Azienda Sanitaria Locale della provincia di Como allegato A pagine 5 deliberazione n.

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1 Azienda Sanitaria Locale della provincia di Como allegato A pagine 5 deliberazione n. del In ottemperanza alla DGR X/1081 del 12/12/2013 e del Decreto n dell 11/3/2014, questa ASL pubblica il seguente BANDO PER LA PRESENTAZIONE DI PROPOSTE PROGETTUALI DA PARTE DELLE ALLEANZE LOCALI, IN ORDINE ALLA VALORIZZAZIONE DELLE POLITICHE TERRITORIALI DI CONCILIAZIONE, DEI TEMPI LAVORATIVI CON LE ESIGENZE FAMILIARI E DELLE RETI di IMPRESE CHE OFFRONO SERVIZI DI WELFARE. PREMESSA Regione Lombardia sostiene azioni innovative tese allo sviluppo di politiche di conciliazione famiglia-lavoro e di welfare aziendale, che fanno seguito al percorso sperimentale, avviato nel 2010, con la sottoscrizione dell Intesa con il Dipartimento Pari Opportunità Presidenza del Consiglio dei Ministri e con la DGR 381/2010. Questo percorso, finalizzato a rafforzare la disponibilità di servizi ed interventi di cura alla persona per favorire la conciliazione tra tempi di vita e lavoro, si è tradotto nel risultato regionale di costituzione di 13 reti territoriali e nello sviluppo di 127 progetti locali di conciliazione famiglia lavoro. La strategia perseguita è da tempo caratterizzata da una visione fortemente relazionale, di reciprocità e di reticolazione di attori e soggetti che possono concorrere a produrre una prospettiva di benessere e rigenerazione del capitale sociale della famiglia, dell impresa e della comunità. Con la DGR 1081 del 12/12/2013 Disposizioni in ordine alla valorizzazione delle politiche territoriali di conciliazione, dei tempi lavorativi con le esigenze familiari e delle reti di imprese che offrono servizi di welfare Regione Lombardia ha valorizzato la dimensione territoriale, quella più vicina alle esigenze delle famiglie e delle imprese (in particolare le MPMI ed il sistema della cooperazione sociale), dando continuità all esperienza capitalizzata con le reti territoriali di conciliazione. L ASL di Como, con deliberazione n. 213 del 28 marzo 2014, ha recepito l Accordo di collaborazione per la realizzazione della rete territoriale per la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, sottoscritto dai soggetti pubblici e privati di cui alla DGR n. X/1081/2013. Il presente bando si propone pertanto di attuare le disposizioni regionali di cui alla DGR 1081/2013 e al Decreto della Regione Lombardia Direzione Generale Famiglia, Solidarietà Sociale e Volontariato n del SOGGETTI CHE POSSONO PRESENTARE PROPOSTE PROGETTUALI Il Soggetto preposto alla presentazione delle proposte progettuali è l Alleanza locale, attraverso il soggetto capofila. Possono prendere parte alle alleanze locali i soggetti che hanno aderito alla rete territoriale di conciliazione e gruppi di soggetti pubblici e privati che intendono costituirsi in alleanze locali, aderendo alla rete stessa. Ai fini della costituzione delle alleanze deve essere adottato il modello di cui al d.d.g. 2058/2014. Como, 29 aprile 2014 Dipartimento ASSI

