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1 Federazione Autonoma Bancari Italiani Sindacato Autonomo Bancari di Mantova e provincia Via Imre Nagy 58 - Loc. Borgochiesanuova Mantova Telefono Fax

2 Operatori di Settore e clienti alle prese con gli obblighi di micro - vigilanza Tutti devono rispettare le norme antiriciclaggio. Non solo i direttori di banca: già questi sono oltre 34mila. Anche quelli delle Poste italiane, i responsabili della dipendenza di istituti di moneta elettronica e di pagamento, Sim, Sgr e Sicav, assicurazioni, agenti di cambio, società di riscossione tributi. Quasi 180mila tra agenti in attività finanziaria e mediatori creditizi, finanziarie, fiduciarie, Cassa depositi e prestiti, Borsa, Cassa di compensazione e garanzia, società che gestiscono mercati regolamentati o gestione accentrata di strumenti finanziari, promotori finanziari e intermediari assicurativi. Questa la variegatissima platea indicata col termine intermediari. Ma anche 38 milioni di clienti bancari, postali, assicurativi ramo Vita e anche clienti dei promotori finanziari. Norme né semplici né tantomeno definite una volta per tutte. Leggi, circolari e regole applicative si sono stratificate sin dal lontano decreto legge 143 del Ai dipendenti bancari e postali e a nessun altro compete l onere delle segnalazioni delle operazioni sospette (Sos). All azienda compete invece valutazione delle segnalazioni e trasmissioni all Unità di informazione finanziaria della Banca d Italia, la quale decide se ritrasmetterle a inquirenti e magistrati. Il dipendente bancario, postale o assicurativo se non adempie al suo compito di segnalare i sospetti di riciclaggio sarà lui a doverne rispondere, civilmente e penalmente, a pagare pesantissime sanzioni irrogate dal Ministero dell Economia e delle Finanze.

3 Le principali disposizioni normative e le ricadute sui dipendenti Bancari, postale e finanziari Responsabilità personale e reato di riciclaggio L operatore bancario postale, finanziario, in caso di dubbi, deve informarsi sulla liceità dell operazione astenendosi, nel frattempo, dall effettuarla. Art.648 bis, Capo II, titolo XIII, secondo libro Codice penale (Delitti contro il patrimonio, Riciclaggio): Fuori dei casi di concorso nel reato, chiunque sostituisce o trasferisce denaro, beni o altre utilità provenienti da delitto non colposo, ovvero compie in relazione ad essi altre operazioni, in modo da ostacolare l identificazione della loro provenienza delittuosa, è punito con la reclusione da quattro a dodici anni e con la multa da a La pena è aumentata quando il fatto è commesso nell esercizio di un attività professionale. Gli obblighi dell intermediario e del cliente. Obblighi dell intermediario: 1 adeguata verifica della clientela; 2 astensione dal compiere l operazione; 3 registrazione; 4 segnalazione di operazioni sospette. Particolare attenzione agli utenti occasionali: l operatore deve assumere un atteggiamento più prudente che può giungere fino a non accettare le operazioni richieste, quando risultino di importo superiore a una determinata soglia o non rendano evidente le motivazioni sottostanti (informando in via preventiva il superiore gerarchico). I clienti, forniscono sotto la propria responsabilità, tutte le informazioni necessarie e aggiornate per consentire di adempiere agli obblighi di verifica; per iscritto, sotto la propria responsabilità, dando tutte le informazioni necessarie e aggiornate di cui sono a conoscenza. I delitti tributari La Banca d Italia, nelle Istituzioni operative del 12 gennaio 2001 impartite agli intermediari finanziari, ha scritto che, in relazione a imposte dirette e Iva, le fattispecie di dichiarazione fraudolenta, dichiarazione infedele, omessa dichiarazione, emissione di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti, sono strumento per precostituire fondi di provenienza illecita da reinserire nel circuito economico. Su questo presupposto normativo si è successivamente innestata la circolare numero 81 del 18 agosto 2008 del Comando Generale della Guardia di Finanza, che indica la dichiarazione infedele come reato presupposto.

