L esperienza Parma: un esempio concreto di un impianto per una flotta di mezzi destinati al Trasporto Pubblico. Ing. Luca Ciobani 16 marzo 2010

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1 L esperienza Parma: un esempio concreto di un impianto per una flotta di mezzi destinati al Trasporto Pubblico Ing. Luca Ciobani 16 marzo 2010

2 Tep S.p.A. L Azienda TEP S.p.A. è una società per azioni nata il 1 gennaio 2001 con soci il Comune di Parma (al 50%) e la Provincia di Parma (al 50%) che gestisce il trasporto pubblico di linea della città e dell intera provincia di Parma.

3 La storia del trasporto pubblico a Parma 1892: parte la prima linea a vapore tra Parma e Langhirano. Seguono due tranvie per la Bassa: la Parma Soragna Fidenza e la Pontetaro Medesano. 1910: le linee elettriche Parma-Fornovo, Stradella-Calestano e diramazioni e il servizio urbano. 1918: nasce la Compagnia Nazionale dei Trasporti e Comunicazioni (CNTC) per la gestione dell intera rete a vapore e quella elettrica. La rete a vapore viene sostituita con autolinee, mentre la rete elettrica viene riconsegnata alla Provincia di Parma.

4 La storia del trasporto pubblico a Parma La nascita di Tep 15 aprile 1948: nasce Tep (Tranvie elettriche parmensi). Vengono introdotti i primi autobus nel servizio di trasporto pubblico. 1951: il Comune di Parma assume la gestione delle tre tranvie urbane poi trasformate in filovie, costituendo a sua volta l AMT che poi si trasformerà in AMETAG e poi in AMPS 1975: unificati i servizi di trasporto urbani ed extraurbani nell Azienda Consorziale TEP di proprietà al 50% di Comune di Parma e Provincia di Parma.

5 La storia del trasporto pubblico a Parma La nascita di Tep Gennaio 2001: l Azienda Consorziale si trasforma e dà vita a due società per azioni, la TEP S.p.A. (società di gestione) e la Società per la mobilità e il trasporto pubblico (S.M.T.P.) S.p.A. che mantiene la proprietà dei beni immobili e della rete filoviaria (agenzia per la mobilità) Gennaio 2002: viene creata una nuova società per i servizi di manutenzione, la TEP Services s.r.l., con la partecipazione di capitale privato al 49% (oggi al 30%). Dicembre 2004: Tep S.p.A. vince la gara per l assegnazione del servizio del bacino di Parma nel triennio Gennaio 2006: nasce il Consorzio Parmabus s.c.r.l., fra Tep S.p.A. ed una trentina di operatori privati, che gestisce in subaffidamento parte del servizio extraurbano di Tep. Febbraio 2008: viene prorogato il Contratto di servizio fino a tutto il 28 febbraio 2011.

6 Il servizio urbano Rete di 235 km 20 linee a frequenza 5 parcheggi scambiatori collegati con il centro città (P + bus) Un servizio a chiamata (Pronto Bus) Un servizio scolastico (Happy Bus) 2 servizi a prenotazione (TBus e Pollicino) Nel 2009 i 182 autobus (esclusi gli Happy Bus) e 33 filobus hanno prodotto circa 8,37 milioni di km e trasportato passeggeri, con un aumento del 0,27% rispetto al 2008.

7 Il servizio extraurbano Rete di km 80 linee ad orario Servizi a chiamata, Pronto Bus Extra, che servono diversi comuni montani e i relativi territori. Il servizio extraurbano utilizza 118 autobus Tep e 50 autobus delle imprese associate al Consorzio Parmabus Nel 2008 sono stati prodotti da Tep oltre 2,57 milioni di km, dal Consorzio Parmabus altri 2,55 milioni di km in subaffidamento, per un totale di 5,18 milioni di km I viaggiatori nel 2008 sono stati , con un aumento del 0,05 % rispetto al 2009

8 ll parco mezzi urbano Tep Per tipo di carburante Elettrici N autobus filobus Metano 91 Ibrido Diesel Elettrico 18 Diesel Euro 4, Euro 3 ed Euro 2 con CRT 62 Diesel Euro 2 (senza CRT), Euro 1 e pre Euro 57 TOTALE 263

9 ll parco mezzi extraurbano Tep Tipologia di veicoli Autobus a gasolio con emissioni rientranti nella normativa Euro 3 n. Mezzi 46 (19 con CRT) Autobus a gasolio con emissioni Euro 5 e con filtro antiparticolato SCR 5 Autobus a gasolio con emissioni rientranti nella normativa Euro 2 ma equivalenti alla categ. Euro 4 (tranne che per biossido di azoto) a seguito dell installazione di filtro antiparticolato Autobus a gasolio con emissioni rientranti nella normativa Euro 0, Euro 1 e Euro Totale parco mezzi circolanti extraurbano 118

