IL MODELLO DEL DISTRETTO FAMIGLIA
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- Ippolito Donati
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1 Progetto di gemellaggio Agire POR PON Governance e Assistenza Tecnica PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO REGIONEPUGLIA IL MODELLO DEL DISTRETTO FAMIGLIA Bari 25 settembre 2012
2 AGIRE POR - PROGETTO DI GEMELLAGGIO DGR 1673 DEL 7 AGOSTO 2012 Trasferimento della metodologia per l individuazione del modello reticolare Distretto famiglia e analisi dei punti di forza della Regione Puglia su cui innestare il modello trentino
3 AGIRE POR - PROGETTO DI GEMELLAGGIO DGR 1673 DEL 7 AGOSTO 2012 Attori Ministero dello Sviluppo Economico, Dipartimento per lo sviluppo e la coesione economica Presidenza del Consiglio dei Ministri, Dipartimento per le politiche della famiglia, Regione Puglia Assessorato al Welfare Provincia Autonoma di Trento, Agenzia per la famiglia
4 Distretto famiglia Circuito economico e culturale, a base locale, all'interno del quale attori diversi per ambiti di attività e finalità operano con l'obiettivo di promuovere e valorizzare la famiglia, in particolare la famiglia con figli. Verso il distretto Famiglia
5 Verso il distretto Famiglia Il Distretto e i suoi attori LE FAMIGLIE esercitano con consapevolezza le proprie funzioni fondamentali per creare benessere familiare, coesione e capitale sociale IL TERRITORIO Diviene un laboratorio strategico all'interno del quale si sperimentano e si integrano le politiche pubbliche, si confrontano e si rilanciano le culture amministrative, si innovano i modelli organizzativi, in una dimensione di incontro e confronto nell'ambito del contesto nazionale ed europeo. LE ORGANIZZAZIONI PUBBLICHE E PRIVATE Offrono servizi, anche turistici e interventi qualitativamente aderenti alle esigenze e alle aspettative delle famiglie, residenti e ospiti per accrescere l'attrattività territoriale contribuendo così allo sviluppo locale
6 Interventi a livello di sistema Interventi a livello di nucleo familiare Piani Territoriali dei Tempi e degli Spazi Patti sociali di genere Fondi pubblico-privati per la flessibilità nel lavoro Offerta di servizi per l infanzia e l adolescenza Distretto famiglia Catalogo on-line dei servizi per l infanzia e l adolescenza Prima dote per i nuovi nati Sostegno alle famiglie e al loro protagonismo Assegno di cura, A.I.P. e non autosufficienze gravi Progetto R.O.S.A. Centri famiglia Sostegno alla gestione asili nido comunali
7 Interventi a livello di sistema Soggetti coinvolti nr. 28 Ambiti della Regione Puglia 28 Piani Territoriali Tempi e Spazi Estendere orari dei servizi socio educativi, assistenziali e sanitari Estendere orari dei servizi pubblici e commerciali Progettare una diversa modalità di fruizione dei servizi pubblici Ricorrere a forme di mobilità più attente ai bisogni con diverse modalità di trasporto collettivo Promuovere l uso del tempo ai fini di reciproca solidarietà
8 VICO DEL GARGANO Studi di fattibilità per i Piani dei Tempi e degli Spazi SAN MARCO IN LAMIS SAN SEVERO MANFREDONIA Interventi proposti FOGGIA Organizzazione e gestione delle azioni spazio-temporali TROIA CERIGNOLA MARGHERITA DI SAVOIA BARLETT A TRANI BARI Diffusione della mobilità lenta e sostenibile Promozione della conciliazione dei tempi di vita Rivitalizzazione sociale dei contesti urbani CORATO MODUGNO CANOSA BITONTO TRIGGIANO CONVERSANO ALTAMURA GIOIA DEL COLLE PUTIGNANO OSTUNI MARTINA FRANCA FRANCAVILLA FONTANA LECCE MARTANO GALATINA POGGIARDO CASARANO
9 Interventi a livello di sistema Soggetti coinvolti Imprese, associazioni di categoria e sindacali e amministrazioni ed Enti pubblici territoriali 16 Patti sociali di genere Sviluppare azioni a sostegno della maternità e della paternità Programmare interventi che favoriscano la conciliazione tra tempi di vita e tempi di lavoro Sperimentare formule flessibili di organizzazione dell orario di lavoro nelle pubbliche amministrazioni e nelle imprese private Stimolare il protagonismo dei soggetti locali Favorire la cooperazione progettuale e la possibilità di investimenti tra pubblico e privato
10 Interventi a livello di sistema Soggetti coinvolti Enti Bilaterali Ordini Professionali Prestazioni finanziate dal Fondo sostegno al reddito nei periodi di assenza da lavoro per motivi di cura familiare Fondi pubblico-privati per la flessibilità nel lavoro Destinatari finali lavoratrici e lavoratori occupati in imprese aderenti agli enti bilaterali partecipanti libere e liberi professionisti iscritti agli ordini professionali partecipanti
