INDICE. 2 CARATTERISTICHE DEL PIANO Descrizione sintetica degli interventi previsti Opere di urbanizzazione previste...

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "INDICE. 2 CARATTERISTICHE DEL PIANO Descrizione sintetica degli interventi previsti Opere di urbanizzazione previste..."

Transcript

1

2 INDICE 1 PREMESSA E SCOPO DEL DOCUMENTO Scopo del documento e contesto normativo Modello procedurale assunto Soggetti coinvolti nel processo di verifica di VAS CARATTERISTICHE DEL PIANO Descrizione sintetica degli interventi previsti Opere di urbanizzazione previste CARATTERISTICHE AMBIENTALI DELLE AREE INTERESSATE DAL PEC Inquadramento generale Carta di pericolosità geomorfologica Accessibilità ed urbanizzazioni Rumore Paesaggio Vincoli agenti sull area Aree protette e rete Natura INDIVIDUAZIONE E VALUTAZIONE DEGLI IMPATTI Individuazione dei possibili effetti sull ambiente derivanti dall attuazione del PEC Analisi e valutazione degli impatti ambientali Aria Acqua Suolo Natura e biodiversità Paesaggio e beni culturali Rumore Rifiuti SINTESI E CONCLUSIONI

3 1 PREMESSA E SCOPO DEL DOCUMENTO 1.1 Scopo del documento e contesto normativo Il presente documento rappresenta la Verifica preliminare (Screening) di asoggettabilità alla Valutazione Ambientale Strategica (VAS) del Piano di Recupero B14/3, per il recupero di edifici residenziali nel Centro Storico del Comune di Candiolo. Il Comune di Candiolo è dotato di Piano Regolatore vigente approvato con D.G.R. del 24/09/2001 n 5/3971, pertanto, sulla base di quanto stabilito dai disposti dell art. 40 della LR 56/77 e s.m.i., il presente Piano di recupero non è escludibile dalla procedura di Verifica di Assoggettabilità a VAS. Obiettivo del presente documento di Screening è la verifica della coerenza delle azioni previste dal PEC con i riferimenti di sostenibilità ambientale nonché l individuazione degli effetti potenziali sulle componenti ambientali a seguito dell attuazione dell intervento. La presente Verifica fa riferimento ai criteri individuati dall Allegato I del D.lgs. n. 4/2008, correttivo del D.lgs. 152/2006. Il PdR è di iniziativa pubblica ed attua le previsioni del PRG vigente. 1.2 Modello procedurale assunto La verifica preliminare di Assoggettabilità a VAS (Screening) si esplica nella fase iniziale di elaborazione del Piano o Programma secondo le seguenti indicazioni: - l autorità proponente predispone un documento tecnico che illustri in modo sintetico i contenuti principali e gli obiettivi del piano o programma e che contenga le informazioni e i dati necessari all accertamento della probabilità di effetti significativi sull ambiente con riferimento ai criteri individuati nell allegato I del D.lgs. 4/2008, di seguito riportato; - consultazione dei Soggetti competenti in materia ambientale che possono essere interessati dagli effetti che l attuazione del Piano o Programma può avere sull ambiente 1 ; - la verifica di assoggettabilità a VAS si conclude con la decisione, da parte dell Autorità preposta alla VAS, di escludere o non escludere il Piano o Programma dalla Valutazione Ambientale Strategica ed è effettuata con atto riconoscibile, reso pubblico, sentito il parere dei Soggetti competenti in materia ambientale; - l autorità procedente mette a disposizione del pubblico le conclusioni adottate comprese le motivazioni dell esclusione dalla VAS. 1 La DGR del 9 giugno 2008 n ritiene che per la consultazione sia efficace la Conferenza dei servizi indetta ai sensi dell art. 14 e ss. della Legge 241/1990 e s.m.i.. 2

4 1.3 Soggetti coinvolti nel processo di verifica di VAS Nel caso specifico del presente procedimento i soggetti coinvolti sono i seguenti: - Autorità proponente Comune di Candiolo; - Autorità procedente Comune di Candiolo; - Autorità competente per la VAS Comune di Candiolo; - Soggetti competenti in materia ambientale, individuati con apposita Delibera di Giunta: - Provincia di Torino Servizio Valutazione Impatto Ambientale; - ASL TO3; - ARPA Agenzia Regionale Protezione Ambiente di Torino. Infine, si specifica che ai fini del procedimento di Verifica di VAS, il Comune di Candiolo è dotato di Organo tecnico comunale di VAS, istituito ai sensi dell art. 7 della L.R. 40/98. 3

5 2 CARATTERISTICHE DEL PIANO 2.1 Descrizione sintetica degli interventi previsti Il piano di recupero in oggetto attua le previsioni di Piano regolatore, approvato con DGR n. del 24/09/2001 n 5/3971. Il Piano regolatore individua nel centro storico cittadino un piano di recupero a destinazione residenziale e di cui alla sigla B14/3, compreso tra le via Roma, Cavour e Pinerolo, in una zona territoriale storicamente composta da diverse tipologie edilizie consolidate nel tempo. Per tale motivo è possibile una suddivisione del PdR in ambiti e in particolare: a) un primo nucleo costituito da villa padronale settecentesca, tutelato ai sensi della L.1089/39, con relativo parco con accesso diretto principale dalla Via Pinerolo e secondario dalla Via Roma, in buono stato di conservazione ed attualmente destinato a residenza (circa mc) Ambito A; b) un secondo nucleo, originariamente a destinazione mista, residenza agricola e pertinenze (stalle e fienile), che è stato recuperato e attualmente ad uso residenziale terziario (circa mc) Ambito B; c) un terzo nucleo preminentemente agricolo costituito da tre corpi di fabbrica destinati a stalle, fienili, tettoie e residenze per i conduttori agricoli, con accesso dalla Via Cavour costituito (circa mc). Tale porzione risulta ad oggi solo in parte recuperata ad uso residenziale (Edificio 1), mentre gli altri fabbricati versano in stato di abbandono e di forte degrado Ambito C. I parametri urbanistici ed edilizi che regolano la trasformazione sono definiti dalla specifica scheda normativa di Piano Regolatore, che il P.d.R. fa propri. Il presente nuovo Piano di Recupero ha quale obiettivo quello di completare l azione iniziata, concentrando l attenzione sull Ambito C, di cui il recupero è rimasto incompiuto. Il presente PdR insiste sui seguenti terreni, tutti di proprietà privata, siti nel Comune di Candiolo: 4

6 5

7 Estratto Tavola 3, Individuazione su catastale Il piano regolatore prevede per l area B14/3 l attuazione attraverso piano di recupero e la localizzazione di 400 mq a servizi sull area S40. Le principali quantità previste, così come individuate dalla DCC n. 31 del 23/05/2003 (Correzione di errori materiali della Variante generale n. 2 di PRGC, art. 17, comma 8, lett. A della LR 56/77) sono: B14/3 Superficie: mq Volume esistente: mc Densità: 1,68 mc/mq Destinazione d uso: residenziale S40 Superficie: 400 mq 6

8 Estratto Tavola 2, Individuazione sul PRGC vigente In particolare le trasformazioni previste dal PdR riguardano il solo Ambito C, che viene suddiviso in due ulteriori subcomparti. In particolare il subcomparto C1 risulta relativo all Edificio 1 la cui trasformazione risulta ad oggi conclusa, ma carente dei necessari parcheggi pertinenziali e che l attuazione del subcomparto C2 consentirà di individuare ed assegnare. Il subcomparto C2 risulta invece relativo ai fabbricati 2 e 3, alle aree pertinenziali e alle aree a servizi pubblici previsti in dismissione, in attuazione delle previsioni del PRGC. Sul subcomparto C2 vengono individuate le aree a servizi e i parcheggi pertinenziali necessari alla trasformazione di tutto l Ambito C. 7

9 Estratto Tavola 6, Zonizzazione 8

10 2.2 Opere di urbanizzazione previste Viabilità L area risulta completamente urbanizzata ed accessibile da viabilità pubblica. Al fine di rendere evidente la presenza del parcheggio pubblico posto a ridosso dell originario muro di cinta del complesso agricolo, ma all interno di esso, è previsto che il PdR proceda ad intervenire sul sedime della via Roma, per l intero fronte del Subcomparto C2, realizzando un dosso sopraelevato, così come individuato sulle tavole di PdR, con materiale di finitura analogo al piazzale destinato a parcheggio. Area ecologica Il Comune di Candiolo effettua la raccolta differenziata Porta a porta. Trattandosi di un area all interno del centro storico comunale, non vi è la necessità di un individuazione di una specifica area ecologica per l intervento. Illuminazione pubblica Nell area è prevista l installazione di alcuni punti luce privati al servizio dei futuri fabbricati. È inoltre prevista l installazione di 2 punti luce sul parcheggio pubblico, che si allacceranno all impianto di illuminazione esistente lungo via Roma. Collettore fognario Trattandosi di un area all interno del centro storico, la zona risulta servita da tutte le reti infrastrutturali, pertanto l intervento prevederà l allacciamento dei nuovi fabbricati al collettore fognario pubblico essitente. 9

