Andamento dei prezzi e dei costi nella GDA

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1 Panel agroalimentare Indagini congiunturali Panel Agroalimentare Ismea Andamento dei prezzi e dei costi nella GDA II semestre 25 Risultati dell indagine L indice della ragione di scambio nella GDA Analisi per area geografica Nel secondo semestre del 25 l aumento dei prezzi di vendita e la stabilità dei costi totali dichiarati dagli operatori della Grande Distribuzione Alimentare (GDA) hanno determinato, nonostante i valori ancora negativi, una netta ripresa dell indice della ragione di scambio (-13), dell indice della ragione di scambio dei soli prodotti alimentari (-18) e dell indice di dinamicità di mercato dei prodotti alimentari (+18). Questi i risultati dell indagine condotta a mezzo del Panel GDA Ismea, che consta di 15 operatori della Grande Distribuzione Alimentare ripartiti in 5 canali: Cedis, Ipermercati, Supermercati, Superette e Discount (per approfondimenti cfr. Nota metodologica). L indice della ragione di scambio della Grande Distribuzione Alimentare tiene conto dei giudizi sull andamento dei costi totali sostenuti e sull andamento del valore dello scontrino medio, evidenziando, oltre che la situazione economica del settore, la capacità degli operatori di recuperare gli aumenti dei costi tramite gli aumenti dei prezzi praticati sulle vendite. Nella seconda metà del 25, come già indicato, l indice si è attestato a - 13, evidenziando un significativo recupero dei margini di profitto per gli operatori del settore nel confronto con il semestre precedente (+19 punti) e con lo stesso semestre dell anno precedente (+24 punti) (grafico 1). Tale miglioramento è stato determinato non tanto dall andamento dei costi, che sono rimasti stabili secondo il giudizio della maggioranza degli intervistati, piuttosto da un recupero della flessione dei ricavi causata da una buona ripresa del valore dello scontrino medio. In particolare, rispetto al semestre precedente (saldo: +38) è emerso un trend decrescente del saldo di risposta dei costi totali (saldo: +29) (grafico 2): per il 53% degli operatori intervistati i costi totali sono rimasti stabili, mentre sono aumentati per il 32% e sono diminuiti per il 6% (le percentuali relative al primo semestre 25 erano rispettivamente pari a 52%, 37% e 3%). Per quanto riguarda il valore dello scontrino medio, nel secondo semestre 25 il saldo delle percentuali di risposta si è attestato al valore di +3, mostrando una variazione congiunturale positiva di 29 punti e tendenziale di ben 42 (grafico 3): lo scontrino medio è, infatti, rimasto stabile per il 43% (28% nel semestre precedente), aumentato per il 3% (23% nel semestre precedente) ed è diminuito per il 27% degli operatori (49% nel semestre precedente). L analisi territoriale dei risultati delle interviste evidenzia un notevole miglioramento dell indice della ragione di scambio della GDA nel Nord Ovest e nel Nord Est del Paese, dove l indicatore si è attestato (in entrambe le aree) su un valore di -5, guadagnando rispettivamente 31 e 29 punti su base congiunturale e 31 e 28 punti su base tendenziale. Nel Centro l indice, con un valore pari a -13 è rimasto, invece, pressoché invariato rispetto al semestre precedente (+1 punto), mentre nel Sud e nelle Isole ha recuperato 8 punti rispetto al primo semestre e 1 punto nel confronto con lo stesso periodo dell anno precedente, chiudendo il 25 con un valore pari a -28 (grafico 1). 1

2 Grafico 1 Indice della ragione di scambio della GDA per area geografica Nord Ovest Nord Est Centro Sud e Isole II semestre '4 I semestre '5 II semestre '5 Dai grafici 2 e 3 emerge che nelle regioni del Nord l andamento dei costi totali è stato caratterizzato da un significativo miglioramento (saldo delle percentuali di risposta in diminuzione). Si è assistito, inoltre, ad un ottima performance del saldo relativo all andamento dello scontrino medio, divenuto positivo in entrambi i casi. Grafico 2 Andamento dei costi totali per area geografica 5 45 saldo delle % di risposta (aumentati - diminuiti) Nord Ovest Nord Est Centro Sud e Isole II semestre '4 I semestre '5 II semestre '5 Diversamente al Centro la stazionarietà della ragione di scambio è stata determinata dalla compensazione tra il lieve aumento del saldo dei costi totali (saldo +22 rispetto a +2 del semestre precedente) e del saldo dello scontrino medio (saldo pari a -4, contro il valore di -7 del semestre precedente). 2

