UN NUOVA CULTURA DELL'ACQUA: IL NUOTO DI DOMANI by marco magara

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1 UN NUOVA CULTURA DELL'ACQUA: IL NUOTO DI DOMANI by marco magara E' necessario strutturare un nuovo approccio al mondo dell'acqua, degli sport acquatici e alla loro didattica. E' necessario un nuovo metodo che si imponga la diffusione di una cultura più organica che si adatti bene a qualsiasi fascia di età ed esigenza e che Dal "senso-motorio-riflesso-facilitato" o metodo Giletto alla Pedagogia dell'azione. I LIVELLI DELLA SCUOLA NUOTO SCUOLA NUOTO NEONATALE 0-3 ANNI ( NUOTO BABY METODO GILETTO) Questo tipo di attività prevede la presenza del genitore in acqua. Obiettivi generali: Sicurezza in Acqua. Prevenzione delle Piccole Disabilità Psicomotorie. Apprendimento del Nuoto in Età Infantile. Sviluppo delle Relazioni Genitore-Bambino. Mezzi e Metodi: Metodo Giletto. Obiettivi speciali: 1. Massaggio Preparatorio. 2. Adattamento fuori e dentro l'acqua. 3. Richiamo del riflesso di apnea e dei meccanismi riflessi natatori degli arti. 4. Galleggiamento prono supino e verticale. 5. Propulsione in immersione. 6. Risalita in superficie. 7. Autonomia natatoria. Per le attività' e le modalita' con cui proporle, prendere come riferimento il testo Acqua per comunicare. della Dott.sa Maria Alba Giletto. Centro Studi Acqua Amica. SCUOLA NUOTO BABINI 4-6 ANNI VASCA PICCOLA Obiettivi: 1. Conoscenza degli istruttori, dell'ambiente e dei compagni. 2. Distacco dai genitori. 3. Adattamento fuori e dentro l'acqua. 4. Ingresso in acqua. 5. Autonomia di movimento sul bordo vasca e all'interno della vasca. 6. Immersione del corpo in acqua. 7. Riconoscimento di forme e di colori. 8. Ricerca di oggetti sul bordo vasca e all'interno della vasca. 9. Riconoscimento e ricerca di oggetti galleggianti e affondanti. 10. Giochi di gruppo. 11. Accettazione dell'acqua sul viso.

2 12. Autonomia di movimento dentro e fuori della vasca. 13. Ingresso in acqua con varie modalità. 14. Ricerca di oggetti sott'acqua. 15. Circuiti dentro la vasca. 16. Giochi di gruppo. 17. Circuiti fuori e dentro la vasca. 18. Giochi imitativi. 19. Conoscenza del significato del bastone e suo utilizzo. 20. Ingresso in vasca media. 21. Scivolamento dal tappeto. 22. Cadute in avanti e all'indietro. 23. Immersione completa del viso e della testa sott'acqua. 24. Dormire sull'acqua proni e supini. 25. Galleggiamento proni e supini. 26. Cadute all'indietro con l'ausilio della scaletta. 27. Galleggiamento sopra la tavoletta. 28. Affondamento del corpo del compagno. 29. Circuiti in vasca media. 30. Galleggiamento verticale. 31. Circuiti complessi. 32. Giochi a squadre. 33. Tecniche di animazione. (Appunti Marco. Teoria dell'apprendimento di Piaget) Per le attività' e le modalita' con cui proporle, prendere come riferimento il testo L'insegnamento del nuoto. L'educazione alla sicurezza in acqua. di L. Alivernini e D.G. Pizzini. Societa' Stampa Sportiva, Scuola Nuoto di Andolfi e Parigiani. VASCA MEDIA Obiettivo generali: Se cado in acqua non affogo : imparare a galleggiare, tuffarsi, affondare, strutturare l'equilibrio in acqua alla ricerca del massimo rilassamento possibile e iniziare a spostarsi in acqua in maniera personale. Mezzi e Metodi: Pedagogia Attiva e Laboratori Acquatici. Obiettivo speciali: 1. Il tubo arancione: spiegazione della sua funzione e utilizzo per sentire la profondità' della vasca. 