VERBALE ASSEMBLEA STRAORDINARIA ONLUS- S.O.S. HANDICAP BAMBINI INVISIBILI. del 30 luglio 2005.

Transcript

1 VERBALE ASSEMBLEA STRAORDINARIA ONLUS- S.O.S. HANDICAP BAMBINI INVISIBILI del 30 luglio Località: Sede di Marghera; Inizio Assemblea : ore 20.30; All assemblea sono presenti 8 associati su 10: Lazzaroni Sandro, Lazzaroni Sergio, Santi Claudio, Fabbro Giovanni, Vilma Cavarzan, Maria Vittoria Crolle, Martina Mariani, Beatrice Bisanti. Assenti giustificati: Bugin Raffaele e Biasotto Giampiertro. Il presidente dichiara valida l assemblea e chiede la nomina del segretario nella persona di Fabbro Giovanni che viene approvata all unanimità. Il presidente Lazzaroni Sandro da lettura dell O.d.G. O.d.g.: 1) Modifica statuto Il presidente illustra le motivazioni che hanno portato alla proposta di modifica dello statuto: si tratta di uniformare lo statuto al modello proposto dalla Regione Veneto e adeguare gli organi sociali a quelli strettamente previsti dalla legge, anche per la nostra natura di piccola associazione con pochi aderenti. Il presidente da lettura del nuovo statuto e inizia successivamente la discussione. Al termine della discussione il presidente propone di approvare il nuovo statuto, successivamente allegato al presente verbale. L assemblea approva all unanimità. Sono le ore e l assemblea viene sciolta. Il Segretario Il presidente 1

2 STATUTO DELLA ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO: della "S.O.S. HANDICAP BAMBINI INVISIBILI - o.n.l.u.s."- T I T O L O I DISPOSIZIONI GENERALI Art. 1 Denominazione e sede E' costituita l organizzazione di volontariato denominata: "S.O.S. HANDICAP BAMBINI INVISIBILI o.n.l.u.s." che assume la forma giuridica di organizzazione onlus : organizzazione non lucrativa di utilità sociale, ed utilizza tale definizione su tutti i suoi atti ufficiali; L organizzazione ha sede legale in: Piazzale Municipio Marghera (Venezia) presso il Centro Sociale Gardenia. Con delibera assembleare possono essere costituite altre dipendenze in qualsiasi momento e può cambiare sede legale in qualsiasi comune della provincia di Venezia; Art. 2 Statuto L organizzazione di volontariato "S.O.S. HANDICAP BAMBINI INVISIBILI o.n.l.u.s." è una libera organizzazione senza scopo di lucro, agisce nei limiti della legge 11 agosto 1991 n. 266, delle leggi regionali d attuazione e dei principi generali dell ordinamento giuridico; L assemblea delibera l eventuale regolamento interno d esecuzione dello statuto per la disciplina degli aspetti organizzativi più particolari. 2

3 Art. 3 Efficacia dello statuto Lo statuto vincola alla sua osservanza gli aderenti alla organizzazione; esso costituisce la regola fondamentale di comportamento dell attività della organizzazione stessa. Art. 4 Modificazione dello statuto Il presente statuto è modificato con deliberazione della assemblea adottata con la presenza di almeno i tre quarti degli aderenti e il voto favorevole della maggioranza dei presenti. Art. 5 Interpretazione dello statuto Lo statuto è interpretato secondo le regole dell interpretazione dei contratti e secondo i criteri dell art. 12 preleggi al codice civile. T I T O L O I I FINALITÀ DELL ORGANIZZAZIONE Art. 6 Finalità e attività La specifica finalità dell organizzazione di volontariato è quella di perseguire esclusivamente finalità di solidarietà sociale nell ambito socio-sanitario: -Promuovere e diffondere la conoscenza, la ricerca, realizzazione ed acquisizione dei mezzi, supporti e presidi capaci di ridurre e rimuovere l handicap e quanto ad esso riferito; 3

