Facoltà degli studi umanistici Corso di laurea in Scienze della Formazione Primaria. Costantino Marina.

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1 Facoltà degli studi umanistici Corso di laurea in Scienze della Formazione Primaria. Costantino Marina. Matricola: Anno:2013/

2 L intelligenza numerica. Costantino Marina. Abstract Questa ricerca ha avuto lo scopo di far comprendere come il cervello umano è geneticamente predisposto alle abilità logico-matematiche e proprio questo pensiero viene condiviso da diversi autori. Di conseguenza è fondamentale sfruttare la predisposizione naturale del bambino soprattutto dai 3 ai 5 anni per poter far emergere capacità basilari. La ricerca è stata eseguita all interno di una sezione mista che includeva bambini dai 3 ai 5 anni. Questo aspetto è stato interessante poiché ha permesso di riuscire ad osservare le fasi di sviluppo dei singoli soggetti in rapporto alla loro fascia d età. Il lavoro è stato svolto per 10 giorni, dal 3 al 17 febbraio I materiali utilizzati sono stati: attestato per la raccolta dati, test psicometrici, computer, taccuino per appunti. I risultati dei test hanno permesso di osservare la media di ogni singolo bambino e quella all interno della propria fascia d età; inoltre le singole medie hanno dato origine ad un valore complessivo che ha permesso di definire la competenza della classe corrispondente a Soddisfacente. Parole chiave: intelligenza numerica, abilità matematica, concetto innato di numero. 1. Introduzione Il motivo che mi hanno portato a compiere questa ricerca in ambito didattico è legato allo sviluppo di abilità logico-matematiche nei bambini. Ho deciso di somministrare i test psicometrici all interno di una sezione mista proprio per osservare lo sviluppo di tali abilità all interno di ogni fascia d età. Recenti studi neurologici hanno dimostrato che il cervello umano è geneticamente predisposto ad abilità logico-matematiche ed è possibile sviluppare e rinforzare tali capacità matematiche già dai primi anni di vita. Questo risulta essere diverso dal pensiero di Piaget (1970) secondo cui il concetto di numero non poteva emergere prima dei 5-6 anni poiché si doveva compiere il passaggio dal livello pre-operatorio a quello operatorio. Molti studi successivi hanno rilevato dei punti di debolezza nel modello di Piaget, infatti a partire dagli anni 80 numerosi ricercatori sostengono che i bambini acquisiscono abilità logico-matematiche già in età prescolare e non dopo aver

3 raggiunto determinati schemi. Proprio Antell e Keating (1983) hanno confermato tutto questo in quanto hanno rilevato come perfino i neonati dai 2 ai 12 giorni riescono a discriminare insiemi di due o tre elementi quindi riescono a differenziare insiemi in base alla numerosità. Anche il neuropsicologo Brian Butterworth che nel 1999 scrisse un saggio dal titolo "The Mathematical Brain" (in Italia edito dalla Rizzoli con il titolo "Intelligenza matematica. Vincere la paura dei numeri scoprendo le doti innate della mente") sostiene che la matematica è una capacità innata poiché ognuno di noi possiede dei circuiti nervosi che nel complesso vengono chiamati Modulo Numerico. Anche secondo Luisa Girelli (2006) i bambini, già dalle prime settimane di vita, possiedono un innato senso aritmetico che permette loro di valutare intuitivamente piccole quantità e discriminare fra loro piccoli numeri, manifestando stupore quando i risultati non sono quelli attesi. Attraverso un complesso processo di apprendimento, essi imparano poi a denominare le quantità attraverso "parole numero" e a sviluppare strategie di calcolo che permettono loro di estendere l'intuizione. Questo significa che il nostro cervello è predisposto geneticamente al calcolo e per sviluppare tali capacità è necessario sfruttare la naturale predisposizione del bambino soprattutto nel periodo compreso dai 3 ai 6 anni. E fondamentale capire come avvengono i processi di sviluppo della conoscenza logico-matematica. Secondo Gelman e Gallister (1978) i bambini detengono un concetto innato di numero che si evolve attraverso diversi passaggi: il principio della corrispondenza uno-uno secondo cui ad ogni elemento deve corrispondere una sola parola numero; Il principio dell ordine stabile secondo cui ogni numero deve essere incluso all interno di una sequenza fissa; Il principio della cardinalità secondo cui l ultima parola-numero usata in un conteggio indica la numerosità degli elementi contati. Secondo Lucangeli D., Poli S., Molin A.,(2012) il bambino a 3 anni è in grado di: Confrontare lunghezze e altezze utilizzando le parti del corpo ( piedi, passi etc) ; imparare la sequenza del conteggio almeno fino a 10 ; contare piccoli insiemi di oggetti;.

