Affonda o galleggia A cura di Maria Alfano, Ernesta De Masi, Giulia Forni ed Anna Pascucci

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1 Associazione Nazionale Insegnanti di Scienze Naturali Twin Centre Naples Italy Affonda o galleggia A cura di Maria Alfano, Ernesta De Masi, Giulia Forni ed Anna Pascucci Livello scolare: scuola primaria e secondaria di primo grado Tempo di realizzazione : 7 ore Sintesi del modulo Il modulo offre l'opportunità di studiare le condizioni che permettono ad un corpo di galleggiare o di affondare. Gli studenti impareranno che il galleggiamento non è una questione di massa, di forma o di volume, ma piuttosto di densità relativa tra sistemi. Obiettivi far comprendere che il galleggiamento dipende da una relazione tra sistemi (il corpo che galleggia o va a fondo ed il liquido in cui è immerso) progettare e avviare una procedura sperimentale. Discipline coinvolte Scienze Matematica Tecnologia Italiano Concetti chiave Il mondo della materia e degli oggetti, l'acqua nella vita quotidiana Un possibile sviluppo delle attività Il modulo è costituito da sette sequenze. La prima prevede due sessioni e propone attività esplorative il cui scopo è far emergere le pre-conoscenze degli alunni sul galleggiamento L attività 2 introduce l idea che l acqua esercita una spinta sui corpi in essa immersi L attività 3 studia la non dipendenza del galleggiamento dalla profondità dell acqua. 1

2 L attività 4 mette in evidenza che il galleggiamento dipende dalle caratteristiche del corpo e del liquido Con le prime quattro attività i ragazzi giungeranno alla conclusione che un corpo immerso in un liquido riceve una spinta dal basso verso l alto e che la spinta dipende anche dal tipo di liquido. Queste prime attività sono adatte anche alla scuola dell infanzia e dalle prime classi delle elementari. Le sessioni 5 e 6 sono dedicate a studiare come il galleggiamento dipenda da due variabili connesse, massa- volume, dei corpi immersi per giungere (Scuola media o ultimi anni elementare) alla definizione della variabile complessa densità che permette di individuare le condizioni per il «galleggiamento» di un corpo L attività 7 è dedicata alla costruzione di un sottomarino che può sia galleggiare che affondare. Dalle indicazioni nazionali (settembre 2007) Obiettivi di apprendimento Al termine della classe terza della scuola primaria Al termine della classe quinta della scuola primaria Al termine della classe terza della scuola secondaria di primo grado Attraverso interazioni e manipolazioni, individuare qualità e proprietà di oggetti e materiali e caratterizzarne le trasformazioni, riconoscendovi sia grandezze da misurare, sia relazioni qualitative (All aumentare di aumenta o diminuisce. Che cosa succede se, che cosa succede quando). Riconoscere famiglie di accadimenti e regolarità all interno di campi di esperienza. Costruire operativamente, in connessione a contesti concreti di esperienza quotidiana, i concetti geometrici e fisici fondamentali, in particolare: lunghezze, angoli, superfici, capacità/volume, peso, temperatura, forza, ecc. Passare gradualmente dalla seriazione in base a proprietà, alla costruzione, taratura e utilizzo di strumenti anche di uso comune, passando da unità di misura arbitrarie alle unità convenzionali. Riconoscere invarianze e conservazioni in termini proto-fisici e proto-chimici nelle trasformazioni che caraterizzano l esperienza quotidiana. Affrontare concetti fisici quali: velocità, densità, concentrazioni, forze, energia, temperatura e calore effettuando esperimenti e comparazioni, raccogliendo e correlando dati con strumenti di misura e costruendo reti e modelli concettuali e rappresentazioni formali di tipo diverse (fino a quelle geometriche e algebriche). 2

