INDICE. COME INTRODUZIONE di M.C. Folliero-A. Vitale

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1 INDICE COME INTRODUZIONE -A. Vitale 1. I diritti scritti tra democrazia e post-democrazia 1 2. Itinerari e percorsi a venire 6 3. Il Diritto Pubblico tra limitazioni delle sovranità nazionali, sostenibilità dei poteri sovranazionali e diritto "senza Stato" Il Diritto Ecclesiastico come risultante del rapporto tra ordinamento statuale e gruppi religiosi Il ruolo pubblico della religione e le trasformazioni del sistema politico La Chiesa Cattolica all'interno e all'esterno del sistema politico 22 PARTE I COSTITUZIONE E LIBERTÀ RELIGIOSA 1. Premessa: lo Stato come garante della libertà religiosa La religione come bene costituzionalmente rilevante Il diritto di libertà religiosa Libertà religiosa individuale e collettiva 29

2 pag. SEZIONE I LIBERTÀ RELIGIOSA INDIVIDUALE CAPITOLO I LA LIBERTÀ DI COSCIENZA 1. La libertà di coscienza Tutela della libertà morale contro forzature fisiche o psichiche La libertà morale del minore Libertà morale nella famiglia Libertà morale nella scuola Libertà morale e scuola confessionale Libertà morale e scuola pubblica 37 CAPITOLO II LA TUTELA DEL SENTIMENTO RELIGIOSO 3. Il sentimento religioso Le offese alla sensibilità religiosa Offese alla sensibilità individuale Offese alla sensibilità collettiva Sensibilità religiosa e imposizione di simboli religiosi Offese e pubblicità commerciale 44 CAPITOLO III LA LIBERTÀ RELIGIOSA COME TUTELA DI AZIONI ESTERNE 9. Le categorie di azioni esterne per le quali si rivendica libertà religiosa La professione della propria fede Manifestazione della propria fede attraverso l'abbigliamento La propaganda della fede Proselitismo come pericolo per la religione dominante Libertà di proselitismo e libertà morale o psicologica 52

3 pag Eventuale illiceità delle tecniche di proselitismo Abuso dell'attività di proselitismo per fini ulteriori Gli abusi elettorali dei ministri di culto L'esercizio del culto e le pratiche religiose Precetti etici e regole di vita Comportamenti religiosi indirettamente vietati dall'ordinamento Obblighi giuridici contrastanti con precetti religiosi Obiezione di coscienza nei confronti delle istituzioni pubbliche Libertà religiosa e rapporto di lavoro subordinato Rapporto di lavoro e organizzazioni di tendenza Condizioni e limiti di ammissibilità degli statuti personali La religione come movente di azioni lesive di altri valori 68 SEZIONE II LIBERTÀ RELIGIOSA COLLETTIVA LA RELAZIONE COMUNITARIA CAPITOLO I LIBERTÀ NEGATIVA 1. Le associazioni a finalità religiosa Libertà religiosa e movimenti eterodossi Inammissibilità di un vaglio di pericolosità Il carattere inaffidabile di un vaglio di autenticità Libertà finali La libertà di associazione come autonoma determinazione delle scelte Libertà religiosa come libertà di svolgimento delle pratiche di culto Aspetti discutibili della libertà delle pratiche di culto La macellazione rituale Il suono delle campane Libertà strumentali Autonomia organizzatori a del gruppo religioso Poteri ordinamentali nei confronti dei membri interni al gruppo Poteri ordinamentali e riflessi sui soggetti estranei al gruppo 83

