COMITATO TECNICO SCUOLA E UNIVERSITA
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1 Emilia Gangemi COMITATO TECNICO SCUOLA E UNIVERSITA Linee di indirizzo 12 dicembre 2012
2 Il quadro disegnato dai dati più recenti, tra cui le indagini ISTAT, in merito al mercato del lavoro nel Lazio non è di certo incoraggiante. Nel 2012, il tasso di occupazione sfiora il 57%, collocandosi ampiamente al di sotto dell obiettivo della strategia di crescita dell Agenda Europea (75%). Inoltre, tra il 2007 e il 2012 le persone in cerca di occupazione sono quasi raddoppiate, passando da 151mila a 271mila unità. I giovani sono coloro che risentono maggiormente di questo trend negativo: nel periodo osservato il numero degli occupati tra i 15 e i 34 anni si è ridotto di 114mila unità. Una situazione complessivamente molto critica che si riflette anche a livello nazionale e, in particolare, per i giovani laureati che soffrono di una forte carenza di incontro tra domanda e offerta di professionalità. I dati Almalaurea indicano che tra il 2007 e il 2012 i disoccupati tra i laureati di età compresa tra i 25 e i 34 anni è cresciuta del 40%. In aggiunta, tra gli occupati, meno del 40% trova efficace il percorso di studi svolto. Questo dato evidenzia un gap sempre maggiore tra competenze acquisite nel corso degli studi e sbocchi occupazionali, con risvolti non solo sociali ma anche economici: le aziende, per posizionarsi nel rating internazionale della competitività, necessitano infatti di professionalità fondate su conoscenze forti e adeguate. 2
3 Il Comitato intende rafforzare il collegamento tra le imprese e il mondo dell istruzione, ricercando e sperimentando modalità di raccordo, interazione e confronto, al fine di migliorare le conoscenze e le competenze tecnico-professionali, tecnologiche ed operative degli insegnanti e degli studenti nonché di individuare percorsi che coniughino le finalità educative del sistema della formazione con le esigenze del mondo produttivo, nella prospettiva di facilitare la transizione tra scuola e lavoro. Obiettivo del Comitato è proprio quello di ridurre la distanza tra l education ed il sistema produttivo: contribuendo a colmare il forte differenziale tra competenze attese dalle imprese e competenze riscontrate, in media, tra i neodiplomati e i neolaureati avvicinando il sistema universitario italiano ai livelli europei, concorrendo alla riduzione dell età di ingresso nel mercato del lavoro creando una efficace sinergia tra il contesto formativo scolastico e universitario e quello aziendale rafforzando la diffusione della cultura tecnica e scientifica, allo scopo di offrire un migliore orientamento scolastico e professionale agli studenti, ai giovani e alle loro famiglie e un efficace condizione di supporto e scambio con il sistema economico e produttivo dei territori valorizzando lo sviluppo delle «human capabilities» personali e il valore potenziale territoriale per accrescere la competitività sui mercati internazionali promuovendo la crescita di un sistema educativo orientato allo sviluppo del potenziale personale, sociale e produttivo dei territori in un ottica di rete e di innovazione di un lungo periodo che eviti, al contempo, la riproduzione di un offerta formativa secondo una logica autoreferenziale o in risposta alla domanda produttiva. Le attività coinvolgeranno in fasi successive alcune delle principali Sezioni di categoria, con l obiettivo di avviare azioni pilota, e alcuni Comitati Tecnici interessati alla tematica. 3
4 Analisi dei fabbisogni Si procederà alla ricognizione delle esigenze delle aziende in termini di competenze, sia con riferimento ai profili in uscita dalle scuole superiori, sia con riferimento ai laureati. Le indagini saranno realizzate con l ausilio di questionari, ma anche attraverso l organizzazione di focus group ai quali parteciperanno gruppi di aziende selezionate e particolarmente motivate. Le indagini verranno effettuate per settore, con la partecipazione delle Sezioni di categoria. Orientamento Le attività di orientamento saranno rivolte da una parte agli studenti delle terze classi delle scuole secondarie di primo grado, per fornire loro informazioni sulle possibilità offerte dagli istituti tecnici, dall altra agli studenti delle scuole superiori in previsione della scelta universitaria e dell ingresso nel mondo del lavoro. Per quanto riguarda le scuole medie, saranno organizzati incontri informativi in collaborazione con gli istituti tecnici, ai quali saranno invitati studenti, genitori ed insegnanti. Il programma degli incontri includerà la partecipazione di aziende (per indicazioni sulla domanda di professionalità) e di studenti degli istituti tecnici per testimonianze sul loro percorso di studi. L orientamento alle scuole secondarie di secondo grado vedrà il coinvolgimento delle università e delle aziende e sarà focalizzato in particolare sui percorsi tecnico-scientifici. Parte dell attività di orientamento sarà inserita nell ambito della manifestazione nazionale di Confindustria Orientagiovani. Si prevede, infine, la partecipazione, con testimonianze aziendali, alle manifestazioni organizzate annualmente dagli atenei per favorire l incontro e la conoscenza tra studenti e aziende. 4