3 Sequenze Attività 1 Attività 2 Attività 3 Attività 4 Livello di scolarità Scuola primaria e secondaria di primo grado Scuola primaria e secondaria di primo grado Scuola primaria e secondaria di primo grado Scuola primaria e secondaria di primo grado prerequisiti tempi Domanda di partenza Attività condotte con gli alunni Saper osservare e 1 h Che cosa galleggia? Ricerca d ipotesi in un formulare ipotesi Conosci qualche oggetto contesto aperto. che galleggia? Qual è il contrario di galleggiare? Concetto di forza 1 h L acqua «spinge» solo gli oggetti che galleggiano, o anche gli oggetti che affondano? 30 min La profondità dell acqua influenza il galleggiamento? densità 1 h La densità del liquido influenza il galleggiamento? Costruzione di un densimetro Conclusione della Attività, risultato Classificazione in due colonne: - oggetti che galleggiano - oggetti che non galleggiano Formulazione di ipotesi 3 Centro pilota Napoli, è vietata la riproduzione, anche parziale, con qualsiasi mezzo effettuata digitale e non e per qualsiasi scopo senza

4 Attività 5 Attività 6 Scuola primaria e secondaria di primo grado Scuola primaria e secondaria di primo grado Concetto di volume 1 h La forma di un oggetto influenza il suo galleggiamento? Concetto di massa 1 h La massa di un oggetto influenza la sua galleggiamento? Esplorazione sperimentale con oggetti di stessa massa, ma con volumi differenti tali da spostare quantità di liquido diverso quando vengono immersi. Esplorazione con oggetti di uguale massa e volume,ma forma diversa, tali da spostare quantità di liquido uguale Esplorazione sperimentale con oggetti con lo stesso volume ma con masse diverse. Esplorazione sperimentale per determinare la densità. Attività 7 Scuola primaria e secondaria di primo grado 90 min Conosci oggetti che possono sia galleggiare che affondare? Creazione di un sottomarino Rafforzare i concetti sul galleggiamento 4 Centro pilota Napoli, è vietata la riproduzione, anche parziale, con qualsiasi mezzo effettuata digitale e non e per qualsiasi scopo senza

5 Attività 1: Preconoscenze I bambini discutono e disegnano in modo da far emergere le loro pre-conoscenze. Verificano le ipotesi di galleggiamento di un oggetto scelto a piacere. Obiettivo: far emergere le pre-conoscenze dei bambini su ciò che galleggia e ciò che affonda. Materiali (per bambino): Il quaderno delle esperienze Materiali (per gruppo): - Vari piccoli oggetti che si usano in aula: matita, forbici, chiodo, pezzo di legno, nastro di gomma, sughero, plastica,pezzi di polistirolo, sassi,argilla espansa ecc - 1 contenitore riempito a metà con acqua, - allegato 1 Attività 1 L attività inizia con una discussione: che cosa galleggia? Conosci qualche oggetto che galleggia? Qual è il contrario di galleggiare? Successivamente, un certo numero di oggetti di uso quotidiano vengono mostrati ai bambini (matita, forbici, chiodo, pezzo di legno, nastro di gomma, sughero, plastica,pezzi di polistirolo, sassi, ecc). I bambini sono invitati a disegnare gli oggetti che galleggiano e quelli che affondano un foglio su cui è fotocopiato il contenitore pieno d'acqua sotto riprodotto. (Allegato 1) Al termine della prima attività, vengono condivisi tutti i risultati. La discussione può essere 5

6 focalizzata, per esempio, su dove gli oggetti sono posizionati nel disegno (in superficie, sul fondo del contenitore ). Attività 2 Dopo aver esaminato i risultati dell attività precedente e al fine di verificare le ipotesi dei bambini, inizia la sperimentazione. Alla fine dell attività, è previsto un dibattito per individuare alcuni dei criteri per la galleggiamento: tutti gli oggetti utilizzati durante l'esperimento sono riesaminati e ai bambini viene chiesto di spiegare perché ciascuno di essi galleggia. Per concludere l attività i bambini possono realizzare un poster di grandi dimensioni come quello di seguito mostrato: Allegato 2 Oggetti che galleggiano Perché gli oggetti galleggiano Oggetti che affondano Perché gli oggetti affondano conclusioni Qui è possibile che i ragazzi si accorgano che non tutti gli oggetti affondano nello stesso modo Le conclusioni scritte sul fondo del poster metteranno in evidenza i criteri più importanti, dal punto di vista dei bambini, per stabilire se un oggetto galleggia o affonda (il materiale, il peso, la densità dell oggetto, la forma, la quantità di acqua, ecc.). 6

