PROGRAMMAZIONE DIDATTICA PROF. RAMIN GINO CLASSE III B SCIENTIFICO A.S 2015/2016 MATERIA : SCIENZE
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1 PROGRAMMAZIONE DIDATTICA PROF. RAMIN GINO CLASSE III B SCIENTIFICO A.S 2015/2016 MATERIA : SCIENZE
2 LIVELLI DI PARTENZA La classe è attenta ma poco partecipe, qualcuno porta anche dei contributi personali durante la lezione. Soddisfacenti i risultati iniziali. Manca in alcuni un impegno più costante ed un appropriato metodo di studio. COMPETENZE SCIENTIFICHE 1. INDIVIDUARE QUESTIONI DI CARATTERE SCIENTIFICO Riconoscere questioni che possono essere indagate in modo scientifico. Individuare le parole chiave che occorrono per cercare informazioni scientifiche. Riconoscere le caratteristiche salienti della ricerca scientifica. 2. DARE UNA SPIEGAZIONE SCIENTIFICA DEI FENOMENI Saper osservare, descrivere e analizzare fenomeni naturali complessi Applicare conoscenze scientifiche in una situazione data. Saper utilizzare modelli appropriati per interpretare i fenomeni Descrivere e interpretare scientificamente fenomeni e predire cambiamenti. Individuare descrizioni, spiegazioni e previsioni appropriate. 3. USARE PROVE BASATE SU DATI SCIENTIFICI Utilizzare le metodologie acquisite per porsi con atteggiamento scientifico di fronte alla realtà Interpretare dati scientifici, prendere e comunicare decisioni. Individuare i presupposti, gli elementi di prova e il ragionamento che giustificano determinate conclusioni. Conoscenza dei mezzi (indagine scientifica) e dei fini (spiegazioni di carattere scientifico) della scienza. Riflettere sulle implicazioni sociali degli sviluppi della scienza e della tecnologia. ABILITA' *Porre domande e definire problemi (ambito tecnologico) *Sviluppare e utilizzare modelli *Programmare e svolgere ricerche *Analizzare e interpretare i dati *Ottenere, discutere e comunicare informazioni ITINERARIO DIDATTICO PRIMO ANNO- SECONDO BIENNIO Nel secondo biennio si ampliano, si consolidano, e si pongono in relazione i contenuti disciplinari, introducendo in modo graduale i concetti, i modelli e il formalismo che sono propri delle discipline oggetto di studio e che consentono una spiegazione più approfondita dei fenomeni. AMBITO CHIMICA: AMBITO BIOLOGIA
3 La struttura atomica: Le particelle dell atomo La doppia natura della luce, Modelli atomici da Dalton a Bohr, Studio degli spettri Elettroni e proprietà chimiche : De Broglie, Heinseberg, Orbitali e numeri quantici La moderna tavola periodica, Le proprietà periodiche degli elementi, La classificazione degli elementi La trasmissione dei caratteri ereditari : le leggi di Mendel, la genetica classica Le basi chimiche dell ereditarietà: struttura del DNA, Duplicazione del DNA, I cromosomi delle cellule eucarioti e procarioti Codice genetico e sintesi proteica: Trascrizione RNA, Codice genetico, Tipi di RNA, Traduzione, Le mutazioni Regolazione dell espressione genica negli eucarioti I legami chimici. VSEPR L'ibridazione e la geometria delle molecole La nomenclatura dei composti Il programma è molto vasto con solo due ore settimanali e l attività laboratoriale; se non si riuscirà a completarlo verranno indicate le parti principali svolte, e l attività laboratoriale potrebbe essere ridotta METODOLOGIA La lezione è tipicamente frontale, secondo un metodo di tipo comunicativo- partecipativo, stimolando continuamente gli alunni con domande atte a far emergere le conoscenze pregresse, i saperi naturali, favorendo così il controllo della comprensione attraverso continui feed- back. Fondamentale è il libro di testo che potrà essere integrato da appunti di lezione. La lezione è sempre preceduta da una ripresa dell argomento precedente attraverso gli interrogativi e le richieste di spiegazione da parte degli allievi. Sarà un momento importante del far scienza l attività laboratoriale attraverso l organizzazione e l esecuzione di attività sperimentali da svolgersi in laboratorio, ma anche con l utilizzo di filmati, simulazioni, lavori di ricerca personali o di gruppo, lettura di articoli di riviste scientifiche con lo scopo di stimolare la curiosità per conoscere la realtà, sviluppare le capacità operative e organizzative. Di queste attività lo studente relazionerà o risponderà a quesiti posti dall insegnante. L insieme di tali relazioni formerà il quaderno di lavoro che sarà eventualmente valutato. In linea generale ogni unità di apprendimento di tipo laboratoriale segue le seguenti tappe: 1. Domandare: gli alunni iniziano il percorso di apprendimento sempre con una domanda, per generare il senso del problema scientifico da indagare il senso del fare scienza. 2. Investigare: gli alunni progettano (quando possibile) e avviano l investigazione 3. Spiegare: gli alunni fanno ipotesi e forniscono spiegazioni qualitative orali e successivamente scritte su quanto investigato. Il docente può intervenire con domande che favoriscano la connessione dei concetti, dei processi, delle abilità 4. Discutere. Gli alunni confrontano il proprio pensiero con quello degli altri 5. Elaborare: gli alunni confrontano le informazioni con quanto già conoscono per sviluppare, connettere e consolidare i concetti e le proprie abilità. VALUTAZIONE E VERIFICA Scopo della verifica è accertare il raggiungimento delle competenze e la qualità del percorso di apprendimento. La valutazione alla fine del primo quadrimestre e così alla fine del secondo periodo sarà data da un voto unico, risultato della media delle verifiche che saranno al minimo tre di diversa tipologia in entrambi i periodi.
