CIRCOLARE N. 16S: MESSA A NORMA DELL IMPIANTO ELETTRICO
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- Adelmo Sorrentino
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1 CIRCOLARE N. 16S: MESSA A NORMA DELL IMPIANTO ELETTRICO Gentile cliente, l energia elettrica rappresenta anche un pericolo per gli uomini, per gli animali e per beni di vario tipo. In particolare: contatti diretti o indiretti con elementi in tensione (elettrocuzione) possono causare gravi lesioni a persone o animali (ustioni, tetanizzazione dei muscoli, fibrillazione ventricolare, difficoltà respiratorie) la gravità delle conseguenze dipende da diversi fattori: intensità di corrente, durata del contatto, natura della corrente, frequenza, massa corporea, stato di salute impianti elettrici non idonei possono essere fonte di incendio o scoppio (ad es.: a seguito di corto-circuiti). Già la Legge 46/90 (ora abrogata a favore del DM 37/2008) aveva provveduto a prescrivere la tassativa eliminazione di una consuetudine tipica, quella del "fai da te" degli impianti elettrici. L indicazione derivante da tale norma era chiara: la cura di detti impianti doveva essere affidata a professionisti del settore, prevedendo che l'installazione, la trasformazione, l ampliamento e la manutenzione degli impianti elettrici dovesse essere eseguita solo ed esclusivamente da soggetti abilitati" (imprese regolarmente iscritte nel Registro delle Imprese, il cui imprenditore fosse in possesso di determinati requisiti tecnico professionali). Per ottemperare a tale Legge, chiunque dovesse installare o effettuare manutenzione ad un impianto elettrico era tenuto a rivolgersi ad una ditta autorizzata, che, terminato il lavoro, era tenuto a rilasciare al committente una "dichiarazione di conformità", ossia un documento in cui la ditta installatrice si assume la responsabilità dell esecuzione corretta del lavoro commissionato (corredato, se del caso, dagli allegati obbligatori stabiliti dalla Legge 46/90). Il D.M n 37 mantiene saldi i punti fin qui descritti e introduce alcune novità di rilievo: 1. estende il campo di applicazione a qualsiasi destinazione d'uso degli edifici (sia privati che pubblici) e alle aree di pertinenza (es.: cortili, aree parcheggio, ecc.) 2. classifica diversamente gli impianti: Framinia srl framinia@sicurezzadellavoro.com Roma Via Paolo Emilio, Roma T F Via Giulio Romano, Roma T F Milano Via degli Orombelli, 7/A Milano T F
2 a) impianti di produzione, trasformazione, trasporto, distribuzione, utilizzazione dell energia elettrica, impianti di protezione contro le scariche atmosferiche, nonché gli impianti per l automazione di porte, cancelli e barriere b) impianti radiotelevisivi, le antenne e gli impianti elettronici in genere c) impianti di riscaldamento, di climatizzazione, di condizionamento e di refrigerazione di qualsiasi natura o specie, comprese le opere di evacuazione dei prodotti della combustione e delle condense, e di ventilazione ed aerazione dei locali d) impianti idrici e sanitari di qualsiasi natura o specie e) impianti per la distribuzione e l utilizzazione di gas di qualsiasi tipo, comprese le opere di evacuazione dei prodotti della combustione e ventilazione ed aerazione dei locali f) impianti di sollevamento di persone o di cose per mezzo di ascensori, di montacarichi, di scale mobili e simili g) impianti di protezione antincendio 3. rende più selettivi i requisiti di qualificazione professionale 4. richiede di depositare la Dichiarazione di Conformità presso lo Sportello Unico per l'edilizia del Comune dove è ubicato l'immobile in cui è installato l'impianto (anziché essere inviata alla Camera di Commercio) maggiora le sanzioni in caso di inosservanza. Anche nei casi di compravendita, donazione, permuta, conferimento, ecc., il venditore deve fornire garanzie sulla conformità degli impianti alla vigente normativa in materia di sicurezza; in tali casi (impianti eseguiti prima dell'entrata in vigore del citato decreto), la dichiarazione di conformità agli impianti è sostituita da una dichiarazione, predisposta da un tecnico abilitato, di rispondenza alla regola dell arte, ovvero alle norme tecniche vigenti all epoca della costruzione, tenuto conto delle condizioni di esercizio e degli usi a cui è destinato l'edificio. In assenza di tale documento, si rischia l applicazione di una sanzione amministrativa da mille a 10mila euro, oltre al rischio, da parte del venditore, dell obbligo di risarcimento del danno provocato all'acquirente.