3 Nelle regioni del Sud e nelle Isole, invece, il lieve miglioramento della ragione di scambio è stato indotto dalla dinamica in crescita del valore dello scontrino medio, il cui saldo di risposte è passato da -33 del semestre precedente a -14, mentre i costi totali si sono mantenuti su livelli medioalti, con il 5% degli operatori intervistati che li ha giudicati stabili ed il 45% in aumento (saldo pari a +43 contro il +4 del semestre precedente). Grafico 3 Andamento del valore dello scontrino medio per area geografica 4 saldo delle % di risposta (aumenti - diminuzioni) Nord Ovest Nord Est Centro Sud e Isole II semestre '4 I semestre '5 II semestre '5 Analisi per canale distributivo Da un analisi dei dati rispetto alle diverse tipologie di canale distributivo (grafico 4), emerge che l'indice della ragione di scambio, nel confronto con la prima metà dell anno, è peggiorato solo presso i Discount, mentre è migliorato presso tutte le altre tipologie (Centrali d acquisto, Ipermercati, Supermercati), diventando addirittura positivo nelle Superette. Grafico 4 Indice della ragione di scambio nella GDA per canale distributivo Cedis Ipermercati Supermercati Superette Discount II semestre '4 I semestre '5 II semestre '5 3

4 L evoluzione dell indice della ragione di scambio in ciascuno dei canali distributivi è stato influenzato da dinamiche differenti dei costi totali (grafico 5) e del valore dello scontrino medio (grafico 6). In particolare, per le Cedis, la cui ragione di scambio (-41) è migliorata di 14 punti in termini congiunturali e di 1 punto in termini tendenziali, nel secondo semestre del 25 è stato registrato un saldo dei costi totali pari a +52 (saldo +48 nel semestre precedente) a fronte di un netto recupero del saldo del valore dello scontrino medio (saldo pari a -31, contro il -63 del semestre precedente ed il -43 del semestre corrispondente del 24). Per gli Ipermercati (-33) l indice della ragione di scambio è risultato in crescita sia su base congiunturale (+2 punti) sia su base tendenziale (+42 punti). Tale dinamica è stata determinata dal livello dei costi, considerati in aumento dal 33% degli operatori intervistati (saldo di risposte pari a +23 rispetto a + 55 del periodo precedente), nonché dal recupero del saldo dello scontrino medio, che attestandosi a -3, è aumentato di 1 punti congiunturali e di ben 68 punti tendenziali. Per il canale Supermercati, la ragione di scambio, con un valore pari a -2 (+31 punti rispetto al semestre precedente), è stata favorita da una maggiore stazionarietà dei costi, dichiarata dal 53% degli operatori contro il 39% del periodo precedente (saldo: +22), e dal recupero del saldo di risposte relativo al valore dello scontrino medio, che, chiudendo il periodo con un saldo pari a +18, è diventato positivo guadagnando 31 punti rispetto al primo semestre 25 e ben 48 punti rispetto allo stesso semestre del 24. Grafico 5 Andamento dei costi totali per canale distributivo 7 saldo delle % di risposta (aumentati - diminuiti) Cedis Ipermercati Supermercati Superette Discount II semestre '4 I semestre '5 II semestre '5 Per quanto riguarda le Superette l indice della ragione di scambio, con un valore pari +4, ha registrato l unico valore positivo tra i canali distributivi considerati, guadagnando 17 punti nel confronto congiunturale e 43 in quello tendenziale. In particolare, tale dinamica, a fronte di un leggero peggioramento dell andamento dei costi (saldo: +2 punti rispetto al semestre precedente), è stata determinata dall incremento del saldo di risposte relativo al valore dello scontrino medio, pari a +2 contro il -17 del semestre precedente. 4

