Il riassetto delle Cure Primarie in Toscana
|
|
- Paolo Colonna
- 5 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Il progetto politico e le esperienze regionali Il riassetto delle Cure Primarie in Toscana paolo.francesconi@ars.toscana.it
2 Cosa voglio dirvi Il progetto dalla medicina d attesa alla sanità d iniziativa Il riassetto delle Cure Primarie Azioni e strumenti per il governo clinico
3 Cosa voglio dirvi Il progetto dalla medicina d attesa alla sanità d iniziativa Il riassetto delle Cure Primarie Azioni e strumenti per il governo clinico
4 Le politiche regionali PSR Grande Progetto: Dalla medicina di attesa alla sanità di iniziativa > mandato di politica sanitaria DGR 716/2009 Progetto per l attuazione della sanità di iniziativa a livello territoriale > indicazioni operative
5 Il Chronic Care Model Forte mandato del PSR Nuova organizzazione delle cure primarie basata su team multi professionali (moduli) proattivi Supporto alle decisioni con la condivisione di percorsi diagnostico-terapeutici Ruolo dell infermiere per il supporto al self management Forte investimento sul sistema informativo a supporto delle attività di cura e di self-audit Coinvolgimento delle risorse della comunità (AFA)
6
7 Valutazione della sanità di iniziativa Obiettivi Rendere conto ai policy maker e ai cittadini dei risultati ottenuti Fornire informazioni utili a: Policy maker per pianificare estensione; Programmatori per definire modalità attuative; Manager sanitari per informare la gestione; Comunità scientifica per comunicare evidenze
8 Valutazione della sanità di iniziativa Le coorti Residenti in Toscana affetti da diabete o scompenso o pregresso ictus o BPCO identificati attraverso i dati del Sistema Informativo Sanitario (prevalenti MaCro) assistiti di MMG CCM MMG non CCM VS Anno pre-s.i. S.I. Anno post-s.i.
9 Valutazione della sanità di iniziativa Gli indicatori Adesione alle raccomandazioni cliniche di monitoraggio Esposizione alle terapie raccomandate Consumo di prestazioni ambulatoriali (valorizzazione tariffaria procapite) Spesa per farmaci (costo procapite) Tassi di accesso al pronto soccorso Tassi di ricovero ospedaliero
10 45 40 Valutazione della sanità di iniziativa L analisi differenza pre-post tra gli esposti differenza delle differenze Aggiustando per: 20 età, genere e comorbosità assistiti performance pre - sanità iniziativa e distretto di appartenenza mmg noccm differenza pre-post tra i non esposti ccm2010
11 Ad un anno dall avvio del progetto, tra gli assistiti di medici che hanno aderito alla sanità d iniziativa, rispetto agli assistiti dei medici che non hanno ancora aderito
12 Adesione al monitoraggio diabete (GCI): scompenso (es. lab.): aumenta aumenta (poco) Differenza delle Differenze +8.1 % Impatto in percentuale % Differenza delle Differenze +2.3 % Impatto in percentuale + 3.9%
13 Esposizione alle terapie diabete (statine): scompenso (acei/arb): aumenta (poco) diminuisce (un po ) meno Differenza delle Differenze +1 % Impatto in percentuale + 3,1% Differenza delle Differenze +1,2 % Impatto in percentuale + 2,1%
14 Consumo di prestazioni ambulatoriali diabete: scompenso: aumenta (poco) diminuisce Differenza delle Differenze +1,51 Impatto in percentuale + 0,3 % Differenza delle Differenze -28,19 Impatto in percentuale -3,9 %
15 diabete: aumenta Spesa per farmaci scompenso: aumenta Differenza delle Differenze +13,00 Impatto in percentuale + 1,6 % Differenza delle Differenze +49,80 Impatto in percentuale + 4,7 %
16 Tasso d accesso al Pronto Soccorso diabete: scompenso: aumenta meno aumenta meno Differenza delle Differenze -1,6 / 100 Impatto in percentuale -12,4 % Differenza delle Differenze - 6,1 / 100 Impatto in percentuale - 22,5 %
17 Tasso di ricovero regime ordinario diabete: scompenso: diminuisce meno diminuisce di più Differenza delle Differenze +5.5 /1.000 Impatto in percentuale +7.2 % Differenza delle Differenze -4.4 / Impatto in percentuale -6.5 %
18 Cosa voglio dirvi Il progetto dalla medicina d attesa alla sanità d iniziativa Il riassetto delle Cure Primarie Azioni e strumenti per il governo clinico
19 Riordino dell'assistenza territoriale art. 1 Legge 189/ Le regioni definiscono l'organizzazione dei servizi territoriali di assistenza primaria al fine di migliorare la capacità di presa in carico dei cittadini, secondo modalità operative che prevedono forme organizzative monoprofessionali, denominate aggregazioni funzionali territoriali nonchéforme organizzative multiprofessionali, denominate unità complesse di cure primarie - Si procede all'adeguamento degli accordi collettivi nazionali sono stipulati i relativi accordi regionali
20 Indirizzi alle aziende sanitarie per il riordino del sistema sanitario regionale Obiettivo 1 - Riassetto delle Cure Primarie DGR 1235/2012 (28 dicembre 2012) Sub - obiettivo 1.1 Sviluppo del ruolo dei professionisti delle Cure primarie e della loro integrazione Azioni Promozione dei modelli organizzativi complessi della Medicina Generale Realizzazione di un assistenza h 16-24, prevedendo per situazioni territoriali particolarmente disagiate l assistenza h24 Integrazione della Medicina convenzionata con i medici di continuità assistenziale
21 Indirizzi alle aziende sanitarie per il riordino del sistema sanitario regionale Obiettivo 1 - Riassetto delle Cure Primarie DGR 1235/2012 (28 dicembre 2012) Sub - obiettivo 1.5 Estensione della Sanità di Iniziativa e ulteriore sviluppo dell Expanded Chronic Care Model Azioni Implementazione progressiva dei moduli della Sanità d iniziativa (+ 20% di copertura della popolazione all anno) Revisione percorsi assistenziali nell ottica della presa in carico integrata del paziente affetto da patologie croniche
