1. SISTEMA DI MONITORAGGIO DELLE EMISSIONI (SME)

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1 1. SISTEMA DI MONITORAGGIO DELLE EMISSIONI (SME) TAB B1 RUOLI DEI SOGGETTI CHE HANNO COMPETENZA NELL ESECUZIONE DELLO SME SOGGETTI Gestore dell impianto Autorità Competente Autorità di Controllo NOMINATIVO DEL REFERENTE ECO GEST S.r.l. Provincia di Siena ARPAT Dip.to Provinciale di Siena Tabella TAB B2: Acque reflue del refluo emissione Tipo di trattamento/intervento/ manutenzione Parametro / Frequenza del registrazione ARD ( 1 ) AMDNC dei tetti ( 4 ) Acque superficiali: Torrente Drove Acqua da recuperare stoccata all interno della cisterna interrata Trattamenti appropriati secondo il Regolamento della Regione toscana 46/R/2008 Pasticche di cloro antialghe Secondo il Regolamento della Regione toscana 46/R/2008 allegato 3 Fanghi Microrganismi, alghe Secondo il Regolamento della Regione toscana 46/R/2008 allegato 3 Secondo il D.lgs. 31/2001 Per i fanghi e le alghe prelievo attraverso sonda e visivo ( 2 ) ( 3 ) Pozzetto di ispezione Registro d impianto ARD ai sensi del capo 2 allegato 3 del 46/R/2006 Annuale Foglio di lavoro ( 5 ) Report ambientale annuale Report ambientale annuale ( 6 ) NOTE alla Tabella TAB B2: Acque reflue ( 1 ) ARD stà per acque reflue domestiche; i reflui domestici non producono uno scarico di titolarità della società Eco Gest Srl in quanto il refluo confluisce nella rete fognaria interna all immobile di proprietà di terzi; il gestore del refluo Eco Gest Srl è comunque tenuto a quanto indicato in tabella. ( 2 ) Il pozzetto di per l eventuale dei parametri caratteristici al refluo per le ARD è indicato rispettivamente con la designazione Pozzetto di ispezione delle acque nere nell elaborato tecnico 3.2: Planimetria dell impianto rete idrica, in atti, ns. prot del 07/10/2011. ( 3 ) Il analitico qualitativo e quantitativo del refluo potrà essere richiesto qualora si verifichi una situazione di anomalia del sistema di funzionamento oppure per motivi di gestione diversa da quella di normale esercizio; Pag. 1

2 ( 4 ) AMDNC stà per acque meteoriche dilavanti non contaminate; provengono esclusivamente dai tetti e sono avviate al recupero interno. ( 5 ) La modalità di registrazione deve avvenire su apposito registro di lavoro in cui sia riportato per singolo foglio: data del,, Parametro/aspetto,, così come individuati in tabella, esito della verifica, eventuali azioni correttive, eventuali note. I fogli, numerati, devono essere in formato concordato preventivamente con questo settore, vidimati e timbrati. ( 6 ) Le modalità di dei dati deve avvenire utilizzando il foglio di lavoro all interno del Report annuale ambientale EMISSIONI IN ARIA EMISSIONI CONVOGLIATE TAB B3 Emissioni convogliate (significative). Emissione Origine Inquinante/Parametro monitorato Frequenza di registrazione E1 Box prefabbricato per il travaso solventi COV Classe I Classe II Classe III Classe IV Classe V annuale Camino UNI EN Registro Analisi Emissioni in Atmosfera ai sensi dell Allegato VI alla Parte Quinta del D.lgs. 152/2006 Secondo quanto riportato al paragrafo 3. Gestione e dei risultati del TAB B4 Sistemi di abbattimento delle emissioni (convogliate e non). Emissione Origine Sistema di abbattimento manutenzione/periodicità della manutenzione Aspetti da controllare/frequenza dei controlli registrazione E1 Box prefabbricato per il travaso solventi Filtro a carboni attivi Note alla TAB. B4 Sistemi di abbattimento delle emissioni (convogliate e non). Sostituzione del filtro/secondo quanto riportato nel manuale d uso fornito dal costruttore Secondo quanto riportato nel manuale d uso fornito dal costruttore Registro Sistemi di Abbattimento ai sensi dell Allegato VI alla Parte Quinta del D.lgs. 152/2006 Report Ambientale annuale Le indicazioni riportate nel manuale d uso e manutenzione dei sistemi di abbattimento delle emissioni fornite dal costruttore e in particolare la frequenza e le modalità di e di manutenzione per il corretto funzionamento degli impianti di abbattimento devono essere conservate insieme al Registro Sistemi di Abbattimento Emissioni in Atmosfera e devono essere resi disponibili ogni qualvolta ne venga fatta richiesta dagli organismi di. Nel caso in cui tali indicazioni non siano in possesso della società, la frequenza di manutenzione deve essere certificata da un tecnico abilitato a controfirmata dal legale rappresentante della società Pag. 2