11 Interventi a livello di nucleo familiare Soggetti coinvolti Province con i Centri per l Impiego, Patronati, ANCI, INAIL, Consigliera regionale di parità, Organizzazioni sindacali Incentivi all assunzione Incentivi pari ai contributi previdenziali versati dai datori di lavoro per l assunzione di assistenti familiari iscritti negli elenchi provinciali del Progetto R.O.S.A. fino a un massimo di 2.500,00 annui per 2 anni Destinatari finali Datori di lavoro (nuclei familiari che richiedono assistenza domiciliare) Soggetti che vogliono svolgere lavoro di cura a domicilio
12 Interventi a livello di nucleo familiare Servizi di supporto al lavoro di cura ,36% anziani 2% di anziani serviti da ADI n. 0 UVM per la presa in carico congiunta, ASL- Comuni, di utenti non autosufficienti ,36% anziani 1,8% anziani serviti da ADI (-10%) 1,5% anziani serviti da SAD n. 49 UVM n Assegni di cura ,36% anziani 3,5% di anziani serviti da ADI+SAD n. 49 UVM n assegni di cura n. 250 interventi per nuove strutture % di bambini in asilo nido 24% di Comuni con asilo nido pubblico o privato 80 strutture per la prima infanzia 2420 posti nido % di bambini in asilo nido 36,4 % di Comuni con asilo nido pubblico o privato (+52%) 228 strutture per la prima infanzia 6903 posti nido (+185%) % di bambini in asilo nido 50% di Comuni con asilo nido pubblico o privato 350 strutture per la prima infanzia posti nido 12
13 Interventi a livello di nucleo familiare I^ FASE Soggetti pubblici o privati gestori delle seguenti strutture/servizi AUTORIZZATI asili nido, centri socio-educativi diurni, centri ludici per la prima infanzia, ludoteche, asili nido condominiali piccoli gruppi educativi, servizi per l integrazione scolastica e sociale extrascolastica dei diversamente abili, servizi socioeducativi innovativi e sperimentali per la prima infanzia, Catalogo on line servizi per l infanzia e l adolescenza servizi educativi per il tempo libero, centri aperti polivalenti per minori, educativa domiciliare per minori. II^ FASE Nuclei familiari con bisogno di conciliazione vita-lavoro, in possesso di determinate condizioni familiari ed economiche
14 Interventi a livello di nucleo familiare Piani Locali di Intervento per le Famiglie Numerose Centri Risorse Famiglia e Centri famiglia di ambito Progetti di Associazionismo familiare Sostegno alle famiglie Obiettivi di Servizio Soggetti coinvolti Ambiti sociali Province Associazioni di promozione sociale e di volontariato pugliesi
15 Interventi a livello di nucleo familiare Prestazioni finanziate FAMIGLIE NUMEROSE 43 Ambiti Sociali: sostegno economico alle famiglie con più di 4 figli minori, per tariffe, rette e imposte comunali, incentivazione dell uso di trasporti pubblici, di iniziative formative, culturali e sportive; sostegno di spese per l acquisto di protesi sanitarie non coperte dal S.S.N. Sostegno alle famiglie NUCLEI FAMILIARI 5 Province: un CRF provinciale e ufficio di mediazione civile e penale minorile, per organizzare corsi di formazione degli operatori sociali in materia di mediazione familiare e di affido-adozione, garantire un sostegno psicologico alle famiglie in difficoltà e di guida e orientamento ai servizi sociali di Ambito ASSOCIAZIONISMO (162 Associazioni) 21 banche del Tempo 12 esperienze di consumo critico e solidale 28 progetti di mutuo aiuto 91 progetti per uso tecnologie assistive alle famiglie con disabili 10 progetti formativi sulla Responsabilità Sociale d Impresa
16 Il Marchio Famiglie al futuro Il marchio Famiglie al futuro quale standard di qualità attribuito agli operatori economici e alle pubbliche amministrazioni che adottano politiche family friendly DGR 1176 del 24 maggio 2011 Interventi possibili politiche tariffarie ad hoc scontistica su beni e servizi adeguamento del territorio in risposta al bisogno delle famiglie (parchi giochi, piste ciclabili, eliminazione delle barriere architettoniche) la realizzazione di percorsi protetti casa-scuola l attivazione di momenti formativi sui temi riferiti alla genitorialità
17 Il Marchio di Genere Il marchio di genere quale standard di qualità attribuito all impresa rispetto alle politiche di pari opportunità Le Linee Guida individuano tre fattori fondamentali della qualità in ambito lavorativo estremamente sensibili alle differenze di genere : Qualità del lavoro, qualità del contesto organizzativo, qualità delle relazioni Ambiti critici della presenza delle donne in azienda Indicatori/ambiti di certificazione della qualità Modalità di accesso Percorsi di carriera Organizzazione del lavoro Remunerazioni e benefit
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