11 3 CARATTERISTICHE AMBIENTALI DELLE AREE INTERESSATE DAL PEC 3.1 Inquadramento generale L area del PdR è localizzata nel centro storico comunale, all interno di un tessuto misto con destinazioni prevalentemente residenziali, ma anche terziarie, commerciali e a servizi. Attualmente sull area insistono gli edifici storici dei quali è previsto il recupero, alcuni in gravi condizioni manutentive. La porzione libera da fabbricati presenta una copertura permeabile costituita da prato e ghiaia. Il PdR in oggetto è esteso a tutta l area Br14/3 individuata dalle tavole di PRGC, ma siccome il presente progetto prevede trasformazioni unicamente per l ambito C, il presente documento tratterà nello specifico solo tale ambito. Sulla porzione interessata dall ambito C non vi è la presenza di alberi di alto fusto. Individuazione dell ambito B14/3 su foto aerea 10

12 Subambito C. Area libera da edificazioni Subambito C. Ingresso e tettoia (edificio 2) 11

13 Vista dell edificio 3, del subambito C 3.2 Carta di pericolosità geomorfologica La Carta di Sintesi della Pericolosità Geomorfologica e dell Idoneità all Utilizzazione Urbanistica del PRGC, pone il lotto oggetto del PdR nella Zona IIa ovvero in una zona caratterizzata da aree in cui la pericolosità geomorfologica deriva dalla presenza di falda acquifera molto superficiale, con soggiacenza inferiore, anche stagionalmente, a 3 m. 12

14 Estratto della Carta di sintesi della pericolosità geomorfologica e dell idoneità all utilizzazione urbanistica 3.3 Accessibilità ed urbanizzazioni Accessibilità L area oggetto di intervento è compresa all interno del centro storico comunale e risulta direttamente accessibile da viabilità pubblica, in particolare via Roma, via Pinerolo e via Cavour. Opere di urbanizzazione La zona oggetto di Piano di recupero è servita da tutte le reti di urbanizzazione primaria (acquedotto, fognatura bianca, fognatura nera e gas), pertanto l intervento prevede l allacciamento alle reti esistenti. L intervento prevede la realizzazione di un parcheggio pubblico sul quale si prevede la realizzazione di un tratto di fognatura bianca e l inserimento dei due lampioni, che si allacceranno alle reti esistenti. 13

15 3.4 Rumore Il Comune di Candiolo ha approvato il Piano di zonizzazione acustica con DCC n. 58 del 22/10/2004, che ha attribuito specifici limiti per l inquinamento acustico ad ogni porzione del territorio comunale, con riferimento alle classi definite nella Tabella A del DPCM 14/11/97 Determinazione dei valori limite delle sorgenti sonore. L area interessata dal PdR è classificata in Classe III Aree di tipo misto. Nella zona non sono presenti sorgenti di rumore significative: la principale sorgente di emissione acustica è rappresentato dal traffico locale connesso agli edifici residenziali e commerciali adiacenti. 3.5 Paesaggio Il terreno oggetto dell intervento è localizzato in pieno centro storico del Comune di Candiolo, a poca distanza dal Municipio. L edificato intorno si presenta di tipo continuo, con edifici misti: alcuni di impianto settecentesco, altri frutto di edificazione o ristrutturazioni avvenute negli anni 70/80. Il progetto di PdR prevede il recupero dei fabbricati esistenti con l utilizzo di materiali tradizionali, perciò si colloca quale riqualificazione del tessuto edilizio esistente. 3.6 Vincoli agenti sull area Il PdR interviene su una porzione di Centro Storico ed al suo interno si pone un edificio di valore storico. Tale edificio (identificabile all interno del comparto A) non risulta oggetto di modifiche da parte del PdR. In ogni caso il piano in oggetto verrà sottoposto all autorizzazione dalla Commissione regionale di cui all art. 91 bis della L.R. 56/77. La zona non risulta gravata da vincolo idrogeologico. 3.7 Aree protette e rete Natura 2000 L area oggetto di PdR non interferisce con aree protette o aree inserite nell elenco dei siti Natura

16 4 INDIVIDUAZIONE E VALUTAZIONE DEGLI IMPATTI 4.1 Individuazione dei possibili effetti sull ambiente derivanti dall attuazione del PEC La maggior parte delle pressioni ambientali attese a seguito del PdR agiscono su diverse matrici ambientali. Tuttavia la scelta è stata quella di mantenere la suddivisione secondo componenti ambientali (aria, acqua, suolo, natura e biodiversità, paesaggio, ecc.), per coerenza con la metodologia generale adottata nella presente relazione. Non vengono effettuate valutazioni circa la localizzazione del PdR in quanto tali valutazioni strategiche sono state effettuate in occasione della predisposizione del PRGC, di cui il piano di recupero costituisce attuazione. L intervento proposto riguarda il recupero di edifici esistenti con la realizzazione di 6 alloggi all interno di un area completamente urbanizzata, pertanto si tratta di un intervento di piccola entità. È verosimile ritenere che i principali impatti generati dall intervento riguarderanno la fase di cantiere, mentre saranno sicuramente ridotti quelli relativi all utilizzo degli edifici. 4.2 Analisi e valutazione degli impatti ambientali Aria Fase di cantiere Durante la fase di cantiere per la realizzazione degli edifici le principali attività che possono generare impatti sulla qualità dell aria locale sono: - Scavi; - Trasporto dei materiali; - Realizzazione canalizzazioni sotterranee per condutture interrate; - Realizzazione opere edilizie (edifici, opere contro-terra); - Realizzazione viabilità; - Reinterri; - Asfaltatura strade. Tutte queste attività possono generare i seguenti effetti: - emissioni di polveri dovute a scavi ed in generale alla movimentazione di terra e materiali; - emissioni gassose prodotte dai mezzi impiegati per il trasporto dei materiali in ingresso ed in uscita. 15

17 Trattandosi di un recupero di edifici le opere edilizie saranno limitate a opere interne sugli stessi e alla sistemazione esterna delle parti comuni, pertanto le attività saranno di entità ridotta e con una durata temporale relativamente breve. I principali recettori sensibili sono gli edifici più vicini all area d intervento (in un raggio di circa 10 m), che potrebbero essere soggette al deposito di materiale polverulento. Per quanto concerne la produzione di polveri, per ridurre al minimo l impatto, le operazioni di scavo e movimento di terra andranno svolte in assenza di vento. Fase di esercizio Il PdR oggetto della presente valutazione prevede la realizzazione di edifici di civile abitazione. Pertanto, i principali inquinanti che possono essere generati da tale attività sono essenzialmente quelli prodotti dagli impianti di riscaldamento e di condizionamento ambientale: gli ossidi di azoto (soprattutto come biossido di azoto), il biossido di zolfo e le polveri sottili. La produzione di inquinanti generata dalla combustione non industriale inciderà in modo poco significativo sui quantitativi complessivi degli inquinanti prodotti a livello comunale, soprattutto per l esiguo numero di impianti domestici di combustione che saranno installati e per le volumetrie assai limitate che necessitano di riscaldamento. Va ancora rilevato che gli inquinanti sopra elencati possono essere minimizzati agendo in diversi modi. Le prescrizioni specifiche per gli edifici residenziali di nuova costruzione stabilite dalla Regione Piemonte rispondono in tale ottica: - installazione di impianti solari termici integrati o parzialmente integrati nella struttura edilizia; - installazione di sistemi a pompa di calore per la climatizzazione degli ambienti e la produzione di acqua calda sanitaria; - inserimento di sistemi automatizzati di regolazione della temperatura e della potenza termica. La produzione di inquinanti collegabili all uso veicolare connesso alle previsioni del SUE può considerarsi irrilevante, in virtù del fatto che si tratta della localizzazione di sole 6 unità immobiliari e che l area è situata nel centro storico cittadino, per cui si presume l esistenza di spostamenti in auto molto limitati Acqua Fase di cantiere Il territorio comunale di Candiolo è caratterizzato dalla presenza di una falda molto superficiale, pertanto le operazioni di scavo comportano impatti a carico di tale componente. Tale impatto risulta comunque molto contenuto, in quanto le opere di scavo di cantiere previste risultano essere solo quelle relative alla realizzazione delle aree di sosta e al rifacimento di parte della viabilità pubblica di via Roma. 16

18 Fase di esercizio Le previsioni del PdR comportano inevitabilmente un aumento dei consumi di acqua potabile, pur tuttavia limitato, viste l entità delle previsioni stesse. L impatto è minimizzabile prevedendo il recupero delle acque meteoriche ed il suo utilizzo per gli usi non potabili. Le previsioni del PdR comportano un incremento dei reflui destinati all impianto di depurazione in maniera molto ridotta, pertanto è verosimile ipotizzare che tali incrementi non incideranno sul dimensionamento del sistema fognario Suolo Fase di cantiere Per quanto concerne la componente suolo gli impatti principali si esplicano prevalentemente durante le fasi di scavo e reinterro. Tali operazioni sono connesse al normale svolgimento di lavorazioni edili e costituiscono un occupazione temporanea della risorsa suolo durante le fasi di cantiere. Fase di esercizio Non essendo realizzati nuovi edifici, l impermeabilizzazione del suolo risulta estremamente contenuta, in quanto riferibile solo alle aree di sosta esterne. Tali aree verranno realizzate con soluzioni semipermeabili quali l utilizzo di marmette autobloccanti sovrapposte ad uno strato di geotessuto e di pavimentazioni in pietra per i percorsi di tipo pedonale. Le superfici permeabili, come da progetto di PdR, saranno mantenute a verde con superficie a fondo erboso Natura e biodiversità L area in oggetto è localizzata all interno del centro abitato e risulta completamente urbanizzata, pertanto non si rilevano criticità o interferenze significative con la componente ambientale in oggetto Paesaggio e beni culturali Fase di cantiere La fase di cantiere porterà ad impatti di tipo temporaneo nell immediato intorno del lotto di intervento. Tuttavia il cantiere stesso verrà organizzato quasi esclusivamente all interno del lotto fondiario, pertanto l impatto di tale componente ambientale risulta molto limitato. 17