4 -Predisporre servizi informatizzati di aiuto, ed orientamento nella diagnosi, assistenza e cura delle malattie rare e di pazienti in stato di abbandono socio-sanitario. Si tratta di predisporre un registro di aiuto (che osservi le regole sulla privacy), dove i casi vengano raccolti e classificati in base alla patologie e ad altre informazioni di tipo terapeutico, di cura e riabilitativo. Tale registro dovrà tendenzialmente essere reso disponibile in rete, reso quindi pubblico in modo che possa interagire con chiunque abbia sintomi analoghi e/o sia interessato alla conoscenza impersonale della patologia e del vissuto e delle esperienze ad essa collegate. Su ogni caso andrà quindi istituita e prevista una funzione di ricerca; di attenzione e monitoraggio; di individuazione di casistica simile e di resoconto sulle soluzioni adottate e di bilancio critico dei risultati conseguiti. Ogni caso dovrà essere gestito e monitorato nel tempo, in modo che, all insorgere di eventuali nuove informazioni utili a tutti i livelli, l utente finale (in stato d attenzione ed help), venga prontamente contattato ed informato, superando l isolamento e la carenza conoscitiva che spesso si verifica in caso di malattie e patologie rare, complesse e difficili (ma non solo); -Guida e tutore collettivo nel campo della conoscenza, ricerca, comunicazione ed informazione con particolare riguardo ai diritti dei portatori di handicap. -Patrocinio di chiunque si rivolga all Organizzazione per l ottenimento di una celere e certa risposta di soddisfacimento dei vari diritti in 4

5 materia; -Verifica qualità dei servizi alla persona disabile e formazione auditori. -Assistenza per l accreditamento dei servizi in convenzione. -Valorizzazione e assistenza della persona: Riunire in libera organizzazione i cittadini e le persone portatrici di competenze specifiche nel vasto campo d intervento associativo; -Svolgere ogni iniziativa per contribuire a dare ai soggetti svantaggiati le migliori condizioni di vita, assicurando apposite istituzioni, personale esperto, piena assistenza, facilitazioni per quanto attiene tutti gli aspetti della vita sociale collegata allo stato di necessità; -Svolgere opera di sensibilizzazione e di corretta informazione riguardo i vari problemi presso le Autorità, presso le Aziende, i Privati e nei confronti dell opinione pubblica; Interessarsi alla promozione di ricerche nel campo dei disservizi, della loro soluzione, controllo e qualità nel tempo; -Migliorare le situazioni conoscitive nei confronti di tutte le cause che sono fonte diretta e/o indiretta dei disservizi; -Mantenere i rapporti con Istituzioni, Associazioni o Gruppi, comunque interessati ai problemi sopra accennati; -Occuparsi con priorità della formazione del personale di assistenza e servizio (volontario e non), promuovendo se necessario, da sola od in sinergia con altri soggetti e/o Enti Pubblici e Privati operanti nel 5

6 settore, le iniziative che tendano al suddetto scopo; -Consulenza ed informazione sui diritti dell'utenza. L'Organizzazione opera nell'interesse generale di pieno rispetto ed applicazione delle Leggi e normative in materia di trasparenza e qualità dei servizi della Pubblica Amministrazione, dei servizi di pubblica utilità anche se in appalto e/o concessione. Anche da questo campo di intervento prioritario (perché rivolto ad associati in stato di bisogno), trae poi spunto e indicazioni per la generalizzazione delle esperienze e delle soluzione trovate alle varie questioni poste. Promuove e sviluppa in tal senso capacità diffuse di individuare, porre e risolvere i problemi distinguendosi in tal senso in modo netto da associazioni e movimenti a semplice carattere di "opinione pubblica ; Gestione di iniziative e servizi terapeutici, di riabilitazione, reinserimento e cura: promozione e gestione di corsi di formazione intesi a dare ai partecipanti strumenti idonei al reinserimento sociale, alla qualificazione professionale, nonché alla formazione cooperativistica ed aziendale con i contributi CEE e Statali previsti per l'inserimento lavorativo dei giovani e per l'imprenditoria giovanile e femminile; concretizzare la parità uomo/donna e la formazione permanente degli associati, degli operatori dei servizi e degli utenti; -Attività di trasporto disabili, assistenza a domicilio, fornitura e formazione di personale per sostegno didattico (vedi buoni scuola); Altro. 6