2. Andare da un punto all'altro. (Primo passaggio obbligato) 3. Toccare il fondo. (Secondo passaggio obbligato) 4. Risalita passiva. (Terzo passaggio obbligato) 5. Non far nulla: il galleggiamento. (Quarto passaggio obbligato) 6. Attraversare l'acqua senza nuotare: salti, cadute e tuffi. (Quinto passaggio obbligato) 7. Andare da un punto all'altro senza un' appoggio. (Sesto passaggio obbligato) 8. Nuoto in apnea: nuotare tratti sott'acqua con qualsiasi modalità. 9. Elementi del Salvamento in forma ludica: trasporti di tavolette e pull buoy in forma anche di staffetta. Per le attività' e le modalita' con cui proporle, prendere come riferimento il testo L'insegnamento

3 del nuoto. L'educazione alla sicurezza in acqua. di L. Alivernini e D.G. Pizzini. Societa' Stampa Sportiva. SCUOLA NUOTO RAGAZZI 6-18 ANNI Obiettivi generali: Trasformazione della motricità da terrestre ad acquatica. Apprendimento degli Elementi del Salvamento e dell'apnea. Virate, Partenze, Arrivi. Quarto e Quinto stile. Mezzi e Metodi: Pedagogia Attiva. VASCA GRANDE Obiettivo: la costruzione del CORPO GALLEGGIANTE. E' un terrestre, sa camminare, si sposta a terra mantenendo un appoggio solido. Apprendere a galleggiare a dormire in acqua, a restare immobili per almeno 15 secondi. La paura ha origine organica nelle incertezze posturali. (Wallon) La struttura dello spazio determina la natura dell'emozione ed in ogni sport e' caratterizzato da un'emozione dominante, la prima relazione dominante con l'acqua rimanda alla verticalità, il rischio immaginario o reale e' l'inghittimento. (B.Jeu) L'inghiottimento e' fondamentale dal punto di vista delle emozioni. (Bachelard) Le emozioni sono il motore delle azioni. (Wallon) L'inghiottimento evitato conduce al trionfo. (B.Jeu) L'equilibrio in acqua e' di tipo stabile. Mentali: due rappresentazioni: L'acqua mi inghiotte. (Affondo o annego) Io inghiotto l'acqua. ( Mi entra nei buchi della testa) Fisici: l'incertezza posturale, il riadattamento dell'equilibrio da terrestre ad acquatico. Quali azione proporre? 1. Il tubo arancione: spiegazione della sua funzione e utilizzo per sentire la profondità della vasca. 2. Ingresso in vasca, ingresso in vasca con modalità diverse. 3. Spostarsi da un punto all'altro lungo il bordo in tutti i modi possibili. 4. Spostarsi da un punto all'altro lungo la corsia in tutti i modi possibili. 5. Il tringolo magico: circuito di traslocamento bordo, corsia con salamini, bordo alto. 6. Il quadrato magico: circuito di traslocamento utilizzando bordo, tubo, corsia e bordo alto. 7. Spostarsi lungo la scaletta. ( In profondita') 8. Scendere lungo la pertica. (In profondita') 9. Scendere alla pertica e alla scaletta e toccare il fondo. 10. Scendere e toccare il fondo con tutte le parti del corpo. 11. Scendere lungo il corpo di un compagno. 12. Scendere, toccare il fondo e risalire passivamente. 13. Distensioni del corpo con mani al bordo (spiaggetta) e testa sott'acqua. 14. Stessa cosa scorrendo lungo il bordo e fermandosi per prendere aria. Ripetere variando l'utilizzo delle mani.

