SOMMARIO PREMESSA... 2 METODOLOGIA DI INDAGINE... 2 Aspetti idrologici... 2 Aspetti idraulici... 5 Valutazione del trasporto solido di massa...

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1 SOMMARIO PREMESSA... 2 METODOLOGIA DI INDAGINE... 2 Aspetti idrologici... 2 Aspetti idraulici... 5 Valutazione del trasporto solido di massa... 5 ANALISI IDROLOGICA... 6 Morfometria... 6 Pluviometria... 7 Altri parametri CN (Curve Number)...10 TL (Time Lag) Determinazione delle portate idriche di riferimento Determinazione delle portate idriche e solide di riferimento ANALISI IDRAULICA Premessa Analisi idraulica stato attuale Analisi idraulica con opere in progetto Analisi idraulica con opere in progetto e trasporto di massa CONCLUSIONI ALLEGATI Allegato 1: Ietogrammi per la predisposizione del modello idrologico Allegato 2: Il codice numerico HEC-RAS Il codice numerico HEC-RAS Allegato 3: Schema delle sezioni utilizzate per il modello idraulico Allegato 5: Sezioni di deflusso relative allo scenario con opere in progetto e portate liquide Allegato 6: Sezioni di deflusso relative allo scenario con opere in progetto e portate liquide e solide (debris flow)... 94

2 PREMESSA La presente relazione idrologica ed idraulica viene redatta a supporto del PRGC del Comune di Issime, al fine di valutare l ampiezza delle fasce di rispetto da imporre ai sensi della normativa vigente (L.R. 6/4/1998 n 11, art. 36 e L.R. 10/4/1 998 n 13, art. 35). Detta normativa prevede la valutazione delle portate associate a Tempo di ritorno pari a 20, 100 e 200 anni, per la definizione delle fasce rispettivamente denominate A, B e C. L analisi pertanto muove dall individuazione dei parametri morfometrici caratteristici del bacino del Torrente Rickurtbac, posti in relazione con le precipitazioni associate ai predetti tempi di ritorno desunte attraverso i coefficienti indicati dal PAI (Piano stralcio per l Assetto Idrogeologico) per la zona in esame e con le caratteristiche topografiche del conoide derivanti dalla cartografia tecnica alla scala 1: Per le valutazioni di carattere ideologico ci si avvale del codice numerico HEC-1, mentre per lo studio idraulico si procede applicando il codice di calcolo HEC-RAS e FLO-2D, descritti in seguito. METODOLOGIA DI INDAGINE Aspetti idrologici In bibliografia esistono due studi che recano al loro interno valutazioni delle portate di piena per il bacino oggetto di studio. Siccome i dati riportati sono tra loro sensibilmente differenti, si riporta brevemente una sintesi degli approcci adottati nella definizione delle portate, al fine di giustificare la scelta di un nuovo studio idrologico al fine della presente relazione. Il primo documento esaminato è la Relazione Idraulica allegata al Progetto Esecutivo degli Interventi di sistemazione del Torrente Rickurt in Comune di Issime a seguito degli eventi alluvionali dell Ottobre 2000, a firma del Dott. Ing. S. Pallanza, che riporta, a pg.2: La portata di massima piena in base alla quale eseguire le verifiche idrauliche sulle sezioni interessate dall opera in oggetto, è stata calcolata utilizzando tre diversi procedimenti di calcolo, di cui due basati sulle portate registrate sul torrente, ed il terzo sulle precipitazioni. Sostanzialmente si propone l applicazione del metodo di Gumbel, del metodo di Fuller e del metodo di Correlazione secondo la formula proposta dall Autorità di Bacino del Fiume Po (1995). I risultati del procedimento erano i seguenti: Metodo Superficie (kmq) Q (TR=100 anni) (mc/s) Q (TR=200 anni) (mc/s) Gumbel Fuller Corrivazione

