Comune di Portovenere, Prot. n del in arrivo, Cat. 10 Cl. 10
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- Albana Viviana Costantino
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2 PREMESSA La presente relazione ha lo scopo di meglio illustrare i criteri adottati nell ambito della progettazione degli impianti in oggetto e le relative modalità di calcolo, il tutto secondo lo schema di relazione previsto dalle Norme CEI in vigore. a) DESCRIZIONE SOMMARIA DEGLI IMPIANTI AL FINE DELLA LORO IDENTIFICAZIONE Gli impianti oggetto della presente relazione sono a servizio di immobile adibito a scuola materna situato a Fezzano nel Comune di Portovenere in provincia della Spezia; si tratta di impianto alimentato in bassa tensione, a partire dal punto di consegna dell ente erogatore. Dal suddetto punto di consegna la linea viene collegata al quadro generale, per mezzo di conduttura in cavo tipo N07V-K di sezione 10 mm 2, protetta da interruttore magnetotermico curva C, posto a monte della linea con sistema di distribuzione di tipo TT, ed impianto di messa a terra locale (esistente). Indipendentemente dai valori inerenti l impianto di terra, è stata prevista, in osservanza di quanto previsto dalle Norme CEI 64-8 ( ) l adozione di dispositivi di protezione differenziale sin dall origine delle linee, quali quelli indicati nell elaborato grafico, che garantiscano il soddisfacimento della relazione: con intervento entro 1 s. R a x I dn 50 Gli impianti in questione constano di una linea di alimentazione in cavo del tipo non propagante l incendio e di quadro provvisto di interruttori di protezione a monte delle linee di alimentazione delle singole utenze, i cui schemi unifilari sono parte integrante della documentazione di progetto. b) DATI DI PROGETTO DESCRIZIONE E DESTINAZIONE D USO: Trattasi di immobile ad uso scolastico PRESTAZIONI RICHIESTE: Impianti di illuminazione, prese di corrente e alimentazione di utenze per usi tecnologici. NORME DI RIFERIMENTO: Vedere punto f) TENSIONE DI ALIMENTAZIONE: Monofase 230V - 50Hz; alimentazione a valle di contatore dell Ente erogatore. CONDIZIONI AMBIENTALI: in ambiente abitativo all esterno gradi di protezione di involucri ed apparecchiature non inferiori a IP55. c) CLASSIFICAZIONE DEGLI AMBIENTI IN RELAZIONE ALLE SOLLECITAZIONI DOVUTE ALLE CONDIZIONI AMBIENTALI, ALLE ATTIVITA SVOLTE E AD EVENTUALI PARTICOLARITA Per le parti di impianto all esterno o in locali umidi e polverosi sono stati previsti nel progetto in esame componenti e apparecchiature con grado di protezione non inferiore a IP55. d) DATI DEL SISTEMA DI DISTRIBUZIONE E DI UTILIZZAZIONE DELL ENERGIA ELETTRICA TENSIONE 230V ; FREQUENZA 50Hz; FASI 1; NEUTRO ALIMENTAZIONE CADUTE DI TENSIONE sistema TT è prevista la protezione ed il sezionamento del conduttore di neutro su tutte le linee al pari dei conduttori di fase. da interruttore generale a valle di contatore; pertanto il P. di I. dell interruttore generale sarà non inferiore a 6KA è stata verificata, in relazione alla corrente di impiego delle linee in esame, la caduta di tensione, adottando le formule
3 ΔV = 3 I b L (R cosφ +XL cosφ) valida per linee trifasi. ΔV = 2 I b L (R cosφ +XL cosφ) valida per linee monofasi. La c.di t. delle linee non supera mai il 3% CORRENTI DI GUASTO le protezioni dai sovraccarichi è assicurata dal coordinamento nella scelta della sezione del cavo e quella dell interruttore, nel rispetto delle condizioni: I b I n I z I f 1,45 I z Si può riscontrare che la prima condizione e sempre soddisfatta. Essendo essa soddisfatta ed essendo soddisfatta, come si desume dalle caratteristiche dei prodotti indicati, la relazione I f = 1,45 I n implicitamente è verificata anche la seconda condizione. Le correnti di corto circuito presunte sono riportate, a partire dall interruttore generale, a valle del contatore, tenendo conto della linea di alimentazione al termine della quale si abbia il valore di 6KA e sono calcolate secondo la formula: I cc = 22/ (484/I cco + ( 100 cosφ cco/i cco) L/S + 5 L /S) essendo I cco = corrente di cc presunta a inizio linea (KA) cosφ cco = fattore di potenza in corto circuito L = lunghezza della linea (m) S = sezione della linea (mm 2 ) In relazione alla linea ed ai relativi valori di corrente di cc presunta e verificato in ogni condizione il rispetto della relazione: I 2 t K 2 S 2 con K = 115 per conduttori isolati in PVC e K=135 per conduttori in gomma Tale condizione e stata verificata sulle curve fornite dal costruttore dei dispositivi di protezione, in corrispondenza alla singola taglia dell interruttore, verificando che il valore del prodotto K 2 S 2 si trovasse al di sopra delle singole curve dell energia passante dell interruttore di protezione. e) DESCRIZIONE DEI CARICHI ELETTRICI I carichi elettrici, costituiti da prese a spina e da apparecchi per illuminazione, sono quelli usuali per utenze di tipo civile. Sono presenti carichi elettrici quali motori o macchinari destinati ad usi tecnologici.
