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1 RESIDENZA KAROL WOJTYLA CARTA DEI SERVIZI DGR

2 Residenza Sanitario Assistenziale Gestita Da Gestio Srl Telefono Fax P.zza don f. Lanzani, (CO) Gentile Signora, Egregio Signore, La presente comunicazione integra i contenuti della Carta dei Servizi della RSA Karol Wojtyla di Ponte Lambro presentando le nuove opportunità offerte dai servizi della struttura. Con la Dgr 2942 del 19 dicembre 2014 Regione Lombardia ha decretato la prosecuzione per tutto il 2015 delle sperimentazioni introdotte con il decreto 856/2013 come provvedimento attuativo della precedente Dgr 116/2013, nuove forme di interventi a sostegno della famiglia e dei suoi componenti fragili. La RSA Karol Wojtyla aderisce alle due misure socioassistenziali previste dal decreto per la terza età: RSA Aperta e Residenzialità leggera. Tali prestazioni verranno erogate a fronte di voucher sociosanitario, assegnato in esito alla valutazione multidimensionale dell ASL. L erogatore d intesa con la famiglia definisce il piano di assistenza individuale, in coerenza con il Progetto predisposto dall ASL in collaborazione con il Comune/ambito territoriale di residenza della persona. I soggetti che intendono candidarsi all erogazione degli interventi previsti dalle misure di cui al già citato allegato, dovranno presentare richiesta alla ASL territorialmente competente, autocertificando il possesso dei requisiti richiesti dalle singole misure. Regione Lombardia ha rinnovato lo stanziamento di un importo dal Fondo Socio Sanitario per la Famiglia a parziale copertura delle prestazioni erogate. Possono accedere alle misure di cui al presente provvedimento i cittadini residenti in Lombardia iscritti al Servizio sanitario regionale. L attivazione avviene attraverso il riconoscimento di voucher, rinnovabili, con durata massima di un anno comunque non prorogabili oltre la data di fine sperimentazione ( )I. Alla fine della consultazione Lei avrà tutte le informazioni necessarie per un approfondita valutazione dei servizi offerti al fine di soddisfare al meglio le esigenze e le aspettative degli ospiti e dei loro familiari. Le Sue considerazioni ed i Suoi suggerimenti ci saranno utili per poter meglio realizzare nuove iniziative finalizzate ad offrire ai nostri ospiti una vita serena nella loro nuova casa. La Direzione