5 Network L attività di network sarà avviata in primo luogo con gli istituti tecnici e le università con i quali l associazione ha un rapporto consolidato di collaborazione sui territori, e con le scuole e università che hanno un esperienza particolarmente significativa nei rapporti con le aziende. A questo scopo, verrà effettuata una mappatura dei casi di eccellenza nei rapporti delle imprese con scuole e università Scuola: al fine di rafforzare i rapporti con la scuola, saranno avviate specifiche collaborazioni con alcuni Istituti tecnici, in particolare all interno dei Comitati Tecnico Scientifici. Attraverso i CTS sarà possibile sviluppare e valorizzare il ruolo della scuola nel territorio, selezionare diplomati con professionalità tecniche adeguate, avviare collaborazioni tecniche con la scuola, ampliare il network tra scuole e imprese. Un ulteriore ambito di collaborazione, ove il coinvolgimento delle imprese rappresenta un elemento fondante, riguarda la promozione di Istituti Tecnici Superiori. A questo riguardo, tenendo conto che gli ITS devono essere ricompresi nei Piani territoriali delle Regioni, verranno avviate consultazioni con la Regione Lazio. Analogamente il confronto riguarderà la possibilità di realizzare Poli tecnico-professionali definiti come una modalità organizzativa di condivisione delle risorse pubbliche e private disponibili, anche ai fini di un più efficiente ed efficace utilizzo degli spazi di flessibilità organizzativa delle istituzioni scolastiche e formative, con il pieno utilizzo degli strumenti previsti dagli ordinamenti in vigore 5
6 Università: l obiettivo sarà di attuare l accordo firmato il 7 novembre 2011 tra CRUI e Confindustria, individuando alcune linee di azioni prioritarie e realizzabili sul territorio, sulla base delle esigenze delle università e delle imprese. Tra queste, in particolare, si possono prevedere collaborazioni volte all inserimento di testimonianze aziendali all interno della didattica e la realizzazione di stage, al fine di avvicinare gli studenti al mondo delle imprese durante il percorso di studi. Il programma di lavoro in applicazione dell accordo nazionale sarà definito all interno del Comitato tecnico a seguito di approfondito confronto tra i suoi componenti. Il consolidamento del network tra imprese ed università sarà, inoltre, perseguito attraverso l organizzazione di un convegno biennale in cui saranno coinvolti esponenti del mondo delle imprese, della cultura e dell università. Per quanto riguarda gli aspetti strettamente correlati alla ricerca e allo sviluppo tecnologico, le attività saranno svolte in collaborazione con il Comitato Ricerca e Innovazione di Unindustria. 6
7 Alternanza scuola lavoro All interno delle più ampie collaborazioni con alcuni istituti tecnici del territorio saranno studiati progetti di alternanza scuola lavoro, con le seguenti finalità: attuare modalità di apprendimento flessibili e equivalenti sotto il profilo culturale ed educativo, che colleghino sistematicamente la formazione in aula con la formazione pratica arricchire la formazione acquisita nei percorsi scolastici e formativi con lo sviluppo di competenze spendibili anche nel mercato del lavoro favorire l orientamento dei giovani per valorizzarne le vocazioni personali, gli interessi e gli stili di apprendimento individuali realizzare un organico collegamento delle istituzioni scolastiche e formative con il mondo del lavoro e la società civile Per i progetti di alternanza saranno attivate alcune convenzioni con gli istituti tecnici del territorio, finalizzate a dare la possibilità agli studenti di svolgere le ore dedicate alle attività di stage in imprese associate. 7
8 Stage La promozione e la valorizzazione dello stage universitario come strumento di sviluppo di competenze in previsione dell ingresso nel mondo del lavoro sarà uno dei punti cardine del programma. Sarà avviata una campagna di sensibilizzazione a livello territoriale per responsabilizzare le imprese sulla qualità degli stage, valorizzandone la funzione formativa alla luce della normativa vigente. Si procederà, inoltre, ad uno studio della qualità degli stage realizzati sul territorio, verificando insieme a studenti, imprese e università i punti di forza e di debolezza delle modalità attuative, al fine di individuare su quali aspetti sarebbe opportuno intervenire per rendere gli stage più efficaci e idonei all acquisizione di conoscenze pratiche, tecniche e gestionali. Con particolare riferimento ai laureati triennali, saranno definiti e promossi progetti sperimentali per il rafforzamento della loro impiegabilità e il sostegno all occupazione, per l attuazione di tirocini curriculari finalizzati all acquisizione di specifiche competenze strategiche, secondo uno schema di progettazione, monitoraggio e valutazione condiviso tra imprese e università all interno di specifiche convenzioni. 8
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