4 f) NORME TECNICHE DI RIFERIMENTO PER GLI IMPIANTI E I COMPONENTI Gli impianti elettrici dovranno essere realizzati a regola d'arte in rispondenza: D.M. 22 gennaio 2008, n Regolamento concernente l'attuazione dell'articolo 11- quaterdecies, comma 13, lettera a) della legge n. 248 del 2 dicembre 2005, recante riordino delle disposizioni in materia di attività di installazione degli impianti all'interno degli edifici. D.lgs 81/08 e s.m.i. - Tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro. D. 14 giugno 1989, n Prescrizioni tecniche necessarie a garantire l'accessibilità, l'adattabilità e la visitabilità degli edifici privati e di edilizia residenziale pubblica sovvenzionata e agevolata, ai fini del superamento e dell'eliminazione delle barriere architettoniche. D.P.R. 22 ottobre 2001, n Regolamento di semplificazione del procedimento per la denuncia di installazioni e dispositivi di protezione contro le scariche atmosferiche, di dispositivi di messa a terra di impianti elettrici e di impianti elettrici pericolosi. Si considerano a regola d'arte gli impianti elettrici realizzati secondo le norme CEI applicabili, in relazione alla tipologia di edificio, di locale o di impianto specifico oggetto del progetto e precisamente: CEI 64-8: Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a V in corrente alternata a V in corrente continua. CEI Edilizia residenziale Guida per l integrazione degli impianti elettrici utilizzatori e per la predisposizione per impianti ausiliari, telefonici e di trasmissione dati negli edifici - Criteri generali ; CEI Edilizia residenziale Guida per l integrazione degli impianti elettrici utilizzatori e per la predisposizione per impianti ausiliari, telefonici e di trasmissione dati negli edifici - Criteri particolari per edifici scolastici ; CEI Edilizia residenziale Guida per l integrazione degli impianti elettrici utilizzatori e per la predisposizione per impianti ausiliari, telefonici e di trasmissione dati negli edifici - Criteri particolari per edifici ad uso prevalentemente residenziale ; CEI 64-12: Guida per l esecuzione dell impianto di terra nel residenziale e terziario. CEI /1: Quadri elettrici per bassa tensione. CEI 34-21: Apparecchi di illuminazione. CEI 20-22, 20-35, 20-37: Prove sui cavi elettrici g) VINCOLI DA RISPETTARE Trattandosi di utenze di tipo civile senza attività a maggior rischio in caso di incendio o sottoposte al controllo di prevenzione incendi da parte dei Vigili del Fuoco non sussistono particolari vincoli da rispettare, se non quelli inerenti gli ambienti di lavoro. Installazione. Impresa abilitata alla realizzazione degli impianti di cui all art. 1 comma 2 del D.M. 37/08 se regolarmente iscritta nel registro delle imprese (D.P.R. 7 dicembre 1995, n. 581 e successive modificazioni) o nell'albo provinciale delle imprese artigiane (Legge 8 agosto 1985, n. 443) e se l'imprenditore individuale o il legale rappresentante ovvero il responsabile tecnico da essi preposto con atto formale, è in possesso dei requisiti professionali richiesti (articolo 4 del D.M. 37/08). h) CARATTERISTICHE GENERALI DELL IMPIANTO ELETTRICO L impianto in oggetto è stato concepito per una rapida e facile accessibilità degli organi di protezione e comando, seppure non direttamente accessibili a chiunque, ma installati entro appositi quadri chiusi. Le linee protette da interruttori differenziali, di valori scalati per garantirne la selettività di intervento, in ogni caso grazie al rispetto delle condizioni di cui al punto della 64-8, per cui le caratteristiche di non funzionamento tempo-corrente del dispositivo a monte si trovano al di sopra della caratteristica di interruzione tempo-corrente del dispositivo posto a valle, garantiscono l intervento degli stessi dispositivi solo sui circuiti interessati dal guasto.