3 QUADRO DELLE MISURE E DELLE RELATIVE AZIONI DA REALIZZARE IN FASE DI PRIMA ATTUAZIONE DELLA DGR N. 116/2013 Premessa La d.g.r. 116/2013 si caratterizza per essere un provvedimento a forte valenza programmatoria, in quanto, sulla base di un analisi dell attuale sistema d offerta regionale e del trend evolutivo della domanda, che mette in luce i nuovi bisogni dei cittadini lombardi più fragili, delinea le aree di intervento strategiche per adeguare il sistema dei servizi e degli interventi, in una logica di flessibilità e di interazione tra i diversi livelli istituzionali, per realizzare l obiettivo generale di tutela dei diritti di fragilità e di consentire anche alle persone più fragili di rimanere presso il domicilio e nel proprio contesto di vita, evitando istituzionalizzazioni precoci o inappropriate. La dgr 856/2013, considerate le risorse disponibili per l'esercizio in corso, è stato un primo provvedimento attuativo della d.g.r. n. 116/2013 e, tra tutte le misure da essa indicate, definisce le misure e le relative azioni cui dare prioritariamente attuazione, fornendo indicazioni in relazione ai destinatari, le modalità di remunerazione nonché le risorse da impiegare per la loro realizzazione. Talimisure proseguono oggi grazie a quanto disposto con la Dgr Modalità di accesso ai servizi ed interventi definiti dalle azioni e governance del sistema Le persone destinatarie delle azioni di questo provvedimento sono quelle che vivono una condizione di fragilità determinata: dagli esiti di patologie che hanno prodotto limitazioni delle capacità funzionali nello svolgere in autonomia le normali attività della vita quotidiana, in molti casi associate a deficit della sfera cognitiva (persone con gravi e gravissime disabilità, anziani in condizione di non autosufficienza anche per alzheimer o altre demenze senili), da necessità di una soluzione abitativa con caratteristiche di protezione sociale e sociosanitaria, da conseguenze di comportamenti di addiction, che determinano uno stato di dipendenza patologica (persone affette da ludopatia), da danni fisici e psicologici prodotti da azioni di maltrattamento, abuso e violenza (minori). La condizione di fragilità, per essere compresa nella sua interezza, deve essere valutata anche nella dimensione sociale, proprio perché il benessere della persona passa anche attraverso le relazioni familiari e sociali, la capacità organizzativa e di copertura della rete sociale che permettono, da una parte, la soddisfazione di bisogni pratici e dall altra rispondono a necessità di sostegno affettivo e di sicurezza. La fragilità, quindi, va letta in relazione sia alla persona da assistere, sia alle capacità e alle risorse fisiche ed emotive della famiglia che è impegnata nell opera di assistenza. È in questa logica che la valutazione multidimensionale diviene condizione indispensabile per una lettura complessiva dei bisogni della persona e della sua famiglia ed assume la sua importanza per garantire una presa in carico globale. Essa è pertanto presupposto necessario per l accesso alle misure ed alle relative azioni. La ASL di residenza della persona dovrà effettuare la valutazione multidimensionale che, alla luce di quanto sopra espresso, è la sintesi del profilo funzionale della persona e della valutazione dei contesti

4 sociali di vita (condizione familiare, abitativa e ambientale). Affinché già in sede di valutazione multidimensionale possa realizzarsi la necessaria integrazione istituzionale, professionale e di risorse rese disponibili dal sistema sociosanitario e sociale sul territorio in cui la persona vive, è essenziale che la ASL individui le modalità più idonee a favorire uno stretto raccordo con il Comune/Ambito territoriale di residenza della persona da valutare. Fasi d attivazione La ASL di residenza della persona è responsabile della stesura del Progetto Individuale di Assistenza che, sulla base della valutazione, fissa gli obiettivi da conseguire, delinea il percorso di sostegno e di assistenza, indica i possibili interventi da attivare, gli attori coinvolti, le modalità e i tempi di verifica. Il Progetto Individuale è predisposto dall ASL ed è condiviso dalla persona e/o dalla sua famiglia. La persona che intende accedere ad una delle misure previste dal presente atto deve prenotare presso l Asl distrettuale un appuntamento per la valutazione multidimensionale del bisogno. Entro 10 giorni lavorativi dalla richiesta di presa in carico, l Asl consegna al richiedente l esito della valutazione ein Progetto Individuale. A seguito della definizione del progetto individuale, la persona/famiglia sceglierà il soggetto erogatore delle prestazioni, sulla base dell elenco fornito dalla ASL, con cui concorderà il Piano di assistenza individuale. La RSA è fra gli Enti Erogatori riconosciuti da Regione Lombardia. La persona beneficiaria della Misura deve effettuare la scelta entro 30 giorni. La RSA Karol Wojtyla, una volta selezionata per l erogazione del voucher attivato, dovrà redigere entro 5 giorni lavorativi il Progetto Assistenziale Individualizzato (PAI) da sottoporre all interessato per la sottoscrizione. Il PAI potrà essere sospeso, interrotto o rinnovato in accordo con l Asl distrettuale che è responsabile del monitoraggio e del controllo degli interventi, di cui dovrà essere data rendicontazione alla Regione. Finalità ed obiettivi dei due progetti

