Gli stranieri e il mondo del lavoro 1. Il lavoro degli extracomunitari residenti

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1 Gli stranieri e il mondo del lavoro 1 Attualmente le statistiche riguardanti l indagine Istat delle Forze Lavoro non permettono di reperire indicatori sugli stranieri (o sugli extracomunitari) a livello provinciale 2, quindi per analizzare il mondo del lavoro dalla prospettiva dei residenti stranieri sono stati utilizzati i dati dell Istituto Nazionale Previdenza Sociale (INPS) relativi alle posizioni contributive dei lavoratori non comunitari residenti nella provincia di Macerata (vedi anche le tabelle in appendice). Altri paragrafi sono dedicati ai dati dei CIOF, ai dati Inail sugli infortuni e le malattie professionali e ai dati degli imprenditori. Il lavoro degli extracomunitari residenti I lavoratori residenti e con cittadinanza extra-ue nel territorio maceratese nel 2012 sono stati (per il 62 per cento uomini e per il 38 per cento donne), con un aumento del 4,3 per cento rispetto al 2012, un valore che conferma il trend positivo cominciato lo scorso anno; la suddivisione per genere mostra che gli uomini, in confronto con l anno 2011, sono aumentati di quasi 300 unità (pari a un incremento del 3,2 per cento) mentre le donne sono aumentate di più di 300 unità (+4,3 per cento). Il grafico rende evidente anche i diversi andamenti per genere: per il triennio si è assistito a una diminuzione dei lavoratori extracomunitari, tendenza interrotta nell anno 2010 mentre le lavoratrici hanno un andamento più discontinuo (aumento del 2,1 per cento nel 2008, diminuzione del 2,6 per cento nel 2009, nuovo aumento nel 2010); i valori registrati nel 2012 sono i più alti di tutto il periodo e risente probabilmente, oltre all incremento nel numero dei lavoratori stranieri, alla maggiore attività investigativa dell Inps su tutto il territorio nazionale. Fig Lavoratori extracomunitari contribuenti INPS per sesso - provincia di Macerata - anni Fonte: INPS - CGSA Analizzando la posizione contributiva dei lavoratori con cittadinanza non UE e il settore economico (come riportato nella tabella allegata in appendice), si osserva il forte sbilanciamento a favore delle posizioni dipendenti (13975, pari al 94,1 per cento del totale) a scapito di quelle autonome (880, pari al 5,9 per cento); il confronto con l anno 2011 mostra come le posizioni dipendenti siano aumentate del 5 per cento (per gli 1 Sergio Pollutri, Istat - sede per le Marche (autore e elaborazione dati); fonti statistiche: Inps CGSA; Inps archivio delle denunce mensili retributive; Inps - archivio delle prestazioni a pagamento diretto e anagrafica dei lavoratori extracomunitari. 2 Pur essendo disponibili i dati complessivi della media 2012 a livello provinciale, la metodologia di indagine permette un elaborazione dei dati sugli stranieri solo a livello di ripartizione geografica (Italia Centrale: Toscana, Umbria, Marche e Lazio). 139

2 uomini 4 per cento, per le donne 6,7 per cento) mentre quelle autonome abbiano avuto una diminuzione del 5,5 per cento, con valori piuttosto alti per gli uomini (-7,9 per cento). Le composizioni per genere delle due posizioni contributive mostrano un rapporto tra uomini e donne quasi di due a uno sia per i dipendenti sia per gli autonomi. Fig Lavoratori extracomunitari dipendenti per settore economico - provincia di Macerata - anno 2012 Fonte: INPS - CGSA La suddivisione delle posizioni contributive per settore economico, mostra come gli extracomunitari dipendenti siano in maggioranza occupati nel settore industriale della lavorazione delle pelli, cuoio e calzature (2818 unità, pari