7 Art. 7 Ambito delle finalità L organizzazione di volontariato opera, principalmente nella Regione Veneto. T I T O L O I I I GLI ASSOCIATI Art. 8 Ammissione e soci onorari Sono aderenti dell organizzazione tutte le persone che condividono le finalità dell organizzazione e sono mossi da spirito di solidarietà; L ammissione comporta l accettazione del presente statuto e quelli che ne fanno richiesta e la cui domanda di adesione è accolta dal Consiglio Direttivo; Su proposta del Consiglio Direttivo e ratifica dell Assemblea straordinaria sono ammessi anche i Soci Onorari. I Soci Onorari sono delle persone che si sono distinte per la loro attività in favore dei disabili e/o persone bisognose. Art. 9 Diritti Gli aderenti all organizzazione hanno diritto di eleggere gli organi dell organizzazione: Essi hanno i diritti di essere informati sulle attività dell organizzazione e su l andamento della medesima come stabilito dalle leggi e dallo statuto; Gli aderenti all organizzazione hanno il diritto di essere rimborsati 7

8 dalle spese effettivamente sostenute per l attività prestata, ai sensi di legge. I Soci Onorari possono partecipare se invitati, al Consiglio Direttivo e possono esprimere il proprio parere ma non sono considerati componenti il Consiglio Direttivo per determinare il quorum. Non sono obbligati al versamento della quota annuale. Art. 10 Doveri Gli aderenti all organizzazione devono svolgere la propria attività verso gli altri in modo personale, spontaneo e gratuito, senza fini di lucro; Il comportamento verso gli altri aderenti ed all esterno dell organizzazione, è animato da spirito di solidarietà ed attuato con correttezza, buona fede (onestà, probità, rigore morale, ecc.). Art. 11 Esclusione Tutti i soci cessano di appartenere all Organizzazione per: Non rispetto dei doveri stabiliti dallo statuto Dimissioni volontarie Non aver effettuato il versamento della quota associativa per almeno 2 anni; L esclusione è deliberata dal Consiglio Direttivo, che si esprimerà con voto segreto, sentito le giustificazioni dell interessato. È ammessa la possibilità di appello all assemblea e comunque al giudice ordinario. 8

9 T I T O L O I V GLI ORGANI Art. 12 Organi Tutte le cariche sociali devono essere prestate a titolo gratuito; organi: l Assemblea; il Consiglio Direttivo; il Presidente; il Segretario-Cassiere. CAPO I L assemblea Art. 13 Composizione dell assemblea L assemblea è costituita da tutti gli aderenti all organizzazione, L assemblea è presieduta da un presidente nominato dai componenti l assemblea stessa. Art. 14 Convocazione Le riunioni sono convocate dal presidente, con predisposizione dell ordine del giorno indicante gli argomenti da trattare, almeno 7 giorni prima della data fissata, con comunicazione scritta (lettera posta prioritaria, fax, ); L assemblea si riunisce, in via ordinaria, una volta l anno e, in via 9

10 straordinaria, ogni qualvolta il presidente lo ritenga necessario. La convocazione può avvenire anche su richiesta di almeno un terzo dei soci; nel qual caso il presidente deve provvedere con le modalità del comma 1, alla convocazione dell assemblea, e la stessa si deve tenere entro 30 giorni dalla data d invio delle convocazioni; Art. 15 Validità dell assemblea In prima convocazione l assemblea è regolarmente costituita con la presenza della metà più uno dei soci. In seconda convocazione, che può avvenire anche nello stesso giorno con un ora d intervallo, qualunque sia il numero dei presenti. Non sono ammesse più di una delega per ogni aderente; Nelle deliberazioni d approvazione del bilancio e in quelle che riguardano la loro responsabilità, gli amministratori non hanno diritto di voto. Art. 16 Votazioni Le deliberazioni sono adottate a maggioranza semplice, tranne che nel caso di modifica dello statuto e scioglimento; i voti sono palesi, tranne quelli riguardanti persone e qualità delle persone. Art. 17 Verbalizzazione Le discussioni e le deliberazioni dell assemblea sono riassunte in 10