5 RESIDENZIALITA LEGGERA Interventi e prestazioni sociosanitarie rivolte a persone che presentano condizioni di fragilità che necessitano di una soluzione abitativa con caratteristiche di protezione sociosanitaria. La misura è rivolta a persone con disabilità e persone anziane parzialmente non autosufficienti. Gli interventi e prestazioni dell azione vengono attuati in contesti abitativi singoli o comunitari che, pur mettendo a disposizione servizi comuni di carattere generale, garantiscono alle persone di rimanere nel proprio contesto di vita, in ambiente controllato e protetto. A partire dal 2015 la Residenzialità Leggera è estesa a persone fragili che abbiano compiuto 60 anni. La valutazione d accesso viene effettuata con apposita Scheda di orientamento. Strumento: persone che presentano condizioni di fragilità e che necessitano di una soluzione abitativa con caratteristiche di protezione. La Dgr 2942 prevede 2 livelli di residenzialità in funzione del grado d intensità: Bassa Intensità: Alla persona devono essere garantiti almeno 300 minuti di assistenza settimanale. Alta Intensità: Alla persona devono essere garantiti almeno 500 minuti di assistenza settimanale. La RSA garantirà tutte le prestazioni previste da PAI mettendo a disposizione tutte le tipologie di figure professionali già operanti in struttura con particolare attenzione ai profili infermieristici, socio assistenziali e educative/animative con reperibilità di un operatore 24h 7/7 e definizione di un care management interno alla Struttura. Verrà garantita la presenza (fisica o a mezzo reperibilità) delle figure professionali. Essendo le degenze all interno della RSA verrà comunque garantita la presenza di tutto il personale operante in struttura e ben dettagliato nella Carta dei Servizi. Anche le attività quotidiane seguiranno la stessa organizzazione proposta agli ospiti della RSA nel rispetto del PAI e della libera volontà di adesione alle attività quotidiane da parte dell Ospite. Le rette Il soggiorno presso la RSA Karol Wojtyla in regime di Residenzialità Leggera comporta una retta giornaliera pari ad euro 45,00 IVA compresa al netto del contributo regionale riconosciuto dal voucher assegnato. Come da Convenzione stipulata con il Comune di Ponte Lambro tale retta è diminuita, per i residenti, nella misura del 5% solo per coloro che siano residenti in Ponte Lambro al momento dell ingresso in struttura. Al momento dell ingresso l ospite è tenuto a versare, come da contratto, un deposito cauzionale pari a euro 250,00 (che verrà restituito una volta saldate eventuali pendenze in essere). Il pagamento delle retta avviene anticipatamente per i giorni di degenza riconosciuti dal voucher. Tutti i servizi erogati nella Struttura sono compresi nella retta ad eccezione del servizio di parrucchiere e pedicure (i listini attualmente in vigore sono pubblicati nella Carta dei Servizi), le visite mediche specialistiche non coperte da eventuali codici di esenzione e di eventuali trasferimenti non di emergenza (es. per visite di controllo ospedaliere) con mezzi attrezzati (es. Lario Soccorso). La persona resterà a carico del proprio Medico di medicina Generale. Resta a carico del Fondo Sanitario l erogazione di ausili, presidi e farmaci come previsto dalla vigente normativa relativa a posti non acontratto. La RSA Karol Wojtyla opera nel rispetto dei requisiti strutturali, tecnologici, organizzativi e gestionali previsti da Regione Lombardia (Dgr 2969/2014). R.S.A. APERTA Misura che comporta la flessibilizzazione della RSA per una presa in carico integrata della persona, in una logica multiservizi, interventi di sostegno alla domiciliarità, erogabili sia all interno della