22 AIR 2012 (DGR 1231/2012 del 28 dicembre 2012) 3. L aggregazione funzionale territoriale Compiti attuare azioni di governance clinica realizzare i progetti di sanità di iniziativa sul paziente con cronicità Composizione e caratteristiche medici a ciclo di fiducia e a rapporto orario in via sperimentale h 16 Il coordinatore dell AFT contratta con l Azienda obiettivi di budget (definizione degli obiettivi e delle risorse necessarie al raggiungimento)
23 AIR 2012 (DGR 1231/2012 del 28 dicembre 2012) 5. La Sanità di Iniziativa copertura di tutta la popolazione toscana andando in progress fino a raggiungere tale obiettivo nel 2015 (20% annuo) passaggio a sistema nelle AFT/UCCP transizione dalla medicina di iniziativa orientata per patologie a quella orientata alla gestione del paziente cronico con bisogni assistenziali complessi
24 AFT stato dell arte AFT definite in tutte le ASL in termini di medici a rapporto fiduciario In corso di definizione assegnazione alle AFT medici a rapporto orario (continuità assistenziale) Entro 2013, elezione coordinatore e formale attivazione AFT Previa AIR continuità assistenziale, nel corso del 2014 si sperimenterà h16 in almeno una AFT per ASL I moduli della sanità d iniziativa confluiranno nelle AFT
25 Cosa voglio dirvi Il progetto dalla medicina d attesa alla sanità d iniziativa Il riassetto delle Cure Primarie Azioni e strumenti per il governo clinico
26 Governo clinico Sistema di relazioni tra chi ha responsabilità cliniche e chi ha responsabilità organizzative, basato sulla fiducia, finalizzato al miglioramento della qualità dei servizi, tramite il raggiungimento di obiettivi condivisi Ci si responsabilizza non soltanto sui costi e sui volumi di attività, ma anche sull'applicazione dei PDT verificata con indicatori di processo (Roberto Grilli GOVERNO CLINICO: INNOVAZIONE O DÉJÀ VU?) Audit clinico Strumento per verificare e migliorare la qualità dell assistenza, in particolare l appropriatezza dei processi Processo ciclico, sistematico e condotto tra pari, senza finalità ispettiva o di controllo (Cartabellotta 09)
27 Aggregazione Funzionale Territoriale della Medicina Generale Art. 26 bis ACN 29 luglio I medici aderiscono all aggregazione funzionale allo scopo di: promuovere e diffondere l appropriatezza clinica e organizzativa, anche attraverso procedure sistematiche ed autogestite di peer review ; - 7. L aggregazione funzionale persegue le finalità di cui al comma 6 attraverso: la condivisione delle proprie attività con il Distretto di riferimento, per la valutazione dei risultati ottenuti e per la socializzazione dei medesimi;
28 Sanità d iniziativa e audit Il coordinatore del modulo svolge le seguenti funzioni:. indice e cura le riunioni di audit dei professionisti afferenti al modulo; L applicazione dei percorsi assistenziali costituisce oggetto di audit da parte dei medici di comunità nei moduli di riferimento
29 La reportistica a supporto del governo delle cure primarie Documento destinato a fornire informazioni di sintesi sull andamento della gestione agli attori della governance (MMG, dirigenti di distretto ) A fianco delle informazioni prodotte dai MMG (non ancora abbastanza diffuse, complete e standardizzate per permettere ovunque attività di benchmarking) Indicatori di spesa e di volume di attività Indicatori di processo
30 I report di modulo Reportistica a supporto delle riunioni di audit dei moduli della sanità d iniziativa Dati Sistema Informativo Sanitario Regionale Informazioni: assistiti con specifiche condizioni croniche indicatori di processo ospedalizzazione e volumi specifici pacchetti prestazioni sanitarie (farmaci, visite specialistiche, diagnostica) tutti gli assistiti profilo anagrafico e case-mix volumi prestazioni sanitarie erogate (esclusi farmaci)
31 Indicatori di processo (es. esame emoglobina glicata effettuato negli ultimi 12 mesi) dei mmg nel modulo del modulo nell ASL e nella Regione
32 Prospettive future: Sistema Matrice per leggere le Cure Primarie Algoritmi condivisi e validati The Matrix Flussi Dati Amministrativi NSIS/Art.50 Dati secondari individuali su assistiti: 1. Condizione di prevalenza per una specifica condizione cronica 2. Livello di adesione a specifiche raccomandazioni cliniche
33 Gli strumenti Il software TheMatrix, per identificare i malati oggetto di studio e i loro PDTA, sulla base dei flussi amministrativi disponibili, per poi mettere a confronto tali percorsi con percorsi assistenziali ideali, costruiti sulla base delle raccomandazioni internazionali e nazionali Il software TheOne, per tradurre i dati prodotti dal software TheMatrix in informazioni leggibili attraverso report, grafici, tabelle ecc., da modulare sulla base delle necessità espresse dagli ambiti territoriali coinvolti Strumento di governo clinico a più livelli: distrettuale, aziendale, regionale, ministeriale
34 Grazie per l attenzione! paolo.francesconi@ars.toscana.it
Il riordino dell assistenza territoriale: evidenze di efficacia
La MG e le Cure Primarie di domani Il riordino dell assistenza territoriale: evidenze di efficacia paolo.francesconi@ars.toscana.it Cosa voglio dirvi Cure primarie e malattie croniche l efficacia delle
Dettaglipaolo.francesconi@ars.toscana.it Cosa voglio dirvi Cure primarie e malattie croniche l efficacia delle forme associative dell assistenza primaria il progetto dalla medicina d attesa alla sanità d iniziativa
DettagliIl sistema di reporting per il budget della Medicina Generale.
