IL CONTESTO. Di cui Uomini Milano San Vittore Opera Bollate Monza N.
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- Geronima Valeri
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1 PROGETTO I SERVIZI PER L IMPIEGO DELLA PROVINCIA DI MILANO PER IL SOSTEGNO ALL INSERIMENTO AL LAVORO DELLE PERSONE RISTRETTE NELLE LIBERTA E DEGLI EX-DETENUTI IL PROGETTO L Assessorato al Lavoro della Provincia di Milano intende promuovere le politiche attive del lavoro mirate allo specifico target di utenza costituito dalle persone detenute ed ex-detenute. Nel reinserimento sociale dei detenuti il lavoro ricopre un ruolo determinante, per questo motivo si intende sviluppare un servizio di supporto all inclusione di questa utenza nel mercato del lavoro, un servizio di sostegno che si connoti come un intervento di tipo ordinario dei servizi pubblici per l'impiego. I confini di questo intervento, che mira allo sviluppo di progettualità e di azioni tese a favorire l'inserimento al lavoro delle persone ristrette nella libertà o in uscita da periodi di detenzione, riguardano, da un lato, l ambito specifico del lavoro e, dall altro, i quattro istituti penitenziari aventi sede nella provincia: Milano San Vittore, Opera, Bollate e Monza. Per l attuazione di questo progetto di sostegno si intende puntare sulla qualificazione dei servizi pubblici per l impiego per l inclusione sociale e lavorativa delle persone detenute ed ex-detenute, sostenendo la combinazione e la trasformazione delle politiche passive del lavoro territoriali finora attuate con le politiche attive. Il progetto prevede azioni indirizzate sia ai singoli individui che alle imprese, includendo anche la formulazione di intese operative con il settore privato.
2 Il servizio che si intende così promuovere andrà a costituire la base di azione ordinaria di risposta alle esigenze della popolazione detenuta o ex-detenuta sulla quale sarà possibile innestare successivamente eventuali interventi di tipo straordinario legati a contingenti bisogni e/o stimoli di natura legislativa. IL CONTESTO Persone detenute nei quattro istituti della provincia di Milano. Situazione al 31 dicembre N. persone detenute Di cui Donne Di cui Uomini Milano San Vittore Opera Bollate Monza Fonte: Ministero della Giustizia Totale 3519 Nel contesto locale, l Amministrazione provinciale di Milano svolge attività di supporto ai processi di reinserimento socio-lavorativo dei detenuti, mantenendo uno stretto rapporto sia con la istituzioni che con il mondo delle cooperative di solidarietà sociale del territorio. La Provincia di Milano interviene, da un lato, attraverso l Assessorato all integrazione sociale delle persone in carcere o ristrette nelle libertà, dall altro attraverso l Assessorato al lavoro.
3 Sono stati realizzati numerosi progetti negli ultimi anni, e sono tuttora attivi degli interventi che perseguono la finalità di fornire servizi d'orientamento ed accompagnamento per il reinserimento lavorativo di detenuti ed ex-detenuti, sia adulti che minori, supportando i soggetti ristretti nella libertà nella ricerca di opportunità lavorative informandoli sugli strumenti e la realtà del mondo del lavoro. I servizi d'orientamento sono inoltre solitamente finalizzati sia ai percorsi di formazione professionale che a supportare la crescita d'autonomia e capacità progettuale degli utenti coinvolti. Alcuni progetti nello specifico hanno previsto anche la promozione dell autoimprenditorialità. Più in generale, si è agito per la promozione di una cultura del lavoro, che riconosca nel lavoro uno strumento di affermazione della dignità e dei diritti delle persone detenute o ristrette nella libertà, e che avvicini l'area industriale e produttiva del territorio al carcere. Questo attiene agli interventi sul versante della progettualità sviluppata ma comunque limitata ad iniziative definite in altrettanti archi temporali. Sul fronte degli interventi correnti di politica del lavoro, invece, è attivo un servizio che il settore politiche del lavoro attualmente offre attraverso gli operatori dei Servizi per l Impiego; si tratta di un servizio di connessione tra le persone detenute nelle carceri provinciali, San Vittore Opera Bollate Monza, e gli sportelli dei Centri per l Impiego. Con cadenza settimanale, gli operatori sono autorizzati ad entrare negli istituti penitenziari e, con un attività coordinata con il reparto educativo, effettuare colloqui con i detenuti che rientrano tra coloro che hanno precedentemente fatto richiesta di lavoro, sia intra che extra murario. I colloqui sono finalizzati alla compilazione di una scheda anagrafico-professionale dell utente e della dichiarazione di disponibilità al lavoro, poi inserite nella banca dati dei centri per l impiego della provincia. A completamento del suo inserimento nella banca dati, il detenuto riceve copia della documentazione firmata e protocollata e il rilascio di una jobcard utilizzabile al momento del suo ritorno in libertà per consentirgli la ripresa del percorso di orientamento presentandosi direttamente ai Servizi per l Impiego competenti.
