TECNICO PER LA LOGISTICA INDUSTRIALE Corso IRECOOP/IAL
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1 TECNICO PER LA LOGISTICA INDUSTRIALE Corso IRECOOP/IAL Il trasporto: normativa e caratteristiche mezzi Logistica esterna - intermodalità
2 PREMESSA SISTEMA DEI TRASPORTI Costituisce un organizzazione tecnico economica, rappresentata dall insieme delle modalità di trasporto presenti e disponibili in un ambito territoriale definito MODALITA : INFRASTRUTTURE Terrestri Marittime Aeree MEZZI SERVIZI
3 PREMESSA SISTEMA DEI TRASPORTI INFRASTRUTTURE: FONDAMENTALI (vie naturali o artificiali) COMPLEMENTARI (dove si svolgono le operazioni di terminale) MEZZI: INFRASTRUTTURE MOBILI SERVIZI: PRODOTTI PER IL MERCATO (conto terzi) AUTOPRODOTTI (conto proprio) TRASPORTI IN SEDE PROPRIA: I mezzi di trasporto sono conformati specificatamente alle rispettive vie (tram, ferrovie, metro) TRASPORTI IN SEDE PROMISCUA: Trasporti stradali: le vie sono aperte alla circolazione di tutti i veicoli
4 I CICLI DI TRASPORTO CICLO SEMPLICE O MONOMODALE Trasferimento compiuto con una sola modalità e un solo mezzo CICLO COMPLESSO MONOMODALE Una sola modalità con più di un mezzo PLURIMODALE Più modalità, più mezzi 3 FASI DEL CICLO O D RACCOLTA TRASFERIMENTO DISTRIBUZIONE
5 I CICLI DI TRASPORTO CICLO COMPLESSO MONOMODALE O AUTOCARRO AUTOARTICOLATO AUTOCARRO 2 RACCOLTA TRASFERIMENTO DISTRIBUZIONE D CICLO COMPLESSO PLURIMODALE O AUTOCARRO NAVE P FERROVIA AUTOCARRO 2 RACCOLTA TRASFERIMENTO DISTRIBUZIONE D Terminale comune della modalità marittima e ferroviaria
6 TRASPORTO INTERMODALE
7 INFRASTRUTTURE E MODALITA Ogni modo ha le proprie infrastrutture La capacità dei diversi modi di trasporto è definita teoricamente dalla dimensione dell impianto fisso UTILIZZO AI LIVELLI MAX TEORICI: Si impone una REVISIONE della dimensione dell impianto Fenomeni di CONGESTIONE, SCARSA RESA, AGGRAVI DI COSTO INDIVISIBILITA DELL OFFERTA Deriva dal rapporto tra impianti fissi e attrezzature mobili nei diversi modi di trasporto Dovendo apprestare un servizio di trasporto bisogna dimensionarlo in modo ottimale!
8 IMPIANTI FISSI NEL TRASPORTO STRADALE La presenza di collegamenti stradali è un fattore di integrazione e di polarizzazione del territorio (in grado di produrre un orientamento preferenziale ed esclusivo verso determinate aree) Una viabilità che determina uguali opportunità di accesso alle diverse parti territoriali tende a equidistribuire la preferenza per il territorio, espressa per motivi di: Insediamento urbano Localizzazione di attività produttive Diverse categorizzazioni della rete viaria Urbana Extraurbana Ordinaria A scorrimento veloce
9 IMPIANTI FISSI NEL TRASPORTO FERROVIARIO LINEE FERRATE + TERMINALI CAPACITA DI TRAFFICO DI UN TERMINALE: Dipende dai fasci di binari Dipende da tutte le attrezzature tecnologiche che consentono la gestione dei treni (scomposizione e ricomposizione dei treni per lo smistamento sulle diverse direttrici di traffico) Diverse categorizzazioni della rete ferroviaria: Linee fondamentali Linee complementari Linee secondarie
10 IMPIANTI FISSI PER L INTERMODALITA Infrastrutture per la conservazione e la movimentazione delle merci (magazzini generali, centri di raccolta, gru, ecc..) la cui presenza ha una notevole incidenza sulla domanda di mobilità, nel senso che ne favorisce la più equa distribuzione sia nel TEMPO, che nei MODI, evitando fenomeni di congestionamento e di sovraccarico della rete Aumentano la PRODUTTIVITA DEI TRASPORTI, accorciando i tempi di resa o influendo sulla conservabilità del prodotto INFRASTRUTTURE PER L INTERMODALITA : TERMINALI DI TRASPORTO INTERMODALE (interporti) Dimensioni e ubicazione localizzata nei luoghi adatti coerente con il sistema dei vettori strada rotaia mare, sia con le esigenze della domanda e del mercato del trasporto stesso