al 20,2 per cento), nel settore del commercio (1875 unità, pari al 13,4 per cento), nelle costruzioni e nell edilizia (1380 unità, pari al 9,9 per cento) e del settore dei servizi alle famiglie (comprendente anche i lavoratori domestici e le badanti: 1236 persone, pari all 8,8 per cento). Rispetto al 2011 i vari settori hanno avuto andamenti diversi (vedi tavola in appendice): diminuzioni consistenti sono state subite soprattutto dal settore della lavorazione del legno e dei mobili (-6,8 per cento), delle costruzioni e dell edilizia (-4,6 per cento), del commercio (-2,8 per cento) e della metallurgia e meccanica (-2,3 per cento); viceversa, gli aumenti si sono concentrati nei settori dell industria delle calzature e delle pelli (+13,6 per cento), del tessile e abbigliamento (26,3 per cento), della chimica e produzione di gomma e plastica (+7,4 per cento) e della carta e dell editoria (+7 per cento). Fig Lavoratori extracomunitari dipendenti per sesso e settore (comp. % per sesso) prov. di Macerata - anno 2012 Fonte: INPS - CGSA 140

3 Il grafico nella pagina precedente illustra la posizione dei dipendenti extracomunitari, per genere e settore. Le lavoratrici extracomunitarie alle dipendenze sono maggioranza in pochi settori: in quello industriale del tessile e abbigliamento (392 posizioni lavorative, pari al 56,3 per cento), negli alberghi e pubblici esercizi (484 donne, pari al 56,6 per cento) nei servizi ricreativi e culturali (280 unità, pari al 70,4 per cento) e nei servizi alle famiglie (1236 donne, 92,2 per cento); quest ultimo settore concentra più di un quinto delle posizioni contribuenti femminili e, assieme al settore industriale della lavorazione delle pelli, cuoio e calzature (17,3 per cento) e al settore del commercio (14,8 per cento), raggiunge più della metà delle contribuzioni del genere femminile. Le posizioni contributive degli uomini sono soprattutto nel settore industriale della produzione delle calzature e delle pelli (20 per cento), nel settore dell edilizia (14,8 per cento), nel commercio (11,3 per cento), nell agricoltura e nelle attività connesse (9,6 per cento) e nell industria metallurgica e meccanica (8,6 per cento). Nel 2012, i lavoratori autonomi 3 di cittadinanza non comunitaria registrano 880 posizioni contributive, con un rapporto di quasi due a uno fra il genere maschile e femminile; rispetto al 2011 la diminuzione è stata del 5,5 per cento, con quote più alte per il genere maschile (uomini: -7,9 per cento). La distribuzione dei lavoratori extracomunitari nei comuni di residenza è riportata nella tabella in appendice e nel cartogramma seguente. Fig Lavoratori stranieri (valori assoluti) provincia di Macerata anno 2012 Recanati Porto Recanati Cingoli Macerata Morrovalle Civitanova Marche Corridonia Monte San Giusto Tolentino Lavoratori stranieri (v.a.) anno a (9) 170 a 580 (10) 80 a 170 (5) 40 a 80 (14) 20 a 40 (6) 0 a 20 (13) Fonte: INPS CGSA I valori assoluti mostrano una concentrazione nei territori comunali costieri e collinari più popolosi (evidenziati in blu i primi nove): Civitanova Marche (2469 posizioni contributive di stranieri non UE, pari al 16,6 per cento del totale), Macerata (1621 unità, pari al 10,9 per cento), Tolentino (1069 unità, 7,2 per cento) e Recanati (836 unità, 5,6 per cento); i primi quattro comuni concentrano il 40,4 per cento di tutti i lavoratori non comunitari maceratesi. 3 Non è stato possibile ricavare dai dati dell Inps a livello provinciale alcun elemento utile per le posizioni professionali (artigiani, commercianti, parasubordinati, ecc.). 141