19 Fase di esercizio Trattandosi di un recupero di edifici esistenti, che verranno trattati con sistemazione superficiale di tipo tradizionale, l impatto sul paesaggio è da considerarsi praticamente nullo Rumore Fase di cantiere Il contesto del PdR si connota come un area ad alta densità abitativa e di attività umana. Pertanto i recettori sensibili sono rappresentati dagli edifici localizzati a breve distanza dalle aree operative di cantiere. Le fonti emissive, fisse e mobili possono essere individuate nei macchinari preposti alle lavorazioni necessarie alla realizzazione delle opere di progetto. In particolare le fasi di scavo sono quelle che produrranno più impatto sulla percezione acustica. Le emissioni acustiche sono minimizzabili mediante un opportuna pianificazione delle attività in modo da non arrecare eccessivo disturbo agli abitanti delle case circostanti. Nella zona del PdR i valori massimi di emissione sonora riferiti alla classe di zonizzazione acustica individuata sono i seguenti: Classe acustica III - in orario diurno 60 db(a); - in orario notturno 50 db(a). I più comuni mezzi utilizzati in cantiere hanno in genere dati di rumorosità superiori ai valori sopra visti; tuttavia, l utilizzo di tali mezzi risulta molto limitata nel tempo e con una durata circoscritta all orario di lavoro, scomparendo del tutto al termine delle attività di cantiere. Fase di esercizio La principale fonte di rumore dovuta alla localizzazione residenziale potrebbe essere il traffico indotto. Trattandosi di un area centrale all interno dell edificato, non si ritiene che tale fonte sia in grado di produrre effetti significativi sul clima acustico dell aree circostanti Rifiuti Fase di cantiere La fase di cantiere genera in quasi tutto il suo svolgimento la produzione di rifiuti relativa alla trasformazione dei materiali edili, soprattutto relativamente a materiali inerti o da prodotti per l edilizia non riciclabili. Nel caso in esame, però, non sono presenti due importanti fattori determinanti per la quantità di rifiuti prodotta: 18

20 1) nel sito non sono presenti manufatti o fabbricati da demolire; 2) non si ravvisa la necessità di procedere ad una bonifica dei terreni. E inoltre auspicabile il riutilizzo di una percentuale dei materiali di scavo per la realizzazione di opere necessarie all interno dello stesso cantiere, con conseguente ulteriore diminuzione di scarto conferibile in discarica. In relazione a quanto evidenziato sopra, l impatto generato dalla produzione di rifiuti durante la fase di cantiere è da ritenersi non significativa. Fase di esercizio L intervento in questione localizza 6 unità immobiliari, pertanto si può ipotizzare che l incremento di produzione di rifuti annuale non abbia influenza sul sistema di raccolta comunale. 19

21 5 SINTESI E CONCLUSIONI A conclusione della presente relazione di verifica di Assoggettabilità a VAS del PdR per la realizzazione di edifici residenziali nell area di centro storico B14/3, nel Comune di Candiolo, si sintetizzano le informazioni riportate nei capitoli precedenti secondo le indicazioni contenute nell Allegato I al D.lgs. 4/08. Criteri Allegato I D.lgs. 4/08 Caratteristiche del PdR tenendo conto in particolare dei seguenti elementi: In quale misura il Piano stabilisce un quadro di riferimento per progetti ed altre attività, o per quanto riguarda l ubicazione, la natura, le dimensioni e le condizioni operative o attraverso la ripartizione delle risorse. In quale misura il Piano influenza altri piani/programmi, inclusi quelli gerarchicamente ordinati La pertinenza del Piano per l integrazione delle considerazioni ambientali, in particolare al fine di promuovere lo sviluppo sostenibile. Problemi ambientali pertinenti al Piano Caratteristiche degli effetti e delle aree che possono essere interessate, tenendo conto in particolare dei seguenti elementi: Probabilità, durata e frequenza e reversibilità degli impatti Carattere cumulativo degli effetti Natura trasfrontaliera degli effetti Rischi per la salute umana e per l ambiente (ad esempio in caso d incidente) Rapporto di Screening Il PdR non stabilisce un quadro di assetto territoriale per altri piani o progetti e non definisce la ripartizione delle risorse per i medesimi. Il PdR non prevede la realizzazione di progetti di grandi dimensioni sottoposti a VIA e/o Verifica di VIA. Il PdR non influenza altri piani/programmi Il PdR è realizzato integrando l attenzione per la componente ambientale avendo effettuato scelte di progettazione tali da minimizzare gli impatti sulle componenti analizzate. La sostenibilità del PdR è dovuta sia alla sua limitata estensione, sia all integrazione nel contesto circostante. La limitatezza degli interventi previsti dal PdR non genera significative problematiche ambientali. Gli aspetti di maggior rilevanza sono connessi alle fasi di cantiere e pertanto gli impatti risultano limitati nel tempo. I principali impatti individuati si verificano nella fase di cantiere e quindi sono limitati alla sua durata e sono reversibili. Non vi sono altre azioni che agiscono in maniera cumulativa e sinergica con quelle evidenziate nei paragrafi precedenti. Gli effetti previsti dal PdR sono di natura locale. Per quanto concerne la fase di cantiere non si segnalano rischi per la salute umana. L applicazione della normativa vigente di settore 20

22 Entità ed estensione nello spazio degli effetti (area geografica e popolazione potenzialmente interessate) Valore e vulnerabilità dell area che potrebbe essere interessata a causa: - delle speciali caratteristiche naturali o del patrimonio culturale; - del superamento dei livelli di qualità ambientale o dei valori limite; - dell utilizzo intensivo del suolo Effetti su aree o paesaggi riconosciuti come protetti a livello nazionale, comunitario o internazionale. limiterà i rischi d incidente in ambito cantieristico. Per quanto concerne la fase di esercizio, l attività residenziale prevista, è compatibile con le attività presenti nelle aree circostanti, e non genera rischi per la salute umana. L entità degli effetti e dell ambito spaziale interessato sono limitati all immediato intorno dell area. L area interessata dal PdR non presenta caratteristiche di valore e di vulnerabilità particolarmente significative. IL PdR inoltre attua le previsioni del PRG vigente approvato dalla Regione Piemonte. Il PdR non interessa aree o paesaggi riconosciuti come protetti a livello nazionale, comunitario o internazionale. Alla luce delle analisi svolte sulle componenti ambientali caratterizzanti le aree interessate dal PEC e il suo intorno, nonché degli impatti da esso generati, si propone di non sottoporre a VAS il Piano di Recupero di Piano Esecutivo Convenzionato per la realizzazione di edifici residenziali nell area di centro storico B14/3, nel Comune di Candiolo, poiché alla luce dei documenti disponibili e delle conoscenze del territorio non si ritiene che esso possa generare effetti rilevanti sull ambiente. 21

C+R Architetti CORINO+RUSTICO ASSOCIATI studio di architettura e urbanistica

C+R Architetti CORINO+RUSTICO ASSOCIATI studio di architettura e urbanistica 1 INTRODUZIONE 1.1 Scopo del documento 1.2 Riferimenti normativi della VAS e della procedura di esclusione 1.3 Modello procedurale assunto 2 CARATTERISTICHE DEL PIANO 2.1 Motivazioni della Variante 2.2

Dettagli

Comune di Candiolo Piano di recupero area B14/3 INDICE

Comune di Candiolo Piano di recupero area B14/3 INDICE INDICE 1. INQUADRAMENTO TERRITORIALE... 2 2. ELABORATI DEL PIANO DI RECUPERO... 4 3. ITER AMMINISTRATIVO... 5 4. DIMENSIONAMENTO URBANISTICO DEL PIANO... 6 5. IL PROGETTO DEL PDR OBIETTIVI E FINALITÀ...

Dettagli

RELAZIONE PER LA VERIFICA DI ASSOGGETTABILITA A VAS (art.4 L.R.16/2008 e art.12 D.lgs.152/2006 e s.m.i.)

RELAZIONE PER LA VERIFICA DI ASSOGGETTABILITA A VAS (art.4 L.R.16/2008 e art.12 D.lgs.152/2006 e s.m.i.) REGIONE FRIULI-VENEZIA GIULIA PROVINCIA DI UDINE COMUNE DI OVARO Variante P.R.G.C. n.67 L.R. 21/2015 RELAZIONE PER LA VERIFICA DI ASSOGGETTABILITA A VAS (art.4 L.R.16/2008 e art.12 D.lgs.152/2006 e s.m.i.)

Dettagli

RELAZIONE PER LA VERIFICA DI ASSOGGETTABILITA A VAS (art.4 L.R.16/2008 e art.12 D.lgs.152/2006 e s.m.i.)

RELAZIONE PER LA VERIFICA DI ASSOGGETTABILITA A VAS (art.4 L.R.16/2008 e art.12 D.lgs.152/2006 e s.m.i.) REGIONE FRIULI-VENEZIA GIULIA PROVINCIA DI UDINE COMUNE DI OVARO Variante P.R.G.C. n.66 L.R. 21/2015 RELAZIONE PER LA VERIFICA DI ASSOGGETTABILITA A VAS (art.4 L.R.16/2008 e art.12 D.lgs.152/2006 e s.m.i.)