4 pag. PARTE II COSTITUZIONE E ORDINAMENTI CONFESSIONALI LA RELAZIONE VERTICALE CAPITOLO I CHIESA CATTOLICA: LA DISTINZIONE DEGLI ORDINI Premessa: forme del politico processo costituente e regime di Chiesa dominante Le categorie costituzionali dell'indipendenza e della sovranità e le ragioni del loro superamento Il rispetto delt"ordine proprio" della Chiesa I limiti del rispetto dell'ordine della Chiesa La distinzione degli ordini La vana ricerca delle materie riconducibili ai rispettivi "ordini" Interpretazione dell'art. 7, comma 1: la competenza per valori 95 CAPITOLO II L'AUTONOMIA DELLE CONFESSIONI RELIGIOSE 7. I gruppi religiosi qualificati come confessioni religiose La sindacabilità del potere sanzionatorio/disciplinare dei gruppi religiosi 98 CAPITOLO III LA "EGUALE LIBERTÀ" DELLE CONFESSIONI RELIGIOSE 9. L'art. 8, comma 1 Cost. e la sua genesi I soggetti cui è garantita la "eguale libertà" Criteri di individuazione delle confessioni religiose Il pluralismo confessionale secondo Corte Costituzionale Le confessioni religiose e gli altri gruppi sociali 103

5 CAPITOLO VI L'ADATTAMENTO DEL DIRITTO INTERNO ALLE NORME OTTENUTE IN VIA BILATERALE Indie CAPITOLO IV REGOLA DELLA BILATERALITÀ E CHIESA CATTOLICA 14. La regola della bilateralità 15. I livelli di attuazione del principio di bilateralità 16. H livello del concordato e l'indebolimento del parametro costituzioi 17. L'ideologia della cooperazione e il "bene comune" 18. Ri-letture e re-interpretazioni dell'art. 7, comma Esaurimento della funzione dell'art. 7 e principio pattizio Delimitazione delle materie negoziabili La successone nei trattati 19. La bilateralità come strumento di libertà? 20. Trattative e stipula degli accordi 21. Il rapporto tra vecchia e nuova legislazione concordataria 22. Il livello delle intese para-concordatarie e regionali 23. Il livello dei rapporti amministrativi CAPITOLO V REGOLA DELLA BILATERALITÀ E CONFESSIONI DIVERSE DALLA CATTOLICA 24. L'istituto delle intese: art. 8, comma 3 Cost. 25. Natura della situazione riconosciuta 26. La identificazione dei soggetti legittimati all'intesa 27. La procedura da seguire per la stipula delle intese 28. Le intese e il riconoscimento dell'identità confessionale 29. Problematicità delle intese

6 pag- 31. L'adattamento alle norme delle intese con le altre confessioni Adattamento mediante procedimenti di normazione secondaria 134 PARTE III COSTITUZIONE E PATRIMONIO ECCLESIASTICO LA RELAZIONE ECONOMICA CAPITOLO UNICO PATRIMONIO ECCLESIASTICO E SOSTEGNO DELLA MANO PUBBLICA SEZIONE I AIUTI FINANZIARI DELLO STATO ALLE CONFESSIONI RELIGIOSE: LE RAGIONI COSTITUZIONALI GLI ISTITUTI GLI ENTI Premessa Le ragioni costituzionali del posto delle Chiese nello spazio pubblico L'art. 20 Cost La "second life" dell'art. 20 della Costituzione L'art. 20 Cost. diventa "norma di chiusura del sistema" Gli applicativi dell'art. 20 Cost.: gli enti Patrimonio ecclesiastico ed enti: struttura e funzione degli enti negli ordinamenti confessionali Patrimonio ecclesiastico ed enti: struttura e funzione degli enti nell'ordinamento dello Stato. Perché gli enti religiosi diventano enti ecclesiastici Genesi della 1. n. 222/1985 e riconoscimento degli enti religiosi Funzioni degli enti ecclesiastici e loro costituzione I requisiti del riconoscimento: il "fine di religione e di culto" Gli ulteriori requisiti per il riconoscimento degli enti ecclesiastici Il procedimento di riconoscimento L'iscrizione nel registro delle persone giuridiche: scopo, modi e forme 163