7 Attività 2: Corpi nell acqua e sull acqua L'acqua esercita una forza su un oggetto immerso: spinge l'oggetto dal basso verso l alto. Obiettivo: Dimostrare l'azione dell'acqua sul galleggiamento di un oggetto: l acqua spinge l'oggetto verso l alto. Materiali per il workshop 1: - 1 contenitore di plastica, - 2 bottiglie di plastica da 0,33 l o da 0,5 l Materiali per il workshop 2: - 1 contenitore di plastica, - Una canna da pesca o un bastone flessibile di legno, - una cordicella - una bottiglia di plastica da 0,33 l o da 0,5 l. Materiali per il workshop 3: - 1 bilancia di Roberval, oppure dinamometri - sabbia - 1 sasso - 1 rete con cordicella in cui inserire il sasso - 1 contenitore di plastica. Procedimento All'inizio dell attività ai bambini viene chiesto che cosa pensano dell influenza che l'acqua ha sulla galleggiamento di un oggetto. L'acqua ha qualche effetto su ogni tipo di oggetto? Influenza solo gli oggetti che galleggiano, o tutti gli oggetti? Influenza anche gli oggetti che affondano? Ai bambini viene offerta la possibilità di lavorare su 3 workshop, per osservare l'effetto che l'acqua ha su gli oggetti in differenti situazioni. Al termine di ogni workshop, i bambini formulano ipotesi su quanto hanno osservato. Workshop 1 I bambini immergono una piccola bottiglia di plastica chiusa e vuota, poi la lasciano andare. La bottiglia viene immediatamente spinta verso l'alto. 7

8 L'acqua esercita una spinta verso l'alto sull'oggetto che galleggia. Workshop 2 Una piccola bottiglia riempita con acqua o sabbia è attaccata ad una canna da pesca. Quando la bottiglia è immersa in acqua, si può notare che la cordicella è meno tesa. Questo esperimento consente agli studenti di cogliere l'azione che l acqua esercita su un oggetto che sta affondando. L'acqua esercita una spinta verso l alto sulla bottiglia che affonda. Workshop 3 Il bambini mettono in equilibrio una bilancia, come indicato nel disegno qui sotto, ponendo in un piatto la quantità di sabbia opportuna e collegando all altro piatto la cordicella a cui è legato un sasso. I bambini successivamente osservano come si sposta l ago della bilancia quando il sasso è immerso in un recipiente pieno d'acqua; in mancanza della bilancia si può utilizzare un dinamometro L'acqua esercita una spinta verso l'alto sul sasso che sta affondando. Nota: attenzione a non lasciare che i bambini pensino che il sasso sia più leggero dell'acqua. E 'solo l azione dell'acqua sul sasso che modifica l'equilibrio. 8

9 Far notare che il livello dell acqua sale quando un corpo affonda Terminare l attività condividendo tutti i commenti con lo scopo di mostrare l'importanza dell azione dell'acqua su un oggetto immerso. Attività 3: Come la profondità dell acqua influenza il galleggiamento La profondità dell acqua non ha alcuna influenza sul galleggiamento di un oggetto. Obiettivo: osservare l'influenza della profondità dell acqua sulla galleggiamento di un oggetto. Materiali per il gruppo: - 2 tazze di plastica, - Plastilina (zavorra per le tazze), - 1 contenitore di plastica. Procedimento Inizialmente ogni bambino scrive quello che pensa su come la profondità dell acqua influenzi il galleggiamento. Dopo la condivisione delle opinioni, i bambini sono chiamati a progettare e realizzare un esperimento che mostri il ruolo della profondità dell acqua su un oggetto che galleggia. I bambini passano alla fase di sperimentazione. Essi zavorrano con la plastilina le tazze per produrre un oggetto che galleggia parzialmente in acqua, immergono la stessa tazza in un contenitore riempito con molta acqua, successivamente in uno riempito con poca acqua (bisogna mettere una quantità di plastilina in modo che la tazza galleggi mantenendosi diritta). I bambini disegnano sulla tazza il livello di immersione. 9