Dettagli

Variante P.R.G.C. n. 19

Variante P.R.G.C. n. 19 COMUNE DI RIGOLATO REGIONE AUTONOMA FRIULI VENEZIA GIULIA Variante P.R.G.C. n. 19 RELAZIONE DI VERIFICA PREVENTIVA DEGLI EFFETTI SIGNIFICATIVI SULL AMBIENTE Rigolato 10/03/2014 Arch David Mainardis Indice

Dettagli

Verifica di assoggettabilità V.A.S DOCUMENTO TECNICO

Verifica di assoggettabilità V.A.S DOCUMENTO TECNICO REGIONE PIEMONTE Città Metropolitana di Torino COMUNE DI VOLVERA VARIANTE PARZIALE N. 5 AL PRGC ai sensi dell art. 16 bis della L.U.R. 56/77 così come modificata dalle Leggi Regionali 03 del 25/03/2013,

Dettagli

COMUNE DI PRATO CARNICO. Variante P.R.G.C. n. 30 RELAZIONE DI VERIFICA PREVENTIVA SIGNIFICATIVI SULL AMBIENTE

COMUNE DI PRATO CARNICO. Variante P.R.G.C. n. 30 RELAZIONE DI VERIFICA PREVENTIVA SIGNIFICATIVI SULL AMBIENTE REGIONE FRIULI-VENEZIA GIULIA PROVINCIA DI UDINE COMUNE DI PRATO CARNICO RELAZIONE DI VERIFICA PREVENTIVA SIGNIFICATIVI SULL AMBIENTE DEGLI EFFETTI Variante P.R.G.C. n. 30 Arch. Fabiana Brugnoli Dicembre

Dettagli

COMUNE DI PRATO CARNICO. Variante P.R.G.C. n. 28 RELAZIONE DI VERIFICA PREVENTIVA SIGNIFICATIVI SULL AMBIENTE

COMUNE DI PRATO CARNICO. Variante P.R.G.C. n. 28 RELAZIONE DI VERIFICA PREVENTIVA SIGNIFICATIVI SULL AMBIENTE REGIONE FRIULI-VENEZIA GIULIA PROVINCIA DI UDINE COMUNE DI PRATO CARNICO RELAZIONE DI VERIFICA PREVENTIVA SIGNIFICATIVI SULL AMBIENTE DEGLI EFFETTI Variante P.R.G.C. n. 28 Arch. Fabiana Brugnoli Febbraio

Dettagli

COMUNE DI MOIMACCO RELAZIONE DI INCIDENZA, VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA

COMUNE DI MOIMACCO RELAZIONE DI INCIDENZA, VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA R E GIONE A UTONOMA F RIULI V E NEZI A GIULIA PROVINCIA DI UDINE COMUNE DI MOIMACCO Lavori di riqualificazione edilizia di cinque alloggi destinati a persone disagiate. CUP: G57C18000310006 RELAZIONE DI

Dettagli

PIANO DI ZONIZZAZIONE ACUSTICA

PIANO DI ZONIZZAZIONE ACUSTICA UNIONE MONTANA ACQUACHETA ROMAGNA TOSCANA Comuni di Dovadola, Modigliana, Portico e San Benedetto, Rocca San Casciano, Tredozio PIANO DI ZONIZZAZIONE ACUSTICA RAPPORTO PRELIMINARE Art. 12 Dlgs 4/2008 Indice

Dettagli

VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA

VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA PIANO ESECUTIVO CONVENZIONATO PER LA REALIZZAZIONE DI FABBRICATI RESIDENZIALI SULL'AREA CC15 DEL P.R.G.C. IN VIA GERBOLE N. 52 VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA Verifica di assoggettabilità V.A.S DOCUMENTO

Dettagli

COMUNE DI SARONNO PIANO DI RECUPERO PIAZZA INDIPENDENZA ANGOLO VIA PADRE LUIGI MONTI RAPPORTO PRELIMINARE

COMUNE DI SARONNO PIANO DI RECUPERO PIAZZA INDIPENDENZA ANGOLO VIA PADRE LUIGI MONTI RAPPORTO PRELIMINARE COMUNE DI SARONNO PIANO DI RECUPERO PIAZZA INDIPENDENZA ANGOLO VIA PADRE LUIGI MONTI RAPPORTO PRELIMINARE PER LA VERIFICA DI ASSOGGETTABILITA ALLA VALUTAZIONE ABIENTALE STRATEGICA (VAS) Committenti: Edilnova

Dettagli

Id Piano delle Alienazioni e Valorizzazioni anno 2012 Variante al PRGC vigente ai sensi della L.R.T. n.8/2012

Id Piano delle Alienazioni e Valorizzazioni anno 2012 Variante al PRGC vigente ai sensi della L.R.T. n.8/2012 DIREZIONE FINANZE E PATRIMONIO Ufficio Gestione Patrimonio U.O. Ambiente Dirigente: Avv. Massimo Dalle Luche Funzionario Responsabile: Ing. Alessandra Mazzei Id.796065 Piano delle Alienazioni e Valorizzazioni

Dettagli

PROCEDURA DI VERIFICA SULL ASSOGGETTABILITA DELL INTERVENTO ALLA VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA. COMUNE di Precenicco Provincia di Udine

PROCEDURA DI VERIFICA SULL ASSOGGETTABILITA DELL INTERVENTO ALLA VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA. COMUNE di Precenicco Provincia di Udine COMUNE di Precenicco Provincia di Udine P.A.C. per attrezzature turistico ricettive e ricreative Al Borgo 1 Via Crescenzia a Precenicco fg. 1 mapp. 86-87-71-73-83-82-79-77 Data : 21/01/2013-25/03/2013

Dettagli

PIANO DI RECUPERO Comparto 63 ter via Oberdan Adozione ai sensi dell art. 69 della LR 1/2005 e succ.mod.e int.

PIANO DI RECUPERO Comparto 63 ter via Oberdan Adozione ai sensi dell art. 69 della LR 1/2005 e succ.mod.e int. adozione 10 dicembre 2010 DIREZIONE SERVIZI DEL TERRITORIO U.O. Urbanistica Dirigente: Arch. Manuela Riccomini Responsabile: Arch. Eugenia Bonatti PIANO DI RECUPERO Comparto 63 ter via Oberdan Adozione

Dettagli

Comune di Carmagnola

Comune di Carmagnola Comune di Carmagnola Piano Particolareggiato di Esecuzione Distretto urbanistico 1.3 Scheda normativa n. 21 Valutazione Ambientale Strategica Verifica preventiva di assoggettabilità ai sensi della L.R.

Dettagli

1. PREMESSA DETERMINAZIONE DEI POSSIBILI EFFETTI SIGNIFICATIVI SULL'AMBIENTE CONCLUSIONI... 6

1. PREMESSA DETERMINAZIONE DEI POSSIBILI EFFETTI SIGNIFICATIVI SULL'AMBIENTE CONCLUSIONI... 6 INDICE 1. PREMESSA... 2 2. DETERMINAZIONE DEI POSSIBILI EFFETTI SIGNIFICATIVI SULL'AMBIENTE... 3 3. CONCLUSIONI... 6 Rif. 405-p14/Documenti/Variante 2/Relazione VAS Variante 2_02-1 - A.P. 1. PREMESSA La

Dettagli

Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia COMUNE DI MEDUNO. Provincia di Pordenone VARIANTE N.21 AL PRGC. RAPPORTO AMBIENTALE PRELIMINARE Elab.

Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia COMUNE DI MEDUNO. Provincia di Pordenone VARIANTE N.21 AL PRGC. RAPPORTO AMBIENTALE PRELIMINARE Elab. Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia COMUNE DI MEDUNO Provincia di Pordenone VARIANTE N.21 AL PRGC RAPPORTO AMBIENTALE PRELIMINARE Elab. RA Il progettista PREMESSA Il presente documento viene redatto

Dettagli

variante A

variante A variante A.5.31102013 1 Cronistoria degli eventi e premessa Breve cronistoria degli eventi che portano al presente P.A.C. La società Trivento srl da Precenicco, quale proprietaria dei beni in oggetto,

Dettagli

VARIANTE N. 2 AL REGOLAMENTO URBANSTICO PER L ATTUAZIONE DEL PIANO DI RECUPERO DENOMINATO I CASALI DI LOMBRICIANO

VARIANTE N. 2 AL REGOLAMENTO URBANSTICO PER L ATTUAZIONE DEL PIANO DI RECUPERO DENOMINATO I CASALI DI LOMBRICIANO PROCEDIMENTO DI VERIFICA DI ASSOGGETTABILITÁ ALLA VALUTAZIONE AMBIENTALE (VAS) VARIANTE N. 2 AL REGOLAMENTO URBANSTICO PER L ATTUAZIONE DEL PIANO DI RECUPERO DENOMINATO I CASALI DI LOMBRICIANO Autorità

Dettagli

ALLEGATO I. Scheda sintetica operativa della VAS

ALLEGATO I. Scheda sintetica operativa della VAS ALLEGATO I. Scheda sintetica operativa della VAS 1 ARIA Qualità dell aria ARPA PIEMONTE Dipartimento di Inquinamento dovuto principalmente dal traffico veicolare di attraversamento seguito dagli impianti

