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1 Consiglio regionale Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia IX LEGISLATURA - ATTI CONSILIARI - PROGETTI DI LEGGE E RELAZIONI PROGETTO DI LEGGE NAZIONALE N. 8 Presentato dai consiglieri Ferone, Battellino ai sensi dell'articolo 26 dello Statuto regionale <<Pensioni per Invalidità Civile agli ultra sessantacinquenni>> Presentato il 25 ottobre _PLN.doc

2 Egregio Presidente, gentili colleghe e colleghi, La Legge 30 marzo 1971 n. 118 art. 12 e 13 prevede per i cittadini che vengano riconosciuti invalidi civili totali o parziali, in misura superiore al 74%, il diritto rispettivamente alla pensione di inabilità o all assegno mensile di invalidità in presenza di condizioni di reddito limitate. Il D.L. 25/88, convertito nella Legge n. 93/88, all art. 1 ha consentito di continuare l erogazione della prestazione a coloro che, pur avendo compiuto i 65 anni, avevano già ottenuto la liquidazione della pensione o dell assegno di invalidità. Il Decreto Legislativo n. 509/88 ha escluso dalle prestazioni di cui sopra i cittadini che presentino domanda di invalidità civile dopo il compimento dei 65 anni. Le successive interpretazioni degli Organi Giudiziari, tra cui la Corte di Cassazione e la Corte Costituzionale, hanno confermato e consolidato l interpretazione della normativa di cui sopra con il risultato che attualmente possono accedere a pensione di invalidità i cittadini che hanno un età non superiore ai 65 anni. Il fatto sicuramente anomalo è che per chi inoltra la domanda di pensione in età consentita, cioè prima dei 65 anni, questa pensione viene corrisposta anche successivamente a questa età, per cui oggi vi sono invalidi al 100% nelle medesime condizioni di reddito che beneficiano o meno della provvidenza economica a seconda della data di inoltro della domanda, prima o dopo i 65 anni d età. La esclusione da queste pensioni degli ultra sessantacinquenni punisce comunque proprio i cittadini più meritevoli e bisognosi di assistenza economica perché più anziani, più ammalati, e che maggiormente necessitano di cure suppletive. La presente Proposta di Legge Nazionale intende modificare la normativa in vigore nel senso di consentire anche a coloro che diventano invalidi, e quindi presentano la domanda di pensione di invalidità, dopo il compimento dei 65 anni, di ottenere il relativo trattamento pensionistico. FERONE BATTELLINO I

3 Art.1. (Oggetto) << Le pensioni ed assegni per invalidità civile di cui agli articoli 12 e 13 della Legge 30 marzo 1971 n. 118 e successive modificazioni ed integrazioni sono corrisposte anche ai cittadini ultra sessantacinquenni che prestino la relativa domanda dopo il compimento dei 65 anni di età. >> 1

4 (Norme di riferimento) L. 30 marzo 1971, n. 118 (1). Conversione in legge del D.L. 30 gennaio 1971, n. 5 (2) e nuove norme in favore dei mutilati ed invalidi civili (2/a) (2/b) (1/circ) (1) Pubblicato nella Gazz. Uff. 2 aprile 1971, n. 82. (2) Riportato al n. C/XXI. (2/a) Vedi, anche, la L. 18 dicembre 1973, n. 854, riportata alla voce Assistenza e beneficenza pubblica e il D.M. 25 luglio 1980, riportato al n. C/XXXII. Vedi, inoltre, il D.L. 30 maggio 1988, n. 173, e la relativa legge di conversione 26 luglio 1988, n. 291, riportata al n. C/XXXVI. Vedi, anche, il D.P.R. 9 maggio 1994, n. 608, riportato alla voce Amministrazione del patrimonio e contabilità generale dello Stato, e le relative tabelle annesse. (2/b) Le disposizioni sugli emolumenti economici previste dalla presente legge sono state abrogate dall'art. 30, L. 8 novembre 2000, n. 328, con la decorrenza ivi indicata. (1/circ) Con riferimento al presente provvedimento sono state emanate le seguenti istruzioni: - I.N.P.S. (Istituto nazionale previdenza sociale): Circ. 22 ottobre 2002, n. 157; Msg. 27 novembre 2002, n. 31; Circ. 19 febbraio 2003, n Pensione di inabilità. (giurisprudenza) Ai mutilati ed invalidi civili di età superiore agli anni 18, nei cui confronti, in sede di visita medico-sanitaria, sia accertata una totale inabilità lavorativa, è concessa a carico dello Stato e a cura del Ministero dell'interno, una pensione di inabilità di lire annue da ripartire in tredici mensilità con decorrenza dal primo giorno del mese successivo a quello della presentazione della domanda per l'accertamento dell'inabilità. Le condizioni economiche richieste per la concessione della pensione sono quelle stabilite dall'art. 26 della legge 30 aprile 1969, n. 153 (4), sulla revisione degli ordinamenti pensionistici. La pensione è corrisposta nella misura del 50 per cento a coloro che versino in stato di indigenza e siano ricoverati permanentemente in istituti a carattere pubblico che provvedono alla loro assistenza. A coloro che fruiscono di pensioni o rendite di qualsiasi natura o provenienza di importo inferiore alle lire mensili, la pensione è ridotta in misura corrispondente all'importo delle rendite, prestazioni e redditi percepiti. Con la mensilità relativa al mese di dicembre è concessa una tredicesima 2