3 Gli impianti di messa a terra, le installazioni alimentate in tensione, le installazioni e i dispositivi di protezione contro le scariche atmosferiche, gli impianti elettrici installati nelle zone con pericolo d esplosione devono essere sottoposti a controlli periodici di efficienza da parte del Datore di Lavoro: - visita biennale per: 1. gli impianti elettrici e gli impianti di protezione dalle scariche atmosferiche in luoghi con pericolo di esplosione; 2. gli impianti di terra e gli impianti di protezione dalle scariche atmosferiche a servizio di: o Cantieri, cioè luoghi in cui vi siano impianti elettrici temporanei per: lavori di costruzione di nuovi edifici, lavori di riparazione, trasformazione, ampliamento o demolizione di edifici esistenti, lavori di movimento terre, lavori simili (interventi di manutenzione in banchine, costruzione di teleferiche, ecc.) o Ambienti a maggior rischio in caso di incendio cioè quelli definiti da CEI 64-8 sez. 751, cioè: Attività soggette al controllo dei Vigili del Fuoco, cioè ad esempio: locali di spettacolo e trattenimento in genere con un massimo affollamento ipotizzabile superiore a 100 persone; alberghi, pensioni, motels, dormitori e simili, con oltre 25 posti-letto; scuole di ogni ordine, grado e tipo, collegi, accademie e simili per oltre 100 persone presenti; ambienti adibiti ad esposizione e/o vendita all'ingrosso o al dettaglio, con superficie lorda superiore a 400 mq, comprensiva dei servizi e dei depositi; stazioni sotterranee di ferrovie, di metropolitane e simili; ambienti destinati ai degenti negli ospedali e negli ospizi, ai detenuti nelle carceri ed ai bambini negli asili ed ambienti simili, edifici pregevoli per arte o storia oppure destinati a contenere biblioteche, archivi, musei, gallerie, collezioni e comunque oggetti di interesse culturale sottoposti alla vigilanza dello Stato, ecc; Edifici con strutture portanti in legno;
4 Ambienti nei quali avviene la lavorazione, il convogliamento, la manipolazione o il deposito di materiali combustibili (ad s. legno, carta, lana, paglia, grassi lubrificanti, trucioli, manufatti facilmente combustibili), e/o materiali esplosivi, fluidi combustibili/infiammabili, polveri combustibili/infiammabili con modalità tali da non consentire loro il contatto con l'aria ambiente a temperature uguali o superiori a quella d'infiammabilità, quando la classe del compartimento antincendio considerato è pari o superiore a 30. Gli ambienti nei quali avviene la lavorazione, il convogliamento, la manipolazione o il deposito di materiali esplosivi, fluidi infiammabili, polveri infiammabili con modalità tali da consentire loro il contatto con l'aria ambiente a temperature uguali o superiori a quella d'infiammabilità, invece, sono classificabili come "Luoghi con pericolo di esplosione", e dunque soggetti alle relative verifiche di impianto a cadenza biennale (v. nota precedente). o Locali adibiti ad uso medico, cioè destinati a scopi diagnostici, terapeutici, chirurgici, di sorveglianza o di riabilitazione, inclusi i trattamenti estetici (ad es. sala massaggi, ecc.). - quinquennale in tutti gli altri casi; I componenti elettrici ed i relativi impianti di alimentazione (vedi: D.Lgs 81/2008, art. 81 e più in generale il Capo III Impianti e apparecchiature elettriche ) devono essere progettati, costruiti e realizzati a regola d'arte:si considerano costruiti a regola d'arte se sono realizzati secondo le norme di buona tecnica contenute nell'allegato IX, che riconducono alle specifiche tecniche emanate dai seguenti organismi nazionali e internazionali: UNI (Ente Nazionale di Unificazione) CEI (Comitato Elettrotecnico Italiano) CEN (Comitato Europeo di normalizzazione) CENELEC (Comitato Europeo per la standardizzazione Elettrotecnica) IEC (Commissione Internazionale Elettrotecnica) ISO (Organizzazione Internazionale per la Standardizzazione).
5 Gli stessi impianti devono essere mantenuti a regola d'arte, disponendo di idonee procedure di uso e manutenzione, possibilmente di uno scadenziario; meglio se di un vero e proprio Piano. Rimanendo a disposizione per ulteriori chiarimenti, si porgono i pie cordiali saluti. Roma, 23 Giugno 2009 Framinia s.r.l.
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