Dettagli

1. PREMESSA 2 2. VERIFICA DELL AMBITO DI APPLICAZIONE VAS 3 3. FASI DEL PROCEDIMENTO 4 4. CONTENUTI DEL RAPPORTO PRELIMINARE 5

1. PREMESSA 2 2. VERIFICA DELL AMBITO DI APPLICAZIONE VAS 3 3. FASI DEL PROCEDIMENTO 4 4. CONTENUTI DEL RAPPORTO PRELIMINARE 5 \\Server2003\lavori\LAVORI\218-SFEDELE-Pavintelvi\218D-SUAP-MODIFICA-ESTRADOSSO-R02\218D-DOCUMENTI-R02\218D-VAS-RapportoPreliminare.doc INDICE 1. PREMESSA 2 2. VERIFICA DELL AMBITO DI APPLICAZIONE VAS

Dettagli

COMUNE DI CARRARA SETTORE URBANISTICA SUAP

COMUNE DI CARRARA SETTORE URBANISTICA SUAP COMUNE DI CARRARA SETTORE URBANISTICA SUAP Variante all Art. 9 Definizione degli interventi edilizi delle Norme Tecniche di Attuazione del Regolamento Urbanistico finalizzata al recupero dei sottotetti

Dettagli

Casali Zavaglia Torri >> Associati Ingegneria, Architettura, Sicurezza Cantieri

Casali Zavaglia Torri >> Associati Ingegneria, Architettura, Sicurezza Cantieri 47023 Cesena (FC) Via Chiaramonti n. 47 T 0547-25869 F 0547-25974 P.I. 03256980404 Dott. Ing. Luca Casali Geom. Davide Zavaglia Geom. Davide Torri Casali Zavaglia Torri >> Associati Ingegneria, Architettura,

Dettagli

PIANO DI RECUPERO CITTA DI ASTI, PIAZZA MEDICI 29

PIANO DI RECUPERO CITTA DI ASTI, PIAZZA MEDICI 29 PIANO DI RECUPERO CITTA DI ASTI, PIAZZA MEDICI 29 Richiedente : Roberto CSAPCSIK residente in Asti, Corso Dante Alighieri, 166 codice fiscale CSPRRT 60T28 A479B Oggetto : Realizzazione di terrazzo in sostituzione

Dettagli

Individuazione interventi su PSC Ambito R2

Individuazione interventi su PSC Ambito R2 Individuazione interventi su PSC Ambito R2 22 Sub-ambito R2a II POC Scheda normativa del Sub-ambito R2a Ambito già previsto dal I POC e dalla successiva variante di cui alla Del.CC 6/2006, riconfermato

Dettagli

RELAZIONE PER LA VERIFICA DI ASSOGGETTABILITA A VAS (art.4 L.R.16/2008 e art.12 D.lgs.152/2006 e s.m.i.)

RELAZIONE PER LA VERIFICA DI ASSOGGETTABILITA A VAS (art.4 L.R.16/2008 e art.12 D.lgs.152/2006 e s.m.i.) REGIONE FRIULI-VENEZIA GIULIA PROVINCIA DI UDINE COMUNE DI SOCCHIEVE Variante P.R.P.C. n. 1 Zona D2 industriale artigianale L.R. 21/2015 RELAZIONE PER LA VERIFICA DI ASSOGGETTABILITA A VAS (art.4 L.R.16/2008

Dettagli

VARIANTE N. 38 RAPPORTO PRELIMINARE PER LA VERIFICA DI ASSOGGETTABILITÀ A VAS. - Documento di verifica -

VARIANTE N. 38 RAPPORTO PRELIMINARE PER LA VERIFICA DI ASSOGGETTABILITÀ A VAS. - Documento di verifica - VARIANTE N. 38 RAPPORTO PRELIMINARE PER LA VERIFICA DI ASSOGGETTABILITÀ A VAS - Documento di verifica - Premessa Il presente documento viene redatto con il fine di identificare, descrivere e valutare i

Dettagli

RAPPORTO PRELIMINARE

RAPPORTO PRELIMINARE COMUNE DI CIVIDATE AL PIANO SPORTELLO UNICO ATTIVITA PRODUTTIVE PLEBANI RAPPORTO PRELIMINARE della proposta di SUAP e determinazione dei possibili effetti significativi Documento di verifica di assoggettabilità

Dettagli

PRPC di iniziativa privata RECINTO FAUNISTICO SUL MONTE DI MURIS

PRPC di iniziativa privata RECINTO FAUNISTICO SUL MONTE DI MURIS Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia Comune di Ragogna PRPC di iniziativa privata o Rapporto preliminare Copia conforme all originale adottato con delibera n.. del il tecnico comunale proponente (per

Dettagli

COMUNE DI SETTIMO TORINESE

COMUNE DI SETTIMO TORINESE REGIONE PIEMONTE COMUNE DI SETTIMO TORINESE PROVINCIA DI TORINO Richiesta approvazione Piano Esecutivo Convenzionato, sito in Settimo Torinese, via Redipuglia, zona normativa Ha42 RELAZIONE TECNICO ILLUSTRATIVA

Dettagli

FORNI DI SOPRA (UD) - VIA CRIDOLA, 7 e mail Telefono / Telefax 0433 / 88424

FORNI DI SOPRA (UD) - VIA CRIDOLA, 7 e mail Telefono / Telefax 0433 / 88424 OGGETTO : Piano Particolareggiato del Capoluogo Variante n. V.A.S. Valutazione Ambientale Strategica. D.P.Reg. 20 marzo 2008, n. 086/Pres., art. 17 e D. Lgs. 03 aprile 2006, n. 152, art. 6, nonché loro

Dettagli

Variante urbanistica relativa al piano attuativo di iniziativa privata denominato AC7 comparto a) posto in localita' San Martino in Strada

Variante urbanistica relativa al piano attuativo di iniziativa privata denominato AC7 comparto a) posto in localita' San Martino in Strada AREA PIANIFICAZIONE E SVILUPPO DEL TERRITORIO SERVIZIO PIANIFICAZIONE E PROGRAMMAZIONE DEL TERRITORIO UNITA PIANIFICAZIONE AMBIENTALE RAPPORTO PRELIMINARE REDATTO AI SENSI DELL ALLEGATO II DEL D.lgs. 152/2006

Dettagli

VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA D.Lgs 3 Aprile 2006 n.152 D.Lgs 16 Gennaio 2008 n.4

VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA D.Lgs 3 Aprile 2006 n.152 D.Lgs 16 Gennaio 2008 n.4 COMUNE DI EMPOLI Provincia di Firenze PIANO URBANISTICO ATTUATIVO AD INIZIATIVA PRIVATA IN EMPOLI, LOC. POZZALE, E CONTESTUALE VARIANTE ALLA SCHEDA NORMA 7.4 VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA D.Lgs 3 Aprile

Dettagli

VARIANTE SPECIFICA AL PIANO REGOLATORE GENERALE Via Legnari - Capoluogo

VARIANTE SPECIFICA AL PIANO REGOLATORE GENERALE Via Legnari - Capoluogo VARIANTE SPECIFICA AL PIANO REGOLATORE GENERALE Via Legnari - Capoluogo (art. 15, comma 4 della L.R. n. 47/1978 e ss.mm.ii.) Adozione: delibera C.C. n. 56 del 29/04/2014 RAPPORTO PRELIMINARE DI VERIFICA

Dettagli

UTOE 7 Cisanello Parco Centrale S.N. 7.5

UTOE 7 Cisanello Parco Centrale S.N. 7.5 UTOE 7 Cisanello Parco Centrale S.N. 7.5 QUADRO CONOSCITIVO LOCALIZZATO Indice Inquadramento territoriale, descrizione e contestualizzazione dell area... 2 Pericolosità idraulica, acque superficiali e

Dettagli

UTOE 30 S. Ermete via di Putignano

UTOE 30 S. Ermete via di Putignano UTOE 30 S. Ermete via di Putignano QUADRO CONOSCITIVO LOCALIZZATO Indice Inquadramento territoriale, descrizione e contestualizzazione...2 Pericolosità idraulica, acque superficiali e depurazione...5 Clima

Dettagli

RAPPORTO PRELIMINARE della proposta di variante all ambito ATR2 e determinazione dei possibili effetti significativi

RAPPORTO PRELIMINARE della proposta di variante all ambito ATR2 e determinazione dei possibili effetti significativi COMUNE DI RIVA DI SOLTO VARIANTE AMBITO ATR2 RAPPORTO PRELIMINARE della proposta di variante all ambito ATR2 e determinazione dei possibili effetti significativi Documento di verifica di assoggettabilità

Dettagli

CITTÀ DI TORINO SETTORE AMBIENTE E TERRITORIO DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE. cronologico n. _255 del _19 agosto_ 2009

CITTÀ DI TORINO SETTORE AMBIENTE E TERRITORIO DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE. cronologico n. _255 del _19 agosto_ 2009 CITTÀ DI TORINO SETTORE AMBIENTE E TERRITORIO DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE cronologico n. _255 del _19 agosto_ 2009 OGGETTO: Variante parziale n. 185 al P.R.G. Via Monginevro 187 area compresa tra via Sagra

Dettagli

UTOE 6 Cisanello Parco Urbano S.N. 6.1

UTOE 6 Cisanello Parco Urbano S.N. 6.1 UTOE 6 Cisanello Parco Urbano S.N. 6.1 QUADRO CONOSCITIVO LOCALIZZATO Indice Inquadramento territoriale, descrizione e contestualizzazione dell area...2 Pericolosità idraulica, acque superficiali e depurazione...6