Il sistema di reporting per il budget della Medicina Generale paolo.francesconi@ars.toscana.it Cosa voglio dirvi Il Sistema di Reporting per il Budget di AFT Cosa sono i Profili di Modulo Possibili sviluppi
DettagliBPCO e la Sanità d Iniziativa
BPCO e la Sanità d Iniziativa Paolo Francesconi Osservatorio di Epidemiologia paolo.francesconi@ars.toscana.it Agenzia regionale di sanità della Toscana Le politiche regionali PSR 2008-2010 4.3) Dalla
DettagliIl report di AFT e CdS
La MaCro per il monitoraggio, la governance e la valutazione delle Cure Primarie Il report di AFT e CdS Valentina Barletta Osservatorio di Epidemiologia valentina.barletta@ars.toscana.it Agenzia regionale
DettagliIl report di AFT a supporto della governance delle cure primarie
Il report di AFT a supporto della governance delle cure primarie Paolo Francesconi Osservatorio di Epidemiologia paolo.francesconi@ars.toscana.it Agenzia regionale di sanità della Toscana www.ars.toscana.it
DettagliIl progetto Sanità d Iniziativa : impatto sugli indicatori di processo
Il progetto Sanità d Iniziativa : impatto sugli indicatori di processo Valentina Barletta Osservatorio di Epidemiologia dei Servizi Sanitari e Percorsi Assistenziali ARS Toscana I Principi ispiratori del
DettagliEvoluzione della sanità d iniziativa: lo stato dell arte
Esperienze di cure primarie: l innovazione 2.0 nell assistenza territoriale Evoluzione della sanità d iniziativa: lo stato dell arte Lorenzo Roti - Toscana 1 Agenda l estensione del progetto dopo 4 anni
DettagliIl Programma Osservazione Territorio (PrOTer) di Ars Toscana
Aspetti metodologici: sistemi di misurazione appropriatezza, esito, sostenibilità Il Programma Osservazione Territorio (PrOTer) di Ars Toscana paolo.francesconi@ars.toscana.it I Tassi di Ospedalizzazione
DettagliSanità di iniziativa e gestione del diabete Valentina Barletta ARS Toscana.
Sanità di iniziativa e gestione del diabete Valentina Barletta ARS Toscana valentina.barletta@ars.toscana.it paolo.francesconi@ars.toscana.it DGR 716/2009 - Progetto per l attuazione della sanità di iniziativa
DettagliI quattro nuovi ospedali: l impatto sulla popolazione
Ospedale San Jacopo di Pistoia: l esperienza di un cambiamento Pistoia, 4 aprile 2014 I quattro nuovi ospedali: l impatto sulla popolazione paolo.francesconi@ars.toscana.it alessandro.sergi@ars.toscana.it
DettagliCronicità e sanità di iniziativa: risultati 2014
Cronicità e sanità di iniziativa: risultati 2014 Paolo Francesconi Osservatorio di Epidemiologia paolo.francesconi@ars.toscana.it Agenzia regionale di sanità della Toscana www.ars.toscana.it Cosa voglio
DettagliCONFERENCE. Integrated services: organizational healthcare models in the framework of chronic diseases. The Chronic Care Model in Tuscany
CONFERENCE Integrated services: organizational healthcare models in the framework of chronic diseases. The Chronic Care Model in Tuscany 26-27 March 2018 Turin, C.so Regina Margherita, 174 Paolo Francesconi
DettagliAggregazioni Funzionali Territoriali e Sanità d Iniziativa nella cura del diabete. Valentina Barletta Agenzia regionale di sanità della Toscana
Aggregazioni Funzionali Territoriali e Sanità d Iniziativa nella cura del diabete Valentina Barletta Agenzia regionale di sanità della Toscana Riordino dell'assistenza territoriale art. 1 Legge 189/2012
DettagliI Programmi di Osservazione del Territorio.
I Programmi di Osservazione del Territorio paolo.francesconi@ars.toscana.it I tassi di ospedalizzazione per condizioni suscettibili di cure ambulatoriali (Quality Indicators dell AHRQ) Qualità delle cure
DettagliRiunione di Zona-Distretto Il portale per le AFT dell ARS a supporto dell audit clinico delle AFT per la gestione delle cronicità
Riunione di Zona-Distretto Il portale per le AFT dell ARS a supporto dell audit clinico delle AFT per la gestione delle cronicità Contenuti L audit clinico nelle AFT Il portale AFT con le novità Il programma
DettagliLa gestione delle cronicità
Workshop Il portale per l audit di AFT: aggiornamento e programmazione dei lavori Firenze, 5 maggio 2018 SALA BLU - Centro Servizi e Formazione Il Fuligno (via Faenza 48) La gestione delle cronicità Percorso
DettagliCCM: la valutazione dell efficacia degli interventi sanitari e socio- sanitari sul territorio.
CCM: la valutazione dell efficacia degli interventi sanitari e socio- sanitari sul territorio paolo.francesconi@ars.toscana.it con SCOMPENSO CARDIACO A Indicatori di processo: livelli di adesione a raccomandazioni
DettagliLe lenti dell equità. Disuguaglianze nell accesso e negli esiti delle cure: l impatto della sanità d iniziativa in Toscana sul percorso del diabete
Le lenti dell equità Disuguaglianze nell accesso e negli esiti delle cure: l impatto della sanità d iniziativa in Toscana sul percorso del diabete paolo.francesconi@ars.toscana.it (DGR 16 Luglio 2008):
DettagliIl portale per le AFT: funzioni, struttura e aggiornamenti del portale
Workshop Il portale per l audit di AFT: aggiornamento e programmazione dei lavori Firenze, 5 maggio 2018 SALA BLU - Centro Servizi e Formazione Il Fuligno (via Faenza 48) Il portale per le AFT: funzioni,
DettagliGestione delle cronicità: dai PDTA ai piani assistenziali individuali per un assistenza di precisione (Il caso della Sanità d Iniziativa in Toscana)
Gestione delle cronicità: dai PDTA ai piani assistenziali individuali per un assistenza di precisione (Il caso della Sanità d Iniziativa in Toscana) paolo.francesconi@ars.toscana.it Di cosa voglio parlarvi
DettagliMetodi di studio.