4 I Servizi per l impiego ad oggi non effettuano ricerca di opportunità occupazionali per coloro che usufruiscono di questo servizio, manca pertanto un servizio di matching domanda-offerta specifico, con le imprese del settore privato o noprofit. Inoltre, non è attivo uno specifico servizio di monitoraggio della situazione lavorativa delle persone incontrate in questo percorso. GLI OBIETTIVI Finalità generale del progetto è quella di realizzare interventi mirati di inserimento lavorativo per soggetti svantaggiati, in questo caso persone in esecuzione di pena che possono usufruire delle misure alternative alla detenzione, o in fine d esecuzione. Il Servizio Politiche del Lavoro della Provincia di Milano intende intervenire per: Attuare politiche attive del lavoro per lo specifico target di utenza costituito da ex detenuti (anche interessati dal provvedimento di indulto) e persone ristrette nella libertà Migliorare la capacità di monitoraggio dei CpI in vista della costituzione delle Agenzie e realizzare un sistema di costante monitoraggio e valutazione dei servizi rivolti a questo target di utenza Potenziare i percorsi già delineati e intrapresi di erogazione di servizi (orientamento, formazione, tirocini, etc.) per creare un offerta specifica rivolta a selezionati target di utenza Ottimizzare l organizzazione delle risorse umane interne all amministrazione, attualmente coinvolte da percorsi di formazione e aggiornamento delle competenze, nella direzione di una rinnovata offerta di servizi per l impiego Attivare le necessarie collaborazioni con la rete territoriale messa in campo da progetti esistenti per l erogazione di servizi rivolti al reinserimento sociale e lavorativo dei beneficiari dell indulto
5 Si vuole dunque ampliare la sfera di intervento dei servizi per l impiego che, realizzando interventi mirati di inserimento lavorativo per soggetti svantaggiati quali le persone in esecuzione di pena o in fine d esecuzione, rafforzino la contiguità con i servizi sociali, rafforzino il rapporto diretto e l integrazione tra le istituzioni Provincia e Amministrazione Penitenziaria, mettano a disposizione strutture e personale che svolga funzioni all interno degli istituti di pena in stretto raccordo con le Direzioni ed gli Educatori. Per la realizzazione degli obiettivi generali del progetto si prevede di: - partire dalla banca dati esistente presso i servizi per l impiego per introdurre un sistema di analisi e monitoraggio periodico dei percorsi dei destinatari dell intervento, i cui esiti vengano tradotti in offerta mirata di servizi; - integrare in modo permanente una serie di azioni, rivolte a detenuti prossimi alla scarcerazione o in semilibertà o ex detenuti, che riguardano l orientamento, la ricerca di opportunità di inserimento lavorativo, i percorsi formativi; - sperimentare e mantenere modalità di azione che consentano di intervenire con buone possibilità di riuscita nel lavoro con utenze che si trovano in situazioni di uscita da periodi di detenzione, in quanto beneficiari del provvedimento di indulto o giunti a fine pena. DESCRIZIONE DELLE AZIONI PREVISTE