4 Nel generale aumento provinciale rispetto ai valori dell anno 2011, alcuni comuni hanno registrato variazioni negative nelle posizioni contributive dei lavoratori non comunitari: tra i municipi più rappresentativi si nota Montelupone (-10,8 per cento), Porto Recanati (-8,5 per cento), Matelica (-6,7 per cento), Castelraimondo (-6 per cento), Cingoli (-4,9 per cento) e Potenza Picena (-2,4 per cento). I territori comunali demograficamente più importanti per presenza di stranieri e che hanno registrato gli incrementi più alti sono Camerino e Monte San Giusto (+20,5 per cento per entrambi), Potenza Picena (+19,3 per cento), Montecassiano (+12 per cento), Corridonia (+8,7 per cento), Treia (+8,3 per cento) e Civitanova Marche (+7,3 per cento). Se si mettono in relazione i dati sui contribuenti extracomunitari con la popolazione residente straniera in età lavorativa (per definizione: compresa fra i 15 e i 64 anni), si ottengono i dati per costruire il secondo cartogramma; i rapporti più alti (nel cartogramma i primi dodici territori comunali sono riportati in rosso) sono registrati dai Comuni di Montecosaro (102 per cento), Civitanova Marche (94,2 per cento), Montecassiano (87,6 per cento), Cingoli (85,9 per cento) e Morrovalle (75,5 per cento). Fig Lavoratori ogni 100 residenti stranieri di anni provincia di Macerata anno 2012 Recanati Cingoli Montecassiano Montelupone Civitanova Marche Morrovalle Montecosaro Belforte del Chienti Colmurano Sefro Camerino Lavoratori ogni 100 residenti (15-64 anni) - anno 2012 Visso 66 a 102 (12) 51 a 66 (10) 45 a 51 (9) 28 a 45 (14) 0 a 28 (12) Fonte: INPS - CGSA 142

5 La cassa integrazione e il sistema pensionistico I dati dell INPS sui lavoratori beneficianti dell intervento della Cassa Integrazione Guadagni indicano che in provincia di Macerata nel 2012 sono stati 2767 i lavoratori extracomunitari a usufruire di questo ausilio sostitutivo del reddito da lavoro in periodi di difficoltà economica, con un rapporto tra uomini e donne di circa cinque a uno. La CIG è rilevata con il conteggio dei codici fiscali dei beneficiari dell intervento, ma il solo dato desumibile del paese di nascita non permette di distinguere chi è cittadino di un paese straniero, perciò l INPS elabora i dati ottenuti con altri archivi amministrativi (vedi nota indicata in tabella) in grado di estrapolare il paese di cittadinanza e di associarlo al medesimo codice fiscale della CIG: la statistica permette quindi di elaborare informazioni sui lavoratori extracomunitari, sia per genere, sia per attività economica, nell ambito territoriale provinciale. Fig Lavoratori extracomunitari beneficiari di C.I.G. per condizione e sesso - provincia di Macerata - anni Fonte: Inps-CGSA, archivio delle denunce mensili retributive, archivio delle prestazioni a pagamento diretto e anagrafica dei lavoratori extracomunitari I beneficiari della CIG si distinguono in operai e impiegati: nel 2012 la quasi totalità degli extracomunitari in CIG era nella condizione professionale di operaio o assimilato (2700, pari al 98,6 per cento, anche se una suddivisione per genere indica numeri diversi, con gli uomini al 98,6 per cento e le donne al 93,4 per cento) e il grafico mostra la serie storica nel periodo Dopo la crescita del 2008, il grafico mostra la diminuzione nel biennio successivo per tutte le condizioni, con l unica eccezione nel 2010 degli impiegati di sesso femminile che hanno avuto un incremento delle lavoratrici in CIG pari all 8,3 per cento; il settore industriale manifatturiero pesa sul totale del numero degli operai per il 57,3 per cento (quasi tre operai su cinque) e degli impiegati per poco meno del 50 per cento. Nel 2012 la crescita del ricorso alla CIG è