5 Per i Discount, infine, la perdita di redditività indicata dalla flessione della ragione di scambio (-17 punti su base congiunturale e -33 punti su base tendenziale) è da imputare in via esclusiva all andamento dei prezzi di vendita, poiché il valore dello scontrino medio è stato giudicato stabile dal 67% degli operatori e in diminuzione dal restante 33% (saldo pari a -33), mentre la situazione dei costi è rimasta invariata rispetto al semestre precedente. Grafico 6 Andamento del valore dello scontrino medio per canale distributivo saldo delle % di risposta (aumenti - diminuzioni) Cedis Ipermercati Supermercati Superette Discount II semestre '4 I semestre '5 II semestre '5 L'indice della ragione di scambio dei prodotti alimentari L indice della ragione di scambio riferito ai soli prodotti alimentari, che mette a confronto l andamento dei costi di approvvigionamento con l andamento dei prezzi di vendita degli stessi prodotti, consente una valutazione della ragione di scambio relativa ai soli prodotti alimentari venduti nella GDA 1. Nella seconda metà del 25, anche questo indice, pur continuando a registrare un valore negativo (-18), è migliorato sia rispetto al semestre precedente (+25 punti) sia rispetto al corrispondente semestre del 24 (+6 punti) (grafico 7). Le cause di tale crescita vanno ricercate nelle dinamiche sia dei costi di approvvigionamento corrispondenti, dichiarati aumentati dal 37% degli intervistati contro il 44% del semestre precedente (saldo di risposte pari a +39 contro il +51 della prima parte dell anno), sia dei prezzi di vendita, che, nello stesso periodo, sono stati interessati da una tendenza al rialzo. In dettaglio, secondo il 29% degli intervistati i prezzi di vendita sono aumentati, secondo il 17% sono diminuiti e per il 53% degli stessi sono rimasti al livello del semestre precedente (nel primo semestre del 25 tali percentuali corrispondevano a 19%, 31% e 48%). Confrontando, poi, la ragione di scambio della GDA (-13) con quella dei soli prodotti alimentari (-18), si evince che la congiuntura del secondo semestre 25 ha determinato una lieve penalizzazione dei beni alimentari rispetto al totale dei beni venduti nella grande distribuzione. 1 Per il calcolo della ragione di scambio dei prodotti alimentari si tiene conto solo dei risultati delle interviste effettuate presso le Centrali d acquisto (Cedis) e gli Ipermercati, poiché il potere contrattuale di questi canali distributivi è in grado di influenzare le politiche di prezzo di tutti gli altri operatori. 5

6 Analisi per area geografica Dall analisi territoriale emerge che la crescita congiunturale e tendenziale della ragione di scambio dei prodotti alimentari si è manifestata in quasi tutte le diverse aree geografiche della Penisola, ad eccezione del Centro (grafico 7). Grafico 7 Indice della ragione di scambio dei prodotti alimentari per area geografica Nord Ovest Nord Est Centro Sud e Isole II semestre '4 I semestre '5 II semestre '5 In particolare, nel Nord Ovest l'indice, pari a -2, è migliorato di 3 punti nel confronto congiunturale, mentre su base tendenziale è stato raggiunto il medesimo livello dello stesso semestre del 24. Rispetto al primo semestre 25, infatti, è cresciuta la quota di operatori che hanno osservato un aumento dei prezzi di vendita (dal 25% al 32%), così come la quota di risposte attestanti la stabilità (dal 25% al 36%), a discapito di quanti hanno dichiarato una diminuzione dei prezzi di vendita (dal 5% al 27%). Per quanto riguarda i costi di approvvigionamento è risultata in flessione la quota di operatori che ne ha dichiarato un aumento (dal 5% al 42%) determinando un saldo di risposta pari a +44 (+75 il valore del saldo nel semestre precedente). Anche nel Nord Est l'indice della ragione di scambio dei prodotti alimentari, pur restando negativo (-9), ha recuperato ben 4 punti rispetto al precedente semestre e 9 punti rispetto allo stesso periodo del 24. Tale andamento è stato favorito dalla ripresa del saldo delle risposte sui prezzi di vendita, che è passato da -46 al valore di +5, oltre che dalla flessione del saldo relativo ai costi di approvvigionamento (saldo pari a 22, contro il 5 del semestre precedente). Le regioni del Centro hanno, invece, evidenziato una performance dell indice opposta sia a quella nazionale sia a quella delle altre aree. La ragione di scambio si è, infatti, attestata a -48, perdendo 22 punti su base congiunturale e 18 su base tendenziale. Le cause vanno ricercate sia nell andamento dei prezzi di vendita dei prodotti alimentari, che sono rimasti stabili per il 5% degli operatori e diminuiti per il 4% (saldo pari a -3 rispetto a -2 del semestre precedente), sia nella crescita dei costi di approvvigionamento, dichiarata dal 6% degli intervistati con un saldo di risposte pari a 67 (contro il 33 del semestre precedente). In linea con l andamento nazionale, invece, l indice della ragione di 6