Dettagli

PIANO DI GOVERNO DEL TERRITORIO. Piano delle Regole. Comune di Torre de Busi Provincia di Lecco

PIANO DI GOVERNO DEL TERRITORIO. Piano delle Regole. Comune di Torre de Busi Provincia di Lecco PIANO DI GOVERNO DEL TERRITORIO Comune di Torre de Busi Provincia di Lecco Piano delle Regole ZONA B allegato alla tav. R6 (PdR) ( Le indicazioni contenute nel Piano delle Regole hanno carattere vincolante

Dettagli

UTOE 7 Cisanello Via Norvegia S.N. 7.10

UTOE 7 Cisanello Via Norvegia S.N. 7.10 UTOE 7 Cisanello Via Norvegia S.N. 7.10 QUADRO CONOSCITIVO LOCALIZZATO Indice Inquadramento territoriale, descrizione e contestualizzazione dell area...2 Pericolosità idraulica, acque superficiali e depurazione...6

Dettagli

06) Via Norvegia QUADRO CONOSCITIVO LOCALIZZATO. Indice Inquadramento territoriale, descrizione e contestualizzazione...2

06) Via Norvegia QUADRO CONOSCITIVO LOCALIZZATO. Indice Inquadramento territoriale, descrizione e contestualizzazione...2 06) Via Norvegia QUADRO CONOSCITIVO LOCALIZZATO Indice Inquadramento territoriale, descrizione e contestualizzazione...2 Pericolosità idraulica, acque superficiali e depurazione...6 Clima acustico e piano

Dettagli

approvazione del PSC Associato per i Comuni di Baiso, Casina e Vetto d Enza, il percorso di

approvazione del PSC Associato per i Comuni di Baiso, Casina e Vetto d Enza, il percorso di n. 34 28-03-2011 SINTESI NON TECNICA DELLA VALUTAZIONE STRATEGICA (RUE) Come già descritto nel processo di predisposizione della VALSAT/VAS del PSC Associato da parte dei Comuni di Baiso, Canossa, Casina,

Dettagli

REGIONE AUTÒNOMA DE SARDIGNA REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA

REGIONE AUTÒNOMA DE SARDIGNA REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA REGIONE AUTÒNOMA DE SARDIGNA REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA AGENTZIA REGIONALE PRO S AMPARU DE S AMBIENTE DE SARDIGNA AGENZIA REGIONALE PER LA PROTEZIONE DELL AMBIENTE DELLA SARDEGNA Dipartimento Cagliari

Dettagli

RELAZIONE DI COMPATIBILITA AMBIENTALE Ai sensi del comma 5 dell art. 20 della L.R. 40/98

RELAZIONE DI COMPATIBILITA AMBIENTALE Ai sensi del comma 5 dell art. 20 della L.R. 40/98 1. IL CONTENUTO DELLA VARIANTE AL PEC Il PEC in argomento riguarda un insediamento misto a carattere prevalentemente residenziale, comprendente anche un insediamento commerciale, denominato Zona Cristo

Dettagli

UTOE 2 Via Alessandro Volta

UTOE 2 Via Alessandro Volta UTOE 2 Via Alessandro Volta QUADRO CONOSCITIVO LOCALIZZATO Indice Inquadramento territoriale, descrizione e contestualizzazione...2 Pericolosità idraulica, acque superficiali e depurazione...5 Clima acustico

Dettagli

DOCUMENTO PRELIMINARE PER NON ASSOGGETTABILITA A V.A.S.

DOCUMENTO PRELIMINARE PER NON ASSOGGETTABILITA A V.A.S. DOCUMENTO PRELIMINARE PER NON ASSOGGETTABILITA A V.A.S. La variante proposta si distingue in due aspetti: la riperimetrazione del comparto B2 e la cancellazione dell edificio come edificio di valore storico

Dettagli

COMUNE DI MONTESPERTOLI Provincia di Firenze Settore IV Assetto del Territorio. Variante al PRG vigente per servizi socio sanitari nel capoluogo

COMUNE DI MONTESPERTOLI Provincia di Firenze Settore IV Assetto del Territorio. Variante al PRG vigente per servizi socio sanitari nel capoluogo ALLEGATO B COMUNE DI MONTESPERTOLI Provincia di Firenze Settore IV Assetto del Territorio Variante al PRG vigente per servizi socio sanitari nel capoluogo VERIFICA DI ASSOGGETTABILITA ALLA VAS RAPPORTO

Dettagli

Comune di San Daniele del Friuli

Comune di San Daniele del Friuli Novembre 2011 REGIONE AUTONOMA FRIULI VENEZIA GLIULIA Via del Colle, n 10 33038 San Daniele del Friuli (UD) Telefono +39 0432946511, Fax +39 0432946534 sito internet: www.comunesandanieledelfriuli.ud.it

Dettagli

UTOE 27 Via Filippo Corridoni

UTOE 27 Via Filippo Corridoni UTOE 27 Via Filippo Corridoni QUADRO CONOSCITIVO LOCALIZZATO Indice Inquadramento territoriale, descrizione e contestualizzazione dell area... 2 Pericolosità idraulica, acque superficiali e depurazione...

Dettagli

REGIONE PIEMONTE COMUNE DI NOVARA

REGIONE PIEMONTE COMUNE DI NOVARA REGIONE PIEMONTE COMUNE DI VARA VARIANTE URBANISTICA PARZIALE ai sensi dell art. 17 comma 5 della L.R. n. 56/77 e s.m.i., RELATIVA ALL ISOLATO 37 DEL CENTRO STORICO DI VIA GIULIETTI PROCEDURA DI VERIFICA

Dettagli

ACUSTICA. 1.Proprietà acustiche dell edificio. edificio. 2.Caratteristiche acustiche del contesto. Stefano Cera

ACUSTICA. 1.Proprietà acustiche dell edificio. edificio. 2.Caratteristiche acustiche del contesto. Stefano Cera ACUSTICA 1.Proprietà acustiche dell edificio edificio 2.Caratteristiche acustiche del contesto 1.Proprietà acustiche dell edificio edificio Requisiti acustici passivi dell edificio edificio Isolamento

Dettagli

Comune di Bovolenta PIANO DI ASSETTO DEL TERRITORIO. Valutazione Ambientale Strategica

Comune di Bovolenta PIANO DI ASSETTO DEL TERRITORIO. Valutazione Ambientale Strategica Comune di Bovolenta PIANO DI ASSETTO DEL TERRITORIO Valutazione Ambientale Strategica 1 PARTE I - INTRODUZIONE 1. INTRODUZIONE. pag. 9 1.1. Il concetto di sostenibilità e la sua valutazione... pag. 9 1.2.

Dettagli

PGT Provincia di Milano

PGT Provincia di Milano Ambiti di Valorizzazione Rurale AVR Sono proposte le schede relative agli Ambiti di Valorizzazione Rurale promossi dal PGT, da attuarsi con Programma Integrato di Intervento (PII). In tale tipologia di

Dettagli

COMUNE DI SAN GIORGIO DI NOGARO. VERIFICA DI ASSOGGETTABILITA ALLA PROCEDURA VAS ai sensi dell art. 12 del D.Lgs. 152/2006 e s.m.i.

COMUNE DI SAN GIORGIO DI NOGARO. VERIFICA DI ASSOGGETTABILITA ALLA PROCEDURA VAS ai sensi dell art. 12 del D.Lgs. 152/2006 e s.m.i. REGIONE AUTONOMA FRIULI-VENEZIA GIULIA PROVINCIA DI UDINE COMUNE DI SAN GIORGIO DI NOGARO PIANO ATTUATIVO COMUNALE DENOMINATO COMPARTO N. 1 (E P.R.P.C. COMPARTO N. 1) VARIANTE N. 4 NON SOSTANZIALE DI INIZIATIVA

Dettagli

Comune di Pasiano di Pordenone

Comune di Pasiano di Pordenone Comune di Pasiano di Pordenone Maggio 2016 Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia Via Molini, n 18 33087 Pasiano di Pordenone (PN) Telefono +39 0434 614311 fax +39 0434 614312 sito internet: www.comune.pasianodipordenone.pn.it

Dettagli

4^ VARIANTE STRUTTURALE Ai sensi della Legge Regionale n 1 del 26 gennaio 2007

4^ VARIANTE STRUTTURALE Ai sensi della Legge Regionale n 1 del 26 gennaio 2007 REGIONE PIEMONTE PROVINCIA DI CUNEO COMUNE DI SCARNAFIGI PIANO REGOLATORE GENERALE 4^ VARIANTE STRUTTURALE Ai sensi della Legge Regionale n 1 del 26 gennaio 2007 FASCICOLO OSSERVAZIONI E CONTRODEDUZIONI

Dettagli

ALLEGATO N 3. Tabella: Indicatori di valutazione degli Ambiti di Possibile Trasformazione

ALLEGATO N 3. Tabella: Indicatori di valutazione degli Ambiti di Possibile Trasformazione ALLEGATO N 3 Tabella: Indicatori di valutazione degli Ambiti di Possibile Trasformazione Indicatori Derivati dagli obiettivi specifici 1) Risorse energetiche e protezione dell atmosfera (ricadute a scala

Dettagli

UTOE 21 San Piero QUADRO CONOSCITIVO LOCALIZZATO. Indice Inquadramento territoriale, descrizione e contestualizzazione...2