11 verbale redatto dal segretario nominato dall assemblea (a maggioranza semplice), il socio ha diritto di allegare al verbale una propria dichiarazione scritta che farà parte integrante del verbale; Il verbale è tenuto, a cura del presidente, nella sede dell organizzazione; Ogni aderente dell organizzazione ha diritto di consultare il verbale e di trarne copia a sue spese. CAPO II Il Consiglio Direttivo Art. 18 Composizione Il Consiglio Direttivo è composto da un minimo di 3 membri ad un massimo di 9 eletti dall assemblea individuati tra i Soci. Esso può cooptare altri membri, in qualità di esperti e/o coordinatori di attività (vedi sezioni). Questi ultimi possono esprimere solo un voto consultivo che andrà riportato nel verbale con relativa motivazione; Il Consiglio Direttivo è validamente costituito quando è presente la maggioranza dei componenti. Art. 19 Presidente del Consiglio Direttivo Il presidente dell organizzazione è anche il presidente del Consiglio Direttivo; Art. 20 Durata e funzioni 11

12 Il Consiglio Direttivo dura in carica 3 anni e può essere revocato dall assemblea con la maggioranza dei tre quarti; Il Consiglio Direttivo si riunisce almeno una volta ogni 3 mesi; Le riunioni sono convocate dal presidente, con predisposizione dell O.d.G. indicante gli argomenti da trattare, almeno 7 giorni prima della data fissata, con comunicazione scritta (lettera posta prioritaria, o fax o , o con comunicazione a mano consegnata dal Segretario-Cassiere); La convocazione può avvenire anche su richiesta di almeno un terzo dei componenti; in tal caso il presidente deve provvedere, con le modalità previste al comma 3, alla convocazione entro 12 giorni dalla richiesta e la riunione deve avvenire entro 20 giorni dalla convocazione; Il Consiglio Direttivo ha i seguenti compiti: -Eleggere il Presidente; -Eleggere il Segretario-Cassiere; nominare eventuali Coordinatori; -Assumere, in caso di necessità previste da progetti approvati e opportunamente finanziati, eventuale personale; -Fissare le norme e gestisce con i mezzi previsti le attività dell Organizzazione; -Sottoporre all approvazione dell Assemblea i bilanci preventivi e consuntivi annuali; Determinare il programma di lavoro in base alle linee d indirizzo 12

13 contenute nel programma generale approvato dall assemblea, promovendone e coordinandone l attività e autorizzazioni di spesa; accogliere o rigettare le domande degli aspiranti soci; Proporre le nomine dei Soci Onorari da sottoporre all approvazione dell assemblea; Ratificare, nella prima seduta utile, i provvedimenti di propria competenza adottati dal presidente per motivi di necessità e d urgenza. CAPO III Il presidente Art. 21 Elezione I presidente è eletto tra i membri del Consiglio Direttivo a maggioranza dei presenti dello stesso; Art. 22 Durata Il presidente dura in carica quanto il Consiglio Direttivo; Il Consiglio Direttivo con la maggioranza può revocare il presidente; Il presidente un mese prima della scadenza del mandato del Consiglio Direttivo convoca l elezioni del nuovo Consiglio Direttivo e rimane in carica fino alla nomina del nuovo presidente. Art. 23 Funzioni Il Presidente rappresenta legalmente l organizzazione di volontariato 13

14 e compie tutti gli atti che impegnano l organizzazione; Il presidente convoca e presiede le riunioni del Consiglio Direttivo e le assemblee e cura l ordinato svolgimento dei lavori; sottoscrive il verbale dell assemblea e del Consiglio Direttivo, e cura che sia custodito presso la sede dell organizzazione, dove può essere consultato dagli aderenti. In caso di necessità e d urgenza, assume i provvedimenti di competenza del Consiglio Direttivo sottoponendoli a ratifica nella prima riunione utile; CAPO IV Il Segretario-Cassiere Art. 24 Nomina Il Segretario-Cassiere è nominato dal Consiglio Direttivo fra gli aderenti l organizzazione o fra i membri lo stesso Consiglio Direttivo; Il Segretario-Cassiere dura in carica quanto il Consiglio Direttivo; Il Segretario cassiere può essere revocato a maggioranza dei presenti il Consiglio Direttivo. Art. 25 Funzioni ll Segretario-Cassiere coadiuva il presidente e il Consiglio Direttivo e ha i seguenti compiti: -Provvede alla tenuta ed all aggiornamento del registro dei Soci; -Provvede al disbrigo della corrispondenza; 14