11 INTERPORTI E PIATTAFORME INTERMODALI Infrastruttura estesa territorialmente, su superfici di almeno qualche centinaia di migliaia di metri quadrati fino ad alcuni milioni di metri quadrati, destinata a: Integrare differenti reti di trasporto (almeno quello stradale e ferroviario) senza esclusione di quello fluvio - marittimo e aereo Accogliere insediamenti logistici, in particolare per aziende di stoccaggio, distribuzione o di completamento del ciclo di produzione (assemblaggio, imballaggio ecc..) Fornire servizi alle aziende insediate, volti a favorire il trasporto intermodale e lo stoccaggio in magazzini o piazzali, nonché garantire la gestione delle aree comuni e il normale funzionamento degli impianti tecnologici, regolare gli accessi e le uscite L interporto è una struttura logistica che deve includere o comunque essere posta in adiacenza ad uno scalo ferroviario, idoneo alla formazione di treni completi, intermodali e tradizionali
12 INTERPORTI E PIATTAFORME INTERMODALI INTERPORTO = PORTO INTERNO, perché? NAVI TERRESTRI vengono definiti i treni completi o a composizione bloccata, vale a dire quei convogli per i quali non è previsto alcuno smistamento in stazioni intermedie: lo sganciamento dei carri avviene solo alla stazione di arrivo! Sostituendo la parola rotte terrestri con un termine più appropriato, ovvero corridoi di traffico, si arriva alla seguente definizione di interporto: concentrazione di servizi logistici in adiacenza di uno scalo ferroviario per la formazione di terni completi intermodali e tradizionali (PGT 1986) un complesso organico di strutture e servizi integrati finalizzati allo scambio tra le diverse modalità di trasporto, comunque comprendente uno scalo ferroviario idoneo a formare o ricevere treni completi e in collegamento con porti, aeroporti e viabilità di grande comunicazione (legge 240/90)
13 CLASSIFICAZIONE DELLE STRUTTURE (esempi) TERMINALE INTERMODALE: infrastruttura con la funzione di trasferimento delle unità di trasporto intermodale UTI (container, semirimorchi, casse mobili) fra i mezzi stradali e quelli ferroviari. Possono essere gestite da enti pubblici, misti o privati e solitamente sono una parte della dotazione di un interporto, ma possono esistere anche al di fuori come punti di interscambio strada rotaia (solitamente non dispongono di magazzini) AUTOPORTO: infrastrutture al servizio del solo trasporto su strada: aree riservate alle aziende di autotrasporto, per la sosta, la presa, la consegna, il consolidamento e deconsolidamento dei carichi (non sono presenti forme di intermodalità) PIATTAFORME LOGISTICHE: infrastrutture, spesso a gestione privata, che oltre a consentire l intermodalità, offrono servizi di logistica avanzata (spesso sono sedi di insediamenti della GDO e aziende di logistica che operano su vasta scala)
14 CLASSIFICAZIONE DELLE STRUTTURE (esempi) MAGAZZINI GENERALI: aree nelle quali si assolvono soprattutto funzioni di stoccaggio e deposito, di custodia, di garanzia (in particolare per i magazzini doganali e fiscali) e di supporto al credito commerciale DITRIPARK: infrastruttura dotata di un terminale ferroviario ubicata presso un area portuale, atta a separare il momento di trasbordo delle merci in arrivo e in partenza dalla banchina da quello delle eventuali lavorazioni logistiche sulle medesime
15 FATTORI LOCALIZZATIVI Il quadro di fattori che portano le aziende a scegliere una localizzazione piuttosto che un altra sono: FATTORI GEOGRAFICO INFRASTRUTTURALI Conformazione morfologica del territorio (barriere naturali, distanze geografiche, ecc..) Sistema infrastrutturale (ferrovie, assi stradali, valichi, ecc..) FATTORI ECONOMICO FINANZIARI Costo di opportunità del capitale (rendimento atteso dall investimento) Costo di magazzinaggio Costo del terreno, di costruzione, del lavoro ecc.. FATTORI POLITICO STRATEGICI Solidità politica Situazione economica Legislazione fiscale Livello di conflittualità sindacale Ambiente
