di iniziare ad effettuare i controlli a partire dall età di 40 anni con gli esami e la cadenza consigliati, di volta in volta, dal Medico di fiducia. Dopo i 69 anni è opportuno continuare ad effettuare controlli periodici secondo le indicazioni del proprio Medico. Quando fare la mammografia La mammografia di screening va ripetuta ogni due anni perché il tumore può presentarsi in qualsiasi momento e una sola mammografia non è sufficiente a prevenirlo. Pag. 24 Pag. 9

10 L esame va fatto anche in assenza di sintomi proprio perché l obiettivo dello screening è scoprire lesioni tumorali piccolissime che non provocano ancora disturbi. La mammografia è un esame accurato ma talvolta, anche in caso di esito negativo, è possibile che si verifichi la comparsa di un tumore prima del controllo successivo. Per questo si consiglia di controllare frequentemente il proprio seno durante il periodo che intercorre tra una mammografia e l altra. L esito della mammografia di screening In caso di negatività l esito arriva direttamente a casa. Talvolta è necessario eseguire ulteriori accertamenti, anch essi GRATUITI, come la visita senologica o l ecografia. In questi casi la donna viene avvertita telefonicamente. Nella maggior parte dei casi questi accertamenti si concludono con un esito di normalità. Cosa prevede la normativa Al di fuori del programma di screening le donne possono effettuare la mammografia con l impegnativa del Medico riportante l indicazione esame per prevenzione : in tal caso è esente da ticket la mammografia eseguita ogni 2 anni dalle donne di età compresa tra 45 e 69 anni compiuti. Per usufruire di questa esenzione occorre compilare un autocertificazione in cui si dichiara di non aver eseguito una mammografia negli ultimi 2 anni con il Servizio Sanitario Regionale. FATTORI DI RISCHIO ETA : questo tumore è abbastanza raro prima dei 30 anni e la sua frequenza tende ad aumentare con l età soprattutto a partire dai 50 anni. L età media al momento della diagnosi è di 60 anni. FATTORI GENETICI: in una piccola percentuale di casi il tumore polmonare è legato ad una alterazione a carico di alcuni geni. FUMO PASSIVO: il fumo passivo è ormai riconosciuto come sostanza cancerogena: più fumo si respira maggiore è il rischio di sviluppare un tumore polmonare. FATTORI COMPORTAMENTALI: il fumo di sigaretta è ormai riconosciuto come il più importante fattore di rischio correlato al tumore del polmone. Quasi tutti i soggetti (90%) con tumore polmonare, infatti, risultano fumatori. Il rischio da fumo di sigaretta è strettamente correlato a: età di inizio: più si comincia giovani, maggiore è il rischio; numero di sigarette fumate: esiste una correlazione certa dose-effetto, per cui la probabilità di ammalarsi aumenta all aumentare del numero di sigarette fumate; modalità di fumo: sigarette senza filtro, aspirazioni lunghe e profonde. Anche il fumo di pipa e di sigaro, pur non essendo inalato, non elimina del tutto il rischio di sviluppare un tumore polmonare; inoltre accresce notevolmente il rischio di un tumore a carico di altri organi (cavo orale, esofago, laringe e faringe). Pag. 10 Pag. 23

11 DIFFUSIONE IL TUMORE DEL POLMONE Il tumore del polmone rappresenta la prima causa di morte nei Paesi industrializzati. Da solo rappresenta il 20% di tutti i tumori nel sesso maschile. Negli ultimi anni si sta assistendo ad un progressivo aumento di casi di malattia anche nel sesso femminile, legato al fatto che le donne fumano sempre di più. Ogni anno in Italia si verificano circa nuovi casi con morti ( uomini e donne), rappresentando la prima causa di morte per tumore negli uomini e la seconda nelle donne. In Provincia di Sondrio si verificano in media 100 nuovi casi all anno nei maschi e 23 nelle femmine con un numero medio complessivo di 113 morti all anno. La sopravvivenza a 5 anni per il tumore del polmone è ancora molto bassa: complessivamente pari al 15-20%. Infatti la diagnosi di tumore avviene di solito tardivamente, non esistendo ancora dei test efficaci per la diagnosi precoce. IL TUMORE DELLA CERVICE UTERINA E il tumore che colpisce la cervice ovvero la parte inferiore dell utero, spesso conosciuta come collo dell utero. Questo tumore si sviluppa da un lento processo di trasformazione delle cellule che rivestono la cervice. Queste alterazioni dette displasie possono regredire spontaneamente o rimanere invariate nel tempo, mentre in una piccola percentuale di casi possono progredire verso il tumore, di solito, in un periodo di tempo piuttosto lungo (10-15 anni). Questo tumore spesso è la conseguenza di un infezione virale sostenuta dal papillomavirus umano (HPV) responsabile della formazione di papillomi. Esistono diversi tipi di papillomavirus: alcuni possono infettare la cute provocando la comparsa di formazioni note come verruche altri, invece, infettano le mucose genitali. In questi casi il virus viene contratto principalmente attraverso i rapporti sessuali. L infezione da HPV è molto frequente soprattutto nelle persone giovani: si stima che almeno l 80% delle persone sessualmente attive contragga l infezione almeno una volta nell arco della vita. Nella maggior parte dei casi il sistema immunitario riesce a debellare l infezione e la donna non si accorge neppure di avere contratto il virus. In alcuni casi l infezione può persistere a lungo e facilitare la trasformazione delle cellule in senso neoplastico. Esistono più di 100 tipi di HPV, ma solo alcuni genotipi (il 16 e il 18) sono correlati con lo sviluppo del cancro della cervice. Quasi tutte le donne con tumore della cervice uterina risultano positive per l infezione da HPV. Pag. 22 Pag. 11

