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1 Alla Conferenza Stampa erano presenti: Edilizia e Territorio (Il Sole 24 ore) Agi Omniroma Uilweb.tv Sat 2000 (canale 801 del satellite) Tecnostrutture Il Diario del Lavoro (La notizia dovrebbe essere stata data anche al Gr 1) Tg1 economia e nel numero di Repubblica-metropoli del Le Agenzie: ZCZC0124/SXA WEF40159 R ECO S0A QBXC EDILIZIA: UIL-CRESME;A RISCHIO 200MILA POSTI,FRENA ATTIVITA' (ANSA) - ROMA, 4 DIC - La recessione ha cominciato a farsi sentire nel settore delle costruzioni, dove si assiste ad un'improvvisa frenata delle attivita' soprattutto in termini di ore lavorate. E i primi a farne le spese sono i lavoratori: la stagnazione dell'occupazione sembra infatti destinata ad aggravarsi con 200 mila occupati a rischio tra il 2008 e Questi i dati ''preoccupanti'' che emergono dal secondo Rapporto dell'osservatorio Feneal-Uil/Cresme-Aree Metropolitane relativo al secondo semestre Il 2008 e' caratterizzato da una ''improvvisa frenata nel settore delle costruzioni'', che si misura soprattutto nel numero delle ore lavorate (-6,1% ad agosto rispetto al 2007, dal -1,8% di luglio), ma sono negativi anche i valori dei lavoratori denunciati e delle imprese iscritte alle casse edili. E dal momento che il processo di regolarizzazione prosegue e copre in termini occupazionali la situazione di difficolta' del mercato (l'emissione del Durc, il documento unico di regolarita' contributiva, ha registrato fino a settembre un +9% rispetto al 2007), i segnali della frenata del mercato reale ''potrebbero essere ben piu' gravi''. Secondo le stime del Cresme il mercato delle costruzioni dovrebbe registrare una flessione della produzione, a valori deflazionati, del -3,8% nel 2008 e del -5,0% nel La crisi e' particolarmente grave per la nuova produzione edilizia privata, sia residenziale (-9,2% nel 2008 e -12,9% nel 2009) che non residenziale (-5,4% nel 2008 e -7,5% nel 2009). Previsioni negative anche per le opere pubbliche, soprattutto per il 2009.

2 In termini occupazionali, considerato che la flessione della produzione si misura in poco meno del 10% del mercato in due anni, significa che sono a rischio circa occupati sui quasi 2 milioni di lavoratori del settore: e visto che gli occupati stranieri nelle costruzioni si stimano in unita' - precisa l'analisi - e' molto probabile che gran parte dei lavoratori a rischio saranno stranieri. A proposito dei lavoratori stranieri, il rapporto evidenzia che la forte crescita nel 2008 si e' stabilizzata (sono il 33,1% dei lavoratori denunciati). La via da seguire, secondo il rapporto, e' sostenere il mercato delle opere pubbliche, che devono svolgere, come accade negli altri paesi europei, il ruolo anticongiunturale nel mercato delle costruzioni: per le grandi opere infatti la crescita sara' importante nel 2009 e nel 2010, con una forte polarizzazione della spesa (dal 32% del mercato al 60% nel 2011). (ANSA). KXV 04-DIC-08 12: E1254 (ECO) Edilizia: Osservatorio Uil/Cresme, 200mila occupati a rischio Tra il 2008 e il 2009; -6,1% ore lavorate ad agosto scorso (Il Sole 24 Ore Radiocor) - Roma, 04 dic - La recessione e' gia' iniziata nel settore delle costruzioni e i suoi effetti si faranno sentire almeno fino al E' quanto emerge dall'indagine dell'osservatorio Feneal-Uil/Cresme. Ad agosto 2008 il rapporto segnala un calo eccezionale delle ore lavorate: -6,1% rispetto allo stesso mese del 2007 (a luglio era -1,8%). Il Cresme stima una flessione degli investimenti dell'ordine del 5% sia per il 2008 che per il 2009, con un potenziale taglio di 200mila occupati (-10%), soprattutto stranieri. Com-sal (RADIOCOR) :54:49 (0134)IMM E1259 (ECO) Edilizia: Osservatorio Uil/Cresme, 200mila occupati a rischio -2- Calo della produzione del 3,8% nel 2008 e del 5% nel 2009 (Il Sole 24 Ore Radiocor) - Roma, 04 dic - Secondo le stime Cresme di ottobre, il mercato delle costruzioni dovrebbe registrare una flessione della produzione, a valori deflazionati, del 3,8% nel 2008 e del 5% nel La crisi e' particolarmente grave per quanto riguarda la nuova produzione edilizia privata, sia residenziale che non residenziale. La produzione di nuove abitazioni si riduce del 9,2% nel 2008 e del 12,9% nel L'edilizia non