4 Tipologie delle prove di verifica: SCRITTE ORALI Risoluzione di problemi Prove strutturate (item a risposta multipla, Relazioni di laboratorio e/o domande inerenti vero/falso, a completamento, a questioni specifiche sugli esperimenti svolti corrispondenza ecc.) in laboratorio Domande a risposta aperta sintetica: Risposte aperte a quesiti sintetici: tipologia A delle prove previste per la terza prova tipologia B delle prove previste per la terza prova dell Esame di Stato conclusivo dell Esame di Stato conclusivo Prove miste, strutturate e a domanda Analisi e comprensione di testi scientifici aperta, tipologia B Progetti: attività di documentazione di lavori Prove tipo PISA e/o INVALSI su progetto, in forma anche multimediale Prove strutturate di modellizzazione scientifica In ambito teorico (scritto e orale) sarà valutata la capacità di : * relazionare in modo ordinato e completo il lavoro svolto * fare osservazioni sui procedimenti e i risultati dell indagine * ricavare assunti teorici dall analisi dei dati * rielaborare i concetti acquisiti * usare in maniera corretta un linguaggio specifico Nel documento di valutazione allegato al POF sono presenti le griglie per la valutazione delle prove scritte e orali. Per la valutazione delle prove strutturate e delle prove a domanda aperta (tipologia A e B) o di risoluzione di problemi in cui sia esplicitato il punteggio attribuito ai singoli quesiti, si adopererà per la correzione il criterio assoluto con esplicitazione del punteggio minimo per la sufficienza (60%). Per la valutazione delle prove strutturate si applica la penalizzazione delle risposte sbagliate, come avviene per i test di accesso all Università. Per assicurare una verifica costante, le prove saranno equamente distribuite nel quadrimestre cercando di evitare, se possibile, di sottoporre gli alunni a più verifiche, soprattutto scritte, nello stesso giorno. Oggetto della valutazione non è l alunno; per il docente l eventuale insuccesso didattico di un alunno non si traduce in un giudizio negativo sulla persona, si valutano altresì gli esiti delle prove di verifica e la qualità del processo di apprendimento in itinere. La valutazione si traduce in un giudizio globale che tiene conto del percorso di ogni singolo alunno: livelli di partenza, capacità di recupero, impegno, partecipazione al dialogo educativo, interesse. ATTIVITA DI RECUPERO Nell ambito del normale svolgimento dell attività didattica, iniziative di recupero possono essere: il ripasso mirato, il controllo concettuale durante le interrogazioni orali, la pausa didattica. Ogni lezione sarà preceduta all'inizio, per una decina di minuti, da un breve ripasso sulla lezione precedente e prima di ogni verifica sarà dedicata una lezione per la preparazione. Quindi il recupero in orario curricolare all interno del 20% del monte ore annuale comprenderà le seguenti attività :
5 attività di preparazione alla verifica, tale attività comprende il ripasso effettuato dal docente e altre modalità quali la peer-education con lavoro autonomo da parte degli studenti suddivisi per gruppi, assegnando esercizi diversi, in modo tale da selezionare gli alunni in difficoltà sui quali intervenire con un supporto individualizzato. correzione delle verifiche con relativo ripasso delle conoscenze, che serve per la preparazione all eventuale verifica di recupero. Chioggia, 10 Novembre 2015 Prof. Ramin Gino
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