COMUNE di EDOLO SETTORE URBANISTICA
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- Antonio Bassi
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1 Allegato alla delibera CC n. 28 del 30/07 /2010 Variante urbanistica al P.R.G. vigente, ai sensi della L.R n. 23, art. 2, comma 2, lett. f relativa alla suddivisione del piano attuativo produttivo denominato PA Trivia. ALLEGATO A Relazione tecnica
2 Relazione tecnica PA Trivia In data con determina n. 24, in seguito a regolare procedura di gara, è stato affidato l incarico per la progettazione urbanistica relativamente al piano attuativo d ufficio denominato Trivia all architetto Valerio Vitali. Successivamente con i proprietari non si è trovato un accordo univoco ed in seguito di vari incontri si è addivenuti ad una suddivisione in tre piani autonomi, in modo che gli stessi possano presentare il progetto del relativo piano attuativo per la prossima edificazione; In seguito alla necessità di rendere fattibile l attuazione di uno strumento attuativo attraverso la modifica del relativo perimetro, si è proceduto a valutare l effettiva situazione fisica dei luoghi e la difficoltà di far coincidere lo stato catastale dei lotti con la cartografia dello strumento pianificatore urbanistico vigente, superabili con l eventualità di frazionamento in più piani attuativi. Una variante al PRG vigente in conformità alla Legge Regionale 23 giugno 1997 n. 23 permette la suddivisione di un originario piano di lottizzazione in 3 piani attuativi. La proposta di variante al PRG vigente, redatta dal Settore Urbanistica del Comune di Edolo, coerente con l articolo 2 della citata legge regionale è costituita da: Allegato A - relazione illustrativa; Allegato B norme tecniche di attuazione; Allegato C - scheda informativa regionale. Tavola 1a - situazione vigente, aerofotogrammetria e documentazione fotografica; Tavola 1b - situazione vigente, estratto PRG; Tavola 2a situazione di progetto, estratto PRG; Tavola 2b - situazione di progetto, catastale; Tavola 3 - situazione di progetto, sovrapposizione PRG. Il piano attuativo, così variato, prevede n. 3 ambiti edificatori denominati PA1 (Trivia ovest), PA2(Trivia centro) e PA3 (Trivia est), la cui utilizzazione è subordinata all approvazione dei singoli piani, nel rispetto della procedura della L. 1152/42. La Tabella Riepilogativa illustra i criteri della suddivisione: denominazione Superficie grafica Standard di piano Slp edificabile Standard 1 Standard 2 Superficie D-PA P.R.G. Vigente PA Trivia PA1 Trivia %Slp 10%Slp Variante LR 23/97 PA2 Trivia %Slp 10%Slp PA3 Trivia , %Slp 10%Slp 1
3 STANDARD AD USO PUBBLICO Si ritiene necessario l inserimento di una fascia di standard (837,5 mq) limitrofa ai bordi stradali, per la lunghezza di m. 335 e larghezza di m. 2,5, per permettere l allargamento di via G.G. Treboldi: standard di piano = mq. 837,5 Per gli insediamenti commerciali e direzionali, assoggettati a PA, la dotazione di standard deve essere sempre individuata all'interno dei predetti insediamenti, in misura non inferiore a quella prescritta dal predetto art. 22 della LR 51/75, quindi: S1= 100% Slp di cui almeno il 50% deve essere destinata a parcheggio. ( artt e 24.5 NTA di PRG) Per gli insediamenti produttivi assoggettati a PA la dotazione di standard deve essere sempre individuata in misura non inferiore a quella prescritta dal predetto art. 22 della LR 51/75 e calcolata con riferimento alla superficie che viene utilizzata a fini produttivi. S2= 10% Slp di cui almeno il 50% deve essere destinata a parcheggio. (artt e 24.4 NTA di PRG) In caso di cambio della destinazione d uso le dotazioni minime interne ai lotti dovranno essere adeguate alla nuova destinazione. DOTAZIONE PARCHEGGI PRIVATI (art. 18 NTA) Le superfici da destinare a parcheggio, sia pubblico che privato, possono essere multipiano, sia fuori che entroterra che al piano superiore degli edifici. art. 18 NTA di PRG insediamenti artigianali: P2 = 1 posto auto ogni 100 mq di Slp (minimo 14 mq/posto auto) 2
4 art NTA di PRG insediamenti commerciali e direzionali: P1 = 100% Slp Ai sensi della Legge Regionale 12 dicembre 2003, n. 26, aggiornata alla LR 10/08, in presenza di piani attuativi, la realizzazione delle infrastrutture compete, quali opere di urbanizzazione, al soggetto attuatore; nel caso specifico tali opere sono rappresentate da: a) strada a fondo cieco e relativi spazi di sosta in carreggiata, non previsti come da cedere al Comune né da asservire all uso pubblico; b) passaggi ciclabili e pedonali afferenti alle singole utilizzazioni; c) posti macchina interni ai lotti ancorché obbligatori ai sensi delle vigenti disposizioni; d) verde privato in genere, interno ai singoli lotti ancorché obbligatorio ai sensi delle vigenti disposizioni; rimangono di proprietà privata, così come le reti dei servizi restano di proprietà dei rispettivi titolari: e) allaccio e installazione dei contatori e delle altre apparecchiature inerenti le utenze private; f) rete di distribuzione gas metano; g) rete distribuzione energia elettrica; h) allaccio alla rete idrica; i) allaccio alla pubblica illuminazione; l) illuminazione degli accessi. Tutte le opere inerenti il ciclo delle acque, l'approvvigionamento idrico fino al recapito finale degli scarichi liquidi di qualsiasi genere, devono essere conformi alle disposizioni di cui al decreto legislativo 152/2006, nonché delle altre norme da questo richiamate. Per quanto riguarda le linee elettriche dovranno essere osservate le seguenti disposizioni: a) Cabine di trasformazione dell'energia elettrica (art. 4 della legge 29 settembre 1964, n. 847) - le cabine potranno essere costruite a confine di proprietà in deroga alle distanze minime previste dalle NTA di PRG, con altezza massima fuori terra non superiore a 8,50 ml., salvo casi di maggiore altezza imposta da comprovati motivi tecnici da sottoporre all'approvazione dell'amministrazione comunale; 3
5 le cabine potranno essere costruite nelle fasce di rispetto o arretramento stradale, come previsto dalla Circolare del Ministero LL.PP. n. 5980, del b) Piani di lottizzazione Per quanto riguarda gli impianti elettrici il lottizzante dovrà attenersi a quanto disposto, in merito alle opere di urbanizzazione primaria, nella Circolare del Ministero LL.PP. n. 222, del In particolare dovrà esibire all'amministrazione comunale, all'atto dell'inoltro dei documenti relativi alla convenzione, una dichiarazione dell'enel che attesti l'avvenuto accordo in merito alla dislocazione degli impianti relativi alla rete di distribuzione dell'energia elettrica ed alle eventuali cabine di trasformazione; per queste ultime l'amministrazione comunale esprimerà il proprio parere in ordine all'inserimento ed all'aspetto della costruzione nell'ambito della pianificazione attuativa. Il Responsabile del Settore Urbanistica f.to (ing. Raffaella Bonetti) 4
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