3 1.2. SCARICHI IDRICI TAB B5: Scarichi idrici dello Scarico S1 emissione Acque superficiali: Torrente Drove Tipo di trattamento Trattamento di disoleazione e decantazione ( 1 ) Parametro ph COD Pb Idrocarburi totali SST / Manuale e linee guida 29/2003 APAT IRSA CNR - Metodi analitici per le acque - ( 2 ) Frequenza del Annuale registrazione Registro delle analisi degli scarichi idrici (R.A.S.I.) Secondo quanto riportato al paragrafo 3. Gestione e dei risultati del NOTE alla Tabella TAB A5: Scarichi idrici ( 1 ) Il trattamento e il rispetto dei valori limite sono riferiti allo scarico originato dalle AMPP (Acque Meteoriche di Prima Pioggia). ( 2 ) Il pozzetto di per il del rispetto dei limiti allo scarico per le AMPP è indicato rispettivamente con la designazione Pozzetto di raccolta e di ispezione delle acque meteoriche contaminate nell elaborato tecnico 3.2: Planimetria dell impianto rete idrica, in atti, ns. prot del 07/10/2011. TAB B6 Sistemi di Trattamento a monte degli scarichi dello scarico Sistema/Trattamento Inquinante/ parametro Frequenza della Manutenzione/Modalità di manutenzione registrazione Quantità di fanghi depositati sul fondo Trattamento di Stato del filtro a S1 disoleazione e coalescenza decantazione Stato dei filtri oleoassorbenti Note alla TAB. B6 Sistemi di trattamento delle acque reflue Bimestrale Come da manuale d uso e manutenzione del costruttore ( 1 ) Come da manuale d uso e manutenzione del costruttore ( 1 ) Registro Sistemi di Trattamento delle Acque Reflue (R.S.T.A.R.) Secondo quanto riportato al paragrafo 3. Gestione e dei risultati del ( 1 ) Le indicazioni riportate nel manuale d uso e manutenzione dei sistemi di trattamento delle acque reflue fornite dal costruttore e in particolare la frequenza e le modalità di e di manutenzione per il corretto funzionamento degli impianti devono essere conservate insieme al Registro Sistemi di Trattamento delle Acque Reflue (R.S.T.A.R.) e devono essere resi disponibili ogni qualvolta ne venga fatta richiesta dagli organismi di. Nel caso in cui tali indicazioni non siano in possesso della società, la frequenza di manutenzione deve essere certificata da un tecnico abilitato a controfirmata dal legale rappresentante della società. Pag. 3

4 1.3. RIFIUTI PRESCRIZIONI LE MODALITÀ DI MONITORAGGIO E CONTROLLO DEI RIFUTI GESTIT E DEI RIFIUTI PRODOTTI DEVONO ATTENERSI A QUANTO RIPORTATO AL CAPITOLO 8 DELLA RELAZIONE TECNICA PARAGRAFO 8.3 SEZIONE RIFIUTI, DOCUMENTO. IN ATTI PROT DEL 01/06/2012 DEVE ESSERE SEGUITA LA PROCEDURA OPERAZIONI DI MISCELAZIONE E RAGGRUPPAMENTO DI RIFIUTI - PO28 DOCUMENTO IN ATTI PROT DEL 01/06/ RUMORE La valutazione di impatto acustico sarà aggiornata nel caso di modifiche apportate all impianto che possano modificare il clima acustico dell area limitrofa allo stabilimento. Pag. 4