2 Possono svolgere il ruolo di soggetti capofila esclusivamente i soggetti pubblici (ad es. Province, Enti locali, Camere di Commercio, Aziende speciali consortili, Consorzi pubblici, Comunità montane). STRUTTURA DEL PROGETTO Ogni proposta progettuale dovrà contenere le seguenti informazioni: - composizione della partnership (rilevando il ruolo dei soggetti partecipanti) - analisi del contesto specifico - obiettivi e finalità - descrizione delle attività (azioni e modalità previste) - target dell azione - risultati attesi - tempistiche (Gantt) - risorse ed eventuale percentuale di cofinanziamento, sia pubblico che privato. AZIONI PROGETTUALI AMMISSIBILI - Concessione di incentivi a genitori di bambini in fascia d età 0-3 anni, lavoratori, in condizioni di fragilità (es. famiglie con componente familiare fragile, famiglie numerose, in difficoltà economica ) per il ricorso a servizi di cura e a servizi socio-educativi per l infanzia; - Concessione di incentivi diretti a genitori di bambini in fascia d età 4-14 anni, lavoratori, per attività (es. iscrizione a GREST, servizi educativi/ricreativi per l infanzia, ludoteche, baby-parking nei periodi di chiusura delle scuole, estivo e invernale ), che rispondano ad esigenze di conciliazione dei lavoratori/delle lavoratrici e delle famiglie; - Sostegno alle imprese, Micro e Piccole imprese, Medie e Grandi Imprese e Grande Distribuzione, che introducono nuove modalità di lavoro family-friendly (es. flessibilità oraria, banca ore, Telelavoro ); - Sostegno alle imprese Micro e Piccole imprese, Medie e Grandi Imprese e Grande Distribuzione, che introducono nuovi interventi di welfare aziendale e interaziendale (es. trasporto, car-sharing, baby-sitter o badante di emergenza, maggiordomo aziendale anche tra reti d imprese, micro nido aziendale o interaziendale, check-up sanitari eseguiti in Azienda ); - Sostegno per la promozione di azioni volte a favorire l attuazione di piani personalizzati di congedo di maternità-paternità/parentali alle lavoratrici madri/ai lavoratori padri, dipendenti, libero-professionisti e/o iscritti alla gestione separata, Micro e Piccole imprese, Medie e Grandi Imprese e Grande Distribuzione; - Concessione di incentivi diretti alle imprese per attività (es. attivazione di GREST, servizi educativi/ricreativi per l infanzia, ludoteche, baby-parking nei periodi di chiusura delle scuole, estivo e invernale ), che rispondano ad esigenze di conciliazione dei lavoratori/delle lavoratrici e delle famiglie; - Sostegno a progetti di aggiornamento e orientamento per favorire l occupazione nei servizi legati alla conciliazione famiglia-lavoro. Ogni progetto presentato potrà includere diverse aree di intervento. REQUISITI OBBLIGATORI SPECIFICI Ogni progetto dovrà contenere solo azioni che hanno come beneficiari finali le persone e le imprese; almeno un azione progettuale dovrà avere come beneficiari finali le persone, un azione le famiglie e un azione i lavoratori delle imprese. P a g i n a 2

3 CRITERI DI VALUTAZIONE DEI PROGETTI L ASL con deliberazione n. 262 del 17 aprile 2014 ha formalizzato la costituzione del Comitato di valutazione che esaminerà le proposte progettuali pervenute, verificando la coerenza ed efficacia delle azioni indicate nei progetti, rispetto alle finalità di sviluppo del territorio in materia di conciliazione Famiglia Lavoro, di crescita economica e coesione sociale. Criteri per la valutazione (max 35 punti): Il Comitato di valutazione esaminerà i progetti ammessi attribuendo agli stessi un punteggio, sino ad un massimo di 35 punti, individuato in base ai criteri sotto indicati e formulerà la graduatoria conseguente. Criteri di assegnazione del punteggio (ogni criterio prevede l assegnazione di 0 5 punti): 1) coerenza ed efficacia delle azioni indicate nel progetto, nonché chiarezza espositiva del progetto, rispetto alle finalità di risposta ai bisogni del territorio in materia di conciliazione vita lavoro; 2) grado di diversificazione degli obiettivi e delle azioni previste dal progetto (indicatore: numero obiettivi declinati nella dgr 1081/2013 su cui il progetto intende lavorare); 3) capacità del progetto di diffondere buone prassi fra le realtà produttive a cui si rivolge (indicatore: numero aziende che aderiscono al progetto); 4) grado di innovatività del progetto, anche in riferimento agli obiettivi di maggiore condivisione del carico di cura tra donne e uomini; 5) grado di sostenibilità nel tempo delle azioni/servizi proposti in un ottica di futura messa a sistema a livello territoriale; 6) efficienza delle azioni prospettate in termini di numero di utenti, rispetto alle risorse impiegate e ai costi prospettati (indicatore: finanziamento richiesto / n. utenti destinatari); 7) quota di cofinanziamento (indicatore: % finanziamento). In caso in cui i fondi a disposizione risultino incapienti rispetto alle richieste di finanziamento relative alle progettualità ammesse nonché alla tipologia di costi ammessi al cofinanziamento, la Commissione potrà riproporzionare, previa attenta valutazione, i contributi riconosciuti. INAMMISSIBILITA Non potranno essere presentati progetti, da parte delle alleanze locali, già finanziati con risorse provenienti dal fondo sociale regionale. Non sono finanziabili attività di carattere formativo, in quanto già finanziate con fondo specifico da Regione Lombardia ( ,00), né progetti che si configurano come attività commerciali, né progetti privi dell indicazione delle fonti e dell entità di finanziamento atte a coprire tutti i costi del progetto stesso. DURATA Le proposte progettuali potranno durare fino ad un massimo di 24 mesi, dall approvazione del piano territoriale di conciliazione. P a g i n a 3