6 La Provincia intende agire attraverso l integrazione dei servizi delle proprie strutture in grado di realizzare azioni di orientamento, di valutare le possibilità di accesso al mercato del lavoro dei detenuti prossimi alla scarcerazione, le loro competenze, le azioni di supporto necessarie al successo del reinserimento sociolavorativo. Sono pertanto previste azioni di: - potenziamento del servizio di incrocio domanda-offerta sul territorio provinciale - implementazione dei contatti con le imprese e con gli enti in cerca di personale e disponibili ad ospitare in tirocinio persone svantaggiate - accompagnamento all inserimento lavorativo dei destinatari finali del progetto anche attraverso la gestione di tirocini formativi. La traduzione dell intervento in attività fa prevedere la realizzazione di: - colloqui individuali di orientamento - presa in carico degli utenti - bilancio di competenze - incrocio delle esperienze e le capacità lavorative dei destinatari con la domanda di lavoro espressa dalle imprese e dalle cooperative sociali del territorio - ricerca attiva di opportunità occupazionali e formative per ogni singolo caso preso in carico - tirocini formativi - promozione alle aziende degli strumenti legislativi che prevedono incentivi all assunzione di soggetti considerati a rischio - attività di preselezione - avviamento al lavoro. Le sopra elencate attività saranno organizzate in combinazioni differenziate di interventi svolti prima, durante e dopo l ingresso degli operatori dei servizi negli istituti penitenziari, nella logica che vuole garantire un servizio standard a tutti gli
7 utenti e una sequenza personalizzabile ad quella parte di utenza che decide di seguire un percorso definito in itinere con l accompagnamento degli operatori. Il servizio nel suo complesso è descritto nello schema allegato. ARTICOLAZIONE DELL INTERVENTO PREPARAZIONE Nella sfera di azione che va a toccare le persone che sono ancora all interno degli istituti penitenziari è indispensabile avvalersi della collaborazione degli operatori che lavorano all interno dell istituzione carceraria, sensibilizzandoli a far pervenire ai servizi in primo luogo le persone ormai prossime alla dimissione, affinché queste possano essere tempestivamente contattate e informate riguardo alle opportunità di sostegno loro destinate. Occorre inoltre favorire lo sviluppo di competenze degli operatori dei servizi, a partire dall attenzione alle dinamiche che caratterizzano le relazioni all'interno della struttura carceraria, fino alle necessarie metodologie e agli strumenti adeguati alle azioni di orientamento e mediazione al lavoro per persone provenienti da percorsi penali. REALIZZAZIONE La realizzazione del progetto interviene su diversi fronti, che vanno dal coinvolgimento di una serie di soggetti al risultato atteso dell inserimento lavorativo dei destinatari finali degli interventi di politica attiva del lavoro. Il coinvolgimento degli attori va diretto a: - l Amministrazione Penitenziaria (PRAP) - le Direzioni e il settore educativo delle carceri di Milano San Vittore, Opera, Bollate e Monza - gli operatori dei servizi per l impiego addetti alla raccolta delle candidature dei detenuti in procinto di uscire dal carcere, alla compilazione della scheda anagrafico/professionale, alla presa in carico dei beneficiari
8 - gli operatori dei centri per l impiego addetti (e da assegnare) alla verifica delle candidature, ai contatti per la candidatura delle aziende, all analisi delle mansioni richieste, al matching domanda-offerta, alla pre-selezione dei candidati, al supporto tecnico all organizzazione dei tirocini formativi, alla predisposizione del progetto formativo e attivazione del tirocinio - le associazioni datoriali da sensibilizzare e con le quali formulare intese operative per il coinvolgimento delle aziende del settore privato. Gli operatori dei Servizi provvedono già ad incontrare ed effettuare l iscrizione delle persone detenute, mediante la compilazione delle schede anagrafica e professionale inserita poi in banca dati. Non esiste però al momento la possibilità di intervenire sull individuazione dei destinatari dell intervento, che è di competenza