5 mensilità di lire , che è frazionabile in relazione alle mensilità corrisposte nell'anno. In caso di decesso dell'interessato, successivo al riconoscimento dell'inabilità, la pensione non può essere corrisposta agli eredi, salvo il diritto di questi a percepire le quote già maturate alla data della morte (4/a) (4/b) (4/c) (4/d) (4) Riportata alla voce Invalidità, vecchiaia e superstiti (Assicurazione obbligatoria per). (4/a) Vedi, ora, l'art. 11, L. 18 dicembre 1973, n. 854, riportata alla voce Assistenza e beneficenza pubblica. (4/b) Per ulteriori aumenti, vedi l'art. 7, D.L. 2 marzo 1974, n. 30, riportato alla voce Invalidità, vecchiaia e superstiti (Assicurazione obbligatoria per). (4/c) Vedi l'art. 14-septies, D.L. 30 dicembre 1979, n. 663, riportato alla voce Sanità pubblica, l'art. 9, D.L. 22 dicembre 1981, n. 791 e l'art. 1, L. 12 giugno 1984, n. 222, riportati alla voce Invalidità vecchiaia e superstiti (Assicurazione obbligatoria per). (4/d) Per l'interpretazione autentica dell'ultimo comma dell'art. 12, vedi la L. 13 dicembre 1986, n. 912, riportata al n. C/XXXV. 13. Assegno mensile. (giurisprudenza) Ai mutilati ed invalidi civili di età compresa fra il diciottesimo ed il sessantaquattresimo anno nei cui confronti sia accertata una riduzione della capacità lavorativa, nella misura superiore ai due terzi, incollocati al lavoro e per il tempo in cui tale condizione sussiste, è concesso a carico dello Stato ed a cura del Ministero dell'interno, un assegno mensile di lire per tredici mensilità, con le stesse condizioni e modalità previste per l'assegnazione della pensione di cui all'articolo precedente (4/e) (4/cost). L'assegno agli invalidi di cui al precedente comma può essere revocato, su segnalazione degli uffici provinciali del lavoro e della massima occupazione, qualora risulti che i beneficiari non accedono a posti di lavoro addetti alle loro condizioni fisiche (4/a) (4/b) (4/c) (4/e) L'art. 22, D.L. 30 giugno 1972, n. 267, ha elevato a lire l'assegno previsto dal presente art. 13 dal 1 luglio Vedi, anche, l'art. 9, D.Lgs. 23 novembre 1988, n. 509, riportato al n. C/XXXIX. (4/cost) La Corte costituzionale, con sentenza 1-9 luglio 2002, n. 329 (Gazz. Uff. 17 luglio 2002, n. 28, serie speciale), ha dichiarato non fondata, nei sensi di cui in motivazione, la questione di legittimità costituzionale dell'art. 13, primo comma, sollevata in riferimento agli artt. 2 e 3, secondo comma, 31, primo comma, 32, 34 e 38, terzo comma, della Costituzione. 3

6 (4/a) Vedi, ora, l'art. 11, L. 18 dicembre 1973, n. 854, riportata alla voce Assistenza e beneficenza pubblica. (4/b) Per ulteriori aumenti, vedi l'art. 7, D.L. 2 marzo 1974, n. 30, riportato alla voce Invalidità, vecchiaia e superstiti (Assicurazione obbligatoria per). (4/c) Vedi l'art. 14-septies, D.L. 30 dicembre 1979, n. 663, riportato alla voce Sanità pubblica, l'art. 9, D.L. 22 dicembre 1981, n. 791 e l'art. 1, L. 12 giugno 1984, n. 222, riportati alla voce Invalidità vecchiaia e superstiti (Assicurazione obbligatoria per). 4

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