Metodi di studio francesco.profili@ars.toscana.it Cosa voglio dirvi Le fonti dei dati I soggetti ed i periodi analizzati Lo schema di analisi I risultati prodotti I dati MaCro: archivio dei malati cronici
DettagliEsperienze di cure primarie: l innovazione 2.0 nell assistenza territoriale Centro toscano di formazione e ricerca di medicina generale
Esperienze di cure primarie: l innovazione 2.0 nell assistenza territoriale Centro toscano di formazione e ricerca di medicina generale Dario Grisillo 1 Centro Toscano di Formazione e Ricerca in Medicina
Dettaglipaolo.francesconi@ars.toscana.it PROGRESSIVE PATIENT CARE new organization of the beds of hospitals on progressive nursing care principles Systematic grouping of patients according to their degree of illness
DettagliProgetto per l implementazione di un assistenza sanitaria preventiva a livello locale: la Sanità d iniziativa in Regione Toscana
Progetto per l implementazione di un assistenza sanitaria preventiva a livello locale: la Sanità d iniziativa in Regione Toscana Valentina Barletta Osservatorio di Epidemiologia valentina.barletta@ars.toscana.it
DettagliIl progetto della sanità di iniziativa in Toscana
Il progetto della sanità di iniziativa in Toscana Giornata di lavoro Il percorso dell assistito con patologia cronica ad alta prevalenza Milano, 13 novembre 2013 francesco.profili@ars.toscana.it paolo.francesconi@ars.toscana.it
DettagliCORE Cure Primarie H24 Progetto e metodologia per il riordino dell assistenza territoriale
CORE Cure Primarie H24 Progetto e metodologia per il riordino dell assistenza territoriale CORE 2013 Rita Rielli Bologna, 14 giugno 2013 H24: la normativa Legge 189/2012 La Legge 189/2012 all articolo
Dettagli4 giugno 2005 ASLMI3 Monza
Pop 1.032.558 (11% della Lombardia) Aziende Ospedaliere: 7 Ambulatori territoriali: 66 Posti letto n. 3849 (9% della Lombardia) Tasso di ospedalizzazione 145/1000 MMG n.758 PLS n. 132 MISSION ASL INDIRIZZI
DettagliIllustrazione dei contenuti e prospettive future
Roma 6 Maggio 2014 Sala Tirreno Regione Lazio DCA 429/2013 Raccomandazioni per la stesura degli atti aziendali L organizzazione del Distretto Illustrazione dei contenuti e prospettive future Mete Rosario
DettagliAppropriatezza organizzativa, specialistica e prescrittiva. Fabrizio Ciaralli Direttore Distretto 5-7 ASL Roma2
Appropriatezza organizzativa, specialistica e prescrittiva Fabrizio Ciaralli Direttore Distretto 5-7 ASL Roma2 Il modello organizzativo ospedaliero può essere riprodotto in modo omogeneo ed è codificato
DettagliRuolo del Distretto. Approfondimenti e riflessioni. DCA 206/2013 e gli atti di autonomia aziendale. Roma 11 Settembre 2013 Sala Tirreno Regione Lazio
Roma 11 Settembre 2013 Sala Tirreno Regione Lazio DCA 206/2013 e gli atti di autonomia aziendale Ruolo del Distretto Approfondimenti e riflessioni Mete Rosario: Presidente Card Lazio Direttore Distretto
DettagliApprofondimenti e buone pratiche di Appropriatezza: Strumenti e Setting organizzativo. Dario Grisillo
Approfondimenti e buone pratiche di Appropriatezza: Strumenti e Setting organizzativo Dario Grisillo Corso di Formazione Prescrizione dei Farmaci:Tra pratica e standard Hotel La Bitta Tortolì -Arbatax
DettagliI progetti della Regione Toscana sul Paziente Complesso. Paolo Francesconi
I progetti della Regione Toscana sul Paziente Complesso Paolo Francesconi Nuova Sanità d Iniziativa: nuovi target e nuovi modelli Pazienti complessi high risk / high cost Modello di Care e Case Management
Dettagli<0, % % %
Tabelle di sintesi DIABETE A Indicatori di processo livelli di adesione a raccomandazioni di monitoraggio e terapia (percentuale) Guidelines Composite Indicator (GCI) differenze) 30.3 + 8.1
DettagliLa valutazione delle politiche in ambito sanitario in Toscana
La valutazione delle politiche in ambito sanitario in Toscana Esperienze e prospettive di valutazione delle politiche pubbliche in ambito economico, sociale e sanitario Firenze, 14 marzo 2014 Francesco
DettagliLa sanità d iniziativa nel. Model. Un approccio multidisciplinare e. per combattere le. Saffi Giustini
Saffi Giustini La sanità d iniziativa nel Chronic Care Model Un approccio multidisciplinare e multiprofessionale per combattere le cronicità Medico di MG ASL 3 P. Francesconi ARS Toscana, G. Maciocco Pistoiai
DettagliLa Sanità d Iniziativa in Toscana ieri, oggi, domani
Esperienze Regionali nella gestione del paziente cronico La Sanità d Iniziativa in Toscana ieri, oggi, domani paolo.francesconi@ars.toscana.it lorenzo.roti@regione.toscana.it La sanità d iniziativa: ieri
DettagliPraticare l integrazione tra le Aziende: suggestioni da un esperienza in corso
LA SANITÀ TERRITORIALE ED I SUOI SVILUPPI MEDICINA DI COMUNITÀ E AFT CONFRONTO E INTEGRAZIONE Praticare l integrazione tra le Aziende: suggestioni da un esperienza in corso Dr.ssa Simona Dei Siena, 25
DettagliIl progetto ed il portale LTC introduzione.