3 residenziale privata si riduce del 5,4% nel 2008 e del 7,5% nel Anche le opere pubbliche, sulla base dei dati di fatto al primo dicembre 2008, sono caratterizzate da una previsione negativa, soprattutto per il In termini di valori correnti la flessione della produzione si misura in poco meno del 10% del mercato in due anni, che in termini occupazionali, sui quasi 2 milioni di lavoratori che operano nel settore delle costruzioni, vale circa 200mila occupati. Gli occupati stranieri nelle costruzioni si stimano in 400mila unita': e' molto probabile che gran parte dei 200mila lavoratori a rischio saranno stranieri con "gli evidenti rischi sociali che ne conseguono". Com-sal (RADIOCOR) :59:26 (0137)IMM 5 ZCZC AGI ECO 0 R01 / EDILIZIA: FENEAL-UIL, TRA A RISCHIO 200 MILA POSTI = (AGI) - Roma, 4 dic. - "Sono gli occupati a rischio tra 2008 e 2009 nel settore edilizio. Come i dati dimostrano il 2008 e' caratterizzato da una improvvisa frenata nel settore delle costruzioni: la frenata si misura soprattutto nel numero delle ore lavorate, ma sono negativi anche i valori dei lavoratori denunciati e delle imprese iscritte". E' quanto emerge dal rapporto Cresme-Feneal Uil, che analizza ill'andamento del settore. "Improvvisamente, tra luglio e agosto, il settore di ferma. E nel considerare i dati di frenata bisogna tenere presente che il lavoro di ispezione dei cantieri e' continuato nel 2008 cosi', come, il 2008 si rivela come un anno importante per l'emissione dei DURC che, con riferimento a quelli emessi fino al settembre scorso, segnano un incremento del 9% rispetto al Quindi i segnali della frenata del mercato reale potrebbero essere ben piu' gravi di quelli sino ad oggi registrati. Il processo di regolarizzazione copre in termini occupazionali la situazione di difficolta' del mercato". Secondo le stime CRESME di ottobre il mercato delle costruzioni dovrebbe registrare una flessione della produzione, a valori deflazionati, del -3,8% nel 2008 e del -5,0% nel "La crisi e' particolarmente grave - secondo il rapporto - per quanto riguarda la nuova produzione edilizia privata, sia residenziale che non residenziale. La produzione di nuove abitazioni si riduce del 9,2% nel 2008 e del 12,9% nel L'edilizia non residenziale privata si riduce del 5,4% nel 2008 e del 7,5% nel Anche le opere pubbliche, sulla base dei dati di fatto al 1 dicembre 2008, sono caratterizzate da una previsione negativa, soprattutto per il 2009".(AGI) Bru

4 DIC 08 ZCZC ADN ECO 0 ADN ECO NAZ EDILIZIA: FENEAL UIL E CRESME, OCCUPATI A RISCHIO TRA 2008 E 2009 = AD AGOSTO CALO ECCEZIONALE DELLE ORE LAVORATE Roma, 4 dic. (Adnkronos/Labitalia) - In edilizia, nel secondo semestre 2008, si registra un lieve miglioramento sull'andamento degli infortuni e una evidente stagnazione dell'occupazione, con una tendenza a un drastico ridimensionamento per i mesi successivi, che mette in pericolo occupati tra 2008 e 2009, per lo piu' di stranieri. In sintesi, e' la fotografia dell'andamento del settore delle costruzioni che emerge dall'osservatorio Feneal-Uil/Cresme - Aree Metropolitane, lo scorso anno, e che ha gia' elaborato il suo primo Rapporto nel marzo Anche il recupero dal sommerso, verificatosi con l'introduzione del Durc (Documento unico di regolarita' contributiva) per gli anni , sta rallentando e si evidenzia con la diminuzione delle ore lavorate pro-capite, mentre nel Mezzogiorno addirittura si allarga il fenomeno della 'frode d'identita'' (ossia a una formale correttezza della busta paga non corrisponde il salario dovuto). Previsioni pessimistiche, dunque, anche per l'edilizia, un settore che negli scorsi anni e' stato interessato da una crescita di giro d'affari e occupazione consistente. ''Tutti gli indicatori nazionali e internazionali -si legge nel rapporto Feneal/Cresme- come la produzione di cemento e materiali da costruzione, la crisi della finanza mondiale, la scarsa coesione istituzionale che provoca rallentamenti nella realizzazione delle opere, la crisi del settore immobiliare con il contemporaneo aumento dell'invenduto e altri squilibri territoriali propri del nostro Paese, lasciano prevedere una caduta del settore per il 2009 e per il 2010, con prospettive incerte per il 2011''. (segue) (Lab/Gs/Adnkronos) 04-DIC-08 15:01