15 è responsabile della redazione e della conservazione dei verbali delle riunioni degli organi collegiali; -Predispone lo schema di bilancio preventivo, che sottopone al Consiglio Direttivo entro il mese d ottobre, e del bilancio consuntivo, che sottopone al Consiglio Direttivo entro il mese di marzo; -Provvede alla tenuta dei registri e della contabilità dell Organizzazione e alla conservazione della documentazione relativa; -Provvede alla riscossione delle entrate e al pagamento delle spese in conformità alle decisioni del Consiglio Direttivo; dà attuazione alle delibere dell Assemblea e del Consiglio Direttivo, assolve le funzioni delegategli dal Presidente e quant altro è inerente al buon funzionamento dell Organizzazione; -Propone al Presidente gli argomenti che devono essere sottoposti all esame del consiglio Direttivo e le deliberazioni da sottoporre all esame dell assemblea; -Cura che la vita dell Organizzazione si svolga secondo le norme statuarie e le decisioni adottate dal Consiglio Direttivo o dall Assemblea; -Sovrintendere alle attività amministrative economiche e agli aspetti giuridici; -Ha la responsabilità dell organizzazione interna dell Organizzazione ai fini gestionali; -Custodisce e compila i libri sociali previsti; 15

16 può operare autonomamente degli acquisti e/o spese per un totale di Euro 50,00 che saranno in seguito ratificate dal Consiglio Direttivo; per intervenuta complessità amministrativa può avvalersi di una collaborazione (consulenza) esterna, previa autorizzazione del Consiglio Direttivo. T I T O L O V LE RISORSE ECONOMICHE Art 26 Risorse economiche L Organizzazione trae le risorse economiche per il funzionamento e lo svolgimento della propria attività da: -Beni mobili e immobili; -Contributi e quote associative; -Donazioni e lasciti; -Proventi da attività marginali di carattere commerciale e produttivo; -Ogni altro tipo di entrate ammesse ai sensi della L. 266/1991. Art. 27 I beni I beni dell organizzazione sono beni immobili, beni registrati mobili e beni mobili; I beni immobili ed i beni mobili registrati possono essere acquistati dall organizzazione, e sono ad essa intestati; I beni immobili, i beni registrati mobili, nonché i beni mobili che sono collocati nella sede dell organizzazione sono elencati nell inventario, 16

17 che è depositato presso la sede dell organizzazione e può essere consultato dagli aderenti; L associazione ha il divieto di distribuire, anche in modo indiretto, utili e avanzi di gestione nonché fondi, riserve o capitale durante la propria vita, a meno che la destinazione o la distribuzione non siano imposte per legge o siano effettuate a favore di altre associazioni che per legge, statuto o regolamento, perseguano scopi analoghi; L associazione ha l obbligo di impiegare eventuali utili o avanzi di gestione per la realizzazione delle attività istituzionali e di quelle ad esse direttamente connesse. Art. 28 Contributi I contributi sono costituiti dalla quota associativa degli aderenti, stabilita dal Consiglio Direttivo entro il mese di gennaio di ogni anno; I contributi straordinari sono elargiti dagli aderenti, o dalle persone fisiche o giuridiche estranee all associazione. Art. 29 Erogazioni, donazioni e lasciti Le erogazioni liberali in denaro, e le donazioni sono accettate dalla assemblea, che delibera sulla utilizzazione di esse, in armonia con le finalità statutarie dell organizzazione; I lasciti testamentari sono accettati, con beneficio d inventario, dall assemblea, che delibera sull utilizzazione di essi, in armonia con le finalità statutarie dell organizzazione. 17

18 Art. 30 Proventi derivanti da attività marginali I proventi derivanti da attività commerciali o produttive marginali sono inseriti in apposita voce del bilancio dell organizzazione; L assemblea delibera sull utilizzazione dei proventi, che devono essere comunque in armonia con le finalità statutarie dell organizzazione e con i principi della L. 266/91. Art. 31 Devoluzione dei beni In caso di scioglimento o cessazione dell organizzazione, i beni, dopo la liquidazione, saranno devoluti ad altre organizzazioni di volontariato o enti non lucrativi socialmente utili aventi scopi analoghi a quelli indicati nel presente statuto e comunque al perseguimento di finalità pubblica utilità sociale. T I T O L O V I IL BILANCIO Art. 32 Bilancio e conto consuntivo I documenti di bilancio della organizzazione sono annuali e decorrono dal primo gennaio di ogni anno; Il conto consuntivo contiene tutte le entrate e le spese sostenute relative l anno trascorso; Il bilancio preventivo contiene le previsioni di spesa e d entrata per l esercizio annuale successivo. 18