4 15. Scorrere lungo il bordo utilizzando un solo braccio sul bordo e l'altro disteso avanti. 16. Ingresso in acqua da seduti da varie altezze. 17. Affondamenti in tutti i modi possibili. 18. Cadute a birillo in avanti e all'indietro dalla scaletta da varie altezze. 19. Salti in acqua da varie altezze con tubo in mano. 20. Salti in acqua da varie altezze senza tubo. 21. Scivolamenti dal tappeto. 22. Galleggiamento verticale. 23. Galleggiamento prono con le mani alla spiaggetta in maniera statica e dinamica. 24. Galleggiamento in tutti i modi possibili: pallina, stella, prono e supino. 25. Cambi di posizione: da galleggiamento prono a supino e viceversa. 26. Salti, cadute e tuffi. 27. Cadute con spalle rivolte verso l'acqua seduti sul bordo con gambe a squadra e mani alle caviglie. 28. Tuffi a candela toccando i piedi sul fondo da varie altezze. 29. Tuffi a candela con braccia in varie posizioni e da varie altezze. 30. Cadute a V in avanti e all'indietro, laterali, a uovo, con trattenuta, a salciccia Spostarsi senza un appoggio solido: nuotare in maniera personale da un punto all'altro, nuotare in maniera personale da un punto all'altro con la testa sotto. Obiettivo: la costruzione del CORPO PROIETTILE. Si sposta con il corpo obliquo, senza bisogno di appoggi quando si ferma. Togliere il freno, attraverso il tuffo, avanzare piatti nell'acqua. La definizione strutturale di tuffo: azione complessa nella quale si coordinano due azioni semplici: a)caduta, b) spinta. Le azioni sono dei sistemi coordinati in funzione di un risultato o di una intenzione. (Piaget) I riflessi di raddrizzamento legati alle stimolazioni labirintiche, che portano a non accettare la caduta e ad aprire le braccia. La subordinazione alle informazioni visive, che portano a guardare il punto di entrata in acqua. Quali azione proporre? 1. Salti. 2. Salti da altezze differenti e con posizione delle braccia differenti. 3. Salti in lungo. 4. Cadute in avanti e all'indietro dalla scaletta. 5. Cadute a birillo in avanti e all'indietro dalla scaletta. 6. Cadute a birillo all'indietro entrando con il sedere. 7. Cadute indietro ed in avanti con mani alle caviglie. 8. Cadute all'indietro trattenute. 9. Cadute a uovo in avanti e all'indietro. 10. Cadute con le mani alle caviglie laterali 11. Cadute in avanti all'indietro con il tubo. 12. Caduta a salciccia, supino-prono e prono-supino. 13. Capriole. 14. Cadute a V maiuscola. 15. Caduta a V in avanti (ingresso del tuffo) 16. Caduta a V in avanti partendo con gambe unite. 17. Cadute a V in avanti partendo con gambe e piedi uniti e alzando i talloni per sbilanciarsi. 18. Caduta piu' spinta. 19. Caduta piu' spinta entrando in acqua con le mani per prime. 20. Caduta piu' spinta entrando in acqua per prime con le mani, guardando i piedi che si staccano dal bordo.

5 21. Caduta piu' spinta entrando in acqua per prime con le mani, guardando i piedi che si staccano dal bordo. 22. Ripetere le cadute a V da altezze differenti. 23. Tuffi. 24. Tuffo a candela con le braccia in varie posizioni, da differenti altezze, in alto e in lungo. 25. Tuffo a candela all'indietro con l'aiuto dell'istruttore. (Seguire le modalita' previste dal manuale di G. Salvadori) 26. Tuffo a candela con variazione della posizione delle braccia in volo, da altezze differenti. 27. Tuffo dal bordo cercando di prendere al volo il tubo arancione, tenuto dall'istruttore. 28. Tuffo (di testa) entrando per prima con le mani 29. Tuffo entrando per prima con le mani e guardando i piedi che staccano dal bordo. 30. Tuffo entrando per prima con le mani e guardando i piedi che staccano dal bordo e allineando le gambe. 31. Stessa cosa cercando di uscire più' lontano possibile. 32. Tuffo in ginocchio. 33. Tuffo con slancio. 34. Tuffo con rincorsa. 35. Scivolamenti proni e supini. 36. Tuffo a dorso dal bordo e dalla maniglia. 