10 Costi energetici/km servizio urbano FILOBUS e IBRIDI 11,38 % GASOLIO 70,08 % METANO 18,54 %

11 Consumi servizio urbano CLASSE AMBIENTALE TOTALI CLASSE AMBIENTALE TOTALI KM PRODOTTI KM PRODOTTI EEV GASOLIO LT. 0 EURO 3 GASOLIO LT METANO KG METANO KG KM PRODOTTI KM PRODOTTI EURO 0 GASOLIO LT EURO 4 GASOLIO LT METANO KG. 0 METANO KG. 0 KM PRODOTTI KM PRODOTTI EURO 1 GASOLIO LT PRE EURO GASOLIO LT METANO KG. 0 METANO KG. 0 KM PRODOTTI KM PRODOTTI EURO 2 GASOLIO LT ZEV GASOLIO LT METANO KG. 0 METANO KG. 0 EURO 2 (4) KM PRODOTTI GASOLIO LT METANO KG. 0 TOTALE KM PRODOTTI TOTALE GASOLIO (LT.) TOTALE METANO (KG.)

12 Parco mezzi per classi ambientali

13 La scelta del metano E l idrocarburo che bruciando libera la minor quantità di carbonio ed è quindi meno dannoso per l ambiente; Produce emissioni di CO 2 inferiori del 25% rispetto alla benzina, del 16% rispetto al GPL del 30% rispetto al diesel e del 70% rispetto al carbone; La sua capacità di formare ozono è inferiore dell 80% rispetto alla benzina e del 50% rispetto a GPL e gasolio; Le sue emissioni di combustione non contengono residui carboniosi, benzene e NON CONTENGONO POLVERI ULTRASOTTILI PM10 a differenza di benzine e gasoli

14 L impianto in deposito: le tappe Dicembre 2000: D.M. Ambiente finanzia una parte dei costi di costruzione di impianti di rifornimento di autobus a metano 2001: scelta di metanizzazione del parco mezzi TEP Settembre 2006: inaugurazione nuovo distributore di metano realizzato da SMTP nel deposito TEP Marzo 2008: affidamento dell incarico della manutenzione dell impianto ad una ditta specializzata esterna Investimento di circa 2 milioni di euro di cui euro da contributo I.C.B.I.

15 L impianto in deposito

16 L impianto: funzionamento Sistema di rifornimento per un totale di 13 stalli all interno del deposito TEP Il gas proveniente dal metanodotto è prelevato a valle del punto di consegna ad una pressione media circa di 10 bar e trasferito mediante condotta al sistema di misura In seguito il gas raggiunge 2 unità di compressione che lo portano alla pressione massima di 250 bar e viene trasferito ad un sistema di smorzamento delle pulsazioni costituito da un pacco bombole. Un sistema di regolazione della pressione porta il gas nei punti di rifornimento ad una pressione non superiore a 220 bar. E presente un secondo dispositivo di sicurezza quale secondo limitatore e un dispositivo di blocco. Il gas viene raffreddato in ogni fase di compressione ma soprattutto prima della immissione nell impianto di distribuzione a tale scopo è presente un sistema frigorifero in modo da garantire un erogazione del gas a non più di 15 C. Il gas giunge infine ai distributori che a loro volta lo trasferiscono punti di rifornimento sequenziali.

17 L impianto: funzionamento Punto di consegna 13 stalli autobus con pensilina e sistema rifornimento a satelliti -> realizzati in modo da ottimizzare la distribuzione ramificata a ciascuno stallo di parcheggio senza dover riavviare il motore e movimentare i mezzi all interno del piazzale (abbattimento emissioni acustiche e di gas di scarico, particolarmente fastidiose in orario notturno ) Cabina misura; Centrali di compressione -> 2 unità compressori comprensivi di quadro elettrico, motore elettrico, sistema refrigerante, pacco di smorzamento pulsazioni, gruppo di regolazione della pressione e cabinato insonorizzato con particolare attenzione alle emissioni sonore prodotte dalle apparecchiature che rispettano tutte le normative vigenti in materia (Legge 26/10/95 N. 447 ed il D.M. 5 dicembre 1997 sulla determinazione dei requisiti acustici passivi degli edifici). A tal fine, le unità compressori sono dotate di cabinati insonorizzanti e di pareti fonoassorbenti e fonoisolanti affinché l impatto acustico verso le abitazioni circostanti sia nullo. I compressori comprimono il gas facendo 3 salti di pressione (da 12 bar a 40 bar, da 40 a 120 bar ed in fine da 120 bar alla pressione di rifornimento che varia a seconda della pressione residua del serbatoio dell autobus (max 220 bar). Per compiere i vari salti di pressione è necessario un raffreddamento gas-aria per tenere le temperature del gas al livello più basso possibile per non rovinare i cilindri di compressione e le varie componentistiche.

