TEMPERATURA. Uomo: organismo endotermo (produce calore) omeotermo (mantiene costante la temperatura interna, che è 37 ± 1 C)
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- Evangelista Rossi
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1 TEMPERATURA Uomo: organismo endotermo (produce calore) omeotermo (mantiene costante la temperatura interna, che è 37 ± 1 C) scambia calore con l esterno ore Giorni del ciclo Temperatura rettale Temperatura orale
2 Produzione di calore (termogenesi): metabolismo cellulare (il consumo di ossigeno a livello mitocondriale porta alla formazione di energia sotto forma di ATP e alla produzione di calore) lavoro muscolare (aumento del tono muscolare, contrazione muscoli volontari scheletrici, brivido) contrazione dei vasi cutanei
3 Dissipazione del calore (termodipsersione) Sudore Dilatazione vasi sanguigni Espirazione Feci Urine Cibi freddi
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5 Regolazione della temperatura Periferia: sensori termici (cute, Centri ipotalamici (cute, visceri,, midollo spinale, muscoli) Effettori: Vasi Muscoli Ghiandole sudorifere Sistema metabolico Vie efferenti: sistema nervoso somatico, sistema nervoso autonomo, sistema endocrino
6 Ipotetico schema di Hammel < 37 C 37 C W I W Warm I Insensitive w C (cold( cold) Impulsi eccitatori Impulsi inibitori Warm Insensitive w C (cold( cold) Risposta termoconservativa W Warm > 37 C I Insensitive w C (cold( cold) Risposta termodispersiva
7 Ipotermia diminuzione della temperatura esterna alterazioni endogene
8 diminuzione della temperatura esterna Protezione con l abbigliamento Acclimatazione: produzione di calore endogeno tremito aumento metabolismo basale (aumento consumo di ossigeno) movimento Ipotermia generalizzata o localizzata
9 Ipotermia generalizzata: abbassamento di temperatura in acqua 4 C/20 minuti morte SUBITO: termogenesi (aumento attività muscolare per stimolazione del sistema nervoso simpatico, aumento metabolismo basale, vasocostrizione periferica, aumento ritmo cardiaco e frequenza respiratoria) diminuzione C02, la quale causa una diminuzione del flusso cerebrale con confusione mentale e tetania, fattore quest ultimo che impedisce il movimento.
10 DOPO: stimolazione vagale (diminuzione ritmo cardiaco, frequenza respiratoria, metabolismo basale, movimento muscolare). 27 C interni: arresto cardiaco e morte. abbassamento di temperatura in aria, ad esempio in alta montagna ( C) alterazioni cerebro-muscolari 32 C di temperatura interna: comportamento irrazionale Sotto 32 C: coma, paralisi vasomotoria, bassa frequenza respiratoria, fibrillazione atrioventricolare e morte per arresto cardiaco
11 Ipotermia localizzata: congelamento raffreddamento (parti dell organismo più esposte, come il naso,, le orecchie,, le mani e i piedi) vasocostrizione ischemia Processo infiammatorio acuto (vasodilatazione( vasodilatazione, stasi,edema) Necrosi, gangrena trombi
12 raffreddamento 4 gradi: I grado ischemia; II grado flogosi essudativa; III grado necrosi; IV grado gangrena.
13 cause endogene di ipotermia diminuzione del metabolismo energetico: mancanza di nutrienti e di ossigeno farmaci o sostanze tossiche (arsenico, piombo, mercurio, monossido di carbonio) che inibiscono gli enzimi del metabolismo ossidativo.. Monossido di carbonio blocca la citocromo ossidasi. ipotiroidismo cirrosi epatica. Nel fegato si produce la maggior parte del calore. paralisi dei muscoli aumento della termodispersione per: vasodilatazione da farmaci e da alcool aumento della sudorazione da farmaci (antipiretici) alterazione dei centri regolatori della temperatura alterazione dei centri regolatori della temperatura nell ipotalamo per processi infiammatori, tumori, traumi.