37. Tuffo a dorso entrando per primo con il sedere. (Spinta dal muro) 38. Tuffo a dorso entrando con la nuca e toccandola sul fondo. (Iperestenzione del collo) 39. Tuffo a dorso con lancio delle braccia metri a Dorso metri Stile Libero a Zig-Zag metri Doppia dorso. Obiettivo: la costruzione dello SPAZIO DI AZIONE. (CORPO PROPULSORE 1) Sa galleggiare ed entrare con il tuffo lontano dal bordo, avanza piatto ma con movimenti grezzi. Organizzare e migliorare il riconoscimento delle sensazioni ovvero la percezione dei propri gesti in acqua in funzione di una migliore propulsione, ogni attivita' dura il tempo di una apnea. I gesti hanno bisogno di un sistema di punti di riferimento sensitivo sensoriali che li suscitino, li guidino, li controllino. ( Wallon) Bisogna avere una pedagogia dell'informazione e moltiplicare le percezioni, variando le situazioni in maniera sistematica. Far comprendere il movimento e' organizzare la percezione. (Dubois-Godin) In acqua il corpo avanza piatto ed e' ruotato di 90 rispetto alla condizione terrestre. In acqua le informazioni sensoriali sono falsate dall'acqua dalla forza di Archimede e dalla forza peso. Quali azioni proporre? 1. Nuotare mantenendo la testa ferma. 2. Nuotare mantenendo la cuffia sott'acqua. 3. Nuotare mantenendo le braccia distese. 4. Nuotare tenendo gli occhi chiusi. 5. Nuotare lentamente. 6. Nuotare con movimenti larghi e lenti. 7. Nuotare aumentando la lentezza dei movimenti. 8. Nuotare cercando di rimanere fermo con il corpo. 9. Provare a nuotare in altri modi utilizzando le stesse regole. 10.Nuotare mantenendo il corpo ben disteso e la testa sott'acqua. 11.Nuotare mantenendo il corpo ben disteso e la testa sott'acqua e ferma. 12.Avanzare con movimenti grandi e lenti, stili alternati stili simultanei. 13.Nuotare tenendo le braccia distese.

6 14.Nuotare aumentando l'ampiezza dei movimenti, mantenendo le braccia distese 15.Nuotare un tratto lungo mantenendo la stessa ampiezza dei movimenti. 16.Nuotare aumentando lo spazio percorso con una sola apnea. 17.Nuotare con le braccia distese mantenendo la spalla in contatto con il bordo. 18.Nuotare lungo il bordo recuperando il braccio sopra la spiaggetta. 19.Reperage stili alternati. (vedi slide e manuale G. Salvadori) 20.Nuotare con superfici propulsive diverse: con i gomiti, con l'avambraccio (pugni chiusi), con la mano e l'avambraccio, con il dorso della mano, con la mano dalla parte del pollice e dalla parte del mignolo, escludendo un dito. 21.Ripetere le stesse attività' a dorso. 22.Stili simultanei al bordo con il compagno che ti tiene le caviglie. (chiedere a Marco) 23.Reperage stili simultanei.(vedi slide e manuale G. Salvadori) 24.Il faghiro. ( vedi slide e manuale G. Salvadori) 25.Studio dei piani in galleggiamento sopra la tavoletta. 26.Nuotare a stile libero con il braccio che struscia lungo il tappeto. 27.Nuotare a stile libero toccando nel recupero la tavoletta tenuta dal compagno. 28.Nuotare sott'acqua con più' modalità' possibili cercando di percorrere distanze sempre più' lunghe. 29.Nuotare all'indietro stili simultanei e stili alternati. 30.Nuotare trattenuti da un compagno metri stile libero zig-zag metri dorso metri doppia dorso. 34.Nuotare a stile libero e andare sul dorso per prendere aria. (Aumentare la distanza percorsa) metri stile/dorso metri stile libero respirando in qualsiasi modo ma senza fermare le braccia metri nuotando con braccia e gambe sott'acqua. (impostazione della rana) Obiettivo: la costruzione della RESPIRAZIONE. (LA FUNZIONE TORACICA) Avanza in apnea o con una serie di apnee successive, oppure nuota e respira. Integrare motore e ventilazione nella locomozione in acqua, aggiustare le soluzioni per l'uscita delle vie respiratorie. Sport, emozione e spazio. La fisiologia della respirazione:riflesso espirazione-inspirazione. Mentali: l'acqua mi entra nei buchi. Anatomici e fisiologici: i muscoli della respirazione servono anche a fissare la gabbia toracica per fornire un appoggio solido al propulsore, ossia o respiro o spingo. Quali azione proporre? 1. Avanzare con bracciate grandi e lente soffiando l'aria senza interruzioni. 2. Avanzare tenendo la testa immobile e soffiando l'aria senza interruzioni. 3. Avanzare tenendo le braccia distese e soffiando l'aria senza interruzioni. 4. Ripetere iniziando a soffiare non appena le braccia si muovono. 5. Nuotare il tratto più lungo possibile prendendo una sola volta aria, ripeterlo molte volte segnando con una ciabatta i progressi raggiunti. 6. Fare l'oca al bordo vasca. ( vedi dispense di G. Salvadori) 7. Nuotare con la bocca spalancata senza fare bolle. 8. Nuotare con la bocca spalancata senza fare bolle con movimenti grandi e lenti nel tempo di una apnea. 9. Ripetere aumentando la distanza nuotata. 10.Nuotare soffiando l'aria in continuo.