12 DIFFUSIONE FATTORI DI RISCHIO Il tumore della cervice uterina è molto meno frequente del tumore al seno anche se si stimano ogni anno in Italia circa nuovi casi e 370 decessi. Questo tumore ha una frequenza elevata nelle età giovanili: infatti nelle donne di età inferiore ai 45 anni è al quarto posto rappresentando oltre il 5% di tutti i tumori. In Provincia di Sondrio si verificano in media 9 nuovi casi all anno e 2 morti. Il dato dei decessi è sicuramente sottostimato in quanto spesso non viene distinta in maniera corretta la sede del tumore (collo o corpo dell utero). FATTORI COMPORTAMENTALI: Età precoce del primo rapporto Rapporti non protetti (l uso del profilattico riduce il rischio ma non protegge completamente dall infezione) Molteplicità di partners Elevato numero di parti Fumo di sigaretta Non aver mai effettuato un pap test o non farlo per molto tempo RIDUZIONE DIFESE IMMUNITARIE Infezioni concomitanti come l HIV, terapie immunosoppressive, dialisi, trapianti Cos è la colonscopia Mediante uno strumento flessibile (endoscopio) del diametro di circa 1 cm, introdotto dall ano, è possibile esplorare la superficie interna del colon e contestualmente, se necessario, è possibile asportare polipi o effettuare biopsie a scopo diagnostico. Affinché l esame riesca bene è necessaria una buona pulizia intestinale; per questo occorre attenersi alle indicazioni fornite dal Medico sulla preparazione da seguire. L esame dura circa 30 minuti e di solito è ben tollerato. In ogni caso è possibile richiedere la somministrazione di farmaci sedativi e rilassanti che riducono l eventuale fastidio. In caso di sedazione è preferibile non guidare la macchina nelle ore successive all esame. Cosa prevede la normativa La ricerca del sangue occulto nelle feci e la colonscopia effettuati nell ambito del programma di screening sono gratuiti. E possibile, comunque, effettuare gratuitamente una colonscopia ogni 5 anni per tutte le persone di età superiore a 45 anni con l impegnativa del Medico riportante la dicitura colonscopia di prevenzione. Per usufruire di questa esenzione occorre compilare un autocertificazione in cui si dichiara di non aver eseguito una colonscopia a carico del Sistema Sanitario Regionale negli ultimi 5 anni. Pag. 12 Pag. 21