14 Ipertermia aumento della temperatura esterna alterazioni endogene
15 Aumento della temperatura esterna: Abbigliamento Umidità Stato del circolo ACCLIMATAZIONE: sudorazione dilatazione dei vasi sanguigni della cute
16 cessione di calore all uomo: Contatto E importante la natura della sorgente, che può essere solida, liquida o gassosa; il tempo di contatto, l entità della temperatura e lo stato fisico (secco od umido) della superficie che riceve il calore. Irradiazione E importante la frequenza della radiazione e la distanza tra la sorgente e il corpo irradiato.
17 Ipertermia generalizzata Colpo di calore: 1) il sistema nervoso con emicrania, stato ansioso, irritabilità, turbe psichiche (stato confusionale, convulsioni, delirio), perdita della coscienza e coma; le cellule nervose vanno incontro a disidratazione; 2) l apparato respiratorio con respirazione superficiale e rapida;
18 3) il sistema cardiocircolatorio con aumento della frequenza cardiaca (tachicardia), diminuzione della pressione arteriosa per sudorazione e conseguente collasso e aumento della viscosità del sangue per diminuzione della parte liquida. In queste condizioni la cute diventa successivamente secca; 4) il sistema gastroenterico, con dolori addominali, nausea e vomito. Le cellule di questo apparato vanno incontro a disidratazione;
19 5) l equilibrio acido-base, con alcalosi per l iperventilazione e acidosi per l aumento dell acido lattico. morte: shock ipovolemico o insufficienza renale.
20 Colpo di sole: interessa solo il sistema nervoso centrale, in quanto viene colpito il cervello. processo infiammatorio, che causa iperemia ed aumento della permeabilità dei vasi a livello delle meningi e dell encefalo, con conseguente edema cerebrale. cefalea, delirio, allucinazioni coma
21 Ipertermia localizzata: ustioni distinte in 4 gradi Superficiali (annessi( cutanei integri) Profonde o a tutto spessore (annessi cutanei distrutti) Importante la quantità di superficie interessata. 50% grave.
22 Ustione di primo grado: iperemia (cute arrossata). Non ci sono danni ulteriori. Ustione di secondo grado: iperemia, aumento della permeabilità dei vasi con formazione di edema (bolla subepidermica), necrosi delle cellule epiteliali. In questo caso come nel primo si avrà la guarigione completa con rigenerazione dell epitelio.
23 Ustione di terzo grado: iperemia, aumento della permeabilità dei vasi con formazione di edema (bolla subepidermica), necrosi delle cellule epiteliali e del derma. In questo caso la guarigione dipende dall estensione in largo e in profondità della lesione e dal fatto se gli annessi cutanei siano andati o meno in necrosi: se questo non è avvenuto, si ha rigenerazione dell epitelio e cicatrice nel derma, viceversa si ha guarigione per cicatrice sia nell epitelio che nel derma. In quest ultimo caso vengono eseguiti trapianti cutanei.
24 Ustione di quarto grado: carbonizzazione del tessuto. Ustioni superficiali: C: localmente aumento del metabolismo inattivazione degli enzimi aumento permeabilità della membrana, rigonfiamento cellule epiteliali. - Temperatura più alta o aumento del tempo: necrosi coagulativa delle cellule epiteliali dilatazione dei vasi aumento della permeabilità essudazione
25 Ustioni profonde: come sopra, con interessamento in più delle cellule endoteliali,, dei fibroblasti e delle cellule muscolari. Calore intenso: Coagulazione dei vasi sanguigni e scarsa essudazione. Attorno e nei tessuti sottostanti la lesione è attivo il processo infiammatorio.