10 Nota: l'esperimento può essere ripetuto con un oggetto che affonda Attività 4: Come la densità del liquido influenza il galleggiamento Workshop 1 Un oggetto galleggia più facilmente in acqua salata che in acqua di fonte. Obiettivo: Affrontare il concetto di densità di un liquido: Concetti chiave: Il mondo della materia e degli oggetti, l'acqua nella vita quotidiana. Materiali per gruppo: - 1 bottiglia di plastica piena di acqua della fontana - 1 bottiglia di plastica riempita con acqua salata 5o gr sale per 0,5 lt - 1 cannuccia di paglia, - Plastilina per modellare. - Olio - alcool - candela - contenitore Procedimento All'inizio della Attività, i bambini esprimono il loro parere sulla differenza di galleggiamento in acqua della fontana ed in acqua salata. Dopo aver spiegato che cosa è un densimetro (in questo esperimento è realizzato con una cannuccia di paglia zavorrata con la plastilina), i bambini costruiscono un densimetro per ciascun gruppo e lo immergono in una bottiglia di acqua della fontana e in una bottiglia di acqua salata. I bambini disegnano quanto osservano e formulano una spiegazione. 10

11 Si può ora proporre di studiare il comportamento di una candela immersa in acqua, olio ed in alcool e di riempire la tabella 1 oggetto candela In acqua galleggia\non galleggia In acqua salata galleggia\non galleggia In olio galleggia\non galleggia In alcool galleggia\non galleggia Dalla discussione collettiva emergerà che il galleggiamento dipende da dalle caratteristiche del corpo e del liquido Attività 5: Il galleggiamento di un oggetto immerso in un liquido non dipende SOLO dalla sua massa Workshop 1 Due oggetti con la stessa massa non hanno necessariamente lo stesso galleggiamento. Questo dipende dalla quantità di liquido che gli oggetti spostano. Obiettivo: confrontare la galleggiamento di 2 oggetti di uguale massa, ma forgiati in modo da 11

12 spostare differenti quantità di liquido e riflettere sull influenza dello spazio occupato dall'oggetto in acqua. Materiali (per gruppo): - Plastilina - Vaschette per l acqua, - Un barattolo di marmellata Materiali (per la classe): - Una bilancia. Procedimento Ai bambini viene chiesto: "Secondo te, se due oggetti hanno la stessa massa e se uno affonda, affonderà anche l altro?". I bambini eseguono l esperimento in gruppi. Usano una bilancia per ottenere pezzi di plastilina con la stessa massa. Sono quindi invitati a modellare in modo diverso i pezzi di plastilina così che immersi in acqua ne spostino quantità differenti. Dopo che i ragazzi hanno lavorato da soli sono invitati a sperimentare anche seguendo l esempio: Esempio Pezzi di argilla di uguale massa modellati diversamente I bambini discutono nei loro gruppi e successivamente con la classe per cercare di spiegare l'esperimento. Si discuterà dello spazio occupato dall'oggetto in acqua, che varia a seconda della forma dell'oggetto. Il concetto di volume immerso può emergere modellando i pezzi di argilla di massa identica ma con altezze diverse, utilizzando uno stampo, per esempio, un vasetto di marmellata. 12