6 struttura, sia presso l abitazione della persona in ottica di mantenimento e miglioramento del benessere Persone con disabilità o anziane fragili affetta da demenza/alzheimer o altre patologie di natura psicogeriatrica. Dal 2015 la Misura è estesa a tutte le persone non autosufficienti che abbiano compiuto i 75 anni. L esito della valutazione deve essere tradotto in un profilo assistenziale corrispondente ad un pacchetto di interventi a bassa, media e/o alta intensità collegati ad un preciso valore mensile di voucher. Il Progetto Individuale può essere anche composto da più di un profilo al fine di garantire la più ampia flessibilità degli interventi. Si prevedono interventi di natura sociosanitaria riconducibili alla seguente tabella: interventi e prestazioni a sostegno della persona/famiglia Interventi medico specialistici (geriatra, neurologo, psicologico) Interventi infermieristici eriabilitativi Interventi di addestramento dell'assistente/badante della persona o le familiare accudente Interventi di ricovero semiresidenziale Interventi di ricovero residenziale Interventi tutelari al domicilio Assistenza di base al domicilio Auto mutuo aiuto Strumento: Il PAI ha una durata flessibile in funzione delle esigenze della persona e viene di norma definito su base mensile. Di seguito si descrivono i profili di riferimento, corrispondenti ad ogni livello di intensità del bisogno: Profilo 1: Prestazioni anche di lunga durata ma tendenzialmente legate all intervento di singoli professionisti (ASA/OSS, educatore ) con l obiettivo di integrare/sostituire il lavoro del cargiver. Profilo 2: Prestazioni a maggiore integrazione professionale e/o interventi che, a seguito di una valutazione multiprofessionale, prevedano accessi a frequenza decrescente per addestrare il cargiver Profilo 3: Prestazioni a carattere continuativo o di lunga durata e a diverso mix professionale a maggiore intensità assistenziale, necessità di maggiore integrazione con altri servizi sociali e sociosanitari, accompagnati eventuale care management anche intenso. Le prestazioni possono essere variamente combinate ed erogate nell arco temporale previsto dal Progetto individuale in base ai bisogni della famiglia e della persona. La Misura RSA Aperta mira ad adempiere a bisogni di natura sociosanitaria, care management, integrazione del lavoro del caregiver e suo addestramento, interventi qualificati di accompagnamento, adattamento agli ambienti, stimolazione cognitiva, consueling e terapia occupazionale + altre attività ricreative presso RSA e CDI. La RSA garantirà tutte le prestazioni previste dal voucher in conformità con in PAI mettendo a disposizione tutte le tipologie di figure professionali richieste dalla misura specifica oltre a quelle già operanti presso la RSA. Le degenze all interno della RSA prevedono (residenzialità e

7 semiresidenzialità) seguiranno la stessa organizzazione proposta agli ospiti della RSA nel rispetto del PAI e della libera volontà di adesione alle attività quotidiane da parte dell Ospite. Le rette Il soggiorno presso la RSA Karol Wojtyla in regime di RSA Aperta comporta una retta giornaliera pari ad euro 73,00 IVA compresa al netto del contributo regionale riconosciuto dal voucher assegnato per la residenzialità e 30,00 per la semiresidenzialità. Come da Convenzione stipulata con il Comune di Ponte Lambro tale retta è diminuita, per i residenti, nella misura del 5% solo per coloro che siano residenti in Ponte Lambro al momento dell ingresso in struttura. Al momento dell ingresso l ospite è tenuto a versare, come da contratto, un deposito cauzionale pari a euro 250,00 (che verrà restituito una volta saldate eventuali pendenze in essere). Eventuali quote a carico della famiglia per le prestazioni domiciliari saranno specificate nel contratto. Il servizio di trasporto per accesso e uscita presso la RSA non sono compresi nella retta e, se richiesti verranno gestiti con attraverso l utilizzo di mezzi convenzionati con la Struttura in funzione del listino prezzi in vigore. Il pagamento delle retta avviene anticipatamente per i giorni di degenza riconosciuti dal voucher. Tutti i servizi erogati nella Struttura sono compresi nella retta ad eccezione del servizio di parrucchiere e pedicure (i listini attualmente in vigore sono pubblicati nella Carta dei Servizi), le visite mediche specialistiche non coperte da eventuali codici di esenzione e di eventuali trasferimenti non di emergenza (es. per visite di controllo ospedaliere) con mezzi attrezzati (es. Lario Soccorso). La RSA Karol Wojtyla opera nel rispetto dei requisiti strutturali, tecnologici, organizzativi e gestionali previsti da Regione Lombardia (Dgr 2969/2014). Si rimanda alla Carta dei Servizi della RSA Karol Wojtyla per tutte le informazioni inerenti i ricoveri presso la Struttura, in particolare giornata tipo, erogazione del servizio socioassistenziale, composizione professionale dell equipe, FAQ, menù.