5 2. CONTROLLO DELL IMPIANTO IN ESERCIZIO 2.1. CONTROLLI DI COMPETENZA DEL GESTORE DELL IMPIANTO - AUTOCONTROLLI RIEPILOGO Matrice sottoposta ad auto Ciclo produttivo/trattamento/bat Acque reflue ARD Risultati da comunicare agli enti entro 45 giorni dalla loro effettuazione No registrazione dei dati Registro d impianto ARD ai sensi del capo 2 allegato 3 del 46/R/2006 AMDNC a recupero No Registro AMDNC Emissioni in aria Emissioni Convogliate Si Registro Analisi emissioni in Atmosfera Sistemi di abbattimento emissioni in atmosfera Si, limitatamente ai casi di interruzione del sistema Registro sistemi di abbattimento emissioni in atmosfera Scarichi idrici Acque Meteoriche Dilavanti Contaminate (A.M.D.C) Si Registro delle analisi degli scarichi idrici Sistemi di trattamento delle Acque Meteoriche Dilavanti Contaminate (A.M.D.C) Si, limitatamente ai casi di interruzione del funzionamento Registro sistemi di trattamento delle acque reflue Rifiuti Rifiuti in ingresso all impianto Si, limitatamente alle analisi previste dal di qualità Registri di carico e scarico o altri documenti previsti dalla per l ammissibilità in discarica o alle operazioni di recupero normativa sulla tracciabilità dei rifiuti* In uscita dall impianto Si, limitatamente alle analisi previste dal di qualità Registri di carico e scarico o altri documenti previsti dalla normativa sulla tracciabilità dei rifiuti* Note alla TAB. Autocontrolli riepilogo * In accordo con la normativa di settore i documenti e i registri non sono sottoposti alla vidimazione e bollatura da parte di questo Settore Politiche Ambientali ATTIVITÀ PREVISTE E RICHIESTE DA PARTE DELL AUTORITÀ DI CONTROLLO Oltre agli autocontrolli previsti a carico del gestore dell impianto, sono previste le seguenti attività da parte dell Autorità di Controllo (ARPAT): n ispezioni annuali dell impianto: 1 (una); n 2 analisi rifiuti in ingresso per la verifica dei parametri: o ph (limitatamente ai rifiuti liquidi) o Metalli pesanti (Pb, Cr Tot, Cd, Ni, Cu, Zn) o Idrocarburi totali; o IPA Pag. 5

6 3. GESTIONE DEI RISULTATI DEL MONITORAGGIO E COMUNICAZIONI Il gestore si impegna a conservare su idoneo supporto informatico e/o registro cartaceo tutti i risultati dei dati di e per un periodo di almeno 5 anni. In merito alla registrazione dei dati di cui all Allegati Tecnici A e B del presente atto, il gestore qualora sia già in possesso di idonei registri vidimati dal Settore Politiche Ambientali della Provincia di Siena può continuare ad utilizzare tali registri; in caso contrario il gestore deve adottare modalità di registrazione e formati di presentazione dei dati concordati con questo Settore della Provincia di Siena entro 60 giorni dalla data di ricevimento del presente atto. Il Gestore dell impianto deve segnalare, con un preavviso di 15 giorni tramite posta o 10 giorni tramite fax, ad A.R.P.A.T. Dip.to Provinciale di Siena le date in cui intende effettuare i prelievi di campioni per le singole matrici come riassunte in TAB. Autocontrolli riepilogo (compresa la messa a regime di emissioni) al fine di consentire l eventuale presenza dei tecnici del Dipartimento. Ai sensi dell art. 29 decies comma 2 i risultati delle analisi previste dal presente Piano di Monitoraggio e Controllo sono comunicati entro 45 giorni dalla loro effettuazione a questo Settore della Provincia di Siena, al Dip.to Provinciale ARPAT di Siena e al Comune in cui è ubicato l impianto, allegando i certificati di analisi di pertinenza, fatto salvo quanto diversamente specificato al paragrafo 2.1 Controlli di competenza del gestore dell impianto (autocontrolli riepilogo). Entro il mese di aprile di ogni anno il gestore trasmette il Report Ambientale Annuale utilizzando il formato scaricabile dal sito della Provincia di Siena, e nel caso integrandolo con altri aspetti in esso non previsti, ma comunque relazionabili in base al presente Piano di Monitoraggio e Controllo. Il documento deve essere una sintesi del Piano di Monitoraggio e Controllo raccolti nell anno solare precedente ed una relazione che evidenzi la conformità dell esercizio dell impianto alle condizioni prescritte nell Autorizzazione Integrata Ambientale di cui il presente Piano è parte integrante. 4. ADEGUAMENTO ALLE PRESCRIZIONI Ai sensi dell art decies comma 1 del D.lgs. 152/2006 e s.m.i. ogni intervento attuativo delle prescrizioni/condizioni del presente provvedimento di A.I.A. deve essere preventivamente comunicato a questo Settore della Provincia di Siena con un congruo anticipo. Pag. 6

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