stata molto elevata, con quote percentuali molto alte. La tabella mostra che, in tutti i settori principali, gli uomini sono preponderanti, con l eccezione delle industrie delle calzature e dell abbigliamento dove la composizione per genere appare un po più equilibrata (vedi anche la tabella in appendice). Gli operai non comunitari che hanno avuto la CIG, in maggioranza appartenevano ai settori dell edilizia e del genio civile (il 18,6 per cento degli operai in CIG), dell industria delle calzature e abbigliamento (quasi il 14 per cento) e della fabbricazione di prodotti in gomma e in plastica (circa il 13 per cento). 143

6 Per le operaie extracomunitarie, la CIG ha riguardato soprattutto l industria delle calzature e dell abbigliamento (per quasi il 53 per cento delle operaie in CIG), l industria della gomma e delle materie plastiche (7,4 per cento). Tav Lavoratori (*) extracomunitari beneficiari di C.I.G. per attività economica - provincia di Macerata - anno 2012 ATTIVITA' ECONOMICA valori assoluti composizione % comp. % per sesso var. % sul 2011 maschi femmine Totale maschi femmine maschi femmine Totale maschi femmine Totale operai Agricoltura e pesca ,0 0,0 2,4 0,0 1,9 26,8.. 26,8 Totale Industria ,8 24,2 36,3 47,8 38,6 58,8 52,7 57,3 Fabbricazione prodotti in metallo (escl.macchine) ,4 11,6 4,9 2,7 4,5 118,4 180,0 124,1 Industrie delle calzature e abbigliamento ,3 35,7 11,0 25,0 13,7 71,2 48,3 62,3 Industria della gomma e materie plastiche ,4 18,6 7,5 7,0 7,4 35,0 27,6 33,6 Edilizia e genio civile ,8 0,2 23,0 0,2 18,6 29,2.. 29,5 Commercio e servizi ,7 33,3 2,0 4,2 2,4 158,8 450,0 214,3 TOTALE OPERAI ,5 19,5 98,6 93,4 97,6 130,7 211,8 143,0 impiegati Agricoltura e pesca ,0 0,0 3,3 0,0 1,5 0,0.. 0,0 Totale Industria ,0 60,0 40,0 48,6 44,8-7,7 157,1 50,0 Estrazione minerali non metalliferi ,0 25,0 10,0 2,7 6,0-25,0 0,0-20,0 Fabbricazione prodotti in metallo (escl.macchine) ,7 33,3 6,7 2,7 4,5-33,3.. 0,0 Industrie delle calzature e abbigliamento ,0 60,0 20,0 24,3 22,4 50,0 350,0 150,0 Edilizia e genio civile ,0 50,0 6,7 5,4 6, Commercio e servizi ,1 76,9 10,0 27,0 19,4 200, ,0 TOTALE IMPIEGATI ,8 55,2 1,4 6,6 2,4 100,0 428,6 204,5 TOTALE ,6 20,4 100,0 100,0 100,0 130,2 220,5 144,2 LAVORATORI Fonte: Inps-CGSA, archivio delle denunce mensili retributive, archivio delle prestazioni a pagamento diretto e anagrafica dei lavoratori extracomunitari (*) Numero codici fiscali distinti nell'anno Gli impiegati extracomunitari hanno beneficiato della CIG soprattutto nei settori industriali dell estrazione dei minerali non metalliferi (6 per cento), ma soprattutto della fabbricazione di calzature e abbigliamento (22,4 per cento); le impiegate di cittadinanza non comunitaria per la maggior parte appartenevano all industria delle calzature e dell abbigliamento (quasi una su quattro). Il numero degli uomini non comunitari in CIG nel 2012 è aumentato in tutti i settori economici principali, con l eccezione degli impiegati del settore industriale della fabbricazione di materiale elettrico ed elettronico; fra le lavoratrici extracomunitarie, sono aumentate le richieste alla CIG per tutti i comprati presi in esame e gli aumenti sono stati notevoli, confermando il periodo di crisi nel nostro Paese. Anche per i beneficiari dei trattamenti pensionistici, l INPS ha effettuato un elaborazione dei dati delle pensioni (numero e importo) con i codici fiscali dei soggetti titolati o che sono stati titolati con permesso di soggiorno. Nel 2012 il numero delle pensioni riguardanti i residenti stranieri sono state (le donne sono 354, pari al 49,3 per cento), per un importo annuo complessivo pari a poco più di 3,5 