7 11.Nuotare piu' bracciate possibili soffiando l'aria in continuo. 12.Nuotare il tratto piu' lungo possibile soffiando l'aria in continuo. 13.Nuotare soffiando dalla gola ripetendo le modalità' dei punti precedenti. 14.Nuotare soffiando dal naso ripetendo le modalità' dei punti precedenti. 15.Nuotare soffiando in tutti i modi possibili: bocca, naso, gola, continuo, crescente, intermittente. 16.Ripetere il punto precedente cercando di soffiare non appena le braccia iniziano a muoversi, di soffiare in maniera continua, di soffiare senza fermare le braccia, di soffiare combinando tutte le modalità' di espirazione, di ripetere la modalità' che riesce di meno. 17.Quante bracciate sapete fare soffiando con bocca, naso, gola? 18.Siete capaci di svuotare completamente i polmoni in un unica espirazione e senza fermare le braccia? 19.Sapete nuotare con la bocca spalancata e soffiando con il naso? 20.Provare tutte le combinazioni di espirazione contando il numero di bracciate e aumentandole. 21.Confrontare con quale tipologia di espirazione si fanno più' bracciate 22.Cercate di svuotare i polmoni aumentando il numero di bracciate. 23.Un bambino si mette sott'acqua e controlla se il compagno che nuota sta soffiando e viceversa. ( Slides di G. Salvadori) 24.Nuotare cambiando l'aria ma senza minimamente fermare le braccia: concatenare uno svuotamento, un riempimento, un secondo svuotamento. 25.Ripetere cercando di andare piu' lontano. 26.Provare a nuotare a zig-zag: soffiando mentre si nuota ( provare tutte le modalita' provate in precedenza) e prendendo aria nelle pause (inizialmente chiedere di fermarsi in verticale) metri senza fermarsi. 28.Cercare di aumentare la distanza senza fermarsi. 29.Nuotare respirando su un numero di bracciate dispari. 30.La respirazione a dorso. 31.Nuotare a dorso respirando su un numero dispari di bracciate. 32.Nuotare respirando su un numero progressivamente piu' grande di bracciate dispari. 33.Nuotare chiudendo gli occhi al momento della respirazione. 34.Nuotare a dorso, doppia dorso, spingendo, espirando inspiro e recupero. 35.Esercizi analitici per la respirazione. (Video e appunti di Marco) metri stile libero metri dorso metri doppia dorso metri rana: approccio libero. (1 fase 2 fase delle dispense La rana come la intendo io ) Obiettivo: la costruzione dell'efficienza. ( CORPO PROPULSORE 2: LA COSTRUZIONE DELLO SPAZIO TEMPO) Avanza con movimenti monotoni, senza ritmo, cioe' senza alternanza di toni forti e toni deboli, ha bisogno di molte bracciate per percorrere una vasca. Migliorare l'efficacia propulsiva, prendere appoggio su masse d'acqua piu' grandi, cercare un appoggio piu' resistente e potente, esercitare forze di intensita' crescente. La resistenza in acqua R=ksv2. Principio di conservazione della quantita' di moto mv=m'v'. L'analisi video subacquea immagine per immagine dei nuotatori. I risultati dell'elettromiografia. A terra le spinte si esercitano in maniera diversa che su di un liquido. Quali azione proporre?