3 Quindi, essendo cautelativo, si considerava quale valore di riferimento per le portate idriche del T. Rickurt, quello ottenuto con il metodo della corrivazione (Q=20.18 mc/s). In realtà poi si adottava, quale valore di riferimento ultimo, quello della portata liquida e solida stimata per il corso d acqua in relazione alla portata idrica duecentennale attraverso il metodo di Shribny. Detto valore era pari a Q = mc/s. Il secondo documento esaminato reca Considerazioni sullecaratteristiche geologico-idrauliche e sulla situazione del dissesto del bacino del Torrente Rickurt, a cura del Politecnico di Torino (Bottino, Oggeri, Peila, Rosso dicembre 2001). In esso, adottando il metodo cinematico, e considerato quale tempo di corrivazione del bacino quello determinato attraverso la relazione di Giandotti, le portate correlate a tempi di ritorno di 100, 200 e 500 anni presentavano comunque valori superiori ai 100 mc/s (140 mc/s con TR=200 anni). Ciò comporta un contributo unitario pari a q = 10 mc/s per kmq di superficie. I dati a disposizione paiono non adeguati alla realtà del bacino, in quanto si sospetta che le metodologie adottate nell ambito del primo documento producano in effetti valori sottostimati rispetto alle caratteristiche del bacino (indagini condotte in termini di portata formativa portano a valori di portata superiori, per quanto qualitativi), mentre eccessivi sembrano i valori del contributo unitario di portata per kmq che derivano dai dati contenuti nel secondo documento. Si ritiene quindi opportuno proporre una nuova analisi idrologica basata sull applicazione di un modello in grado di gestire gli afflussi distribuiti in ietogrammi di diversa durata, parzializzando la superficie del bacino al fine di ottenere idrogrammi di piena, in funzione della durata della precipitazione e del Tempo di Ritorno, il più possibile verosimili. Pertanto gli aspetti idrologici sono stati sviluppati mediante l utilizzo del codice numerico HEC-1, di derivazione statunitense ed ampiamente utilizzato anche in Italia da diversi anni. Esso si basa sull applicazione del metodo dell idrogramma unitario, così come previsto dall USDA (metodo SCS- CN). Il modello ha dato soddisfacenti risultati anche in ambito alpino, e risulta preferibile alle formule semiempiriche ed al metodo razionale (Time-Area Method) in quanto consente la produzione di idrogrammi a fronte dell inputazione di ietogrammi anziché fornire un valore di portata al colmo in relazione a pochi parametri pluviometrici e morfometrici. L utilizzo del codice di calcolo richiede innanzitutto la suddivisione del bacino in sottounità idrologiche, a ciascuna delle quali si associano i dati pluviometrici di pertinenza ed i parametri necessari alla simulazione della trasformazione afflussi-deflussi. A suddivisione avvenuta si procede alla misurazione e/o individuazione dei seguenti parametri:

4 Superficie contribuente al deflusso (misurata in kmq su supporto cartografico alla scala 1: mediante utilizzo di software GIS); Percentuale della superficie da associare alle differenti caratteristiche pluviometriche, per consentire la pesatura degli afflussi meteorici; Pendenza media dei versanti, calcolata come indicato in apposito paragrafo, in funzione della lunghezza delle isoipse ricadenti nella sottounità idrologica, considerate con prefissata equidistanza e rapportata alla superficie della sottounità. Le isoipse sono state misurate con software GIS (Mapinfo) su supporto cartografico alla scala 1:10.000; Lunghezza dell asta principale, anch essa misurata sulla cartografia tecnica di riferimento; CN (Curve Number), parametro che tiene conto dell uso del suolo e del grado di impermeabilità del substrato, e fornisce, sostanzialmente, la riduzione dell afflusso meteorico dovuto a perdite per infiltrazione delle acque nel terreno durante l evento considerato; TL (Time Lag), anche detto Tempo di Ritardo. Coefficiente che dipende dalle caratteristiche morfometriche della sottounità idrologica, nonché dal CN. Esso esprime la rapidità della trasformazione afflussi-deflussi e corrisponde, graficamente, alla distanza che intercorre tra il baricentro del pluviogramma e il picco dell idrogramma. E espresso noprmalmente in ore. Il codice numerico HEC-1 è stato creato nei primi anni 70 dall U.S. Corps of Engineers ed è applicabile a bacini di qualsiasi superficie. L obiettivo finale è la simulazione dei processi idrologici che interessano il bacino in relazione ad eventi di precipitazione. La determinazione delle portate si basa sul metodo SCS-CN, messo a punto dall USDA-Soil Conservation Service nel 1972, per la ricostruzione delle piene in piccoli bacini agricoli, e già largamente impiegato negli Stati Uniti. Si assume che il deflusso superficiale (P), durante un evento di piena, sia direttamente proporzionale al volume della precipitazione (I), dedotto l assorbimento iniziale(ia), al rapporto tra il volume specifico infiltrato (F) ed il volume di massima ritenzione potenziale del suolo (S). La relazione: P= (I-Ia)²/(I-Ia+S ) fornisce la stima del volume specifico di ruscellamento in funzione della quantità di acqua precipitata e di due parametri caratteristici del bacino: la capacità di assorbimento iniziale (Ia) e la massima ritenzione potenziale (S). In relazione ad un determinato stato di imbibimento iniziale, (S) dipende essenzialmente dalla natura e dall uso del suolo. Questi ultimi due elementi vengono parametrizzati nel CN (=Curve Number, caratteristica da cui deriva il nome del metodo), che viene dunque a rappresentare l attitudine del bacino a produrre deflusso.