milioni di euro, in media poco meno di euro l anno (vedi tabella); rappresentano lo 0,49 per cento di tutti i trattamenti pensionistici erogati in provincia di Macerata (le composizioni per genere: per gli uomini 0,58 per cento, per le donne 0,42 per cento). Il basso numero delle pensioni degli stranieri è motivato da vari motivi: l età anagrafica media più bassa della popolazione residente straniera rispetto a quella italiana, la mancanza di un minimo di contributi versati per avere diritto alla pensione, i minori infortuni sul lavoro in valore percentuale della popolazione residente e, non ultimo, la non conoscenza dei meccanismi e delle procedure per richiedere la pensione. 144

7 Il tasso di pensionamento, il rapporto percentuale fra il numero di pensioni e la popolazione residente in provincia di Macerata (popolazione al 31 dicembre 2012) era 2,1 per cento per gli stranieri (maschi 2,3 per cento, femmine 2,0 per cento) e 51,1 per cento per gli italiani (maschi 44,6 per cento, femmine 57,1 per cento); complessivamente nella provincia di Macerata il tasso è pari al 45,9 per cento (40,3 per cento per i maschi e 51,3 per cento per le femmine). Fig Pensioni dei residenti stranieri per comparto e tipo - provincia di Macerata - anno 2012 Fonte: Inps-CGSA Le tipologie delle pensioni dei residenti stranieri: per il 24,7 per cento sono pensioni d invalidità, di vecchiaia e ai superstiti (IVS), per il 16,2 per cento pensioni indennitarie e per il 57,8 per cento sono pensioni assistenziali; la maggior parte delle pensioni IVS e delle indennitarie appartiene al comparto privato (complessivamente, solo circa lo 0,5 per cento appartiene al comparto pubblico). Tav Pensioni e importo annuo dei residenti stranieri (*) per comparto e tipo - provincia di Macerata - anno 2012 COMPARTO E TIPO var. numero pensioni importo var. % % annuo importo medio maschi femmine Totale 2010 totale 2010 maschi femmine Totale Comparto privato ,5 Inps ,8 Inail ,4 Altri enti 1 3 Comparto pubblico - 5 Inpdap - 5 Totale comparti Pensioni assistenziali Inps Altri enti 0 1 TOTALE per cento sul totale pensioni 0,58 0,42 0,49 Fonte: Inps-CGSA (*) soggetti titolari o che sono stati titolari di permesso di soggiorno 0,0 66,7 66,7 17,1 14,0 14,0 0,0 15, ,25 16,3 17,3 15,8 1,1 23,0.. 23,0.. 16,7 13,0 13,1 1,6 14, , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , ,97 145

8 Un analisi per genere mostra che negli stranieri maschi sono prevalenti le pensioni assistenziali dell Inps (50,3 per cento) e quelle indennitarie dell Inail (27,7 per cento); nelle femmine straniere, quasi due pensioni erogate su tre sono pensioni assistenziali dell Inps mentre in seconda posizione sono quelle IVS dell Inps con una quota poco inferiore al 28 per cento. Se si analizzano gli importi annui (vedi tabella in appendice), si nota che più della metà dell importo totale appartiene alle pensioni assistenziali dell Inps (il 55,2 per cento; un confronto con gli importi della stessa tipologia pensionistica versata ai residenti maceratesi di cittadinanza italiana mostra una quota poco superiore del 6 per cento) mentre gli importi delle pensioni IVS dell Inps e delle indennitarie dell Inal raggiungono rispettivamente il 24,1 per cento e il 17,3 per cento (per i residenti italiani le quote sono, rispettivamente per gli stessi comparti 63 per cento e 2,7 per cento). Gli importi medi degli stranieri sono moderatamente più bassi di quelli percepiti dalle straniere, a fronte di un importo medio generale che non arriva ai euro (un po meno del doppio, euro, è la media dei beneficiari di cittadinanza italiana, fra i quali gli uomini percepiscono un importo di quasi