7 3.6. Il procedimento previsto per gli enti acattolici Modificazione ed estinzione degli enti ecclesiastici civilmente riconosciuti 169 SEZIONE II AIUTI FINANZIARI PUBBLICI ALLE CONFESSIONI RELIGIOSE: LE FORME DIRETTE Premessa I flussi finanziari dallo Stato alle Confessioni religiose: i finanziamenti diretti Finanziamenti diretti: ottoxmille statale e criteri per la ripartizione tra Stato e Confessioni religiose Finanziamenti diretti: atti di liberalità \ Atti di liberalità, enti ecclesiastici e normativa statale anti-riciclaggio Legislazione confessionale anti-riciclaggio: collaborazione e cooperazione in materia penale e giudiziaria Finanziamenti diretti: il cinquexmille Finanziamenti diretti: ulteriori forme di sostegno pubblico Utilizzazione dell'ottoxmille da parte dello Stato Utilizzazione dell'ottoxmille da parte delle Confessioni Utilizzazione dell 'ottoxmille da parte della Chiesa Cattolica Utilizzazione dell'ottoxmille da parte delle altre Confessioni dotate di Intesa 198 SEZIONE III AIUTI FINANZIARI DELLO STATO ALLE CONFESSIONI RELIGIOSE: FORME INDIRETTE E FISCALITÀ DI VANTAGGIO La fiscalità di vantaggio delle Confessioni religiose dotate di Concordato o Intesa: le ragioni A monte dell'attuale statuto fiscale degli enti ecclesiastici: il principio di equiparazione e il suo declino Irpeg/Ires Hor In vim Ici/Imu 206

8 pag Onlus Inlus 213 PARTE IV COSTITUZIONE SUSSIDIARIETÀ E CONFESSIONI RELIGIOSE LA GOVERNANCE CONDIVISA CAPITOLO UNICO ISTITUZIONIPUBBLICHEEISTITUZIONI CONFESSIONALI TRA COLLABORAZIONE COOPERAZIONE E SUSSIDIARIETÀ: IL RUOLO DEI PRINCIPI 1. Il principio di sussidiarietà nel diritto dell'unione Europea Il "metodo" della sussidiarietà nel diritto europeo e nel diritto interno Il principio di "sussidiarietà orizzontale" nell'ordinamento interno: l'esordio La costituzionalizzazione dei principi di «leale collaborazione», «cooperazione» e «sussidiarietà verticale»: rapporto Stato/Regioni. Prevalenza dell'istanza unitaria dell'ordinamento della Repubblica e giustizia costituzionale La sussidiarietà orizzontale: breve premessa L'art. 118 comma 4 della Costituzione: interpretazione sistematica della "sussidiarietà orizzontale" Il Who's Who della "sussidiarietà orizzontale" Attuazione e giustiziabilità della sussidiarietà orizzontale secondo giurisprudenza amministrativa Economia sociale e sussidiarietà orizzontale: finanziamenti e defiscalizzazione Sussidiarietà orizzontale e affidamento dalla mano pubblica di "servizi sanitarie sociali" Il principio di «collaborazione e cooperazione» secondo le fonti di disciplina degli interessi religiosi 247

9 pag- PARTE V COSTITUZIONE UNIONE EUROPEA E ORDINAMENTI CONFESSIONALI LA LIBERTÀ ISTITUZIONALE DELLE CHIESE NEL DOPO LISBONA CAPITOLO UNICO LA LIBERTÀ RELIGIOSA ISTITUZIONALE DELLE CHIESE NEL TRATTATO DI LISBONA 1. Premessa: cooperazione e sussidiarietà come principi-motore dei processi di integrazione europea tra ordinamenti politici e religioni Il principio di cooperazione tra ordinamenti politici europei e Chiese: percorso ed esiti odierni Dalla Carta di Nizza all'art. 17 del Trattato di Lisbona Reazioni, conseguenze e modifiche delle relazioni tra Comunità Europea e Chiese a seguito dell'entrata in vigore dell'art. 17 del Trattato di Lisbona Incidenza dell'art. 17 del Trattato in materia di interventi legislativi statali a carattere finanziario in favore delle Chiese L'art. 17 del Trattato, la ripartenza del principio di cooperazione nel diritto dell'unione e il rinnovarsi selettivo del dialogo interreligioso 259