5 Per quanto detto sopra, il valore di CN dipende dallo stato di imbibimento del bacino, e varia al variare di esso. L AMC, Antecedent Moisture Condition, viene espresso in modo qualiquantitativo, in base alla quantità di pioggia precipitata durante i 5 giorni antecedenti la piena. Si distinguono pertanto 3 classi, denominate AMC I, II, III, che rappresentano rispettivamente condizioni di suolo inizialmente asciutto, mediamente imbibito e fortemente imbibito. Calcolato il valore di CN in stato di AMC(II) tramite l uso di tabelle, lo si può opportunamente ricondurre a condizioni di AMC(I) o AMC(III) mediante apposite relazioni. Aspetti idraulici Siccome la normativa di riferimento citata in premessa prevede l analisi idraulica a fronte delle portate determinate con tempi di ritorno pari a 20, 100 e 200 anni, si ritiene opportuno procedere all analisi idraulica come segue: 1. Predisposizione ed applicazione del modello di moto permanente HEC-RAS alle portate di riferimento, per verificare se queste risultano contenute o non nell ambito delle sezioni inserite nel modello; 2. In caso le portate non risultino contenute nelle sezioni rilevate, si procede alla predisposizione ed applicazione del modello bidimensionale FLO-2D, per l analisi delle espansioni laterali dell esondazione. I principi concettuali su cui si basa il codice di calcolo HEC-RAS sono contenuti in Allegato 2. Valutazione del trasporto solido di massa Siccome il corso d acqua oggetto di studio è soggetto a fenomeni di trasporto solido di massa (debris flow), si ritiene opportuno assumere, quali portate ultime di riferimento, quelle miste solidoliquido riferite a quelle idriche determinate in sede di indagine idrologica. Per analogia con il citato studio Relazione Idraulica allegata al Progetto Esecutivo degli Interventi di sistemazione del Torrente Rickurt in Comune di Issime a seguito degli eventi alluvionali dell Ottobre 2000, a firma del Dott. Ing. S. Pallanza, si considera la portata della miscela solido-liquido derivante dalla relazione: Q = Q + Q lava liquida solida dove la portata solida è individuata come: Q solida = Q liquida CV ( 1 CV ) con CV a significare la concentrazione in volume del solido, assunta pari a 0.68.