13 test singolo. Tale scelta, già utilizzata da anni nei programmi di screening di altre Regioni, consente di semplificare le procedure di raccolta e di consegna del campione, aumentando il tasso di adesione al programma di screening. Pertanto di fronte ad un test con esito positivo è inutile ripetere l esame facendo i tre campioni, ma va ricercata, mediante colonscopia, la causa della positività. Esito del test In caso di esito NEGATIVO la risposta viene inviata direttamente a casa in maniera riservata tramite posta. Successivamente verrà inviato a chi rientra nella fascia di età prevista dallo screening (50-69 anni) un nuovo invito a ripetere il test dopo 2 anni. In caso di esito POSITIVO la comunicazione viene effettuata telefonicamente. L esame risulta positivo in circa 5-6 persone su 100: questo non significa necessariamente la presenza di polipi o di un tumore; il sanguinamento infatti può dipendere anche da cause banali come emorroidi, ragadi o diverticoli. In caso di positività è necessario effettuare ulteriori accertamenti, anch essi GRATUITI, mediante Colonscopia. Prima di sottoporsi a questo esame i soggetti risultati positivi vengono convocati presso i centri endoscopici dello screening per un colloquio con il Medico endoscopista: in questa sede sarà concordato, di volta in volta, il percorso da seguire. SINTOMI Nella fase iniziale del tumore della cervice i sintomi in genere sono assenti. Successivamente possono comparire: Perdite anomale di sangue dalla vagina (ad es. nell intervallo tra due mestruazioni, dopo un rapporto sessuale o nelle donne già in menopausa) Perdite vaginali biancastre Dolore al basso ventre o alla schiena In presenza di questi sintomi, anche se non specifici per il tumore della cervice uterina, è bene consultare il Medico. PREVENZIONE Nei Paesi Occidentali la diffusione del Pap Test ha ridotto fortemente sia l incidenza che la mortalità per tumore della cervice uterina. Oggi infatti è possibile prevenire questo tumore effettuando controlli ginecologici regolari ed eseguendo periodicamente il Pap Test. In questo modo è possibile intercettare il tumore nelle fasi iniziali con ottime probabilità di guarigione completa. Attualmente esiste anche la possibilità di effettuare la vaccinazione contro il Papillomavirus e di proteggere le donne dai 2 ceppi di questo virus implicati nello sviluppo del tumore. Che cos è il Pap Test E un esame semplice e non doloroso che dovrebbe essere effettuato almeno ogni tre anni da tutte le donne di età compresa tra 25 e 64 anni. Consiste nel prelevare con un specifico strumento (spatola) una piccola quantità di cellule della cervice uterina. Queste vengono strisciate su di un vetrino per poi essere lette al microscopio in modo da verificare l esistenza di alterazioni e/o anomalie di queste cellule. Pag. 20 Pag. 13

14 Per eseguire il Pap Test è opportuno: Attendere almeno cinque giorni dall ultima mestruazione Evitare l utilizzo di creme, lavande o ovuli vaginali nei tre giorni precedenti l esame Astenersi dai rapporti sessuali nei due giorni precedenti l esame Dove è possibile effettuare il Pap Test Presso: Consultori dell ASL Ambulatori ginecologici dell Azienda Ospedaliera di Valtellina e Valchiavenna Lega Italiana per la Lotta ai Tumori Sezione di Sondrio Ginecologo di fiducia Cosa prevede la normativa Tutte le donne possono effettuare il Pap Test a carico del Servizio Sanitario Regionale con l impegnativa del Medico riportante l indicazione esame per prevenzione : in tal caso è esente da ticket il Pap Test eseguito ogni 3 anni dalle donne di età compresa tra 25 e 64 anni compiuti. Per usufruire di questa esenzione occorre compilare un autocertificazione in cui si dichiara di non aver eseguito un paptest a carico del Sistema Sanitario Regionale negli ultimi 3 anni. La campagna di screening prevede l invio di una lettera con l invito a presentarsi presso il Distretto di residenza più vicino per ritirare GRATUITAMENTE la provetta per eseguire il test. Come eseguire il test Non è necessario seguire alcuna dieta particolare prima del test. E bene non eseguire il test durante il ciclo mestruale. E sufficiente raccogliere una piccola quantità di feci utilizzando l asticella contenuta nella provetta fornita dall ASL; una volta richiusa, la provetta può essere conservata in frigorifero per 1-2 giorni e riconsegnata presso il distretto di appartenenza. Il ritiro e la riconsegna possono essere effettuati anche da persona delegata. E importante presentarsi con la lettera di invito dell ASL in quanto in essa è contenuto il codice identificativo della persona invitata. Proprio perché il tumore, nella maggior parte dei casi, si sviluppa da un polipo benigno che sanguina in maniera intermittente e che necessita di molti anni per completare la sua trasformazione in cancro, è importante ripetere il test ogni due anni. L esame va fatto anche in assenza di sintomi proprio perché l obiettivo dello screening è scoprire lesioni polipoidi e/o tumorali piccolissime che non danno ancora disturbi. Perché un solo campione anziché tre Nella pratica clinica spesso si fanno tre raccolte nell arco di tre giorni. Il test utilizzato per lo screening utilizza una metodica immunochimica altamente specifica per l emoglobina umana. In un contesto di screening, considerando il tempo di sviluppo di un tumore e la ripetizione ogni due anni del test, è ritenuto idoneo un Pag. 14 Pag. 19

