09/11/2017 F.A.Q. Psicologia del Lavoro e delle Organizzazioni Modulo Benessere. Psicologia del Lavoro e delle Organizzazioni Modulo Benessere F.A.Q.

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1 F.A.Q. Orario lezione Mercoledì (con pausa) Psicologia del Lavoro e delle Organizzazioni Modulo Benessere Dott. Francesco Marcatto A.A Ricevimento Tre possibilità: prima/dopo lezione via fmarcatto@units.it stanza 106, Edificio W (via Weiss 21, sopra Museo dell Antartide), previo appuntamento via Psicologia del Lavoro e delle Organizzazioni Modulo Benessere F.A.Q. Programma esame Fraccaroli e Balducci, Stress e rischi psicosociali nelle organizzazioni, ed. Il Mulino Tutto tranne cap. 2 Slides delle lezioni Pubblicate periodicamente nella pagina di Moodle del corso Psicologia del Lavoro e delle Organizzazioni Modulo Benessere F.A.Q. Esame Scritto, 4 domande aperte (2 sul modulo Benessere e 2 sul modulo Organizzazioni dott.ssa Garzitto) Un unico voto finale per entrambi i moduli Frequenza Caldamente consigliata 1

2 Competenze dello psicologo del lavoro Teoriche ψ Normative Applicative Cos è il benessere? Ben-essere: stare bene Definizione classica : Assenza di patologie Definizioni moderne: OMS ( Carta di Ottawa, 1986): Salute non più intesa come assenza di malattie, ma come stato di benessere fisico, mentale e sociale Benessere: lo stato emotivo, mentale, fisico, sociale e spirituale di ben essere che consente alle persone di raggiungere e mantenere il loro potenziale personale nella società Importanza di fattori cognitivi ed emotivi Qualità della vita e soddisfazione per la propria vita Il benessere organizzativo Una definizione molto diffusa: La capacità di un'organizzazione di promuovere e mantenere il più alto grado di benessere fisico, psicologico e sociale dei lavoratori in ogni tipo di occupazione (Avallone e Bonaretti, 2003) organizzazione individuo Mondo extra-lavorativo 2

3 Elementi che concorrono al raggiungimento del benessere organizzativo: Fattori organizzativi: clima organizzativo, sicurezza, riconoscimenti, possibilità di progresso di carriera, autonomia, flessibilità, mobilità, supporto dei colleghi e dei superiori, ecc. Fattori individuali: percezione dell organizzazione e del suo clima, motivazione, interessi e aspirazioni, personalità Fattori extra-lavorativi: famiglia, vita sociale extra lavorativa, ecc. Un altra definizione: Il concetto di benessere organizzativo si riferisce al modo in cui le persone vivono la relazione con l'organizzazione in cui lavorano; tanto più una persona sente di appartenere all'organizzazione, perché ne condivide i valori, le pratiche, i linguaggi, tanto più trova motivazione e significato nel suo lavoro. Il benessere organizzativo: e lo psicologo? organizzazione ψ MOTIVAZIONE SODDISFAZIONE PRODUTTIVITA RIDUZIONE TURNOVER individuo Mondo extra-lavorativo 3

4 Storicamente, la psicologia del lavoro e delle organizzazioni è sempre stata interessata all aumento della produttività Inizi secolo scorso: psicologia industriale Taylorismo: organizzazione scientifica del lavoro Ottimizzazione del processo produttivo (in termini di movimenti e tempi) Interesse per il comportamento umano solo da un punto di vista tecnicoingegneristico Elton Mayo e lo Human relations movement, la motivazione al lavoro: Produttività legata a fattori di contesto lavorativo Desiderio di autoaffermazione Coinvolgimento Relazioni sociali positive MOTIVAZIONE PRODUTTIVITA SODDISFAZIONE RIDUZIONE TURNOVER WIN WIN SITUATION (LAVORATORI E ORGANIZZAZIONE) Minacce al benessere organizzativo I nuovi rischi sul lavoro: i fattori di rischio psicosociale Effetto sulla sfera psicologica dell individuo STRESS 1994: D. Lgs 626 Concetto di valutazione del rischio (ottica di prevenzione, sostituisce la presunzione di rischio ) DVR: Documento di Valutazione dei Rischi Obbligo di valutare tutti i rischi per la sicurezza e per la salute dei lavoratori Rischi psicosociali? In teoria sì, in pratica Fattori di rischio 4

5 2004: Accordo Europeo sullo Stress Lavoro-Correlato Definizione dello SLC Necessità di prevenire e ridurre i rischi da SLC In base all art. 139 del Trattato questo accordo-quadro europeo volontario impegna i membri ad implementarlo in accordo con le procedure e le pratiche proprie delle parti sociali nei vari Stati membri e nei paesi dell Area Economica Europea. L implementazione di questo accordo sarà effettuata entro tre anni dalla data della sua firma. 2008: D.Lgs 81 Testo unico in materia di salute e sicurezza sul lavoro Art. 28 comma 1: la valutazione deve riguardare tutti i rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori, ivi compresi quelli riguardanti gruppi di lavoratori esposti a rischi particolari, tra cui anche quelli collegati allo stress lavoro-correlato, secondo i contenuti dell'accordo europeo dell'8 ottobre 2004 SLC nel DVR (Documento di Valutazione dei Rischi) Ok, ma come? Da chi? Quando? 2009 (3 agosto): D.Lgs 106 Decreto correttivo: rimanda a successive indicazioni metodologiche la valutazione dello stress, obbligatorio dal 01/08/ (30 luglio): D.Lgs 122 Proroga l obbligo di valutazione al 31/12/ (18 novembre): Indicazioni della Commissione consultiva per la valutazione dello SLC Valutazione dei rischi: valutazione globale e documentata di tutti i rischi per la salute e sicurezza dei lavoratori presenti nell ambito dell organizzazione in cui essi prestano la propria attività, finalizzata a individuare le adeguate misure di prevenzione e di protezione e a elaborare il programma delle misure atte a garantire il miglioramento nel tempo dei livelli di salute e sicurezza Fattore di rischio: capacità di un agente (chimico, fisico, biologico, organizzativo) di produrre effetti sulla salute o sulla sicurezza dei lavoratori 5