euro e le donne poco meno di euro). La suddivisione delle pensioni per cittadinanza indica, fra il maggior numero dei beneficianti, gli albanesi (193 persone), insieme ai macedoni (117 persone), ai marocchini (94 persone) e ai pakistani (49 persone); i residenti macedoni e albanesi sono i maggiori beneficianti delle pensioni IVS (rispettivamente 30 e 18 persone), seguiti dai marocchini (17 persone) mentre gli albanesi (148 unità) e i macedoni (65 unità) lo sono per le pensioni indennitarie e gli albanesi (27 persone) e i marocchini (23 persone) per le pensioni assistenziali (vedi tabella in appendice). Un analisi degli importi medi mostra come in provincia di Macerata gli importi annui più alti, fra le comunità maggiormente beneficiarie, li ottengano i residenti di cittadinanza senegalese (circa euro), russa, ucraina, cinese e uruguaiana (sopra i seimila euro,ma sotto i settemila euro), insieme ai residenti dell India, Marocco, Perù, Repubblica Dominicana, Argentina e Serbia, tutti con più di cinquemila euro, ma sotto i seimila euro. Fig Pensioni per cittadinanza - provincia di Macerata - anno UOMINI Fonte: Inps-CGSA I numeri relativi ai soli residenti stranieri maschi mostrano che i cittadini stranieri con il numero più alto di beneficianti di pensione sono gli albanesi (95 persone, pari al 26,1 per cento del totale maschile), insieme ai macedoni (76 persone, 20,9 per cento), ai marocchini (51 persone, 14 per cento) e ai pakistani (36 persone, 9,9 per cento); gli importi medi sono più alti per le pensioni assistenziali (poco più di euro), rispetto a quelle indennitarie e IVS (non superiori in media ai euro). 146

9 I macedoni sono maggioritari sia fra gli stranieri che percepiscono pensioni IVS (26 uomini), sia fra quelli che percepiscono pensioni assistenziali (15 uomini) mentre gli albanesi sono in maggioranza fra i percettori di pensioni indennitarie (66 uomini). Gli importi medi annui più alti sono quelli percepiti dai cittadini svizzeri (circa 9700 euro), bosniaci ed erzegovini (poco meno di euro), croati (6.300 euro) e cinesi (circa euro); fra i più bassi, gli importi medi dei cittadini bengalesi (appena euro), pakistani (poco meno di euro) e uzbeki (poco più di euro). Per le donne straniere residenti in provincia di Macerata e titolari di pensione, la maggioranza appartiene alle cittadine albanesi (98 persone, pari al 27,7 per cento del totale femminile), seguono in ordine decrescente le marocchine (43 persone, 12,1 per cento), le macedoni (41 persone, 11,6 per cento) e le ucraine (27 persone, 7,6 per cento). Fig Pensioni per cittadinanza - provincia di Macerata - anno DONNE Fonte: Inps-CGSA Le poche cittadine macedoni (4 persone) e albanesi (3) sono fra le maggiori beneficiarie delle pensioni IVS mentre i numeri più alti fra le percettrici di pensioni assistenziali sono fra le ucraine (16 donne), le marocchine (14 donne) e le albanesi (13 donne); tra le pensioni indennitarie, i numeri più alti fra le donne albanesi (82 unità), macedoni (30 unità) e marocchine (28 unità). Fra le pensioni medie percepite dalle donne straniere ci sono alcune differenze: quelle più alte sono in media le indennitarie (più di euro), quelle più basse sono le assistenziali (poco più di euro). Gli importi medi annui più alti sono quelli percepiti dalle cittadine russe (circa euro), moldave (poco meno di euro), senegalesi (poco meno di 7000 euro) e uruguaiane (circa euro); fra gli importi medi più bassi, quelli percepiti dalle cittadine bengalesi (meno di euro), azere (poco superiori ai euro), colombiane (circa euro) e uzbeke (meno di euro). 147

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