16 INTERPORTI E SVILUPPO ECONOMICO RUOLO DELL ATTORE PUBBLICO: mediare tra istanze economiche ed irrinunciabili interessi pubblici Categorie di effetti dovuti all insediamento di un interporto e che tendono a modificare l ambiente economico circostante: Effetti di lungo periodo Tendono ad incidere in maniera duratura sul tessuto economico e sociale dell area interessata (riconversione industriale) Effetti di breve periodo Riguardano sostanzialmente la fase di costruzione dell infrastruttura e l indotto che ciò comporta OBIETTIVI PRIMARI: Delocalizzazione di attività e funzioni divenute incompatibili con il tessuto urbano Organizzazione razionale della distribuzione urbana delle merci con il conseguente riequilibrio dei flussi di traffico Miglioramento dell efficienza delle attività di stoccaggio, conservazione, manipolazione e trasporto delle merci
17 INTERPORTO RAPPRESENTAZIONE GRAFICA
18 SCELTA DELL INTERMODALITA INTERMODALITA TECNICA: ci si avvale di diverse modalità di trasporto a causa di particolari condizioni geografiche INTERMODALITA ECONOMICA: ci si avvale di diverse modalità di trasporto per rendere il servizio di trasporto più efficiente rispetto al caso di un ciclo monomodale Il trasporto intermodale genera alcuni costi/rischi aggiuntivi: Costi relativi alle attività di terminale presso i nodi (movimentazione prodotti, consolidamento, deconsolidamento ecc..) Tempi di trasbordo Rischi di danneggiamento dei beni durante le operazioni Rischi di ritardi PRODURRE BENEFICI MAGGIORI RISPETTO AI COSTI
19 INTERPORTO RAPPRESENTAZIONE GRAFICA
20 SCELTA DELL INTERMODALITA Relativamente al trasferimento di un certo carico di merce sulla distanza O D, possiamo individuare 2 casi nei quali si afferma l intermodalità economica: 1. Il modo di trasporto più economico, sotto il profilo dei costi per tonnellata, non è utilizzabile sull intero tragitto 2. La confluenza di diversi flussi di traffico su un tratto del tragitto, rende conveniente ricorrere su tale tratto ad un modo che possa raccogliere i carichi di differenti spedizioni, aggregarli in un unica grande spedizione, conseguendo così economie di scala e quindi costi unitari di trasporto più contenuti La crescita vertiginosa che l intermodalità ha sperimentato negli ultimi decenni è spiegabile da 2 fattori fondamentali: L intensificazione degli scambi commerciali internazionali Miglioramento tecnologico, in particolare la standardizzazione delle Unità di Carico (container, casse mobili e semirimorchi)
21 SCELTA DELL INTERMODALITA L intermodalità economica, rispetto ad un ciclo monomodale, comporta: Un incremento di efficienza: la riduzione del costo unitario di trasporto dovuta alle economie di scala supera l aumento del costo unitario di trasporto generato dai trasbordi (limitato comunque dalla standardizzazione delle unità di carico) Una perdita di efficacia: in ragione del maggior tempo complessivo di viaggio e della minore sicurezza dei carichi (sempre a causa dei trasbordi) La maggiore efficienza, in un mercato concorrenziale, dovrebbe tradursi in prezzi più bassi anche per l utente finale.
22 UDC PER TRASPORTO INTERMODALE
23 CARATTERISTICHE DELLE UTI - CONTAINER
24 CARATTERISTICHE DELLE UTI - CONTAINER
25 CARATTERISTICHE DELLE UTI - CONTAINER
26 CARATTERISTICHE DELLE UTI CASSE MOBILI
27 CARATTERISTICHE DELLE UTI CASSE MOBILI
28 CARATTERISTICHE DELLE UTI CASSE MOBILI
29 CARATTERISTICHE DELLE UTI SEMIRIMORCHI
30 CARATTERISTICHE DELLE UTI SEMIRIMORCHI
31 MODALITA DI CARICAMENTO DELLE UTI
32 AUTOSTRADA VIAGGIANTE
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