6 ANALISI IDROLOGICA Morfometria Come accennato in sede di descrizione delle metodologie adottate, lo studio idrologico del bacino in esame prende avvio dalla perimetrazione del bacino sotteso (sezione di chiusura posta all apice del conoide - quota 1039 m slm - in corrispondenza del ponte che conduce alla località Z uabra Rickurt) e dalla suddivisione dello stesso in sottounità idrologiche, per ciascuna delle quali si indagano le caratteristiche morfometriche salienti sottoelencate mediante l utilizzo di software GIS (Mapinfo). Lo schema seguente riporta il bacino e la distribuzione delle sottounità idrologiche individuate. Figura 1: Torrente Rickurt schema delle sottounità idrologiche Il bacino idrografico, di estensione complessiva pari a 14.2 kmq, viene suddiviso in 7 sottounità contribuenti in destra idrografica (D1,, D7) e in 4 sottounità contribuenti in sinistra (S1,, S4). Nella costruzione dell imput del modello idrologico le confluenze (somme di idrogrammi unitari) sono posizionate in maniera tale da rispettare la contribuzione progressiva delle differenti sottounità, ottenendo, in seguito al contributo delle superfici D7 ed S4, l idrogramma finale. Per quanto concerne le caratteristiche morfometriche salienti, utili all applicazione del codice numerico adottato, sono riportate nella seguente tabella.

7 Sottounita' Idrologica cdl AREA e PEND Y L m kmq km % Km S S S S D D D D D D D Per il calcolo della pendenza media dei versanti (PEND in valore assoluto e Y in %) si procede alla misurazione delle isoipse ricadenti in ciascuna delle sottounità idrologiche considerando una equidistanza (e) pari a 50 m. La relazione che conduce alla determinazione della pendenza è la seguente: PEND = e in cui l i è la misura dell isoipsa i-esima in km, e l equidistanza e A la superficie della sottounità idrologica in kmq. li A Pluviometria I dati pluviometrici adottati per il bacino oggetto di studio sono quelli indicati dal PAI (Piano Stralcio per l Assetto Idrogeologico) nella Direttiva Piene-Progetto Allegato 3. Il territorio del bacino idrografico del Po è stato suddiviso in celle con maglia 2x2 km, pluviometricamente omogenee, per ciascuna delle quali, in funzione del tempo di ritorno dell evento, sono idicati i parametri della curva segnalatrice di probabilità pluviometrica, assunta nella forma h n = a t in cui h è l altezza di precipitazione in mm, a l altezza di precipitazione riferita alla durata unitaria, t la durata della precipitazione ed n l esponente della curva. Noti i parametri, è possibile, per diverse durate di precipitazione, calcolare l altezza di pioggia. Nell ambito dello studio, per i tempi di ritorno di 20, 100 e 200 anni, si sono costruiti gli ietogrammi delle precipitazioni di durata pari a 2, 4, 6, 8, 9, 10, 11, 12, 13, 14 ore. Per ogni ietogramma si è predisposto poi il modello idrologico, ricercando la condizione pluviometrica per cui risulta massima la portata al colmo dell idrogramma. Lo schema seguente riporta l intersezione delle sottounità idrologiche con le celle del PAI.

8 Figura 2: Intersezione sottounità idrologiche cella PAI La seguente tabella riporta i valori dei parametri riportati dal PAI ed utilizzati ai fini del presente studio. coefficienti curva segnalatrice possibilità pluviometrica (PAI) CELLE a TR 20 n TR 20 a TR 100 n TR 100 a TR 200 n TR 200 a TR 500 n TR 500 mm mm mm mm BA BB BC BA BB BC Per le sottounità idrologiche ricadenti in più di una cella, si è operata una ponderazione rispetto alle superfici, pesando le precipitazioni in funzione dei parametri indicati. DISTRIBUZIONE CELLE PAI SOTTOUNITA' IDROLOGICA CELLE PAI E PESO S1 S2 S3 S4 D1 BA70(0.8); BB70(0.2) BB70(1) BB70(0.2); BC70(0.4); BB71(0.2); BC71(0.2) BB70(0.4); BC70(0.6) BA71(1)