UTOE 21 San Piero QUADRO CONOSCITIVO LOCALIZZATO. Indice Inquadramento territoriale, descrizione e contestualizzazione...2 UTOE 21 San Piero QUADRO CONOSCITIVO LOCALIZZATO Indice Inquadramento territoriale, descrizione e contestualizzazione...2 Pericolosità idraulica, acque superficiali e depurazione...6 Clima acustico e piano

Dettagli

LOTTIZZAZIONE PIREDDA E PIU' UTILIZZAZIONE DI RELIQUATO ZONA C3

LOTTIZZAZIONE PIREDDA E PIU' UTILIZZAZIONE DI RELIQUATO ZONA C3 LOTTIZZAZIONE PIREDDA E PIU' UTILIZZAZIONE DI RELIQUATO ZONA C3 committente: Bazzu Paolo e Gelsomino Antonica località: Loiri Porto S. Paolo STUDIO BAZZU PIAZZA PURGATORIO n 6 -TEMPIO PAUSANIA Tel. 079/630844

Dettagli

1. PREMESSA. I terreni non edificati sono seminativi.

1. PREMESSA. I terreni non edificati sono seminativi. 1. PREMESSA Il P.R.G.C. vigente del Comune di Orbassano, approvato G.R. con Delib. N. 14-25592 del 7/10/1998, così come integrato dalle successive varianti parziali, individua l area in oggetto all interno

Dettagli

10) Via di Gello QUADRO CONOSCITIVO LOCALIZZATO. Indice Inquadramento territoriale, descrizione e contestualizzazione...2

10) Via di Gello QUADRO CONOSCITIVO LOCALIZZATO. Indice Inquadramento territoriale, descrizione e contestualizzazione...2 10) Via di Gello QUADRO CONOSCITIVO LOCALIZZATO Indice Inquadramento territoriale, descrizione e contestualizzazione...2 Pericolosità idraulica, acque superficiali e depurazione...7 Clima acustico e piano

Dettagli

UTOE 4 Via delle Trincere

UTOE 4 Via delle Trincere UTOE 4 Via delle Trincere QUADRO CONOSCITIVO LOCALIZZATO Indice Inquadramento territoriale, descrizione e contestualizzazione...2 Pericolosità idraulica, acque superficiali e depurazione...5 Clima acustico

Dettagli

Comparto 23 lotto C1.1a

Comparto 23 lotto C1.1a Comparto 23 lotto C1.1a DESCRIZIONE DELL INTERVENTO Area ad intervento diretto residenziale. S.T. 1.110,00 mq S.F.. 1.032,00 mq R.C. 0,50 mq/mc S.C. edificabile 516,00 mq LOCALIZZAZIONE La previsione si

Dettagli

VARIANTE PARZIALE N. 288 AL P.R.G.

VARIANTE PARZIALE N. 288 AL P.R.G. VARIANTE PARZIALE N. 288 AL P.R.G. (AI SENSI DELL'ART. 17, COMMA 7 DELLA L.U.R.) Z.U.T. Ambito 2.6 LAGHETTI FALCHERA VERIFICA DI COMPATIBILITA ACUSTICA Ing. Rosamaria Miraglino Rev 0 4 aprile 2013 SOMMARIO

Dettagli

COMUNE DI PIANORO PIANO DI CLASSIFICAZIONE ACUSTICA

COMUNE DI PIANORO PIANO DI CLASSIFICAZIONE ACUSTICA COMUNE DI LOIANO - COMUNE DI MONZUNO - COMUNE DI PIANORO COMUNE DI PIANORO PIANO DI CLASSIFICAZIONE ACUSTICA COMUNE DI PIANORO Sindaco: Gabriele Minghetti Ufficio di Piano Unione Montana Valli Savena-Idice

Dettagli

UTOE 10 Porta a Lucca Via di Gello S.N. 10.5

UTOE 10 Porta a Lucca Via di Gello S.N. 10.5 UTOE 10 Porta a Lucca Via di Gello S.N. 10.5 QUADRO CONOSCITIVO LOCALIZZATO Indice Inquadramento territoriale, descrizione e contestualizzazione dell area...2 Pericolosità idraulica, acque superficiali

Dettagli

NOTA: Gli estratti delle tavole del RU sono fuori scala (salvo quando specificato). A fini prescrittivi e giuridici valgono le tavole di piano.

NOTA: Gli estratti delle tavole del RU sono fuori scala (salvo quando specificato). A fini prescrittivi e giuridici valgono le tavole di piano. Norme specifiche per i singoli interventi 1. La normativa che segue è riferita alle singole zone individuata negli elaborati grafici del RU in scala 1/2000 con apposita campitura, sigla e numero di riferimento.

Dettagli

UTOE 12 I Passi Via Belli - residenze

UTOE 12 I Passi Via Belli - residenze UTOE 12 I Passi Via Belli - residenze QUADRO CONOSCITIVO LOCALIZZATO Indice Inquadramento territoriale, descrizione e contestualizzazione...2 Pericolosità idraulica, acque superficiali e depurazione...5

Dettagli

REGIONE AUTONOMA FRIULI VENEZIA GIULIA

REGIONE AUTONOMA FRIULI VENEZIA GIULIA REGIONE AUTONOMA FRIULI VENEZIA GIULIA PROVINCIA DI UDINE COMUNE DI VILLA SANTINA P.A.C. di iniziativa privata: PIANO ATTUTIVO COMUNALE DI TRASFORMAZIONE URBANISTICA AMBITO DI TRASFERIMENTO T VERIFICA

Dettagli

VARIANTE N. 3 AL REGOLAMENTO URBANSTICO

VARIANTE N. 3 AL REGOLAMENTO URBANSTICO PROCEDIMENTO DI VERIFICA DI ASSOGGETTABILITÁ ALLA VALUTAZIONE AMBIENTALE (VAS) VARIANTE N. 3 AL REGOLAMENTO URBANSTICO Autorità Competente per la Valutazione Ambientale Strategica (nominata ai sensi della

Dettagli

CHECK LIST A SOSTENIBILITA DELLA VAS Art del Rapporto Ambientale

CHECK LIST A SOSTENIBILITA DELLA VAS Art del Rapporto Ambientale CHECK LIST A SOSTENIBILITA DELLA VAS Art. 5.10 del Rapporto Ambientale CRITERI 1. Orientamento dell edificio Gli edifici di nuova costruzione devono essere posizionati con l asse longitudinale principale

Dettagli

COMUNE DI MONTE SAN SAVINO

COMUNE DI MONTE SAN SAVINO COMUNE DI MONTE SAN SAVINO - PROVINCIA DI AREZZO - PIANO DI RECUPERO IN VARIANTE ALLE SCHEDATURE DEL REGOLAMENTO URBANISTICO LOC. SAN LUCIANO MONTE SAN SAVINO AREZZO - SIG. SGUERRI STEFANO RICHIEDENTE:

Dettagli

1-2 COMUNE DI MATERA SETTORE GESTIONE DEL TERRITORIO SERVIZIO PIANIFICAZIONE

1-2 COMUNE DI MATERA SETTORE GESTIONE DEL TERRITORIO SERVIZIO PIANIFICAZIONE COMUNE DI MATERA SETTORE GESTIONE DEL TERRITORIO SERVIZIO PIANIFICAZIONE V A R I A N T E R I C O G N I T I V A A L L A L E I d / 3 D E L B O R G O " L A M A R T E L L A " RELATIVAMENTE ALLA AEDP/2 - Vp17

Dettagli

VARIANTE SPECIFICA 1/2018 al PRG 95 approvato con Delibera provinciale n. 453 del

VARIANTE SPECIFICA 1/2018 al PRG 95 approvato con Delibera provinciale n. 453 del COMUNE DI RUSSI PROVINCIA DI RAVENNA VARIANTE SPECIFICA 1/2018 al PRG 95 approvato con Delibera provinciale n. 453 del 30.04.1997 redatta ai sensi dell art. 4 comma 4 lettera e) e dell art. 53 della L.R.

Dettagli

C O M U N E D I M O N T E S A N S A V I N O

C O M U N E D I M O N T E S A N S A V I N O C O M U N E D I M O N T E S A N S A V I N O - PROVINCIA DI AREZZO - VARIANTE AL REGOLAMENTO URBANISTICO RETTIFICA DI PERIMETRAZIONE ZONA B2 LOC. POGGIO FABBRELLI MONTE SAN SAVINO AREZZO - SIG.RI CASINI

Dettagli

MODIFICAZIONE n. 2 EX ART. 17, 12 comma, lett. b) L.R.P n 56 e s.m.i.