4 Il riciclaggio (art. 2 Digs 231/2007) Costituiscono riciclaggio, se intenzionali: a) conversione o trasferimento di beni sapendo che provengono attività criminosa o partecipazione ad essa, per occultare o dissimulare l origine illecita o aiutare chi è coinvolto in tale attività; b) occultamento o dissimulazione della reale natura, provenienza, ubicazione, disposizione, movimento, proprietà dei beni o dei diritti sugli stessi sapendo che provengono da attività criminosa o partecipazione; c) acquisto, detenzione o utilizzo di beni sapendo, al momento della loro ricezione, che provengono attività criminosa o partecipazione; d) partecipazione a uno degli atti precedenti, l associazione per commetterlo, il tentativo, aiutare, istigare o consigliare qualcuno a commetterlo o agevolarne l esecuzione. Le modalità di segnalazione Il responsabile di dipendenza, ufficio, altro punto operativo, unità organizzativa o struttura dell intermediario cui compete l amministrazione e la gestione dei rapporti con la clientela ha l obbligo di segnalare senza ritardo al titolare dell attività, legale rappresentante o suo delegato le operazioni sospette. Il titolare dell attività, legale rappresentante o suo delegato esamina le segnalazioni e, se le ritiene fondate in base agli elementi a disposizione, anche desumibili dall archivio unico informatico, le trasmette alla Uif senza nome del segnalante. La valutazione se effettuare o meno la segnalazione, è lasciata alla discrezionalità dell operatore bancario/postale che deve attenersi agli indicatori di anomalia della Banca d Italia, potendo comunque integrare le fattispecie, anomale elencate. Lo scudo fiscale ter L emendamento Fleres al Dl 103/2009, correttivo del Dl 78/2009 (Scudo fiscale ter), recita che tutto quello che non è stato scudato e che è stato commesso in territorio italiano o in relazione ai reati tributari dovrà essere segnalato all Uif da parte degli intermediari. Le circolari sull operatività connessa con lo scudo fiscale dell Agenzia delle Entrate (10 ottobre 2009) e del Ministero dell Economia (12 ottobre 2009) hanno chiarito che gli intermediari coinvolti nel perfezionamento dello scudo fiscale restano soggetti a tutti i presidi antiriciclaggio previsti dal Dlgs 231/2007, in termine di obblighi di adeguata verifica, di registrazione e di segnalazione di operazioni sospette.

5 Dl 143/1991 convertito dalla legge 197/1991: introduzione delle misure di prevenzione del riciclaggio Dlgs 153/199 rivisitazione del sistema delle operazioni sospette Dlgs 374/1999 estensione di obblighi antiriciclaggio a categorie diverse dagli intermediari finanziari Dlgs 231/2001 la responsabilità amministrativa degli Enti giuridici Dlgs 56/2004 estensione degli obblighi ai professionisti dell area economico-contabile Dlgs 231/2007 riforma della normativa antiriciclaggio e nuovo testo di base della disciplina Circolare n. 81 del 18 agosto 2008 del Comando Generale della Guardia di Finanza: indica la dichiarazione infedele come reato presupposto Emendamento Fleres al Dl 103/2009 correttivo del Dl 78/2009, circolari sull operatività connessa dell Agenzia delle Entrate (10 ottobre 2009) e del Ministero dell Economia (12 ottobre 2009); Scudo fiscale ter e operatività connessa Provvedimento del 24 agosto 2010 della Banca d Italia: Indicatori di anomalia per gli intermediari che abrogano quelli introdotti col decalogo di Banca d Italia del 2001 Gli indicatori di anomalia Pubblicati dalla BANCA D ITALIA Indicatori di anomalia connessi al cliente Indicatori di anomalia connessi alle operazioni o ai rapporti Indicatori di anomalia connessi ai mezzi e alle modalità di pagamento Indicatori di anomalia relativi alle operazioni in strumenti finanziari e ai contratti assicurativi Indicatori di anomalia connessi al finanziamento del terrorismo Per ulteriori informazioni e approfondimenti sugli argomenti contattare la FABI

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