4 A 4 anni i bambini riescono: utilizzare i più semplici quantificatori (tutti, nessuno, alcuni) per esprimere le situazioni della realtà; contare oggetti partendo da un riferimento o da un verso; classificare in base a forma,colore, dimensione e spessore; A 5 anni i bambini imparano a: compiere piccole operazioni di addizione o sottrazione non verbali; rappresentare il numero di oggetti o eventi con segni stabiliti; Imparare la rappresentazione grafica del numero (lettura e scrittura); Conoscere tre codici: iconico (relativo al disegno), arabo (relativo al riconoscimento del sistema numerico) e verbale ( riferito alla rappresentazione del numero). Proprio le sezioni miste permettono di osservare le fasi di sviluppo di ogni singolo bambino all interno della propria fascia d età, e di sviluppare capacità collaborative e cooperative all interno del gruppo. 2. Materiali e metodi. 2.1 Obiettivo. I test psicometrici costituiscono uno strumento importante in quanto favoriscono una valida conoscenza dei soggetti attraverso modalità meno influenzabili da interferenze soggettive. Questi test costituiscono un insieme di compiti la cui soluzione richiede al soggetto una capacità di ragionamento che viene misurata dal numero di compiti eseguiti correttamente. Questo strumento viene utilizzato in ambito didattico dalle insegnanti per ottenere dei dati sull organizzazione cognitiva, ma anche per identificare le abilità del bambino e poter intervenire rafforzando determinate capacità. 2.2 Soggetti. Il campione della ricerca è costituito da 20 bambini frequentanti la scuola dell infanzia di Cosenza Giuseppina de Matera, sezione G. Hanno un età compresa tra i 3 e i 5 anni ( è possibile distinguere: 7 bambini di cinque anni; 7 bambini di quattro anni e 6 bambini di tre anni). All interno della sezione sono presenti 11 maschi e 9 femmine. I bambini non presentano

5 disturbi connessi a disabilità fisica e intellettiva, quindi procedono secondo uno sviluppo tipico della loro età. 2.3 Materiali. I materiali utilizzati sono stati: attestato per la raccolta dei dati; test psicometrici; computer; taccuino per appunti. 2.4 Metodo. I test sono stati forniti ai 20 bambini con un tempo di somministrazione che si è rivelato diverso per ognuno. Il compito di ogni bambino era indicare la risposta corretta. Il lavoro è stato eseguito all interno della sezione per 10 giorni, dal 3 al 17 febbraio In seguito alle risposte dei bambini è stato effettuato lo scoring dei risultati che ha permesso di realizzare un profilo cognitivo corrispondente ad ogni bambino. I test sono stati somministrati singolarmente ai bambini all interno della sezione inoltre ho deciso di utilizzare il computer per incrementare la loro curiosità. Per la facilitazione del lavoro, la somministrazione è stata effettuata durante le prime ore scolastiche della mattinata poiché i bambini in questa fascia oraria risultano essere più concentrati. 3. Risultati. Dopo la raccolta dei dati sono stati stilati i profili cognitivi di ciascun bambino coinvolto nella ricerca. Grazie alla tabella riportata è possibile osservare le singole medie di ciascun bambino che danno vita ad una media complessiva di 78, Dai risultati è possibile osservare la competenza della classe corrispondente a Soddisfacente.