4 CRITERI DI FINANZIAMENTO BUDGET COMPLESSIVO Il budget complessivo biennale è pari a ,52 al quale potrà essere aggiunta una premialità biennale pari a ,00 previa conferma regionale al termine del 1 anno di attività. L utilizzo di detto budget è finalizzato alla copertura dei bisogni di conciliazione presenti presso l intero territorio provinciale, attraverso i progetti presentati dalle alleanze locali e azioni programmate e svolte dalla Rete stessa, che potrà avere obiettivi propri. PREMIALITA La quota variabile residua è destinata come premialità regionale ovvero maggiorazione di finanziamento volta a premiare l innovatività, la sostenibilità, l integrazione e l interdistrettualità dei piani, che contengono le azioni progettuali delle Alleanze. La valutazione ed erogazione di tali premialità, effettuata dalla Cabina di Regia Regionale successivamente alla presentazione del 2 monitoraggio, avverrà alla fine della dodicesima mensilità e sarà collegata al soddisfacimento di indicatori di risultato, previsti dal Decreto 2058/2014, che andranno a ricompensare l azione concreta sui territori. COFINANZIAMENTO Ai fini della sostenibilità del progetto si valuta positivamente la presenza di un cofinanziamento pari almeno al 20% del costo totale, che sarà valutato in correlazione al raggiungimento dei parametri necessari per l attribuzione delle risorse che verranno corrisposte in base alla premialità stabilita dalla DGR X/1081/2013. Varranno come cofinanziamento anche tutte le azioni di miglioramento e/o aggiuntive (es. piano di comunicazione) rispetto a quelle specificamente finalizzate alla realizzazione degli obiettivi regionali fissati nella DGR X/1081/2013. In tal caso sarà cura della alleanza locale fornire una valorizzazione economica di tali azioni per poter determinare una percentuale di cofinanziamento. MODALITA DI EROGAZIONE DEI CONTRIBUTI L ASL provvederà alla liquidazione dei contributi spettanti alle alleanze locali beneficiarie, risultanti da valutazione del comitato di valutazione territoriale e approvazione finale in sede regionale, con la seguente tempistica: - 50% della quota fissa di risorse: entro 90 giorni dalla presentazione dal soggetto capofila dell alleanza locale di una dichiarazione di avvio attività e della copia di accordo per la realizzazione dell alleanza locale, sottoscritto dai soggetti interessati; - Il 30% della quota fissa di risorse: entro 90 giorni dalla presentazione della rendicontazione intermedia, previa verifica della rendicontazione presentata dal soggetto capofila dell alleanza locale; - erogazione a saldo della quota fissa di risorse: entro 90 giorni dalla presentazione della rendicontazione finale, previa verifica della rendicontazione presentata dal soggetto capofila dell alleanza locale; - erogazione delle risorse legate alla premialità: entro 90 giorni dalla comunicazione di Regione Lombardia sul risultato della valutazione sugli indicatori di premialità (rif. Decreto 2058/2014) e l autorizzazione all utilizzo degli stessi. MODALITA DI PRESENTAZIONE DELLA DOMANDA I soggetti che intendono presentare proposte progettuali dovranno inoltrare la domanda firmata dal capofila identificato nell alleanza locale, utilizzando la scheda di presentazione di progetto di cui all Allegato B corredata dalla documentazione necessaria. P a g i n a 4

5 Un soggetto può essere partner di più progetti, ma capofila di una sola Alleanza. Una Alleanza locale può presentare un solo progetto. Le domande dovranno pervenire al Protocollo Generale dell ASL della Provincia di Como Via Pessina n Como, entro e non oltre le ore del 3 giugno Le domande possono essere: consegnate, personalmente o tramite terzi, all ufficio protocollo dell ASL della Provincia di Como Via Pessina n Como; spedite a mezzo raccomandata postale con ricevuta di ritorno all indirizzo di cui sopra; inviate all indirizzo di posta elettronica certificata protocollo.generale@pec.asl.como.it esclusivamente da un dominio certificato(si ricorda che l e mail inviata da un dominio non certificato non assume valore legale di raccomandata con ricevuta di ritorno). Il termine per la presentazione della domanda è perentorio. Non saranno per tanto ammessi all avviso i soggetti/enti le cui domande perverranno, per qualsiasi motivo, dopo il termine stabilito, anche se consegnate all Ufficio Postale di spedizione entro il termine stesso. Non saranno invocabili cause di forza maggiore. PER INFORMAZIONI: Dipartimento ASSI Ufficio Area Sociale e raccordo Piani di Zona A.S. Anna Zennari tel Dott. ssa Patrizia Langhi tel P a g i n a 5

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