7 Analisi per categoria di prodotti scambio per le regioni meridionali ed insulari (-7), che ha recuperato ben 34 punti su base congiunturale, sia per la dinamica crescente dei prezzi di vendita (saldo pari 25 rispetto a -33 del semestre precedente) sia per la maggiore stabilità dei costi di approvvigionamento, dichiarata dal 56% degli intervistati (saldo: 4). Con riferimento alle singole categorie di prodotti (drogheria alimentare, freschi, freschissimi, bevande e drogheria chimica), emerge per tutte le voci una tendenza positiva (grafico 8). Infatti, rispetto al semestre precedente, la ragione di scambio risulta in generale migliorata: l indice dei prodotti di drogheria alimentare (-19) ha recuperato 27 punti; l indice dei prodotti freschi (-13) è cresciuto di 16 punti; quello dei prodotti freschissimi (-11) ha registrato un aumento di ben 17 punti; quello delle bevande (-8) e quello della drogheria chimica (-11) hanno entrambi evidenziato un incremento di 26 punti. Anche nel confronto tendenziale risultano in aumento gli indici della ragione di scambio calcolati per i singoli segmenti, con l unica eccezione della drogheria alimentare, che ha perso 2 punti rispetto allo stesso periodo del 24. Grafico 8 Indice della ragione di scambio dei prodotti alimentari per categorie di prodotti Drogheria alimentare Freschi Freschissimi Bevande Drogheria chimica II semestre '4 I semestre '5 II semestre '5 L'indice di dinamicità del mercato dei prodotti alimentari L indice di dinamicità di mercato dei prodotti alimentari, costruito come media dei saldi delle risposte sull andamento delle vendite e dei prezzi di vendita, sintetizza l andamento del mercato al consumo dei prodotti alimentari: valori positivi dell indicatore segnalano, infatti, una domanda caratterizzata da vendite e prezzi in aumento presso la GDA; situazione opposta nel caso di valori negativi dell indice. Nel secondo semestre 25, l indice, con un valore pari a +18, è risultato in crescita di 29 punti rispetto al livello dello semestre precedente e di 23 punti nel confronto con il semestre corrispondente del 24 (grafico 9). In particolare, il risultato positivo dell indice è stato determinato tanto dalla dinamica dei prezzi (saldo delle percentuali di risposta pari a +13, contro il -12 del semestre precedente e il -4 del semestre corrispondente del 24) quanto dall andamento delle vendite (saldo pari a +23, a fronte del -1 del semestre precedente e del -7 del secondo semestre 24). Nel dettaglio, i prezzi di vendita dei prodotti alimentari sono rimasti stabili 7

8 Analisi per area geografica per il 53% degli intervistati, sono aumentati per il 29% e diminuiti per il 17%. Per quanto riguarda l'andamento delle vendite, invece, il 4% degli operatori ne ha affermato stabilità, il 41% si è espresso per un aumento e il 18% per una diminuzione (per il semestre precedente le rispettive percentuali erano state del 41%, 23% e 33%). Dall analisi territoriale si evince che l'indice di dinamicità del mercato, assumendo dopo due periodi consecutivi un valore finalmente positivo, ha registrato un miglioramento in tutte le macro aree del Paese sia a livello congiunturale che tendenziale. Grafico 9 Indice di dinamicità del mercato dei prodotti alimentari per area geografica Nord Ovest Nord Est Centro Sud e Isole II semestre '4 I semestre '5 II semestre '5 In particolare, l indice nel Nord Ovest si è attestato a +9, riportando un aumento di 18 punti su base congiunturale e di 28 su base tendenziale. Il miglioramento è stato indotto principalmente dall andamento delle vendite, il cui saldo (+18) ha riportato una crescita di 32 punti nel confronto con il semestre precedente. Il saldo relativo all andamento dei prezzi, invece, è risultato nullo, con un aumento di soli 4 punti rispetto al primo semestre 25 (grafico 1). Diversamente, nel Nord Est l indice (pari a +19) ha recuperato 38 punti rispetto al semestre precedente, grazie sia al saldo delle vendite, che è passato da -2 del primo semestre a +2 del secondo, sia al saldo dei prezzi (+18), cresciuto di 35 punti rispetto al semestre precedente. Anche nelle regioni del Centro l indice di dinamicità è ritornato positivo (+15) dopo aver registrato un valore negativo nel semestre precedente (- 9). Il miglioramento è stato determinato dalla buona performance delle vendite (saldo: +48), mentre la valutazione dei prezzi è rimasta invariata (-19 il saldo sia nel primo che nel secondo semestre del 25). Nel Sud e nelle Isole l indice di dinamicità si è attestato a +25, con una crescita congiunturale di 26 punti, determinata soprattutto dalla congiuntura positiva dei prezzi (saldo pari a +37, a fronte del precedente - 6). Il saldo delle vendite è stato ugualmente positivo (+13), registrando, però, una crescita di minore entità (+1 punti). 8