5 i) DESCRIZIONE DELLE MISURE DI PROTEZIONE CONTRO I CONTATTI INDIRETTI L interruzione automatica dell alimentazione avviene grazie al coordinamento tra i dispositivi di protezione differenziale e la somma dei valori della resistenza del dispersore e dei conduttori di protezione delle utenze, così come già descritto al punto a); i conduttori di protezione, indicati nei disegni di progetto, sono di sezione pari a quelli di fase fino a 16 mm 2 e pari almeno alla metà per le sezioni superiori. Il collegamento dell impianto di terra deve essere effettuato con l impianto di terra dell edificio in cui è inserito l immobile in oggetto, previa verifica dell impianto esistente, nel rispetto della relazione del punto a), in modo da avere masse simultaneamente accessibili collegate allo stesso impianto di terra (punto della Norma CEI 64-8) Inoltre, in presenza di lavoratori dipendenti, è obbligatorio la verifica e la denuncia dell impianto di messa a terra in base al D.P.R. n. 462/2001. I collegamenti di equipotenzialità principali devono essere eseguiti in base alle prescrizioni della norma CEI Occorre preoccuparsi del coordinamento per la realizzazione dei collegamenti equipotenziali, richiesti per tubazioni metalliche o per altre masse estranee all'impianto elettrico che fanno parte della costruzione; è opportuno che vengano assegnate le competenze di esecuzione. Si raccomanda una particolare cura nella valutazione dei problemi di interferenza tra i vari impianti tecnologici interrati ai fini della corrosione. l) DESCRIZIONE DELLE MISURE DI PROTEZIONE CONTRO I CONTATTI DIRETTI Tutte le parti di impianto a portata di mano sono apribili mediante attrezzo per gli interventi di manutenzione o modifica. E assicurato l isolamento delle parti attive essendo queste racchiuse dentro involucri aventi un grado di protezione in ogni caso commisurato ai luoghi di installazione, come già indicato al punto c). m) DATI RELATIVI ALL IMPIANTO DI ILLUMINAZIONE Nel caso dell illuminazione di emergenza, nell elaborato progettuale è presente l indicazione dell illuminazione sussidiaria con apparecchi provvisti di lampade autonome ricaricabili e relativi circuiti. Per quel che attiene all illuminazione ordinaria (esterna ed interna) sono adottati corpi illuminanti e relative lampade, atti a realizzare, con la minima potenza installata, valori di illuminamento commisurati all ambiente. L'impianto di illuminazione deve comunque garantire, livelli di illuminamento e di comfort visivi medi raccomandati dalla norma UNI /2. n) SCELTA DEI COMPONENTI E DIMENSIONAMENTO Ai sensi dell art. 7 della Legge 18 ottobre 1977, n. 791 e s.m.i. ed al D.M. 37/08, dovrà essere utilizzato materiale elettrico costruito a regola d'arte ovvero che sullo stesso materiale sia stato apposto un marchio che ne attesti la conformità (marcatura CE), o muniti di una dichiarazione di conformità rilasciata dal costruttore. Tutti i componenti dell impianto sono stati scelti in funzione del luogo di installazione, come già indicato nei punti precedenti. I conduttori sono stati dimensionati in funzione dei carichi e secondo i criteri previsti dalle Norme e precedentemente illustrati. L impianto è progettato a seguito delle indicazioni prestazionali e del punto g) indicate dalla Committenza che sottoscrive. La Spezia, 21 novembre 2016 IL COMMITTENTE IL PROGETTISTA
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