9 D2 D3 D4 D5 D6 D7 BA71(0.8); BB71(0.2) BB71(1) BB71(1) BB71(0.8); BC71(0.2) BC71(1) BC71(0.5); BC70(0.5) La curva di probabilità pluviometrica per assegnato tempo di ritorno (Tr) contiene una parte dell informazione necessaria per l analisi pluviometrica, ma bisogna stabilire a priori la distribuzione temporale dell intensità di pioggia. L informazione ricavata dall equazione della curva segnalatrice di possibilità pluviometrica h n = a t può essere completata dalla scelta di un pattern, ovvero di una certa forma della distribuzione temporale degli afflussi. E noto infatti che la distribuzione degli afflussi costituisce un fattore assai rilevante per la determinazione dei valori di deflusso al colmo nelle reti drenanti sia artificiali sia naturali. In un indagine sulla caratterizzazione empirica degli eventi di pioggia (Ferrari S., 1994) sono state fornite informazioni sulle scelte delle forme di ietogramma di progetto attraverso l analisi di registrazioni relative a eventi di pioggia sul territorio italiano, divisi per gruppi di durata totale e riducendoli in forma unitaria in rapporto ai valori totali di altezza e durata, si è ricavato per ogni quarto di durata della pioggia, i valori percentuali di altezza aventi assegnata frequenza di osservazione. Successivamente si ricostruiscono i nubifragi di progetto aventi stessa durata ed altezza di pioggia, ma aventi differente posizione temporale dello scroscio (cioè una diversa distribuzione dell intensità di pioggia). Il valore minimo di probabilità di superamento minima, cui si fa riferimento nel lavoro citato, risulta pari al 5% (ossia con un tempo di ritorno pari a 20 anni) mancando un numero adeguato di osservazioni per una analisi statistica adeguata. Dal punto di vista applicativo, si assume tale valore come indicativo delle frequenze elevate. L analisi ha mostrato come la percentuale di ripartizione delle quantità di precipitazione cadute nei primi tre quarti rispetto a quella caduta nell ultimo quarto del tempo di pioggia variano al variare della durata dell evento. In prtatica, si assumono i seguenti valori: DURATA (ore) % DELLA TOTALE PIOGGIA DA ATTRIBUIRE ALL ULTIMO QUARTO DELLA DURATA % % % %

10 Dai dati precedentemente ricavati si è estrapolato lo ietogramma di progetto riferendosi ad un solo scroscio di maggiore intensità al termine della durata della precipitazione. In genere tale ietogramma risulta più gravoso in quanto i volumi idrici affluiti precedentemente avranno colmato le capacità di invaso e ridotto le perdite per infiltrazione. Per piogge di diversa durata ( da 2 a 14 h) sono stati determinati gli ietogrammi di progetto dove si è supposto, per i motivi precedentemente evidenziati, uno scroscio finale che si verifica nell ultimo quarto della durata complessiva dell evento. Gli intervalli in cui è stata suddivisa la precipitazione hanno tutti l ampiezza di 15 minuti ciascuno. Gli ietogrammi sono riportati integralmente in Allegato1. Altri parametri Gli altri parametri necessari per la compilazione del codice di calcolo HEC-1 sono sostanzialmente il CN (curve number), che tiene conto delle caratteristiche di infiltrabilità dei suoli e del tipo di copertura vegetale che essi ospitano ed il TL (Time Lag = tempo di ritardo), che, espresso in ore rappresenta la distanza tra il baricentro del pluviogramma ed il picco dell idrogramma. CN (Curve Number) I dati reperibili in bibliografia consentono di attribuire il valore di CN ad ogni sottounità idrologica, mediando quelli relativi alle coperture vegetali desunte dall uso suolo a disposizione e riferendosi a condizioni ordinarie di AMC II (Antecedent moisture condition), ovvero supponendo che la precipitazione si verifichi in condizioni di media saturazione del suolo. I valori determinati sono i seguenti: S1 S2 S3 S4 D1 D2 D3 D4 D5 D6 D7 SUPERFICIE USO SUOLO Praterie Arbusteto rado Arbusteto fitto Bosco rado Bosco fitto Detrito di falda Rocce affioranti Distribuzione percentuale delle coperture rispetto all area