Il progetto ed il portale LTC introduzione paolo.francesconi@ars.toscana.it Background Progetto Assistenza Continua alla Persona Non Autosufficiente (DGR 370/2010) Progetto Riorganizzazione Assistenza
DettagliEsperienze e strumenti a confronto Firenze, 16 giugno Direzione Generale Diritto alla Salute e Politiche di Solidarietà
EMPOWERMENT DEL CITTADINO Esperienze e strumenti a confronto Firenze, 16 giugno 2009 Il Chronic Care Model nel nuovo Piano Sanitario Regionale Elisa Scopetani Regione Toscana DG Settore Medicina Predittiva
DettagliRegione Lazio. Decreti del Commissario ad Acta 19/04/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 31
19/04/2016 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 31 Regione Lazio Decreti del Commissario ad Acta Decreto del Commissario ad Acta 11 aprile 2016, n. U00113 DCA 7 ottobre 2015, n. 474: Percorso
DettagliTERRITORIO OSPEDALE RESIDENZ.
continuità posti letto appropriatezza risorse cure intermedie presidi cure primarie Sanità di iniziativa e CCM rete gestita volumi minimi mediabassa compless. osp. di giorno osp. di notte centri elevata
DettagliI Report per la Medicina Generale nella APSS di Trento
Bologna 18 maggio 2016 I Report per la Medicina Generale nella APSS di Trento Marina Ferri Servizio farmaceutico APSS Trento Dati di contesto 537.416 abitanti 363 MMG 78 PdF 7 ospedali 2.141 posti letto
DettagliIl calcolo dei costi assistenziali del nuovo modello organizzativo
Il calcolo dei costi assistenziali del nuovo modello organizzativo Marisa De Rosa 1 Congresso Nazionale SIFaCT Milano, 13 settembre 2013 CORE H24 per il riordino dell assistenza territoriale E un progetto
DettagliEsiti e qualità dell assistenza diabetologica.
Esiti e qualità dell assistenza diabetologica paolo.francesconi@ars.toscana.it Esiti e qualità dell assistenza diabetologica in Toscana: - la situazione in sintesi - confronto con le altre regioni - impatto
Dettagli!!!"#"$%& '($"&)*# $!" #$! #!# #%
!!!"#"$%& '($"&)*# $!" #$! #!# #% &' & "" ( "' ##'(%&+ ##'(%&!, %, "-, #)!# "" #.%"*%%*"'&%'"'..%' %!, !"#$%&''$() * $'+$##'(,+%$##'-. $/%$##'010+ ++ (().!"#$%&''$() * +$#&#(2+%$##',+ %$#&#-. 3+ 45$$$#�+
DettagliIl portale e il suo razionale.
Il portale e il suo razionale paolo.francesconi@ars.toscana.it PrOTer: un Programma per l Osservazione del Territorio La gestione delle cronicità La presa in carico dell anziano non autosufficiente La
DettagliProposta della Fimmg E.R. per la gestione della cronicità nella Regione Emilia Romagna
Proposta della Fimmg E.R. per la gestione della cronicità nella Regione Emilia Romagna Proposta per la gestione della cronicità in Emilia Romagna Il Piano Nazionale della Cronicità identifica le cure primarie
DettagliGli strumenti per: - Continuità Assistenza - Gestione Cronicità - Verifica degli outcames. Dott. Marco Visconti Responsabile Sistemi Informativi
Gli strumenti per: - Continuità Assistenza - Gestione Cronicità - Verifica degli outcames Dott. Marco Visconti Responsabile Sistemi Informativi M e m o L AFT è una ASSOCIAZIONE mono-professionale composta
DettagliLa nuova MaCro: uno sguardo d insieme.
La nuova MaCro: uno sguardo d insieme matilde.razzanelli@ars.toscana.it MaCro cos è È un sistema di procedure informatiche che: Interroga i principali flussi sanitari correnti contenenti dati individuali
DettagliU.C.C.P. San Giorgio del Sannio: presentazione primi dati di attività
Emergenza cronicità in Campania: nuovi modelli organizzativi AFT e UCCP U.C.C.P. San Giorgio del Sannio: presentazione primi dati di attività Dott. Alessandro Cataffo Resp.le UOC Assistenza Sanitaria Distretto
DettagliGabriella Viberti L evoluzione del ruolo della medicina di famiglia nella sanità nazionale e regionale
Gabriella Viberti L evoluzione del ruolo della medicina di famiglia nella sanità nazionale e regionale Evoluzione della medicina di famiglia: fino al 2000 Prima metà degli anni 2000: le forme di integrazione
DettagliConvegno LA GESTIONE DELLE CRONICITÀ
Convegno LA GESTIONE DELLE CRONICITÀ I modelli organizzativi della medicina generale nella gestione delle patologie croniche: una proposta per l analisi e la valutazione Progetto Valore Firenze, 4 novembre
DettagliVerso una sanità sostenibile: esperienze delle Asl Toscana S. DEI, V. MASSEI, L. ROSSI CARD TOSCANA
Verso una sanità sostenibile: esperienze delle Asl Toscana S. DEI, V. MASSEI, L. ROSSI CARD TOSCANA OUTLINE 1. La riorganizzazione del SSR - LR n. 84/2015 2. Le AFT 3. La Sanità di iniziativa e l Expanded
DettagliRegione Umbria. Giunta Regionale DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE N. 903 SEDUTA DEL 28/07/2017
Regione Umbria Giunta Regionale DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE N. 903 SEDUTA DEL 28/07/2017 OGGETTO: Approvazione verbale Comitato Regionale medici medicina generale del 24/07/2017. Accordo Integrativo
DettagliAssistenza Primaria. Primary health care. Alfred König. Direttore Ufficio distretti sanitari
AUTONOME PROVINZ BOZEN - SÜDTIROL Abteilung 23 - Gesundheitswesen Amt 23.2- Amt für Gesundheitssprengel PROVINCIA AUTONOMA DI BOLZANO - ALTO ADIGE Ripartizione 23 - Sanità Ufficio 23.2- Ufficio distretti
DettagliIl CAP di Castellamonte del Distretto di Cuorgnè (ASL TO4) come modello di gestione della BPCO e di costruzione di PDTA.