26 Necrosi: - Secca (escara) per fiamma, gas, corpi roventi: colore brunastro consistenza dura margini netti i tessuti sono disidratati - Umida per liquidi: colore giallastro consistenza pastosa margini sfumati
27 Complicazioni Alterazioni metaboliche Riduzione delle attività con finalità conservative: - diminuzione del consumo di ossigeno e aumento dell acido lattico; - diminuzione della sintesi proteica e aumento del catabolismo proteico. Ipermetabolismo: - eccessiva perdita di calore dalla ferita; - aumento della temperatura; - perdita di proteine plasmatiche e di liquidi (dai vasi e dalla cute alterata). Disidratazione. Squilibrio di fluidi, elettroliti e nutrienti. Stessa situazione del digiuno. Bilancio azotato negativo (le proteine dei tessuti sono mobilizzate per compensare la perdita; - modificazioni nella produzione di ormoni.
28 Shock: - Origine neurogena (conseguenza immediata) vasodilatazione, aumento della frequenza cardiaca, diminuzione della gettata cardiaca. - Perdita di liquidi (ipovolemia( ipovolemia) Ipovolemia: - ipoperfusione tessutale - danno ai tessuti - processo infiammatorio e liberazione di sostanze tossiche.
29 Stato di tossicosi: (sostanze tossiche liberate dal materiale necrotico) - Febbre - Nausea - Cefalea - Ulcere allo stomaco Disturbi della coagulazione: - Le piastrine si aggregano - I globuli rossi tendono ad impilarsi
30 Acidosi: - Aumento di acido lattico - Perdita renale di bicarbonato Danno renale: - Distruzione di globuli rossi, liberazione di emoglobina, danno ai tubuli. Fegato: - shock, ipossia,, necrosi o accumulo di lipidi. Apparato gastrointestinale: - emorragie
31 Immunità: diminuisce sia quella umorale che cellulare per: Diminuzione delle proteine Presenza di inibitori Aumento dei linfociti T-suppressor Diminuzione dei linfociti T-helper Sepsi: (stafilococchi, pseudomonas, proteus, klebsiella,, candida) Zona ustionata Broncopolmoniti Favorita dalla diminuzione delle difese immunitarie
32 Importante: dalla superficie cutanea non più protetta dall epitelio trasuda il plasma con perdita di ml di acqua/cm 2 ed emoconcentrazione, insufficienza di circolazione nella cute e nei visceri. SHOCK
33 ipertermia alterazioni vasali danno tessutale ipermetabolismo vasodilatazione e aumento della permeabilità processo infiammatorio tossicosi infezioni edema ipovolemia ipermetabolismo ipermetabolismo shock ipoperfusione tessutale danno tessutale
34 cause endogene di ipertermia mancanza di sudorazione: assunzione di farmaci (sedativi, ipnotici, antidepressivi) malattia genetica: - displasia ectodermica anidrotica (cromosoma X, mancanza di ghiandole sudoripare nell uomo e ad un mosaicismo nella donna). malattia autoimmune: - sclerodermia sclerodermia (progressiva sclerosi del derma e quindi distruzione delle ghiandole sudoripare. Alterazione dei linfociti T helper, i quali vengono attivati nei confronti di antigeni presenti sulle cellule del derma. I T helper producono citochine,, che a loro volta producono PDGF o FGF, fattori di crescita per i fibroblasti). blasti).
35 Insufficienza congestizia del circolo. La diminuzione della portata cardiaca, la diminuzione dell irrorazione cutanea, l azione isolante dell edemaedema portano a una diminuzione della dispersione del calore. Alterazione del centro ipotalamico per tumori, infezioni, degenerazioni, lesioni vascolari. Ipertiroidismo sforzo muscolare
36 Ipertermia maligna sindrome ereditaria, scatenata da anestetici (etere, ciclopropano, alotano), da miorilassanti (succinilcolina) e da stress.. Alterazione nelle proteine dei canali del calcio del reticolo sarcoplasmatico, il cui gene si trova sul cromosoma 19, per cui i canali si aprono, ma trovano difficoltà nel richiudersi. Pertanto la maggiore liberazione di calcio mantiene attive le ATPasi con produzione di calore.
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