8 1.Avanzare con un numero fisso di bracciate misurando la distanza percorsa. 2.Mantenere fisso il numero di bracciate e aumentare la distanza percorsa. 3.Percorrere 25 metri contando le bracciate. 4.Percorrere una distanza 25, 50, 75, 100..etc con un numero fisso di bracciate. 5.Ripetere le stesse distanze cercando di diminuire il numero di bracciate. 6.Nuotare distanze raddoppiando il numero di bracciate man mano che raddoppia la distanza. 7.Nuotare la seconda meta' di una distanza con meno bracciate della prima. 8.Nuotare la distanza piu' lunga posssibile con 12, 24, 48, 96 bracciate. 9.Nuotare la seconda meta' di una distanza piu' velocemente della prima. 10.Nuoto in apnea e immersione. 11. Utilizzo del contasecondi. 12.La rana approccio libero: posizione del corpo, ritmo, coordinazione, respirazione. 13.La rana: iniziamo a nuotare a secco 14.La rana approccio sistematico: la gambata a rana: esercizi. (Dispense La rana come la intendo io ) 15.Rana sul dorso. 16.La rana approccio sistematico: la rana: esercizi. (Dispense La rana come la intendo io ) 17.Doppia dorso gambe rana. 18.Cambi di posizione senza bordo. (chiedere a Marco) 19.Attività' di costruzione del ritmo. ( Slides G. Salvadori) 20.Nuotare trattenuti da un compagno. 21.Nuotare alla massima velocità'. 22.Nuotare alla massima velocità' partendo in galleggiamento. 23.Nuotare la seconda meta' di una distanza con meno respirazione della prima. 24.Nuotare una distanza alternando tratti alla massima velocità' con tratti lenti. 25.Nuotare una distanza in progressione ed in regressione. 26.Ripetere più' volte una distanza a velocità' progressivamente maggiore. 27.Ripetere cambiando la distanza. 28.Nuotare una distanza cercando di realizzare il tempo più' basso (massima velocità') con il numero minore di bracciate metri stile libero metri dorso metri doppia dorso metri rana misti modificati: 25 (stile libero, dorso, doppia dorso, rana),dorso, rana, stile. 34.Braccia rana gambe stile. Obiettivo: la costruzione della POTENZA. ( CORPO PROPULSORE 2: LA COSTRUZIONE DELLO SPAZIO TEMPO) Nuota distanze anche lunghe ma ad andatura irregolare ( in particolare parte forte e poi rallenta) Primo stadio: gestire in maniera piu' economica la potenza disponibile (nuotare ad andatura costante) Secondo stadio: aumentare la propria potenza. La potenza=l:t La superconpensazione. L'energia e l'ossigeno. Il nuotatore ha una capacita' limitata di percepire la propria andatura, la potenza del suo motore ha dei limiti fisiologici. Quali azione proporre? 1. Nuotare distanze ogni volta piu' lunghe percorrendo la seconda meta' piu' velocemente della prima.

9 2. Ripetere più' volte distanze sempre più' lunghe. 3. Ripetere più' volte distanze sempre piu' lunghe nuotando la seconda meta' piu' veloce della prima. 4. Nuotare in maniera continua tempi sempre maggiori: 3',5',7,'10',15' Ripeterlo per tutti gli gli stili. 6. Nuotare a tempo ( 5', 7', 9',10', 15'...30') alternando tratti lenti con tratti veloci. 7. Ripeterlo per tutti gli gli stili. 8. Nuotare distanze crescenti nei misti: 50, 75, 100, Nuotare ripetutamente una distanza cercando di realizzare il tempo più' basso (massima velocità') con il numero minore di bracciate. 