Il Piano di Rafforzamento Amministrativo del Piemonte. Davide Donati Segretariato Generale Struttura temporanea Piano di rafforzamento Amministrativo

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1 Il Piano di Rafforzamento Amministrativo del Piemonte Davide Donati Segretariato Generale Struttura temporanea Piano di rafforzamento Amministrativo

2 Il PRA della Regione Piemonte in una pagina Il PRA della Regione Piemonte è stato approvato il 22 dicembre 2014 con DGR 776/2014 Predisposto sulla base dell analisi diagnostica del periodo di programmazione e dei target di miglioramento individuati insieme alla CE Consta di 43 azioni, da realizzare entro il 31 dicembre Il Piano è sottoposto a: monitoraggio quadrimestrale relazione annuale d implementazione

3 La diagnosi La diagnosi del sistema organizzativo e procedurale della Regione Piemonte per la gestione dei fondi SIE ha fotografato un sistema altamente performante, come dimostrano i risultati positivi delle programmazioni precedenti. Sono stati tuttavia identificati alcuni spazi di miglioramento raggiungibili attraverso la realizzazione di 43 azioni insistenti sui seguenti ambiti di intervento: Rafforzamento dell integrazione tra i Programmi Riduzione degli oneri amministrativi per i beneficiari Rafforzamento quali-quantitativo del Si.Ge.Co. Rafforzamento del presidio delle policies complesse (S3, ricerca, energia, sviluppo locale) e delle normative procedurali (aiuti di stato, appalti) Recuperi di efficienza e miglioramento delle tempistiche tramite azioni di riorganizzazione strutturale e procedurale Miglioramento, anche in termini di interoperabilità, dei sistemi informatizzati per la gestione e il monitoraggio e dematerializzazione

4 La metodologia Come emerge chiaramente dal catalogo degli ambiti di intervento appena descritti, l implementazione del PRA del Piemonte è un esercizio complesso che coinvolge, oltre al Responsabile, alle strutture del Si.Ge.Co. e quelle direttamente o indirettamente interessate dalla programmazione dei Fondi SIE, l insieme delle funzioni strategiche dell Ente. La metodologia attivata si fonda pertanto sui seguenti capisaldi: Comitato tecnico di supporto alla Cabina di Regia per i Fondi SIE: condivisione delle linee strategiche per la predisposizione e attuazione del PRA Responsabile del PRA: monitoraggio e regia dell attuazione del Piano, tramite Struttura temporanea Piano di rafforzamento Amministrativo, appositamente istituita Strutture regionali: responsabili dell attuazione dei singoli interventi Al fine di consapevolizzare maggiormente le strutture rispetto all importanza del PRA ed elevare il grado di affidabilità delle responsabilità periferiche dell implementazione, numerosi interventi sono stati inseriti come obiettivi dei piani di lavoro di dirigenti e funzionari delle strutture coinvolte.

5 Esito dell implementazione Sono state completate 40 azioni delle 43 previste, con una percentuale di realizzazione complessiva del PRA del 93 %. Per due dei tre interventi non conclusi alla data del 31/12/2016 (Revisione strumenti ADA, Ricorso a centrali di committenza per beneficiari pubblici) l implementazione è solo posticipata, in corrispondenza dello svolgimento della programmazione , mentre per il terzo (Revisione della legge regionale 4/2006 in materia di Ricerca), l obiettivo sostanziale è stato raggiunto con uno strumento programmatorio differente (S3).

6 Gli interventi: ripartizione ambiti Sistemi informativi e dematerializzazione 13% Rafforzamento Si.Ge.Co. 13% Rafforzamento Si.Ge.Co. Presidio policies slide interne Presidio policies 17% Integrazione Fondi Riduzione oneri beneficiari Efficientamento procedure Sistemi informativi e dematerializzazione Efficientamento procedure 39% Integrazione Fondi 5% Riduzione oneri beneficiari 13%

7 I target FESR Dei 29 target previsti dal Piano, 18 riguardano il FESR e 11 l FSE. Per il FESR sono 7 i target raggiunti al 31/12/2016 e riguardano; il modello di bando standard, la dematerializzazione della domanda di finanziamento, La definizione di metodi di semplificazione dei costi la riduzione dei tempi medi o massimi di alcune fasi delle procedure: conclusione del processo istruttorio finalizzato alla concessione dei contributi istruttoria (verifica requisiti di ricevibilità, ammissibilità di merito e tecnico-finanziaria, relativamente ad alcune linee di intervento del POR FESR)

8 I target FESR (2) Gli altri 3 target riguardano la riduzione dei tempi massimi per la conclusione di fasi diverse dei processi/procedimenti quali: Istruttoria sulla progettazione preliminare (per i bandi in materia ambientale e beni culturali) Effettuazione dei controlli di primo livello Erogazione del contributo Essi sono riferiti a bandi che sono stati pubblicati successivamente rispetto al momento della rilevazione o che non sono ancora stati pubblicati e per i quali non ci sono ancora dati disponibili.