19 Art. 33 Formazione e contenuto del bilancio Il bilancio preventivo per l esercizio annuale successivo è elaborato dal Consiglio Direttivo. Esso contiene, suddivise in singole voci le previsioni delle spese e delle entrate relative all esercizio annuale successivo; Il conto consuntivo è elaborato dal Consiglio Direttivo. Esso contiene le singole voci di spesa e di entrata riguardante l anno trascorso. Art. 34 Controllo sul bilancio Stante l attuale movimentazione contabile e la quantità d iscritti non si ritiene opportuno istituire il collegio dei revisori e in scelta si stabilisce: i documenti di bilancio, consuntivo e preventivo possono essere controllati dagli iscritti all organizzazione, in regola con il versamento della quota annuale, e gli stessi iscritti possono esprimere le proprie opinioni scritte che saranno allegate ai medesimi documenti e lette in assemblea di approvazione del bilancio. Art. 35 Approvazione del bilancio Il bilancio preventivo è approvato dalla assemblea, con voto palese, e la maggioranza dei presenti; Il bilancio preventivo è depositato presso la sede della organizzazione 15 giorni prima della seduta, e può essere consultato 19

20 da ogni aderente regolarmente iscritto e che abbia versato la quota annuale; Il conto è approvato dalla assemblea, con voto palese, e la maggioranza dei presenti entro il mese di marzo; IL conto consuntivo è depositato presso la sede della organizzazione 15 giorni prima della seduta, e può essere consultato da ogni aderente regolarmente iscritto e che abbia versato la quota annuale. T I T O L O V I I LE CONVENZIONI Art. 36 Deliberazione delle convenzioni Le convenzioni tra l organizzazione di volontariato ed altri enti e soggetti sono deliberate dal Consiglio Direttivo; Copia di ogni convenzione è custodita, a cura del presidente, nella sede dell organizzazione. Art. 37 Stipulazione della convenzione La convenzione è stipulata dal presidente dell organizzazione di volontariato. Art. 38 Attuazione della convenzione Il Consiglio Direttivo delibera sulle modalità d attuazione della convenzione. T I T O L O V I I I 20

21 DIPENDENTI E COLLABORATORI Art. 39 Dipendenti L organizzazione di volontariato può assumere dei dipendenti, nei limiti previsti dalla L. 266/91; I rapporti tra l organizzazione di volontariato ed i dipendenti sono disciplinati dalla legge e da apposito regolamento interno adottato dalla stessa organizzazione; I dipendenti sono, ai sensi di legge e di regolamento, assicurati contro le malattie, infortunio, e per la responsabilità civile verso terzi. Art. 40 Collaboratori di lavoro autonomo L organizzazione di volontariato per sopperire a specifiche esigenze può giovarsi dell opera di collaboratori di lavoro autonomo; I rapporti tra l organizzazione ed i collaboratori di lavoro autonomo sono disciplinati dalla legge; I collaboratori di lavoro autonomo sono ai sensi di legge, assicurati contro le malattie, infortunio, e per la responsabilità civile verso terzi. T I T O L O I X LA RESPONSABILITÀ Art. 41 Responsabilità ed assicurazione degli aderenti Gli aderenti alla organizzazione di volontariato sono assicurati contro le malattie, infortunio, e per la responsabilità civile verso terzi ai sensi 21

22 dell art. 4 L. 266/91. Art. 42 Responsabilità dell organizzazione L organizzazione di volontariato risponde, con le proprie risorse economiche, dei danni causati per inosservanza delle convenzioni e dei contratti stipulati. Art. 43 Assicurazione dell organizzazione L organizzazione di volontariato può assicurarsi per danni derivanti da responsabilità contrattuale ed extra contrattuale della stessa organizzazione. T I T O L O X RAPPORTTO CON ALTRI ENTI E SOGGETTI Art. 44 Regolamento interno L organizzazione di volontariato disciplina con apposito regolamento interno i rapporti con gli altri soggetti pubblici e privati. T I T O L O X I DISPOSIZIONIO FINALI Art. 45 Disposizioni finali Per quanto non previsto dal presente statuto, si fa riferimento alle normative vigenti, ed ai principi generali dell ordinamento giuridico. f.to Il Segretario f.to Il Presidente 22