11 S1 S2 S3 S4 D1 D2 D3 D4 D5 D6 D7 SUPERFICIE USO SUOLO CN Praterie Arbusteto rado Arbusteto fitto Bosco rado Bosco fitto Detrito di falda Rocce affioranti CN SOTTOUNITA' Determinazione del parametro CN per le sottounità idrologiche TL (Time Lag) Per la detrminazione del tempo di ritardo si è utilizzata la relazione di Mockus: TL = L 9 Y CN In cui Y è la pendenza media dei versanti espressa in percentuale, L la lunghezza dell asta in km e CN il curve number calcolato per ogni sottounità idrologica. I valori ottenuti sono i seguenti: SOTTOUNITA' IDROLOGICA AREA Y L CN TL kmq % km ore S S S S D D D D D D D

12 Determinazione delle portate idriche di riferimento Con le modalità sopra descritte, il codice di calcolo fornisce i seguenti valori di portata al colmo dell idrogramma (in grassetto corsivo quelli di riferimento): PORTATA in mc/s in funzione della durata di pioggia e del tempo di ritorno DURATA TR=20 TR=100 TR=200 ore anni anni anni Ai sensi della normativa vigente e citata, i valori di portata idrica assunti come riferimento ai fini della presente relazione sono i seguenti: TR = 20 anni: 28 mc/s TR = 100 anni: 44 mc/s TR = 200 anni: 51 mc/s. Determinazione delle portate idriche e solide di riferimento Essendo il corso d acqua soggetto a fenomeni di trasporto solido di massa (debris flow), si ritiene opportuno assumere come riferimento definitivo per l individuazione delle fasce A, B e C le portate miste liquide e solide calcolate sulla base di quelle idriche determinate sopra. La seguente tabella riassume le portate di riferimento (per la determinazione vale quanto illustrato nel capitolo relativo alla metodologia di indagine): TR = 20 anni: 87 mc/s TR = 100 anni: 138 mc/s TR = 200 anni: 160 mc/s.

13 ANALISI IDRAULICA Premessa Per quanto sopra descritto si procede in questo capitolo all illustrazione delle caratteristiche idrauliche del deflusso secondo gli esiti della modellazione in condizioni di moto permanente, in quanto il modello bidimensionale risulterebbe superfluo dal momento che lo portate risultano contenute nelle sezioni rilevate. Nello specifico si riportano i risultati relativi a 3 scenari, così descritti: 1. Stato attuale: per cui si inputa nella modellizzazione la topografia dell esistente, senza contemplare la realizzazione delle opere in progetto (Progetto Esecutivo degli Interventi di sistemazione del Torrente Rickurt in Comune di Issime a seguito degli eventi alluvionali dell Ottobre 2000 ); 2. Stato di progetto: per cui si implementa la topografia con le sezioni del succitato progetto esecutivo e si sviluppa l analisi in funzione delle sole portate idriche; 3. Stato di progetto e trasporto di massa: come il precedente, ma sviluppando l analisi in funzione dei valori di portata solido+liquido calcolati. Analisi idraulica stato attuale Le analisi condotte in condizioni di moto permanente evidenziano le condizioni idrauliche di deflusso delle portate idriche riassunte nelle seguenti tabelle: Portata Q = 28 mc/s (TR = 20 anni) River Profile Q Min Ch W.S. Crit E.G. E.G. Vel Flow Top Froude Sta Total El Elev W.S. Elev Slope Chnl Area Width # Chl (m3/s) (m) (m) (m) (m) (m/m) (m/s) (m2) (m) 27 PF PF PF PF PF PF PF PF PF PF PF PF PF PF PF

14 12 PF PF PF PF PF PF PF PF PF PF PF PF Si evidenzia (come illustrato anche dalle sezioni riportate in Allegato 4) che: 1. La portata idrica risulta interamente contenuta nell ambito delle sezioni rilevate senza che si producano esondazioni, in destra o in sinistra; 2. La velocità della corrente si mantiene all interno di un range compatibile con i materiali costituenti le sponde ed il fondo. Portata Q = 44 mc/s (TR = 100 anni) River Profile Q Min Ch W.S. Crit E.G. E.G. Vel Flow Top Froude Sta Total El Elev W.S. Elev Slope Chnl Area Width # Chl (m3/s) (m) (m) (m) (m) (m/m) (m/s) (m2) (m) 27 PF PF PF PF PF PF PF PF PF PF PF PF PF PF PF PF PF PF PF PF PF PF PF PF PF PF PF Si evidenzia (come illustrato anche dalle sezioni riportate in Allegato 4) che:

15 1. La portata idrica risulta interamente contenuta nell ambito delle sezioni rilevate senza che si producano esondazioni, in destra o in sinistra; 2. La velocità della corrente si mantiene all interno di un range compatibile con i materiali costituenti le sponde ed il fondo. Portata Q = 51 mc/s (TR = 200 anni) River Profile Q Min Ch W.S. Crit E.G. E.G. Vel Flow Top Froude Sta Total El Elev W.S. Elev Slope Chnl Area Width # Chl (m3/s) (m) (m) (m) (m) (m/m) (m/s) (m2) (m) 27 PF PF PF PF PF PF PF PF PF PF PF PF PF PF PF PF PF PF PF PF PF PF PF PF PF PF PF Si evidenzia (come illustrato anche dalle sezioni riportate in Allegato 4) che: 1. La portata idrica risulta interamente contenuta nell ambito delle sezioni rilevate senza che si producano esondazioni, in destra o in sinistra; 2. La velocità della corrente si mantiene all interno di un range compatibile con i materiali costituenti le sponde ed il fondo. Analisi idraulica con opere in progetto Le analisi condotte in condizioni di moto permanente evidenziano le condizioni idrauliche di deflusso delle portate idriche riassunte nelle seguenti tabelle:

16 Portata Q = 28 mc/s (TR = 20 anni) River Profile Q Min Ch W.S. Crit E.G. E.G. Vel Flow Top Froude Sta Total El Elev W.S. Elev Slope Chnl Area Width # Chl (m3/s) (m) (m) (m) (m) (m/m) (m/s) (m2) (m) 27 PF PF PF PF PF PF PF PF PF PF PF PF PF PF PF PF PF PF PF PF PF PF PF PF PF PF PF Si evidenzia (come illustrato anche dalle sezioni riportate in Allegato 5) che: 1. La portata idrica risulta interamente contenuta nell ambito delle sezioni rilevate senza che si producano esondazioni, in destra o in sinistra; 2. La velocità della corrente si mantiene all interno di un range compatibile con i materiali costituenti le sponde ed il fondo. Portata Q = 44 mc/s (TR = 100 anni) River Profile Q Min Ch W.S. Crit E.G. E.G. Vel Flow Top Froude Sta Total El Elev W.S. Elev Slope Chnl Area Width # Chl (m3/s) (m) (m) (m) (m) (m/m) (m/s) (m2) (m) 27 PF PF PF PF PF PF PF PF PF PF PF PF

17 15 PF PF PF PF PF PF PF PF PF PF PF PF PF PF PF Si evidenzia (come illustrato anche dalle sezioni riportate in Allegato 5) che: 1. La portata idrica risulta interamente contenuta nell ambito delle sezioni rilevate senza che si producano esondazioni, in destra o in sinistra; 2. La velocità della corrente si mantiene all interno di un range compatibile con i materiali costituenti le sponde ed il fondo. Portata Q = 51 mc/s (TR = 200 anni) River Profile Q Min Ch W.S. Crit E.G. E.G. Vel Flow Top Froude Sta Total El Elev W.S. Elev Slope Chnl Area Width # Chl (m3/s) (m) (m) (m) (m) (m/m) (m/s) (m2) (m) 27 PF PF PF PF PF PF PF PF PF PF PF PF PF PF PF PF PF PF PF PF PF PF PF PF PF PF PF Si evidenzia (come illustrato anche dalle sezioni riportate in Allegato 5) che:

18 1. La portata idrica risulta interamente contenuta nell ambito delle sezioni rilevate senza che si producano esondazioni, in destra o in sinistra; 2. La velocità della corrente si mantiene all interno di un range compatibile con i materiali costituenti le sponde ed il fondo. Analisi idraulica con opere in progetto e trasporto di massa Le analisi condotte in condizioni di moto permanente evidenziano le condizioni idrauliche di deflusso delle portate idriche e solide riassunte nelle seguenti tabelle: Portata Q = 87 mc/s (TR = 20 anni) River Profile Q Min Ch W.S. Crit E.G. E.G. Vel Flow Top Froude Sta Total El Elev W.S. Elev Slope Chnl Area Width # Chl (m3/s) (m) (m) (m) (m) (m/m) (m/s) (m2) (m) 27 PF PF PF PF PF PF PF PF PF PF PF PF PF PF PF PF PF PF PF PF PF PF PF PF PF PF PF Si evidenzia (come illustrato anche dalle sezioni riportate in Allegato 6) che: 1. La portata idrica risulta interamente contenuta nell ambito delle sezioni rilevate senza che si producano esondazioni, in destra o in sinistra.

19 Portata Q = 138 mc/s (TR = 100 anni) River Profile Q Total Min Ch W.S. Crit E.G. E.G. Vel Flow Top Froude Sta El Elev W.S. Elev Slope Chnl Area Width # Chl (m3/s) (m) (m) (m) (m) (m/m) (m/s) (m2) (m) 27 PF PF PF PF PF PF PF PF PF PF PF PF PF PF PF PF PF PF PF PF PF PF PF PF PF PF PF Si evidenzia (come illustrato anche dalle sezioni riportate in Allegato 6) che: la portata idrica risulta interamente contenuta nell ambito delle sezioni rilevate senza che si producano esondazioni, in destra o in sinistra. Portata Q = 160 mc/s (TR = 200 anni) River Profile Q Total Min Ch W.S. Crit E.G. E.G. Vel Flow Top Froude Sta El Elev W.S. Elev Slope Chnl Area Width # Chl (m3/s) (m) (m) (m) (m) (m/m) (m/s) (m2) (m) 27 PF PF PF PF PF PF PF PF PF PF PF PF PF PF PF

20 12 PF PF PF PF PF PF PF PF PF PF PF PF Si evidenzia (come illustrato anche dalle sezioni riportate in Allegato 6) che: la portata idrica risulta interamente contenuta nell ambito delle sezioni rilevate senza che si producano esondazioni, in destra o in sinistra.

21 CONCLUSIONI Dalle indagini svolte emerge che le condizioni attuali delle sezioni di deflusso dell alveo del Torrente Rickurt sono idonee allo smaltimento delle portate idriche associate a tempo di ritorno pari a 20, 100 e 200 anni. La realizzazione delle opere previste nel Progetto Esecutivo degli Interventi di sistemazione del Torrente Rickurt in Comune di Issime a seguito degli eventi alluvionali dell Ottobre 2000, a firma del Dott. Ing. S. Pallanza, rendono l alveo idoneo al convogliamento delle portate liquide e solide (debris flow) associate ai medesimi tempi di ritorno, con franchi di sicurezza ridotti solo in occasione della piena duecentennale. Pertanto, ai fini dell individuazione delle fasce A, B e C di rispetto del corso d acqua ai sensi della normativa vigente, si ritiene sufficiente far coincidere le tre fasce con il ciglio della sponda attuale e/o con la sommità delle opere previste dal citato progetto.

22 ALLEGATI

23 Allegato 1: Ietogrammi per la predisposizione del modello idrologico

24 TR=20 anni TP =2 ore PG BA70 PI PG BB70 PI PG BC70 PI PG BA71 PI PG BB71 PI PG BC71 PI TP =4 ore PG BA70 PI PI PG BB70 PI PI PG BC70 PI PI PG BA71 PI PI PG BB71 PI PI PG BC71 PI PI TP =6 ore PG BA70 PI PI PI PG BB70 PI PI PI PG BC70 PI PI PI PG BA71 PI PI PI PG BB71 PI PI PI PG BC71 PI PI PI

25 TP =8 ore PG BA70 PI PI PI PI PG BB70 PI PI PI PI PG BC70 PI PI PI PI PG BA71 PI PI PI PI PG BB71 PI PI PI PI PG BC71 PI PI PI PI TP =9 ore PG BA70 PI PI PI PI PG BB70 PI PI PI PI PG BC70 PI PI PI PI PG BA71 PI PI PI PI PG BB71 PI PI PI PI PG BC71 PI PI PI PI

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