Il CAP di Castellamonte del Distretto di Cuorgnè (ASL TO4) come modello di gestione della BPCO e di costruzione di PDTA. Anselmo E., Dellarole F., Varello G., Testa A., Toso C., Mortoni L. DISTRETTO di
DettagliPresentazione del Protocollo di intesa per la valorizzazione dei farmacisti e delle farmacie territoriali nell educazione terapeutica
DIREZIONE GENERALE SERVIZIO ATTIVITA SPERIMENTALI E MALATTIE RARE U.O. Comunicazione viale Duca degli Abruzzi, 15 25124 Brescia Tel. 030/3838315 Fax 030/3838280 E-mail: comunicazione@aslbrescia.it CONFERENZA
Dettaglia Medicina Generale come Sistema.
a Medicina Generale come Sistema. Dall associazione come organizzazione all integrazione come sistema di relazioni DOTT. ROBERTO VENESIA Segretario Regionale della Federazione Italiana Medici di Medicina
DettagliIV Distretto ASL RMA 1 SEDE CA 8 MEDICI 200 MMG 30 PLS 8 CA 23 CENTRI POLISPECIALIS. PRIVATI ACCREDITATI. 4 Ambulatori ASL.
Coop RMS Roma 3 Municipio di Roma IV Distretto ASL RMA Il 4 Distretto coincide con il territorio del 3 Municipio. Superficie = 97,81 kmq Popolazione 2011= 204.538 (250.000) 200 MMG 30 PLS 8 CA 4 Ambulatori
DettagliALLEGATO A. Attivazione di un gruppo di lavoro per la sperimentazione e attivazione di percorsi
ALLEGATO A SCHEDA PROGETTO/PROGRAMMA Distretto Sociosanitario Cagliari Area Vasta Direzione del Distretto Sociosanitario Cagliari Area Vasta Direttore Dr. Giuseppe Frau Titolo del progetto/programma Riorganizzazione
DettagliEquity audit nei percorsi assistenziali: l'esempio del PDTA BPCO nella ASL RME. Anna Maria Bargagli
Equity audit nei percorsi assistenziali: l'esempio del PDTA BPCO nella ASL RME Anna Maria Bargagli 12 dicembre 2014 Malattia legata al fumo, maggiore prevalenza tra i gruppi svantaggiati di popolazione
DettagliLa centralità ed il ruolo della Direzione Sanitaria Aziendale. D.ssa Daniela Sgroi
La centralità ed il ruolo della Direzione Sanitaria Aziendale D.ssa Daniela Sgroi Direzione Sanitaria e PDTA La previsione di un PDTA rappresenta una specifica attività di programmazione della Direzione
DettagliPrima e dopo l ospedale conoscere i bisogni sanitari e sociali per assicurare la continuità di cura.
Prima e dopo l ospedale conoscere i bisogni sanitari e sociali per assicurare la continuità di cura andrea.vannucci@ars.toscana.it l uso dell ospedale è in decrescita 165 160 159,67 Tasso grezzo per 1.000
DettagliCENTRALE OPERATIVA TERRITORIALE (COT):
CENTRALE OPERATIVA TERRITORIALE (COT): STRUMENTO PER L INTEGRAZIONE OSPEDALE /TERRITORIO #sipuofare Manuela Pioppo Responsabile S.S. Sviluppo qualità e comunicazione Persone per condizioni di salute e
DettagliAssistenza primaria: le sfide dell innovazione
Assistenza primaria: le sfide dell innovazione Segreteria Regionale per la Sanità Venezia, 7 giugno 2013 Cambiamenti dei profili di bisogno (anche in Veneto) Invecchiamento Cronicità e comorbilità Disabilità
DettagliPrevenzione AFT UCCP CDS. Esperienza AUSL 11 Empoli
Prevenzione AFT UCCP CDS. Esperienza AUSL 11 Empoli Dott. Piero Salvadori U.O.C. Organizzazione Servizi Sanitari Territoriali 04/10/15 p.salvadori@usl11.toscana.it 1 Vi parlerò di: 1. Nuove forme aggregative
DettagliSTRUMENTI OPERATIVI PER LA GESTIONE DELLE CRONICITA SUL TERRITORIO: DOVE SIAMO E COSA MANCA. Eleonora Corsalini Roma, 27 giugno 2014
STRUMENTI OPERATIVI PER LA GESTIONE DELLE CRONICITA SUL TERRITORIO: DOVE SIAMO E COSA MANCA Eleonora Corsalini Roma, 27 giugno 2014 1 CONTESTO DI RIFERIMENTO Tra il 2000 e il 2010 in UE l aspettativa di
DettagliLa funzione clinica in casa di riposo
Proposta direttori di distretto FVG per La funzione clinica in casa di riposo Modelli organizzativi dell attività di medicina generale nelle strutture residenziali per anziani 1 A Pool di medici dell AFT
DettagliLa gestione del paziente fragile nell ambito del Chronic Care Model. Branka Vujovic. Esperienza nella AUSL 8 di Arezzo
LA FRAGILITA : DAI MODELLI TEORICI ALLA VALUTAZIONE DELLE ESPERIENZE IBKOST: OD TEORETICNIH MODELOV DO OCENJEVANJA IZKU ENJ La gestione del paziente fragile nell ambito del Chronic Care Model Esperienza
DettagliCOSTITUZIONE DI UN COMITATO SCIENTIFICO E DI UN COMITATO TECNICO (10 U.O./ASL)
COSTITUZIONE DI UN COMITATO SCIENTIFICO E DI UN COMITATO TECNICO (10 U.O./ASL) ESPLORAZIONE NELLE 10 CASE DELLA SALUTE CON TRE QUESTIONARI SU: - FUNZIONAMENTO; - PRESA IN CARICO DEI PAZIENTI CRONICI; -
