LA STRATEGIA SEN E LE RICADUTE SULLE PMI. Ing. Gabriele MUZIO Responsabile Area Tecnica Api Torino Referente Nazionale Energia/Ambiente Confapi

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1 LA STRATEGIA SEN E LE RICADUTE SULLE PMI Ing. Gabriele MUZIO Responsabile Area Tecnica Api Torino Referente Nazionale Energia/Ambiente Confapi

2 Contenuti La consistenza e la struttura di CONFAPI L attenzione al tema energetico per le PMI del nostro sistema Competitività, innovazione e buone prassi in tema di efficienza e risparmio energetico Le diagnosi energetiche per le PMI e l importanza delle misure dei consumi I Sistemi di Gestione Integrati (Sicurezza, Ambiente e Energia) per le PMI La SEN e le questioni ancora aperte

3 Quadro e contesto CONFAPI e la struttura delle sue territoriali mila imprese addetti 13 contratti nazionali di lavoro 50 sedi territoriali e distrettuali 13 unioni nazionali di categoria (tessili, plastici, alimentari tra i più energivori) 2 Gruppi di interesse 3 Associazioni nazionali di categoria Il ruolo e supporto degli uffici tecnici: consulenza ed assistenza sull energia e ambiente per le imprese associate: supporto nell acquisto di energia, risparmio energetico, efficienza energetica ed ambiente (applicazione normative di settore). Terziarizzazione dell Energy Manager

4 La difesa degli interessi delle PMI PMI utilizzatrici di energia ma anche soggetti attivi della filiera (autoproduttori in particolare per PV) e piccoli fornitori di servizi energetici. Aziende della filiera del risparmio energetico e della gestione delle energie rinnovabili. Aziende del settore Green Economy. Rappresentanza e difesa interessi presso l Autority per l Energia Elettrica e Gas: segnalazioni situazioni di penalizzazione sul mercato per le PMI non energivore, partecipazione attiva alle audizioni e testi in consultazione, adesione progetto formazione protocollo AEEGSI-PMI per aumentare conoscenza e consapevolezze dell utilizzatore (corso per tecnici di struttura) Interfaccia e supporto con i grandi Players e Produttori di Energia: supporto legale nei rapporti contrattuali di squilibrio tra grande impresa e PMI utilizzatrici (numerosi casi di contenzioso e problematiche ricorrenti come interruzioni e distacchi)

5 Gli obiettivi della SEN e le PMI Competitività, sicurezza ed ambiente elementi strategici anche per le PMI: Politiche di acquisto controllato dell energia anche attraverso gruppi di acquisto e/o convenzioni. Innovazione dei processi produttivi (motori, generatori di calore, sistemi illuminazione intelligenti, monitoraggi, aria compressa) Necessità di miglioramento della rete anche con sviluppo capillare della rete di distribuzione gas. Studio per approvvigionamento da GNL per zone non coperte dalla rete Miglioramento dell impatto ambientale anche delle PMI con abbandono combustibili fossili, utilizzo delle rinnovabili e minori emissioni inquinanti. Studio di sistemi innovativi di produzione calore ed abbattimento emissioni

6 Competitività ed innovazione Dall attenzione alla sola riduzione di spesa per l acquisto dell energia al suo migliore utilizzo Efficienza dei sistemi produttivi anche per le PMI con soluzioni semplici ed efficaci (motori, inverter, aria compressa, illuminazione) partendo dalla misurazione puntuale dei consumi Innovazione tecnologica anche in tema di risparmio energetico (es autoproduzione di energia, cogenerazione e trigenerazione, riutilizzo degli scarti)

7 Il tema dell acquisto dell energia Differenti scelte dei territori fin dalla liberalizzazione del mercato: Consorzio Unico per l intero sistema CONFAPI (Progetti d acquisto unico per energia elettrica e gas oltre soci, oltre utenze elettriche, > 500 ML kwh ) Accordi con singoli e specifici Fornitori (Energy Broker) e/o Produttori: analisi del prezzo, front office assistenza, gestione dei potenziali problematiche di fatturazione, disponibilità consultazione consumi on line) Convenzioni ed accordi con più soggetti sul territorio nazionale (Produttori e/o Distributori ed Intermediari di Energia)

8 Il progetto PINe CONFAPI Progetto Europeo Check Up e Tools Creazione di uno strumento on line capace di effettuare una autovalutazione delle prestazioni energetiche

9 Le diagnosi energetiche ed i monitoraggi Organizzazione di eventi e seminari tecnici per l illustrazione dei contenuti e degli obblighi del D.Lgs. 102/2014 (PMI energivore o siti di grandi imprese) Raccolta dati e redazione delle diagnosi: la revisione delle prime diagnosi energetiche basate sul monitoraggio in ambito industriale (Linee Guida Enea) Consulenza in merito ai sistemi di monitoraggio dei consumi e sistemi di gestione dell energia ISO 50001: misurazioni puntuale dei consumi Kpi e Energy Review anche con piano di miglioramento con supporto delle Esco. Consulenza per utilizzo Bandi Regionali

10 Il Sistemi di Gestione e le PMI Prime esperienze di integrazione tra sistemi di gestione ambiente, sicurezza ed energia (18001, 14001, 50001) La definizione di KPI ed obiettivi energetici anche in relazione agli obblighi normativi (realizzazione almeno 1 intervento con payback 4 anni secondo quanto indicato nella diagnosi) Nuovo sistema di qualificazione delle PMI nei rapporti con la grande committenza (questionari valutazione e obiettivi di certificazione di Gruppo Multinazionale)

11 Conclusioni e temi ancora aperti Criticità legate all attuale posizione sulla SEN Scarso coinvolgimento delle PMI nella stesura del documento della SEN con attenzione rivolta soprattutto grossi produttori di energia Criticità del sistema di approvvigionamento del gas anche per costi di dispacciamento e non solo di materia prima (rete con copertura parziale) Eccessiva pressione degli oneri fissi rispetto agli oneri variabili sul consumo che penalizzano il piccolo e medio consumatore Incentivi legati solo alla fase di realizzazione degli interventi impiantistici e non legati alla necessità di consulenza ed informazione in tema energetico per le PMI (consulenza per audit energetici) Scarsa attenzione al tema dell edilizia (ad eccezione «eco-bonus») e dei trasporti «sostenibili» (urgente problema in Pianura Padana) in tema di incentivi e innovazione di motori alternativi al diesel

12 Conclusioni e temi ancora aperti Proposte per il futuro Necessità di favorire FER anche con strumenti diversi dal prelievo in bolletta ma piuttosto altri strumenti anche di tipo fiscale Migliorare la trasparenza per il consumatore/utilizzatore finale dell energia anche in materia di incentivi e gestione dei titoli di efficienza energetica Necessità investimenti nuovi sulle reti di trasporto e distribuzione anche per evitare situazioni di emergenza per fattori ambientali particolari (vedi terremoto o semplici interruzioni per picchi di prelievo in estati particolarmente calde) Importanza della realizzazione di nuove reti intelligenti (SMART GRIDS) anche in relazione alla sempre più crescente energia reimmessa in rete (impianti fotovoltaici) e mobilità elettrica Necessità dell utilizzo degli incentivi con sistematicità e certezza dell investimento: aiuto economico alle PMI per diagnosi di risparmio energetico (contributi a fondo perduto)

13 Ing. Gabriele MUZIO Tel. 011/ Fax. 011/