5 ZCZC ADN ECO 0 ADN ECO NAZ EDILIZIA: FENEAL UIL E CRESME, OCCUPATI A RISCHIO TRA 2008 E 2009 (2) = (Adnkronos/Labitalia) - Il principale dato che emerge dall'osservatorio e' il calo eccezionale delle ore lavorate nel mese di agosto 2008, corretto con i giorni lavorativi, rispetto al corrispondente mese del Le ore lavorate scendono da 11,4 milioni a 10,7 milioni (-6,1%). E' una situazione che peggiora drasticamente il calo di luglio, quando la contrazione c'era gia' stata, ma solo dell'1,8%. Nel 2007 le ore lavorate erano cresciute del 12,4% rispetto al La flessione appare particolarmente importante a Cagliari (-18,1%), Bologna (-16,5%), Bari (-12,4%), Napoli (10,3%) Roma (-7,1%), Torino (-6,1%) e Firenze (-4,1%). Meno grave, ma pur sempre negativa, la situazione a Milano (-0,4%) e quella di Firenze (-2,5%). Una dinamica a parte, isolata, e' rappresentata da Catania, dove le ore lavorate crescono del +2,6%. La frenata tocca anche il numero delle imprese iscritte alle Casse edili, che passano dalle di agosto 2007 alle di agosto 2008, segnando un calo dello 0,6%. Ma se dall'analisi venisse esclusa la Cassa edile di Catania, che vive un vero e proprio boom di iscrizioni secondo i dati forniti, in gran parte dovuti all'emersione, la flessione delle imprese sarebbe del 2%. Nel 2007, le imprese iscritte alle Casse edili nella media annua erano state contro le del I cali maggiori si registrano a Bologna (-7,2%) e a Milano (-7,1%), realta' gia' in calo da luglio (rispettivamente -5,7% e -4,6%). Ma anche le altre realta' del Nord segnano il passo: Torino perde il 3,1% delle imprese, Genova -0,6%. A Roma le imprese iscritte crescono invece del 2% e a Firenze rimangono stabili (-0.1%). Anche a Napoli la crisi comincia a farsi sentire: le imprese scendono dello 0,4%, mentre a Bari, in forte calo per le ore lavorate, le imprese iscritte restano stabili (-0,1%). (segue) (Lab/Gs/Adnkronos) 04-DIC-08 15:11 ZCZC