13 Workshop 2 Una misconoscenza frequente è che la forma influenzi la galleggiamento. Per evitare che i bambini costruiscano questa misconoscenza, con pezzi di argilla di uguale massa, si fanno forgiare oggetti di varia forma ma che immersi in acqua spostano un egual volume di liquido. Attività 6: Il galleggiamento di un oggetto immerso in un liquido NON dipende SOLO dal suo volume Due oggetti della stessa forma e volume (visti esternamente), ma con diversa massa non hanno la stessa galleggiamento Obiettivo: confrontare la galleggiamento di oggetti con la stessa forma e volume, ma con masse diverse, discutere l'influenza della massa Materiali (per gruppo): - 4contenitori tipo falcon, o vasetti uguali da marmellata - Una varietà di materiali (sabbia, sementi, riso, farina, cotone, creta per modellare, ecc..), - Una bilancia o dinamometro - Un cilindro graduato. Procedimento In primo luogo, ai bambini viene chiesto se due oggetti della stessa forma e volume, ma con masse diverse galleggiano allo stesso modo. I bambini osservano e maneggiano i contenitori che sono vuoti e chiusi. Tutti galleggiano nello stesso modo. Quindi, viene chiesto loro di eseguire un 13

14 esperimento nel quale possono confrontare la galleggiamento degli oggetti con la stessa forma e volume, ma con masse diverse. Vengono mostrati diversi materiali che possono utilizzare per riempire i contenitori. I bambini discutono di questo nei gruppi. Devono porre attenzione nel riempire i contenitori completamente, qualunque sia il materiale utilizzato. Ad essi viene poi chiesto di fare delle previsioni circa ciò che accadrà quando metteranno i contenitori nel recipiente pieno d acqua; con le prove sperimentali, immergendo i contenitori in acqua, verificheranno se le ipotesi formulate sono corrette. (Può essere utilizzata una bilancia per confrontare la massa di ciascuno di essi). Contenitori riempiti con differenti materiali e due oggetti hanno lo stesso volume ma masse diverse quello con massa maggiore affonda di più e si dice che ha densità maggiore Attraverso questa attività viene introdotto un protoconcetto di densità che può essere meglio definito con ragazzi delle medie Dopo la discussione e se i ragazzi dimostrano di aver capito che il galleggiamento di un corpo dipende da una variabile complessa legata sia alla massa che al volume che è specifica di ogni materiale si propone di riempire la seguente tabella per giungere alla definizione di densità Tabella 2 oggetto 1 bullone 2 bulloni 3 bulloni Galleggia\non galleggia Massa gr Volume cm 3 = ml Densità = M: V 14

15 Il volume viene misurato utilizzando un cilindro graduato con acqua. I corpi che galleggiano vengono immersi spingendoli nell acqua con un bastoncino. La tabella può ora essere riempita per vari materiale oggetto Galleggia\non Massa gr Volume cm 3 = ml Densità = M: V galleggia acqua :100=1 bullone sughero legno Dall analisi dei risultati dovrebbe emergere che i materiali che affondano hanno una densità maggiore di quella dell acqua, mentre quelli che galleggiano hanno una densità minore Attività 7: Costruzione di un sottomarino Costruire un sottomarino, significa realizzare un oggetto che può alternativamente galleggiare o affondare. Obiettivo: progettare e costruire un oggetto che può alternativamente galleggiare o affondare. Rafforzare i concetti affrontati in precedenza. Materiali per gruppo: - 1 piccolo contenitore di almeno 15 cm di profondità, - 1 bottiglia da 0,33 l di acqua, - Un pezzo di tubo trasparente (Ø = 6 mm, L = 40 cm), - 1 chiodo in acciaio (Ø = 5 mm, L = 15 cm), - 2 elastici. Procedimento L insegnante annuncia alla classe che ad ogni gruppo verrà chiesto di progettare e produrre un oggetto che alternativamente galleggi o affondi. La maestra potrebbe porre agli alunni la domanda:"conosci oggetti che possono sia galleggiare che affondare?" per guidarli a riflettere che i sommergibili sono dispositivi che possono sia galleggiare che affondare. Dopo aver deciso di realizzare sottomarini e di concentrare l attenzione sui serbatoi che si possono riempire di aria o acqua, ogni gruppo elabora un proprio modello e passa alla fase di progettazione. I fori devono essere ricavati nella bottiglia in modo che essa si possa riempire di acqua. Quando questa si 15