18 L impianto: funzionamento Sistema frigorifero: serve a migliorare l autonomia gli autobus semplicemente perché il gas comprimendolo si riscalda e il gruppo frigorifero per scambio termico gas-acqua lo raffredda facendo sì che nelle bombole di rifornimento ne entri di più. Impianto di distribuzione gas metano Impianto antincendio Sistema di emergenza Cabina elettrica ed impianto elettrico a corredo dell impianto di erogazione -> cabina di trasformazione dell energia elettrica da media a bassa tensione (da V a 400 V) e sistema di avvio dei motori elettrici dei compressori. Locale ufficio di controllo per l addetto al rifornimento.

19 I rifornimenti L orario giornaliero per il rifornimento di n 23 minibus va dalle 9.00 alle e dalle alle 19.00; L orario notturno per il rifornimento di n 36 bus urbani sarà dalle alle 2.00; Quantità di gas minima richiesta, per ogni singolo mezzo, per il rifornimento: AUTOBUS URBANI: 150 m 3 /giorno kg/giorno cad. 20 min. circa MINIBUS: 20 m 3 /giorno - 15 kg/giorno cad. 10 min. circa La capacità complessiva minima garantita di gas da erogare sarà di m3/giorno

20 I vantaggi dell impianto interno Ottimizzazione dell impiego dei mezzi sull intera rete Flessibilità nell utilizzo e nei rifornimenti Indipendenza dai fornitori Possibilità di utilizzare i mezzi a metano anche nei giorni di chiusura degli impianti di rifornimento esterni Risparmio (eliminazione tempi morti per effettuare i rifornimenti)

21 CARBURANTE SERVIZIO CHILOMETRI (A) GASOLIO COSTO PER CARBURANTE COSTO / KM URBANO , EXTRAURBANO , TOTALE COSTI GASOLIO ANNO , METANO (carburante - accisa - fondo bombole - costi fissi) METANO (carburante - accisa - fondo bombole - costi fissi - energia elettrica) METANO (carburante - accisa - fondo bombole - costi fissi - energia elettrica - affitto impianto) METANO (carburante - accisa - fondo bombole - costi fissi - energia elettrica - affitto impianto - costo personale) METANO (carburante - accisa - fondo bombole - costi fissi - energia elettrica - affitto impianto - costo personale - costi manutenzioni) URBANO , SCOLASTICO , URBANO , SCOLASTICO , URBANO , SCOLASTICO , URBANO , SCOLASTICO , URBANO , SCOLASTICO , TOTALE COSTI METANO ANNO , FILOVIARIO (energia elettrica e gasolio) FILOVIARIO (energia elettrica - gasolio - linea aerea) ELETTRICO URBANO GASOLIO URBANO ELETTRICO URBANO GASOLIO URBANO , , TOTALE COSTI FILOBUS ANNO ,522185

22 Consumi MJ/CHILOMETRO PER CARBURANTE SERVIZIO KM CONSUMO QUANTITA' U.M. QUANTITA' U.M. MJ MJ/CHILOMETRO PASSEGGERO URBANO GASOLIO Lt 2.110,65 ton ,94 1,201 GASOLIO EXTRAURBANO GASOLIO Lt 1.027,20 ton ,48 0,394 TOTALE CONSUMI GASOLIO ,66 URBANO METANO SCOLASTICO TOTALE CONSUMI METANO 2008 METANO M ,35 M ,72 1,906 ENERGIA ELETTRICA kw/h 158,09 MW/h METANO M ,65 M ,68 0,296 ENERGIA ELETTRICA kw/h 8,91 MW/h ,37 1,477 FILOVIARIO URBANO ENERGIA ELETTRICA kw/h 1.652,68 MW/h GASOLIO Lt 14,55 ton ,45 0,599 TOTALE CONSUMI FILOBUS 2008 TOTALE: ,45 0, ,11

23 Emissioni in g/km Anno Tipo CO NMVOC Nox PM CO Gasolio Metano Gasolio Metano Gasolio Metano 2,39 0,72 9,88 0, ,66 0,79 0,02 2,93 0,00 997,16 2,34 0,68 9,68 0, ,06 0,88 0,02 3,22 0, ,21 3,03 0,89 10,86 0,39 992,12 0,87 0,02 3,32 0, ,79

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