6 Soggetto 1 Soggetto 2 Soggetto 3 Soggetto 4 Soggetto 5 Soggetto 6 Soggetto 7 Soggetto 8 Soggetto 9 Soggetto 10 Soggetto 11 Soggetto 12 Soggetto 13 Soggetto 14 Soggetto 15 Soggetto 16 Soggetto 17 Soggetto 18 Soggetto 19 Soggetto 20 MEDIA TOTALE Tabella 1- Sono riportate le medie del campione di bambini indagato. I singoli risultati danno vita ad una media complessiva. SOGGETTO MEDIA Soggetto 1 90,8339 Soggetto 2 92,6123 Soggetto 3 80,1479 Soggetto 4 62,4227 Soggetto 5 76,4826 Soggetto 6 79,6657 Soggetto 7 63,6878 Soggetto 8 89,4124 Soggetto 9 88,0193 Soggetto 10 65,4698 Soggetto 11 92,4456 Soggetto 12 80,3679 Soggetto 13 79,4212 Soggetto 14 64,8133 Soggetto 15 91,2401 Soggetto 16 62,9705 Soggetto 17 91,6599 Soggetto 18 77,1835 Soggetto 19 60,5837 Soggetto 20 80,3106 MEDIA TOTALE 78, Grafico 1- Dai punteggi dei 20 bambini non è emersa una distribuzione costante intorno alla media. MEDIA MEDIA 0

7 Grafico 2- Si evidenzia che la competenza media della classe è Soddisfacente. Eccellente Buono Soddisfacente Da migliorare 4. Discussione. Dai risultati è possibile notare che i bambini di 3 anni risultano avere una media inferiore al resto della sezione in quanto ancora non possono aver assimilato tutte le abilità richieste dai test psicometrici. Tuttavia i risultati della ricerca concordano con il pensiero degli autori citati nell introduzione, infatti in accordo con Daniela Lucangeli i bambini di 3 anni riescono a contare fino a dieci le forme geometriche, gli oggetti e i puntini. Sono in grado di paragonare gruppi e di definire se una quantità è maggiore di un altra; riescono a distinguere oggetti lunghi, corti, alti e bassi. Tuttavia non hanno conoscenze relative alle forme geometriche, al valore delle monete, non riescono a contare fino a 20 e commettono errori sulla classificazione in base ai colori. Di conseguenza è possibile notare come la competenza media dei bambini di 3 anni è da migliorare.

8 Anche i bambini di 4 anni riescono a confrontare gli insiemi e distinguere insiemi con quantità diverse,riescono a classificare gli oggetti in base a forma, colore e dimensione, non tutti i bambini riescono a contare fino a 20. Tuttavia le difficoltà maggiori sono state incontrate nel definire il valore delle monete, le forme geometriche e gli oggetti che occupavano posizioni destrasinistra. In particolare la media dei bambini di 4 anni corrisponde a Soddisfacente. Invece i bambini di 5 anni risultano avere delle buone capacità nel conteggio sia fino a 10 che fino a 20, riescono a distinguere le forme geometriche, le posizioni di oggetti che si trovano dentro o fuori un determinato insieme e paragonare insiemi di oggetti. Però risultano avere delle difficoltà ad indicare gli oggetti come destri o sinistri e a definire il valore delle monete. Di conseguenza la competenza media dei bambini di 5 anni corrisponde ad Eccellente 5. Conclusioni. Concludendo ribadisco che questa ricerca è stata condotta nella scuola dell Infanzia Giuseppina de Matera di Cosenza, è stata svolta all interno di una sezione eterogenea che comprendeva bambini dai 3 ai 5 anni. Lo scopo

9 di tale somministrazione è stato quello di osservare lo sviluppo di abilità logico-matematiche nei bambini. L aspetto più interessante è stato poter vedere le differenze di ogni soggetto in rapporto alla fascia d età. Tutto questo si è realizzato grazie alla presenza di una sezione mista dove i compagni più grandi rappresentano uno stimolo forte per l apprendimento dei compagni più piccoli. Infine i test psicometrici costituiscono un valido strumento didattico per verificare e controllare le capacità cognitive all interno della sezione e mettere in atto dei programmi educativi per raggiungere capacità mancanti. Bibliografia: Antell, S., Keating, D.P., (1983). Perception of numerical invariance in neonates. Child Development. Butterworth B. (1999) "Intelligenza matematica - vincere la paura dei numeri scoprendo le doti innate della mente". Rizzoli. Gelman, G., Gallistel, C.R., (1978). The child understanding of number, Harvard University Press, Cambridge Girelli L.(2006). Noi e i numeri. Il Mulino. Lucangeli D., Poli S., Molin A.,(2012). L'intelligenza numerica- Abilità cognitive e metacognitive nella costruzione della conoscenza numerica dai 3 ai 6 anni. Centro Studi Erikson. Piaget J. (1970). Lo sviluppo mentale del bambino e altri studi di psicologia. Einaudi. Sitografia:

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