16 riempie d acqua, affonda, soffiando aria nel tubo, l acqua fuoriesce e la bottiglia si porterà a galla. Un chiodo lungo viene utilizzato per zavorrare la bottiglia di plastica e facilitare l immersione. Il docente può anche dare qualche suggerito in modo che i bambini realizzino un oggetto ancora più somigliante ad un sottomarino. Conclusioni Viene chiesto ai bambini di riguardare il loro quaderno delle esperienze e di rispondere alla domanda Da cosa dipende la possibilità galleggiare di un oggetto? Dopo una discussione collettiva la classe arriva ad una conclusione del tipo: Un oggetto immerso in un liquido riceve una spinta dal basso verso l alto. Liquidi diversi spingono in modo diverso. La spinta non dipende dalla profondità dell acqua. La possibilità di un corpo di galleggiare non dipende dalla forma o SOLO dalla massa o SOLO dal volume, ma dalla densità del corpo rispetto a quella del liquido. Possibili approfondimenti Legge di Archimede Galleggiamento di liquidi Bibliografia M.Arcà, P. Guidoni Guardare per sistemi, guardare per variabili 16

17 ALLEGATI Quadro teorico La legge di Archimede Ogni corpo, immerso in un fluido, è soggetto da parte del fluido a una forza verticale, detta spinta idrostatica, diretta dal basso verso l'alto, pari al peso del fluido spostato. Diamo una giustificazione intuitiva di tale legge. Consideriamo un fluido omogeneo pesante in equilibrio e un volumetto V del medesimo fluido nel suo interno, di forma geometrica qualunque. Poiché il fluido è in equilibrio, la risultante delle forze agenti su di una sua porzione qualunque deve essere nulla. Le forze che agiscono su di una porzione di fluido pesante sono di due tipi: la forza peso P=m g (con m massa della porzione di fluido considerata e g accelerazione di gravità), applicata nel baricentro G e le forze di superficie che il resto del fluido esercita per contatto sulla superficie S di contorno della porzione di fluido considerata. Per l'equilibrio, le forze di superficie devono equilibrare la forza peso: l'intensità della loro risultante dovrà pertanto essere pari anch'essa a mg, la direzione deve essere verso l'alto ed il punto di applicazione deve essere il baricentro C della porzione di fluido considerata. Immaginiamo ora che la porzione di fluido venga sostituita da un corpo, di uguale forma, immerso nel liquido in equilibrio. Poiché il resto del fluido rimane nelle stesse condizioni che aveva in precedenza, le forze di superficie che esso esercita sul contorno S rimangono immutate: la risultante di queste è una forza, che indichiamo con fa pari al 17

18 peso del liquido spostato dal corpo, diretta verso l'alto, ed applicata nel baricentro C del liquido spostato. Tale punto è detto centro di spinta. E se un corpo non è omogeneo? Per un corpo non omogeneo immerso in un liquido, il centro di spinta C non coincide con il baricentro G, il baricentro è spostato verso la parte del corpo più pesante (colorata in rosso in figura). La spinta idrostatica e la forza peso determinano un momento diverso da zero che fa ruotare il corpo. Il corpo è in equilibrio nel liquido se forza peso e spinta hanno un egual modulo e si trovano lungo la stessa retta. L equilibrio è stabile se il baricentro si trova più in basso del centro di spinta. Che cosa succede ad una barca? Osserva la piccola barca a remi disegnata in sezione nella figura. Il centro di spinta C è situato sotto il livello dell'acqua, il baricentro G, tenendo anche conto del peso dell'equipaggio, si trova certamente più in alto. Tale situazione non è certamente di equilibrio stabile ma 18

19 l'esperienza sembra confermare il contrario: la barca non si capovolge anche se un passeggero si sposta. La spiegazione di tale comportamento è da ricercarsi nella particolare forma con cui vengono costruite le parti immerse delle barche. Quando un'imbarcazione si inclina da un lato, si modifica anche la forma del volume d'acqua spostato in modo tale che il centro di spinta va ad allinearsi con il baricentro. 19