9 I target FSE Gli 11 target del FSE riguardano: La realizzazione del modello di atto di indirizzo La dematerializzazione della domanda di finanziamento La riduzione dei tempi massimi di: avvio delle attività modulari richiesta di rimborso da parte dei beneficiari La riduzione dei tempi medi di certificazione delle spese L aumento del numero di proposte di certificazioni annuali di spesa alla CE Per 3 di questi target, che riguardano la riduzione dei tempi massimi per i controlli di primo livello e per l erogazione del contributo, non sono ancora disponibili dati in quanto si stanno perfezionando gli strumenti di rilevazione.

10 I risultati conseguiti (1) Di seguito i principali risultati ottenuti con il PRA, sulla base degli interventi realizzati

11 I risultati conseguiti (1) Rafforzamento delle strutture del Si.Ge.Co. Grazie all attivazione della mobilità straordinaria (aprile 2016) e al (quasi) contemporaneo assorbimento nei ruoli regionali del personale proveniente dalle province, le strutture primariamente deputate alla gestione degli interventi cofinanziati dai fondi SIE, sono state rafforzate a livelli per lo più coerenti rispetto ai fabbisogni segnalati in sede di ricognizione nel corso del 2015; E stato inoltre attivato un piano di formazione a beneficio del nuovo personale assegnato.

12 I risultati conseguiti (2) Attivazione di una fast track dei pagamenti a favore dei beneficiari dei fondi SIE, così da rendere più performante e fluida la circolarità dei flussi finanziari (DGR dell 8 giugno 2015);

13 I risultati conseguiti (3) Interventi di semplificazione della gestione dei programmi Standardizzazione dei bandi, dei costi e degli atti di indirizzo, revisione della governance dei programmi, dematerializzazione della documentazione per domande di finanziamento e rendicontazioni, controlli;

14 I risultati conseguiti Altri risultati Rafforzamento del presidio in materia di appalti pubblici; Rafforzamento del presidio in materia di aiuti di stato; Revisione degli applicativi informatici a supporto della programmazione; Significativi miglioramenti nella tempistica delle procedure finora poste in essere (anche migliori rispetto ai target PRA).

15 Monitoraggio nazionale Sintesi del Rapporto di monitoraggio dei PRA (a cura della Segreteria Tecnica del Comitato di indirizzo per i Piani di rafforzamento amministrativo) di Aprile 2017 Al 31/12/2016 la situazione di implementazione dei PRA era la seguente: i PRA sono implementati, in media, al 70% Percentuale delle Regioni più sviluppate: 78% (Piemonte 93%) 8 Amministrazioni tra 90% e 100% Piemonte è 3 tra le Regioni, dopo Trento e Toscana Target: media nazionale 43%, Piemonte 45% il rapporto tra percentuale degli interventi completati e percentuale del costo ammissibile sul finanziamento totale individua le 5 Amministrazioni con le migliori performance. La migliore performance è quella del MIBACT seguito da 4 Regioni più sviluppate: Valle d Aosta, Piemonte, Friuli Venezia Giulia e Lombardia. Queste Amministrazioni si caratterizzano sia per l elevata percentuale di completamento degli interventi, sia per l elevata percentuale relativa all attuazione del PO in termini di impegni finanziari

16 Sviluppi futuri Nel 2017, il coordinamento nazionale dei PRA (Comitato di Indirizzo per i piani di Rafforzamento Amministrativo presso l agenzia per la Coesione territoriale) ritiene necessario avviare una seconda fase a partire dall esperienza positiva registrata nel primo periodo. Obiettivi di miglioramento di questa seconda fase saranno ancora: ridurre significativamente tempi e procedure per renderle compatibili con le regole comunitarie e con l efficacia richiesta dalle politiche di sviluppo; semplificare e rendere trasparenti le procedure di assegnazione, gestione e controllo degli interventi.

17 Sviluppi futuri Nel PRA Fase 2 i target saranno ricondotti a due sole tipologie: target di efficienza e target di efficacia, dove per efficienza si intendono target relativi alla riduzione dei tempi, mentre per efficacia, quelli relativi alla performance finanziaria dell Amministrazione. Ai fini di facilitare una rilevazione omogenea a livello nazionale, all interno di ciascuna tipologia verranno identificati dei set di target predefiniti. Secondo le linee guida emanante dal Comitato di Indirizzo, nel maggio scorso, il Piano dovrà essere finalizzato in tempi utili per consentire l avvio della seconda fase all inizio del 2018 e, al fine di rispettare queste tempistiche, la prima versione in bozza dovrà essere e trasmessa al Comitato al più tardi entro ottobre 2017.

18 Grazie per l attenzione!

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