dell amministrazione penitenziaria, in particolare degli educatori che hanno in affidamento detenuti e detenute. Si rende necessario perciò attuare una modalità di concertazione tra servizi per l impiego e Direzioni delle singole carceri che forniscono l elenco dei nominativi e la calendarizzazione dei colloqui. Questo al fine di indirizzare gli sforzi nei riguardi di quei soggetti che abbiano manifestato concreto interesse al reinserimento sociale e lavorativo e che posseggano i requisiti per intraprendere tale percorso. Attraverso il sistema così delineato, le strutture del settore lavoro della provincia dovranno fornire il supporto tecnico all organizzazione dei servizi, siano tirocini o avvio al lavoro, partendo dalla raccolta e verifica delle candidature pervenute dei potenziali beneficiari e delle imprese interessate. Saranno pertanto necessarie risorse umane competenti in materia di analisi delle professionalità spendibili da parte dei beneficiari candidati e loro preselezione in base alla lettura delle richieste provenienti dalle imprese, nonché delle figure di tutoraggio per supportare anche le imprese nella fase di organizzazione e gestione dei tirocini e nella fase conclusiva del tirocinio che può condurre alla successiva decisione di avviare al lavoro il tirocinante.
9 Le persone provenienti dal percorso di detenzione interessate a beneficiare delle azioni del progetto saranno inserite in un percorso di presa in carico e accompagnate nel percorso di identificazione delle opportunità di stabilire un rapporto di lavoro. Alle imprese interessate a ospitare tirocini formativi e/o ad assumere dei lavoratori provenienti da questo target di utenza, verrà richiesto di assicurare un percorso di tutoraggio aziendale dedicato all assistenza on the job degli aspetti più specificamente legati all apprendimento di contenuti e allo sviluppo delle competenze. MONITORAGGIO E VALUTAZIONE La realizzazione delle attività e i risultati raggiunti rispetto agli obiettivi previsti saranno attentamente monitorati. Ciò è previsto non solo al fine della valutazione dell intervento rivolto alle persone detenute ed ex-detenute, ma anche nell ottica del complessivo miglioramento dell osservazione dei percorsi delle politiche attive messe in campo. RISULTATI ATTESI I risultati attesi al termine delle attività sono: - riorganizzazione dei servizi per l impiego rivolti allo specifico target di utenza, finalizzata alla loro valorizzazione in termini di politiche attive e non solo passive - offerta di strumenti mirati all implementazione delle politiche di avviamento al lavoro di detenuti ed ex detenuti - monitoraggio e valutazione delle esperienze orientative, formative e di inserimento lavorativo dei soggetti presi in carico dai servizi
10 - valorizzazione delle reti territoriali di soggetti istituzionali che a vario titolo si occupano dei soggetti detenuti e/o in uscita dalla detenzione per una maggiore efficacia degli interventi a sostegno dei percorsi lavorativi. TEMPI DI REALIZZAZIONE E RISORSE Si intende attivare il servizio immediatamente a seguire l approvazione del progetto, prevedendo di destinare risorse umane aggiuntive a tempo parziale stimate in 3 operatori per il centro per l impiego di Milano e 2 operatori per ciascuno dei centri di Rozzano, Rho e Monza.
lavorativo di persone con provvedimenti penali detentivi e/o in esecuzione penale esterna.
Allegato alla Delib.G.R. n.32/ 45 del 15.9.2010 L.R. n. 1 del 24.2.2006, art 9, comma 11. L.R. n. 2 del 29.5.2007, art 33, comma 11. Finanziamento di un programma di attività finalizzate al recupero e
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