9 Grafico 1 Andamento dei prezzi di vendita dei prodotti alimentari per area geografica 4 saldo % di risposta (aumentati - diminuiti) Nord Ovest Nord Est Centro Sud e Isole II semestre '4 I semestre '5 II semestre '5 Analisi per categoria di prodotti Nella seconda parte del 25, la dinamicità del mercato è risultata positiva per tutte le macrocategorie di prodotti alimentari considerate, sebbene l evoluzione sia stata di volta in volta influenzata da fattori differenti (grafico 11). In particolare, l indice di dinamicità del mercato ha raggiunto il livello più alto per i prodotti freschi e freschissimi (entrambi con un valore di +27); seguono la drogheria alimentare (+16) e quella chimica (+15) ed il segmento delle bevande (+9). Grafico 11 Indice di dinamicità del mercato dei prodotti alimentari per categorie di prodotti Drogheria alimentare Freschi Freschissimi Bevande Drogheria chimica II semestre '4 I semestre '5 II semestre '5 Nel confronto con il semestre precedente, i saldi relativi all andamento dei prezzi sono aumentati per tutte le categorie di prodotti alimentari osservate (grafico 12). Per quanto riguarda, invece, i giudizi 9

10 sull andamento delle vendite, sono aumentati i saldi di risposta relativi a tutte le categorie, con la sola eccezione del segmento delle bevande che ha registrato una flessione di 9 punti. Grafico 12 Andamento dei prezzi di vendita dei prodotti alimentari per categorie di prodotti 3 saldo % di risposta (aumentati - diminuiti) Drogheria alimentare Freschi Freschissimi Bevande Drogheria chimica II semestre '4 I semestre '5 II semestre '5 Analisi per canale distributivo Considerando l indice di dinamicità del mercato dei prodotti alimentari, relativo ai canali distributivi (grafico 13) è risultato che, per le Cedis (indice: +22) si è registrata una crescita congiunturale dell indice di 29 punti, determinata da un aumento delle vendite (saldo pari a +34, a fronte del precedente ), oltre che da una crescita dei prezzi (dal -13 del semestre precedente a +1). Appena sopra lo zero l indice di dinamicità degli Ipermercati (+2), che tuttavia hanno fatto registrare un recupero di ben 52 punti rispetto al semestre precedente, grazie alla crescita sia delle vendite (saldo pari a +7 contro il -45 del periodo precedente) sia dei prezzi (saldo pari a -3 contro il -55 del periodo precedente). Per il canale dei Supermercati, l indice di dinamicità si è attestato sul valore di +23, registrando una crescita congiunturale di 21 punti. In particolare, tale andamento è stato determinato dalla dinamica delle vendite, il cui saldo è cresciuto di ben 3 punti rispetto al primo semestre del 25. I prezzi di vendita sono rimasti perlopiù stazionari (così come indicato dal 57% degli intervistati), con una variazione del saldo rispetto al semestre precedente di 11 punti. Le Superette, con un indice della dinamicità pari a +1, hanno migliorato la performance rispetto al semestre precedente (indice: -17), soprattutto in seguito alla crescita congiunturale del saldo dei prezzi (+47 punti). Le vendite in questo canale distributivo sono state giudicate stabili dal 7% degli operatori con una variazione del saldo di +8 punti congiunturali. In controtendenza i Discount, che pur segnando un valore positivo dell indice di dinamicità (+17), hanno perso 33 punti rispetto al semestre precedente. La flessione è stata determinata sia dal saldo delle vendite, diminuito di ben 67 punti in termini congiunturali, sia dall andamento dei prezzi, il cui saldo è rimasto invariato rispetto al semestre precedente (saldo: +33). 1

11 Grafico 13 Indice di dinamicità del mercato dei prodotti alimentari per canale distributivo Cedis Ipermercati Supermercati Superette Discount II semestre '4 I semestre '5 II semestre '5 Grafico 14 Andamento dei prezzi di vendita dei prodotti alimentari per canale distributivo 6 saldo % di risposta (aumentati - diminuiti) Cedis Ipermercati Supermercati Superette Discount II semestre '4 I semestre '5 II semestre '5 Ismea Direzione Mercati e Risk Management Unità operativa Osservatori e Panel Responsabile Unità : Franca Ciccarelli (+39) Maria Ronga (+39)

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