DettagliNedo Mennuti : Direttore Rete Territoriale ASL 11 Empoli
Nedo Mennuti : Direttore Rete Territoriale ASL 11 Empoli 1 Il nuovo welfare Empoli 15 Giugno 2012 Nedo Mennuti : Direttore Rete Territoriale ASL 11 Empoli 2 Transizione epidemiologica - Italia - 1890-1997
DettagliModelli assistenziali dei territori a confronto: la voce dell Emilia-Romagna
Modelli assistenziali dei territori a confronto: la voce dell Emilia-Romagna Antonio Brambilla Responsabile Servizio Assistenza Territoriale Direzione Generale, Cura della Persona, Regione Emilia Romagna
DettagliPresidio Ospedaliero Territoriale Sant Angelo Lodigiano
Presidio Ospedaliero Territoriale Sant Angelo Lodigiano 45000 abitanti 14500 abitanti Presidio Ospedaliero Territoriale Sant Angelo Lodigiano 15000 abitanti 16000 abitanti 45000 abitanti 14500 abitanti
DettagliIl sistema di valutazione della performance della sanità toscana
Il sistema di valutazione della performance della sanità toscana ed i dati MaCRO di ARS Sara Barsanti Laboratorio Management e Sanità Scuola Superiore Sant Anna di Pisa Dicembre 2015 La storia del sistema
DettagliAccordo Aziendale della Medicina Generale anno 2013
ASL Provincia di Monza e Brianza Accordo Aziendale della Medicina Generale anno 2013 le parti convenute: - L A.S.L. della Provincia di Monza e Brianza qui rappresentata dal Direttore Generale dr.ssa Maria
Dettagli* INTESA TRA AZIENDA USL DI BOLOGNA E LE RAPPRESENTANZE SINDACALI DEI MEDICI DI MEDICINA GENERALE per gli anni
* INTESA TRA AZIENDA USL DI BOLOGNA E LE RAPPRESENTANZE SINDACALI DEI MEDICI DI MEDICINA GENERALE per gli anni 2018-2019 Documento presentato dalla CTSS metro di Bologna nella seduta del 10.5.2018 (ADDENDUM)
DettagliRelazione di Sintesi
Piano Attuativo Annuale 2014 Relazione di Sintesi Dipartimento Economico-Finanziario S.C. Centro di Controllo Direzionale 1 Premessa Il Piano Attuativo Annuale (P.A.A.) è lo strumento con il quale annualmente,
DettagliASSOCIAZIONISMO EVOLUTO. L esperienza nella ASL Milano 1. Dipartimento Cure Primarie e Continuità Assistenziale
ASSOCIAZIONISMO EVOLUTO L esperienza nella ASL Milano 1 dr. Beghi Giovanni dr.ssa Daniela Malnis Direttore Dipartimento Cure Primarie Direttore UOC Assistenza Specialistica 1 Il progetto Dr. Giovanni Beghi
DettagliAmbulatorio Infermieristico Telemedicina
Ambulatorio Infermieristico Telemedicina Dott. Orsatti Vincenzo Direttore N.O.D. Distretto n. 1 ASL 2 Abruzzo Dott. Falasca Pasquale Responsabile U.O. Integrazione Ospedale Territorio ASL 2 Abruzzo IL
DettagliLa cultura e l evoluzione dell'organizzazione dei servizi territoriali nell esperienza del LABORATORIO Governo del Territorio
La cultura e l evoluzione dell'organizzazione dei servizi territoriali nell esperienza del LABORATORIO Governo del Territorio (2006-2014) Nicola Pinelli Vinci (FI), 19 febbraio 2015 Tema strategico: Laboratorio
DettagliIl progetto di modernizzazione NOA dell Area Vasta Emilia Centro
Il progetto di modernizzazione NOA dell Area Vasta Emilia Centro Una nuova organizzazione ambulatoriale per la gestione delle patologie croniche: gli strumenti del disease management e del governo clinico
DettagliA T S S A R D E G N A
Allegato A alla Deliberazione D.G. N... Programmazione ATS per l istituzione delle nuove forme organizzative dei medici specialisti ambulatoriali interni, dei veterinari, e delle altre professionalità
DettagliUn compendio di buone pratiche Cosa manca. ars.toscana.it
Un compendio di buone pratiche Cosa manca paolo.francesconi@ ars.toscana.it Di cosa voglio parlarvi Qual è il problema Come può essere affrontato Come lo abbiamo affrontato Che risultati abbiamo ottenuto
DettagliATTUAZIONE DELLA RIFORMA SANITARIA. Modalità di percorso di presa in carico dei pazienti cronici
ATTUAZIONE DELLA RIFORMA SANITARIA Modalità di percorso di presa in carico dei pazienti cronici La cronicità in Lombardia qualche numero 2013 6.700 MMG 65% in forma associativa + 97% 3,5 milioni di pazienti
DettagliLa medicina del territorio oggi e domani confronto tra realtà del Triveneto 21 aprile 2012 OMCeO di Bolzano
La medicina del territorio oggi e domani confronto tra realtà del Triveneto 21 aprile 2012 OMCeO di Bolzano Maurizio Scassola Medico di medicina generale Presidente OMCeO di Venezia L area politico-geografica
DettagliCosa si può/deve fare? ridefinire la funzione ospedaliera. consolidare un modello territoriale di risposta e presa in carico H24.