8 CARTA DEI DIRITTI DELLA PERSONA ANZIANA LA PERSONA HA IL DIRITTO: LA SOCIETA E LE ISTITUZIONI HANNO IL DOVERE: Di sviluppare e di conservare la propria individualità e libertà. Di rispettare l individualità di ogni persona anziana, riconoscendone i bisogni e realizzando gli interventi ad essi adeguati, con riferimento a tutti i parametri della sua qualità di vita e non in funzione esclusivamente della sua età anagrafica. Di conservare e veder rispettate, in osservanza ai principi costituzionali, le proprie credenze, opinioni e sentimenti. Di rispettare credenze, opinioni e sentimenti delle persone anziane, anche quando questi dovessero apparire anacronistici o in contrasto con la cultura dominante, impegnandosi a coglierne il significato in relazione al corso della storia della popolazione. Di conservare le proprie modalità di condotta sociale, se non lesive dei diritti altrui, anche quando esse dovessero apparire in contrasto con i comportamenti dominanti nel proprio ambiente di appartenenza. Di rispettare le modalità di condotta della persona anziana, compatibili con le regole della convivenza sociale, evitando di correggerle e di deriderle, senza per questo venir meno all obbligo di aiuto per la sua migliore integrazione nella vita di comunità. Di conservare la libertà di scegliere dove vivere. Di rispettare la libera scelta della persona anziana di continuare a vivere, garantendo il sostegno necessario. Nel proprio domicilio, nonché, in caso diverso, offrendo le condizioni di accoglienza che permettano di conservare alcuni aspetti dell ambiente di vita abbandonato.

9 Di essere accudita e curata nell ambiente che meglio garantisce il recupero della funzione lesa. Di accudire e curare l anziano fin quando è possibile a domicilio, se questo è l ambiente che meglio stimola il recupero o il mantenimento della funzione lesa, fornendo ogni prestazione sanitaria e sociale ritenuta praticabile ed opportuna. Resta comunque garantito all anziano malato il diritto di ricovero in struttura ospedaliera o riabilitativa per tutto il periodo necessario per la cura e la riabilitazione. Di vivere con chi desidera. Di favorire, per quanto possibile, la convivenza della persona anziana con i familiari, sostenendo opportunamente questi ultimi e stimolando ogni possibilità di integrazione. Di avere una vita di relazione. Di evitare nei confronti dell anziano ogni forma di ghettizzazione che gli impedisca di interagire liberamente con tutte le fasce d età presenti nella popolazione Di essere messa in condizione di esprimere le proprie attitudini personali, la propria originalità e creatività. Di fornire ad ogni persona di età avanzata la possibilità di conservare e realizzare le proprie attitudini personali, di esprimere la propria emotività e di percepire il proprio valore, anche se espresso unicamente sotto l aspetto affettivo. Di essere salvaguardata da ogni forma di violenza fisica e/o morale. Di contrastare, in ogni ambito della società, ogni forma di sopraffazione e prevaricazione a danno degli anziani. Di essere messa in condizioni di godere e di conservare la propria dignità e il proprio valore, anche in casi di perdita parziale o totale della propria autonomia ed autosufficienza. Di operare perché, anche nelle condizioni più compromesse e terminali, siano supportate le capacità residue di ogni persona, realizzando un clima di accettazione, di condivisione e di solidarietà che garantisca il pieno rispetto della dignità umana.

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