Gemellaggi per l Internalizzazionel Regionale di Esperienze di successo (A.G.I.R.E. POR) 06 novembre 2007
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1 Gemellaggi per l Internalizzazionel Regionale di Esperienze di successo (A.G.I.R.E. POR) AGIRE POR - GEMELLAGGIO MARCHE/PUGLIA - FASE
2 EVENTO ALLUVIONALE DEL 16 SET 20 Ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri del 22 settembre 20 n Geol. Giuliano Burzacca Ing. Vito macchia - Autorità di Bacino Regionale delle Marche
3 Autorità di bacino Bacini Idrografici di rilievo regionale AGIRE POR - GEMELLAGGIO MARCHE/PUGLIA - FASE
4 Inquadramento geografico AGIRE POR - GEMELLAGGIO MARCHE/PUGLIA - FASE
5 Rio Scaricalasino Torrente Aspio Fosso Rigo AGIRE POR - GEMELLAGGIO MARCHE/PUGLIA - FASE
6 Rio Scaricalasino Offagna Fosso di Offagna S=30 kmq L=10 km T. Aspio Fosso s. Valentino Osimo Rio Scaricalasino AGIRE POR - GEMELLAGGIO MARCHE/PUGLIA - FASE
7 Fosso Rigo Osimo R. Scaricalasino Fosso di Offagna T. Aspio S=15 kmq L=7 km Fosso Rigo Castelfidardo Rio Scaricalasino AGIRE POR - GEMELLAGGIO MARCHE/PUGLIA - FASE
8 Bacino del Torrente Aspio AGIRE POR - GEMELLAGGIO MARCHE/PUGLIA - FASE
9 Sulla base dei sopralluoghi eseguiti nell immediatezza dell accadimento degli eventi meteorici estremi a partire dalle ore 12:00 del giorno sabato 16 settembre è stato possibile ricostruire quanto segue: L evento meteorico intenso come descritto nel rapporto del Servizio Protezione Civile regionale ha interessato il bacino del Fiume Musone ed in particolare dei sottobacini del Rigo e dello Scararicalasino; Le aree interessate dall esondazione sono state cartografate in una tavola; Nel complesso l evento accaduto può essere ricondotto al fenomeno flash flood ; AGIRE POR - GEMELLAGGIO MARCHE/PUGLIA - FASE
10 La dinamica dell evento è riconducibile a quattro fattori principali: l intensità del fenomeno meteorico che in appena due ore ha scaricato a terra circa 90 mm di pioggia (dato da riferire a stazione limitrofe ai bacini idrografici oggetto dell evento e probabilmente più alto nella zona d evento); tessuto urbanistico delle aree industriali; modificazioni antropiche indotte in particolare sul reticolo idrografico minore; tecniche di aratura dei suoli. AGIRE POR - GEMELLAGGIO MARCHE/PUGLIA - FASE
11 Non si è trattato di una esondazione in senso classico dai corsi d acqua, ma altresì di un apporto diretto dei singoli versanti direttamente alla pianura del corso d acqua che è stata completamente riattivata dall evento. La pianura alluvionale del corso d acqua ha pertanto assunto la caratteristica di un gigantesco alveo di piena. AGIRE POR - GEMELLAGGIO MARCHE/PUGLIA - FASE
12 A tal proposito si evidenzia che alla confluenza dei due rami del Fosso San Valentino e del Fosso di Offagna la traccia a terra del passaggio della piena è di circa 400 m, mentre l alveo del Rio Scaricalasino a valle di detta confluenza ha una larghezza massima di circa m. Tale parametro morfologico fornisce con chiarezza la dimensione dell evento considerando che dimensioni tali come alveo di piena sono associabili a fiumi principali come l Esino; AGIRE POR - GEMELLAGGIO MARCHE/PUGLIA - FASE
13 La dinamica di formazione dei deflussi così improvvisi e catastrofici è da ricercare, oltreché nella precipitazione meteorica di particolare intensità oraria, anche nell apporto diretto ed immediato al reticolo di pianura da parte dei versanti che a seguito di arature stagionali lungo la massima pendenza di versante hanno determinato la formazione di solchi di drenaggio lungo i versanti stessi aumentando le velocità di arrivo delle correnti idriche al reticolo idrografico e alla pianura alluvionale. AGIRE POR - GEMELLAGGIO MARCHE/PUGLIA - FASE
14 Altro elemento di criticità riscontrato che ha influito sulla dinamica d evento è rappresentato da alcune ostruzioni di origine antropica presenti sui fossi minori coinvolti dall evento in particolare nella zona a nord del rio Scaricalasino e sul fosso Rigo che presenta un percorso innaturale in corrispondenza del quale si è registrato anche lo sfondamento arginale. AGIRE POR - GEMELLAGGIO MARCHE/PUGLIA - FASE
15 Altro fattore determinante per lo scenario di evento è stata la presenza del rilevato ferroviario trasversale all ondata di piena catastrofica con pochi varchi presenti, che sono risultati insufficienti al passaggio delle acque e peraltro anche in stato di manutenzione totalmente insufficiente. AGIRE POR - GEMELLAGGIO MARCHE/PUGLIA - FASE
16 Altro elemento determinante per l aggravamento dello scenario di rischio è stata la ubicazione delle aree industriali che a monte della S.S. 16 risultano realizzate in sterro rispetto all originario piano campagna con altezze confrontabili con quelle del rilevato ferroviario; tali elementi hanno comportato la formazione di un vero e proprio bacino di invaso delle acque di monte con raggiungimento di tiranti dell ordine dei tre metri circa; tale situazione è stata riscontrata anche nella parte di valle del fosso Rigo laddove il tessuto industriale più antico è posto a circa due metri più in basso della piano campagna delle nuove aree industriali più recenti; anche in tale caso vista la presenza del rilevato ferroviario si è formato un vero e proprio bacino di invaso con altezze di invaso dell ordine dei due metri; AGIRE POR - GEMELLAGGIO MARCHE/PUGLIA - FASE
17 La zona interessata dall evento lungo la S.S. n 16 risulta in gran parte già correttamente perimetrata nel vigente Piano stralcio di bacino per l Assetto Idrogeologico (P.A.I.) perciò che riguarda il rio Scaricalasino. AGIRE POR - GEMELLAGGIO MARCHE/PUGLIA - FASE
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