20 oggetto Galleggia\non Massa gr Volume cm 3 = ml Densità = M: V galleggia Acqua :100=1 Bullone Sughero Legno 20 Centro pilota Napoli, è vietata la riproduzione, anche parziale, con qualsiasi mezzo effettuata digitale e non e per qualsiasi scopo senza

21 Centro pilota Napoli, è vietata la riproduzione, anche parziale, con qualsiasi mezzo effettuata digitale e non e per qualsiasi scopo senza 21

22 Centro pilota Napoli, è vietata la riproduzione, anche parziale, con qualsiasi mezzo effettuata digitale e non e per qualsiasi scopo senza 22

23 Oggetti che galleggiano Perché gli oggetti galleggiano Oggetti che affondano Perché gli oggetti affondano Conclusioni 23 Centro pilota Napoli, è vietata la riproduzione, anche parziale, con qualsiasi mezzo effettuata digitale e non e per qualsiasi scopo senza

24 Centro pilota Napoli, è vietata la riproduzione, anche parziale, con qualsiasi mezzo effettuata digitale e non e per qualsiasi scopo senza 24

25 Oggetto Galleggia\ non galleggia Massa gr Volume cm 3 = ml Densità = M: V acqua :100=1 25 Centro pilota Napoli, è vietata la riproduzione, anche parziale, con qualsiasi mezzo effettuata digitale e non e per qualsiasi scopo senza

26 Prepariamo, progettiamo e realizziamo un indagine Ricordiamo il problema Scrivo le domande che mi sono posto Le ipotesi Cerco una possibile risposta alle domande e scrivo ciò che penso (sì o no, perché) Cosa penso di fare per controllare se la mia ipotesi è corretta? Spiego il mio progetto con frasi, schemi o disegni Scrivo la lista del materiale che mi serve per realizzare la mia indagine Risultati Ciò che vedo, osservo, ottengo Interpretazione dei risultati Scrivo se la mia ipotesi è stata verificata, cioè confermata dai risultati e perché 26 Centro pilota Napoli, è vietata la riproduzione, anche parziale, con qualsiasi mezzo effettuata digitale e non e per qualsiasi scopo senza l'autorizzazione scritta dell'autore e dell'editore ed in ogni caso è fatto obbligo di citare la fonte.

27 Associazione Nazionale Insegnanti di Scienze Naturali Twin Centre Naples Italy Scheda da restituire col kit Fotocopie materiali significativi prodotti dagli alunni (es: stralci del quaderno delle esperienze degli alunni o di parti di esso come disegni, fogli gialli ; scheda di progettazione del gruppo.) Stralci dell eventuale diario di bordo degli insegnanti RIFLESSIONE SUL MODULO NOME E COGNOME SCUOLA CLASSE TITOLO DEL MODULO SESSIONE SVILUPPATA DURATA PUNTI DI CRITICITA 27 Centro pilota Napoli, è vietata la riproduzione, anche parziale, con qualsiasi mezzo effettuata digitale e non e per qualsiasi scopo senza l'autorizzazione scritta dell'autore e dell'editore ed in ogni caso è fatto obbligo di citare la fonte.

28 PUNTI DI FORZA EVENTUALI MODIFICHE APPORTATE OSSERVAZIONI E SUGGERIMENTI SUGGERIMENTI SUL MATERIALE DEL KIT 28 Centro pilota Napoli, è vietata la riproduzione, anche parziale, con qualsiasi mezzo effettuata digitale e non e per qualsiasi scopo senza l'autorizzazione scritta dell'autore e dell'editore ed in ogni caso è fatto obbligo di citare la fonte.

29 ELENCO DEI MATERIALI ALLEGATI 29 Centro pilota Napoli, è vietata la riproduzione, anche parziale, con qualsiasi mezzo effettuata digitale e non e per qualsiasi scopo senza l'autorizzazione scritta dell'autore e dell'editore ed in ogni caso è fatto obbligo di citare la fonte.

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