10. Nuotare ripetutamente una distanza mantenendo la stessa velocità. (8x25, 4x50, 2x100, etc) 11. Nuotare ripetutamente una distanza facendo la seconda parte più veloce della prima. (4x25, 4x50, 4x75, 4x100, etc) 12. Nuotare l'ultimo 25 metri di ciascuna distanza alla massima velocità. ( 50, 75, 100, 150, etc) 13. Nuotare l'ultimo 50 metri di ciascuna distanza alla massima velocità. ( 50, 75, 100, 150, etc) 14. Nuotare l'ultimo 25 metri di ciascuna distanza a delfino e/o rana. ( 50, 75,100,150, etc) 15. Nuotare una distanza aumentando progressivamente la velocità (50, 75,100,150, etc) 16. Nuotare ripetutamente una distanza aumentando progressivamente la velocità ( 8x25, 8x50, 8x75, in progressione da 1 a 8, da 1 a 4, a gruppi di 2) 17. Nuotare una distanza con un numero fisso di bracciate cercando di migliorare il tempo. ( 8x25 con 16 bracciate 22, 21, 20, 19, 18,...) 18. Nuotare distanze maggiori a velocità crescente. 19. Nuotare ripetutamente una distanza con il minor numero di bracciate possibili, con il minor tempo possibile, min/max. 20. Provare le stesse esercitazioni solo braccia, solo gambe, in tutti gli stili e mixate insieme: esempio 50 gambe minor tempo, 50 braccia minori bracciate, 50 min/max) 21. Nuotare solo braccia senza pull e laccio alle caviglie. 22. Nuotare solo gambe tratti ripetuti brevi alla massima velocità.' metri stile libero metri dorso metri doppia dorso metri rana. 27. Delfinazione: esercizi di costruzione dell'azione di tuffo e emersione dall'acqua. 28. Associazione delfinazione-braccia. 29. Studio dei piani di bracciata. (dispense chiedere Marco) 30. Spinta a delfino. 31. Tuffi a delfino con lancio delle braccia. 32. Associazione delfinazione-respirazione. 33. Associazione delfinazione-respirazione-spinta. 34. Il recupero delle braccia. 35. Coordinazione con doppia gambata. 36. Studio della gambata. SCUOLA NUOTO ADULTI ANNI Obiettivo: Trasformazione della Motricità da terrestre ad acquatica

10 VASCA GRANDE Gli obiettivi da perseguire per la Scuola Nuoto Adulti sono i medesimi della Scuola Nuoto Ragazzi. Abbiamo quindi elencato solo gli obiettivi fondamentali per ogni livello. Tutti i obiettivi secondari e le attività sono già presenti nelle dispense. Si ricorda, inoltre, che che questo tipo di attività deve essere considerata adattata e quindi ci deve essere una maggiore flessibilità che permetta di soddisfare le particolari esigenze degli adulti: età, capacità, problemi fisici, esperienze precedenti Costruzione del Corpo GALLEGGIANTE. 2. Costruzione del Corpo PROIETTILE. 3. Costruzione dello SPAZIO DI AZIONE (CORPO PROPULSORE 1). 4. Costruzione della RESPIRAZIONE. 5. Costruzione della EFFICIENZA PROPULSIVA (CORPO PROPULSORE 2), 6. Costruzione della SPAZIO-TEMPO (CORPO PROPULSORE 2). 7. Costruzione della POTENZA. ( CORPO PROPULSORE 2: LA COSTRUZIONE DELLO SPAZIO TEMPO) Per le attività' e le modalita' con cui proporle e per qualsiasi approfondimetnto, prendere come riferimento il testo L'insegnamento del nuoto. L'educazione alla sicurezza in acqua. di L. Alivernini e D.G. Pizzini. Societa' Stampa Sportiva, Come un terrestre diventa un nuotatore, forum La natation de demain une pédagogie de l'action di Raymond Catteau Casa Editrice Atlantica e SICUREZZA IN ACQUA Un altro obiettivo didattico-educativo da inserire tra quelli precedentemente elencati è senza dubbio il concetto di sicurezza in acqua; tralasciando la trattazione dell'approccio metodologico, ci limitiamo a sottolineare quali argomenti trattare: 1. Colori fondamentali. 2. Riconoscimento dei pericoli della piscina e dei bacini acquiferi in genere. 3. Norme igieniche. 4. Presidi di salvataggio. 5. Stili di salvataggio. 6. Tecniche di trasporto. 7. Estrazione e primo soccorso. Per le attività' e le modalita' con cui proporle e per qualsiasi approfondimetnto, prendere come riferimento il testo Il manuale di Salvamento. Per bagnini di salvataggio e istruttori SNS di Dario Giorgio Pezzini. Società Nazionale di Salvamento.

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