6 ADN ECO 0 ADN ECO NAZ EDILIZIA: FENEAL UIL E CRESME, OCCUPATI A RISCHIO TRA 2008 E 2009 (3) = (Adnkronos/Labitalia) - A confermare la situazione di frenata, nonostante l'emersione, si attenua anche la crescita dei lavoratori iscritti. I lavoratori denunciati ad agosto 2008 sono , contro i di agosto Una crescita dello 0,7%. Se si esclude pero' Catania, dove la crescita dei lavoratori iscritti e' stata del 17,5%, l'insieme delle altre realta' registra una flessione dello 0,4%. La flessione e' pesante a Cagliari (-12,6%) e a Bologna dove si perde l'11,7% dei denunciati, ma anche a Genova la flessione si fa sentire (-6,5%), mentre a Torino il calo e' del 3,2% e a Bari del 3,4%. In flessione anche Napoli con valori piu' contenuti (-0,8%). In crescita, oltre a Catania, sono invece i lavoratori iscritti a Firenze (+3,8%), Milano (+2,5%) e Roma (+2,2%). Il 33,1% dei lavoratori iscritti e' straniero. La forte crescita della componente straniera in edilizia nel corso del 2008 si e' stabilizzata. Ad agosto l'occupazione straniera rappresenta il 33,1% dei lavoratori denunciati: occupati stranieri a fronte di italiani. Il peso della componente straniera e' molto diversificato tra Nord e Sud. L'analisi territoriale dimostra che il fenomeno della presenza straniera nelle costruzioni assume particolare rilievo nelle province metropolitane del Centro-Nord, toccando i valori piu' elevati a Milano (47,4%), Torino (47,2%), Roma (46,1%), Genova (40,1%). Mentre nel Sud il peso dell'occupazione straniera delle costruzioni resta particolarmente contenuto: Catania 1,2%, Cagliari 1,3%, Napoli 5%. (segue) (Lab/Opr/Adnkronos) 04-DIC-08 15:17 ZCZC ADN ECO 0 ADN ECO NAZ EDILIZIA: FENEAL UIL E CRESME, OCCUPATI A RISCHIO TRA 2008 E 2009 (4) = (Adnkronos/Labitalia) - Secondo le stime Cresme di ottobre, il

7 mercato delle costruzioni dovrebbe registrare una flessione della produzione, a valori deflazionati, del -3,8% nel 2008 e del -5,0% nel La crisi e'e' particolarmente grave per quanto riguarda la nuova produzione edilizia privata, sia residenziale che non residenziale. La produzione di nuove abitazioni si riduce del 9,2% nel 2008 e del 12,9% nel L'edilizia non residenziale privata si riduce del 5,4% nel 2008 e del 7,5% nel Anche le opere pubbliche, sulla base dei dati di fatto al 1 dicembre 2008, sono caratterizzate da una previsione negativa, soprattutto per il In termini di valori correnti, la flessione della produzione si misura in poco meno del 10% del mercato in due anni, che in termini occupazionali, sui quasi 2 milioni di lavoratori che operano nel settore delle costruzioni, vale circa occupati. Gli occupati stranieri nelle costruzioni si stimano in unita', ed e' molto probabile che, conclude l'osservatorio, gran parte dei lavoratori a rischio saranno stranieri con gli evidenti rischi sociali che ne conseguono. (Lab/Gs/Adnkronos) 04-DIC-08 15:22

8 Giovedì 4 Dicembre 2008 IL DIARIO DEL LAVORO LAVORO E SICUREZZA Feneal Uil-Cresme, secondo Rapporto congiunturale La sintesi del Rapporto. Feneal Uil e Cresma hanno presentato oggi il secondo Rapporto congiunturale in materia di lavoro e sicurezza sui cantieri. Lo scopo dell indagine è di monitorare punti nodali per il settore delle costruzioni: occupazione, sicurezza, regolarità di imprese e lavoratori, andamento del mercato. La Feneal esprime preoccupazione per i dati relativi al secondo semestre Infatti, a fronte di una lieve diminuzione degli infortuni, si verifica una stagnazione dell occupazione con tendenza a un drastico ridimensionamento nei mesi successivi e conseguente aumento di cig. Il Rapporto evidenzia inoltre il rallentamento del recupero dal sommerso, dovuto alla diminuzione delle ore lavorate pro-capite (perché in parte non registrate), mentre nel Mezzogiorno si estende il fenomeno della frode d identità (ad una formale correttezza della busta paga non corrisponde il salario dovuto). L indagine prevede ancora un calo del numero degli addetti, non tanto nelle grandi opere, che riusciranno a mantenere un equilibrio occupazionale grazie all intervento del partenariato pubblico e privato, quanto nella manodopera di cantieri di piccole dimensioni, anche a causa del rallentamento dei bandi di gara. I dati dell osservatorio indicano quindi una fase di recessione, alla quale seguirà, con un ritardo temporale di 6/8 mesi, un forte calo occupazionale, che si aggraverà nel corso del La Feneal, per fronteggiare la crisi economica e contenere la tragedia occupazionale che colpisce tutta l economia, compreso il settore edile, chiede allo Stato di intervenire su due questioni. La prima riguarda gli investimenti in infrastrutture, soprattutto nel Mezzogiorno. La seconda questione è quella energetica, attraverso l utilizzo di case certificate a livello di consumi energetici. (FRN)