Riorganizzazione dell assistenza primaria e continuità nei percorsi di cura: costruire valide alternative al ricovero ospedaliero Le opportunità della riforma Balduzzi Romano Paduano, MMG Continuità dell'assistenza:
DettagliI CReGLombardi: uno sguardo sul futuro della cronicità
I CReGLombardi: uno sguardo sul futuro della cronicità Davide Lauri Presidente CMMC, Milano Presidente Co.S. Lombardia Soresina, 5 Novembre 2011 Un cambiamento di scenario per la Medicina Generale Allegato
DettagliEsperienze di medicina generale in forma associata a Milano e nuovi modelli di gestione della cronicita sul territorio (CReG)
Esperienze di medicina generale in forma associata a Milano e nuovi modelli di gestione della cronicita sul territorio (CReG) Davide Lauri, MMG Presidente Coop Medici Milano Centro CMMC Museo Civico di
DettagliConvegno ECM. OSPEDALE TERRITORIO ABBATTERE BARRIERE, COSTRUIRE PONTI Roma 8-9 Giugno 2018
Sesto Congresso Co.Si.P.S. Collaborazione tra Professionisti per una Sanità moderna ed efficace Convegno ECM OSPEDALE TERRITORIO ABBATTERE BARRIERE, COSTRUIRE PONTI Roma 8-9 Giugno 2018 La nuova committenza:
DettagliCRONICITÀ: Il Modello Veneto
CRONICITÀ: Il Modello Veneto Dott.ssa Maria Cristina Ghiotto Unità Organizzativa Cure primarie e strutture socio-sanitarie territoriali Regione Veneto Nuovo ruolo del distretto responsabile dell analisi
DettagliIl PDTA come strumento della gestione della BPCO. Il punto di vista del Direttore del Distretto. Napoli Maggio 2016 Dott Vito Cilla
Il PDTA come strumento della gestione della BPCO. Il punto di vista del Direttore del Distretto Napoli 19-21 Maggio 2016 Dott Vito Cilla Il Territorio, La Popolazione e i Bisogni Basilicata Kmq 9.992,37
DettagliPROTOCOLLO D INTESA CON LE FARMACIE CONVENZIONATE periodo Deliberazione di Giunta regionale n. 329 del 4 marzo 2019
PROTOCOLLO D INTESA CON LE FARMACIE CONVENZIONATE periodo 2019-2020 Deliberazione di Giunta regionale n. 329 del 4 marzo 2019 CONTESTO La DGR 329/2019 giunge a valle di un percorso sviluppato nel BIENNIO
DettagliU.O. REGIONE SARDENA. Pino Frau Albertina Garau
U.O. REGIONE SARDENA Pino Frau Albertina Garau Lista MMG, carico assititi e pazienti complessi individuati Medico n totale assistiti n assistiti 60 aa % 60 aa sul totale assistiti n pz complessi % pz complessi
DettagliQUALE RUOLO, RESPONSABILITA ED ATTIVITA DEVE AVERE UNA RETE ONCOLOGICA REGIONALE PER GARANTIRE LA PRESA IN CARICO DEL PAZIENTE ONCOLOGICO
QUALE RUOLO, RESPONSABILITA ED ATTIVITA DEVE AVERE UNA RETE ONCOLOGICA REGIONALE PER GARANTIRE LA PRESA IN CARICO DEL PAZIENTE ONCOLOGICO Dott. Rocco GUERRA Medico in formazione Specialistica Igiene e
DettagliI Centri di Assistenza Primaria (CAP) nella Regione Piemonte. e i percorsi per patologia: Il modello di Castellamonte
I Centri di Assistenza Primaria (CAP) nella Regione Piemonte e i percorsi per patologia: Il modello di Castellamonte Dott.ssa Lavinia Mortoni IL DISTRETTO PROTAGONISTA E I PROTAGONISTI DEL DISTRETTO Convegno
DettagliIl Sistema informativo: Quali soluzioni per l Abruzzo
REGIONE ABRUZZO ASSESSORATO ALLA SANITA III Convegno PREVENIRE LE COMPLICANZE DEL DIABETE: DALLA RICERCA DI BASE ALL ASSISTENZA ROMA 16 FEBBRAIO 2009 Il Sistema informativo: Quali soluzioni per l Abruzzo
DettagliTracciabilità Il Referto in PoCT
Tracciabilità Il Referto in PoCT Driver 4 Innovazione della geografia dei servizi sanitari Case della salute Chronic care model Revisione della geografia dei servizi sanitari Primary care MMG PLS
DettagliNuove forme di organizzazione delle cure primarie Davide Lauri Medico di Famiglia Presidente, Coop Medici Milano Centro-CMMC
Nuove forme di organizzazione delle cure primarie Davide Lauri Medico di Famiglia Presidente, Coop Medici Milano Centro-CMMC Milano - 28 gennaio 2016 C era una volta. OGGI: come affrontare le nuove sfide
DettagliACCORDO AZIENDALE LA RIORGANIZZAZIONE DELL AREA DELLE CURE PRIMARIE
ACCORDO AZIENDALE LA RIORGANIZZAZIONE DELL AREA DELLE CURE PRIMARIE Dario Grisillo Segretario Provinciale FIMMG Arezzo AREE DI INTERVENTO Riorganizzazione funzionale e strutturale delle Cure Primarie e
Dettagli