MODIFICAZIONE n. 2 EX ART. 17, 12 comma, lett. b) L.R.P n 56 e s.m.i. CITTA DI ALBA RIPARTIZIONE URBANISTICA E TERRITORIO L.R.P. 05.12.1977 n. 56 e s.m.i. PIANO REGOLATORE GENERALE approvato con deliberazione della Giunta Regionale 30 maggio 2016, n. 30-3387 MODIFICAZIONE

Dettagli

Parte III Le valutazioni di sintesi

Parte III Le valutazioni di sintesi 173 1. Gli ambiti esistenti, da valorizzare Parte III Le valutazioni di sintesi In riferimento a quanto sviluppato nelle precedenti capitoli del Piano delle Regole, si sintetizzano di seguito i caratteri

Dettagli

Rapporto Preliminare per la Verifica di Assoggettabilità a Valutazione Ambientale Strategica

Rapporto Preliminare per la Verifica di Assoggettabilità a Valutazione Ambientale Strategica COMUNE DI RAVEO PARCO INTERCOMUNALE DELLE COLLINE CARNICHE Comuni di Enemonzo, Lauco, Raveo, Villa Santina Regione autonoma Friuli Venezia Giulia VARIANTE DI RECEPIMENTO PER IL COMUNE DI RAVEO del PIANO

Dettagli

UTOE 38 Marina di Pisa Via Repubblica Pisana

UTOE 38 Marina di Pisa Via Repubblica Pisana UTOE 38 Marina di Pisa Via Repubblica Pisana QUADRO CONOSCITIVO LOCALIZZATO Indice Inquadramento territoriale, descrizione e contestualizzazione... 2 Pericolosità idraulica, acque superficiali e depurazione...

Dettagli

Autorità di Bacino del Reno

Autorità di Bacino del Reno Regione Toscana Autorità di Bacino del Reno V8. Adozione di modifica delle perimetrazioni di Alveo Attivo ex art. 15 e di Fasce di Pertinenza Fluviale ex art. 18 del Rio Toscanella. (Tavole RI.12/m1 e

Dettagli

COMUNE DI CASIER Provincia di Treviso

COMUNE DI CASIER Provincia di Treviso COMUNE DI CASIER Provincia di Treviso Settore Uso e Assetto del Territorio Piano di Zonizzazione Acustica Valutazioni tecniche sulle Osservazioni 7 settembre 2016 Numero Ditta 01 Secco Sistemi Spa Data

Dettagli

COMUNE DI PISTOIA. Settore : U.O. IGIENE AMBIENTALE E TUTELA DEGLI ANIMALI DETERMINAZIONE DEL DIRIGENTE. NUMERO D ORDINE Registro Generale.

COMUNE DI PISTOIA. Settore : U.O. IGIENE AMBIENTALE E TUTELA DEGLI ANIMALI DETERMINAZIONE DEL DIRIGENTE. NUMERO D ORDINE Registro Generale. COMUNE DI PISTOIA Settore : U.O. IGIENE AMBIENTALE E TUTELA DEGLI ANIMALI DETERMINAZIONE DEL DIRIGENTE Identificativo Documento: 1125882 NUMERO D ORDINE Registro Generale 1951 del 04/10/2013 OGGETTO: VARIANTE

Dettagli

REGIONE AUTONOMA FRIULI VENEZIA GIULIA PROVINCIA DI UDINE PIANO REGOLATORE GENERALE COMUNALE

REGIONE AUTONOMA FRIULI VENEZIA GIULIA PROVINCIA DI UDINE PIANO REGOLATORE GENERALE COMUNALE REGIONE AUTONOMA FRIULI VENEZIA GIULIA PROVINCIA DI UDINE Allegato n 2 Data: 26.01.2015 COMUNE DI CASSACCO PIANO REGOLATORE GENERALE COMUNALE VARIANTE n 45 art.63, 5 comma della L.R.5/2007 r art. 17, DPR

Dettagli

UTOE 10 Porta a Lucca S.N. 10.1

UTOE 10 Porta a Lucca S.N. 10.1 UTOE 10 Porta a Lucca S.N. 10.1 QUADRO CONOSCITIVO LOCALIZZATO Indice Inquadramento territoriale, descrizione e contestualizzazione dell area...2 Pericolosità idraulica, acque superficiali e depurazione...5

Dettagli

UTOE 3 Via Bonanno QUADRO CONOSCITIVO LOCALIZZATO. Indice Inquadramento territoriale, descrizione e contestualizzazione...2

UTOE 3 Via Bonanno QUADRO CONOSCITIVO LOCALIZZATO. Indice Inquadramento territoriale, descrizione e contestualizzazione...2 UTOE 3 Via Bonanno QUADRO CONOSCITIVO LOCALIZZATO Indice Inquadramento territoriale, descrizione e contestualizzazione...2 Pericolosità idraulica, acque superficiali e depurazione...5 Clima acustico e

Dettagli

Piano Strutturale (ai sensi dell Art. 92 della L.R. 65/2014)

Piano Strutturale (ai sensi dell Art. 92 della L.R. 65/2014) Comune di Piandiscò PROVINCIA DI AREZZO Piano Strutturale (ai sensi dell Art. 92 della L.R. 65/2014) Arch. Giovanni Parlanti Progettista Arch. Gabriele Banchetti Responsabile GIS Pian. r. Emanuele Bechelli

Dettagli

Indice delle tavole statistiche

Indice delle tavole statistiche AMBIENTE URBANO. ANNO 2016 1 Indice delle tavole statistiche Acqua Tavola 1.1 - Acqua fatturata totale nei comuni capoluogo di provincia/città metropolitana - Anni 2012-2016 (litri per abitante al giorno)

Dettagli

03) Via Frascani QUADRO CONOSCITIVO LOCALIZZATO. Indice Inquadramento territoriale, descrizione e contestualizzazione...2

03) Via Frascani QUADRO CONOSCITIVO LOCALIZZATO. Indice Inquadramento territoriale, descrizione e contestualizzazione...2 03) Via Frascani QUADRO CONOSCITIVO LOCALIZZATO Indice Inquadramento territoriale, descrizione e contestualizzazione...2 Pericolosità idraulica, acque superficiali e depurazione...6 Clima acustico e piano

Dettagli

REGOLAMENTO URBANISTICO VARIANTE 1 - CP18 QUARTIERE CAMPI ALTI RELAZIONE

REGOLAMENTO URBANISTICO VARIANTE 1 - CP18 QUARTIERE CAMPI ALTI RELAZIONE REGOLAMENTO URBANISTICO VARIANTE - CP8 RELAZIONE. Inquadramento generale. L area oggetto della presente variante è localizzata nel Quartiere Campi Alti, compresa tra la Via dei Pioppi, a monte, la sede

Dettagli

COMUNE DI ACQUI TERME Provincia di Alessandria AREA CON DESTINAZIONE RESIDENZIALE EX CASEIFICIO MERLO

COMUNE DI ACQUI TERME Provincia di Alessandria AREA CON DESTINAZIONE RESIDENZIALE EX CASEIFICIO MERLO AREA CON DESTINAZIONE RESIDENZIALE EX CASEIFICIO MERLO GENNAIO 2009 AREA CON DESTINAZIONE RESIDENZIALE EX CASEIFICIO MERLO LOCALIZZAZIONE AREA STRADARIO DI ACQUI TERME Area con destinazione residenziale

Dettagli

COMUNE DI BREBBIA RAPPORTO AMBIENTALE AI SENSI DEL D.C.R. 8/351 DEL 13 MARZO 2007

COMUNE DI BREBBIA RAPPORTO AMBIENTALE AI SENSI DEL D.C.R. 8/351 DEL 13 MARZO 2007 COMUNE DI BREBBIA RAPPORTO AMBIENTALE AI SENSI DEL D.C.R. 8/351 DEL 13 MARZO 2007 Oggetto: Sportello Unico per le Attività Produttive via per Cadrezzate Brebbia (Va) COMMITTENTE: MORIS ITALIA SPA TECNICO

Dettagli

CITTA DI SACILE AGGIORNAMENTO

CITTA DI SACILE AGGIORNAMENTO REGIONE AUTONOMA FRIULI VENEZIA GIULIA PROVINCIA DI PORDENONE CITTA DI SACILE Piano comunale di settore per la localizzazione degli Impianti fissi di telefonia mobile (L.R. n. 028 del 06 dicembre 2004,

Dettagli

UTOE 5/6 San Cataldo Via Moruzzi C.N.R.

UTOE 5/6 San Cataldo Via Moruzzi C.N.R. UTOE 5/6 San Cataldo Via Moruzzi C.N.R. QUADRO CONOSCITIVO LOCALIZZATO Indice Inquadramento territoriale, descrizione e contestualizzazione dell area...2 Pericolosità idraulica, acque superficiali e depurazione...6

Dettagli

COMUNE di VAL DELLA TORRE

COMUNE di VAL DELLA TORRE COMUNE di VAL DELLA TORRE Provincia di TORINO RELAZIONE DI COMPATIBILITA DELLA PROPOSTA DI VARIANTE AL P.R.G.C. CON LA CLASSIFICAZIONE ACUSTICA DEL TERRITORIO COMUNALE PROGETTO DEFINITIVO Adeguamento e

Dettagli

GENNAIO 2015 COMUNE DI CASTELVETRO DI MODENA VALUTAZIONE PREVISIONALE DI IMPATTO ACUSTICO

GENNAIO 2015 COMUNE DI CASTELVETRO DI MODENA VALUTAZIONE PREVISIONALE DI IMPATTO ACUSTICO COMUNE DI CASTELVETRO DI MODENA A cura Tecnico competente in Acustica dott. Marcello Mattioli Riferimenti legislativi ed operativi L. 447/95 (Legge quadro sull inquinamento acustico) D.P.C.M. 1 marzo 1991

Dettagli

28) CALAMBRONE STELLA MARIS

28) CALAMBRONE STELLA MARIS 28) CALAMBRONE STELLA MARIS QUADRO CONOSCITIVO LOCALIZZATO Indice Inquadramento territoriale, descrizione e contestualizzazione... 2 Pericolosità idraulica, acque superficiali e depurazione... 6 Clima

Dettagli