15 SINTOMI I sintomi sono molto variabili e dipendono dalla sede del tumore e dalle sue dimensioni. Alcuni molto vaghi, spesso sovrapponibili ad altre malattie intestinali, ai quali, comunque, va prestata attenzione sono: Perdita di peso Anemia Stitichezza ostinata alternata a diarrea. PREVENZIONE Nella maggior parte dei casi il tumore origina dalla trasformazione neoplastica dei polipi, ovvero piccole protuberanze di per sé benigne. In base alle sue caratteristiche il polipo può essere denominato sessile (a base piatta) o peduncolato (cioè attaccato alla parete intestinale con un piccolo gambo). Non tutti i polipi sono a rischio di malignità: infatti la probabilità che un polipo si trasformi in un cancro invasivo dipende oltre che dal tipo istologico anche dalle sue dimensioni. La trasformazione di un polipo in un tumore maligno richiede dai 5 ai 15 anni per completarsi; per questo diventa importante la prevenzione. Infatti di solito i polipi non danno sintomi, ma vanno incontro, sia pure in modo intermittente, a piccole perdite di sangue non visibili ad occhio nudo. La ricerca del sangue occulto nelle feci è un test molto semplice in grado di rilevare proprio queste piccole perdite di sangue. Chi deve fare il test per la ricerca del sangue occulto nelle feci A partire dal 2005 l ASL di Sondrio ha attivato la campagna di screening per il tumore colonrettale offrendo la possibilità di effettuare il test a tutti i cittadini residenti e assistiti di età compresa tra 50 e 69 anni, con cadenza biennale. Vaccinazione contro il Papilloma Virus Umano (HPV) Di recente è stato immesso in commercio il vaccino anti-hpv che fornisce una protezione nei confronti dei ceppi 16 e 18 frequentemente correlati col tumore della cervice uterina. La vaccinazione è in grado di prevenire l infezione da HPV se effettuata prima dell inizio di qualsiasi tipo di attività sessuale. In Italia è raccomandata e offerta gratuitamente a tutte le ragazze tra l 11 e il 12 anno di età partendo nel 2008 dalle nate nel Non è prevista l offerta vaccinale gratuita alle adolescenti e alle donne nate prima del La vaccinazione può essere effettuata fino all età di anni: chi è interessato ad effettuarla può rivolgersi al proprio Medico di fiducia per la prescrizione e la somministrazione del vaccino. Sarebbe opportuno comunicare l avvenuta vaccinazione al Servizio vaccinale del proprio Distretto di residenza. Il vaccino viene somministrato in 3 dosi mediante iniezione intramuscolare nella regione deltoidea del braccio. Attualmente non è noto se devono essere effettuate dosi successive di richiamo. Nelle donne che non hanno ancora contratto l infezione i vaccini si sono dimostrati efficaci (90-100%) nel prevenire per almeno 5 anni le lesioni precancerose ad alto rischio di progredire in tumore causate dai genotipi 16 e 18. Nelle donne che hanno iniziato ad avere rapporti sessuali e con uno stato d infezione da HPV non noto, l efficacia dei vaccini si riduce notevolmente. E opportuno ribadire che tutte le donne vaccinate devono comunque effettuare il Pap test a partire dall età di 25 anni con cadenza triennale. Pag. 18 Pag. 15

16 IL TUMORE DEL COLONRETTO E il tumore che interessa l ultimo tratto dell intestino detto intestino crasso o grosso intestino, che comprende il colon destro (o ascendente), il colon traverso, il colon sinistro (o discendente), il sigma e il retto. DIFFUSIONE Nella nostra provincia il tumore del colonretto risulta la quarta neoplasia più frequente negli uomini e la terza fra le donne; in termini di mortalità rappresenta la seconda causa di morte in ordine di frequenza sia fra gli uomini che fra le donne. Per quanto riguarda l andamento nel tempo, accanto a una tendenza all aumento dell incidenza si osserva un calo progressivo della mortalità. Ogni anno in Italia si verificano circa nuovi casi negli uomini e nelle donne e complessivamente circa morti. In Provincia di Sondrio si verificano in media 57 nuovi casi all anno nei maschi e 53 nelle femmine con un numero medio complessivo di 49 morti all anno. FATTORI DI RISCHIO Vi sono diversi fattori di rischio, di cui solo alcuni modificabili, che possono favorire lo sviluppo del tumore del colonretto: ETA : questo tumore è abbastanza raro prima dei 40 anni e la sua frequenza tende ad aumentare con l età soprattutto a partire dai 60 anni. FAMILIARITA : la presenza di un tumore in parenti di 1 grado (madre, figlia, sorella) aumenta di 2-3 volte il rischio di sviluppare un tumore colonrettale. STORIA PERSONALE: una storia clinica passata di polipi del colon, un pregresso tumore del colonretto, malattie infiammatorie croniche intestinali possono favorirne l insorgenza. FATTORI GENETICI: malattie ereditarie come le Poliposi adenomatose possono aumentarne il rischio di insorgenza. FATTORI COMPORTAMENTALI: Sovrappeso e obesità Dieta ipercalorica Eccessivo consumo di grassi animali e di carni rosse Dieta povera di fibre Scarso consumo di frutta e verdura Sedentarietà Eccessivo consumo di alcol In più della metà dei casi la sede colpita è il tratto terminale del colon (sigma e retto). Pag. 16 Pag. 17

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